Ringrazio tutti quelli che hanno ascoltato e stanno commentando. Invito tutti al tempo stesso a mantenere la serenità e la compostezza delle parole. Ricordo che Gesù ha detto ai suoi apostoli che sono nel mondo ma non del mondo. Anche nel linguaggio noi non siamo del mondo. Siamo fieri che il Signore ci abbia fatto cristiani ( almeno io lo sono) ma per questo ci ha legati al mondo con un patto di misericordia che concretamente é anche rispetto dell'avversario persino quando evidentemente sbaglia. Non so se Benigni fosse in buona o mala fede, chi di noi può dirlo? Sicuramente é sceso su un campo inadatto per lui. Spero si ravveda e oso sperare che chieda scusa
Don Paolo mi rendo conto che il mio intervento fosse troppo acceso ma ritengo quella persona in mala fede e di cattivo gusto. Le sue parole avrebbero potuto urtare la sensibilità di molti. Il fatto che non si sia meramente posto il problema fa di questo comico una persona patetica in mala fede e dubito si ravveda. Forse non sa neppure cosa sia il ravvedimento.
Caro Don Paolo, a tutto esiste un limite, anche alla cristiana pazienza! La volgarità e la blasfemia vanno chiamate con il loro nome. Il cristiano ha il dovere di difendere con forza la propria fede senza alcuna indulgenza o debolezza. Spero che almeno lei sia d' accordo ed inoltre un guitto come Benigni, prima di permettersi di infangare la fede la bocca se la dovrebbe lavare con l' acido cloridrico. E sono stata anche troppo gentile!
Grazie Don Paolo. Seguo con passione le tue lezioni di filosofia. Sono meravigliose. Grazie per l'intervento riguardo al commento del comico toscano inerente al Cantico dei Cantici. Occorre fare chiarezza su temi così complessi usati a sproposito per dare una rilettura teologica forzata di un testo di una immensa profondità. Grazie perché è un bel servizio per tutte le persone poco preparate che potrebbero subire confusione da queste esegesi piegate al politicamente corretto. Un bel servizio per i Cristiani e per tutte le persone innamorate della cultura e specialmente della verità. Con stima. PATRIK
Non siete proprio capaci di ascoltare l'intervento di Roberto e di emozionarvi, vero? Sono dispiaciuto per voi per quello che vi perdete... Viva Roberto!
Puah! Roberto Benigni. Sappiamo tutti perché ha vinto l'oscar, non è originale neanche nel scegliere a chi vendersi, figuriamoci se lo è quando parla della Bibbia. Parola di Becchino de Mortis.
Grazie Don Paolo, per difendere la Parola di Dio. Grazie per la chiarezza degli argomenti e per la spiegazione mite ma autorevole. Benedizioni in nome di Cristo nostro Signore e Re! Chiesa Evangelica di Genova
Non ho dubbi che a contrastarla siano stati i seminaristi! Resista! Si ricordi che la vocazione sacerdotale oggi é messa a dura prova proprio dentro la Chiesa!
@@donPaoloTammi grazie don per questa esplicita affermazione. Non essere del mondo significa essere testimoni fermi e controcorrente. Giuseppe Lagne, pregheremo per il vostro essere uomini nel mondo e di esempio nel giusto, almeno voi.
@@giuseppelagne794 non scoraggiati perché anch'esse dovessimo affrontare la morte saremo nelle braccia di Gesù Il brutto sarebbe se voltassimo le spalle a Gesu Andremmo dritti con quello con le corna a bruciare all'inferno
La Bibbia non è "tutta piena di violenza" come dice Benigni, ma ne contiene senza dubbio. E se dovessimo calcolare i passi pacifici versus quelli violenti non sarei sicuro che i primi sarebbero in numero maggiore...
Non saprei davvero come lei o chiunque altro potrebbe mettersi a " contare" i brani di violenza nella Bibbia rispetto agli altri. Mi sembra un approccio un po' elementare a un testo come la Bibbia...persino un grande combattente come il re Davide ( che é presentato come uno die prediletti di Dio) si pente della violenza fatta quando Simei lo maledice ( II Samuele 16, 5 - 10) . E poi occorre ancora una volta ribadire che la " Bibbia" non è solo l'AT e che quando noi cristiani la citiamo dobbiamo considerarla complessivamente . La vera rivelazione di Dio per i cristiani é Gesù Cristo che ha detto : offri l'altra guancia. Comunque grazie di essersi iscritto al mio canale
Grazie don Paolo per questo intervento chiaro e pacato. Di tutta questa vicenda mi colpisce la violenza (con toni suadenti e melliflui, ma pur sempre tale) usata nel tentare di stravolgere una narrazione attraverso una lettura strumentale che non può che sfibrare i più fragili (in un panorama di ignoranza e confusione come l'attuale il risultato è ampio e assicurato), ma anche un certo silenzio nella chiesa. Non invoco di certo una crociata e sono cosciente che talvolta il clamore rischia di essere cassa di risonanza. Mi illudo pensando che se il cardinale citato a sproposito prendesse pubblicamente una posizione forse si potrebbe far strada ad una minima chiarezza su questa lettura volutamente "leggera"? Mi spiacerebbe che qualcuno pensasse al silenzio-assenso...
Don Paolo la ringrazio del suo intervento chiarificatore. Non conoscevo assolutamente se non alcuni passi del cantico, non a caso, letto durante il cateschismo per il matrimonio. Sono rimasta molto molto perplessa dell' interveto di Benigni che se pur in buona fede o con buon proposito( spero!) ritengo veramente non adatto e inopportuno al contesto e, ovviamente, lì su quel palcoscenico e con quel pubblico preparato a una serata canora, è stato, sono sicura, capito solo con il senso che gli è stato dato. Troppo forte e fuori senso e contesto la lettura di un testo sacro dove si tratta di ben altro. Non lo trovo lecito e mi chiedo se per caso avesse deciso di leggere un passo del Corano la Rai avrebbe dato il benestare. Penso di no, proprio perché sarebbe stato irrispettoso nei confronti dei Musulmani. Ma qua la chiudo! È stato bravissimo a leggere con enfasi da attore ed era anche coinvolgente e a tratti emozionante ma NON ERA ASSOLUTAMENTE OPPORTUNO.
La ringrazio molto Silvia del suo consenso. Effettivamente molti hanno messo in luce che in nessun paese, se non democratico e anche secolarizzato come il nostro, sarebbe stato possibile fare una lettura di un testo sacro così scoraggiante e falsa nonché tendenziosa. Ma pazienza. Spero possa vivere il suo matrimonio con fede. Buona giornata
credo che Benigni non abbia certo la cultura per poter fare delle analisi su testi che vanno oltre, e non di poco, le sue capacità di apprendimento; come dice Don Paolo, meglio che continui a fare i suoi film comici, più consoni al suo livello culturale.
Solo oggi sono riuscita a sentire Benigni Sanremo 2020, delusione doveva stravolgere il vero contenuto , doveva adeguarsi al nuovo indirizzo scandalistico per catturare l' attenzione per meritare il compenso esorbitante......io non mi sono scandalizzata, ma no caro benigni, sei stato finto e convinto....solo tu!!!!
L'avevo già sentita questa teoria sul Cantico dei Cantici. Magari chi l'ha scritto intendeva rappresentare entrambe le cose. Non c è mai una sola chiave di lettura, non crede?
Concordo pienamente con quanto detto dal professore e sacerdote. Mi pongo una domanda che apparirà polemica ma è solo portatrice di una istanza di justitia: come mai i grandi accademici specie di materie letterarie ed intellettuali che storcono il naso fiutando "incompetenza" ogni volta che qualcuno pur informato ed avveduto esprime un parere sulla loro materia, stanno invece zitti se questo qualcuno è dalla parte dominante culturalmente diciamo o comunque è un vincente o almeno in vista e famoso? Così assistiamo a dichiarazioni di soubrettes su argomenti che farebbero tremare le vene ai polsi a costituzionalisti; discettazioni economiche da professori di filosofia; statuizioni politologiche di ragionieri; considerazioni geopolitiche di valenti giovanotti che pensano che il Venezuela ed il Cile sono la stessa cosa; ecc. ecc.
Finalmente, un uomo di fede si è fatto vivo su RUclips sul triste evento della sceneggiata di Benigni a San Remo per la modica cifra di 300k di euro, io non ho visto il festival di Sanremo, ma ho cercato su RUclips quel video, ho trovato una registrazione scarsa in sala, anche perché la Rai ha rimosso il video in questione da RUclips, che dire, un cantico dei cantici in versione pornografica ed oscena, tratta da traduzioni bislacche di rabbini strampalati, per quale motivo??? E metterci in mezzo l'amore tra individui dello stesso sesso??? La lettera di San Paolo ai Romani 1: 27 e chi l'ha mai letta, il Levitico capitolo 18 verso 2 e capitolo 20 verso 13 sono emeriti sconosciuti per il signor Benigni??? E per tutti i cristiani spettatori del Festival, può essere mai???? Buona serata! L'ho visto in ritardo il suo video, mi spiace!
Buonasera,a monte di tutte le possibili considerazioni qui sentite,che condivido , mi domando che cosa c' entrava di parlare del Cantico dei cantici a Sanremo.....
Bellissima catechesi speravo che un sacerdote Ferrato fa chiarezza sul Caso benigni che ha offeso la Nostra religione E quella dei fratelli ebrei Io la colpa la do alla Rai Che vuol Ridimensionare La chiesa
Don Paolo complimenti per l'esposizione dei suoi concetti riguardo l'argomento Benigni-San Remo. Io ho 36 anni, mi chiamo Michele, sono un cuoco e vivo da 5 anni a Stoccolma in Svezia. Per scelta personale ho deciso di non guardare più la tv/giornali da oltre 15 anni poichè al 95% è spazzatura oltre a condiziar l'opinione pubblica (come disse Malcom X, quanto aveva ragione). San Remo anni fa era un flop colossale e seguito sempre meno... così hanno pensato di fare scalpore e scandali di ogni tipo pur di far tornare un minimo interesse. Mi è bastato ascoltare i miei colleghi di lavoro su questo spettacolo osceno e immorale quale è il festival, tra sessualità, irriverenza e 0 rispetto x chi crede in Dio. Scandali su votazioni farlocche, ospiti invitati e pagati x fare presenza, 0 cultura, 0 vera Musica... Benigni è un paraculo e ovviamente non dice a caso o innocentemente certe cose lo sanno anche i bambini... ma la cosa piu che mi delude sono le persone che ancora guardano questi programmi colmi di ignoranza e cattivi esempi ma d'altronde se il mondo va così male non cè da chiedersi perchè ma solo fare mea culpa. Io in Svezia ho riassaporato la gioia di lavorare e vivere al contrario di quando ero a Milano. Ma senza alzarsi le maniche e soprattutto studiare, informarsi, avere buona volontá e coraggio non si va da nessuna parte. Il problema dell'italia è la popolazione stessa in maggioranza, schiavi e servi del dio danaro, che si vendono x poco o nulla, che invidiano, che pur di far carriera si prostrano, una delinquenza e una strafottenza senza precedenti, una politica vergognosa, un paese che ormai fa ridere il mondo e non x la comicità o il teatro... non voglio dilungarmi e concludo dicendo che i tempi odierni sono figli e frutto di persone senza dignità, senza amore e amicizia x il prossimo, senza un briciolo di umiltà, sentimenti, onesta... ogni volta che torno a Milano mi sembra di essere andato via da decenni invece sono solo 5 anni. E mi rattrista e mi ferisce sapere che la brava gente e i miei parenti, sono per lo piu costretti ad una vita dura, colma di incertezza e ingiustizie. Michele
Grazie Michele per la sua bella testimonianza. Le auguro ogni bene. Lei ha fatto dell'Italia un ritratto senza sconti ma , forse con un po' di pessimismo, penso sia molto vero. Io insegno ai liceali da una vita e dentro di me ogni giorno ho la fiducia di seminare qualcosa, che non raccoglierò io. Stia bene, le faccio davvero tanti auguri
@@donPaoloTammi scusate padre ma perché parlare di amore fa ancora scandalo,anche Ravasi nn mi sembra discordante con il flusso d amore,, perché incanalare l amore, padre quando santa Chiara scrive le lettere ad Agnese di Praga si sente ancora tanto candore il suo Cristo sponsale e bambino é uno sposo degno d amore, padre l amore e un educazione del cuore,senza muri divisori,,,,,di nessun lotto,,buon passaggio
Gentile Maria a me non crea alcun scandalo parlare di amore. Pe runa vita, prima di diventare preside, ho preparato le coppie al matrimonio e non certo parlando loro di un candore senza passione. Non é l'ideale cristiano, che invece é profondamente umano e incarnato, cioè rivela un Dio che ha assunto la carne dell'essere umano. Qui il problema non é parlare di amore . E' di uno showman che si fa scudo della sua popolarità di attore per parlare della Bibbia senza alcuna conoscenza, anzi con molta ignoranza, per giunta citando studiosi biblici in fretta ( infatti pochi li hanno uditi) che sicuramente non ha mai consultato. Chi parla del Cantico si prepara bene e se ben preparato parlerà dell'amore come lo present la Bibbia o come lo hanno vissuto i santi ( lei cita santa Chiara che parlò del suo appassionato amore per Cristo )
@@donPaoloTammi sono tanto felice della vostra attenzione, sapete mi avvicino al cristianesimo da poco e lo trovo tanto bello enigmatico e trasparente,posso farvi qualche domanda? dico sul serio,,,nn e perdita di tempo ,ma desiderio di animo nn e evasione ma bisogno di membra e dimente
No,don Paolo, lei non l'avrebbe detto nemmeno x 500000 euro che il Cantico parla anche dell' amore tra un uomo e il suo uomo,perché dall' esposizione che ha fatto mi sembra intellettualmente e moralmente onesto, cosa che non è Benigni.
