Antonio Quaglietta - Che tipo di relazioni vuoi?
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- Опубликовано: 18 окт 2024
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Le relazioni che possiamo avere sono di due tipi: relazioni per e relazioni con.
I mercati e il neoliberismo ci parlano di relazioni per: tutte le nostre relazioni diventano funzionali ad uno scopo. Ogni persona è vista non in quanto tale, ma come potenziale cliente: la relazione con questo diviene quindi specifica e finalizzata ad ottenere un risultato, di qualsiasi tipo esso sia.
Abbiamo, in sostanza, perduto la capacità di stare con le persone, ci siamo fatti portare via le qualità fondamentali: l’ascolto, l’empatia e la risonanza.
La prima caratteristica delle relazioni è che non finiscono. Una relazione, una volta iniziata, non ha più una fine. Cambia, si modifica; ma le persone con cui entriamo in relazione restano per sempre dentro di noi. Ci accompagnano per tutta la vita.
Una seconda caratteristica è che le relazioni sono inconsce. Non sono la storia che ci raccontiamo su di esse, o almeno non solo. Buona parte delle nostre relazioni agiscono a livello inconscio, ed emergono mano a mano che evolviamo e cresciamo personalmente e spiritualmente.
Terza caratteristica: le relazioni sono uniche. Per questo ci spaventano. Quando descriviamo le nostre relazioni tendiamo a generalizzare: il mio rapporto con le donne, con gli uomini, con i genitori,… Ma di chi stiamo parlando specificamente?
La quarta caratteristica delle relazioni è che esse ci parlano di noi. Gli altri sono il nostro specchio: proiettiamo su di loro i nostri conflitti inconsci. Stare con, e non per, riguarda anche e soprattutto stare con le nostre difese. Approfittiamo della relazioni per vedere le nostre difese. Se ci arrabbiamo con qualcuno dobbiamo, in senso dharmico, avere la capacità di ricostruire, una volta cessata la reattività, che tipo di difesa abbiamo messo in gioco. Quindi cerchiamo di approfittare delle relazioni per vedere cosa possiamo comprendere di noi: questo è il percorso evolutivo. Smettiamo di darci ragione e incominciamo a capire quali sono le nostre reattività.
Come possiamo comprendere e modificare una relazione?
La prima cosa da considerare è l’attenzione. Il neoliberismo ci inganna proprio spostando la nostra attenzione. È un gioco di prestigio: ci distraggono per farci guardare dove loro vogliono così da poter proseguire nel loro piano di conquista. Quando riusciamo a liberarci da questo gioco perverso spostandoci sulle relazioni con, le cose cambiano radicalmente. L’attenzione si sposta a tutto ciò che ci circonda. A noi, all’altro e a quello che c’è intorno. È un’attenzione diffusa, che viaggia e si sposta. Sentiamo le nostre emozioni e le emozioni dell’altro.
Poi ci sono le emozioni. Le relazioni sono un’esperienza. Noi spesso mentalizziamo le relazioni. Le relazioni vanno vissute, ne va fatta esperienza. E l’esperienza ce la danno le emozioni. Le emozioni del per sono le cosiddette tre sorelle: paura, tristezza e rabbia. Le emozioni del con, contrariamente a quello che potremmo pensare, non sono solo quelle positive. Sono tutte. Nelle relazioni con posso prendermi il tempo di stare con tutte le mie emozioni, di attraversarle e di lasciarle andare. Un’emozione è un campanello importantissimo che ci fa capire chi siamo noi, non chi sono gli altri.
Terzo punto importante da considerare sono i bisogni. I bisogni nelle relazioni per sono quelli di affermazione e potere sull’altro. La dinamica è quella dominante/dominato: se ci sentiamo vittime troveremo senz’altro qualcuno più debole di cui saremo carnefici. Nelle relazioni con invece, il nostro bisogno fondamentale è quello di espressione: abbia bisogno di esprimere noi stessi.
Quarto punto per poter comprendere e modificare una relazione sono le convinzioni. Nelle relazioni per le nostre convinzioni sono devo e non posso. Sono sempre convinzioni di impedimento: diventiamo aguzzini di noi stessi, della parte migliore di noi, quella più tenera.
