Il tentativo antropocentrico di costruirsi un eden su misura non è ambientalismo. Nucleare ed ambientalismo non staranno mai bene assieme nella stessa frase.
Meraviglioso, finalmente i mondi (fintamente divisi) che si incontrano e si parlano normalmente in un ambiente di fiducia reciproca e rispetto delle competenze. Per il bene di tutti. Grazie infinite
Il ragazzo a destra sogna un paese 90% rinnovabile perché lui vive nella casa indipendente fuori città e pensa di poter applicare lo stesso principio alla maggior parte del paese 😂. La rete elettrica è carente! Potenziarla? No, mi sembra molto più semplice ristrutturare tutta la rete elettrica e renderla bidirezionale, creare una colonnina per ogni singola macchina e creare campi sterminati di impanti fotovoltaici, e impianti di accumolo grandi come piscine olimpioniche sotto ogni palazzo di ogni città 😂 Il una casa indipendente la combo impianto fotovoltaico+ cappotto termico + accumulatore è sacrosanto ma pensare che si possa scalare a città e industrie è follia
Complimenti ragazzi....! Ottimo podcast. 2 mondi che si parlano in maniera civile è la cosa più bella che possa accadere in questi tempi...! Il mio sogno più grande è avere una casa alimentata a fotovoltaico, e l'azienda energivora dove lavoro alimentata dal nucleare...! Complimenti.
E' un bel pezzo di filosofia, quella delle comunità energetiche. L'illusione che una paese come l'Italia sia fatto esclusivamente di piccoli centri urbani di casette a schiera. Niente industrie, niente condomini. Forse su Sim City. In aggiunta alle solite speranze sul futuro, che si sviluppino tecnologie efficienti di accumulo economicamente sostenibili, che le rinnovabili domestiche siano sostenibili senza incentivi pubblici, ecc. Poi ci si mette li con la calcolatrice, e si vede che: Una pala eolica da 200kW alta tra i 30 e i 50 metri, una ventosità stimata di 6,4/6,5 m/s a 30 metri d’altezza, con un livello di turbolenza tipico delle condizioni di ventosità mediterranee e un installazione effettuata sotto i 1000 metri sopra il livello del mare, con una media di produttività per gli impianti eolici di grandi dimensioni di circa 2000 ore equivalenti annue, produce circa 440.000 kWh annui, 0,44 GWh. La centrale nucleare di Gundremmingen, del 1985, (Germania), chiusa anzitempo, occupa un'area di 35 ettari (0,35 km²), per 2.600 MW di potenza, produceva 20.000 GWh di elettricità all'anno. CI vogliono 45 mila pale eoliche per fare la produzione di una centrale nucleare.
ps: nessun quantitativo di merdeoliche può dare l'energia di una centrale a fissione, dato che quest'ultima è totalmente sotto il controllo dell'Uomo. La monnezza a vento NO.
@@emiliomarinone2112 Ma anche quando la centrali nucleari sono ferme in manutenzione.... Per qualche decennio non puoi stare senza gas, allora perché non usarlo per tappare i buchi delle rinnovabili...
Le comunità energetiche sono una trovata per consentire anche a chi non può avere il proprio fotovoltaico di fruire di quello altrui o "in cooperativa".. poi purtroppo gli sconti che avranno ricadrànno sugli altri... Magari non ci piace ma non vedo cosa ciò centri con una pala eolica da 200 kW, quando ormai l'eolico offshore ha gruppi di produzione anche da oltre 15 MW ossia 75 volte i riferimenti citati.. Poi l'area occupata sinceramente che c'entra se magari il parco eolico fosse a 30 miglia nautiche dalla costa e quindi nascosto dalla curvatura terrestre... Certamente un missile di Putin non farebbe lo stesso danno se sparato invece a una nucleare...
@@emiliomarinone2112Magari un esempio migliore... Dato che il mio frigo classe A+ si mantiene ancora funzionale, se chiuso, per 24 ore... e consuma così poco media meno di 35 W che gli basterebbe un pannello con anche solo una batteria al "piombo" da auto...
Però fatelo parlare, fategli finire i ragionamenti senza continuare ad interromperlo: che delirio i primi 20 minuti. Capisco l'esigenza di "spettacolo" da parte vostra e capisco che chi conduce voglia giustamente avere il proprio peso nella discussione (il podcast è vostro) ma, dato il tema e dato l'ospite assolutamente preparato, fatelo parlare per la quantità di tempo che ritiene necessaria per completare un ragionamento o una spiegazione. Altrimenti è fastidioso. Grazie.
Vorrei darvi 1000 mi piace in uno, in quanto non ć è transizione ecologica senza nucleare, con le tecnologie odierne e in considerazione del loro piazzamento sul mercato!!! Quello che conta è il mix energetico, la sostenibilità economica dello stesso ed il minor impatto carbonico
@@massimoscannerini2718 vediamo... Le prime 3 cose che mi vengono in mente sono 0 emissioni di CO2 o altre sostanze inquinanti o climalteranti, il fatto che le centrali occupano pochissimo spazio a fronte del l'immensa quantità di energia che producono e la longevità degli impianti. Se vuoi sapere di più sull'argomento ti consiglio (per iniziare) il libro di Luca Romano: "L'avvocato dell'atomo".
@@reuvennatanelneamt7027 mi fermo al primo che basta e avanza, la CO2 non è un inquinante e nessuno al mondo può dimostrare che alzi la temperatura terrestre, le centrali a fissione producono inquinanti altamente pericolosi tra cui ti ricordo il plutonio...
43:00 CONFERMO: mio figlio, laureato con 110 e Lode in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, si trova in Francia a Grenoble per proseguire il suo Dottorato di Ricerca finanziato da una Università francese. Se fosse rimasto in Italia.... non avrebbe avuto sbocchi ma avrebbe sicuramente incontrato "blocchi" !!
@@linkbato perché dici? Tu hai citato le bombe atomiche che con l'energia delle centrali in comune hanno solo la il tipo di atomo utilizzato. Lui ha aggiunto che è meglio sapersi difendere da soli piuttosto che dipendere da un'altra potenza. Non mi sembra che abbia fatto nulla di più di quello che hai fatto tu.
Grazie per le informazioni... Io c'ero quando ci fu il disastro di Cernobil ma, nonostante i ricordi tristi di quel periodo, penso che dobbiamo tornare ad avere le nostre centrali nucleari. Speriamo in una svolta. Grazie per il vostro servizio di divulgazione.
Molto interessante e utile. Conosco bene l'avvocato dell'Atomo, Mi piace la missione di educazione sul nucleare e per una rivoluzione green io penso che sia assolutamente necessario sia sviluppare le energie rinnovabili ma anche affiancare centrali nucleari molto più sicure e pulite di quelle fossili
Podcast fantastico, grazie! Luca Romano molto preparato e chiaro nelle spiegazioni. Molto interessante il confronto su energia condivisa (prodotta in maniera de-centralizzata) e nucleare, che risultano tecnologie non solo complementari, ma anche sinergiche: si può infatti ipotizzare uno scenario in cui le grande città e i distretti industriali sono elettrificate con maggior quota di nucleare, mentre le zone più rurali con energia prodotta in loco con pannelli (+ accumuli) . Questo può consentire anche di concentrare lo sforzo di potenziamento della rete elettrica nei tratti critici (centrale nucleare - grandi città - distretti industriali) contenendo i costi di adeguamento della rete
Bello questo video, io sono sempre stato a favore del nucleare. 10 anni fa già dicevano che era tardi, oggi siamo qua, 10 anni sono passati e avremmo gia le nostre centrali attive e invece no, probabilmente tra 10 anni rifarò lo stesso commento!
Non mi ricordo sinceramente. Ricordo che ci fu il referendum ma non se votai siccome non ero ancora maggiorenne. Sono di ottobre quindi forse non avevo l' eta😅
Perché cambiare le proprie abitudini (smart working, "vivere piú la casa") per mettere i pannelli, quando possiamo mantenere le nostre abitudini e avere energia a volontà con il nucleare?
Ciao, non vi conoscevo prima, questo è il primissimo vostro contenuto che vedo, conoscevo invece già Luca Romano di cui ho ascoltato diverse cose e letto il libro. Super ospite con cui iniziare questa vostra nuova avventura, se posso permettermi vi consiglierei solo di lasciare finire ogni intervento agli ospiti perchè è sempre molto fastidiosa l'interruzione. Detto questo il podcast mi è piaciuto, vi seguirò e vi faccio i miei auguri per il vostro progetto! Bravi.
Se posso vorrei suggerire la lettura del libro "L'avvocato dell'atomo", scritto dall'ospite del video. Il testo è scorrevole ed utilizza un linguaggio chiaro e accessibile anche a chi non ha una formazione scientifica. Non si limita a esporre le proprie opinioni come se fossero certezze, ma le supporta con numeri, dati e fonti affidabili e imparziali. Il testo adotta inoltre una forma originale: si presenta come “l’avvocato” e risponde a una serie di “capi d'accusa” contro l’energia nucleare. In questo modo affronta le principali critiche che si riscontrano su questo tema e le esamina con rigore e razionalità.
1:04:10 da lavoratore del settore permetto di dissentire, gli standard di qualità del servizio raggiunti dal nostro distributore sono un benchmark mondiale sia in termini di numero e durata delle interruzioni sia per quanto concerne l'aspetto commerciale (in Italia sono presenti ad esempio 30 MILIONI DI CONTATORI che sono teleletti da remoto con un rate di oltre il 99%).Il fatto che in Italia siamo abituati ad avere l'energia elettrica a disposizione con una tale perfezione forse genera qualche problema di prospettiva su cosa sia una rete di distribuzione efficiente. Grazie Avvocato per la pazienza che porti per istruire queste povere anime.
a me sentendo quello che ha detto mi vengono in mente solo quei pochi casi isolati al sud dove a seguito del calore improvviso, una scarsa organizzazione e tecnologie non modernissime vi erano stati blackout temporanei, sembra che l'abbia buttata li facendone un caso piu grande di quel che è
1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica (26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati.
@@SoluzioniGreen la chiacchierata sarà sicuramente gradevole, bisogna vedere se il tuo pubblico è recettivo e di mente aperta. Apprezzo però il tuo coraggio nel fare questa intervista in questo canale.
Ho ascoltato la parola mafie tante volte e vorrei ribaltare il ragionamento: le mafie sono una della cause per cui il nucleare non c'è oggi in italia, non una paura che dovremmo considerare per il futuro. Intendo che il nucleare metterebbe fuori gioco le mafie in tema energia e quindi è ipotizzabile che negli anni le mafie abbiano infiltrato uomini ovunque di modo da mantenere lo statusquo. Pensare che le mafie possano avere ispezioni della IAEA o che le mafie infiltrino persone nella IAEA non è comunque da escudere nel lungo periodo. PS: ricordo male o un noto capoclan era invischiato con le pale eoliche?
Sempre bello ascoltare l'ottimo e preparato Luca Romano. Andrebbe candidato alle elezioni Europee, almeno porteremmo in Europa una persona preparata in tema di energia
Non sappiamo dove mettere le scorie delle vecchie centrali e facciamo nuove centrali , producendo future scorie. In francia le centrali sono tornate in mano allo stato perchè la manutenzione è insostenibile economicamente.
Ottimo inizio, complimenti!! Altri ospiti interessanti potrebbero essere i ragazzi di "chi ha paura del buio?" Che trattano spessissimo anche di trend climatici, ma anche Entropy for life!
@@raffaele71855 in media un frigo consuma 0,24 kWh. A pieno regime anche di più. Dubito tu faccia quei numeri con altre robe attaccate e un solo pannello, anche perché produce quando il sole c’è, e quanto mi risulta il frigo va pure di notte. Si va bene, le batterie, ma con un pannello quanto produci sul serio?
29 min le barre di cemento spesse QUANTO? .. hHAHAAHAHH si sarà confuso con l' acciaio .. ma va bene così. l avvocato dell atomo lo apprezziamo anche quando sbaglia ! forza siamio con te!!!!!!! e ti ringrazio per quello che fai!!!
Minsoffermerei sul fatto che si impressiona nel vedere armature cementizie di 1500 mm. E di ieri l'esplosione della centrale idroelettrica dove armati simili sono esplosi tranquillamente, impressionante i vigili del fuoco
@@GioJonnhyK Che si sviluppi pressione in un sistema di centrale nucleare direi che è ovvio.. Ma il mio punto è sul suo "impressionarsi". Cos'è un bambino? Un anziano che so meraviglia di fronte a palazzi altissimi? Non è una garanzia di nulla, non è un dato di sicurezza parametrico di alcunché. Tutto qui, il mio esempio dimostra come la sicurezza è tale fin quando non accade che viene meno, impressionante?...
