Ti ringrazio molto Pieroangelo, grazie a te per il commento generoso e positivo! 🙏👌. Condivido con te la curiosità di imparare sempre nuove cose su questa splendida pianta e su come rapportarsi al meglio con lei. Ultimamente ad esempio mi sono molto incuriosito del metodo di potatura Simonit&Sirch. Grazie 😊🍀 vigneviniequalita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/23/2013/07/potaturaramificata_it.pdf
Salve, ovviamente mi sono iscritto al suo canale appena adesso che sto vedendo il video..... i complimenti fa sempre piacere riceverli e io non posso che farglieli, in quanto la trovo davvero preparato. .....proprio x quanto detto da lei, io faccio una potatura tardiva, in modo da contrastare le gelate tardive , che in questo modo ,riesco a salvare le gemme utili che ancora non si sono schiuse ( quelle 6 o 7 che occorrono per la potatura a TRALCIO RINNOVATO, almeno nel mio modo di fare). Un po come tutti gli alberi da frutto e faccio l'esempio dell'ulivo, anche la vite esercita la dominanza apicale e tornando all ulivo, la potatura giusta x la fisiologia dell'ulivo stesso e soltanto il VASO POLICONICO, è quella cimetta che si andrà a lasciare x ogni branca principale, producendo le AOXINE, esercitera' il controllo apicale e non avrà rami che competiranno e di conseguenza si avrà una vigoria più in basso, dove risulterà più facile la raccolta. Spero di essermi spiegato e mi scuso x essere passato da una pianta all'altra, ma credo abbia capito il concetto. Un caro saluto da Adriano da Campobasso
Buongiorno Angela, credo sia una caratteristica genetica su cui difficilmente si può intervenire. In verità l'uomo, con il miglioramento genetico, ha fatto comparire anche caratteri magari originariamente non presenti/frequenti nella specie. In questo caso il carattere è svantaggioso. Come è svantaggioso per noi insegnanti di scuola superiore che non ci vengano affidati compiti di ricerca o aggiornamento, che tra il mondo universitario (della ricerca) e noi non ci siano canali di comunicazione stabiliti, e che spesso a scuola ci assegnano a materie diverse nel corso degli anni. Ad esempio sono due anni ormai che non insegno più la materia in cui c'era il modulo di viticoltura, ambito che stavo approfondendo in quegli anni anche per dare agli studenti qualche buona indicazione pratica. Scusa la mia digressione e se non posso esserti di aiuto offrendo buone soluzioni ma solo riflessioni. In rete ho trovato la tua stessa segnalazione in questo forum - www.forum-macchine.it/forum/lavori-agricoli-e-forestali/colture-e-tecniche-agricole/viticoltura-ed-enologia/49863-gemme-su-tralcio-che-non-crescono - ma soluzioni mi pare ve ne siano poche. Non credo alla teoria dell'eriofide poiché mi sembra strano che vada a colpire proprio le gemme mediane. Sulla piegatura ad archetto, su base teorica non è sbagliata come idea (portando in alto la gemma mediana dovrebbe essere stimolata a germogliare e ad assumere la dominanza sul tralcio, ma se c'è un "blocco" fisiologico legato alla genetica dubito funzioni). Invece la soluzione di passare alla potatura corta (a due tre gemme) convertendo il vigneto alla forma d'allevamento cordone speronato credo sia la soluzione migliore. Questo evitando di fare tagli importanti però, che danneggerebbero a lungo termine le piante (tuttavia non dovrebbero esser richiesti tagli importanti se si passa da Guyot a cordone speronato, viceversa sarebbe invece tragico). Un saluto
Salve, in teoria funziona tutto così ma intrecciando il capo a frutto al filo di panchina i germogli median i non sviluppano, come si spiega? Si può evitare tutto questo!? Saluti dal nord Salento. 🤔🧐😁 A risentirci
Salve, in verità so che vi sono vitigni - soprattutto a bacca bianca - che, per ragioni genetiche, hanno le gemme basali del tralcio cieche (non schiudono proprio). Ma non so davvero cosa possa aver causato il mancato germogliamento delle gemme mediane sul tralcio...😶. Se vengono lasciate troppe gemme a pianta, e/o le piante sono deboli (magari per condizioni ambientali sfavorevoli), può essere tuttavia che alcune gemme restino ferme per fare economia di energie... Forse questa può essere un'ipotesi. Grazie del feedback 🙏 Saluti😊
Spiegazioni così chiare e semplici NON ne avevo MAI visto. Complimenti, bravissimo!!!!!.
Uno che spiega con termini corretti. Merce rara.
