LE TATTICHE DEL MOSTRO DI FIRENZE - LA NOTTE DEL MISTERO

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  • Опубликовано: 26 авг 2024
  • CON: VALERIO SCRIVO,MATTEO VINATTIERI.
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Комментарии • 25

  • @milenaiannitti6063
    @milenaiannitti6063 3 месяца назад +3

    Che spettacolo ascoltare il Dott. Paolo. La prima volta che qualcuno parla del mondo interiore del Mostro di Firenze…e con quale profondità.
    Grazie per questo privilegio.

  • @Mefisto5000
    @Mefisto5000 3 месяца назад +7

    Puntata eccezionale, soprattutto per l’apporto del Dott. Paolo (ci credete, che mi fa impressione, quando scrivo Dott. ? Quella maledetta lettera...). Paolo (meglio) è un medico di grandissima cultura. Da quello che ho capito, un poeta (scrive libri), e si sente da come parla. Citazioni dai classici, dai filosofi, sempre pertinenti e non gratuite, per dar sfoggio della sua cultura. Il suo eloquio affascina letteralmente, e gli altri ospiti, illustri mostrologi, rimangono in silenzio, ad ascoltarlo.
    L’avevo già sentito in altri video, telefonate brevi, in cui mi colpì subito l’acuto senso di osservazione per i particolari, unito ad una visione globale della “scena” chiara, una logica stringente, espressa con parole semplici, di buon senso.
    Un ospite che dovete assolutamente invitare a delle trasmissioni, anche se, pare, per sua stessa ammissione, sia poco avvezzo alle diavolerie moderne: Skype, microfono, telecamera etc. etc.
    Anche a me farebbe piacere avere la sua email, come si sono affrettati a chiedere Scrivo, Manieri e la Vecchione.
    Venendo a osservazioni concrete, fatte da Paolo, per tanto tempo mi sono domandato se il MdF attenzionasse (brutto termine, ma sintetico) le vittime, se le seguisse prima, se avesse una conoscenza unilaterale, precedente al delitto, o meno. L’altra ipotesi era che scegliesse il luogo, e in sostanza chi capitava, capitava.
    Le sue osservazioni sulla dinamica di Scopeti, sono state illuminanti, direi decisive, per dirimere la questione.
    Paolo osserva che c’era un passeggino ! Lo sappiamo tutti, ma non ci abbiamo fatto caso, più di tanto. Quel passeggino, solo, abbandonato, inutile, era là, come un muto testimone, inascoltato.
    Paolo si domanda: come faceva, il mostro, a sapere che non ci fosse “anche” un bambino ? Magari dormiva nella tenda. Come faceva a sapere se nell’auto non ci dormisse anche un adulto ? Come faceva a sapere se i campeggiatori erano due o più di due ? E’ evidente, che per non correre il rischio di incappare in più persone, magari con la complicazione di trovarsi anche un bambino, doveva averli osservati; magari, dico io, ci ha anche parlato !!!
    Se non l’ha fatto, ecco che Paolo immagina che il MdF li abbia seguiti alla festa di Cerbaia, e visto che i due erano soli, ha dedotto che, giocoforza, il bambino non c’era, non lo avrebbero mai potuto lasciare solo, nella tenda, e andare a cena.
    Osservazione semplice, ma geniale, e foriera di importanti implicazioni. Non una semplice “ricognizione” del luogo, magari frettolosamente eseguita il pomeriggio stesso in cui erano arrivati, di venerdì. Qualsiasi semplice ricognizione, sopralluogo, non gli avrebbe dato la certezza matematica che un bambino non stesse nella tenda, magari a dormire.
    Li ha seguiti anche alla festa a Cerbaia, e quando sono tornati alla tenda, venerdì notte, li ha uccisi. Personalmente, lascio una possibile finestra temporale più ampia, che comprenda anche il sabato notte. D’accordo, non ci sono scontrini, del sabato o della domenica, ma, secondo me, non è da escludere che avessero lasciato libero il sabato, magari per una gita, metti a Firenze. Ecco che le foto sarebbero state importantissime, magari c’era una bella foto del Duomo di Firenze, o magari i due che chiacchieravano con uno sconosciuto, a Scopeti…
    Paolo fa una disamina psicologica del mostro, su cui sono d’accordo, anche se non su tutto. In particolare, concordo sul fatto che il MdF non colpisse, “a caso”, degli emeriti sconosciuti, Paolo parla di “soldatini di piombo”.
    In qualche modo provava piacere dall’uccidere proprio quelle persone che conosceva, anche se solo di vista. Qualcosa, in loro lo incuriosiva, lo affascinava, e avrebbe provato molto più piacere dall’uccidere, dal portar via la vita, oltre che i feticci, proprio a Nadine e JMK, non a “due francesi”.
    Molti SK sottraevano i documenti delle vittime ! Dare un nome, un volto, alla vittima, personalizzarla, in qualche modo.
    Questa osservazione, questo modo di “vedere”, di interpretare il mostro, trova conferma nel fatto che la Pettini avesse fatto un brutto incontro, alla stazione; un uomo che l’aveva seguita, e il fatto l’aveva disturbata non poco, visto che stava per raccontare tutto ad un’amica.
    Ci vedo un “attenzionamento” non del tutto neutro, contemplativo. Non si limitava ad osservare, timidamente, da lontano, la vittima. C’è in lui qualcosa dello stalker. Pensate alle telefonate ai parenti dello Spalletti.
    Zodiac… mandava lettere, e telefonava ai parenti, anche DOPO gli omicidi. Un sadico piacere a girare il coltello nella ferita, un impossessarsi, delle vite dei parenti, oltre che di quelle delle vittime.