Vorrei solo dire una cosa riguardo al "problema" della rete elettrica Italiana non pronta per i cambiamenti dei consumi. E' vero, ma ci si dimentica che le infrastrutture evolvono sempre seguendo la domanda, quindi dobbiamo attenderci che la rete elettrica Italiana, oggi non pronta, muterà in base a come il mercato dell'energia gli chiederà di mutare. Nulla è immutabile.
Complimenti per il video, molto interessante. Purtroppo in italia si va dietro alle emozioni o a chi urla di più. Il fatto di aver fatto referendum dopo Chernobyl......
L'unico referendum valido della storia insieme a quello sul divorzio. Democrazia diretta, una rara testimonianza di democrazia in questo paese, nel bene e nel male ovviamente.
Intanto mi piace sulla fiducia. Attendo di scoprire in questo podcast (in questa e le prossime puntate) non solo i “non problemi” del nucleare ma anche i veri problemi e se davvero è l’unica alternativa per garantire la produzione energetica di base con l’incostanza delle fonti rinnovabili.
Ti consiglio gli innumerevoli podcast tenuti da Luca romano sempre qui su YT oppure di leggere il suo libro o quello di Geopop se vuoi una visione completa e iniziare a capire molto di più detro alla frase da slogan: "Andremo solo a rinnovabili!"
Sui possibili rischi e costi del nucleare leggo su Wikipedia: La valutazione dei costi complessivi (bonifica + costi indiretti) varia enormemente, da 202,5 fino a 626 miliardi di dollari calcolati dal JCER Consideriamo inoltre i rischi da guerre (vedi Ucraina) ed attacchi terroristi, assolutamente non trascurabili. Per le rinnovabili, vi suggerisco di portare un contributo da parte di esperti per avere un quadro su quanto si può fare oggi (non forse domani) con le tecnologie di accumulo disponibili, specie quelle su scala industriale. Lo dico perché dalla performance di queste tecnologie dipende la possibilità di ridurre al minimo (magari azzerare?) il contributo di nucleare e/o non rinnovabili.
Costi di bonifica di cosa? Ormai tutte le centrali mettono da parte i soldi per lo smantellamento e la gestione dei rifiuti durante la vita operativa. Considerando che la centrale nucleare è l'unica cosa che non è stata bombardata direi che il nucleare abbassa il rischio in caso di guerra
@@wittingsun7856Ringrazio per l'informazione e mi scuso per l'imprecisione: ho preso il testo dalla voce "Valutazione del danno economico" della pagina Wikipedia italiana sul disastro di Fukushima. Quindi non mi riferivo ad una centrale nucleare generica ma ho dimenticato di scriverlo. Mi sembrano somme veramente ingenti, confrontabili con quelle necessarie per far evolvere le tecnologie dell'accumulo.
@@robertoqu è inutile un dato preso così, a quanto ammontano i costi totali dei danni ambientali, economici e sociali derivanti dal terremoto e dallo tsunami? Fukushima è solo una piccolissima parte del quadro.
@@robertoquaspetta sono abbastanza sicuro di aver sentito che quei dati sulla bonifica di Fukushima siano falsi o mal interpretati, vado a ricercare dove il costo effettivo dell’incidente.
@@robertoquperché citare continuamente Fukushima, che ha resistito a un terremoto di magnitudo 9 e a uno Tzunami di 15 metri senza fare morti? Un impianto progettato negli anni 50 per altro... Non possiamo avere Tzunami del genere nel mar mediterraneo. In ogni caso, tutti gli impianti successivi hanno corretto i problemi rilevati a Fukushima e anche sugli impianti esistenti, pure quelli a centinaia di km dal mare, i diesel di emergenza sono stati messi ad altezze esagerate (Francia a ben 25 metri di altezza) Il costo della bonifica sarà attorno ai 100 miliardi, su un totale di 1500 miliardi di danni fatti dal terremoto e dello Tzunami.
Eh gia . La gente dice eolico e pensa che se e fatto col vento non costa niente e non inquina. Ma l energia del vento deve diventare elettricicita arrivare nelle case con continuita ma questo richiede enormi costi infrastrutturali
Se a fine anno avete pagato 2000 euro per gasolio e consumi domestici, ne avete speso 10 mila per gli altri usi energetici nella catena del valore di quello che comprate. Noto dagli argomenti dei verdi che hanno veramente poca contezza di quello che è necessario fare per la transizione, non esiste solo il livello domestico cari miei, quello che vedete in bolletta o alla pompa di benzina è solo una frazione dell'energia che usate, guardavi in torno, ogni singolo prodotto, cibo, vestiti, computer, ogni cosa è fatta con una certa catena del valore e ce ne sono 5 per ogni prodotto, aprite il frigo, troverete che sono servite 200 aziende di ogni genere per farvi avere le cose, vi lascio pensare a tutti i prodotti che trovate al supermercato, in generale una buona euristica è considerare il 40% di tutta la vostra spesa annuale dovuto al costo e uso dell'energia, i resto è manodopera e ricavi, e purtroppo per la loro illusione non sono affrontabili con cose come le comunità energetiche.
Seveso vs Saluggia, credo ci sia una tendenza a vedere il nucleare in luce molto più sfavorevole rispetto ad esempio al rischio chimico. Solo che nel primo caso la paura porta a rifiutare la tecnologia in toto, nel secondo no.
Leggendo commenti in generale , quando si tratta di argomenti tecnici, capisco sempre di più perchè siamo un paese sempre più retrogrado. Si commenta così per sentito dire, per quella idea (sbagliata) che si ha atteggiandosi a conoscitori e che un esperto che legge dice tra se "ma perchè non si informa"? Possibile che sul nucleare bisogna sempre leggere le stesse quattro stupidate per dargli contro? Possibile che una materia importantissima come quella energetica, sia trattata e presa in considerazione tipo chiacchiere da Bar? Voglio dire, prima di sparare le vostre castronerie su rinnovabili e nucleari, ma andate a studiare un pò no? Nessuno vi chiede di diventare ingegneri o fisici, ma almeno leggere libri o documenti di divulgazione che schiariscono i concetti e non vi portano a scrivere sempre le solite stupidate.
Aspetta, un mix delle due è la soluzione migliore. Il rinnovabile ha il vantaggio di poter essere installato diffusamente a basso costo. Se hai una villetta con solare+accumulatore in certe parti d’Italia, vendendo l’energia in eccesso, quasi che non paghi un euro di bolletta. L’altro vantaggio non indifferente è che hanno costi variabili nulli, generano energia senza alcun combustibile. Il nucleare è ottimo per compensare momenti di picco della rete e per sostenere l’industria, le rinnovabili funzionano decisamente bene per case e simili
@@xShonFrostx se mi fai il confronto fra il costo di installazione in "in una villetta con solare+accumulatore " relativamente al costo del kWh prodotto con nucleare al contatore di casa te ne saro' grato
Vorrei dire solo una cosa, riguardo alla solita esterofilia per cui in Italia non sappiamo fare le cose per bene. A Cascina, vicino a Pisa, c'è un interferometro con bracci lunghi 3 km che riesce a misurare una variazione della lunghezza di quei bracci pari a un millesimo del diametro del protone e si è appena candidata ad ospitare un interferometro ancora più potente e preciso. L'Italia ha costruito un satellite che è in grado di misurare la variazione dell'accelerazione gravitazionale data dalla massa di un fiocco di neve che si poggia su una portaerei. E a Trento ho visto con i miei occhi mentre progettavano l'hardware principale di Lisa Pathfinder e il lavoro è stato fatto talmente bene che la precisione ottenuta è 5 volte superiore a quella prevista.
In effetti anche in questo campo l'Italia ha le sue eccellenze, come addirittura due premi nobel in Fisica ... entrambi contrari alle attuali centrali nucleari.
Il primo problema delle centrali nucleari è lo stesso di una a gas, dipendenza totale da nazioni straniere, senza entrare in dettagli su quale sia il sistema migliore o dei rifiuti radiotossici che non esistono nelle altre forme di produzione, la Francia a causa delle rivoluzioni in Africa ha dovuto chiudere metà delle sue centrali nucleari, poi bel video senza un vero contraddittorio.
@@Antonio_DG La Francia importava il 20% dai paesi africani e i maggiori produttori di Uranio sono il canada, kazhakistan e mi pare l'australia quindi non abbiamo affatto il rischio come col gas. Invece il maggior produttore di pannelli e pale eoliche è la cina.
@@giuseppegiovani2748 La Francia si prendeva il 100% dell'Uranio del Niger, le importazioni variano molto da anno ad anno, adesso mi spieghi tu dove hai trovato delle notizie che forse non hai compreso, anche perché i paesi africani si sono ribellati uno ad uno, ma in sostanza per dire il 20% devi anche spiegare dove hai preso queste informazioni visto che non non è vero, e non citi l'Uzbekistan che invece è un paese molto più importante per le importazioni di uranio per la Francia, se io parlo di Francia si parla di Francia, il Kazakhistan non lo userei come modello di governo democratico, come con tutte le varie repubbliche ex-sovietiche, soprattutto se terminano con stan, cosa che dimostra che non hai colto il succo di quanto ho scritto, poi ti faccio sapere che la Francia non ha buone relazioni con l'Australia da cui ha importato a singhiozzo, soprattutto dopo lo scherzo dell'annullamento della commessa di sottomarini, ma visto che ti va di parlare di statistiche la Francia ha chiuso delle centrali dicendo che c'erano danni strutturali, ma in realtà hanno ridotto le importazioni da qualche anno, vuoi ritentare? prova con informazioni vere, non unirci informazioni superflue che non indicano nulla e soprattutto usa la logica.
@Antonio_DG 1-Non so se sia vera la storia del Niger ma anche se si stava prendendo tutto l'uranio del Niger questo non significa che la Francia acquistava solo da loro. 2-Solo il 10% dell'uranio europeo viene dal Niger quindi la Francia non ha avuto alcun problema dato che subito dopo il Kazakistan e l'Australia si sono proposte per sostituirlo. 3-Te hai parlato di Francia per fare l'esempio di come se si costruisce il nucleare allora saremmo in mano a potenze straniere, a parte che questo varrebbe per qualsiasi cosa e inoltre è anche falso dato che i maggiori esportatori sono paesi alleati e democratici. 4-Non ho mai parlato di democraticità ma di relazioni internazionali e con il Kazakistan non sono male, inoltre tanto per informarti loro hanno un index di democrazia doppio a quello cinese e russo e triplo a quello dei paesi arabi da cui importiamo petrolio. 5-A differenza della Russia il Kazakistan non è abbastanza potente da mettere a rischio la stabilità dell'Europa quindi non ci sono gli stessi rischi. 6-Te pensi davvero che due paesi come Francia e Australia tagliano i rapporti per qualche sottomarino, se così fosse allora l'Italia lo avrebbe dovuto fare dopo che il governo francese ci ha impedito di creare il più grande porto navale militare europeo con l'acquisizione della loro industria navale, ma non l'abbiamo fatto perchè non siamo scemi. 7-Le importazioni di Uranio francesi sono stabili a circa 2.000 tonnellate. 8-La Francia sta costruendo nuove centrali nucleari o le sta ammodernando ed è appena stato proposto la costruzione di 6 nuovi reattori. Non so dove tu prendi le tue informazioni, forse te le inventi chi lo sa. Comunque torno a ripetere che se per te il problema è che affidiamo il nostro reparto energetico a paesi esteri allora il nucleare sotto questo senso è il più sicuro.
@@giuseppegiovani2748 Non ho mai scritto che si riforniva esclusivamente dal Niger, perché non è l'unico stato africano dove prendevano l'uranio, ma vista la tua ignoranza ti spiego anche come funziona lo sfruttamento delle risorse, la Francia contava di avere miniere sue, controllate da aziende francesi in Africa, quindi non le sfruttavano come ossessi, ma ovviamente si diversifica, la Francia non ha mai davvero avuto dei fornitori stabili, eccetto appunto i possedimenti coloniali in Africa, non il 20% come dici tu, ovviamente di più, ora dopo che hai ammesso la tua profonda ignoranza dicendo che nemmeno sai quanto uranio la Francia fotteva al Niger non mi è chiaro perché cerchi di confrontarti con quello che ho scritto, la Francia sta razionando la produzione di energia nucleare, ha ridotto gli acquisti di uranio e ha aperte metà delle centrali che potrebbero operare, quindi fatti un grande favore e non cercare di scalare i vetri con scarpe di sapone.
secondo me il VtG è una cosa fantastica per un uso domestico, per un uso di comunità credo che in caso di black out esista il rischio di trovarti al mattino con la macchina completamente scarica e al lavoro ci mandi qualcun altro.