Incominciamo a comprendere e cambiare le piccole relazioni quotidiane con un lavoro serio di auto osservazione. Iniziamo fin da subito a trasformare le nostre relazioni per in relazioni con.
Intervento di Antonio Quaglietta in occasione della settimana estiva UniAleph “Germogli di consapevolezza”, Trevi 2019.
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Grazie mille per questo meraviglioso video ❤️🙏 sta facendo qualcosa di meraviglioso per tutti
ho fatto la mia piccola donazione. grazie per i contenuti che postate su You tube. mi stanno aiutando a raggiungere una coscienza superiore per vivere meglio questa vita. Vi ammiro e vi stimo molto, un in bocca al lupo per tutti i belli e coraggiosi progetti che avete in cantiere.
ma quanto è bello sto video !!!!!!!!!
Grazie Antonio! Grazie di vero cuore
Quante persone mi hanno accompagnato nella vita. Persone che ho amato, che mi hanno insegnato cose indimenticabili mi hanno supportato e sopportato. Mi hanno insegnato ad alimentare i rapporti per costruire
Io sono te fatto mio. Grazie infinite. Una grande gioia ogni volta che ti sento. Grazie ai maestri come Mauro
Grazie Antonio!! Mi fai riflettere! Un po diversamente da come facevo prima di ascoltarti.
meravilgioso intervento, grazie
CON e PER grazie ne farò TESORO davvero utile ❤️
Grazie Antonio! Colleghi come te mi danno gioia e speranza... mi hai ricordato qualcosa di importante. Grazie Mauro!
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Interessantissimo (e mi piace e affascina il “substrato” aggressivo che percepisco nel relatore)......bravo 👏🏻👏🏻👏🏻
Molto bello e interessante.L'unica nota non direi lavoriamo PER le piccole cose, ma lavoriamo CON amore e gratitudine per il lavoro che facciamo.
Interessante davvero.
Bellissimo video, l'ho visto anche sul canale di Antonio, che merita veramente. Grazie Mauro e grazie Antonio.
Grazie Antonio, un intervento pieno, che ho vissuto intensamente, pieno di spunti dove si sente la tua esperienza e piacere di vivere! Mi piacerebbe sapere cosa pensi dell'interpretazione del tempo data da Igor Sibaldi, c'è un video in rete molto profondo.
Bello sentire di riconoscere le stesse sensazioni e pensieri...quando si sta CON semplicemente c'e uno stato do pace nonostante le tante emozioni ..e' come inciampare farsi magari anche un po male xché si cade ma si è sulla strada giusta e questo fa la differenza che vivere le medesime cose sulla strada sbagliata..
Più cerchiamo di non perdere la connessione vera della vita più saremo abili a percepire i sentieri giusti o no...più ci allontaniamo più sarà facile perdersi..
cavoli, mi accompagnerai per tutta la vita ??? BELLISSIMO !!!!!
Con che semplicità e chiarezza espone dei concetti base della vita. Grazie.
Grazie Mauro e grazie Antonio
Ciao Antonio.
Innanzitutto grazie per tutti questi spunti di riflessione.
Volevo dirti, in merito a quanto da Te detto circa la durata delle relazioni, che io sin da giovane ho sempre avuto la percezione che una relazione, una volta “aperta”, non sia in realtà mai veramente chiusa.
Ho sempre immaginato l’inizio di una nuova relazione come l’apertura di un cerchio:
mentre la relazione è in corso il cerchio è aperto, cresce e si impreziosisce, con il crescere e l’approfondirsi della relazione; quando la relazione si chiude bene il cerchio si chiude e ho “collezionato” un nuovo cerchio (me lo immagino dorato 😉); quando la relazione si chiude male il cerchio rimane aperto, in alcuni casi spezzato, ed è necessario impegnarsi per poter chiudere il cerchio.
Collezioniamo così tanti cerchi, tanti anelli, alcuni d’oro, alcuni d’argento, altri abbelliti da ricami e pietre preziose.
Grazie Antonio, grazie Aleph.