    Anche “l’uomo del Bardazzi” era tutto, fuorchè neutrale. Digrignava i denti, si copriva la bocca, mandava occhiatacce ai due ragazzi, li osservava da un tavolo all’esterno del bar. Un comportamento non del tutto razionale, un rischio non necessario, che contrasta con la sua “nota” programmazione (perfino la luna!) dell’omicidio.
    Se l’uomo visto da Cigolini era il MdF, come penso… abbiamo a che fare con un individuo che quando decideva di passare all’azione, era una belva scatenata, in preda ad una furia incontrollabile. Dopo la programmazione, decide furbescamente di scavallare la collina, e li cerca alla sommità, visto che non li ha trovati, ha perso il controllo, e senza più curarsi di non fare rumore, cercava la coppia “saltando da un cespuglio all’altro come una scimmia, come un gatto, con la faccia orribilmente contorta”, parole di Cigolini.
    Un’altra “perla” di Paolo, è l’osservazione del fatto che i numerosi “testimoni”, che sono passati dalla piazzola prima del delitto, non hanno visto i due francesi, vivi. Quella piazzola, nei giorni precedenti la scoperta dei cadaveri, avvenuta il lunedì pomeriggio, era una vera e propria stazione ! Sembrava il parcheggio di un centro commerciale ! Non si conta quante persone siano passate di lì, o nelle immediate vicinanze, in macchia, su dei motorini, a piedi.
    Paolo osserva : se erano nella tenda, come mai non sono mai usciti, per vedere chi girava la macchina nella piazzola ? Erano in un campeggio libero, viene spontaneo, quando senti una macchina che fa manovra, uscire dalla tenda, anche solo per dare un’occhiata.
    A parte lo Iacovacci, che stazionò poco sotto la piazzola, la mattina del sabato, e che vide un uomo, arrivato in motorino, che dopo si mise a rovistare rumorosamente nella vegetazione, c’è la testimonianza “sconvolgente” della Carmignani.
    Domenica pomeriggio, come fa notare Paolo, in tutto sostò sulla piazzola per una mezz’oretta. Fece manovra con la macchina, arrivando vicinissima alla tenda. Aveva la radio accesa… dopo parcheggia un po’ più giù e spegne la radio, per non disturbare eventuali occupanti della tenda.
    La Carmignani, scese dalla macchina (!), lo confessò, molti anni dopo, l’1/4/2003 a Cannella, che registrò la conversazione, e la riporta nel suo libro, vedi il mio post.
    mdf-alias-mostrodifirenze.blogspot.com/2023/12/sabrina-carmignani.html
    “Appena scesi dalla nostra auto, vidi che quella piazzola, dove io ero stata già altre volte, non mi sembrava la solita di sempre.”
    Non si sa cosa abbia visto esattamente, lei si limita ad una descrizione dettagliatissima dello stato della tenda, di cosa c’era davanti (fogli unti etc.) e di cosa c’era attorno (scarpe rosa, rotolo di carta), ma chissà se ha dato una sbirciatina dentro la tenda.
    Indipendentemente da questo, Paolo si chiede, e i francesi non sono usciti dalla tenda, per vedere chi facesse manovra quasi sfiorando la tenda ? Per controllare chi sostava con la radio ad alto volume ? Sabrina è addirittura scesa dalla macchina, ed è andata a curiosare… possibile che i due francesi se ne siano rimasti tranquilli dentro la tenda ? Possibilissimo… erano già cadaveri.
    Ma non solo… Sabrina dice che quando andarono via, un’altra macchina imboccò lo stradello per la piazzola… qualcun altro vide la tenda, e non parlò mai, forse era il MdF che controllava se l’omicidio fosse stato scoperto…
    Santucci, quando vide il cadavere di JMK, scappò via, e non voleva andare dai carabinieri, fu il padre a convincerlo. Chissà quante persone sono passate in quella piazzola, nei giorni precedenti il delitto, ma non sono mai andate a deporre. Nessuno ha mai visto i francesi vivi, dopo Cerbaia.
    Riassumendo… due lampi di genio:
    1) Il passeggino → Cerbaia → li segue, e lo fa probabilmente di routine. attenzionare le vittime, prima.
    2) Non sono mai usciti per vedere chi andava e veniva attorno alla tenda, nessuno descrive un incontro, una chiacchierata coi francesi → domenica pomeriggio erano già morti.
    Paolo, poi entra nella psicopatologia del mostro, un tipico “eroe” dostoevskijano (amavo Dostoevskij, ho letto quasi tutto quello che ha scritto, così come di Kafka, e tanti altri…), ma, per esempio, sto a quanto le statistiche dicono sui SK : molto raramente uno Psicopatico si suicida. Psicopatico, magari affetto da Narcisismo Maligno, e che ha manifestato 4 parafilie : Necrofilia, Piquerismo, Feticismo, Voyeurismo.
    Psicopatia che oggi è considerata, dai più, di origine genetica (riduzione dell’amigdala etc.), e sebbene affascinante, non entro, come fa Paolo, nel problema ontologico del male in sé, sganciato, o che precede alterazioni anatomiche (recettori etc.)
    Sto più sul concreto… e smitizzo la supposta "unicità" del MdF : fa parte della categoria dei SK di coppiette, “Lover’s Lane Killer” (un termine nato e coniato negli USA, mica in Italia…), e niente, di quello che ha fatto, escissioni comprese, è “unico”, altri hanno agito come lui, prima, e dopo di lui. Missionario ? Visionario ? Lust Killer ? Potere e controllo ? Thrill killer ? Se ne può discutere…

