ciao, ma ad esempio nel mio libro sono presenti esercizi sulla disposizione in cui l'ordine non ha importanza... di conseguenza come dovrei comportarmi?
Ciao Nikko, il problema che mi hai posto, sta nel capire cosa si intende per "ordine". Quando dico che l'ordine non ha importanza, intendo dire che i raggruppamenti o sequenze, che creiamo, non sono influenzate dall'ordine di inserimento, o dalla posizione degli elementi del problema. Ma facciamo un esempio pratico che è sempre meglio :) Proviamo ad approcciarci al tuo esercizio in 2 modi: 1 - Mettiamo dentro un sacchetto tre lettere ...se io mettessi in un sacchetto prima la lettera "a", poi la "e" ed infine la "c", e poi in un altro sacchetto mettessi prima la "e" poi la "a" e poi la "c", i due sacchetti sarebbero perfettamente identici, non sarei in grado di _distinguerli_ , tra di loro in alcun modo. In questo caso, quindi, *non ha alcuna importanza l'ordine* con cui inserisco le lettere nel sacchetto, sei d'accordo? 2 - Se io invece volessi sistemare tre lettere su un tavolo, da sinistra a destra con lo stesso ordine dell'esempio che ho fatto sopra, avrei prima la "parola" "aec", e poi la "parola" "eac", due sequenze ordinate distinguibili l'una dall'altra...capito quale è la differenza? Infatti, nonostante siano entrambe "parole" prive di significato, in questo caso l'ordine con cui vengono messe le lettere ha importanza eccome, perché formano due "sequenze ordinate" diverse, distinguibili! Facendo un altro esempio, un conto è scrivere "nave", e un conto è scrivere "vane"...stesse lettere, ma con un ordine diverso. Quando ti trovi di fronte ad un problema devi chiederti: scrivere o meno gli elementi in un determinato ordine, influenza, in qualche modo, le caratteristiche della mia sequenza, cioè, rende ogni singola sequenza che creo unica e distinguibile dalle altre? Se la risposta è si, allora l'ordine ha importanza e parliamo di disposizioni o permutazioni, altrimenti l'ordine non ha importanza e parliamo di combinazioni. L'importanza dell'ordine va estrapolata da quello che c'è scritto nell'esercizio. Bene Nikko, spero di averti chiarito un pochino le idee, ma se hai ancora bisogno di me scrivi pure ok? Buono studio! Maurizio
Video fenomenale. Di per se imparare le formule non è difficile. Ma CAPIRE come e quando utilizzarle invece diventa tosto… Te però mi hai tolto molti dubbi grazie!!
Ciao Roberta e grazie del sostegno! Sono molto contento che ti piaccia la sigla...pensa proprio ieri una ragazza mi ha fatto i complimenti per il canale, ma non gli piaceva la sigla! Ahahah meno male che a qualcuno piace...ci ho perso talmente tanto tempo a farla che sarebbe stato uno spreco! Un saluto 👋
Ciao Maria Teresa! In effetti potrebbe non risultare automatico capire se l'ordine è importante o meno, perché per capire la risposta bisogna capire per bene il contesto. In linea di massima, quando ti trovi di fronte ad un esercizio, creati subito un raggruppamento a caso, con gli elementi che ti mette a disposizione il problema, e chiediti: " se io cambiassi l'ordine degli elementi del mio insieme o del mio gruppo, ai fine della risoluzione del problema cambierebbe qualcosa"? Ad esempio se un problema ti chiedesse di calcolare quante sono le possibili combinazioni della terzina di persone sul podio, avendo 22 atleti di partenza, secondo te ha importanza l'ordine o no? Ovviamente l'ordine ha importanza perché se Maurizio è arrivato primo, Maria Teresa seconda e Pinco Pallino terzo, è diverso da dire Maria Teresa prima, Pinco Pallino secondo e Maurizio terzo :) Capisci? Cambiare l'ordine cambia profondamente la struttura, l'organizzazione della terzina. Invece se ad esempio io ti dicessi: " Una professoressa ha deciso di interrogare 3 alunni. Quante sono le possibili terzine di alunni interrogati essendo la classe composta da 22 studenti"? Come forse avrai notato i dati di partenza sono simili tra questo e l'esercizio precedente, infatti: 1 - Devi formare dei gruppi di 3 persone 2 - Hai 22 persone a disposizione. ...proprio come nell'esercizio precedente! Quello che cambia è il contesto. Infatti nel caso dell'interrogazione l'ordine non ha affatto importanza. Tutti gli alunni sono di pari grado, non c'è, ad esempio, un capo, un segretario e un tesoriere, non c'è un primo, un secondo e un terzo classificato...ci sono solo tre persone interrogate: è come se fossero tutte e tre sullo stesso gradino del podio. Tu potresti ribattermi: " Ok Maurizio, però l'insegnate chiamerà prima Chiara, poi Stefano e poi Riccardo, quindi c'è un ordine di chiamata!". È vero, ma in questo caso l'ordine di chiamata non ha importanza perché tanto saranno sempre loro 3 le persone interrogate, indipendentemente da chi verrà chiamato prima o dopo. Se ad esempio elencassimo i membri di una squadra di pallavolo, non avrebbe alcuna importanza dire un nome prima di un altro...tanto la squadra sempre quella sarebbe! Bene Maria Teresa...lo so non è molto, spero cmq di averti aiutato un pochettino. In caso contrario riscrivimi che cerco di trovare degli esempi e dei processi logici più esaustivi. Ti ringrazio tanto tanto per il tuo sostegno.. buono studio! Maurizio