Rubbia dopo l'alluvione a Saluggia (Vercelli) del 2000: Sfiorata una catastrofe planetaria. La soluzione trovata è stata quella di costruire un muro alto circa 5 metri e profondo circa 15 😂
E cosa c'entra? Sappiamo perfettamente che i rifiuti radioattivi non sono stoccati nel modo più corretto. Va fatto infatti il deposito nazionale. Spoiler, la maggior parte dei rifiuti radioattivi vengono da ospedali e industria. Chissà perché ve ne dimenticate sempre!
@@GioJonnhyK Praticamente per voi semicolti i nobel (Rubbia e Montagnier) e i pulitzer (Hersh) sono alla stregua di quadrupedi non perchè siate in grado di dimostrare gli errori che hanno detto sulla base di dati o fatti, ma semplicemente perchè non la pensano come il vostro beniamino di turno e questo vi manda al manicomio.
Questo è un altro problema italiano, cioè pensare che solo perché Rubbia ha vinto il Nobel possa parlare con criterio di qualsiasi cosa. Ma in scienza non esiste il principio di autorità, Rubbia può parlare, forse, del suo campo di studi, e basta. Ma anche in quel caso per farlo deve portare i dati e sottoporli a revisione. Figuriamoci quando parla di campi diversi dal suo piccolissimo campo di specializzazione. Insomma quando parli di crisi climatica non dico che devi mostrare i paper scientifici con i dati e i modelli che non capisce niente nessuno, ma almeno chiama un climatologo che si occupa di quello, invece si chiama un fisico delle particelle come se fosse un esperto. In scienza il principio di autorità non esiste.
I pannelli fotovoltaici per caricare la batteria di una macchina devono avere una potenza di almeno 7 KW, quindi devi metterne il doppio. Un contatore Enel di una casa normale è circa 3 KWh. Il problema più grosso è che per ricaricare la macchina di giorno che c'è il sole, la devi lasciare a casa e al lavoro con cosa vai? Se usi lo scambio con Enel che ti restituisce la notte la tua corrente prodotta di giorno, Enel deve potenziare la rete. Questi costi non sono pagati sul prezzo al KWh ma li paghi a parte. E' una mela avvelenata. Alla fine, in globale paghi di più. Non capisco perché ci ostiniamo a non cambiare semplicemente la caldaia così per fare la corrente elettrica tutto resta come prima senza spese, lavoro, materiali e Co2 in più. Altro che ridurre i consumi, così si aumentiamo ma di molto poi ci obbligheranno a prendere un caffè in meno per risparmiare energia. Ha! La caldaia che intendevo io è un reattore di terza generazione che va benissimo senza tante s.ghe mentali.
ma perchè non si pensa di mettere dei pannelli vicino alle autostrade e cosi non si occupa terreno agricolo lungo tutta la corsia di autostrada quanti km si potrebbe istallare?
be non è un problema io ho un impianto fotovoltaico da 4 anni non ho mai dovuto spolverarlo come cavi non sarebbe diverso da un impianto delle stesse dimensioni nei campi il vero problema è un altro se venisse a gradinare con chicchi molto grandi farebbe dei danni rilevanti@@albertozanellato6776
Questo sarà l'ultimo video che guardo solo xke è presente Luca. Persona incompetente e che crede che gli asini volano ( non vale Ciuchino di Shrek si intende ) Credo non sappia cos'è il fattore di capacità x proporre 90 - 10 😂 Decine di video migliori su questo argomento su YT. Sconsigliato a chi ha un minimo di conoscenza in merito vi verrebbe solo il nervoso.
Se basta un ospite per spingerti a non guardare più altri video del canale allora c'è qualcosa che non va...le persone possono avere opinioni diverse dalle tue e, Ancor più perché è un ospite, non vedo come mai tu debba rinunciare a vedere altri video
@@SoluzioniGreen no no Luca è l'unico motivo x cui ho guardato questo video... Da lì in poi mi riferivo al vostro intervistatore che probabilmente crede nelle favole se propone un 80 - 20 e addirittura un 90 - 10 tra nucleare e rinnovabili. Ma d'altronde come ho scritto prima se una persona è incompetente in un settore è normale che possa esprimersi male o dire scemenze. Mi scuso per il fraintendimento ma di solito quando scrivo così molte volte tralascio la punteggiatura e le frasi vengano male interpretate. Errore mio me ne scuso ancora.
Vorrei che Luca Romano, tra i suoi argomenti "tradizionali", come sicurezza e gestione delle scorie che, tra chi ha un po' seguito lui e altri esperti degni di questo nome considera ormai superati questi (non) problemi, introducesse la questione della cattura della CO2, unica soluzione per mitigare l'effetto del riscaldamento globale. Detto in altre parole, credo che non ci siano più dubbi sul fatto che non basta abbattere il consumo di risorse fossili, ma occorre iniziare presto a diminuire la CO2 già immessa in atmosfera. Per questo serviranno (a quanto ne so) grandi quantità di energia. Quindi parlare di percentuali di mix energetico mi sembra un discorso superato: il giusto mix energetico per gli anni futuri sarà quello di produrre più energia possibile, molta più di quanta ce ne serve men mandare avanti il mondo. Questo secondo me, naturalmente.
@@francescomalizia1979 - Io non so dire se per la cattura della CO2 occorra tipicamente un impianto che non si può spegnere, ad esempio quando cala la produzione di energia. Certo, l'ideale sarebbe se questi impianti si potessero alimentare solo quando cala la domanda di energia per gli usi classici. In questo modo si potrebbe mitigare il problema della discontinuità della produzione e della richiesta di energia. Comunque sia, andrà fatto tutto ciò che serve perché di questo passo di tutto dovremo preoccuparci fuorché dei rischi (peraltro inesistenti) del nucleare: mi pare che stiamo rischiando molto ma molto peggio, basti pensare a questo Febbraio che sembra Maggio.
@@E_PRPDiciamo che la CO2 nel mondo industriale serve ed anche parecchia, quindi recuperarla dall'atmosfera potrebbe avere anche dei risvolti economici, per renderla però competitiva è necessario che la cattura sia quantomeno costante, altrimenti diventerebbe del tutto inutile. Io credo che la cattura della CO2 debba essere alimentata in maniera costante, anche perché la quantità asportabile è già piuttosto ridotta. Serve accelerare sul nucleare e tutto ciò che può darci come effetti secondari: produzione idrogeno, teleriscaldamento, cattura CO2...
@@francescomalizia1979 Ciao. Lavoro per una società che costruisce impianti di recupero CO2. Come dici tu confermo che la CO2 è un materiale molto prezioso utilizzato per scopi industriali ed alimentari. Un paio di anni fa nell'epoca post-covid c'è stato un grosso problema di approvigionamento, che ne ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Gli impianti che la mia socità costruisce non recuperano la CO2 dall'aria dove la concentrazione è troppo bassa, bensì da processi di fermentazione, inceneritori e purtroppo, per quanto riguarda i paesi arabi, direttamente dalla combustione di gas naturale. Questi sono gli unici che usano questo sitema per generare CO2. Solitamente il flusso grezzo a monte degli impianti è tra il 95%-98% di CO2, che viene trattata purificata e liquefatta. Questo è già di per se un processo abbastanza energivoro recuperare quindi CO2 direttamente dall'aria dove la concentrazione è dello 0,04% è una cosa piuttosto complessa.
Pensiero legittimo, ma non capisco proprio perché bisognerebbe impedire agli investitori che la pensano diversamente di costruire centrali nucleari nel rispetto dei criteri di sicurezza e di gestione delle scorie
Premetto che sono a favore del nucleare. Per correttezza di informazione: la diga del Vajont (come struttura) non ha avuto il minimo problema. È stata la montagna che è franata a causa dell'aumento del livello dell'acqua (necessario per creare il bacino). Tale frana ha creato un'onda che ha sormontato la diga (come lo tsunami scavalcò i muri di protezione della centrale giapponese). Molto spesso si espone la cosa in modo che sembri che sia stata la diga a cedere...
Video che reputo informativo,e molto istruttivo,ne servirebbero di così ogni giorno tutti i giorni a reti unificate. Ma i commenti sono qualcosa di allucinante🤦🏻♂️ Se vi state chiedendo per quale motivo l’Italia arriva sempre in ritardo su tutto,bhe basta farsi un giro nei commenti per capirlo. Che peccato 🤦🏻♂️
cavolo ma io ho 31 anni, alle medie, ci fecero fare un tema in stile articolo di giornale sul nucleare, ricordo benissimo che venni "Cazziato" perchè accostai il nucleare alle fonti rinnovabili d'energia. lo feci proprio perchè capii già all'epoca che era una fonte d'energia davvero tanto efficiente. abbiamo sentito tanta energia sprigioni da un singolo kg di uranio. Questo per dire che basta davvero poco perchè la gente se ne renda conto. Purtroppo il nucleare è la prova, i discorsi da bar, NON SOLO IN ITALIA se no saremmo gli unici a non utilizzare quella come fonte d'energia, vincono sulla cultura vera e sull'informazione vera. Un'altra prova? tutto quello che è successo col covid e il post covid, vaccini ecc ecc... Ci vuole informazione amichevole e semplice, non complessa. Andrebbero fatti i discorsi da bar per le cose giuste hahaha. Utopia? Io non vedo altre soluzioni. Purtroppo sempre di più, la soglia d'attenzione si sta abbassando e più le cose sono complicate e più la gente andrà a cercare il ragionamento che crea una sorta di "cerchio che si chiude rapidamente" e lo darà per vero! e anzi, tutto quello che c'è di complicato e che è stato esplicato prima anche nei dettagli, tutto complotto! Discorso un po generalista eh sia chiaro, me ne rendo conto perfettamente. ma vorrei che fosse chiaro quanto pensi tutto qui.
@@SoluzioniGreen l'estrazione dell'uranio impatta eccome. Le centrali non impattano in condizioni di normalità, ma se qualcosa va storto impattano alla stragrande.
Avete parlato di accumulo di energia elettrica nelle batterie, sarebbe stato bello parlare anche della centrale di Entracque (CN) che, da Piemontesi, dovreste conoscere, una centrale idroelettrica, a pompaggio, da 1.280 MW di capacità di generazione, costruita proprio per immagazzinare l'eventuale eccesso di energia elettrica prodotta dalla centrale termonucleare di Caorso (PC), una mega batteria (non l'unica) da 1.280 MW.
Ciao. Complimenti bel contenuto molto interessante! Peccato il sorvolo veloce sulla provenienza dell’uranio per l’Europa e il tema dell’arricchimento. Senza contare la impossibilità dell’indipendenza da terzi ed eventuali guerre nell’ approvvigionamento.
Nel canale dell'avvocato trovi tutte le informazioni che cerchi. Il riassunto è che l uranio e il suo arricchimento possono tranquillamente essere gestiti da paesi democratici occidentali come Francia, Canada e Australia mentre non ci siamo mai posti il problema sulla nostra dipendenza del gas dalla Russia o dei pannelli dalla Cina che democrazie non sono. Se per qualche ragione il prezzo dovesse salire potremmo sempre estrarlo dall'acqua marina in modalità rinnovabile, cosa che ora non conviene ma che comunque non comporterebbe prezzi incredibili dell' energia visto che il costo del combustibile è una misera parte del costo totale di produzione di una centrale nucleare.
Faccio notare che prendiamo Gas e petrolio da paesi che ospitano i vertici di Hamas come rifugiati e hanno dato natali a e uomini a osama bin laden. Cosi per dire...
Naturalmente l’informazione seria la fanno i dati oggettivi e chi a presentarli se ne intende dell’argomento, la controporta a dati oggettivi è ignoranza o dati falsi. Se fai un incontro con un astronomo non serve un terrapiattista per controbattere.
Puoi andare a parlare anche con i ragazzi di nucleare e ragione - tutti con lauree e dottorati in campi STEM se non addirittura energetica, i ragazzi de la fisica che non ti aspetti e tantissimi altri divulgatori scientifici, ti diranno tutti quello che dice qui il cosiddetto avvocato. Tutti con dati, statistiche e report alla mano, nonché tutta la formazione necessaria per interpretarli correttamente.
