Alpha fligth solo quelli di Byrne! Bisognerebbe che molti sceneggiatori di oggi si mettessero a leggere e a studiare queste pagine per fare fumetti inclusivi ... ma fatti bene! Non le schifezze di oggi ( tim drake? Alan scott?)
Già. Byrne era avanti, acuto e di classe. Lui come molti della sua generazione. Ma era proprio un'altra Marvel, che pensava storie per il puro gusto di intrattenere bene e con un buon occhio anche ai problemi sociali del momento, restituendo prodotti adulti e spensierati al tempo stesso. Si scriveva per narrare, non per accontentare chissà quale cricca o agenda, che puntualmente dimentica i bisogni - della maggioranza che conta - dei lettori. P.S. I primi 28 numeri gestiti da Byrne furono comunque unici, e alcuni autori venuti subito dopo non seppero a volte farne tesoro. Seppur non disdegni Mantlo e soci - che fecero il possibile in maniera onesta - non ho mai del tutto digerito la riscrittura sulle origini Puck e il suo relativo nanismo...non a caso lo stesso Byrne storse un po' il naso all'idea di un origine legata a maledizioni e poteri mistici. Ma tant'è... Comunque, avercene di Mantlo e soci al giorno d'oggi.😉
@@ilfumettarovetustochannel si Mantlo è da rivalutare... un onesto artigiano che però alla fine grossi danni non ne ha mai fatti... invece certi autorini.... osannati dalla critica ... sono riusciti a rovinare serie e personaggi ( e quello del tuo ehm ehm è uno di questi)
@@dottbruco2229 Dal mio piccolo, per conoscenze dirette in certi ambienti editoriali, determinati autori sono spesso, ahimè, spinti e incensati a livello politico. Ergo, se appartieni a certe cricche sei sullo scranno più alto, altrimenti rimani in classe economica... In Italia ci sono, e ci sono stati, diversi "autoroni soloni", figurarsi in America, dove tutto, soprattutto negli ultimi dieci quindici anni, è legato a propagande e Corporation piegate a determinate narrazioni. Se poi parliamo nello specifico dell'attuale e sciagurata Marvel, non dimentichiamo mai a chi appartiene, sia a livello cartaceo che cinematografico...🐭😎
Se ti riferisci al 220 italiano, l’ho già trattato molto tempo fa. Quello con le sentinelle che invadono New York, per i disegni di un ancora credibile Romita jr.😉
Beh, dopotutto, come detto anche in video, lo avevano quasi costretto a prendere in mano il team Canadese (non a caso seccò il povero Guardian già al 14esimo numero) ...però, ad avercene di scritture e professionalità del genere oggigiorno. 😎👌
Non apprezzare John Byrne significa essere molto distanti dal fumetto e dai personaggi ... Certo Chapter One non ha senso come progetto ma citatlo tra tutti i suoi lavori significa essere volutamente orientati allo sminuire questo autore. Averne ora alla marvel di autori di questo calibro, soprattutto come illustratore e soggettista (e meno come sceneggiatore) Purtroppo ora la marvel fa pietà per l' 80% degli autori e prodotti ...
John Byrne non l'ho mai apprezzato. Basti considerare cosa fece con "Spider Man Chapter One" (inguardabile) e "Superman Man of Steel". Solo lui poteva "concepire" Superman volare oltre l'atmosfera terrestre con appresso tanto di bomboletta d'ossigeno e annessa mascherina di plastica! Patetico. Un salutone
@@remotripodo5238 Su Chapter One sono d’accordo con te. Frutto di un Byrne stanco e troppo sperimentale. Senza verve. Forse un operazione sbagliata a prescindere. Man of Steel invece rimane un caposaldo nella riscrittura del mito di Superman post Crisis. Può piacere o no in base ai propri gusti personali, ma non si può negare la sua enorme importanza nella storia dell’azzurrone e della DC Comics tutta. 😎👌
Era l'inizio del post Crisi su Terre Infinite ... Con ristrutturazione totale di personaggi e universo DC , il difetto in DC in quel periodo era la disorganizzazione tra i vari editori e testate oltre la notevole distanza tra Byrne a gli altri creativi delle serie classiche piuttosto inferiori a lui
Alpha fligth solo quelli di Byrne!
Bisognerebbe che molti sceneggiatori di oggi si mettessero a leggere e a studiare queste pagine per fare fumetti inclusivi ... ma fatti bene! Non le schifezze di oggi ( tim drake? Alan scott?)
