Fragilità Umana e Forza Interiore: un Viaggio di Crescita e Resilienza | Prof Luigi Fontana
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- Опубликовано: 3 окт 2024
- “Quocumque se movit, statim infirmitatis suae conscium”: “In qualunque direzione si muova, l’uomo ha subito coscienza della propria fragilità e debolezza” (Marc. 11, 4) scriveva Seneca.
E questa debolezza la avverte ad ogni passo, poiché non è qualcosa di cui possa liberarsi facilmente o affidare a qualcun altro. L’uomo comune, ignaro e pavido, porta con sé i segni indelebili della sua fragilità: l’ignoranza, la malattia, e la certezza ineluttabile di una morte dolorosa e prematura.
Si, perché dobbiamo esser consapevoli del fatto che Nell’immensità sconfinata dell’universo, nella serie dei secoli passati e di quelli che verranno, l’uomo non è che un “punctum” (Nat. quaest. 6, 32, 10), un punto impercettibile, e la sua vita, breve come un sospiro, sprofondara’ in un abisso (abit vita in profundum, Brev. 10, 5), se non saremo in grado di sublimarla.
Infatti, L’uomo comune non è altro che un paradosso vivente, posizionato ontologicamente nel punto di congiunzione tra il finito e l’infinito, tra conoscenza e ignoranza, tra la razionalità e l’irrazionalità, tra la volontà e l’inerzia, tra la speranza e la disperazione, tra l’eroismo magnanimo e la meschinità sordida, tra la vita e la morte.
Seneca è convinto della presenza del male nella vita dei singoli e nella società; tuttavia, è all’uomo, e solo a lui, che è data la straordinaria possibilità di "trasfigurare" la propria esistenza, trasformando la sofferenza e il limite in occasioni di crescita personale e di elevazione spirituale.
Affrontare la fragilità e debolezza umana richiede un approccio saggio, compassionevole e inclusivo, che abbracci la complessità dell'esperienza umana e si dedichi ad alleviare l’ignoranza e il dolore in tutte le sue forme.
In questo contesto, come ho già illustrato in altri video, lo studio di una certa filosofia ci fornisce un antidoto, una difesa contro l’ignoranza e la paura. Il vero segno del nostro progresso spirituale non risiede nei dogmi, nelle preghiere, nelle parole eleganti che pronunciamo o nei bei pensieri che scriviamo, bensì nel dominio delle nostre passioni e nella conquista delle nostre paure. Come suggeriva Seneca, così come il soldato si allena in tempo di pace per affrontare il nemico, è sagace prepararsi a contrastare gli strali della sorte, sopratutto quando si è ancora beneficiari delle sue grazie.
A questo riguardo, Il filosofo Chuang-tze, nel suo libro, esprime dei concetti a me molto cari, che illuminano un approccio alla vita equilibrato e carico di fiducia. Egli scrive: "Aver raggiunto la forma umana è sicuramente motivo di gioia. Ma nel processo di evoluzione, esistono un numero infinito di altre forme altrettanto valide. Che benedizione incomparabile è sottoporsi a queste innumerevoli trasformazioni!"
Nello stesso capitolo, Chuang-tze racconta la storia di una conversazione tra il saggio Tzu Yu, prossimo alla morte, e un suo amico che gli chiede: "Non ti dispiace morire?" Tzu Yu risponde: "No, perché dovrei? Se il mio braccio sinistro si trasformasse in un gallo, potrei cantare ogni mattina all'alba; se il mio braccio destro diventasse una balestra, potrei cacciare una tortora da arrostire; se il mio osso sacro si mutasse in una ruota e il mio spirito in un cavallo, cavalcherei quel destriero senza desiderarne nessun altro".
Una volta compreso che il cielo e la terra sono come un'immensa fornace e che l'Universo è il grande fonditore, dove potremmo mai andare che non sia il luogo giusto per noi? Nasciamo come da un sonno tranquillo e ci avviciniamo alla morte come a un sereno risveglio. Temere la morte significa violare il principio naturale e amplificare le emozioni umane, dimenticando ciò che la natura ci ha donato. Gli antichi chiamavano questo dolore la punizione per aver infranto il principio naturale.