@@energyphd9180 Sarà anche vero quel che dici...Non ho dati per contestare. Resta il fatto che ce ne vorranno migliaia e migliaia di conferenze e incontri per convincere gli Italiani in maggioranza per concretizzare la cosa. Poi si dovra' fare una legislazione apposita evidentemente a rischio referendum abrogativo. Vinto eventualmente il referendum si dovranno individuare i vari siti (mica farete sto casino per una sola modesta centrale) e ovviamente accettati dalla popolazione locale. Trovati i siti a furor di popolo si dovranno trovare gli investitori (mica vorrete che ci pensi lo stato. Siamo capitalisti o no?). Poi i progetti, la costruzione e la inaugurazione del futuro ministro alle infrastrutture (Salvini non ci sarà più: siatene certi) della prima centrale terminata. Hai voglia ad aspettare tutto sto tempo. Nel mentre noi vetero-rinnovabilisti avremo realizzato talmente tanti impianti con accumulo di vario tipo che le centrali nucleari saranno superflue e adatte solo alla coltivazione di funghi.
@@alnovemilauno1860 io invece faccio riferimento a dati proveniente dai report JRC, UNSCEAR, Eurostat, European Environment Agency, IEA e IAEA. Sul fatto che convincere gli italiani è un lavoro durissimo siamo tutti d'accordo. Sospetto che l'unica soluzione sia aspettare che le nuove generazioni, ampiamente meglio informate delle precedenti, abbiano i numeri necessari per "battere" democraticamente quello che è lo zoccolo duro del paese oggi. Cioè la generazione die boomer, che si è lasciata abbindolare dalla propaganda terroristica post-Chernobyl e che, però, ha i numeri dalla sua parte in questo momento. Tuttavia il problema non è quello di dover vincere un referendum, in quanto non è necessario farlo, ma piuttosto che questa tecnologia abbia un consenso sufficientemente ampio da convincere un qualsiasi governo a stanziare i fondi necessari e rimettere in moto enti regolatori e filiera senza la paura di perdere consenso. Siamo d'accordo che è un lavoro enorme e richiede un'opera di divulgazione scientifica mastodontica e lunga. Ma finché la fa qualcun altro (i.e. l'avvocato dell'atomo, CNeR e altri divulgatori) non vedo perché criticarli e dargli degli idioti. Per quanto riguarda voi "vetero-rinnovabilisti" la cui tecnologia è comunque importante per un'eventuale transizione energetica a basse emissioni, vi consiglio di andare a vedere la storia dell'Energiewende tedesca per decidere se davvero "avrete già risolto tutto a suon di accumuli (ah, avete almeno la più pallida idea di come sistemare il problema degli accumuli stagionali? No, perché per quella non solo ci sono problemi di scalabilità, ma proprio non c'è nessuna idea di tecnologia fattibile). Ah, prima sono stato gentile e ho detto che la Germania è convinta che ce la farà, in realtà l'epilogo c'è già stato, e si chiama "aumento delle emissioni condito di recessione economica". Se non è sufficiente, consiglio di fare un calcolo di massima di quanta capacità rinnovabile, accumuli e adattamenti della rete elettrica nazionale servano per avvicinarsi ad un net zero. Contando che poi servirà capacità ulteriore per elettrificare altri settori chiave, come i riscaldamenti (cosa che la Francia sta già facendo) e i trasporti. Poi mi fai sapere quanti soldi servirebbero, chi mette i capitali, quante materie prime bisognerebbe estrarre e quale paese dovremmo andare a sventrare (e arricchire), a quanta superficie terrestre dovremmo rinunciare e quanto più alte diventerebbero le bollette. Se ti sembra uno studio complesso non ti preoccupare: sono sicuro che se farai un'analisi fatta bene ti renderai conto che ci sono giusto un paio di "showstopper" tecnici ben prima di andare avanti con tutti il calcoli.
@@energyphd9180 Evviva. Siamo allo scontro ideologico: 1) Non è coi boomer che te la devi prendere ma alla generazione appena successiva; quella che ha vissuto il 69 con le occupazioni di atenei e superiori; che ha manifestato per la fine della guerra in Viet-Nam; che ha vinto il referendum sul divorzio e tutti gli altri di quei tempi compresi i due sul nucleare: ha vissuto gli anni di piombo e sconfitto il terrorismo; che ha manifestato contro i missili nucleari in Italia e tanto altro Se fai questi errori di valutazione politica direi che stai andando dritto contro delle illusioni. Poi sentirmi dire che io mi sono lasciato abbindolare mentre tu sei gagliardo e fico e non ti fai abbindolare da nessuno proprio non ti fa entrare nelle mie simpatie. Troppo presuntuoso per il mio carattere. 2) Sulla questione dell'eventuale referendum anche qui sei su una strada inconcludente perchè non si tratta di stabilire se è o meno necessario ma prendere atto che sicuramente sarà richiesto da Regioni, Parlamentari, Raccolta di firme o altra modalità se venisse approvata una legge per la costruzione delle centrali. Qualora la Corte Costituzionale lo riterrà ammissibile il Referendum si farà e il risultato non è assodato per nessuno. 3) Vere gran parte delle osservazioni tecniche che elenchi in così ampia misura. Resta il fatto che prima che ci sia l'ipotizzato contributo nucleare in Italia passerà una generazione se va bene. E hai voglia risolvere i problemi tecnologici che indiscutibilmente ci sono. Oppure vuoi farmi credere che al mondo ci sono le capacita di realizzare e gestire centrali nucleari ma non c'è e non ci sarà mai la capacità di risolvere i problemi di intermittenza, di accumulo e di versatilità della rete? La tua mi sembra una posizione alquanto pelosa. O non ne convieni! 4) La capacità o difficoltà di elettrificare riscaldamenti e trasporti c'è ed è uguale a quella che ci sarebbe se la fonte di energia fosse quella nucleare. Non vedo che ci azzecca la questione; oppure scrivi solo per allungare il post? 5) I capitali per ora li stanno mettendo principalmente e sempre più corposamente i privati col contributo pubblico per gli impianti domestici. Non so se da te non si nota ma nel Veronese su case e aziende gli impianti si stanno moltiplicando esponenzialmente. 6) Le ultime considerazione che fai sono annoverabili fra le opinioni, quindi per loro natura opinabili e infatti non le condivido. La cosa inoltre stride con le premesse di qualche post sopra scritto.
Credo che la maggior parte dei presenti probabilmente non era ancora nata o aveva pochi anni, ma io ricordo bene la PAURA(Černobyl')che si viveva in quei mesi
Sì, Io ero un bambino e mi ricordo la paura che serpeggiava: poi però a distanza di 30 anni lo possiamo dire con certezza che cosa è accaduto? Nulla... È vero, è stato un grande spavento per niente...
@@linkbato interessante, sarebbe bello conoscere la fonte di ciò che scrive. Inoltre non credo conosca cosa ha rilasciato il fallout radioattivo di Chernobyl, dato che l'unico elemento che può esser arrivato in minima quantità in italia è lo iodio 131 che ha tempo di dimezzamento di 8 giorni, ciò significa che dopo 30 anni ha una radioattività di 2^1300 volte inferiore. Inoltre dopo l'incidente sono stati analizzati diversi prodotti italiani, ma senza trovare alcuna traccia di radioattività sopra la norma
La compenza tecnica di Luca Romano è altissima, è uno spettacolo ascoltarlo
Fra l'altro per niente in conflitto..
@@Vagonelletere1969infatti non è in conflitto
@@Ginp- 😅😅
Beh è necessario per aggirare il pubblico. Se fosse anche impreparato il palco cascherebbe subito.
@@Vagonelletere1969 ? non è in conflitto, quelli in conflitto sono le associazioni di falsi ambientalisti come greenpaece e legambiente
''ambientalismo senza nucleare è giardinaggio''
Il tentativo antropocentrico di costruirsi un eden su misura non è ambientalismo. Nucleare ed ambientalismo non staranno mai bene assieme nella stessa frase.
Meraviglioso, finalmente i mondi (fintamente divisi) che si incontrano e si parlano normalmente in un ambiente di fiducia reciproca e rispetto delle competenze. Per il bene di tutti.
Grazie infinite
"l'acqua non puo' prendere fuoco" 🤣🤣 E' cosí abituato a spiegare l'ovvio che ha dovuto dirlo
Beh a Fukushima è successo 😂
Nn è male far venire un infarto all inizio all ospite 😅
Già 😅😅 li testiamo per bene
Estremamente interessante e piacevole. Questa è l'informazione che dovrebbe essere in tv. E invece c'è la Gabanelli.
Grazie mille
Complimenti per questa live, Luca una garanzia.
Video*
Il ragazzo a destra sogna un paese 90% rinnovabile perché lui vive nella casa indipendente fuori città e pensa di poter applicare lo stesso principio alla maggior parte del paese 😂.
La rete elettrica è carente! Potenziarla? No, mi sembra molto più semplice ristrutturare tutta la rete elettrica e renderla bidirezionale, creare una colonnina per ogni singola macchina e creare campi sterminati di impanti fotovoltaici, e impianti di accumolo grandi come piscine olimpioniche sotto ogni palazzo di ogni città 😂
Il una casa indipendente la combo impianto fotovoltaico+ cappotto termico + accumulatore è sacrosanto
ma pensare che si possa scalare a città e industrie è follia
grazie ❤❤❤ qualcuno che conosce l'effetto Joule e le strutture ad albero
Complimenti ragazzi....! Ottimo podcast. 2 mondi che si parlano in maniera civile è la cosa più bella che possa accadere in questi tempi...! Il mio sogno più grande è avere una casa alimentata a fotovoltaico, e l'azienda energivora dove lavoro alimentata dal nucleare...! Complimenti.
Grazie
E' un bel pezzo di filosofia, quella delle comunità energetiche. L'illusione che una paese come l'Italia sia fatto esclusivamente di piccoli centri urbani di casette a schiera. Niente industrie, niente condomini. Forse su Sim City. In aggiunta alle solite speranze sul futuro, che si sviluppino tecnologie efficienti di accumulo economicamente sostenibili, che le rinnovabili domestiche siano sostenibili senza incentivi pubblici, ecc. Poi ci si mette li con la calcolatrice, e si vede che:
Una pala eolica da 200kW alta tra i 30 e i 50 metri, una ventosità stimata di 6,4/6,5 m/s a 30 metri d’altezza, con un livello di turbolenza tipico delle condizioni di ventosità mediterranee e un installazione effettuata sotto i 1000 metri sopra il livello del mare, con una media di produttività per gli impianti eolici di grandi dimensioni di circa 2000 ore equivalenti annue, produce circa 440.000 kWh annui, 0,44 GWh.
La centrale nucleare di Gundremmingen, del 1985, (Germania), chiusa anzitempo, occupa un'area di 35 ettari (0,35 km²), per 2.600 MW di potenza, produceva 20.000 GWh di elettricità all'anno.
CI vogliono 45 mila pale eoliche per fare la produzione di una centrale nucleare.
ps: nessun quantitativo di merdeoliche può dare l'energia di una centrale a fissione, dato che quest'ultima è totalmente sotto il controllo dell'Uomo.
La monnezza a vento NO.
Senza considerare che tu vuoi il frigo che funziona anche quando non c’è vento.
@@emiliomarinone2112 Ma anche quando la centrali nucleari sono ferme in manutenzione.... Per qualche decennio non puoi stare senza gas, allora perché non usarlo per tappare i buchi delle rinnovabili...
Le comunità energetiche sono una trovata per consentire anche a chi non può avere il proprio fotovoltaico di fruire di quello altrui o "in cooperativa".. poi purtroppo gli sconti che avranno ricadrànno sugli altri... Magari non ci piace ma non vedo cosa ciò centri con una pala eolica da 200 kW, quando ormai l'eolico offshore ha gruppi di produzione anche da oltre 15 MW ossia 75 volte i riferimenti citati.. Poi l'area occupata sinceramente che c'entra se magari il parco eolico fosse a 30 miglia nautiche dalla costa e quindi nascosto dalla curvatura terrestre... Certamente un missile di Putin non farebbe lo stesso danno se sparato invece a una nucleare...
@@emiliomarinone2112Magari un esempio migliore... Dato che il mio frigo classe A+ si mantiene ancora funzionale, se chiuso, per 24 ore... e consuma così poco media meno di 35 W che gli basterebbe un pannello con anche solo una batteria al "piombo" da auto...
