So che nessuno mi crederà, ma dovevo scriverlo. Un minuto prima della notifica di questo video avevo in mano esattamente questo libro... Allucinante...
Mi fa piacere che abbia scelto Fromm ,l'autore che più ho sentito vicino dopo Freud. e in parte Jung. Ora invece sento che la psicologia manchi della spinta per andare avanti con forza innovativa scientifica . 😊❤
Essere o Avere l'ho letto a 16 anni. Ero già una ragazza profondissima.🎉❤ oggi ringrazio, nonostante molte relazioni tremebonde, continuo ad allargare il cuore e credere nelle meraviglie del mondo.❤
È la coscienza della morte e della sua esperienza ultima individuale che ci fa sentire soli, cioè impotenti. La solitudine si vince accettando che la morte è compagna di vita ...Lo scopo è una distrazione e la ricerca dell'appartenenza è appunto una consolazione illusoria che demanda all'altro la soluzione che noi non sappiamo trovare. Ma è illusorio, appunto, perché non è dato all'essere umano di risolvere la morte.... Cosa ci dà questa illusione che l'altro sia capace dove noi stessi siamo limitati? Forse, nella nostra mancanza di autosufficienza, e quindi nell'esperienza del bisogno e di dipendenza per soddisfare questo bisogno ... Lo scopo emerge invece autonomamente dalla realtà quando si fa esperienza della morte ... È solo la descrizione di ciò che ho maturato nella mia esperienza personale, una testimonianza... nessuna pretesa di generalizzazione....
So che nessuno mi crederà, ma dovevo scriverlo. Un minuto prima della notifica di questo video avevo in mano esattamente questo libro... Allucinante...
Mi fa piacere che abbia scelto Fromm ,l'autore che più ho sentito vicino dopo Freud. e in parte Jung. Ora invece sento che la psicologia manchi della spinta per andare avanti con forza innovativa scientifica . 😊❤
Sempre chiaro nella spiegazione anche quando spiega cose complicate.mi ritrovo nella prima personalità e nell ultima.grazie❤
Essere o Avere l'ho letto a 16 anni. Ero già una ragazza profondissima.🎉❤ oggi ringrazio, nonostante molte relazioni tremebonde, continuo ad allargare il cuore e credere nelle meraviglie del mondo.❤
Ho il libro di Erik Fromm essere o avere, libro bellissimo che ho letto e riletto grazie dottore
È la coscienza della morte e della sua esperienza ultima individuale che ci fa sentire soli, cioè impotenti. La solitudine si vince accettando che la morte è compagna di vita ...Lo scopo
è una distrazione e la ricerca dell'appartenenza è appunto una consolazione illusoria che demanda all'altro la soluzione che noi non sappiamo trovare. Ma è illusorio, appunto, perché non è dato all'essere umano di risolvere la morte.... Cosa ci dà questa illusione che l'altro sia capace dove noi stessi siamo limitati? Forse, nella nostra mancanza di autosufficienza, e quindi nell'esperienza del bisogno e di dipendenza per soddisfare questo bisogno ... Lo scopo emerge invece autonomamente dalla realtà quando si fa esperienza della morte ... È solo la descrizione di ciò che ho maturato nella mia esperienza personale, una testimonianza... nessuna pretesa di generalizzazione....
Io ti credo