@gentile don Paolo, Lei e anche altri sacerdoti dimenticano che Gesu Cristo disse anche: ...l' uomo si unirà alla propria donna e insieme saranno una sola carne" Grazie.
Gentilissimo, la frase che lei cita non é di Gesù Cristo ma del libro della Genesi. Gesù l'ha confermata ma ha anche chiesto ad alcuni di lasciare padre, madre, moglie, fratelli e averi per seguirlo. Ecco io ho seguito Gesù in quest'ultimo che ha detto
Ma don Tammi lei si abbassa a parlare di questa persona. Quando una trasmissione sulla rai denigra così una grande parte degli italiani non vale la pena vederla.
In realtà Sanremo non l'ho visto ma quando ho sentito dai giornali dell'intervento di Benigni me lo sono andato a risentire e da lì é nato il commento.
Trovo che vi sia una malizia di fondo nel commento di don Paolo fin dall'inizio quando afferma che preferisce Verdone a Benigni... Per il resto,ho trovato anche io alquanto sopra le righe l 'interpretazione del Cantico ,ciò nondimeno credo nella buona fede di Benigni ...e sono certa che il citato e amatissimo cardinale Martini,nel suo "cortile dei gentili"non usasse i toni saccenti e puntuti che ho rilevato e che hanno tanto contribuito a svuotare le Chiese.
Gentilissima i toni del cardinale Martini li amavo anche io ma, come ogni buon maestro, anche Martini sapeva che ciascuno ha il suo stile e che ogni situazione ed ogni risposta hanno la loro specificità. Toni saccenti e puntuti non mi pare di averne usati: la chiarezza e la produzione di argomenti non equivalgono a saccenza ma casomai a riequilibrio della verità. Libera di pensare che le chiese si siano " svuotate" per i motivi che lei pensa ma ritengo che come minimo la questione dello " svuotamento" sia più complessa e non affrontabile con simile leggerezza
Mi permetto di intervenire. Riguardo al linguaggio metaforico degli scritti biblici, ha perfettamente ragione, in molti passaggi è utilizzata la metafora dell'amore sponsale per parlare dell'amore di Dio e dell'amore adultero o meretricio per parlare delle infedeltà del popolo. La metafora è molto usata, come le allusioni, i rinvii, le riletture e molte altre figure stilistiche che fanno della Bibbia un testo profondo e fecondo. Ma in ogni passo, l'uso della metafora è reperibile dal quadro narrativo impostato in maniera tale che il lettore percepisce che l'"autore" mette in avanti una metafora. Nel caso del cantico dei Cantici questo non avviene. Nel Cantico dei Cantici non c'è nessun innalzamento verso il trascendente (per usare il linguaggio di Fusaro sull'argomento) neppure come addenda, tipo quella operata nel Qohelet, per stemperare alcuni passaggi troppo scettici. Nel Cantico, nessun lemma, nessuna cornice narrativa o redazionale invita il lettore a leggere tali poemi in chiave metaforica. Il testo, in quanto tale, si presenta come un insieme di poemi erotici. Mentre per altri testi l'interpretazione metaforica è suggerita dal testo stesso, nel cantico questo suggerimento non c'è. L'interpretazione metaforica è avvenuta ad extra, durante i dibattiti in seno al giudaismo e poi anche in seno al cristianesimo nascente, per giustificare la permanenza di tale testo nel canone biblico, o meglio, nelle liste di libri considerati sacri ed ispirati. L'interpretazione trascendente è stata quindi la ragione che ha permesso di mantenere il Cantico all'interno di una lista che diverrà in seguito il canone biblico. Ora, le ragioni che hanno potuto portare i rabbini e i Padri della chiesa a "salvare" il Cantico sono a noi ignote, fatto sta che lo hanno visto come una metafora dell'amore divino. E' lecito un approccio "desacralizzante" del testo ? Sì, è il testo stesso che lo permette, perchè l'interpretazione "metaforico-trascendente" non è funzionale al testo ma funzionale alla sua permanenza nel canone, perchè è difficile trovare in questi poemi erotici appigli ermeneutici atti a corroborare tale visione trascendente. Il Cantico è, come dice Benigni, una canzone che esalta, se non l'amore erotico, l'amore erotico e passionale di due innammorati. La struttura stilistica, il contenuto, tutto porta ad affermare che sono poemi "profani" e non scritti con l'intenzione metaforica. Quindi dissento dall'interpretazione sapienziale. Non è letteratura sapienziale (che spesso usa metafore), ma letteratura erotico-poetica. Per il secondo inciampo, sono d'accordo con lei, non si può parlare nè d'autore, nè di interpretazione univoca del tutto.
Carissimo la sua interpretazione é sottile e intelligente. La ringrazio. Non credo che in genere la metafora per essere usata abbia bisogno di un riferimento al senso pieno già nel testo. Intendo dire che seppure non si parli di Dio nel testo del Cantico ciò non esclude che l'autore ne volesse parlare usando quel linguaggio. Io posso non parlare della morte , perché ritengo inopportuno farlo eppure usare metafore riguardo alla fine , al termine, alla conclusione. Inoltre io da credente sto con l'autorità della Chiesa e della sinagoga che hanno accolto questo canto nel Canone. I rabbini più esigenti lo hanno espunto ma solo perché é di lingua greca e non rientra dunque tra i 39 libri della Tanak ebraica. L'eros poetico può rientrare nella letteratura sapienziale, perché no? E' sapienza divina tutto ciò che é ispirato e aiuta a conoscere Dio. Grazie comunque del suo intervento
@@donPaoloTammi Carissimo don Paolo, sono io che la ringrazio per questa sua pacatezza e apertura al dialogo, in youtube è molto raro. Non voglio tediarla e obbligarla ad un dibattito, che magari non le interessa. Mi permetto quindi una semplice puntualizzazione di qualcosa che mi sta a cuore, la metodologia, se le interessa discuterne mi faccia segno, sennò per me è tutto apposto. Prima di puntualizzare, mi preme distinguere i piani interpretativi che sono soliti essere usati nell'approccio dei testi biblici, piani che si possono facilmente confondere. La distinzione tra i due piani è ammessa in genere tra i biblisti, ne è prova il riferimento che Benedetto XVI ne fa alla sua introduzione al libro su Gesù: il piano storico-critico e il piano teologico. La teologia cristiana inserisce la formazione del canone biblico e di ogni singolo suo libro all'interno di un piano rivelatorio e salvifico del Dio di Gesù Cristo. Come lei stesso ricorda, la fede nella Bibbia come Parola di Dio, permette di inserire in questo contesto interpretativo tutti i libri, compreso il Cantico dei Cantici, la cui permanenza "provvidenziale" nel canone può essere segno o metafora dell'Amore di Dio compreso come passione per l'umanità, e nello stesso tempo come valorizzazione dell'esperienza erotica umana in quel quadro teologico che è l'Amore Cristiano, come anche Paolo stesso suggerisce. Da un punto di vista metodologico, però, tale visione è una sovrastruttura interpretativa, che poggia su un postulato per sua natura inverificabile, che è quello della fede. Questo piano interpretativo è naturalmente lecito, perchè è lecito e sensato pensare che nel piano divino c'è la possibilità di usare testi che avevano all'inizio uno scopo diverso. Per quanto riguarda il piano interpretativo storico-critico, le cose sono più semplici, ma anche più "rigorose" , in senso metodologico. E il problema è meramente metodologico. Ora, se ripendo l'esempio che lei fa della metafora sulla morte, che lei stia facendo una metafora, è palese sia per la sua intenzione d'autore della metafora, che per il contesto nella quale la usa. Perchè una metafora ha senso solo se è palese per il ricettore tipo scelto dall'autore. Ora i ricettori possono evolvere con l'evolvere del tempo. Niente nel testo del Cantico, nè nel suo contesto di produzione, indica che l'"autore" volesse fare una metafora sull'Amore divino. Anzi, la natura frammentaria dei poemi, scritti in ebraico e non in greco, ma forse ho capito male il suo inciso, porta a pensare ad un uso profano e antologico di testi d'amore. Tra l'altro la preoccupazione teologica dell'epoca di redazione non era la stessa nè dell'epoca rabbinica, nè di quella moderna. Dicevo nella mia prima risposta che non sappiamo perchè decisero di mantenere il testo nella lista di libri ispirati, ma ci sono comunque delle ipotesi come quelle di un uso diffuso e anche in contesti matrimoniali, talmente diffuso da non poter essere escluso e da spingere rabbini e Padri della Chiesa a immaginare l'escamotage della metafora. Ma ripeto, da un punto di vista strettamente metodologico, nè il testo, nè il contesto, nè la natura dei testi si prestano a giustificare l'interpretazione metaforica. E sull'autore, o meglio, sugli autori di questa antologia poetica, non sappiamo nulla, quindi non siamo autorizzati, dal punto di vista critico, a usare la metafora dell'amore divino come chiave di lettura. Mi permetto di concludere con un esempio simile, ma con conclusioni diverse: quello de "i Promessi Sposi". Sappiamo oggi che il contesto storico della dominazione spagnola serve da metafora per denunciare la dominazione austriaca. Ma questa metafora non è evidente nel testo, non si evince in nesuna parte del testo. Noi lo sappiamo solo a causa del contesto storico nel quale l'autore vive, lo sappiamo a causa delle sue idee e delle sue corrispondenze. Ci sono quindi elementi oggettivi esterni che ci possono permettere di usare questo elemento interpretativo, che altrimenti il testo non permetterebbe. E siamo autorizzati a usare questa chiave interpretativa, perchè conosciamo l'autore e il suo contesto storico. Così non è per il Cantico. Detto questo, da un punto di vista della fede, è lecito pensare che la volontà rivelatrice e salvatrice di Dio ci ha donato questo Cantico per riflettere sull'amore erotico dell'uomo e sull'amore di Dio. Per indole personale, preferirei parlare di analogia, più che di metafora. L'Amore è un fuoco divino, dice il Cantico, Dio ama in maniera appassionata l'uomo, come appassionate sono le emozioni che legano due innamorati. E siamo autorizzati teologicamente a dire questo, cioè a usare questa chiave teologica interpretativa non ostante i poemi fossero stati scritti, all'origine, solo per esaltare queste emozioni? In un certo senso sì, anche se a me piacerebbe cambiare di chiave interpretativa teologica e pensare che Dio accoglie in sè, attraverso la rivelazione biblica, l'amore passionnevole e appassionato di due innamorati, esaltando l'eros e le emozioni dell'amore umano!
