Sentire che su quel tratto non ci fossero né reti, né tantomeno vie di fuga, mi lascia ancora più amarezza, perché significa che da un punto di vista della sicurezza si poteva fare di più e se si fosse fatto di più, Matilde oggi sarebbe stata ancora qui con noi, seppur in condizioni non ottimali, ma sarebbe rimasta in vita. Sono profondamente amareggiato. Sono senza parole… Riposa in pace, cara matilde💔.Che la terra ti sia lieve e che Dio ti protegga. Un’abbraccio fortissimo alla famiglia, agli amici e a tutte le persone che hanno avuto il piacere di conoscere questa bravissima ragazza.
Da inesperto mi permetto di dire: se mancavano rete e vie di fuga perché i tecnici federali, che sono del mestiere, hanno consentito agli atleti di allenarsi su quel tracciato? Per dire, la responsabilità è di tutti e di nessuno.
Ha ragione ma per me il problema è un altro: e' caduta in un modo dove né reti e vie di fuga sarebbero servite a salvarla. Esperta come era non può essere caduta per uno sbaglio ,in piano ed a velocità moderata. Prima di un veloce funerale avrei preferito una velocissima autopsia per escludere un qualche suo problema fisico. A me, torna poco. Non è colpa della pista,reti mancanti e vie di fuga ma parlare di tragica fatalità e basta mi sembra semplicistico.
Vede il " per me " non conta e in questa nazione ci ostiniamo ad usare questi termini. Le reti di protezione ove si allenano atleti di questo valore devono esserci, proprio per dargli la sicurezza che un allenamento DEVE dare, altrimenti rimangono dei rischi. È bene che si faccia chiarezza. L' atleta non era inesperta, era una professionista, se si fa così male una professionista in una pista definita facile e in un punto a detta degli esperti poco significativo, mi pongo ben altre domande.
Sentire che su quel tratto non ci fossero né reti, né tantomeno vie di fuga, mi lascia ancora più amarezza, perché significa che da un punto di vista della sicurezza si poteva fare di più e se si fosse fatto di più, Matilde oggi sarebbe stata ancora qui con noi, seppur in condizioni non ottimali, ma sarebbe rimasta in vita.
Sono profondamente amareggiato. Sono senza parole…
Riposa in pace, cara matilde💔.Che la terra ti sia lieve e che Dio ti protegga. Un’abbraccio fortissimo alla famiglia, agli amici e a tutte le persone che hanno avuto il piacere di conoscere questa bravissima ragazza.
Dovrebbero andare a fondo e non archiviare,chi ha sbagliato deve pagare
bravo paolo..............................
Da inesperto mi permetto di dire: se mancavano rete e vie di fuga perché i tecnici federali, che sono del mestiere, hanno consentito agli atleti di allenarsi su quel tracciato? Per dire, la responsabilità è di tutti e di nessuno.
Assolutamente.... Ha ragione
Terribile pensare alla morte di una giovane ragazza per un allenamento su un tracciato non sicuro,non e' accettabile. R I P !!!!!!
Credo che abbia ragione!
Ha ragione ma per me il problema è un altro: e' caduta in un modo dove né reti e vie di fuga sarebbero servite a salvarla. Esperta come era non può essere caduta per uno sbaglio ,in piano ed a velocità moderata. Prima di un veloce funerale avrei preferito una velocissima autopsia per escludere un qualche suo problema fisico. A me, torna poco. Non è colpa della pista,reti mancanti e vie di fuga ma parlare di tragica fatalità e basta mi sembra semplicistico.
Vede il " per me " non conta e in questa nazione ci ostiniamo ad usare questi termini.
Le reti di protezione ove si allenano atleti di questo valore devono esserci, proprio per dargli la sicurezza che un allenamento DEVE dare, altrimenti rimangono dei rischi.
È bene che si faccia chiarezza. L' atleta non era inesperta, era una professionista, se si fa così male una professionista in una pista definita facile e in un punto a detta degli esperti poco significativo, mi pongo ben altre domande.
Basta un corno
Concordo
E come se c'è responsabilità tecnici e federazione , come al solito commenti all'italiana nessuno è responsabile e così si vota meloni,...