Ciao Duca e grazie del video. Una domanda: come gestire al meglio l'uso della tecnologia in questo contesto? Per esempio, se il protagonista usa una telecamera, o un registratore. Ad intuito potrebbe essere un'idea carina se commentasse le esperienze del momento ( o se ci fosse una descrizione interna alla storia dello scatto o del video appena fatto). Sarebbe da una parte un elemento con cui aggiungere dettagli nei momenti in cui magari il protagonista è solo, ma temo sia facile cadere in infodump con le registrazioni del personaggio. Penso possa valere anche con i messaggi vocali. Come si potrebbe fare per usare questi mezzi con coerenza, dando giuste info ma senza infodumpare? Grazie a te e ai conigli.
Fortunatamente il rapporto tra i premi letterari "intellettuali" e le reali letture del pubblico è sempre stato blando. Più una scusa per gli editori per infilare fascette (mix di elemento notabile, auctoritas del premio ecc.) e spingere a forza i libri su lettori che non lo leggerebbero altrimenti. I gusti naturali del pubblico, fortunatamente, sono diversi. Ma non c'è molto da educare: quasi nessun italiano legge abitualmente, e non leggono (vedasi dati di alcuni anni fa) perché ci hanno provato e i libri erano scritti di merda, e quindi sono già educati alla buona lettura... l'educazione alla buona lettura, ovvero pretendere una qualità di scrittura adeguata, porta a non leggere. Come faccio io, che fatico sempre con la narrativa normale. Paradossalmente, ma non lo è per chi ha qualche conoscenza di marketing, i cosiddetti "forti lettori" (e discorsi così) sono in realtà persone con gusti MOLTO più scadenti del pubblico normale, sono molto più permissivi e accettano schifezze che farebbero scappare altri: tant'è che il pubblico di massa non ce la fa a sopportare e loro invece sì. La cosa si sviluppa fino a livelli tossici / abusanti in questi "forti lettori" che arrivano a considerare NORMALE che un romanzo tipico che leggono richieda grandissima fatica per le prime 50-60 pagine per adattarsi a come è scritto, e magari di doverlo rileggere due volte per capire cosa dice (per quanto è confuso in scrittura e contenuti). Non sto inventando niente, sono discorsi veri sentiti da veri forti lettori su RUclips (ne avevo accennato in Live e in futuro farò un video). Si tratta spesso di romanzi di autori blasonati, romanzi "importanti" ecc. insomma quelle cose che creano sudditanza psicologica nel lettore convincendolo di essere una persona sbagliata se non li capisce (perché l'autore ha sempre ragione e quando arriva lui treni arrivavano in orario). Tutto questo crea una visione sfalsata e tossica della lettura e della scrittura, e la vittima crede normali cose che non sono normali né dovrebbe tollerare. E si gratifica con molto poco. Come una moglie che ritiene normale venire picchiata ogni tanto dal compagno e, quando non succede più, dice "Mio marito è un brav'uomo: ormai non mi picchia più e nemmeno mi grida addosso se la cena non è pronta all'orario giusto." Seriamente? La relazione con i libri è completamente fottuta in certi FORTI lettori... La normalità sana è, di fronte a come sono scritti i libri, non leggere. L'anomalia è accettare la situazione e leggere comunque. L'atteggiamento malsano è giustificare lo schifo come giusto.
Io ho sto facendo la prova trasformando quello che ho scritto in lettura immersiva (partivo già con più punti di vista in prima persona e dialoghi realistici, quindi fortunatamente non è che ho dovuto stravolgere la storia). Il risultato al momento è: un favorevole, un contrario e un indeciso 🤦, più io che non sono convinta. Devo dire che prima hanno letto l'intero libro nella vecchia versione, quindi è un bell'impatto.
Considera che passare dalla scrittura "normale" al voler fare scrittura creativa bene, ovvero con punto di vista, dettagli chiaramente mostrati ecc. va a esaltare ogni possibile difetto dell'opera a ogni minimo errore, facendo notare problemi che il lettore non noterebbe leggendo una scrittura standard. Quindi si ottiene la possibilità di piacere molto di più e a molte più persone, ma in cambio del venire punito molto di più per ogni errore. La scrittura immersiva è un cambio di paradigma che va oltre quello della semplice scrittura creativa ben fatta, estremizzando ancora di più gli estremi: puoi avere opere acclamate dal pubblico come "Venezia Metal" o "La Stirpe delle Ossa", facendo tutto perfettamente (e con una storia, ovviamente, che abbia qualcosa di buono da dire) come avere opere che faranno schifo e saranno dei disastri, se fai troppi errori (scrittura rigide, masse di dettagli inutili che ammazzano conflitto e lettura ecc.). La scrittura immersiva è molto punitiva: o la si fa giusta sapendo molto bene cosa si sta facendo, o meglio non provare. Anche perché se fai errori, se sbagli, NON è scrittura immersiva (è noi che crediamo essere tale perché non capiamo neanche di star sbagliando, ma non lo è). Già avere 1 persona di 3 che ha gradito è buono, essendo ai primi esperimenti.
@@DucadiBaionette Il presente è strano, qualche dettaglio in più (che difficilmente noterebbe il personaggio, quindi mi è toccato tagliarlo e non era neppure strettamente funzionale alla storia) dava atmosfera e qualche "pippone mentale" (che mi rifiuto di tentare di scrivere in maniera immersiva perché al presente è veramente raccapricciante) piace.
