Per me la lettura di questo libro è stata tutt'altro che leggera. È un libro breve e scorrevole, scritto in maniera piacevole e accattivante. E ho recepito perfettamente il discorso sulla critica alla società giapponese con le sue rigidissime aspettative sociali che porta le persone ad omologarsi per non essere messe al bando. Interessante e potente anche il discorso sull'unicità di ogni individuo e sull'importanza di proteggere se stessi e la propria individualità. Però per me sfugge una cosa, in tutte le recensioni che ho ascoltato. A me la protagonista non pare semplicemente una donna stravagante, una donna che non si vuole uniformare alle richieste della società. A me sembra più che altro un po' psicopatica. Vorrei ricordare l'episodio in cui vorrebbe azzittire il nipote neonato piangente con l'uso di un coltello da torta. Ecco, io qui ho intravisto una certa predisposizione alla follia. Nom dimenticherei neanche l episodio in cui lei, bambina, prende a badilate i compagni che litigano, per interrompere il diverbio. Per me a questa donna è mancata proprio la capacità di discernimento fin dall'infanzia. E su questo fattore non si punta minimamente l'attenzione. Anche il discorso del lagoro al konbini..nom lo vedo semplicemente come una sana e rispettabilissima passione, ma il modo della protagonista di nascondersi al mondo. Lei non lavora li perché le piace. Lavora li perché è più facile. Ha messo la sua vita nelle mani di questo supermercato nel quale ci sono regole impostate e una routine precisa a cui lei deve semplicemente attenersi. Attraverso ciò lei si libera completamente della responsabilità di condurre la sua vita, di prendere decisioni..di sbagliare anche. La divisa che indossa tutte le mattine è la maschera che la protegge dal mondo. Mi fa rabbia che la sua scelta passi come il sano perseguimento delle proprie ambizioni quando invece è solo un modo per non vivere. Ho provato pesantezza nella lettura per tutti questi motivi. Avrei sicuramente voluto che la narrazione prendesse un'altra piega.
È molto interessante l'aspetto del vedere il sé nell'altro e di accorgersi dei propri difetti, dal quale poi nasce anche la paura dell'altro e la paura di (o per) se stessi. Se posso essere sincero, è un sentimento che ho provato spesso e che fa perdere anche il proprio senso. Questo libro entra sicuramente nella lista dei miei futuri acquisti.
Ho finito questo libro poco prima di te e non vedevo l’ora che tu lo recensissi! A me è piaciuto moltissimo e mi ha messo tanta nostalgia del Giappone, nonostante la critica sociale, che avendo vissuto lì per un bel po’ riesco a capire bene. Per me i kombini erano una sorta di “oasi” nella città, nei quali mi rifugiavo anche a tarda notte, per perdermi tra i prodotti impacchettati e sentirmi al sicuro. La pressione di cui si parla è molto forte in Giappone, ma parlando da trentenne italiana, posso dire che si sente anche molto nella nostra società. Quante di noi si sentono chiedere a ogni occasione “ma il matrimonio?” “Ma i figli?”. Veramente una lettura interessante, peccato che sia così breve!
Appena finito ☺️ bellissima recensione! Mi è piaciuto molto anche il fatto che SPOILERS . . . . . All'inizio vengono paragonati lei e Shiraha, ma in realtà noi lettori capiamo subito che lui invece è una figura molto negativa e manipolatrice, quasi un complottaro incel per certi versi. Sono curiosa di leggere altro di questa autrice e di altri contemporanei giapponesi :)
L’idea di diventare sempre migliori è molto diffusa anche nelle società occidentali. Non penso che ci saranno dei problemi per i lettori occidentali a identificarsi con questa pressione, in quanto non mi pare una dinamica unicamente giapponese.
La protagonista è senza speranza. No future in una sorta di japan punk oriented. Ragazze e giovani già vecchi e fuori moda poco più che trentenni. Drammaticamente desolante. Più cupo di Terrestri dove una spruzzata di horror-fantasy alla Parasite o alla Tarantino sceneggiatore lo rende più digeribile.