Però fatelo parlare, fategli finire i ragionamenti senza continuare ad interromperlo: che delirio i primi 20 minuti. Capisco l'esigenza di "spettacolo" da parte vostra e capisco che chi conduce voglia giustamente avere il proprio peso nella discussione (il podcast è vostro) ma, dato il tema e dato l'ospite assolutamente preparato, fatelo parlare per la quantità di tempo che ritiene necessaria per completare un ragionamento o una spiegazione. Altrimenti è fastidioso. Grazie.
Apprezzo il feedback.
Purtroppo, parlo per me, era la mia prima esperienza...lo terrò a mente per i prossimi episodi
@@SoluzioniGreen grazie a te per aver compreso il tono costruttivo della critica: il canale è fighissimo!
Grazie mille
Grazie.
Quando ha interrotto il discorso sulla chimica per dire quella cagata sui pannoloni stavo per impazzire.
@@SoluzioniGreen bravissimo, apprezzo davvero tanto la tua umiltà in risposta a questo feedback ❤
Vorrei darvi 1000 mi piace in uno, in quanto non ć è transizione ecologica senza nucleare, con le tecnologie odierne e in considerazione del loro piazzamento sul mercato!!! Quello che conta è il mix energetico, la sostenibilità economica dello stesso ed il minor impatto carbonico
Grazie mille
cosa ci sia di ecologico nel nucleare non si sa, tralaltro non è nemmeno una rinnovabile....
@@massimoscannerini2718 vediamo... Le prime 3 cose che mi vengono in mente sono 0 emissioni di CO2 o altre sostanze inquinanti o climalteranti, il fatto che le centrali occupano pochissimo spazio a fronte del l'immensa quantità di energia che producono e la longevità degli impianti. Se vuoi sapere di più sull'argomento ti consiglio (per iniziare) il libro di Luca Romano: "L'avvocato dell'atomo".
@@reuvennatanelneamt7027 mi fermo al primo che basta e avanza, la CO2 non è un inquinante e nessuno al mondo può dimostrare che alzi la temperatura terrestre, le centrali a fissione producono inquinanti altamente pericolosi tra cui ti ricordo il plutonio...
@@massimoscannerini2718 non è che non si sa, è che non lo sai. È la tua arroganza ti fa credere che non ce ne siano :)
Stima infinita per quelle persone che ti fanno capire cose complicate come fossero semplici.
Bella live, pacata, competente, divulgativa. Un grande GRAZIE!!
43:00 CONFERMO: mio figlio, laureato con 110 e Lode in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, si trova in Francia a Grenoble per proseguire il suo Dottorato di Ricerca finanziato da una Università francese.
Se fosse rimasto in Italia.... non avrebbe avuto sbocchi ma avrebbe sicuramente incontrato "blocchi" !!
Già
Ovvio lì hanno le centrali e le bombe...
@@linkbato Meglio avere le bombe e non dipendere da Washington per la difesa. A differenza della colonia americana italica
@@jhonnydiamond hhuuummm! sei fuori tema..
@@linkbato perché dici? Tu hai citato le bombe atomiche che con l'energia delle centrali in comune hanno solo la il tipo di atomo utilizzato.
Lui ha aggiunto che è meglio sapersi difendere da soli piuttosto che dipendere da un'altra potenza.
Non mi sembra che abbia fatto nulla di più di quello che hai fatto tu.
Quello a sinistra non mi sembra molto consapevole di quel che sta dicendo...
è un buon esempio delle osservazioni di un cittadino poco consapevole però, anche (e specialmente) loro devono essere istruiti
Grazie per le informazioni...
Io c'ero quando ci fu il disastro di Cernobil ma, nonostante i ricordi tristi di quel periodo, penso che dobbiamo tornare ad avere le nostre centrali nucleari.
Speriamo in una svolta.
Grazie per il vostro servizio di divulgazione.
Molto interessante e utile. Conosco bene l'avvocato dell'Atomo, Mi piace la missione di educazione sul nucleare e per una rivoluzione green io penso che sia assolutamente necessario sia sviluppare le energie rinnovabili ma anche affiancare centrali nucleari molto più sicure e pulite di quelle fossili
Grazie mille per il supporto.
Spero che questo nuovo format di divulgazione ed approfondimento piaccia
A me piace moltissimo e vorrei vedere simili dibattiti in TV in prima serata perché c'è tanta ignoranza in giro su questi temi
contenuti interessantissimi, complimenti!
Il nucleare è imprescindibile per una gestione energetica equilibrata. Grazie per questo video!
Bellissima puntata, complimenti a tutti e tre, un confronto molto maturo e interessante, bravi bravi
Podcast fantastico, grazie! Luca Romano molto preparato e chiaro nelle spiegazioni.
Molto interessante il confronto su energia condivisa (prodotta in maniera de-centralizzata) e nucleare, che risultano tecnologie non solo complementari, ma anche sinergiche: si può infatti ipotizzare uno scenario in cui le grande città e i distretti industriali sono elettrificate con maggior quota di nucleare, mentre le zone più rurali con energia prodotta in loco con pannelli (+ accumuli) . Questo può consentire anche di concentrare lo sforzo di potenziamento della rete elettrica nei tratti critici (centrale nucleare - grandi città - distretti industriali) contenendo i costi di adeguamento della rete
Molto bello e soprattutto molto interessante questo nuovo target. Bravo, forse il più bel video fatto
Bello questo video, io sono sempre stato a favore del nucleare. 10 anni fa già dicevano che era tardi, oggi siamo qua, 10 anni sono passati e avremmo gia le nostre centrali attive e invece no, probabilmente tra 10 anni rifarò lo stesso commento!
Possibile
Purtroppo si 🤷🏻♂️🤦🏻♂️
10 anni fa significa che hai votato anche il referendum del 2011?
Non mi ricordo sinceramente.
Ricordo che ci fu il referendum ma non se votai siccome non ero ancora maggiorenne. Sono di ottobre quindi forse non avevo l' eta😅
10 anni fa iniziarono le centrali di Flamanville e Hinkley point e ancora sono di là da venire...
Perché cambiare le proprie abitudini (smart working, "vivere piú la casa") per mettere i pannelli, quando possiamo mantenere le nostre abitudini e avere energia a volontà con il nucleare?
Perché per quanto puoi cambiare le abitudini non riuscirai mai ad essere autonomo dalla rete e non ci riescono le aziende produttive energivofe e non
@@Aquimel appunto. Non dobbiamo cambiare le nostre abitudini se colleghiamo delle centrali nucleari alla rete
Ciao, non vi conoscevo prima, questo è il primissimo vostro contenuto che vedo, conoscevo invece già Luca Romano di cui ho ascoltato diverse cose e letto il libro. Super ospite con cui iniziare questa vostra nuova avventura, se posso permettermi vi consiglierei solo di lasciare finire ogni intervento agli ospiti perchè è sempre molto fastidiosa l'interruzione.
Detto questo il podcast mi è piaciuto, vi seguirò e vi faccio i miei auguri per il vostro progetto! Bravi.
Grazie del feedback... Essendo il nostro primo ospite, come hai visto, siamo un po' acerbi nella moderazione... Speriamo di migliorare in futuro
Ma solo io ho paura delle bollette e non del nucleare
Discussione fantastica, grazie veramente.
Questi dibattiti sono utili perché sono pacati, equilibrati e non inquinati dell'ideologia. Bravi ragazzi
Interessante molto interessante. 👍
Grande Luca sono d’accordo con tutto quello che dici !
Speriamo che in Italia qualcuno si svegli !
complimenti per i contenuti portati in questo video!
Grazie mille
Se posso vorrei suggerire la lettura del libro "L'avvocato dell'atomo", scritto dall'ospite del video.
Il testo è scorrevole ed utilizza un linguaggio chiaro e accessibile anche a chi non ha una formazione scientifica. Non si limita a esporre le proprie opinioni come se fossero certezze, ma le supporta con numeri, dati e fonti affidabili e imparziali.
Il testo adotta inoltre una forma originale: si presenta come “l’avvocato” e risponde a una serie di “capi d'accusa” contro l’energia nucleare. In questo modo affronta le principali critiche che si riscontrano su questo tema e le esamina con rigore e razionalità.
1:04:10 da lavoratore del settore permetto di dissentire, gli standard di qualità del servizio raggiunti dal nostro distributore sono un benchmark mondiale sia in termini di numero e durata delle interruzioni sia per quanto concerne l'aspetto commerciale (in Italia sono presenti ad esempio 30 MILIONI DI CONTATORI che sono teleletti da remoto con un rate di oltre il 99%).Il fatto che in Italia siamo abituati ad avere l'energia elettrica a disposizione con una tale perfezione forse genera qualche problema di prospettiva su cosa sia una rete di distribuzione efficiente. Grazie Avvocato per la pazienza che porti per istruire queste povere anime.
a me sentendo quello che ha detto mi vengono in mente solo quei pochi casi isolati al sud dove a seguito del calore improvviso, una scarsa organizzazione e tecnologie non modernissime vi erano stati blackout temporanei, sembra che l'abbia buttata li facendone un caso piu grande di quel che è
Ottimo podcast!! Interessantissimo. Non c'è transizione, senza nucleare
1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica
(26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non
tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal
progettati con calcoli sbagliati.
Nooo grandissimo, mai mi sarei aspettato di vedere Luca in questo canale ❤
Spero chea chiacchierata sia gradevole
@@SoluzioniGreen la chiacchierata sarà sicuramente gradevole, bisogna vedere se il tuo pubblico è recettivo e di mente aperta.
Apprezzo però il tuo coraggio nel fare questa intervista in questo canale.
Grazie mille
@@SoluzioniGreen alla fine non è andata male nei commenti dai 😂
pensavo peggio!
Ho ascoltato la parola mafie tante volte e vorrei ribaltare il ragionamento: le mafie sono una della cause per cui il nucleare non c'è oggi in italia, non una paura che dovremmo considerare per il futuro. Intendo che il nucleare metterebbe fuori gioco le mafie in tema energia e quindi è ipotizzabile che negli anni le mafie abbiano infiltrato uomini ovunque di modo da mantenere lo statusquo. Pensare che le mafie possano avere ispezioni della IAEA o che le mafie infiltrino persone nella IAEA non è comunque da escudere nel lungo periodo. PS: ricordo male o un noto capoclan era invischiato con le pale eoliche?
Sempre bello ascoltare l'ottimo e preparato Luca Romano. Andrebbe candidato alle elezioni Europee, almeno porteremmo in Europa una persona preparata in tema di energia
Video super interessante come sempre, questi sono argomenti di cui si dovrebbe parlare decisamente di più!
Grazie mille... Io faccio del mio meglio,
Non sappiamo dove mettere le scorie delle vecchie centrali e facciamo nuove centrali , producendo future scorie. In francia le centrali sono tornate in mano allo stato perchè la manutenzione è insostenibile economicamente.
Come togliere la sete col prosciutto...granitico Luca Romano, il guai è che lui da solo non basta, tocca a noi contribuire a sostenere il processo. 🥂
Io provo a fare la mia parte
Grazie per aver organizzato e pubblicato questo intervento!
Top ospite + top argomento = super incontro. Grazie per il tuo lavoro e complimenti! 👏
Solo il nome del podcast vale la pena, grande.
Apprezzo molto Luca Romano, ottimo video
Molto utile. Grazie
Ottimo inizio, complimenti!! Altri ospiti interessanti potrebbero essere i ragazzi di "chi ha paura del buio?" Che trattano spessissimo anche di trend climatici, ma anche Entropy for life!
Abito in condominio e con il fotovoltaico mi potrei accendere una lampadina 😂
io con un pannello solo faccio funzionare (quando c'è il sole) frigo, 2 computer, luci e mi avanza
@@raffaele71855 questa è una cazzata. Un pannello a pieno regime produce 0,4kW. Neanche il frigo compensi
@@silvioeancoravivo1769 Ah il tuo frigo consuma più di 400 watt? il mio di media 80 e non è neanche piccolo 😅
@@raffaele71855 in media un frigo consuma 0,24 kWh. A pieno regime anche di più. Dubito tu faccia quei numeri con altre robe attaccate e un solo pannello, anche perché produce quando il sole c’è, e quanto mi risulta il frigo va pure di notte. Si va bene, le batterie, ma con un pannello quanto produci sul serio?
@@silvioeancoravivo1769 Ho capito, non sai di che parli
Vedere Luca che pedala sulla Cyclette è impagabile! 😂😂😂
Complimenti per aver portato questo ospite!