@@scienzaetecnologia9101 grazie per la risposta. Il tuo schema e i video mi sono molto utili ora cercherò di esercitarmi applicando quanto hai spiegato
Ciao e grazie per aver scritto! Allora "n" rappresenta il numero degli elementi...cosa vuol, dire precisamente? Se io ti dicessi: "senti fai 10 sacchetti con 5 biglie ciascuna, hai a disposizioni biglie rosse, verdi e blu" allora tu hai 3 elementi _diversi_ a disposizione ogni volta che decidi di fare un sacchetto, pertanto n=3. Invece "k" indica il numero di scelte che dobbiamo effettuare per completare un raggruppamento, che nel nostro caso corrisponde ad un sacchetto. Dato che ogni sacchetto è formato da 5 biglie, tu dovrei scegliere 5 volte quale biglia inserire nel sacchetto...perciò k=5. In questo caso k e n non hanno lo stesso valore perché n=3 e k=5. Ma se invece di avere solo biglie rosse, verdi e blu, avessi anche avuto biglie gialle e arancioni allora gli elementi tra cui scegliere sarebbero stati 5 e allora n=5. Anche k=5 perché i sacchetti saranno sempre composti da 5 biglie e quindi n=k. Bene spero di essere stato chiaro! Buono studio! Maurizio
STUPENDO, dopo aver guardato tutti i tuoi video mi chiedevo "Si ma come posso distinguerli?".... Mi hai salvata, grazie davvero.
Grazie a te per il sostegno :D
Grazie per il tuo video 😊
Grazie, sei stato molto chiaro!
Grazie a te per il sostegno :)
Schema fondamentale, grazie! :)
Grazie a te per il sostegno!
ciao, ma ad esempio nel mio libro sono presenti esercizi sulla disposizione in cui l'ordine non ha importanza... di conseguenza come dovrei comportarmi?
Ciao Nikko!
Perché non mi scrivi un esempio?
@@scienzaetecnologia9101 quante parole, anche prive di significato, si possono formare con tre lettere diverse scelte fra le seguenti: a, e, c, d, n.
Ciao Nikko,
il problema che mi hai posto, sta nel capire cosa si intende per "ordine".
Quando dico che l'ordine non ha importanza, intendo dire che i raggruppamenti o sequenze, che creiamo, non sono influenzate dall'ordine di inserimento, o dalla posizione degli elementi del problema.
Ma facciamo un esempio pratico che è sempre meglio :)
Proviamo ad approcciarci al tuo esercizio in 2 modi:
1 - Mettiamo dentro un sacchetto tre lettere ...se io mettessi in un sacchetto prima la lettera "a", poi la "e" ed infine la "c", e poi in un altro sacchetto mettessi prima la "e" poi la "a" e poi la "c", i due sacchetti sarebbero perfettamente identici, non sarei in grado di _distinguerli_ , tra di loro in alcun modo.
In questo caso, quindi, *non ha alcuna importanza l'ordine* con cui inserisco le lettere nel sacchetto, sei d'accordo?
2 - Se io invece volessi sistemare tre lettere su un tavolo, da sinistra a destra con lo stesso ordine dell'esempio che ho fatto sopra, avrei prima la "parola" "aec", e poi la "parola" "eac", due sequenze ordinate distinguibili l'una dall'altra...capito quale è la differenza?
Infatti, nonostante siano entrambe "parole" prive di significato, in questo caso l'ordine con cui vengono messe le lettere ha importanza eccome, perché formano due "sequenze ordinate" diverse, distinguibili!
Facendo un altro esempio, un conto è scrivere "nave", e un conto è scrivere "vane"...stesse lettere, ma con un ordine diverso.
Quando ti trovi di fronte ad un problema devi chiederti: scrivere o meno gli elementi in un determinato ordine, influenza, in qualche modo, le caratteristiche della mia sequenza, cioè, rende ogni singola sequenza che creo unica e distinguibile dalle altre? Se la risposta è si, allora l'ordine ha importanza e parliamo di disposizioni o permutazioni, altrimenti l'ordine non ha importanza e parliamo di combinazioni.
L'importanza dell'ordine va estrapolata da quello che c'è scritto nell'esercizio.
Bene Nikko, spero di averti chiarito un pochino le idee, ma se hai ancora bisogno di me scrivi pure ok?
Buono studio!
Maurizio
Grande Giampiero tecnologia
Io non riesco a capire nel pratico cosa si intende che nelle combinazioni si possono fare ripetizioni ?
Come faccio a capire che lordine è importante o meno
Video fenomenale. Di per se imparare le formule non è difficile. Ma CAPIRE come e quando utilizzarle invece diventa tosto…
Te però mi hai tolto molti dubbi grazie!!
