Come studiare - 11: Prevenire gli errori
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- Опубликовано: 20 окт 2024
- Vuoi suonare una scala rapida senza errori?
E' difficile lo so.
Qui alcune strategie di studio per prevenire gli errori e migliorare il controllo del suono.
Usiamo l'esempio della Bagatella op.126 di Beethoven.
Ne parlo in questo video
di Roberto Prosseda
#robertoprosseda #pianotutorial #errorialpianoforte
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Maestro siete un grande!!!
Questo argomento è molto interessante, perchè mi accorgo che molti errori, che ho sempre associato al caso, all'esecuzione, sono invece frutto di uno studio distratto. Mi sembra che ciò che scaturisce da questo video è quello di interrogarsi sempre quando si è in fase di studio sul semplice quesito: "come ottengo al meglio ciò che voglio ottenere?", senza accontentarsi del caso o dell'incertezza.
Grazie Maestro, ho provato la tecnica del "mirino", molto utile.
Grazie di cuore ❤ Maestro ❤ ☀️ 🙂
Lei è meraviglioso ❣❣
Maestro, trovo molto utile e ammiro molto questo suo canale, per metodi di studio e tecnica. L'ho appena scoperta, diciamo, ora che è venuto a darci una masterclass (dove ci ha parlato di tutto, dalla tecnica pianistica a come poter risolvere un problema nella vita quotidiana) e a dare uno spettacolare concerto a Guanajuato, grande!! Grazie!!!
Grazie a te. Ne sono contento.
Grazie mille! Video utilissimo ❤️
Grazie Mestro, utilissimo...!
Excellent video !
Grazie maestro!
GRANDE!!
Eccellente maestro, buongiorno! La sua disamina sul "non sbagliare le note" presuppone pertanto l'obbligatorietà di imparare a memoria il brano che si intende interpretare ? Oppure di imparare a memoria solamente "i cambi di posizione della mano" ? Come sicuramente conosce esistono due correnti di pensiero: suonare a memoria vs suonare con lo spartito (quindi non guardando le mani). Sarebbe veramente illuminante apprendere dalla sua esperienza la migliore, per lei, pratica da adottare. Grazie e complimenti vivissimi per la sua enorme disponibilità. Roberto.
Non è necessario suonare a memoria, ma anche quando si suona con lo spartito è fondamentale avere imparato a gestire alcuni movimenti e cambi di posizione senza dover guardare lo spartito. Lo studio serve anche a questo, del resto: a prendere consapevolezza di quali sono i punti più delicati, che richiedono una particolare attenzione alla gestione dei movimenti e dello sguardo. D'altro canto, anche quando si suona a memoria è utile saper suonare senza guardare la tastiera, visualizzandola comunque mentalmente, anche quando con lo sguardo guardiamo altrove.
Complimenti maestro
Il cervello "registra" sempre il primo errore ed è veramente difficile "cancellarlo"...per cui massima concentrazione e proiezione ai movimenti immediatamente conseguenti.
Ottimo
Quello che affermava Bach..basta schiacciare il tasto giusto al momento giusto (e anche col piede giusto, direi, ma è sottinteso)
Un pianista è l'ingegnere della musica
Non solo guardi quel che c'è dopo ma prepari le dita.
Traduzione in francese per favore... Grazie mille.
Aria fritta...anche i grandi pianisti sbagliano, e mi pare che a studiare siano stati capaci. Da Richter a Pollini(raramente...) Persino il grande Michelangeli (seppure molto raramente). Non è che più puttanate si dicono e più sei bravo a suonare il pianoforte...Vorrei ricordare il grande Cortot, erano di più quelle che sbagliava di quelle che "beccava" e non mi sembra suonasse così male.
I grandi pianisti (Richter) si prendono anche grandi rischi. Perciò non è esattamente la stessa cosa. Internet, cioè il mondo, è infestato da persone ignoranti che si sentono tanto più intelligenti quanto più nel loro parlare il ragionamento si dirada e i buchi che lascia vengono riempiti da mosse volgari. Non è paradossale?