Vogliamo fare le cose diversamente 😅😅 so nota?
29 min le barre di cemento spesse QUANTO? .. hHAHAAHAHH si sarà confuso con l' acciaio .. ma va bene così. l avvocato dell atomo lo apprezziamo anche quando sbaglia ! forza siamio con te!!!!!!! e ti ringrazio per quello che fai!!!
Minsoffermerei sul fatto che si impressiona nel vedere armature cementizie di 1500 mm. E di ieri l'esplosione della centrale idroelettrica dove armati simili sono esplosi tranquillamente, impressionante i vigili del fuoco
@@evander1978ah perché secondo te dentro il contenimento del reattore c'è acqua a pressione che arriva da una diga?
🤡
@@GioJonnhyK
Che si sviluppi pressione in un sistema di centrale nucleare direi che è ovvio..
Ma il mio punto è sul suo "impressionarsi".
Cos'è un bambino? Un anziano che so meraviglia di fronte a palazzi altissimi?
Non è una garanzia di nulla, non è un dato di sicurezza parametrico di alcunché.
Tutto qui, il mio esempio dimostra come la sicurezza è tale fin quando non accade che viene meno, impressionante?...
@@evander1978 🤡🎪 la pressione zero non esiste in un campo gravitazionale di un pianeta
Vorrei solo dire una cosa riguardo al "problema" della rete elettrica Italiana non pronta per i cambiamenti dei consumi. E' vero, ma ci si dimentica che le infrastrutture evolvono sempre seguendo la domanda, quindi dobbiamo attenderci che la rete elettrica Italiana, oggi non pronta, muterà in base a come il mercato dell'energia gli chiederà di mutare. Nulla è immutabile.
si è veramente una non argomentazione
Complimenti per il video, molto interessante. Purtroppo in italia si va dietro alle emozioni o a chi urla di più.
Il fatto di aver fatto referendum dopo Chernobyl......
L'unico referendum valido della storia insieme a quello sul divorzio. Democrazia diretta, una rara testimonianza di democrazia in questo paese, nel bene e nel male ovviamente.
Grazie, molto interessante
bellissimo video ed interessante, complimenti!
Grazie
grande Luca. avanti così.
rivoluzione nucleare in Italia
Intanto mi piace sulla fiducia.
Attendo di scoprire in questo podcast (in questa e le prossime puntate) non solo i “non problemi” del nucleare ma anche i veri problemi e se davvero è l’unica alternativa per garantire la produzione energetica di base con l’incostanza delle fonti rinnovabili.
Grazie mille per la fiducia e buona visione
Ti consiglio gli innumerevoli podcast tenuti da Luca romano sempre qui su YT oppure di leggere il suo libro o quello di Geopop se vuoi una visione completa e iniziare a capire molto di più detro alla frase da slogan: "Andremo solo a rinnovabili!"
spoiler SI.
a meno che non inventi la kriptonite e la usi per far pedalare superman sotto ricatto
@@GioJonnhyK Si riguardo a cosa?
@@GioJonnhyK😂😂😂
Povero Luca, un inizio difficile xD Come sempre ottima divulgazione, grandi!
Sui possibili rischi e costi del nucleare leggo su Wikipedia: La valutazione dei costi complessivi (bonifica + costi indiretti) varia enormemente, da 202,5 fino a 626 miliardi di dollari calcolati dal JCER
Consideriamo inoltre i rischi da guerre (vedi Ucraina) ed attacchi terroristi, assolutamente non trascurabili.
Per le rinnovabili, vi suggerisco di portare un contributo da parte di esperti per avere un quadro su quanto si può fare oggi (non forse domani) con le tecnologie di accumulo disponibili, specie quelle su scala industriale. Lo dico perché dalla performance di queste tecnologie dipende la possibilità di ridurre al minimo (magari azzerare?) il contributo di nucleare e/o non rinnovabili.
Costi di bonifica di cosa? Ormai tutte le centrali mettono da parte i soldi per lo smantellamento e la gestione dei rifiuti durante la vita operativa. Considerando che la centrale nucleare è l'unica cosa che non è stata bombardata direi che il nucleare abbassa il rischio in caso di guerra
@@wittingsun7856Ringrazio per l'informazione e mi scuso per l'imprecisione: ho preso il testo dalla voce "Valutazione del danno economico" della pagina Wikipedia italiana sul disastro di Fukushima. Quindi non mi riferivo ad una centrale nucleare generica ma ho dimenticato di scriverlo. Mi sembrano somme veramente ingenti, confrontabili con quelle necessarie per far evolvere le tecnologie dell'accumulo.
@@robertoqu è inutile un dato preso così, a quanto ammontano i costi totali dei danni ambientali, economici e sociali derivanti dal terremoto e dallo tsunami? Fukushima è solo una piccolissima parte del quadro.
@@robertoquaspetta sono abbastanza sicuro di aver sentito che quei dati sulla bonifica di Fukushima siano falsi o mal interpretati, vado a ricercare dove il costo effettivo dell’incidente.
@@robertoquperché citare continuamente Fukushima, che ha resistito a un terremoto di magnitudo 9 e a uno Tzunami di 15 metri senza fare morti?
Un impianto progettato negli anni 50 per altro...
Non possiamo avere Tzunami del genere nel mar mediterraneo.
In ogni caso, tutti gli impianti successivi hanno corretto i problemi rilevati a Fukushima e anche sugli impianti esistenti, pure quelli a centinaia di km dal mare, i diesel di emergenza sono stati messi ad altezze esagerate (Francia a ben 25 metri di altezza)
Il costo della bonifica sarà attorno ai 100 miliardi, su un totale di 1500 miliardi di danni fatti dal terremoto e dello Tzunami.
La radioattività declina in modo logaritmico, non esponenziale. Dopo anni che seguo l'avvocato ho beccato un refuso. 😂
Grazie Davide è stata un'ora molto interessante, che mi ha ulteriormente convito che il nucleare sarà la soluzione migliore!
Felice che questo nuovo progetto sia interessante e stimolante
quello che continua a sfuggire è che È L'UNICA SOLUZIONE 😂😂😂
Eh gia . La gente dice eolico e pensa che se e fatto col vento non costa niente e non inquina. Ma l energia del vento deve diventare elettricicita arrivare nelle case con continuita ma questo richiede enormi costi infrastrutturali
Se a fine anno avete pagato 2000 euro per gasolio e consumi domestici, ne avete speso 10 mila per gli altri usi energetici nella catena del valore di quello che comprate.
Noto dagli argomenti dei verdi che hanno veramente poca contezza di quello che è necessario fare per la transizione, non esiste solo il livello domestico cari miei, quello che vedete in bolletta o alla pompa di benzina è solo una frazione dell'energia che usate, guardavi in torno, ogni singolo prodotto, cibo, vestiti, computer, ogni cosa è fatta con una certa catena del valore e ce ne sono 5 per ogni prodotto, aprite il frigo, troverete che sono servite 200 aziende di ogni genere per farvi avere le cose, vi lascio pensare a tutti i prodotti che trovate al supermercato, in generale una buona euristica è considerare il 40% di tutta la vostra spesa annuale dovuto al costo e uso dell'energia, i resto è manodopera e ricavi, e purtroppo per la loro illusione non sono affrontabili con cose come le comunità energetiche.
bravo Davide
Complimenti, video interessantissimo!
Grazie mille
Seveso vs Saluggia, credo ci sia una tendenza a vedere il nucleare in luce molto più sfavorevole rispetto ad esempio al rischio chimico. Solo che nel primo caso la paura porta a rifiutare la tecnologia in toto, nel secondo no.
Pienamente favorevole al nucleare soprattutto se integrato con il fotovoltaico.
Idem
Ottimo format bravi tutti
Leggendo commenti in generale , quando si tratta di argomenti tecnici, capisco sempre di più perchè siamo un paese sempre più retrogrado. Si commenta così per sentito dire, per quella idea (sbagliata) che si ha atteggiandosi a conoscitori e che un esperto che legge dice tra se "ma perchè non si informa"? Possibile che sul nucleare bisogna sempre leggere le stesse quattro stupidate per dargli contro? Possibile che una materia importantissima come quella energetica, sia trattata e presa in considerazione tipo chiacchiere da Bar? Voglio dire, prima di sparare le vostre castronerie su rinnovabili e nucleari, ma andate a studiare un pò no? Nessuno vi chiede di diventare ingegneri o fisici, ma almeno leggere libri o documenti di divulgazione che schiariscono i concetti e non vi portano a scrivere sempre le solite stupidate.
Chapeau
non riesco a capire perche' mai dovremmo installare le rinnovabili quando potremmo fare TUTTO con il nucleare
Aspetta, un mix delle due è la soluzione migliore. Il rinnovabile ha il vantaggio di poter essere installato diffusamente a basso costo. Se hai una villetta con solare+accumulatore in certe parti d’Italia, vendendo l’energia in eccesso, quasi che non paghi un euro di bolletta. L’altro vantaggio non indifferente è che hanno costi variabili nulli, generano energia senza alcun combustibile.
Il nucleare è ottimo per compensare momenti di picco della rete e per sostenere l’industria, le rinnovabili funzionano decisamente bene per case e simili
@@xShonFrostx se mi fai il confronto fra il costo di installazione in "in una villetta con solare+accumulatore " relativamente al costo del kWh prodotto con nucleare al contatore di casa te ne saro' grato
@@easyfencing❤
Vorrei dire solo una cosa, riguardo alla solita esterofilia per cui in Italia non sappiamo fare le cose per bene.
A Cascina, vicino a Pisa, c'è un interferometro con bracci lunghi 3 km che riesce a misurare una variazione della lunghezza di quei bracci pari a un millesimo del diametro del protone e si è appena candidata ad ospitare un interferometro ancora più potente e preciso. L'Italia ha costruito un satellite che è in grado di misurare la variazione dell'accelerazione gravitazionale data dalla massa di un fiocco di neve che si poggia su una portaerei. E a Trento ho visto con i miei occhi mentre progettavano l'hardware principale di Lisa Pathfinder e il lavoro è stato fatto talmente bene che la precisione ottenuta è 5 volte superiore a quella prevista.
In effetti anche in questo campo l'Italia ha le sue eccellenze, come addirittura due premi nobel in Fisica ... entrambi contrari alle attuali centrali nucleari.
Il primo problema delle centrali nucleari è lo stesso di una a gas, dipendenza totale da nazioni straniere, senza entrare in dettagli su quale sia il sistema migliore o dei rifiuti radiotossici che non esistono nelle altre forme di produzione, la Francia a causa delle rivoluzioni in Africa ha dovuto chiudere metà delle sue centrali nucleari, poi bel video senza un vero contraddittorio.
@@Antonio_DG La Francia importava il 20% dai paesi africani e i maggiori produttori di Uranio sono il canada, kazhakistan e mi pare l'australia quindi non abbiamo affatto il rischio come col gas. Invece il maggior produttore di pannelli e pale eoliche è la cina.
@@giuseppegiovani2748 La Francia si prendeva il 100% dell'Uranio del Niger, le importazioni variano molto da anno ad anno, adesso mi spieghi tu dove hai trovato delle notizie che forse non hai compreso, anche perché i paesi africani si sono ribellati uno ad uno, ma in sostanza per dire il 20% devi anche spiegare dove hai preso queste informazioni visto che non non è vero, e non citi l'Uzbekistan che invece è un paese molto più importante per le importazioni di uranio per la Francia, se io parlo di Francia si parla di Francia, il Kazakhistan non lo userei come modello di governo democratico, come con tutte le varie repubbliche ex-sovietiche, soprattutto se terminano con stan, cosa che dimostra che non hai colto il succo di quanto ho scritto, poi ti faccio sapere che la Francia non ha buone relazioni con l'Australia da cui ha importato a singhiozzo, soprattutto dopo lo scherzo dell'annullamento della commessa di sottomarini, ma visto che ti va di parlare di statistiche la Francia ha chiuso delle centrali dicendo che c'erano danni strutturali, ma in realtà hanno ridotto le importazioni da qualche anno, vuoi ritentare? prova con informazioni vere, non unirci informazioni superflue che non indicano nulla e soprattutto usa la logica.
@Antonio_DG
1-Non so se sia vera la storia del Niger ma anche se si stava prendendo tutto l'uranio del Niger questo non significa che la Francia acquistava solo da loro.
2-Solo il 10% dell'uranio europeo viene dal Niger quindi la Francia non ha avuto alcun problema dato che subito dopo il Kazakistan e l'Australia si sono proposte per sostituirlo.