🎶🎹🌷Grazie " semplicemente Con" 🌱 🌾
Tempo psicologico trattato da Krisnamurti (video : La vera rivoluzione-2 osservare se stessi)
Grazie Antonio
Grazie, ho riflettuto molto sui miei rapporti con gli altri, e gli altri con me. La maggior parte sono per, ma c è anche qualche raro " con"......se si sta attenti ma poi neanche tanto, lo si percepisce...
molto bene … grazie
Ti abbraccio fortissimo🙏
Bravo. Grazie
Grazie Antonio.
Anna
Complimenti, davvero interessante
49:29 la chiave di tutto ❤️ io appartengo alla categoria dei lamentosi
Minuto 21, il racconto della moglie al pronto soccorso.
Mi è intollerabile sentire quello che racconti, Lui è li per Se, ha pagato chiamala come preferisci tu lezione, servizio, formazione che tu vendi per stare Con?. Se tu vieni meno ad un accordo di cui la transazione monetaria sancisce il patto di servizio, tua è la responsabilità di ridefinire la negoziazione. Sono stanco di sentire persone che parlano di valori e si dimenticano i doveri, che fanno gli offesi perchè l'altro non li capisce e si ergono ad aver capito l'animo umano rispondendo alle "normalità del mondo " indispettito ed in modo infantile. Quel passaggio mi ha lasciato senza parole e sgomento, sono d'accordo con te su moltissimo e ti seguo da un po, come seguo il canale di Scardovelli da un pò è sono in assoluto accordo sulla visione della vita, ma tu non puoi portare a paragone un esempio come quello, mi stupisce, non mi trovi d'accordo. Con chi si ha un impegno commerciale se non si condividono valori ( anche se l'altro li millanta solamente ) si chiude con educazione, fermezza, rassicurazione che sarà reintegrato per quanto siamo venuti meno. Mi spiace ma non condivido anche la figura che ne dai , del povero che non capisce, che gli parli a fare, giustificare il tuo gesto rende inutile tutto quello che dici dopo, sul Per e sul Con. Il video me lo ha mandato un amico abbiamo discusso 2 giorni su questo passaggio. alla fine ho scelto di metterci la faccia di dire cosa vedo e cosa mi trasmette. Fabio
Ciao...ti copio-incollo quello che ho risposto ad uno sopra: forse non ho capito bene il succo del tuo intervento, ma prova a vederla in questo modo: Il PER ha la sua utilità, ma non puoi vivere qualsiasi cosa con il PER, altrimenti qualsiasi cosa che farai nella tua vita sarà sempre finalizzata a qualche tuo scopo personale, uno si sposa con una donna non perchè gli vuole bene, ma PER non star solo, etc. Se invece arrivi al CON, sei tu e l'altro a formare qualcosa di più grande, qualsiasi cosa sia. Attraverso il CON, parti dall'uno (IO) per arrivare al due (NOI). Questo non vale solo per l'amore o le coppie, ma in tanti altri casi....se tu decidi di andare a trovare un tuo amico/parente per star CON lui, qualsiasi cosa farete andrà bene, se invece vai a trovare questo tuo amico/parente PER far qualcosa...E' il fine (far qualcosa), più importante del passare del tempo col tuo amico. (ho messo voluto per star CON)..
Hai ragione è una transazione monetaria, un impegno commerciale, etc...ma se c'è un'emergenza che fai? Dato che c'è un accordo commerciale e una transazione monetaria...devi rispettarla lo stesso, anche quando non ci sono più le condizioni per farlo. E anzi deve ridefinire la negoziazione? Dottore e paziente devono andare in sinergia, fiducia, etc...se non c'è un rapporto empatico, la cosa non può funzionare! Oppure sta lì e gli fotte i soldi.
Fabio sintonizzati sul tuo cuore, non sulla tua testa. E da qui che nascono incomprensioni e conflitti.....
Vorrei fare un appunto sulla questione che tutte le relazioni siano un caso unico e diverso. Alcune persone sperimentano rapporti di tipo simile, almeno nella sostanza e quindi questo dimostra che è come un continuum di attrazione e destino di cose che nella sostanza sono uguali e si ripetono. C'è chi fa esperienza di questo. Da qui ad un certo punto si cerca di capire il come mai i contenuti di vari rapporti hanno lo stesso valore....Non so ed è interessante saperlo....ma non è vero che ogni rapporto è completamente diverso e distinto dagli altri....spesso si trovano persone con un certo tipo di caratteristica e per quanto si cerchi dei liberarsene poi si ritrova nel prossimo nuovo rapporto.