Gentilissimo lei ha una grande cultura, ben superiore alla mia e mi creda non lo scrivo con una mens provocatoria. Ha ragione ho sbagliato nel dire che il Cantico era scritto in greco. E' stato scritto in ebraico e le ragioni per cui le autorità ebraiche non lo hanno accettato vengono da altrove. E' seducente e giusta la distinzione tra metafora e analogia: la approfondirò perché non si finisce mai di imparare. Sto con la sua conclusione corretta ovvero che Dio non può non stimare l'amore appassionato e perduto di due sposi come segno di pulizia onestà e amore per la vita in un essere dotato di ragione . E credo che tutta la Chiesa debba fare pulizia di un passato nel quel l'eros lo si considerava solo una tentazione che aveva come risposta solo la possibilità di un peccato grave. Se abbiamo avuto una Chiesa troppo al maschile ovvero troppo centrata sul dominio della pulsione affettivo - sessuale ora secondo me abbiamo una Chiesa troppo al femminile, direi centrata su una visione puerile dell'accoglienza, dell'amore, della relazione , visione che sottrae sia all'uomo che alla donna il sano conflitto basato anche sulla diversità sessuale. Quando facevo i corsi di preparazione la matrimonio insistevo molto su questo, Per non essere frainteso la prego di leggersi l'ultimo intervento di Pietro De Marco sul blog di Aldo Maria Valli " Duc in altuym". La ringrazio e le auguro buona giornata
@@donPaoloTammi Gentilissimo don Paolo, la ringrazio per le sue belle parole, ma di queste questioni ne ho fatto un po' il mio mestiere e la mia passione, e cerco di dare semplicemente il mio contributo in questi ambiti, perchè ciò che capita intorno a noi possa essere compreso nella maniera la più oggettiva possibile. Mi preoccupa un po' il relativismo ambiente, per cui tutto è uguale e che le opinioni si valgono tutte, mentre ciò non è vero, le opinoni non si valgono tutte e non tutto può essere opinabile. Tengo quindi molto alla nozione di verità. Certo, il pensiero occidentale consapevole (escludo quindi tutti gli analfabeti funzionali che, o sono ultra-relativisti oppure ultra-dogmatici) oscilla sempre tra pensiero scettico e pensiero dogmatico, dove per scettismo si intende un pessimismo radicale e metodologico quanto alla possibilità di attingere alla Verità assoluta e metafisica e quindi ci si deve accontentare delle verità immanenti (che ci sono) e per pensiero dogmatico si intende la possibilità di un accesso razionale e nelle stesso tempo sovranaturale (basato su una Rivelazione) alla Verità. Il cristianesimo è toccato da queste questioni, che ormai invadono gli ambiti etici, per esempio col dibattito sui nuovi diritti, che, di fatto, si appoggiano non tanto sul relativismo, quanto sulla pretesa oggettività e verità di dati acquisiti (la normalizzazione dell'omossessualità, per esempio, o l'autonomia della sfera sessuale). Quello che lei dice sulla femminilizzazione della Chiesa, è giusto e lo situerei sul piano di questi cambiamenti societali, dove l'"avanguardia" scettica e la resistenza dogmatica producono loro malgrado, e con l'aiuto del capitalismo consumeristico, folle di inconsapevoli "fans" che non fanno altro che caricaturare le due tendenze. E il web è la giungla dove tutto questo minestrone si riversa. Sono un lettore occasionale di "duc in altum" e proprio ieri ho letto quell'articolo, che condivido nella sua analisi. Per essere onesto, io tendo più verso lo scetticismo che il dogmatismo e vivo la mia fede cristiana in maniera un po' eretica, rispetto alla teologia "ortodossa", però non posso che essere preoccupato dalla mancanza di profondità e consapevelezza nei comportamenti denunciati in quell'articolo e che lei rileva, e che dice giustamente essere puerili. E' come se tutto fosse appunto uguale, tutto fa brodo. Invece no! Se amettiamo che le relazioni affettive possono essere plurali, o che Dio accoglie tutto o tutti, la concezione del mondo e di Dio stesso cambia, eccome se cambia! E si dovrebbe essere conseguenti... (mi scopro prolisso, chiedo venia...)
Bravo padre ... Benigni credo non abbia fatto il classico ... Perdoniamolo questo poverello. Sicuramente lei comprende che questo sedicente uomo di spettacolo non è andato certo gratuitamente al festival. la saluto cordialmente
Grazie Padre dei chiarimenti vorrei soltanto aggiungere una nota: Benigni estrapola dei versetti con una tecnica da sceneggiatore di film erotico, tradotti in maniera grossolana mentre le numerosissime versioni da me lette sono allusive e delicate, e soprattutto con questa operazione fa perdere la dinamica del testo che è un cercarsi e perdersi un rifiutarsi e donarsi per poi ritrovarsi di nuovo, simbolo della ricerca spirituale del Volto di Dio, che l amore è fecondo, in quanto dono, e che i protagonisti sono un uomo e una donna
Lei ha davvero ragione. L'equivoco che fa ad arte Benigni é chiaro a tutti e nel tempo é stato chiaro anche a pensatori lontani dalla cultura biblica. Se poi lo abbia fatto apposta non sta aoi giudicare. Ma certo una grossolana serie di sciocchezze che ha detto difficilmente si comprendono come un semplice equivoco specie in una personalità del livello di Benigni. Grazie mille
@pregiatissimo don Paolo, in realtà quello che volevo esprimere e' che: "il cantico dei cantici", squisito libro sapienziale, non narra solo in modo simbolico di sublime spiritualita',,ma anche di amore fisico. Percio ho citato le parole di Gesu' Cristo, ispirandosi come ha precisato Lei al libro di Genesi (2,24). Buona giornata.
Si si ha ragione. Ma l'amore fisico é parte del progetto di Dio sull'amore. La Bibbia non lo condanna mai ( Benigni non lo sa) ma nemmeno lo esalta come unica condizione della felicità di un uomo e di una coppia. Dio ci ha fatti corpo e anima e chi sa la storia del cristianesimo sa anche che ogni rifiuto della fisicità é stato considerato eretico. In tutto veniamo da Dio. Grazie
Si erano comici gli antichi autori, basta leggere il libro dei Proverbi o le commedie di Aristofane. Però non credo che Aristofane sarebbe andato ( posto che fosse vissuto nell'età del cristianesimo) ad una assemblea a commentare i libri della Bibbia. Forse un tempo pur nella comicità , quando era sana, si nascondeva una umiltà che faceva stare al proprio posto. Buona giornata
@@donPaoloTammi la ringrazio per la sua risposta,riconosco la sua preparazione e in parte la sua onestà su certi punti,ammiro come sapiente studioso il cardinale Ravasi,mi sia consentito il dubbio su alcune interpretazioni di tanti passi sia dell'antico testamento che del nuovo,fermandomi al cantico dei cantici penso che se è stato accolto nella Bibbia tra gli ultimi,pare un secolo dopo Cristo col sinodo rabbinico di Iadne,ci siano delle ragioni.Buona giornata e buon lavoro.
Caro MR Benigni dedichi a fare l'attore o il comico ma no toccare quello che dice la Bibbia. Tanti non la capiscono ,altri cosi cosi ,ma per gli esperti NON SI SCHERZA perche c'e l'hanno stampata nel cuore e nella mente ...no come te che la prendi come un avventura ?? Se ti interessa conoscere le Scritture ti suggeriscano di attendere un collegio Biblico o una Chiesa Evangelica .Ma pretendere di sapere fai ridere a quelli che non sanno ma l'esperto TI PESA ??
Condivido quasi tutto quello che lei dice,tranne che Isaia non sia l'unico scrittore. Ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane attribuirono al “profeta Isaia” sia il materiale ora incluso nei capitoli da 1 a 39 che quello dei capitoli da 40 a 66. Non lasciarono mai intendere che ci fossero due personaggi omonimi o che parte del libro fosse opera di un anonimo. (Per esempio, cfr. Mt 3:3 e 4:14-16 con Isa 40:3 e 9:1, 2; anche Gv 12:38-41 con Isa 53:1 e 6:1, 10). Inoltre nella sinagoga di Nazaret, Gesù Cristo stesso lesse dal “rotolo del profeta Isaia” il passo di Isaia 61:1, 2. - Lu 4:17-19. Gesù non ha letto il rotolo di un Isaia anonimo.
Carissimo la ringrazio di questa precisazione , che sicuramente é frutto del suo studio personale, però tutti i biblisti, per questioni o di stile o cronologiche o di presentazione del contenuto , sono concordi nel dire che ci siano tre diversi periodi del profeta Isaia, probabilmente attribuibili a tre diverse scuole di pensiero, che presuppongono comunque un unico maestro. Grazie del suo intervento
Non entro nel merito teologico ben descritto da Dom Paolo nel video, nemmeno nella competenza e preparazione teologica di benigni visto che é laico. Ma, onestamente, ho visto altri monologhi de Roberto quando commenta a divina commedia e altri testi, e in questo caso, sono rimasto ancora una volta e nonostante gli errore, contento che ad un festival profano, se aperto un dibattito sulle sacre scritture e che anche sull'amore, una discussioni che ha cercato de prendere spazio nella realtà laica, nel mondo dei lontani, e perché no, nel mondo dei cristiani senza cristo, degli indifferenti. Sarei ancor più contente, di vedere tanti sacerdote che, con la stessa passione e forza comunicativa trasmettano i contenuti autentici della parola di Dio. Nel bene e nel male, il monologo do Benigni ha avuto il merito di raggiungere un mondo pagano, lontano dalla fede, specie i giovani del nostro tempo, che con stupore non si aspettavano che la bellezza di un amore fisico (parlo del discorso in se di Roberto), fossi cos'i descritto nei libri sacri. Alcuni giovani lontani dalla chiesa, hanno messo in discussione il proprio vivere la sessualità in un modo spicciolo, legata al piacere carnale e poco alla bellezza dell'atto fisico. Questo per dire che; La ricezione ,del monologo di Roberto da parte dei lontani fu diversa, a quella degli "ad intra", e anche questo, a mio viso dev'essere strumento di riflessione, principalmente per una Chiesa i uscita. Grazie Dom Paolo, un abbraccio.