3-Te hai parlato di Francia per fare l'esempio di come se si costruisce il nucleare allora saremmo in mano a potenze straniere, a parte che questo varrebbe per qualsiasi cosa e inoltre è anche falso dato che i maggiori esportatori sono paesi alleati e democratici.
4-Non ho mai parlato di democraticità ma di relazioni internazionali e con il Kazakistan non sono male, inoltre tanto per informarti loro hanno un index di democrazia doppio a quello cinese e russo e triplo a quello dei paesi arabi da cui importiamo petrolio.
5-A differenza della Russia il Kazakistan non è abbastanza potente da mettere a rischio la stabilità dell'Europa quindi non ci sono gli stessi rischi.
6-Te pensi davvero che due paesi come Francia e Australia tagliano i rapporti per qualche sottomarino, se così fosse allora l'Italia lo avrebbe dovuto fare dopo che il governo francese ci ha impedito di creare il più grande porto navale militare europeo con l'acquisizione della loro industria navale, ma non l'abbiamo fatto perchè non siamo scemi.
7-Le importazioni di Uranio francesi sono stabili a circa 2.000 tonnellate.
8-La Francia sta costruendo nuove centrali nucleari o le sta ammodernando ed è appena stato proposto la costruzione di 6 nuovi reattori.
Non so dove tu prendi le tue informazioni, forse te le inventi chi lo sa. Comunque torno a ripetere che se per te il problema è che affidiamo il nostro reparto energetico a paesi esteri allora il nucleare sotto questo senso è il più sicuro.
@@giuseppegiovani2748 Non ho mai scritto che si riforniva esclusivamente dal Niger, perché non è l'unico stato africano dove prendevano l'uranio, ma vista la tua ignoranza ti spiego anche come funziona lo sfruttamento delle risorse, la Francia contava di avere miniere sue, controllate da aziende francesi in Africa, quindi non le sfruttavano come ossessi, ma ovviamente si diversifica, la Francia non ha mai davvero avuto dei fornitori stabili, eccetto appunto i possedimenti coloniali in Africa, non il 20% come dici tu, ovviamente di più, ora dopo che hai ammesso la tua profonda ignoranza dicendo che nemmeno sai quanto uranio la Francia fotteva al Niger non mi è chiaro perché cerchi di confrontarti con quello che ho scritto, la Francia sta razionando la produzione di energia nucleare, ha ridotto gli acquisti di uranio e ha aperte metà delle centrali che potrebbero operare, quindi fatti un grande favore e non cercare di scalare i vetri con scarpe di sapone.
secondo me il VtG è una cosa fantastica per un uso domestico, per un uso di comunità credo che in caso di black out esista il rischio di trovarti al mattino con la macchina completamente scarica e al lavoro ci mandi qualcun altro.
Rubbia dopo l'alluvione a Saluggia (Vercelli) del 2000: Sfiorata una catastrofe planetaria. La soluzione trovata è stata quella di costruire un muro alto circa 5 metri e profondo circa 15 😂
E cosa c'entra?
Sappiamo perfettamente che i rifiuti radioattivi non sono stoccati nel modo più corretto. Va fatto infatti il deposito nazionale.
Spoiler, la maggior parte dei rifiuti radioattivi vengono da ospedali e industria. Chissà perché ve ne dimenticate sempre!
rubbia sembra che su ste cose di fregnacce ne abbia dette tante...
Rubbia era anche negazionista climatico
@@GioJonnhyK Praticamente per voi semicolti i nobel (Rubbia e Montagnier) e i pulitzer (Hersh) sono alla stregua di quadrupedi non perchè siate in grado di dimostrare gli errori che hanno detto sulla base di dati o fatti, ma semplicemente perchè non la pensano come il vostro beniamino di turno e questo vi manda al manicomio.
Questo è un altro problema italiano, cioè pensare che solo perché Rubbia ha vinto il Nobel possa parlare con criterio di qualsiasi cosa. Ma in scienza non esiste il principio di autorità, Rubbia può parlare, forse, del suo campo di studi, e basta. Ma anche in quel caso per farlo deve portare i dati e sottoporli a revisione. Figuriamoci quando parla di campi diversi dal suo piccolissimo campo di specializzazione.
Insomma quando parli di crisi climatica non dico che devi mostrare i paper scientifici con i dati e i modelli che non capisce niente nessuno, ma almeno chiama un climatologo che si occupa di quello, invece si chiama un fisico delle particelle come se fosse un esperto.
In scienza il principio di autorità non esiste.
I pannelli fotovoltaici per caricare la batteria di una macchina devono avere una potenza di almeno 7 KW, quindi devi metterne il doppio. Un contatore Enel di una casa normale è circa 3 KWh. Il problema più grosso è che per ricaricare la macchina di giorno che c'è il sole, la devi lasciare a casa e al lavoro con cosa vai? Se usi lo scambio con Enel che ti restituisce la notte la tua corrente prodotta di giorno, Enel deve potenziare la rete. Questi costi non sono pagati sul prezzo al KWh ma li paghi a parte. E' una mela avvelenata. Alla fine, in globale paghi di più. Non capisco perché ci ostiniamo a non cambiare semplicemente la caldaia così per fare la corrente elettrica tutto resta come prima senza spese, lavoro, materiali e Co2 in più. Altro che ridurre i consumi, così si aumentiamo ma di molto poi ci obbligheranno a prendere un caffè in meno per risparmiare energia. Ha! La caldaia che intendevo io è un reattore di terza generazione che va benissimo senza tante s.ghe mentali.
Stai dicendo tante cose fuori contesto ed insesatte
@@SoluzioniGreenha perfettamente ragione.
Luca romani ministro delle infrastrutture
Finalmente ho trovato un difetto a Luca Romano...a prescindere da Torino e dal Piemonte, ho infatti una bassissima considerazione dei sabaudi.😜😄
Azz
@@SoluzioniGreen inteso in senso letterale: riferito ai Savoia.
Ah ok...😂
ma perchè non si pensa di mettere dei pannelli vicino alle autostrade e cosi non si occupa terreno agricolo lungo tutta la corsia di autostrada quanti km si potrebbe istallare?
Si possono fare tante cose...
furti e vandalismo sarebbero da valutare
e che inclinazione dovrebbero avere ?
E chi va a spolverarli? E quanti km di cavi vuoi tirare?
be non è un problema io ho un impianto fotovoltaico da 4 anni non ho mai dovuto spolverarlo come cavi non sarebbe diverso da un impianto delle stesse dimensioni nei campi il vero problema è un altro se venisse a gradinare con chicchi molto grandi farebbe dei danni rilevanti@@albertozanellato6776
Bellissimo episodio, complimenti a tutti!
bravissimi, non c'è transizione ecologica senza nucleare!
Questo sarà l'ultimo video che guardo solo xke è presente Luca.
Persona incompetente e che crede che gli asini volano ( non vale Ciuchino di Shrek si intende )
Credo non sappia cos'è il fattore di capacità x proporre 90 - 10 😂
Decine di video migliori su questo argomento su YT.
Sconsigliato a chi ha un minimo di conoscenza in merito vi verrebbe solo il nervoso.
Se basta un ospite per spingerti a non guardare più altri video del canale allora c'è qualcosa che non va...le persone possono avere opinioni diverse dalle tue e, Ancor più perché è un ospite, non vedo come mai tu debba rinunciare a vedere altri video
@@SoluzioniGreen no no Luca è l'unico motivo x cui ho guardato questo video...
Da lì in poi mi riferivo al vostro intervistatore che probabilmente crede nelle favole se propone un 80 - 20 e addirittura un 90 - 10 tra nucleare e rinnovabili.
Ma d'altronde come ho scritto prima se una persona è incompetente in un settore è normale che possa esprimersi male o dire scemenze.
Mi scuso per il fraintendimento ma di solito quando scrivo così molte volte tralascio la punteggiatura e le frasi vengano male interpretate.
Errore mio me ne scuso ancora.
In questo paese le competenze vengono zittite
Vorrei che Luca Romano, tra i suoi argomenti "tradizionali", come sicurezza e gestione delle scorie che, tra chi ha un po' seguito lui e altri esperti degni di questo nome considera ormai superati questi (non) problemi, introducesse la questione della cattura della CO2, unica soluzione per mitigare l'effetto del riscaldamento globale. Detto in altre parole, credo che non ci siano più dubbi sul fatto che non basta abbattere il consumo di risorse fossili, ma occorre iniziare presto a diminuire la CO2 già immessa in atmosfera. Per questo serviranno (a quanto ne so) grandi quantità di energia. Quindi parlare di percentuali di mix energetico mi sembra un discorso superato: il giusto mix energetico per gli anni futuri sarà quello di produrre più energia possibile, molta più di quanta ce ne serve men mandare avanti il mondo. Questo secondo me, naturalmente.
Completamente d’accordo col tuo commento, ci servirà un mare di energia e questa dovrà esserci 7/7 h24, quindi tanto nucleare
@@francescomalizia1979 - Io non so dire se per la cattura della CO2 occorra tipicamente un impianto che non si può spegnere, ad esempio quando cala la produzione di energia. Certo, l'ideale sarebbe se questi impianti si potessero alimentare solo quando cala la domanda di energia per gli usi classici. In questo modo si potrebbe mitigare il problema della discontinuità della produzione e della richiesta di energia. Comunque sia, andrà fatto tutto ciò che serve perché di questo passo di tutto dovremo preoccuparci fuorché dei rischi (peraltro inesistenti) del nucleare: mi pare che stiamo rischiando molto ma molto peggio, basti pensare a questo Febbraio che sembra Maggio.
@@E_PRPDiciamo che la CO2 nel mondo industriale serve ed anche parecchia, quindi recuperarla dall'atmosfera potrebbe avere anche dei risvolti economici, per renderla però competitiva è necessario che la cattura sia quantomeno costante, altrimenti diventerebbe del tutto inutile. Io credo che la cattura della CO2 debba essere alimentata in maniera costante, anche perché la quantità asportabile è già piuttosto ridotta. Serve accelerare sul nucleare e tutto ciò che può darci come effetti secondari: produzione idrogeno, teleriscaldamento, cattura CO2...
@@francescomalizia1979 Ciao. Lavoro per una società che costruisce impianti di recupero CO2. Come dici tu confermo che la CO2 è un materiale molto prezioso utilizzato per scopi industriali ed alimentari. Un paio di anni fa nell'epoca post-covid c'è stato un grosso problema di approvigionamento, che ne ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Gli impianti che la mia socità costruisce non recuperano la CO2 dall'aria dove la concentrazione è troppo bassa, bensì da processi di fermentazione, inceneritori e purtroppo, per quanto riguarda i paesi arabi, direttamente dalla combustione di gas naturale. Questi sono gli unici che usano questo sitema per generare CO2. Solitamente il flusso grezzo a monte degli impianti è tra il 95%-98% di CO2, che viene trattata purificata e liquefatta. Questo è già di per se un processo abbastanza energivoro recuperare quindi CO2 direttamente dall'aria dove la concentrazione è dello 0,04% è una cosa piuttosto complessa.
Sul nucleare io sono del tutto concorde col professor Armaroli. Per chi ha voglia vada a vedere qualche suo video in cui spiega il suo pensiero.
ah merdaroli, come no 😂😂😂😂
Pensiero legittimo, ma non capisco proprio perché bisognerebbe impedire agli investitori che la pensano diversamente di costruire centrali nucleari nel rispetto dei criteri di sicurezza e di gestione delle scorie
Sarebbe da mostrare nelle scuole
27:48 lapsus: oviamente e' "barre di ferro" non di cemento.
Chissà se nel futuro avremo finalmente il ritorno del nucleare in Italia. Lo spero dai primi anni 2000 ormai
Premetto che sono a favore del nucleare.
Per correttezza di informazione: la diga del Vajont (come struttura) non ha avuto il minimo problema. È stata la montagna che è franata a causa dell'aumento del livello dell'acqua (necessario per creare il bacino). Tale frana ha creato un'onda che ha sormontato la diga (come lo tsunami scavalcò i muri di protezione della centrale giapponese).
Molto spesso si espone la cosa in modo che sembri che sia stata la diga a cedere...
Video che reputo informativo,e molto istruttivo,ne servirebbero di così ogni giorno tutti i giorni a reti unificate.
Ma i commenti sono qualcosa di allucinante🤦🏻♂️
Se vi state chiedendo per quale motivo l’Italia arriva sempre in ritardo su tutto,bhe basta farsi un giro nei commenti per capirlo.