In 10 minuti spieghi cosè la normalità ? Mi è subito venuto un dubbio ... poi sei partito con sponsorizzare il libro ! Quindi non hai fatto nulla ..nessun concetto filosofico approfondito ... video inutile ! NORMALITÀ Normale proprio nel concetto etimologico ... Normale, Norma Normails ( latino ) A) Conforme alla consuetudine , più o meno corrispondente nella forma e nell'aspetto ! B) consuetudine C) Fonte di diritto costituita dalla RIPETIZIONE Costante di un determinato comportamento da parte della GENERALITÀ DEI SOGGETTI = comportamento Doverso MORALMENTE OBBLIGATORIO In sintesi = se il comportamento proprio corrisponde con quello collettivo sociale la persona è NORMALE Quindi = la normalità è la costanza di comportamento ! La normalità è la capacità della COSCIENZA di PREMERE sulla FOLLIA ! Più sei cosciente e meno sei folle ! Più sei folle e meno sei cosciente !! I bambini nascono completamente folli e dopo i 6 anni la loro mappatura neuronale è abbastanza formata per rientrare nel concetto di autocoscienza e quindi normalità !! Dai 15 ai 25 anni i giovani cercano di distinguersi per esigenze ormonali e psitiche ! Hanno bisogno di essere accettati e di essere apprezzati , lodati, notati ! Quindi si sbizzariscono con eccentricità, anarchia, disuguaglianza Aggiungo anche = Una frase del grande Oscho LA PERSONA STRAORDINARIA È LA PERSONA NORMALE ( troppo facile essere anormale e distinguersi) IL CONCETTO DI IO SONO = l'identificazione con l'io è il problema occidentale ... le maggiori malattie psicologiche e psichiatriche nascono proprio a causa dell'identificazione ... io sono ....
Per me la lettura di questo libro è stata tutt'altro che leggera. È un libro breve e scorrevole, scritto in maniera piacevole e accattivante. E ho recepito perfettamente il discorso sulla critica alla società giapponese con le sue rigidissime aspettative sociali che porta le persone ad omologarsi per non essere messe al bando. Interessante e potente anche il discorso sull'unicità di ogni individuo e sull'importanza di proteggere se stessi e la propria individualità. Però per me sfugge una cosa, in tutte le recensioni che ho ascoltato. A me la protagonista non pare semplicemente una donna stravagante, una donna che non si vuole uniformare alle richieste della società. A me sembra più che altro un po' psicopatica. Vorrei ricordare l'episodio in cui vorrebbe azzittire il nipote neonato piangente con l'uso di un coltello da torta. Ecco, io qui ho intravisto una certa predisposizione alla follia. Nom dimenticherei neanche l episodio in cui lei, bambina, prende a badilate i compagni che litigano, per interrompere il diverbio. Per me a questa donna è mancata proprio la capacità di discernimento fin dall'infanzia. E su questo fattore non si punta minimamente l'attenzione. Anche il discorso del lagoro al konbini..nom lo vedo semplicemente come una sana e rispettabilissima passione, ma il modo della protagonista di nascondersi al mondo. Lei non lavora li perché le piace. Lavora li perché è più facile. Ha messo la sua vita nelle mani di questo supermercato nel quale ci sono regole impostate e una routine precisa a cui lei deve semplicemente attenersi. Attraverso ciò lei si libera completamente della responsabilità di condurre la sua vita, di prendere decisioni..di sbagliare anche. La divisa che indossa tutte le mattine è la maschera che la protegge dal mondo. Mi fa rabbia che la sua scelta passi come il sano perseguimento delle proprie ambizioni quando invece è solo un modo per non vivere. Ho provato pesantezza nella lettura per tutti questi motivi. Avrei sicuramente voluto che la narrazione prendesse un'altra piega.
Urca com' eri giovane. Pure io lo ero, una vita fa(sembravi Cremonini). Tvb🩷🧡💛💚💙🩵💜 io sono giunta qui dopo la lettura dei Terrestri sempre di Murata
È molto interessante l'aspetto del vedere il sé nell'altro e di accorgersi dei propri difetti, dal quale poi nasce anche la paura dell'altro e la paura di (o per) se stessi. Se posso essere sincero, è un sentimento che ho provato spesso e che fa perdere anche il proprio senso. Questo libro entra sicuramente nella lista dei miei futuri acquisti.
Ho finito questo libro poco prima di te e non vedevo l’ora che tu lo recensissi! A me è piaciuto moltissimo e mi ha messo tanta nostalgia del Giappone, nonostante la critica sociale, che avendo vissuto lì per un bel po’ riesco a capire bene. Per me i kombini erano una sorta di “oasi” nella città, nei quali mi rifugiavo anche a tarda notte, per perdermi tra i prodotti impacchettati e sentirmi al sicuro. La pressione di cui si parla è molto forte in Giappone, ma parlando da trentenne italiana, posso dire che si sente anche molto nella nostra società. Quante di noi si sentono chiedere a ogni occasione “ma il matrimonio?” “Ma i figli?”. Veramente una lettura interessante, peccato che sia così breve!
