Ciao, ho appreso dell'uscita imminente dell'ultima opera di Murakami. Quanto a La fine del mondo e il paese delle meraviglie, ero indeciso se comprarlo perché avevo letto opinioni negative, ma poi non ho resistito e l'ho preso ugualmente.
⛩️👍Condividendo appieno il Tuo 'Agnosticismo', dico che 'non si può vivere senza' Murakami Haruki...⛩️ p.s. - Il video riesce a creare tanto empatia per noi 'adepti' murakamiani quanto - ne sono certo - per coloro che, pur non conoscendolo affatto, ne sono avvinti dal Suo 'salvifico' contagio mondiale. 44 minuti sono passati, almeno per me, in un lampo.Grazie 🙏 Alla prossima. Ciao🍀
Mi ha fatto molto piacere e mi è molto piaciuto questo video recap su Murakami, in quanto ultimamente l'avevo un po' perso di vista, ma quando ho saputo dell'uscita di questo nuovo romanzo, l'interesse si è naturalmente riacceso. L'ultimo Murakami che ho letto è stato "L'assassino del Commendatore" che mi è molto piaciuto. Il mio primo approccio con l'autore però è stato ancora negli anni '90 del secolo scorso per merito di Tokyo Blues (il mio volume aveva ancora quel titolo) che mi era stato consigliato. E mi ha immediatamente stregato, sebbene anche io preferisca l'anima più surreale di Murakami. Non ho letto tutto quanto è stato pubblicato in italiano (direi che ho letto circa 80% dei titoli giunti a noi), per cui non ho una visione a tutti tondo della sua opera, ma quanto ho letto non mi ha mai "tradito". Non sarei in grado di fare una vera e propria classifica dei romanzi (anche perché li ho letti in un arco di tempo veramente ampio, che copre appunto quasi trent'anni), ma se dovessi indicare dei preferiti, oltre a Norvegian Wood, primo amore mai dimenticato, direi Dance Dance Dance (che ho veramente amato moltissimo), Kafka sulla spiaggia, L'uccello che girava le viti del mondo, After Dark (sembrerà forse strano, essendo questo un "piccolo" romanzo, ma l'atmosfera che trasuda da quelle pagine si è insinuata profondamente in me fin dalla prima volta che l'ho letto) e anche L'assassino del Commendatore. In verità, credo non ci sia un romanzo di Murakami che ho letto, che escluderei o non consiglierei, per cui la lista precendente ha più il sapore di cassetti del mio palazzo della memoria, che per primi si sono aperti scrivendo questo messaggio. ^^; Nei saggi, ho trovato molto interessanti sia "Il mestiere dello scrittore " che "L'arte di correre", spaccati di vita molto significativi per l'autore. Non ho parlato nello specifico dei libri di racconti di Murakami, ma io ho sempre amato questo genere letterario, per cui ho trovato i volumi che ho letto (quelli che ho qui davanti a me sono "Uomini senza donne", che contiene anche Drive my car, "I salici ciechi e la donna addormentata", e "L'elefante scomparso e altri racconti") tutti piacevoli alla lettura; ovviamente con gradazioni varie a seconda dei racconti. Comunque, per non rendere questo messaggio un romanzo breve, concludo riaffermando che sono molto elettrizzato dall'uscita del nuovo romanzo, e spero mi sappia dare le stesse emozioni che tante volte in passato l'autore ha saputo darmi. Grazie ancora per questo interessantissimo video. :)
Non ne sono certo, ma mi sembra che in 1Q84, il suono della lettera Q letta in inglese sia simile a quella del numero 9 in giapponese. Ci sono letteralmente caduto dentro. Grazie per il video, ciao! Stefano
Io amo più le storie surreali, ma ho iniziato a leggerlo con Tokyo Blues, nel lontano 1996, quando era pubblicato da Feltrinelli e ancora non era un caso letterario. Per me resta il suo libro più caro, anche se Dance Dance Dance mi stregò completamente ❤
Ciao, condivido tutti tuoi pareri😊 Io ho letto tutti i romanzi ma mi manca qualche raccolta di racconti e testi di non fiction. In particolare voglio recuperare I salici ciechi e la donna addormentata e Il mestiere dello scrittore
In effetti sapendo dell'uscita del libro in Giappone oltre un anno fa, ho pensato di imparare il giapponese per leggerlo in anteprima, ma poi ho capito che in quel caso forse l'avrei letto (male) in giapponese nel 2Q46... Detto ciò, riflettendo sui mille risvolti del tuo ottimo video, la cosa su cui ogni tanto rifletto è che io adoro Murakami nonostante ogni tanto rilevi degli aspetti che mi disturbano a livello di tematiche di genere. Non sempre, ma in alcuni casi il modo in cui descrive alcuni personaggi femminili (o anche maschili) sembra ancora legato a un'ottica lievemente patriarcale.