Che peccato 🤦🏻♂️
Il problema è sempre e comunque l’informazione di main stream
piuttosto
l'avvocato delle cause perse
🥴
Dal minuto 58 il colloquio ha perso mordente ponendo in campo speranze inattuabili. Peccato
cavolo ma io ho 31 anni, alle medie, ci fecero fare un tema in stile articolo di giornale sul nucleare, ricordo benissimo che venni "Cazziato" perchè accostai il nucleare alle fonti rinnovabili d'energia. lo feci proprio perchè capii già all'epoca che era una fonte d'energia davvero tanto efficiente. abbiamo sentito tanta energia sprigioni da un singolo kg di uranio. Questo per dire che basta davvero poco perchè la gente se ne renda conto. Purtroppo il nucleare è la prova, i discorsi da bar, NON SOLO IN ITALIA se no saremmo gli unici a non utilizzare quella come fonte d'energia, vincono sulla cultura vera e sull'informazione vera. Un'altra prova? tutto quello che è successo col covid e il post covid, vaccini ecc ecc... Ci vuole informazione amichevole e semplice, non complessa. Andrebbero fatti i discorsi da bar per le cose giuste hahaha. Utopia? Io non vedo altre soluzioni. Purtroppo sempre di più, la soglia d'attenzione si sta abbassando e più le cose sono complicate e più la gente andrà a cercare il ragionamento che crea una sorta di "cerchio che si chiude rapidamente" e lo darà per vero! e anzi, tutto quello che c'è di complicato e che è stato esplicato prima anche nei dettagli, tutto complotto! Discorso un po generalista eh sia chiaro, me ne rendo conto perfettamente. ma vorrei che fosse chiaro quanto pensi tutto qui.
Beh, il nucleare non è una fonte rinnovabile, in effetti.
Non è rinnovabile, ma è green, ossia non impatta sull'atmosfera
La legna è rinnovabile ma impatta ed inquina un sacco
@@SoluzioniGreen no certo però era un modo per far capire meglio. Usando un vizio di forma
@@SoluzioniGreen l'estrazione dell'uranio impatta eccome.
Le centrali non impattano in condizioni di normalità, ma se qualcosa va storto impattano alla stragrande.
Anche l'estrazione del petrolio impatta...e impatta anche di più...
E anche quella del silicio e del litio...non si esce da sta obiezione
Avete parlato di accumulo di energia elettrica nelle batterie, sarebbe stato bello parlare anche della centrale di Entracque (CN) che, da Piemontesi, dovreste conoscere, una centrale idroelettrica, a pompaggio, da 1.280 MW di capacità di generazione, costruita proprio per immagazzinare l'eventuale eccesso di energia elettrica prodotta dalla centrale termonucleare di Caorso (PC), una mega batteria (non l'unica) da 1.280 MW.
Next time
Non ci sono abbastanza bacini per accumulare energia sufficiente per tutta Italia
Ciao. Complimenti bel contenuto molto interessante! Peccato il sorvolo veloce sulla provenienza dell’uranio per l’Europa e il tema dell’arricchimento. Senza contare la impossibilità dell’indipendenza da terzi ed eventuali guerre nell’ approvvigionamento.
Nel canale dell'avvocato trovi tutte le informazioni che cerchi. Il riassunto è che l uranio e il suo arricchimento possono tranquillamente essere gestiti da paesi democratici occidentali come Francia, Canada e Australia mentre non ci siamo mai posti il problema sulla nostra dipendenza del gas dalla Russia o dei pannelli dalla Cina che democrazie non sono.
Se per qualche ragione il prezzo dovesse salire potremmo sempre estrarlo dall'acqua marina in modalità rinnovabile, cosa che ora non conviene ma che comunque non comporterebbe prezzi incredibili dell' energia visto che il costo del combustibile è una misera parte del costo totale di produzione di una centrale nucleare.
È sicuramente meglio che adesso non credi?
Faccio notare che prendiamo Gas e petrolio da paesi che ospitano i vertici di Hamas come rifugiati e hanno dato natali a e uomini a osama bin laden. Cosi per dire...
Naturalmente l'informazione seria sul tema è solo quella dell'avvocato e suoi sodali. Il massimo della modestia.
Naturalmente l’informazione seria la fanno i dati oggettivi e chi a presentarli se ne intende dell’argomento, la controporta a dati oggettivi è ignoranza o dati falsi. Se fai un incontro con un astronomo non serve un terrapiattista per controbattere.
Puoi andare a parlare anche con i ragazzi di nucleare e ragione - tutti con lauree e dottorati in campi STEM se non addirittura energetica, i ragazzi de la fisica che non ti aspetti e tantissimi altri divulgatori scientifici, ti diranno tutti quello che dice qui il cosiddetto avvocato. Tutti con dati, statistiche e report alla mano, nonché tutta la formazione necessaria per interpretarli correttamente.
@@energyphd9180 Sarà anche vero quel che dici...Non ho dati per contestare. Resta il fatto che ce ne vorranno migliaia e migliaia di conferenze e incontri per convincere gli Italiani in maggioranza per concretizzare la cosa. Poi si dovra' fare una legislazione apposita evidentemente a rischio referendum abrogativo. Vinto eventualmente il referendum si dovranno individuare i vari siti (mica farete sto casino per una sola modesta centrale) e ovviamente accettati dalla popolazione locale. Trovati i siti a furor di popolo si dovranno trovare gli investitori (mica vorrete che ci pensi lo stato. Siamo capitalisti o no?). Poi i progetti, la costruzione e la inaugurazione del futuro ministro alle infrastrutture (Salvini non ci sarà più: siatene certi) della prima centrale terminata. Hai voglia ad aspettare tutto sto tempo. Nel mentre noi vetero-rinnovabilisti avremo realizzato talmente tanti impianti con accumulo di vario tipo che le centrali nucleari saranno superflue e adatte solo alla coltivazione di funghi.
@@alnovemilauno1860 io invece faccio riferimento a dati proveniente dai report JRC, UNSCEAR, Eurostat, European Environment Agency, IEA e IAEA. Sul fatto che convincere gli italiani è un lavoro durissimo siamo tutti d'accordo. Sospetto che l'unica soluzione sia aspettare che le nuove generazioni, ampiamente meglio informate delle precedenti, abbiano i numeri necessari per "battere" democraticamente quello che è lo zoccolo duro del paese oggi. Cioè la generazione die boomer, che si è lasciata abbindolare dalla propaganda terroristica post-Chernobyl e che, però, ha i numeri dalla sua parte in questo momento.
Tuttavia il problema non è quello di dover vincere un referendum, in quanto non è necessario farlo, ma piuttosto che questa tecnologia abbia un consenso sufficientemente ampio da convincere un qualsiasi governo a stanziare i fondi necessari e rimettere in moto enti regolatori e filiera senza la paura di perdere consenso. Siamo d'accordo che è un lavoro enorme e richiede un'opera di divulgazione scientifica mastodontica e lunga. Ma finché la fa qualcun altro (i.e. l'avvocato dell'atomo, CNeR e altri divulgatori) non vedo perché criticarli e dargli degli idioti.
Per quanto riguarda voi "vetero-rinnovabilisti" la cui tecnologia è comunque importante per un'eventuale transizione energetica a basse emissioni, vi consiglio di andare a vedere la storia dell'Energiewende tedesca per decidere se davvero "avrete già risolto tutto a suon di accumuli (ah, avete almeno la più pallida idea di come sistemare il problema degli accumuli stagionali? No, perché per quella non solo ci sono problemi di scalabilità, ma proprio non c'è nessuna idea di tecnologia fattibile). Ah, prima sono stato gentile e ho detto che la Germania è convinta che ce la farà, in realtà l'epilogo c'è già stato, e si chiama "aumento delle emissioni condito di recessione economica". Se non è sufficiente, consiglio di fare un calcolo di massima di quanta capacità rinnovabile, accumuli e adattamenti della rete elettrica nazionale servano per avvicinarsi ad un net zero. Contando che poi servirà capacità ulteriore per elettrificare altri settori chiave, come i riscaldamenti (cosa che la Francia sta già facendo) e i trasporti. Poi mi fai sapere quanti soldi servirebbero, chi mette i capitali, quante materie prime bisognerebbe estrarre e quale paese dovremmo andare a sventrare (e arricchire), a quanta superficie terrestre dovremmo rinunciare e quanto più alte diventerebbero le bollette. Se ti sembra uno studio complesso non ti preoccupare: sono sicuro che se farai un'analisi fatta bene ti renderai conto che ci sono giusto un paio di "showstopper" tecnici ben prima di andare avanti con tutti il calcoli.
@@energyphd9180 Evviva. Siamo allo scontro ideologico:
1) Non è coi boomer che te la devi prendere ma alla generazione appena successiva; quella che ha vissuto il 69 con le occupazioni di atenei e superiori; che ha manifestato per la fine della guerra in Viet-Nam; che ha vinto il referendum sul divorzio e tutti gli altri di quei tempi compresi i due sul nucleare: ha vissuto gli anni di piombo e sconfitto il terrorismo; che ha manifestato contro i missili nucleari in Italia e tanto altro
Se fai questi errori di valutazione politica direi che stai andando dritto contro delle illusioni.
Poi sentirmi dire che io mi sono lasciato abbindolare mentre tu sei gagliardo e fico e non ti fai abbindolare da nessuno proprio non ti fa entrare nelle mie simpatie. Troppo presuntuoso per il mio carattere.
2) Sulla questione dell'eventuale referendum anche qui sei su una strada inconcludente perchè non si tratta di stabilire se è o meno necessario ma prendere atto che sicuramente sarà richiesto da Regioni, Parlamentari, Raccolta di firme o altra modalità se venisse approvata una legge per la costruzione delle centrali. Qualora la Corte Costituzionale lo riterrà ammissibile il Referendum si farà e il risultato non è assodato per nessuno.
3) Vere gran parte delle osservazioni tecniche che elenchi in così ampia misura. Resta il fatto che prima che ci sia l'ipotizzato contributo nucleare in Italia passerà una generazione se va bene. E hai voglia risolvere i problemi tecnologici che indiscutibilmente ci sono. Oppure vuoi farmi credere che al mondo ci sono le capacita di realizzare e gestire centrali nucleari ma non c'è e non ci sarà mai la capacità di risolvere i problemi di intermittenza, di accumulo e di versatilità della rete? La tua mi sembra una posizione alquanto pelosa. O non ne convieni!
4) La capacità o difficoltà di elettrificare riscaldamenti e trasporti c'è ed è uguale a quella che ci sarebbe se la fonte di energia fosse quella nucleare. Non vedo che ci azzecca la questione; oppure scrivi solo per allungare il post?
5) I capitali per ora li stanno mettendo principalmente e sempre più corposamente i privati col contributo pubblico per gli impianti domestici. Non so se da te non si nota ma nel Veronese su case e aziende gli impianti si stanno moltiplicando esponenzialmente.
6) Le ultime considerazione che fai sono annoverabili fra le opinioni, quindi per loro natura opinabili e infatti non le condivido. La cosa inoltre stride con le premesse di qualche post sopra scritto.
Credo che la maggior parte dei presenti probabilmente non era ancora nata o aveva pochi anni, ma io ricordo bene la PAURA(Černobyl')che si viveva in quei mesi
Se hai paura di una evento successo nell'86, posso suggerire di cercare aiuto da qualcuno. Ne gioverai.
Sì, Io ero un bambino e mi ricordo la paura che serpeggiava: poi però a distanza di 30 anni lo possiamo dire con certezza che cosa è accaduto? Nulla...
È vero, è stato un grande spavento per niente...
@@davidedavidensis5581 tranquillo in trentino dopo 30anni i funghi erano ancora radioattivi...và bé è la vita!
@@linkbato interessante, sarebbe bello conoscere la fonte di ciò che scrive. Inoltre non credo conosca cosa ha rilasciato il fallout radioattivo di Chernobyl, dato che l'unico elemento che può esser arrivato in minima quantità in italia è lo iodio 131 che ha tempo di dimezzamento di 8 giorni, ciò significa che dopo 30 anni ha una radioattività di 2^1300 volte inferiore. Inoltre dopo l'incidente sono stati analizzati diversi prodotti italiani, ma senza trovare alcuna traccia di radioattività sopra la norma
paura percepita e pericolo reale sono cose diverse
Molto, molto interessante
Ma mi fate faticare così l'avvocato per due gocce di succo?