Semplicemente eccezionale e ineccepibile grazie tra centinaia di video il suo è il secondo cke mi a fatto capire come allevare la vite👌👍🏻🖐️🍀💯
Ti ringrazio molto Pieroangelo, grazie a te per il commento generoso e positivo! 🙏👌. Condivido con te la curiosità di imparare sempre nuove cose su questa splendida pianta e su come rapportarsi al meglio con lei. Ultimamente ad esempio mi sono molto incuriosito del metodo di potatura Simonit&Sirch. Grazie 😊🍀
vigneviniequalita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/23/2013/07/potaturaramificata_it.pdf
Grazie per il video ricco di informazioni e utili consigli
Salve, ovviamente mi sono iscritto al suo canale appena adesso che sto vedendo il video..... i complimenti fa sempre piacere riceverli e io non posso che farglieli, in quanto la trovo davvero preparato.
.....proprio x quanto detto da lei, io faccio una potatura tardiva, in modo da contrastare le gelate tardive , che in questo modo ,riesco a salvare le gemme utili che ancora non si sono schiuse ( quelle 6 o 7 che occorrono per la potatura a TRALCIO RINNOVATO, almeno nel mio modo di fare).
Un po come tutti gli alberi da frutto e faccio l'esempio dell'ulivo, anche la vite esercita la dominanza apicale e tornando all ulivo, la potatura giusta x la fisiologia dell'ulivo stesso e soltanto il VASO POLICONICO, è quella cimetta che si andrà a lasciare x ogni branca principale, producendo le AOXINE, esercitera' il controllo apicale e non avrà rami che competiranno e di conseguenza si avrà una vigoria più in basso, dove risulterà più facile la raccolta.
Spero di essermi spiegato e mi scuso x essere passato da una pianta all'altra, ma credo abbia capito il concetto.
Un caro saluto da Adriano da Campobasso
Nella varietà di uva merlot, il mancato germogliamento delle gemme mediana è una costante. Sarebbe ottimo sapere il perché
Buongiorno Angela, credo sia una caratteristica genetica su cui difficilmente si può intervenire. In verità l'uomo, con il miglioramento genetico, ha fatto comparire anche caratteri magari originariamente non presenti/frequenti nella specie. In questo caso il carattere è svantaggioso. Come è svantaggioso per noi insegnanti di scuola superiore che non ci vengano affidati compiti di ricerca o aggiornamento, che tra il mondo universitario (della ricerca) e noi non ci siano canali di comunicazione stabiliti, e che spesso a scuola ci assegnano a materie diverse nel corso degli anni. Ad esempio sono due anni ormai che non insegno più la materia in cui c'era il modulo di viticoltura, ambito che stavo approfondendo in quegli anni anche per dare agli studenti qualche buona indicazione pratica. Scusa la mia digressione e se non posso esserti di aiuto offrendo buone soluzioni ma solo riflessioni. In rete ho trovato la tua stessa segnalazione in questo forum - www.forum-macchine.it/forum/lavori-agricoli-e-forestali/colture-e-tecniche-agricole/viticoltura-ed-enologia/49863-gemme-su-tralcio-che-non-crescono - ma soluzioni mi pare ve ne siano poche. Non credo alla teoria dell'eriofide poiché mi sembra strano che vada a colpire proprio le gemme mediane. Sulla piegatura ad archetto, su base teorica non è sbagliata come idea (portando in alto la gemma mediana dovrebbe essere stimolata a germogliare e ad assumere la dominanza sul tralcio, ma se c'è un "blocco" fisiologico legato alla genetica dubito funzioni). Invece la soluzione di passare alla potatura corta (a due tre gemme) convertendo il vigneto alla forma d'allevamento cordone speronato credo sia la soluzione migliore. Questo evitando di fare tagli importanti però, che danneggerebbero a lungo termine le piante (tuttavia non dovrebbero esser richiesti tagli importanti se si passa da Guyot a cordone speronato, viceversa sarebbe invece tragico). Un saluto
@@students7766 purtroppo, sono d'accordo con te sulla distanza della scuola dal mondo reale, anche questa è una costanza. Buon lavoro
Salve, in teoria funziona tutto così ma intrecciando il capo a frutto al filo di panchina i germogli median i non sviluppano, come si spiega? Si può evitare tutto questo!? Saluti dal nord Salento. 🤔🧐😁 A risentirci
Salve, in verità so che vi sono vitigni - soprattutto a bacca bianca - che, per ragioni genetiche, hanno le gemme basali del tralcio cieche (non schiudono proprio). Ma non so davvero cosa possa aver causato il mancato germogliamento delle gemme mediane sul tralcio...😶. Se vengono lasciate troppe gemme a pianta, e/o le piante sono deboli (magari per condizioni ambientali sfavorevoli), può essere tuttavia che alcune gemme restino ferme per fare economia di energie... Forse questa può essere un'ipotesi. Grazie del feedback 🙏 Saluti😊
@@students7766 grazie per la disponibilità