Di solito mi è difficile stilare classifiche, e al momento, dopo aver letto tutti i romanzi di M, metterei al primo posto 1Q84. E Aomame indubbiamente il mio personaggio preferito! Sarà che quel romanzo l'ho letto durante la pandemia, per cui si sono amplificati anche certi aspetti emotivi, ma forse è anche il romanzo che mi è entrato più dentro visceralmente. Per quanto possa dire che ho amato tutti i suoi romanzi (anche quelli senza "realismo magico"). Ma la mia classifica oscilla a tratti. Anche perché dopo aver letto "La fine del mondo e il paese delle meraviglie" forse mi verrebbe da dire che quello è il suo romanzo perfetto, a livello anche di composizione e perfezione creativa. Tuttavia, dato che non voglio dilungarmi, per ragioni non razionali e non spiegabili e personali, 1Q84 rimane il MIO romanzo preferito di M :) Anche se Dance Dance Dance.... Ma no, aspetta, e Kafka sulla spiaggia? Tutto questo per dire che insomma, adoro Murakami, e non-fine della storia.
Ciao Marianna, anch'io preferisco il Murakami del realismo magico: molto più curioso, intrigante, creativo: non si sa mai con cosa se ne esce; con i finali aperti poi, la storia non finisce: potremmo continuarla noi, ciascuno a modo suo....anche perché ottimamente tradotto; a volte mi viene il dubbio che Antonietta Pastore li riscriva in fedeltà all'originale ma in modo fruibile per noi italiani, non solo per la lingua! Non così x i coreani nello stesso genere, che trovo un po' affastellati: forse c'entra la traduzione, forse Murakami è più bravo a scrivere?! Un abbraccio, Carmelita
💮🐉
Anch'io ho un amore per la sua scrittura che prescinde la storia...
Ciao, ho appreso dell'uscita imminente dell'ultima opera di Murakami. Quanto a La fine del mondo e il paese delle meraviglie, ero indeciso se comprarlo perché avevo letto opinioni negative, ma poi non ho resistito e l'ho preso ugualmente.
⛩️👍Condividendo appieno il Tuo 'Agnosticismo', dico che 'non si può vivere senza' Murakami Haruki...⛩️
p.s. - Il video riesce a creare tanto empatia per noi 'adepti' murakamiani quanto - ne sono certo - per coloro che, pur non conoscendolo affatto, ne sono avvinti dal Suo 'salvifico' contagio mondiale. 44 minuti sono passati, almeno per me, in un lampo.Grazie 🙏
Alla prossima. Ciao🍀
Mi ha fatto molto piacere e mi è molto piaciuto questo video recap su Murakami, in quanto ultimamente l'avevo un po' perso di vista, ma quando ho saputo dell'uscita di questo nuovo romanzo, l'interesse si è naturalmente riacceso.
L'ultimo Murakami che ho letto è stato "L'assassino del Commendatore" che mi è molto piaciuto.
Il mio primo approccio con l'autore però è stato ancora negli anni '90 del secolo scorso per merito di Tokyo Blues (il mio volume aveva ancora quel titolo) che mi era stato consigliato.
E mi ha immediatamente stregato, sebbene anche io preferisca l'anima più surreale di Murakami.
Non ho letto tutto quanto è stato pubblicato in italiano (direi che ho letto circa 80% dei titoli giunti a noi), per cui non ho una visione a tutti tondo della sua opera, ma quanto ho letto non mi ha mai "tradito".
Non sarei in grado di fare una vera e propria classifica dei romanzi (anche perché li ho letti in un arco di tempo veramente ampio, che copre appunto quasi trent'anni), ma se dovessi indicare dei preferiti, oltre a Norvegian Wood, primo amore mai dimenticato, direi Dance Dance Dance (che ho veramente amato moltissimo), Kafka sulla spiaggia, L'uccello che girava le viti del mondo, After Dark (sembrerà forse strano, essendo questo un "piccolo" romanzo, ma l'atmosfera che trasuda da quelle pagine si è insinuata profondamente in me fin dalla prima volta che l'ho letto) e anche L'assassino del Commendatore.