    • @terranovas67
      @terranovas67 3 месяца назад

      Davvero un grande questo dott. Paolo. Ha centrato il punto principale, ovvero scandagliare l'animo di questo Mostro.

    • @DemetrioPascale-vu5bf
      @DemetrioPascale-vu5bf 2 месяца назад

      Il contrario della Vecchione...

  • @Gordon1985VR
    @Gordon1985VR 3 месяца назад +2

    Dottor Paolo numero 1!!! complimenti per la puntata, davvero ricca e godibilissima. Grazie a Valerio,Daniele e a tutti gli altri!

  • @MrDabaccia
    @MrDabaccia 3 месяца назад +3

    Bellissima puntata! Complimenti a tutti !

  • @user-sq8sw6oq3m
    @user-sq8sw6oq3m 2 дня назад

    Ricordiamoci che come dice paolo amaro, a quanto pare viene trovato nella sua casa parlo di salvatore vinci, un secchio di chiodi molto grandi secondo lui da inserire nel tronco degli alberi per fare da appiglio e sa scala per salire sugli alberi e vedere dal alto, lo scenario del delitto. Possibile quindi che il mostro vedesse da dove potevano arrivare le auto etc..

  • @FiscoInferno
    @FiscoInferno 2 месяца назад

    3:50:05
    Occhio che qui ci sono delle inesattezze:
    Non c'è la stessa arma, quella di Zodiac era probabilmente (a detta degli esperti balistici) una High standard m-101 , c'era lo stesso calibro (.22 LR) ma Zodiac usò i proiettili winchester super X, successivamente cambiò arma.
    Poi non mi pare che abbia mai frugato negli effetti delle vittime.
    Sono entrambi casi affascinanti per l'alone di mistero che circonda l'identità degli assalitori, ma il MdF sembra molto più efficiente e scaltro di Zodiac, che tra l'altro ha rischiato non grosso, grossissimo nell'ultimo delitto a Presidio Heights

  • @lecartediheavenoperatriced7365
    @lecartediheavenoperatriced7365 Месяц назад

    Per il dottor Paolo… credo che non serva “scomodare” vari poemi per capire… la maggior parte delle volte le risposte si trovano nelle spiegazioni più semplici e “normali”