![Il Segreto per imparare la Scrittura Immersiva: il Metodo T.R.A.V.E. [Anteprima dal Corso]](http://i.ytimg.com/vi/Pw4HjLpEbMU/mqdefault.jpg)
![Come scrivere un grande incipit… per i Line Editing Live [Live 12/04/2022]](http://i.ytimg.com/vi/UwkRnLIjVEQ/mqdefault.jpg)
Ciao Duca e grazie del video. Una domanda: come gestire al meglio l'uso della tecnologia in questo contesto? Per esempio, se il protagonista usa una telecamera, o un registratore. Ad intuito potrebbe essere un'idea carina se commentasse le esperienze del momento ( o se ci fosse una descrizione interna alla storia dello scatto o del video appena fatto). Sarebbe da una parte un elemento con cui aggiungere dettagli nei momenti in cui magari il protagonista è solo, ma temo sia facile cadere in infodump con le registrazioni del personaggio. Penso possa valere anche con i messaggi vocali. Come si potrebbe fare per usare questi mezzi con coerenza, dando giuste info ma senza infodumpare? Grazie a te e ai conigli.
I gusti del lettore medio italiano non sono ancora educati a dovere, vedi i blasonati premi letterari che tirano fuori ultimamente...
Fortunatamente il rapporto tra i premi letterari "intellettuali" e le reali letture del pubblico è sempre stato blando. Più una scusa per gli editori per infilare fascette (mix di elemento notabile, auctoritas del premio ecc.) e spingere a forza i libri su lettori che non lo leggerebbero altrimenti. I gusti naturali del pubblico, fortunatamente, sono diversi.
Ma non c'è molto da educare: quasi nessun italiano legge abitualmente, e non leggono (vedasi dati di alcuni anni fa) perché ci hanno provato e i libri erano scritti di merda, e quindi sono già educati alla buona lettura... l'educazione alla buona lettura, ovvero pretendere una qualità di scrittura adeguata, porta a non leggere. Come faccio io, che fatico sempre con la narrativa normale.
Paradossalmente, ma non lo è per chi ha qualche conoscenza di marketing, i cosiddetti "forti lettori" (e discorsi così) sono in realtà persone con gusti MOLTO più scadenti del pubblico normale, sono molto più permissivi e accettano schifezze che farebbero scappare altri: tant'è che il pubblico di massa non ce la fa a sopportare e loro invece sì.
La cosa si sviluppa fino a livelli tossici / abusanti in questi "forti lettori" che arrivano a considerare NORMALE che un romanzo tipico che leggono richieda grandissima fatica per le prime 50-60 pagine per adattarsi a come è scritto, e magari di doverlo rileggere due volte per capire cosa dice (per quanto è confuso in scrittura e contenuti).
Non sto inventando niente, sono discorsi veri sentiti da veri forti lettori su RUclips (ne avevo accennato in Live e in futuro farò un video).
Si tratta spesso di romanzi di autori blasonati, romanzi "importanti" ecc. insomma quelle cose che creano sudditanza psicologica nel lettore convincendolo di essere una persona sbagliata se non li capisce (perché l'autore ha sempre ragione e quando arriva lui treni arrivavano in orario). Tutto questo crea una visione sfalsata e tossica della lettura e della scrittura, e la vittima crede normali cose che non sono normali né dovrebbe tollerare. E si gratifica con molto poco.
Come una moglie che ritiene normale venire picchiata ogni tanto dal compagno e, quando non succede più, dice "Mio marito è un brav'uomo: ormai non mi picchia più e nemmeno mi grida addosso se la cena non è pronta all'orario giusto." Seriamente? La relazione con i libri è completamente fottuta in certi FORTI lettori...
La normalità sana è, di fronte a come sono scritti i libri, non leggere.
L'anomalia è accettare la situazione e leggere comunque.
L'atteggiamento malsano è giustificare lo schifo come giusto.
Io ho sto facendo la prova trasformando quello che ho scritto in lettura immersiva (partivo già con più punti di vista in prima persona e dialoghi realistici, quindi fortunatamente non è che ho dovuto stravolgere la storia). Il risultato al momento è: un favorevole, un contrario e un indeciso 🤦, più io che non sono convinta. Devo dire che prima hanno letto l'intero libro nella vecchia versione, quindi è un bell'impatto.
Considera che passare dalla scrittura "normale" al voler fare scrittura creativa bene, ovvero con punto di vista, dettagli chiaramente mostrati ecc. va a esaltare ogni possibile difetto dell'opera a ogni minimo errore, facendo notare problemi che il lettore non noterebbe leggendo una scrittura standard. Quindi si ottiene la possibilità di piacere molto di più e a molte più persone, ma in cambio del venire punito molto di più per ogni errore.
La scrittura immersiva è un cambio di paradigma che va oltre quello della semplice scrittura creativa ben fatta, estremizzando ancora di più gli estremi: puoi avere opere acclamate dal pubblico come "Venezia Metal" o "La Stirpe delle Ossa", facendo tutto perfettamente (e con una storia, ovviamente, che abbia qualcosa di buono da dire) come avere opere che faranno schifo e saranno dei disastri, se fai troppi errori (scrittura rigide, masse di dettagli inutili che ammazzano conflitto e lettura ecc.).
La scrittura immersiva è molto punitiva: o la si fa giusta sapendo molto bene cosa si sta facendo, o meglio non provare. Anche perché se fai errori, se sbagli, NON è scrittura immersiva (è noi che crediamo essere tale perché non capiamo neanche di star sbagliando, ma non lo è). Già avere 1 persona di 3 che ha gradito è buono, essendo ai primi esperimenti.
@@DucadiBaionette Il presente è strano, qualche dettaglio in più (che difficilmente noterebbe il personaggio, quindi mi è toccato tagliarlo e non era neppure strettamente funzionale alla storia) dava atmosfera e qualche "pippone mentale" (che mi rifiuto di tentare di scrivere in maniera immersiva perché al presente è veramente raccapricciante) piace.
@@g.p.8194piace? Il oippone?