In verità, credo non ci sia un romanzo di Murakami che ho letto, che escluderei o non consiglierei, per cui la lista precendente ha più il sapore di cassetti del mio palazzo della memoria, che per primi si sono aperti scrivendo questo messaggio. ^^;
Nei saggi, ho trovato molto interessanti sia "Il mestiere dello scrittore " che "L'arte di correre", spaccati di vita molto significativi per l'autore.
Non ho parlato nello specifico dei libri di racconti di Murakami, ma io ho sempre amato questo genere letterario, per cui ho trovato i volumi che ho letto (quelli che ho qui davanti a me sono "Uomini senza donne", che contiene anche Drive my car, "I salici ciechi e la donna addormentata", e "L'elefante scomparso e altri racconti") tutti piacevoli alla lettura; ovviamente con gradazioni varie a seconda dei racconti.
Comunque, per non rendere questo messaggio un romanzo breve, concludo riaffermando che sono molto elettrizzato dall'uscita del nuovo romanzo, e spero mi sappia dare le stesse emozioni che tante volte in passato l'autore ha saputo darmi.
Grazie ancora per questo interessantissimo video. :)
Non ne sono certo, ma mi sembra che in 1Q84, il suono della lettera Q letta in inglese sia simile a quella del numero 9 in giapponese. Ci sono letteralmente caduto dentro. Grazie per il video, ciao! Stefano
Io amo più le storie surreali, ma ho iniziato a leggerlo con Tokyo Blues, nel lontano 1996, quando era pubblicato da Feltrinelli e ancora non era un caso letterario. Per me resta il suo libro più caro, anche se Dance Dance Dance mi stregò completamente ❤
Ciao, condivido tutti tuoi pareri😊 Io ho letto tutti i romanzi ma mi manca qualche raccolta di racconti e testi di non fiction. In particolare voglio recuperare I salici ciechi e la donna addormentata e Il mestiere dello scrittore
Mi correggo subito grazie alle note di un amico: il film Burning è liberamente tratto da Granai Incendiati, nella raccolta L'Elefante scomparso ❤
Io non vedo l'ora di prenderlo e il suo unico libro che ho preso era Norwegian Wood
In effetti sapendo dell'uscita del libro in Giappone oltre un anno fa, ho pensato di imparare il giapponese per leggerlo in anteprima, ma poi ho capito che in quel caso forse l'avrei letto (male) in giapponese nel 2Q46... Detto ciò, riflettendo sui mille risvolti del tuo ottimo video, la cosa su cui ogni tanto rifletto è che io adoro Murakami nonostante ogni tanto rilevi degli aspetti che mi disturbano a livello di tematiche di genere. Non sempre, ma in alcuni casi il modo in cui descrive alcuni personaggi femminili (o anche maschili) sembra ancora legato a un'ottica lievemente patriarcale.
Di solito mi è difficile stilare classifiche, e al momento, dopo aver letto tutti i romanzi di M, metterei al primo posto 1Q84. E Aomame indubbiamente il mio personaggio preferito! Sarà che quel romanzo l'ho letto durante la pandemia, per cui si sono amplificati anche certi aspetti emotivi, ma forse è anche il romanzo che mi è entrato più dentro visceralmente. Per quanto possa dire che ho amato tutti i suoi romanzi (anche quelli senza "realismo magico"). Ma la mia classifica oscilla a tratti. Anche perché dopo aver letto "La fine del mondo e il paese delle meraviglie" forse mi verrebbe da dire che quello è il suo romanzo perfetto, a livello anche di composizione e perfezione creativa. Tuttavia, dato che non voglio dilungarmi, per ragioni non razionali e non spiegabili e personali, 1Q84 rimane il MIO romanzo preferito di M :) Anche se Dance Dance Dance.... Ma no, aspetta, e Kafka sulla spiaggia? Tutto questo per dire che insomma, adoro Murakami, e non-fine della storia.
Sai che l'ho letto anch'io in quei mesi? 😅
Ciao Marianna, anch'io preferisco il Murakami del realismo magico: molto più curioso, intrigante, creativo: non si sa mai con cosa se ne esce; con i finali aperti poi, la storia non finisce: potremmo continuarla noi, ciascuno a modo suo....anche perché ottimamente tradotto; a volte mi viene il dubbio che Antonietta Pastore li riscriva in fedeltà all'originale ma in modo fruibile per noi italiani, non solo per la lingua! Non così x i coreani nello stesso genere, che trovo un po' affastellati: forse c'entra la traduzione, forse Murakami è più bravo a scrivere?! Un abbraccio, Carmelita