Francamente caro Josè Renato non riesco a pensare che l'obiettivo di Benigni fosse quello di avvicinare i giovani alla Bibbia. Perché questo avvenga tante comunità cristiane si sono attivate e sono molto pronte e attraenti. Ci sono ottimi sacerdoti che lavorano tanto per i giovani, forse con scarsi risultati rispetto all'impegno profuso ma pur sempre con grande volontà e coscienza. Davvero lei pensa che dal monologo di Benigni qualche lontano possa avere ricevuto giovamento nel ripensare a un cammino di fede? Mi scusi, non se la prenda, ma mi sembra molto ingenuo. Anche senza invocare la malafede di Benigni io credo che il suo sia un intervento un po' studiato e abbastanza pilotato per dire cose che non solo non sono vere ma che hanno creato ancora più confusione. Se di una cosa i lontani hanno bisogno oggi é di chiarezza, per potere poi decidere se spingersi più avanti o tornare indietro. La chiarezza e l'impegno culturale sono molto apprezzati fuori dalla Chiesa, ma purtroppo sono proprio le cose che oggi le mancano
Non'é quello che ho detto, o forse non mi sono fato capire… ho parlato di recisione del monologo e non degli eventuali obiettivo di benigni, che onestamente non mi interessano - nemmeno ho tolto il merito dei tanti bravi sacerdoti, e le comunità che fanno la missione confidata a loro in modo attente; ma si, ho appressato il valore della comunicazione, nella passione dell'oratore, augurando anche a molti. Sta di fato che Lui é riuscito a far discuterete, e tanti si sono messi a chiarire a "donare con chiarezza" una lettura corretta, compreso te. E, sinceramente spero abbia la stessa recessione, e si possa erigere le stesse piattaforme comunicative; come ad un passato non lontano, dove come dice Dom Bosco Vicini ai giovani lontani dalla fede con Amore - ( "I LONTANI PARLANO QUEL LINGUAGGIO"); O sia, Una Chiesa in uscita, che "cammina con", dove la vita cristiana concreta comune, é la maestra della stessa vita cristiana; e, dove se cerca de "comprendere" un linguaggio che parte dalla realtà dei vissuti per insieme a Cristo e ai fratelli lontani, arrivare chiarire a vivere la fede e le verità autentiche - anche usando metafore odierne - (Chiesa in uscita). La mia non ara una critica, aspra o rancorosa, ma una "chiara constatazione dell'ovvio", e che forse, un metodo, un approccio una "conversione pastorale e collegiale con tutto il popolo di Dio", che "vede" senza un giudizio da "Dotti", ma quella dei semplici santi e peccatori, che condividono la testimonianza di Cristo nella vita reale quotidiana, e com l'intensità e passione, cercano de vivere l'amore cristiano e la sua bellezza e poesia, condividono il dono; "un po' come é riuscito benigni nel suo monologo a farsi identificare con i quotidiani dei lontani, riuscendo anche erroneamente a far si, che molti giovani de questa generazione, sono andati cercare a a leggere il cantico dei Cantici… e questo mi ha fatto piacere.
Si chiaro, Dobbiamo "uscire" e cominciare a far si, che il discorso l'intervento de Dom Paolo abbia spazzi nei mezzi di comunicazioni attuali, così poveri delle autenticità dei valori evangelici. Dobbiamo lavorare perché ci'ò accada.
Andrea Duranti la Bibbia E LA MENTE DI DIO ....ci credi o no ma e cosi ? Dimmi tu ti fa piacere vivere in un mondo cosi corrotto e sempre peggio ?-- Forse a te non piace--- ma Dio e cosi dispiaciuto di vedere tutta questa porcheria .Lui mando suo Figlio Gesù per farci capire che lui vuole essere vicino a noi per aiutarci e incoraggiarci ...ma come sai per tanti Lui NON E BENVENUTO e allora lui che fa gira le spalle e piano piano se ne va e dice RAGGIATEVI VOI CI VEDIAMO IL GIORNO DEL GIUDIZIARIO ??
@@tonyd6821 io mi chiedo una sola cosa . Hai mai letto la Bibbia (Antico Testamento) ? Sai di cosa parla ? per non parlare della figura di questo Gesù e della marea di cavolate che sono state inventate sull suo conto ( sempre se sia veramente esistito ,perchè di prove storiche su di lui NON ESISTONO )
@@andreaduranti8177 ....Hello Andrea spero che abiti a Roma cita che vanta di tanti monumenti dell'esistenza dal Impero Romano ...o per te e una favola inventata anche questa storia ? No voglio forzare le mie opinione su di te ....ma se c'e qualcuno che ha studiato la storia del Impero Romano che Ponzio Pilato era governatore della Giudea a quei tempi dica la sua opinione ? Il Vecchi Testamento parla di DIO e del suo POPOLO DILETTO della venuta di del redentore cioè Gesù nostro MEDIATORE TRA DIO E NOI che con la sua vita ha pagato il riscatto della mia e tua condanna ...Romani 3; 23 TUTTI HANNO PECCATO E SONO VENUTI MENO DELLA GLORIA DI DIO il papa compreso ! Perché dii Gesù ? Cosa ti ha fatto di male ? Ti ha rubato qualcosa ? Ti ingannato ,tradito, chi e disposto a morire per te e me sulla croce ? Chi ci libera dalla maledizione del peccato che c'e su ogniuno di noi ??
@@tonyd6821 intanto la Bibbia MAI parla di amore e Dio ( quello inteso dai cattolici cristiani ) ma parla di una PATTO MILITARE tra un individuo Jahweh (trasformato poi in Dio ....)e una sola famiglia ebraica cioè quella di Giacobbe e i suoi discendenti , poi Gesù (sempre se è esistito) MAI parla all'umanità ,ma parla SOLO alle persone che lo seguono cioè gli Zeloti , erano un gruppo di individui partigiani antiromani ed erano molto violenti , per questo nessuno li poteva vedere
@@andreaduranti8177 Giovanni 3 ; 16 Dio ha tanto amato il mondo (noi) che ha dato il suo unico Figlio che chi crede in LUI non perisca ma abbia la vita eterna ....poi se vai nella prima lettera di Giovanni dice che se un credente non ama suo fratello non e credente ma seguace di Satana ..... Leggila . per favore . ...Uno dei nomi di Dio e Jaweh lui fece un patto con Abramo che dalla sua generazione sarebbe venuto fuori una Nazione ISRAELE. Abramo ebbe due figli uno con la serva che sarebbe ISHAMEL che i Musulmani adorano come loro fondatore .Poi ci fu il figlio della PROMESSA Isaac che da lui vera il popolo di DIO e il Cristianesimo .....s La storia conferma che l'impero Romano e esistito e cosi anche Gesù che i Romani loro lo misero in croce . I zelotti non avevano niente a che fare con Gesù come pure gli artigiani antiromani Gesù predicava la pace NO la rivoluzione contro i Romani ......Mi puoi spiegare cosa ti intenti CATTOLICI CRISTIANI ?
Lei dice che sciocchezze disse benigni, ma come si può definire il credo cristiano , Adamo Eva mela , disobbedire, peccato originale , salvati , per morto in croce risorto ecc. bisogna uscire dalla realtà ,per credere al cristianesimo , non trova?
Francamente non comprendo bene il succo del suo intervento. Adamo, Eva, mela , croce...lei mette tutto insieme ma non é così. In breve le spiego che la Bibbia insegna ( o desidera farlo) la via di Dio, il modo in cui Dio é rivelato all'uomo, ovvero si è tolto il velo. E' quello che ci vuole dire e che dobbiamo capire. La Bibbia dice che il vero volto di Dio é amore. Poi questo amore ognuno se può e ci prova lo sperimenta nella vita. Adamo ed Eva forse non si chiamavano così ma sono una storia di amore. La croce di Cristo ( che é invece molto vera) é un'altra storia di amore, diversa perché é un amore universale. Non bisogna uscire dalla realtà per essere cristiani . Oggi é fuori dalla realtà non avere una fede, e credere nel progresso umano o nella pura intelligenza umana. Questo si che é fuori dalla realtà. Stia bene
Grazie Signor Paolo Tammi. Con questo video conferma ancora di più che la Bibbia è stata scritta da uomini e usata a proprio uso e consumo. Dove Dio è stato inventato per potere dare valenza ha tutto quello che poi è stato scritto e fatto, nel bene e nel male. Il Cantico dei Cantici è un'opera letteraria come tante ma poiché è stata inserita nella Bibbia si presume che abbia valenza divina. Se nella Bibbia inserivano Pinocchio gli sarebbe stata data la stessa valenza.
Signor Silvestri lei é libero di credere che la Bibbia non sia ispirata da Dio. Già sono contento che lei la citi perché la Bibbia ( sono certo che non le sarà sfuggito perché lo dico) é leggibile da tutti. La lascio sereno di credere che il Cantico é un'opera letteraria come tante ( o erotica come ha detto Benigni). Facciamo così: lei si tenga la sua certezza , io mi tengo la mia perché ci ho sempre vissuto molto bene
Che la Bibbia sia il libro più stampato e tradotto sono d'accordo. Per quanto riguarda la sua..lettura.. ho i mie dubbi. Se consideriamo gli aderenti al Cattolicesimo Romano, l' ignoranza biblica è "apocalittica".
Pietro, io ho davanti figure di uomini e donne che non conoscono benissimo la Bibbia - terza elementare mia madre, quinta mio padre - e non le ho mai sentiti citare frasi con tanto di riferimenti, ma ti assicuro che erano/sono molto più cristiani di me che invece la Bibbia l'ho frequentata e che ti leggo fare il " teologo " sui generis, atteggiamento questo tanto di moda oggi. La loro vita mi dice che il Vangelo lo conoscono egregiamente. Io guardo a loro anche se ascolto i sapienti. Capire la Bibbia è seguire Cristo; senza imitazione, tutto il resto è fuffa, buona per chi nega Dio e cerca giustificazioni a questo. Ciao.
È stato Una recitazione blasfema in offesa Alle scritture sacre cristiane. Giustificarlo divertente è sinonimo di ignoranza.. Ateismo. . che rinnega la verità.
Diego Rossi controbatti o taci ? ma dove vivi ? Avete tutti quanti fatto dei commenti ridicoli sulla persona di Benigni e non come Don Paolo a livello intellettuale e critico .... vi siete tutti limitati a insultare un uomo . Incominciate a ragionare realmente e non a scervellarvi su queste banalità Odio dover spendere parole inutili come fate voi ... Ciao belli ciao
Ma lei pensa davvero di essere un cristiano? Davvero pensa di essere un uomo spirituale perché ha studiato la Bibbia e indossa la tonaca? Si guardi dentro. Il contesto in cui Benigni ha parlato del Cantico era un contesto avverso, ostile e pienamente mondano. Bisogna saperci fare per evangelizzare in un evento così e di fronte a spettatori e ascoltatori immersi nella frivolezza. Se anche una persona si è andata a leggere il Cantico o ha aperto la Bibbia dopo quell'intervento, sicuramente non eccelso e non da biblista, Benigni avrà adempiuto al suo compito, che non è quello di fare il comico come lei ha detto (lei probabilmente si sarà fermato al Benigni comico e dissacrante) ma è quello di parlare e convincere che chi ama avrà la vita salva e non la perderà. Pace e bene.
Mi scusi cosa c'entra questo? Certo che sono cristiano, sono battezzato. Io non giudico me stesso ma, come penso faccia anche lei, mi guardo dentro ogni giorno. Libero di crederlo ma prima di lanciare certi moniti verso chi non conosce, aggiungendo persino pace e bene, ci pensi un attimo. Dire poi che Benigni si é preso il compito di convincere che chi ama la vita avrà salvezza e pace mi sembra davvero un giudizio privo di oggettività. Non faccio altra polemica perché sono stanco di parole inutili. Pace e bene anche a lei
Ringrazio tutti quelli che hanno ascoltato e stanno commentando. Invito tutti al tempo stesso a mantenere la serenità e la compostezza delle parole. Ricordo che Gesù ha detto ai suoi apostoli che sono nel mondo ma non del mondo. Anche nel linguaggio noi non siamo del mondo. Siamo fieri che il Signore ci abbia fatto cristiani ( almeno io lo sono) ma per questo ci ha legati al mondo con un patto di misericordia che concretamente é anche rispetto dell'avversario persino quando evidentemente sbaglia. Non so se Benigni fosse in buona o mala fede, chi di noi può dirlo? Sicuramente é sceso su un campo inadatto per lui. Spero si ravveda e oso sperare che chieda scusa
Don Paolo mi rendo conto che il mio intervento fosse troppo acceso ma ritengo quella persona in mala fede e di cattivo gusto. Le sue parole avrebbero potuto urtare la sensibilità di molti. Il fatto che non si sia meramente posto il problema fa di questo comico una persona patetica in mala fede e dubito si ravveda. Forse non sa neppure cosa sia il ravvedimento.
Caro Don Paolo, a tutto esiste un limite, anche alla cristiana pazienza! La volgarità e la blasfemia vanno chiamate con il loro nome. Il cristiano ha il dovere di difendere con forza la propria fede senza alcuna indulgenza o debolezza. Spero che almeno lei sia d' accordo ed inoltre un guitto come Benigni, prima di permettersi di infangare la fede la bocca se la dovrebbe lavare con l' acido cloridrico. E sono stata anche troppo gentile!
Emilia Milone 🙏🏻
Sei veramente un grande e di enorme preparazione.