  • @danieleadiutori5020
    @danieleadiutori5020 3 месяца назад

    Grande Paolo anche il mostro di Udine ebbe una crisi mistica finale e fu trovato dentro una chiesa sconsacrata in preda al suo strazio esistenziale da una coppia di poliziotti. Potrebbe essere anche morto di un male incurabile, quando covi un tale inferno nell'anima anche il corpo potrebbe cedere naturalmente

  • @robertodilallo8016
    @robertodilallo8016 3 месяца назад

    Secondo me invece è probabile che nel 74 avesse 24 anni..e sapete perché? Perché lo sottolinea con le due anomalie unite sulla busta inviata a Della Monica..(CA 50) e cioè Cagliari '50..luogo e anno di nascita.Quindi forse si dovrebbe provare a cercare un nuovo sardo e nel '68 ovviamente non può essere stato lui, ma dal '74 in poi si ..

  • @mxo-dubbi-contraddizioni
    @mxo-dubbi-contraddizioni 2 месяца назад

    25:18 ritmo o 127 non appariscente.. ma forse la cambia a meta strada nella ritirata, non usa una sola macchina secondo me.

  • @nadiag901
    @nadiag901 3 месяца назад +2

    buonasera...

  • @gnomazoe7676
    @gnomazoe7676 2 месяца назад

    Francamente il mondo interiore del mostro ci interessa poco dal punto di vista delle vittime o ci siamo dimenticati che ci sono state delle vittime?

    • @nora_bomber
      @nora_bomber Месяц назад

      Ma secondo me Paolo ci ha tenuto così tanto a parlare del mondo interiore del mostro per sottolineare che la teoria dei compagni di merende non sta in piedi e che invece si trattasse quasi sicuramente di un killer solitario con delle turbe psichiche.

  • @DemetrioPascale-vu5bf
    @DemetrioPascale-vu5bf 2 месяца назад

    tacitate la Vecchione, per favore!!!

  • @xploreri22
    @xploreri22 3 месяца назад +2

    Troppa confusione,troppe teorie che cozzano l'una con l'altra. Le coppie venivano scelte si o no? Questo fa tutta la differenza del mondo. Inoltre come si fa a dire che le coppie italiane venivano attenzionate e quelle straniere colpite a caso..?Qui nascono altre domande,per esempio,il Mostro aveva cosi tanto tempo per seguire,individuare,studiare le abitudini e determinare che le coppie fossero straniere...aveva un lavoro? Aveva una famiglia?Se poi si considera "ovvio" il serial killer unico,allora come ha fatto a confondere due uomini per una coppia uomo/donna? Gli omicidi seguono uno schema molto rigido,determinato dalle stesse azioni,quasi fosse un rituale,ma in ogni omicidio c'è qualcosa di "diverso",come quando più attori seguono lo stesso copione,le stesse battute,ma ognuno ci mette un pochino del suo. Inoltre,sarebbe bene restare ai fatti,cioè ai pochi dati oggettivi che conosciamo,prima di partire con teoria fantasmagoriche,proviamo a rispondere alle domande assolute,una su tutte,come faceva a sapere sempre dove si trovavano le vittime,a che ora le avrebbe trovate e a poterle uccidere? Ricordiamoci che uscire con l'intenzione di uccidere,rappresente un rischio altissimo anche solo a livello di preparativi,soprattutto in una zona cosi circoscritta.

  • @franc0mescuglio867
    @franc0mescuglio867 3 месяца назад +1

    Mostro killer di Firenze ecco perché non mai beccato!

  • @danieleadiutori5020
    @danieleadiutori5020 3 месяца назад

    Sapeva il male che faceva essendo un tramite, oltre agli effetti visibili

  • @danieleadiutori5020
    @danieleadiutori5020 3 месяца назад

    Ma se aveva trent'anni nel 74 come fa ad averne 50 a scopeti ? Qualcosa non torna non credo a un semplice errore di valutazione

    • @armandocarvelli2100
      @armandocarvelli2100 3 месяца назад +1

      Nel 74 secondo me aveva 19 o 20 anni

    • @danieleadiutori5020
      @danieleadiutori5020 3 месяца назад

      @@armandocarvelli2100 concordo ma lui ha detto bisogna calcolare che aveva 50 anni a Scopeti come se ne fosse a conoscenza...e poi ha fatto un sospiro molto forte. È solo un'annotazione

  • @franc0mescuglio867
    @franc0mescuglio867 3 месяца назад

    Il mostro di Firenze era un killer professionista visto che non mai beccato

  • @danieleadiutori5020
    @danieleadiutori5020 3 месяца назад

    Ma quale killer professionista, tutto dipendeva dallo stato di invasamento in cui si trovava