Già. Byrne era avanti, acuto e di classe. Lui come molti della sua generazione. Ma era proprio un'altra Marvel, che pensava storie per il puro gusto di intrattenere bene e con un buon occhio anche ai problemi sociali del momento, restituendo prodotti adulti e spensierati al tempo stesso. Si scriveva per narrare, non per accontentare chissà quale cricca o agenda, che puntualmente dimentica i bisogni - della maggioranza che conta - dei lettori. P.S. I primi 28 numeri gestiti da Byrne furono comunque unici, e alcuni autori venuti subito dopo non seppero a volte farne tesoro. Seppur non disdegni Mantlo e soci - che fecero il possibile in maniera onesta - non ho mai del tutto digerito la riscrittura sulle origini Puck e il suo relativo nanismo...non a caso lo stesso Byrne storse un po' il naso all'idea di un origine legata a maledizioni e poteri mistici. Ma tant'è... Comunque, avercene di Mantlo e soci al giorno d'oggi.😉
@@ilfumettarovetustochannel si Mantlo è da rivalutare... un onesto artigiano che però alla fine grossi danni non ne ha mai fatti... invece certi autorini.... osannati dalla critica ... sono riusciti a rovinare serie e personaggi ( e quello del tuo ehm ehm è uno di questi)
@@dottbruco2229 Dal mio piccolo, per conoscenze dirette in certi ambienti editoriali, determinati autori sono spesso, ahimè, spinti e incensati a livello politico. Ergo, se appartieni a certe cricche sei sullo scranno più alto, altrimenti rimani in classe economica... In Italia ci sono, e ci sono stati, diversi "autoroni soloni", figurarsi in America, dove tutto, soprattutto negli ultimi dieci quindici anni, è legato a propagande e Corporation piegate a determinate narrazioni. Se poi parliamo nello specifico dell'attuale e sciagurata Marvel, non dimentichiamo mai a chi appartiene, sia a livello cartaceo che cinematografico...🐭😎
@@ilfumettarovetustochannel puro Vangelo ... élite globaliste
Potresti stupirmi di più solo tirando fuori il n°220 dell' Uomo Ragno...
Se ti riferisci al 220 italiano, l’ho già trattato molto tempo fa. Quello con le sentinelle che invadono New York, per i disegni di un ancora credibile Romita jr.😉
@@ilfumettarovetustochannel propio quello🤤
@@vvvxx2337 😎👌
Ciclo molto bello.
Ma già li,Byrne, mostrava una certa trascuratezza.
Beh, dopotutto, come detto anche in video, lo avevano quasi costretto a prendere in mano il team Canadese (non a caso seccò il povero Guardian già al 14esimo numero) ...però, ad avercene di scritture e professionalità del genere oggigiorno. 😎👌
Non apprezzare John Byrne significa essere molto distanti dal fumetto e dai personaggi ... Certo Chapter One non ha senso come progetto ma citatlo tra tutti i suoi lavori significa essere volutamente orientati allo sminuire questo autore. Averne ora alla marvel di autori di questo calibro, soprattutto come illustratore e soggettista (e meno come sceneggiatore) Purtroppo ora la marvel fa pietà per l' 80% degli autori e prodotti ...
Byrne, nel bene e nel male, ha segnato gli anni '80. Non c'è un suo prodotto in quel decennio che non fosse Oro.
John Byrne non l'ho mai apprezzato. Basti considerare cosa fece con "Spider Man Chapter One" (inguardabile) e "Superman Man of Steel".
Solo lui poteva "concepire" Superman volare oltre l'atmosfera terrestre con appresso tanto di bomboletta d'ossigeno e annessa mascherina di plastica!
Patetico.
Un salutone
@@remotripodo5238 Su Chapter One sono d’accordo con te. Frutto di un Byrne stanco e troppo sperimentale. Senza verve. Forse un operazione sbagliata a prescindere. Man of Steel invece rimane un caposaldo nella riscrittura del mito di Superman post Crisis. Può piacere o no in base ai propri gusti personali, ma non si può negare la sua enorme importanza nella storia dell’azzurrone e della DC Comics tutta. 😎👌
Era l'inizio del post Crisi su Terre Infinite ... Con ristrutturazione totale di personaggi e universo DC , il difetto in DC in quel periodo era la disorganizzazione tra i vari editori e testate oltre la notevole distanza tra Byrne a gli altri creativi delle serie classiche piuttosto inferiori a lui
@@Vittorio-xl4dv Già, anche quel Gap fu un aspetto non da poco nella poca omogeneità del post Crisis. Ma come detto sopra, avercene oggi😉
Mai piaciuti. 😬
Eh vabbè, ci sta.😉