Grazie per il tuo intervento!!!
Grazie di cuore!
Grazie Don Paolo. Seguo con passione le tue lezioni di filosofia. Sono meravigliose. Grazie per l'intervento riguardo al commento del comico toscano inerente al Cantico dei Cantici. Occorre fare chiarezza su temi così complessi usati a sproposito per dare una rilettura teologica forzata di un testo di una immensa profondità. Grazie perché è un bel servizio per tutte le persone poco preparate che potrebbero subire confusione da queste esegesi piegate al politicamente corretto. Un bel servizio per i Cristiani e per tutte le persone innamorate della cultura e specialmente della verità. Con stima. PATRIK
Grazie, finalmente qualcuno che sa spiegare a Benigni che la Bibbia nn va usata x far ridere e chi ama Cristo soffre .
Non siete proprio capaci di ascoltare l'intervento di Roberto e di emozionarvi, vero? Sono dispiaciuto per voi per quello che vi perdete... Viva Roberto!
Bah……..
Grazie Don Paolo. Una bellissima esposizione. Buona serrata.
Serata
Puah! Roberto Benigni. Sappiamo tutti perché ha vinto l'oscar, non è originale neanche nel scegliere a chi vendersi, figuriamoci se lo è quando parla della Bibbia.
Parola di Becchino de Mortis.
Amore....come è stuprata questa bella parola ...
Grazie Don Paolo, per difendere la Parola di Dio. Grazie per la chiarezza degli argomenti e per la spiegazione mite ma autorevole.
Benedizioni in nome di Cristo nostro Signore e Re!
Chiesa Evangelica di Genova
Grazie mille caro fratello nella fede
Buongiono don PAOLO
e' ora che cominciate a rispondere a questi personaggi che di religione non sanno niente, ma sono grandi opportunisti. GRAZIE
GRAZIE DON ,SONO D'ACCORDO CON LEI,IO L'HO DETTO IN SEMINARIO ,E I PRIMI A CONTRASTARMI SONO STATI I SEMINARISTI
Non ho dubbi che a contrastarla siano stati i seminaristi! Resista! Si ricordi che la vocazione sacerdotale oggi é messa a dura prova proprio dentro la Chiesa!
Siate fermi Gesù e la Madonna vi amano siete i suoi figli prediletti
Noi vi sosteniamo con le nostre preghiere
@@vincenzapalminteri8149 grazie per le tue preghiere
@@donPaoloTammi grazie don per questa esplicita affermazione. Non essere del mondo significa essere testimoni fermi e controcorrente. Giuseppe Lagne, pregheremo per il vostro essere uomini nel mondo e di esempio nel giusto, almeno voi.
@@giuseppelagne794 non scoraggiati perché anch'esse dovessimo affrontare la morte saremo nelle braccia di Gesù
Il brutto sarebbe se voltassimo le spalle a Gesu
Andremmo dritti con quello con le corna a bruciare all'inferno
La Bibbia non è "tutta piena di violenza" come dice Benigni, ma ne contiene senza dubbio. E se dovessimo calcolare i passi pacifici versus quelli violenti non sarei sicuro che i primi sarebbero in numero maggiore...
Non saprei davvero come lei o chiunque altro potrebbe mettersi a " contare" i brani di violenza nella Bibbia rispetto agli altri. Mi sembra un approccio un po' elementare a un testo come la Bibbia...persino un grande combattente come il re Davide ( che é presentato come uno die prediletti di Dio) si pente della violenza fatta quando Simei lo maledice ( II Samuele 16, 5 - 10) . E poi occorre ancora una volta ribadire che la " Bibbia" non è solo l'AT e che quando noi cristiani la citiamo dobbiamo considerarla complessivamente . La vera rivelazione di Dio per i cristiani é Gesù Cristo che ha detto : offri l'altra guancia. Comunque grazie di essersi iscritto al mio canale
Mi spiace ma ho trovato la recita di Benigni semplicemente volgare e basta!
Benigni? Soldi, purtroppo anche miei, BUTTATI!!!
Grazie don Paolo per questo intervento chiaro e pacato. Di tutta questa vicenda mi colpisce la violenza (con toni suadenti e melliflui, ma pur sempre tale) usata nel tentare di stravolgere una narrazione attraverso una lettura strumentale che non può che sfibrare i più fragili (in un panorama di ignoranza e confusione come l'attuale il risultato è ampio e assicurato), ma anche un certo silenzio nella chiesa. Non invoco di certo una crociata e sono cosciente che talvolta il clamore rischia di essere cassa di risonanza. Mi illudo pensando che se il cardinale citato a sproposito prendesse pubblicamente una posizione forse si potrebbe far strada ad una minima chiarezza su questa lettura volutamente "leggera"? Mi spiacerebbe che qualcuno pensasse al silenzio-assenso...
Don Paolo la ringrazio del suo intervento chiarificatore. Non conoscevo assolutamente se non alcuni passi del cantico, non a caso, letto durante il cateschismo per il matrimonio. Sono rimasta molto molto perplessa dell' interveto di Benigni che se pur in buona fede o con buon proposito( spero!) ritengo veramente non adatto e inopportuno al contesto e, ovviamente, lì su quel palcoscenico e con quel pubblico preparato a una serata canora, è stato, sono sicura, capito solo con il senso che gli è stato dato. Troppo forte e fuori senso e contesto la lettura di un testo sacro dove si tratta di ben altro.
Non lo trovo lecito e mi chiedo se per caso avesse deciso di leggere un passo del Corano la Rai avrebbe dato il benestare. Penso di no, proprio perché sarebbe stato irrispettoso nei confronti dei Musulmani. Ma qua la chiudo! È stato bravissimo a leggere con enfasi da attore ed era anche coinvolgente e a tratti emozionante ma NON ERA ASSOLUTAMENTE OPPORTUNO.
La ringrazio molto Silvia del suo consenso. Effettivamente molti hanno messo in luce che in nessun paese, se non democratico e anche secolarizzato come il nostro, sarebbe stato possibile fare una lettura di un testo sacro così scoraggiante e falsa nonché tendenziosa. Ma pazienza. Spero possa vivere il suo matrimonio con fede. Buona giornata
credo che Benigni non abbia certo la cultura per poter fare delle analisi su testi che vanno oltre, e non di poco, le sue capacità di apprendimento; come dice Don Paolo, meglio che continui a fare i suoi film comici, più consoni al suo livello culturale.
Solo oggi sono riuscita a sentire Benigni Sanremo 2020, delusione doveva stravolgere il vero contenuto , doveva adeguarsi al nuovo indirizzo scandalistico per catturare l' attenzione per meritare il compenso esorbitante......io non mi sono scandalizzata, ma no caro benigni, sei stato finto e convinto....solo tu!!!!
L'avevo già sentita questa teoria sul Cantico dei Cantici. Magari chi l'ha scritto intendeva rappresentare entrambe le cose. Non c è mai una sola chiave di lettura, non crede?
Grazie don Paolo
Concordo pienamente con quanto detto dal professore e sacerdote. Mi pongo una domanda che apparirà polemica ma è solo portatrice di una istanza di justitia: come mai i grandi accademici specie di materie letterarie ed intellettuali che storcono il naso fiutando "incompetenza" ogni volta che qualcuno pur informato ed avveduto esprime un parere sulla loro materia, stanno invece zitti se questo qualcuno è dalla parte dominante culturalmente diciamo o comunque è un vincente o almeno in vista e famoso? Così assistiamo a dichiarazioni di soubrettes su argomenti che farebbero tremare le vene ai polsi a costituzionalisti; discettazioni economiche da professori di filosofia; statuizioni politologiche di ragionieri; considerazioni geopolitiche di valenti giovanotti che pensano che il Venezuela ed il Cile sono la stessa cosa; ecc. ecc.
Finalmente, un uomo di fede si è fatto vivo su RUclips sul triste evento della sceneggiata di Benigni a San Remo per la modica cifra di 300k di euro, io non ho visto il festival di Sanremo, ma ho cercato su RUclips quel video, ho trovato una registrazione scarsa in sala, anche perché la Rai ha rimosso il video in questione da RUclips, che dire, un cantico dei cantici in versione pornografica ed oscena, tratta da traduzioni bislacche di rabbini strampalati, per quale motivo??? E metterci in mezzo l'amore tra individui dello stesso sesso??? La lettera di San Paolo ai Romani 1: 27 e chi l'ha mai letta, il Levitico capitolo 18 verso 2 e capitolo 20 verso 13 sono emeriti sconosciuti per il signor Benigni??? E per tutti i cristiani spettatori del Festival, può essere mai???? Buona serata! L'ho visto in ritardo il suo video, mi spiace!
Grazie mille, le auguro una buona giornata!
Buonasera,a monte di tutte le possibili considerazioni qui sentite,che condivido , mi domando che cosa c' entrava di parlare del Cantico dei cantici a Sanremo.....
Bellissima catechesi speravo che un sacerdote
Ferrato fa chiarezza sul
Caso benigni che ha offeso la Nostra religione
E quella dei fratelli ebrei
Io la colpa la do alla Rai
Che vuol Ridimensionare
La chiesa
Don Paolo complimenti per l'esposizione dei suoi concetti riguardo l'argomento Benigni-San Remo. Io ho 36 anni, mi chiamo Michele, sono un cuoco e vivo da 5 anni a Stoccolma in Svezia. Per scelta personale ho deciso di non guardare più la tv/giornali da oltre 15 anni poichè al 95% è spazzatura oltre a condiziar l'opinione pubblica (come disse Malcom X, quanto aveva ragione). San Remo anni fa era un flop colossale e seguito sempre meno... così hanno pensato di fare scalpore e scandali di ogni tipo pur di far tornare un minimo interesse. Mi è bastato ascoltare i miei colleghi di lavoro su questo spettacolo osceno e immorale quale è il festival, tra sessualità, irriverenza e 0 rispetto x chi crede in Dio. Scandali su votazioni farlocche, ospiti invitati e pagati x fare presenza, 0 cultura, 0 vera Musica... Benigni è un paraculo e ovviamente non dice a caso o innocentemente certe cose lo sanno anche i bambini... ma la cosa piu che mi delude sono le persone che ancora guardano questi programmi colmi di ignoranza e cattivi esempi ma d'altronde se il mondo va così male non cè da chiedersi perchè ma solo fare mea culpa. Io in Svezia ho riassaporato la gioia di lavorare e vivere al contrario di quando ero a Milano. Ma senza alzarsi le maniche e soprattutto studiare, informarsi, avere buona volontá e coraggio non si va da nessuna parte. Il problema dell'italia è la popolazione stessa in maggioranza, schiavi e servi del dio danaro, che si vendono x poco o nulla, che invidiano, che pur di far carriera si prostrano, una delinquenza e una strafottenza senza precedenti, una politica vergognosa, un paese che ormai fa ridere il mondo e non x la comicità o il teatro... non voglio dilungarmi e concludo dicendo che i tempi odierni sono figli e frutto di persone senza dignità, senza amore e amicizia x il prossimo, senza un briciolo di umiltà, sentimenti, onesta... ogni volta che torno a Milano mi sembra di essere andato via da decenni invece sono solo 5 anni. E mi rattrista e mi ferisce sapere che la brava gente e i miei parenti, sono per lo piu costretti ad una vita dura, colma di incertezza e ingiustizie.