Buone lezioni di vita servono , la difficoltà è che in troppi ancor oggi non sono in equilibrio ne con se stessi ne con gli altri . E in una società negativa il miglioramento è schiacciato dal peggioramento, siamo ancora troppo in minoranza
Grazie.
James Hillman FOREVER È RIVOLUZIONARIO
Condivido abbastanza le argomentazioni sollevate. Tuttavia credo che la distinzione dei concetti di "con" e "per" non bastano a sostenere che una cosa possa escludere l'altra.
Mi spiego. L'essere umano, anche e soprattutto guidato dai più nobili degli intenti, fa il proprio interesse. Chiaramente ci sono interessi diversi, non bisogna dire che siccome l'uomo si muove e agisce spinto da ciò allora vale tutto. No, assolutamente. Ciò che sostengo è che noi viviamo le relazioni con gli altri anche in base a ciò che riusciamo a trarre, ergo siamo mossi anche PER (è una sottolineatura, non l'ho scritto per nervosismo xD) soddisfare dei bisogni innati, tra cui quello della socialità, della condivisione, dell'unione, della solidarietà e via discorrendo.
Anche la questione riguardante il potere, la comunicazione stessa è una forma di potere, non necessariamente subdola, sia chiaro, ma noi abbiamo la capacità costante, anche senza proferire parola, di condizionare l'altro (ed essere anche condizionati). Di per sé non è negativo tutto ciò, sennò noi nemmeno esisteremmo in generale, basta solo riconoscere ciò che è positivo e negativo in base ai vari tipi di condizionamento che inviamo e subiamo.
Ciao...forse non ho capito bene il succo del tuo intervento, ma prova a vederla in questo modo: Il PER ha la sua utilità, ma non puoi vivere qualsiasi cosa con il PER, altrimenti qualsiasi cosa che farai nella tua vita sarà sempre finalizzata a qualche tuo scopo personale, uno si sposa con una donna non perchè gli vuole bene, ma PER non star solo, etc. Se invece arrivi al CON, sei tu e l'altro a formare qualcosa di più grande, qualsiasi cosa sia. Attraverso il CON, parti dall'uno (IO) per arrivare al due (NOI). Questo non vale solo per l'amore o le coppie, ma in tanti altri casi....se tu decidi di andare a trovare un tuo amico/parente per star CON lui, qualsiasi cosa farete andrà bene, se invece vai a trovare questo tuo amico/parente PER far qualcosa...E' il fine (far qualcosa), più importante del passare del tempo col tuo amico. (ho messo voluto per star CON)..
Vivere 10.000 vite! Wow... continuo per incontrare Anche te.
Desidero relazioni non fondate sull'equivoco perché generano pensieri negativi
Ho una domanda: da "per " a "con" ha il suo.. Ma dal con al "al per te"? Nn potrebbe essere considerata addirittura la gratuità che spesso, quando va contro i "per me" realizzano pienamente l'essere "con"? Tipo Gesù che è pienamente "con" noi perché ha annientato i "per me" per essere tutto "per noi"... Tralasciando cmq il fatto che Gesù i per se" non ne ha mai avuti essendo vero Dio oltre che vero uomo, era più u tentativo mio umano di dare forma al mio concetto, applicandolo se pur in modo erroneo al suo esempio. Questa mia riflessione cmq riguarda sicuramente un ambito molto ristretto del pensiero generale che lei ha voluto esplicare, direi più un "settore" del con e del per... attendo una sua riflessione.. Cordiali saluti.
