Benvenuti sul canale RUclips INFN-LNF. Saremo lieti di ricevere i vostri commenti. La nostra policy in materia di moderazione prevede: commentare in maniera appropriata e in relazione all'argomento trattato. Eventuali commenti offensivi o non pertinenti saranno rimossi. Durante la lezione cercheremo di rispondere a tutte le vostre domande, per le quali vi ringraziamo. Qualora non ci fosse possibile e voleste contattarci potete scrivere a stages@lists.lnf.infn.it
Molto interessante! Premetto che uso le mascherine, ma ho notato che queste, per quanto facili da mettere, non si sanno indossare. Troppe volte ho visto persone spostarle sul mento, sulla testa, col naso scoperto, etc e tutto, dopo aver toccato qualche superficie sporca e senza aver igienizzato nemmeno le mani (pratica inutile per altro, se la mascherina la mettiamo per coprire, anche solo momentaneamente, una parte diversa da bocca e naso). Si dice che se tutti indossiamo le mascherine ci proteggiamo a vicenda, ma non si dice che se le indossiamo così, forse, si rischia di aumentare il contagio o auto-contagio. Inoltre, chi le indossa, tende a non rispettare la distanza sociale, perché sembrano offrire un senso di sicurezza che in realtà non esiste. O si impara che una volta indossate (e solo su naso e bocca) non vanno più toccate, se non per toglierle definitivamente o altrimenti, il loro uso errato rischia di avere un effetto boomerang poco piacevole sia per la persona che la usa che per le strutture ospedaliere. Detto questo, mi piacerebbe sapere anche se gli sterilizzatori venduti negli e-commerce abbiano reale efficacia. A detta di quanto proclamano nella pubblicità sarebbero in grado di eliminare virus, batteri, funghi nel giro di pochi minuti grazie all’uso di raggi UV, pertanto, dovrebbero essere in grado di modificare il DNA o l’RNA dei microbi. Ammesso che siano veri raggi UV, non è pericoloso vendere un certo tipo di oggetti se non si sa utilizzarli? Ad esempio, se metto all’interno dello sterilizzatore un cellulare e i raggi UV colpiscono solo la parte superiore, avrò effettuato solo una sterilizzazione parziale, pertanto inutile, soprattutto se il microbo è abbastanza resistente sulle superfici. Ma, sorvolando su questo fatto...le pubblicità di questi oggetti promettono di effettuare un’ampia sterilizzazione (viene spesso indicata la percentuale e manco a dirlo, è elevata) anche per le mascherine. Domanda: se i raggi UV sono veri raggi UV, non si rischia di degradarne il tessuto? Inoltre, rimane sempre il problema che la luce non colpisca tutto l’oggetto ma solo una parte, rischiando una sterilizzazione incompleta. Ancora una volta, non rischiano di dare un senso di certezza che non dovrebbe esserci? Spero che il prof. G.Cuttone possa chiarire un giorno anche questi aspetti. Per il momento, mi limito a dirvi un grandissimo grazie.
Benvenuti sul canale RUclips INFN-LNF. Saremo lieti di ricevere i vostri commenti. La nostra policy in materia di moderazione prevede: commentare in maniera appropriata e in relazione all'argomento trattato. Eventuali commenti offensivi o non pertinenti saranno rimossi. Durante la lezione cercheremo di rispondere a tutte le vostre domande, per le quali vi ringraziamo. Qualora non ci fosse possibile e voleste contattarci potete scrivere a stages@lists.lnf.infn.it
Molto interessante! Premetto che uso le mascherine, ma ho notato che queste, per quanto facili da mettere, non si sanno indossare. Troppe volte ho visto persone spostarle sul mento, sulla testa, col naso scoperto, etc e tutto, dopo aver toccato qualche superficie sporca e senza aver igienizzato nemmeno le mani (pratica inutile per altro, se la mascherina la mettiamo per coprire, anche solo momentaneamente, una parte diversa da bocca e naso).
Si dice che se tutti indossiamo le mascherine ci proteggiamo a vicenda, ma non si dice che se le indossiamo così, forse, si rischia di aumentare il contagio o auto-contagio. Inoltre, chi le indossa, tende a non rispettare la distanza sociale, perché sembrano offrire un senso di sicurezza che in realtà non esiste. O si impara che una volta indossate (e solo su naso e bocca) non vanno più toccate, se non per toglierle definitivamente o altrimenti, il loro uso errato rischia di avere un effetto boomerang poco piacevole sia per la persona che la usa che per le strutture ospedaliere.
Detto questo, mi piacerebbe sapere anche se gli sterilizzatori venduti negli e-commerce abbiano reale efficacia. A detta di quanto proclamano nella pubblicità sarebbero in grado di eliminare virus, batteri, funghi nel giro di pochi minuti grazie all’uso di raggi UV, pertanto, dovrebbero essere in grado di modificare il DNA o l’RNA dei microbi.
Ammesso che siano veri raggi UV, non è pericoloso vendere un certo tipo di oggetti se non si sa utilizzarli? Ad esempio, se metto all’interno dello sterilizzatore un cellulare e i raggi UV colpiscono solo la parte superiore, avrò effettuato solo una sterilizzazione parziale, pertanto inutile, soprattutto se il microbo è abbastanza resistente sulle superfici. Ma, sorvolando su questo fatto...le pubblicità di questi oggetti promettono di effettuare un’ampia sterilizzazione (viene spesso indicata la percentuale e manco a dirlo, è elevata) anche per le mascherine.
Domanda:
se i raggi UV sono veri raggi UV, non si rischia di degradarne il tessuto? Inoltre, rimane sempre il problema che la luce non colpisca tutto l’oggetto ma solo una parte, rischiando una sterilizzazione incompleta. Ancora una volta, non rischiano di dare un senso di certezza che non dovrebbe esserci? Spero che il prof. G.Cuttone possa chiarire un giorno anche questi aspetti. Per il momento, mi limito a dirvi un grandissimo grazie.