Michele
Grazie Michele per la sua bella testimonianza. Le auguro ogni bene. Lei ha fatto dell'Italia un ritratto senza sconti ma , forse con un po' di pessimismo, penso sia molto vero. Io insegno ai liceali da una vita e dentro di me ogni giorno ho la fiducia di seminare qualcosa, che non raccoglierò io. Stia bene, le faccio davvero tanti auguri
@@donPaoloTammi scusate padre ma perché parlare di amore fa ancora scandalo,anche Ravasi nn mi sembra discordante con il flusso d amore,, perché incanalare l amore, padre quando santa Chiara scrive le lettere ad Agnese di Praga si sente ancora tanto candore il suo Cristo sponsale e bambino é uno sposo degno d amore, padre l amore e un educazione del cuore,senza muri divisori,,,,,di nessun lotto,,buon passaggio
Gentile Maria a me non crea alcun scandalo parlare di amore. Pe runa vita, prima di diventare preside, ho preparato le coppie al matrimonio e non certo parlando loro di un candore senza passione. Non é l'ideale cristiano, che invece é profondamente umano e incarnato, cioè rivela un Dio che ha assunto la carne dell'essere umano. Qui il problema non é parlare di amore . E' di uno showman che si fa scudo della sua popolarità di attore per parlare della Bibbia senza alcuna conoscenza, anzi con molta ignoranza, per giunta citando studiosi biblici in fretta ( infatti pochi li hanno uditi) che sicuramente non ha mai consultato. Chi parla del Cantico si prepara bene e se ben preparato parlerà dell'amore come lo present la Bibbia o come lo hanno vissuto i santi ( lei cita santa Chiara che parlò del suo appassionato amore per Cristo )
@@donPaoloTammi sono tanto felice della vostra attenzione, sapete mi avvicino al cristianesimo da poco e lo trovo tanto bello enigmatico e trasparente,posso farvi qualche domanda? dico sul serio,,,nn e perdita di tempo ,ma desiderio di animo nn e evasione ma bisogno di membra e dimente
Ma certo che può! Nel tempo che ho a disposizione farò di tutto per rispondere
No,don Paolo, lei non l'avrebbe detto nemmeno x 500000 euro che il Cantico parla anche dell' amore tra un uomo e il suo uomo,perché dall' esposizione che ha fatto mi sembra intellettualmente e moralmente onesto, cosa che non è Benigni.
@gentile don Paolo, Lei e anche altri sacerdoti dimenticano che Gesu Cristo disse anche: ...l' uomo si unirà alla propria donna e insieme saranno una sola carne" Grazie.
Gentilissimo, la frase che lei cita non é di Gesù Cristo ma del libro della Genesi. Gesù l'ha confermata ma ha anche chiesto ad alcuni di lasciare padre, madre, moglie, fratelli e averi per seguirlo. Ecco io ho seguito Gesù in quest'ultimo che ha detto
Ma don Tammi lei si abbassa a parlare di questa persona. Quando una trasmissione sulla rai denigra così una grande parte degli italiani non vale la pena vederla.
In realtà Sanremo non l'ho visto ma quando ho sentito dai giornali dell'intervento di Benigni me lo sono andato a risentire e da lì é nato il commento.
Trovo che vi sia una malizia di fondo nel commento di don Paolo fin dall'inizio quando afferma che preferisce Verdone a Benigni...
Per il resto,ho trovato anche io alquanto sopra le righe l 'interpretazione del Cantico ,ciò nondimeno credo nella buona fede di Benigni ...e sono certa che il citato e amatissimo cardinale Martini,nel suo "cortile dei gentili"non usasse i toni saccenti e puntuti che ho rilevato e che hanno tanto contribuito a svuotare le Chiese.
Gentilissima i toni del cardinale Martini li amavo anche io ma, come ogni buon maestro, anche Martini sapeva che ciascuno ha il suo stile e che ogni situazione ed ogni risposta hanno la loro specificità. Toni saccenti e puntuti non mi pare di averne usati: la chiarezza e la produzione di argomenti non equivalgono a saccenza ma casomai a riequilibrio della verità. Libera di pensare che le chiese si siano " svuotate" per i motivi che lei pensa ma ritengo che come minimo la questione dello " svuotamento" sia più complessa e non affrontabile con simile leggerezza
Mi permetto di intervenire. Riguardo al linguaggio metaforico degli scritti biblici, ha perfettamente ragione, in molti passaggi è utilizzata la metafora dell'amore sponsale per parlare dell'amore di Dio e dell'amore adultero o meretricio per parlare delle infedeltà del popolo. La metafora è molto usata, come le allusioni, i rinvii, le riletture e molte altre figure stilistiche che fanno della Bibbia un testo profondo e fecondo. Ma in ogni passo, l'uso della metafora è reperibile dal quadro narrativo impostato in maniera tale che il lettore percepisce che l'"autore" mette in avanti una metafora. Nel caso del cantico dei Cantici questo non avviene. Nel Cantico dei Cantici non c'è nessun innalzamento verso il trascendente (per usare il linguaggio di Fusaro sull'argomento) neppure come addenda, tipo quella operata nel Qohelet, per stemperare alcuni passaggi troppo scettici. Nel Cantico, nessun lemma, nessuna cornice narrativa o redazionale invita il lettore a leggere tali poemi in chiave metaforica. Il testo, in quanto tale, si presenta come un insieme di poemi erotici. Mentre per altri testi l'interpretazione metaforica è suggerita dal testo stesso, nel cantico questo suggerimento non c'è. L'interpretazione metaforica è avvenuta ad extra, durante i dibattiti in seno al giudaismo e poi anche in seno al cristianesimo nascente, per giustificare la permanenza di tale testo nel canone biblico, o meglio, nelle liste di libri considerati sacri ed ispirati. L'interpretazione trascendente è stata quindi la ragione che ha permesso di mantenere il Cantico all'interno di una lista che diverrà in seguito il canone biblico. Ora, le ragioni che hanno potuto portare i rabbini e i Padri della chiesa a "salvare" il Cantico sono a noi ignote, fatto sta che lo hanno visto come una metafora dell'amore divino. E' lecito un approccio "desacralizzante" del testo ? Sì, è il testo stesso che lo permette, perchè l'interpretazione "metaforico-trascendente" non è funzionale al testo ma funzionale alla sua permanenza nel canone, perchè è difficile trovare in questi poemi erotici appigli ermeneutici atti a corroborare tale visione trascendente. Il Cantico è, come dice Benigni, una canzone che esalta, se non l'amore erotico, l'amore erotico e passionale di due innammorati. La struttura stilistica, il contenuto, tutto porta ad affermare che sono poemi "profani" e non scritti con l'intenzione metaforica. Quindi dissento dall'interpretazione sapienziale. Non è letteratura sapienziale (che spesso usa metafore), ma letteratura erotico-poetica.
Per il secondo inciampo, sono d'accordo con lei, non si può parlare nè d'autore, nè di interpretazione univoca del tutto.
Carissimo la sua interpretazione é sottile e intelligente. La ringrazio. Non credo che in genere la metafora per essere usata abbia bisogno di un riferimento al senso pieno già nel testo. Intendo dire che seppure non si parli di Dio nel testo del Cantico ciò non esclude che l'autore ne volesse parlare usando quel linguaggio. Io posso non parlare della morte , perché ritengo inopportuno farlo eppure usare metafore riguardo alla fine , al termine, alla conclusione. Inoltre io da credente sto con l'autorità della Chiesa e della sinagoga che hanno accolto questo canto nel Canone. I rabbini più esigenti lo hanno espunto ma solo perché é di lingua greca e non rientra dunque tra i 39 libri della Tanak ebraica. L'eros poetico può rientrare nella letteratura sapienziale, perché no? E' sapienza divina tutto ciò che é ispirato e aiuta a conoscere Dio. Grazie comunque del suo intervento
@@donPaoloTammi Carissimo don Paolo, sono io che la ringrazio per questa sua pacatezza e apertura al dialogo, in youtube è molto raro. Non voglio tediarla e obbligarla ad un dibattito, che magari non le interessa. Mi permetto quindi una semplice puntualizzazione di qualcosa che mi sta a cuore, la metodologia, se le interessa discuterne mi faccia segno, sennò per me è tutto apposto. Prima di puntualizzare, mi preme distinguere i piani interpretativi che sono soliti essere usati nell'approccio dei testi biblici, piani che si possono facilmente confondere. La distinzione tra i due piani è ammessa in genere tra i biblisti, ne è prova il riferimento che Benedetto XVI ne fa alla sua introduzione al libro su Gesù: il piano storico-critico e il piano teologico. La teologia cristiana inserisce la formazione del canone biblico e di ogni singolo suo libro all'interno di un piano rivelatorio e salvifico del Dio di Gesù Cristo. Come lei stesso ricorda, la fede nella Bibbia come Parola di Dio, permette di inserire in questo contesto interpretativo tutti i libri, compreso il Cantico dei Cantici, la cui permanenza "provvidenziale" nel canone può essere segno o metafora dell'Amore di Dio compreso come passione per l'umanità, e nello stesso tempo come valorizzazione dell'esperienza erotica umana in quel quadro teologico che è l'Amore Cristiano, come anche Paolo stesso suggerisce. Da un punto di vista metodologico, però, tale visione è una sovrastruttura interpretativa, che poggia su un postulato per sua natura inverificabile, che è quello della fede. Questo piano interpretativo è naturalmente lecito, perchè è lecito e sensato pensare che nel piano divino c'è la possibilità di usare testi che avevano all'inizio uno scopo diverso. Per quanto riguarda il piano interpretativo storico-critico, le cose sono più semplici, ma anche più "rigorose" , in senso metodologico. E il problema è meramente metodologico. Ora, se ripendo l'esempio che lei fa della metafora sulla morte, che lei stia facendo una metafora, è palese sia per la sua intenzione d'autore della metafora, che per il contesto nella quale la usa. Perchè una metafora ha senso solo se è palese per il ricettore tipo scelto dall'autore. Ora i ricettori possono evolvere con l'evolvere del tempo. Niente nel testo del Cantico, nè nel suo contesto di produzione, indica che l'"autore" volesse fare una metafora sull'Amore divino. Anzi, la natura frammentaria dei poemi, scritti in ebraico e non in greco, ma forse ho capito male il suo inciso, porta a pensare ad un uso profano e antologico di testi d'amore. Tra l'altro la preoccupazione teologica dell'epoca di redazione non era la stessa nè dell'epoca rabbinica, nè di quella moderna. Dicevo nella mia prima risposta che non sappiamo perchè decisero di mantenere il testo nella lista di libri ispirati, ma ci sono comunque delle ipotesi come quelle di un uso diffuso e anche in contesti matrimoniali, talmente diffuso da non poter essere escluso e da spingere rabbini e Padri della Chiesa a immaginare l'escamotage della metafora. Ma ripeto, da un punto di vista strettamente metodologico, nè il testo, nè il contesto, nè la natura dei testi si prestano a giustificare l'interpretazione metaforica. E sull'autore, o meglio, sugli autori di questa antologia poetica, non sappiamo nulla, quindi non siamo autorizzati, dal punto di vista critico, a usare la metafora dell'amore divino come chiave di lettura. Mi permetto di concludere con un esempio simile, ma con conclusioni diverse: quello de "i Promessi Sposi". Sappiamo oggi che il contesto storico della dominazione spagnola serve da metafora per denunciare la dominazione austriaca. Ma questa metafora non è evidente nel testo, non si evince in nesuna parte del testo. Noi lo sappiamo solo a causa del contesto storico nel quale l'autore vive, lo sappiamo a causa delle sue idee e delle sue corrispondenze. Ci sono quindi elementi oggettivi esterni che ci possono permettere di usare questo elemento interpretativo, che altrimenti il testo non permetterebbe. E siamo autorizzati a usare questa chiave interpretativa, perchè conosciamo l'autore e il suo contesto storico. Così non è per il Cantico. Detto questo, da un punto di vista della fede, è lecito pensare che la volontà rivelatrice e salvatrice di Dio ci ha donato questo Cantico per riflettere sull'amore erotico dell'uomo e sull'amore di Dio. Per indole personale, preferirei parlare di analogia, più che di metafora. L'Amore è un fuoco divino, dice il Cantico, Dio ama in maniera appassionata l'uomo, come appassionate sono le emozioni che legano due innamorati. E siamo autorizzati teologicamente a dire questo, cioè a usare questa chiave teologica interpretativa non ostante i poemi fossero stati scritti, all'origine, solo per esaltare queste emozioni? In un certo senso sì, anche se a me piacerebbe cambiare di chiave interpretativa teologica e pensare che Dio accoglie in sè, attraverso la rivelazione biblica, l'amore passionnevole e appassionato di due innamorati, esaltando l'eros e le emozioni dell'amore umano!