Coloro che mantengono la calma nei momenti difficili e si conformano al flusso della natura non possono essere travolti dalle emozioni negative. Questi individui sono considerati dagli antichi come esseri illuminati, capaci di sciogliere il filo che lega la vita, superando così la paura della morte e comprendendo profondamente il vera significato della vita.
In effetti, queste riflessioni filosofiche trovano un sorprendente riscontro nelle più recenti scoperte della fisica moderna. Come affermato dal fisico atomico Frank Close, noi esseri umani siamo essenzialmente composti da polvere di stelle, cioè da atomi che si sono formati nel cuore delle supernove e che, in seguito all’esplosione, sono stati dispersi nello spazio. Questi atomi hanno un'antichità che risale ai tempi stessi della Terra e dell'Universo.
Ciò che rende questa realtà ancora più straordinaria è il fatto che, nonostante la vastità del tempo e dello spazio, è la prima volta che questa materia si è riunita in una configurazione così complessa da dare vita alla coscienza e all'identità umane. È come se l'universo avesse dato vita a se stesso, contemplando e riflettendo su di sé attraverso la nostra esistenza cosciente.
Grazie.
Vivo in modo nevrotico, con la sensazione di essere travolta dagli eventi: vorrei cambiare stile di vita per sentirmi più in armonia con l'Universo e invece mi sento in affanno, inefficace e inadeguata.
Seneca è un Maestro di vita con la sua filosofia. Dovrei imparare dai Saggi orientali ad accettare gli eventi senza combatterli: senza soccombere alle mie emozioni.
Buona sera caro Professore, le considerazioni che ci ha regalato questa sera mi sono di particolare conforto più di quanto non lo siano mai state le Sue precedenti. È possibile che mi abbiano colpito sensibilmente al centro o che semplicemente io mi trovi in una disposizione d'animo molto favorevole nell'accoglierle e sentirle adatte anche a me. Non che io mi faccia piacere tutto ciò che ascolto o leggo ma, questa sera, le Sue parole sono molto di conforto ad una giornata di forte stress. Mi ripropongo di tornare a riascoltare un passaggio mi ha molto colpito lo farò con cura, pazienza e dedizione. Trovo molto curioso, o meglio degno di grande interesse, chiedermi cosa spinga una persona della Sua levatura a lanciare messaggi in questo spazio "tecnico" senza immaginare o attendersi chi li cogliera', ascolterà, chi vi replichera' e in che modo. Mi sembra un segno di grande e fiduciosa apertura al Suo prossimo e, probabilmente, ancora più su, alla vita. Credo che Lei celebri la vita nel modo più elevato oqniqualvolta sceglie di offrire i suoi pensieri ai Suoi consimili a prescindere da chi è come le risponderanno. Lei ringrazia chi sceglie di ascoltarla ma ora anch'io La ringrazio per tratto conforto particolare in questa serata. Le auguro molte buone cose. Stefano Rossi
Grazie. Nammyohorenghekyo, Nammyohorenghekyo ❤
Video galattico. Parole che toccano il cuore, grazie Prof ❤
"In definitiva la nostra fortuna dipende dalla nostra capacità di perseguire salute e armonia rimanendo fedeli a noi stessi e alla nostra essenza più profonda".
O forse la fortuna è una forza misteriosa che nessuno di noi può controllare ?
Come si spiega altrimenti il fatto che alcuni bambini nascano con malattie gravi che li segneranno per tutta la vita ?
Lei come medico ne avrà visti tantissimi e che spiegazione si è dato ?
Complimenti per il canale che ho scoperto da poco.
Lo trovo pieno di spunti di riflessione.
Grazie a Lei ❤️✨
🙏🌷
Meister Eckhart e San Giovanni della Croce i miei mentori, consigliatissimi.
Un abbraccio carissimo Professore e grazie di tutto.
Forse dovremmo postulare l'esistenza di un Creatore. E' irreale ritenere che l'universo, retto da un sistema complesso e perfettamente antropico, sia "figlio di se stesso" o peggio...del caos. Grazie sempre per i suoi preziosi video che stimolano mente e spirito.
A immagine e somiglianza umana?
Dio si è fatto uomo per noi in Cristo
Nel Suo video oggi Lei fa incontrare l'apeiron d Anassimandro con il taoismo e Nietschsche passando pr Hegel 🐉🦉🌊