Antonio, senza giudizio però c'è da dire che andremmo tutti in giro con il barbone, brutti e pelosi. Perché non ci importerebbe del giudizio della bellezza. Sarebbe bello? Non credo...ma non avendo la struttura del giudizio non ci importerebbe. Al che mi sorge un'altro dubbio: allora che cosa importerebbe? senza il giudizio, come sapremmo cosa ci piace e cosa no? vivremmo a caso? Cosa sarebbe buono e cosa no? Potremmo ammazzare un nostro parente e non essendoci giudizio, come gli animali, andrebbe bene così... senza dolori né gioie.... non la vedo possibile come soluzione vivere senza giudizio. A quel punto nemmeno il male sarebbe giudicato come sbagliato, quindi non avrebbe neanche senso cercare di stare bene. Spero che mi illuminiate. Grazie
La differenza è tra valutazione e giudizio. Valutare significa riconoscere la realtà per quella che è, giudicare significa interpretare la realtà in base a valori, convinzioni, credenze. Da una parte ci sono comprensione e consapevolezza, dall'altra ci sono mistificazione e incoscienza.
@@andreax7122 grazie per la risposta... gli autori dei video non rispondono mai ai miei interventi perché forse restano a bocca asciutta. Cmq ti chiedo allora dove sta la differenza: per esempio, se io perdessi i capelli per via di una malattia, io vedrei i miei capelli cadere e ok la raltà è che mi stanno cadendo i capelli, ma c'è anche un'altra realtà... ovvero che sto venendo penalizzato nella vita in vari sensi a causa di ciò. per esempio diventando meno attraente. Questa è sempre realtà... perché dite che è giudizio? è vero che il capello è una caratteristica "bella" e quindi è vero il contrario. E uno offre per questo ed è normale, non si può eitare a meno che non ti racconti bugie come quelle che secondo me ci insegnano loro
16:37 - consiglio anche la visione del film "capitale umano" di Virzì
o "tutta la vita davanti"... ti danno coraggio, felicità, una voglia di vivere e tanta speranza. Grande Virzì
Ma quando uno sta CON percepisce moneta via Skype? E vabbè anche quella è una forma di energia. E in quanto si misura questa energia? Un offerta? O 100 euro o giù di lì? Sarà anche PER ....? Giusto per sapere . Ciao
bomba
Ecco perché lo ZEN Osho la definisce l’apice della spiritualità: MUSHOTOKU SHIKANTAZA...
Esiste senz'altro l'attesa nell'infanzia dei bambini rubati : ha detto alla mamma che passa i giorni ad aspettare di tornare con lei.
Sbaglio o Antonio Quaglietta e Francesco Amodeo hanno lo stesso parrucchiere?
Mia nonna stava con me.…...mi manca molto.
Per le nonne di solito è una cosa naturale stare con, la vita meno comoda di un tempo creava solidarietá un po com tutti...
Non so perché ma chi sibila aspirando mi hanno sempre creato diffidenza 😒 ancora non capisco perché?’’
La spiritualità del DOVERE UHAHAHAHAH LA SINTESI DELLA SCHIZOFRENIA ITALIOTA GRANDE 👍
Ma fateci capire, tu stai facendo un lavoro da professionista ti chiama tua moglie per dirti che e' al pronto soccorso e che non si e' fatta nulla e tu ABBANDONI il lavoro?
No, per essere sicuri che ho sentito questa cosa al minuto 21'24''...
Quindi se un chirurgo o uno che guida un treno o anche un casellante della autostrada se lo chiama la moglie che e' in prontosoccorso puo' mollare quello che sta facendo e va?
C'è situazione e situazione, il chirurgo non può lasciare l'operazione a metà. Lui era via Skype, quando gli arriva quella telefonata lì che la moglie è all'ospedale si sarebbe aspettato un po' più di comprensione da parte dell'altra persona...almeno dire: "è grave?". Invece per il fatto che aveva pagato, non gliene fregava nulla dello stato d'animo dello psicologo! Ma ti capovolgo la scena...se lo psicologo non fosse andato via, secondo te avrebbe ascoltato con attenzione il paziente, oppure avrebbe pensato alla moglie?
Andrea prova ad amare.......
UHAHAHAHAH non è vero che vi crescono così riguardo alle relazioni IO DALLA NASCITA HO SEMPRE CONSIDERATO LE RELAZIONI ETERNE la sua è una CARATTERISTICA PERSONALE FORSE ITALIOTA ma prima di tutto personale.... bravo le relazioni sono inconsce...
Degli atei non ne parliamo?
PER cosa hai scritto questa domanda?
Caecus Dessel E i due marò non ne vogliamo parlare cos'è non vanno più di moda?