Gentilissimo lei ha una grande cultura, ben superiore alla mia e mi creda non lo scrivo con una mens provocatoria. Ha ragione ho sbagliato nel dire che il Cantico era scritto in greco. E' stato scritto in ebraico e le ragioni per cui le autorità ebraiche non lo hanno accettato vengono da altrove. E' seducente e giusta la distinzione tra metafora e analogia: la approfondirò perché non si finisce mai di imparare. Sto con la sua conclusione corretta ovvero che Dio non può non stimare l'amore appassionato e perduto di due sposi come segno di pulizia onestà e amore per la vita in un essere dotato di ragione . E credo che tutta la Chiesa debba fare pulizia di un passato nel quel l'eros lo si considerava solo una tentazione che aveva come risposta solo la possibilità di un peccato grave. Se abbiamo avuto una Chiesa troppo al maschile ovvero troppo centrata sul dominio della pulsione affettivo - sessuale ora secondo me abbiamo una Chiesa troppo al femminile, direi centrata su una visione puerile dell'accoglienza, dell'amore, della relazione , visione che sottrae sia all'uomo che alla donna il sano conflitto basato anche sulla diversità sessuale. Quando facevo i corsi di preparazione la matrimonio insistevo molto su questo, Per non essere frainteso la prego di leggersi l'ultimo intervento di Pietro De Marco sul blog di Aldo Maria Valli " Duc in altuym". La ringrazio e le auguro buona giornata
@@donPaoloTammi Gentilissimo don Paolo, la ringrazio per le sue belle parole, ma di queste questioni ne ho fatto un po' il mio mestiere e la mia passione, e cerco di dare semplicemente il mio contributo in questi ambiti, perchè ciò che capita intorno a noi possa essere compreso nella maniera la più oggettiva possibile. Mi preoccupa un po' il relativismo ambiente, per cui tutto è uguale e che le opinioni si valgono tutte, mentre ciò non è vero, le opinoni non si valgono tutte e non tutto può essere opinabile. Tengo quindi molto alla nozione di verità. Certo, il pensiero occidentale consapevole (escludo quindi tutti gli analfabeti funzionali che, o sono ultra-relativisti oppure ultra-dogmatici) oscilla sempre tra pensiero scettico e pensiero dogmatico, dove per scettismo si intende un pessimismo radicale e metodologico quanto alla possibilità di attingere alla Verità assoluta e metafisica e quindi ci si deve accontentare delle verità immanenti (che ci sono) e per pensiero dogmatico si intende la possibilità di un accesso razionale e nelle stesso tempo sovranaturale (basato su una Rivelazione) alla Verità. Il cristianesimo è toccato da queste questioni, che ormai invadono gli ambiti etici, per esempio col dibattito sui nuovi diritti, che, di fatto, si appoggiano non tanto sul relativismo, quanto sulla pretesa oggettività e verità di dati acquisiti (la normalizzazione dell'omossessualità, per esempio, o l'autonomia della sfera sessuale).
Quello che lei dice sulla femminilizzazione della Chiesa, è giusto e lo situerei sul piano di questi cambiamenti societali, dove l'"avanguardia" scettica e la resistenza dogmatica producono loro malgrado, e con l'aiuto del capitalismo consumeristico, folle di inconsapevoli "fans" che non fanno altro che caricaturare le due tendenze. E il web è la giungla dove tutto questo minestrone si riversa. Sono un lettore occasionale di "duc in altum" e proprio ieri ho letto quell'articolo, che condivido nella sua analisi. Per essere onesto, io tendo più verso lo scetticismo che il dogmatismo e vivo la mia fede cristiana in maniera un po' eretica, rispetto alla teologia "ortodossa", però non posso che essere preoccupato dalla mancanza di profondità e consapevelezza nei comportamenti denunciati in quell'articolo e che lei rileva, e che dice giustamente essere puerili. E' come se tutto fosse appunto uguale, tutto fa brodo. Invece no! Se amettiamo che le relazioni affettive possono essere plurali, o che Dio accoglie tutto o tutti, la concezione del mondo e di Dio stesso cambia, eccome se cambia! E si dovrebbe essere conseguenti... (mi scopro prolisso, chiedo venia...)
Bravo padre ... Benigni credo non abbia fatto il classico ... Perdoniamolo questo poverello. Sicuramente lei comprende che questo sedicente uomo di spettacolo non è andato certo gratuitamente al festival. la saluto cordialmente
Grazie Padre dei chiarimenti vorrei soltanto aggiungere una nota: Benigni estrapola dei versetti con una tecnica da sceneggiatore di film erotico, tradotti in maniera grossolana mentre le numerosissime versioni da me lette sono allusive e delicate, e soprattutto con questa operazione fa perdere la dinamica del testo che è un cercarsi e perdersi un rifiutarsi e donarsi per poi ritrovarsi di nuovo, simbolo della ricerca spirituale del Volto di Dio, che l amore è fecondo, in quanto dono, e che i protagonisti sono un uomo e una donna
Lei ha davvero ragione. L'equivoco che fa ad arte Benigni é chiaro a tutti e nel tempo é stato chiaro anche a pensatori lontani dalla cultura biblica. Se poi lo abbia fatto apposta non sta aoi giudicare. Ma certo una grossolana serie di sciocchezze che ha detto difficilmente si comprendono come un semplice equivoco specie in una personalità del livello di Benigni. Grazie mille
@pregiatissimo don Paolo, in realtà quello che volevo esprimere e' che: "il cantico dei cantici", squisito libro sapienziale, non narra solo in modo simbolico di sublime spiritualita',,ma anche di amore fisico.
Percio ho citato le parole di Gesu' Cristo, ispirandosi come ha precisato Lei al libro di Genesi (2,24). Buona giornata.
Si si ha ragione. Ma l'amore fisico é parte del progetto di Dio sull'amore. La Bibbia non lo condanna mai ( Benigni non lo sa) ma nemmeno lo esalta come unica condizione della felicità di un uomo e di una coppia. Dio ci ha fatti corpo e anima e chi sa la storia del cristianesimo sa anche che ogni rifiuto della fisicità é stato considerato eretico. In tutto veniamo da Dio. Grazie
@ gentile don Paolo: grazie delle Sue parole.
11:00 smentite. . . ?
Ammiro molto le sue lezioni, un po' meno i suoi riferimenti personali.
Grazie della sua ammirazione. E' vero io sono un po' polemico, so che mi devo correggere. Grazie
Proff...d'accordo con lei su benigni....ma sul resto...facile dire che certi passi sono metafore...erano comici pure gli antichi autori???
Si erano comici gli antichi autori, basta leggere il libro dei Proverbi o le commedie di Aristofane. Però non credo che Aristofane sarebbe andato ( posto che fosse vissuto nell'età del cristianesimo) ad una assemblea a commentare i libri della Bibbia. Forse un tempo pur nella comicità , quando era sana, si nascondeva una umiltà che faceva stare al proprio posto. Buona giornata
@@donPaoloTammi la ringrazio per la sua risposta,riconosco la sua preparazione e in parte la sua onestà su certi punti,ammiro come sapiente studioso il cardinale Ravasi,mi sia consentito il dubbio su alcune interpretazioni di tanti passi sia dell'antico testamento che del nuovo,fermandomi al cantico dei cantici penso che se è stato accolto nella Bibbia
tra gli ultimi,pare un secolo dopo Cristo col sinodo rabbinico di Iadne,ci siano delle ragioni.Buona giornata e buon lavoro.
Caro MR Benigni dedichi a fare l'attore o il comico ma no toccare quello che dice la Bibbia.
Tanti non la capiscono ,altri cosi cosi ,ma per gli esperti NON SI SCHERZA perche c'e l'hanno
stampata nel cuore e nella mente ...no come te che la prendi come un avventura ??
Se ti interessa conoscere le Scritture ti suggeriscano di attendere un collegio Biblico
o una Chiesa Evangelica .Ma pretendere di sapere fai ridere a quelli che non sanno
ma l'esperto TI PESA ??
Condivido quasi tutto quello che lei dice,tranne che Isaia non sia l'unico scrittore.
Ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane attribuirono al “profeta Isaia” sia il materiale ora incluso nei capitoli da 1 a 39 che quello dei capitoli da 40 a 66. Non lasciarono mai intendere che ci fossero due personaggi omonimi o che parte del libro fosse opera di un anonimo. (Per esempio, cfr. Mt 3:3 e 4:14-16 con Isa 40:3 e 9:1, 2; anche Gv 12:38-41 con Isa 53:1 e 6:1, 10).
Inoltre nella sinagoga di Nazaret, Gesù Cristo stesso lesse dal “rotolo del profeta Isaia” il passo di Isaia 61:1, 2. - Lu 4:17-19.
Gesù non ha letto il rotolo di un Isaia anonimo.
Carissimo la ringrazio di questa precisazione , che sicuramente é frutto del suo studio personale, però tutti i biblisti, per questioni o di stile o cronologiche o di presentazione del contenuto , sono concordi nel dire che ci siano tre diversi periodi del profeta Isaia, probabilmente attribuibili a tre diverse scuole di pensiero, che presuppongono comunque un unico maestro. Grazie del suo intervento
Non entro nel merito teologico ben descritto da Dom Paolo nel video, nemmeno nella competenza e preparazione teologica di benigni visto che é laico. Ma, onestamente, ho visto altri monologhi de Roberto quando commenta a divina commedia e altri testi, e in questo caso, sono rimasto ancora una volta e nonostante gli errore, contento che ad un festival profano, se aperto un dibattito sulle sacre scritture e che anche sull'amore, una discussioni che ha cercato de prendere spazio nella realtà laica, nel mondo dei lontani, e perché no, nel mondo dei cristiani senza cristo, degli indifferenti. Sarei ancor più contente, di vedere tanti sacerdote che, con la stessa passione e forza comunicativa trasmettano i contenuti autentici della parola di Dio. Nel bene e nel male, il monologo do Benigni ha avuto il merito di raggiungere un mondo pagano, lontano dalla fede, specie i giovani del nostro tempo, che con stupore non si aspettavano che la bellezza di un amore fisico (parlo del discorso in se di Roberto), fossi cos'i descritto nei libri sacri. Alcuni giovani lontani dalla chiesa, hanno messo in discussione il proprio vivere la sessualità in un modo spicciolo, legata al piacere carnale e poco alla bellezza dell'atto fisico. Questo per dire che; La ricezione ,del monologo di Roberto da parte dei lontani fu diversa, a quella degli "ad intra", e anche questo, a mio viso dev'essere strumento di riflessione, principalmente per una Chiesa i uscita. Grazie Dom Paolo, un abbraccio.