Molto chiaro ed utile e.......finalmente una bella sigla ;-)
Ciao Roberta e grazie del sostegno!
Sono molto contento che ti piaccia la sigla...pensa proprio ieri una ragazza mi ha fatto i complimenti per il canale, ma non gli piaceva la sigla! Ahahah meno male che a qualcuno piace...ci ho perso talmente tanto tempo a farla che sarebbe stato uno spreco!
Un saluto 👋
Grazie mille.
Grazie a te :D
Bravo, chiarissimo!!!!!
Grazie mille! Felice di averti aiutato!
Maurizio
Grazie! Mi è stato molto di aiuto!
Felice di averti aiutato!
molto utile grazie
Grazie a te per il sostegno!
Felice di averti aiutato!
Maurizio
Grazie utilissimo solo che ancora non mi è sempre chiaro come fare a decidere se l'ordine è importante o meno mi puoi aiutare? Grazie
Ciao Maria Teresa!
In effetti potrebbe non risultare automatico capire se l'ordine è importante o meno, perché per capire la risposta bisogna capire per bene il contesto.
In linea di massima, quando ti trovi di fronte ad un esercizio, creati subito un raggruppamento a caso, con gli elementi che ti mette a disposizione il problema, e chiediti: " se io cambiassi l'ordine degli elementi del mio insieme o del mio gruppo, ai fine della risoluzione del problema cambierebbe qualcosa"?
Ad esempio se un problema ti chiedesse di calcolare quante sono le possibili combinazioni della terzina di persone sul podio, avendo 22 atleti di partenza, secondo te ha importanza l'ordine o no?
Ovviamente l'ordine ha importanza perché se Maurizio è arrivato primo, Maria Teresa seconda e Pinco Pallino terzo, è diverso da dire Maria Teresa prima, Pinco Pallino secondo e Maurizio terzo :)
Capisci? Cambiare l'ordine cambia profondamente la struttura, l'organizzazione della terzina.
Invece se ad esempio io ti dicessi: " Una professoressa ha deciso di interrogare 3 alunni. Quante sono le possibili terzine di alunni interrogati essendo la classe composta da 22 studenti"?
Come forse avrai notato i dati di partenza sono simili tra questo e l'esercizio precedente, infatti:
1 - Devi formare dei gruppi di 3 persone
2 - Hai 22 persone a disposizione.
...proprio come nell'esercizio precedente!
Quello che cambia è il contesto. Infatti nel caso dell'interrogazione l'ordine non ha affatto importanza.
Tutti gli alunni sono di pari grado, non c'è, ad esempio, un capo, un segretario e un tesoriere, non c'è un primo, un secondo e un terzo classificato...ci sono solo tre persone interrogate: è come se fossero tutte e tre sullo stesso gradino del podio.
Tu potresti ribattermi: " Ok Maurizio, però l'insegnate chiamerà prima Chiara, poi Stefano e poi Riccardo, quindi c'è un ordine di chiamata!". È vero, ma in questo caso l'ordine di chiamata non ha importanza perché tanto saranno sempre loro 3 le persone interrogate, indipendentemente da chi verrà chiamato prima o dopo.
Se ad esempio elencassimo i membri di una squadra di pallavolo, non avrebbe alcuna importanza dire un nome prima di un altro...tanto la squadra sempre quella sarebbe!
Bene Maria Teresa...lo so non è molto, spero cmq di averti aiutato un pochettino.
In caso contrario riscrivimi che cerco di trovare degli esempi e dei processi logici più esaustivi.
Ti ringrazio tanto tanto per il tuo sostegno.. buono studio!
Maurizio
@@scienzaetecnologia9101 grazie per la risposta. Il tuo schema e i video mi sono molto utili ora cercherò di esercitarmi applicando quanto hai spiegato
Praticamente inizia a 4:41 il video....spiegato bene cmq...
Spero di esserti stato utile :D
ma che cosa si intende per k=n ?
Ciao e grazie per aver scritto!
Allora "n" rappresenta il numero degli elementi...cosa vuol, dire precisamente?
Se io ti dicessi: "senti fai 10 sacchetti con 5 biglie ciascuna, hai a disposizioni biglie rosse, verdi e blu" allora tu hai 3 elementi _diversi_ a disposizione ogni volta che decidi di fare un sacchetto, pertanto n=3.
Invece "k" indica il numero di scelte che dobbiamo effettuare per completare un raggruppamento, che nel nostro caso corrisponde ad un sacchetto. Dato che ogni sacchetto è formato da 5 biglie, tu dovrei scegliere 5 volte quale biglia inserire nel sacchetto...perciò k=5.
In questo caso k e n non hanno lo stesso valore perché n=3 e k=5.
Ma se invece di avere solo biglie rosse, verdi e blu, avessi anche avuto biglie gialle e arancioni allora gli elementi tra cui scegliere sarebbero stati 5 e allora n=5. Anche k=5 perché i sacchetti saranno sempre composti da 5 biglie e quindi n=k.
Bene spero di essere stato chiaro!
Buono studio!
Maurizio