Appena finito ☺️ bellissima recensione! Mi è piaciuto molto anche il fatto che
SPOILERS
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All'inizio vengono paragonati lei e Shiraha, ma in realtà noi lettori capiamo subito che lui invece è una figura molto negativa e manipolatrice, quasi un complottaro incel per certi versi. Sono curiosa di leggere altro di questa autrice e di altri contemporanei giapponesi :)
Matteo ogni libro che recensisce me lo fai amare in ogni caso, con il tuo linguaggio così forbito
Mi ha incuriosito, finisce subito nella lista 😎
Avevo letto un articolo su "laLettura" che recensiva questo libro e mi aveva incuriosita. Tu mi hai convinta. Lo aggiungo subito in wishlist!
Che dire? Subito in wishlist 😍😍 (come tutti i libri consigliati da Matteo)
Aspetto con ansia il tuo parere riguardo a "L'uomo dei dadi"! L'idea, secondo me, è geniale, ma il libro l'ho trovato a tratti molto trash...
Sembra proprio il libro di cui ho bisogno in questo momento 😅 finirò per comprarlo, sicuro
Mi sa che finirò anche io a lavorare in un convenience store pur di comprare tutti i libri che voglio.🤐
Ho appena letto che è iniziata una promozione in cui rientra anche questo libro. Credo che ne approfitterò.^^
A me a tratti ha ricordato Kitchen della Yoshimoto.
E anche in Albania si guarda Matteo
Grazie per la tua recensione...ho preso il libro subito dopo averla sentita :D
Letto, l'ho adorato! Avete libri simili da consigliarmi?
Lo prenderò appena finirò di leggere il libro corrente!
Interessante
È il libro usato nell' intro del fumacupido giusto? Teo stai seguendo i dissing tra sapio e dose?
Ahhahhahahahah, sì!
Per quanto riguarda il dissing: Nì, nel senso che è tanto trash per nulla.
L’idea di diventare sempre migliori è molto diffusa anche nelle società occidentali. Non penso che ci saranno dei problemi per i lettori occidentali a identificarsi con questa pressione, in quanto non mi pare una dinamica unicamente giapponese.
UFFA CREDO DI COMPRARLO SUBITO.
La protagonista è senza speranza. No future in una sorta di japan punk oriented. Ragazze e giovani già vecchi e fuori moda poco più che trentenni.
Drammaticamente desolante. Più cupo di Terrestri dove una spruzzata di horror-fantasy alla Parasite o alla Tarantino sceneggiatore lo rende più digeribile.
però non ha 40 anni ma 36... daiii, non è la stessa cosa, spero per me!
A D O R O
In 10 minuti spieghi cosè la normalità ? Mi è subito venuto un dubbio ... poi sei partito con sponsorizzare il libro ! Quindi non hai fatto nulla ..nessun concetto filosofico approfondito ... video inutile ! NORMALITÀ
Normale proprio nel concetto etimologico ...
Normale, Norma Normails ( latino )
A) Conforme alla consuetudine , più o meno corrispondente nella forma e nell'aspetto !
B) consuetudine
C) Fonte di diritto costituita dalla RIPETIZIONE Costante di un determinato comportamento da parte della GENERALITÀ DEI SOGGETTI = comportamento Doverso MORALMENTE OBBLIGATORIO
In sintesi = se il comportamento proprio corrisponde con quello collettivo sociale la persona è NORMALE
Quindi = la normalità è la costanza di comportamento !
La normalità è la capacità della COSCIENZA di PREMERE sulla FOLLIA ! Più sei cosciente e meno sei folle ! Più sei folle e meno sei cosciente !!
I bambini nascono completamente folli e dopo i 6 anni la loro mappatura neuronale è abbastanza formata per rientrare nel concetto di autocoscienza e quindi normalità !!
Dai 15 ai 25 anni i giovani cercano di distinguersi per esigenze ormonali e psitiche ! Hanno bisogno di essere accettati e di essere apprezzati , lodati, notati ! Quindi si sbizzariscono con eccentricità, anarchia, disuguaglianza
Aggiungo anche =
Una frase del grande Oscho
LA PERSONA STRAORDINARIA È LA PERSONA NORMALE
( troppo facile essere anormale e distinguersi)
IL CONCETTO DI IO SONO =
l'identificazione con l'io è il problema occidentale ... le maggiori malattie psicologiche e psichiatriche nascono proprio a causa dell'identificazione ... io sono ....