Francamente caro Josè Renato non riesco a pensare che l'obiettivo di Benigni fosse quello di avvicinare i giovani alla Bibbia. Perché questo avvenga tante comunità cristiane si sono attivate e sono molto pronte e attraenti. Ci sono ottimi sacerdoti che lavorano tanto per i giovani, forse con scarsi risultati rispetto all'impegno profuso ma pur sempre con grande volontà e coscienza. Davvero lei pensa che dal monologo di Benigni qualche lontano possa avere ricevuto giovamento nel ripensare a un cammino di fede? Mi scusi, non se la prenda, ma mi sembra molto ingenuo. Anche senza invocare la malafede di Benigni io credo che il suo sia un intervento un po' studiato e abbastanza pilotato per dire cose che non solo non sono vere ma che hanno creato ancora più confusione. Se di una cosa i lontani hanno bisogno oggi é di chiarezza, per potere poi decidere se spingersi più avanti o tornare indietro. La chiarezza e l'impegno culturale sono molto apprezzati fuori dalla Chiesa, ma purtroppo sono proprio le cose che oggi le mancano
Non'é quello che ho detto, o forse non mi sono fato capire… ho parlato di recisione del monologo e non degli eventuali obiettivo di benigni, che onestamente non mi interessano - nemmeno ho tolto il merito dei tanti bravi sacerdoti, e le comunità che fanno la missione confidata a loro in modo attente; ma si, ho appressato il valore della comunicazione, nella passione dell'oratore, augurando anche a molti. Sta di fato che Lui é riuscito a far discuterete, e tanti si sono messi a chiarire a "donare con chiarezza" una lettura corretta, compreso te. E, sinceramente spero abbia la stessa recessione, e si possa erigere le stesse piattaforme comunicative; come ad un passato non lontano, dove come dice Dom Bosco Vicini ai giovani lontani dalla fede con Amore - ( "I LONTANI PARLANO QUEL LINGUAGGIO"); O sia, Una Chiesa in uscita, che "cammina con", dove la vita cristiana concreta comune, é la maestra della stessa vita cristiana; e, dove se cerca de "comprendere" un linguaggio che parte dalla realtà dei vissuti per insieme a Cristo e ai fratelli lontani, arrivare chiarire a vivere la fede e le verità autentiche - anche usando metafore odierne - (Chiesa in uscita). La mia non ara una critica, aspra o rancorosa, ma una "chiara constatazione dell'ovvio", e che forse, un metodo, un approccio una "conversione pastorale e collegiale con tutto il popolo di Dio", che "vede" senza un giudizio da "Dotti", ma quella dei semplici santi e peccatori, che condividono la testimonianza di Cristo nella vita reale quotidiana, e com l'intensità e passione, cercano de vivere l'amore cristiano e la sua bellezza e poesia, condividono il dono; "un po' come é riuscito benigni nel suo monologo a farsi identificare con i quotidiani dei lontani, riuscendo anche erroneamente a far si, che molti giovani de questa generazione, sono andati cercare a a leggere il cantico dei Cantici… e questo mi ha fatto piacere.
@José Renato Ma ti rendi conto di quello che hai scritto o lo hai fatto a cervello spento?
Si chiaro, Dobbiamo "uscire" e cominciare a far si, che il discorso l'intervento de Dom Paolo abbia spazzi nei mezzi di comunicazioni attuali, così poveri delle autenticità dei valori evangelici. Dobbiamo lavorare perché ci'ò accada.
va bugia più grossa che ci dicono ? la Bibbia è un libro sacro e parla di Dio ( la non c'è MAI SCRITTO )
Andrea Duranti la Bibbia E LA MENTE DI DIO ....ci credi o no ma e cosi ? Dimmi tu ti fa
piacere vivere in un mondo cosi corrotto e sempre peggio ?-- Forse a te non piace--- ma Dio
e cosi dispiaciuto di vedere tutta questa porcheria .Lui mando suo Figlio Gesù per farci
capire che lui vuole essere vicino a noi per aiutarci e incoraggiarci ...ma come sai per tanti
Lui NON E BENVENUTO e allora lui che fa gira le spalle e piano piano se ne va e dice RAGGIATEVI VOI
CI VEDIAMO IL GIORNO DEL GIUDIZIARIO ??
@@tonyd6821 io mi chiedo una sola cosa . Hai mai letto la Bibbia (Antico Testamento) ? Sai di cosa parla ? per non parlare della figura di questo Gesù e della marea di cavolate che sono state inventate sull suo conto ( sempre se sia veramente esistito ,perchè di prove storiche su di lui NON ESISTONO )
@@andreaduranti8177 ....Hello Andrea spero che abiti a Roma cita che vanta di tanti monumenti
dell'esistenza dal Impero Romano ...o per te e una favola inventata anche questa storia ?
No voglio forzare le mie opinione su di te ....ma se c'e qualcuno che ha studiato la storia
del Impero Romano che Ponzio Pilato era governatore della Giudea a quei tempi dica la
sua opinione ?
Il Vecchi Testamento parla di DIO e del suo POPOLO DILETTO della venuta di del redentore
cioè Gesù nostro MEDIATORE TRA DIO E NOI che con la sua vita ha pagato il riscatto della
mia e tua condanna ...Romani 3; 23 TUTTI HANNO PECCATO E SONO VENUTI MENO DELLA
GLORIA DI DIO il papa compreso ! Perché dii Gesù ? Cosa ti ha fatto di male ? Ti ha rubato
qualcosa ? Ti ingannato ,tradito, chi e disposto a morire per te e me sulla croce ?
Chi ci libera dalla maledizione del peccato che c'e su ogniuno di noi ??
@@tonyd6821 intanto la Bibbia MAI parla di amore e Dio ( quello inteso dai cattolici cristiani ) ma parla di una PATTO MILITARE tra un individuo Jahweh (trasformato poi in Dio ....)e una sola famiglia ebraica cioè quella di Giacobbe e i suoi discendenti , poi Gesù (sempre se è esistito) MAI parla all'umanità ,ma parla SOLO alle persone che lo seguono cioè gli Zeloti , erano un gruppo di individui partigiani antiromani ed erano molto violenti , per questo nessuno li poteva vedere
@@andreaduranti8177 Giovanni 3 ; 16 Dio ha tanto amato il mondo (noi) che ha dato il suo unico Figlio
che chi crede in LUI non perisca ma abbia la vita eterna ....poi se vai nella prima lettera di Giovanni
dice che se un credente non ama suo fratello non e credente ma seguace di Satana ..... Leggila .
per favore . ...Uno dei nomi di Dio e Jaweh lui fece un patto con Abramo che dalla sua generazione
sarebbe venuto fuori una Nazione ISRAELE. Abramo ebbe due figli uno con la serva che sarebbe ISHAMEL
che i Musulmani adorano come loro fondatore .Poi ci fu il figlio della PROMESSA Isaac che da lui vera
il popolo di DIO e il Cristianesimo .....s
La storia conferma che l'impero Romano e esistito e cosi anche Gesù che i Romani loro lo misero in croce .
I zelotti non avevano niente a che fare con Gesù come pure gli artigiani antiromani Gesù predicava la pace
NO la rivoluzione contro i Romani ......Mi puoi spiegare cosa ti intenti CATTOLICI CRISTIANI ?
Lei dice che sciocchezze disse benigni, ma come si può definire il credo cristiano , Adamo Eva mela , disobbedire, peccato originale , salvati , per morto in croce risorto ecc. bisogna uscire dalla realtà ,per credere al cristianesimo , non trova?
Francamente non comprendo bene il succo del suo intervento. Adamo, Eva, mela , croce...lei mette tutto insieme ma non é così. In breve le spiego che la Bibbia insegna ( o desidera farlo) la via di Dio, il modo in cui Dio é rivelato all'uomo, ovvero si è tolto il velo. E' quello che ci vuole dire e che dobbiamo capire. La Bibbia dice che il vero volto di Dio é amore. Poi questo amore ognuno se può e ci prova lo sperimenta nella vita. Adamo ed Eva forse non si chiamavano così ma sono una storia di amore. La croce di Cristo ( che é invece molto vera) é un'altra storia di amore, diversa perché é un amore universale. Non bisogna uscire dalla realtà per essere cristiani . Oggi é fuori dalla realtà non avere una fede, e credere nel progresso umano o nella pura intelligenza umana. Questo si che é fuori dalla realtà. Stia bene
@@donPaoloTammi credo che l'amore sia dentro ogni essere vivente, non serve un dio
Certo che l'amore é dentro ogni uomo , perché ce l'ha messo Dio. Dio non " serve" al bene dell'uomo, Dio é il bene dell'uomo
@@donPaoloTammi non credo proprio sia cosi semplice
A noi piace molto CARLO VERDONE 👍👍
Grazie Signor Paolo Tammi. Con questo video conferma ancora di più che la Bibbia è stata scritta da uomini e usata a proprio uso e consumo. Dove Dio è stato inventato per potere dare valenza ha tutto quello che poi è stato scritto e fatto, nel bene e nel male. Il Cantico dei Cantici è un'opera letteraria come tante ma poiché è stata inserita nella Bibbia si presume che abbia valenza divina. Se nella Bibbia inserivano Pinocchio gli sarebbe stata data la stessa valenza.
Signor Silvestri lei é libero di credere che la Bibbia non sia ispirata da Dio. Già sono contento che lei la citi perché la Bibbia ( sono certo che non le sarà sfuggito perché lo dico) é leggibile da tutti. La lascio sereno di credere che il Cantico é un'opera letteraria come tante ( o erotica come ha detto Benigni). Facciamo così: lei si tenga la sua certezza , io mi tengo la mia perché ci ho sempre vissuto molto bene
Benigni è solo un mediocre ... Tutto qui. Bisogna avere pazienza caro padre, complimenti per tutto quello che ha detto! La saluto cordialmente
Che la Bibbia sia il libro più stampato e tradotto sono d'accordo. Per quanto riguarda la sua..lettura.. ho i mie dubbi. Se consideriamo gli aderenti al Cattolicesimo Romano, l' ignoranza biblica è "apocalittica".
Pietro, io ho davanti figure di uomini e donne che non conoscono benissimo la Bibbia - terza elementare mia madre, quinta mio padre - e non le ho mai sentiti citare frasi con tanto di riferimenti, ma ti assicuro che erano/sono molto più cristiani di me che invece la Bibbia l'ho frequentata e che ti leggo fare il " teologo " sui generis, atteggiamento questo tanto di moda oggi. La loro vita mi dice che il Vangelo lo conoscono egregiamente. Io guardo a loro anche se ascolto i sapienti. Capire la Bibbia è seguire Cristo; senza imitazione, tutto il resto è fuffa, buona per chi nega Dio e cerca giustificazioni a questo. Ciao.
È stato Una recitazione blasfema in offesa Alle scritture sacre cristiane. Giustificarlo divertente è sinonimo di ignoranza.. Ateismo. . che rinnega la verità.
Benigni,vergognoso !!
da mettersi le mani nei capelli .... l’ignoranza non la colgo nelle parole di Benigni .... ma in questi commenti .
Puoi farmi un esempio. Mi sembrano tutti commenti sensati che prendono le distanze dalle sciocchezze del comico toscano.
Diego Rossi ha lo stesso senso dei commenti che avete lasciato sotto questo video
Diego Rossi controbatti o taci ? ma dove vivi ?
Avete tutti quanti fatto dei commenti ridicoli sulla persona di Benigni e non come Don Paolo a livello intellettuale e critico .... vi siete tutti limitati a insultare un uomo .
Incominciate a ragionare realmente e non a scervellarvi su queste banalità
Odio dover spendere parole inutili come fate voi ...
Ciao belli ciao
Ma per favore ravvediti e torna all'ovile !
Vincenza Palminteri Si ravveda lei signora.... apra la mente e distenda i muscoli che la sento un po’ tesa
Ma lei pensa davvero di essere un cristiano? Davvero pensa di essere un uomo spirituale perché ha studiato la Bibbia e indossa la tonaca? Si guardi dentro.
Il contesto in cui Benigni ha parlato del Cantico era un contesto avverso, ostile e pienamente mondano. Bisogna saperci fare per evangelizzare in un evento così e di fronte a spettatori e ascoltatori immersi nella frivolezza. Se anche una persona si è andata a leggere il Cantico o ha aperto la Bibbia dopo quell'intervento, sicuramente non eccelso e non da biblista, Benigni avrà adempiuto al suo compito, che non è quello di fare il comico come lei ha detto (lei probabilmente si sarà fermato al Benigni comico e dissacrante) ma è quello di parlare e convincere che chi ama avrà la vita salva e non la perderà. Pace e bene.
Mi scusi cosa c'entra questo? Certo che sono cristiano, sono battezzato. Io non giudico me stesso ma, come penso faccia anche lei, mi guardo dentro ogni giorno. Libero di crederlo ma prima di lanciare certi moniti verso chi non conosce, aggiungendo persino pace e bene, ci pensi un attimo. Dire poi che Benigni si é preso il compito di convincere che chi ama la vita avrà salvezza e pace mi sembra davvero un giudizio privo di oggettività. Non faccio altra polemica perché sono stanco di parole inutili. Pace e bene anche a lei
Grazie don Paolo