Teaser 1 TINY DYNAMITE regia di Bruno Tramice

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  • Опубликовано: 7 сен 2024
  • CON: Bruno Tràmice, Ettore Nigro e Cecilia Lupoli
    NOTE DI REGIA:
    «Per vivere bisogna rischiare di morire
    e per amare bisogna rischiare di perdere.»

    «Volevo scrivere una storia d'amore. Volevo scrivere un gioco con un senso di movimento in esso. L'idea centrale del gioco è di qualcuno che all’inizio getta un panino dall’Empire State Building, e qualcun’altro che lo recupera alla fine, e in mezzo le scene in cui i personaggi si rovesciano giù, gli uni sugli altri, come un effetto domino».
    Un gioco, quello dichiarato da Abi Morgan a commento di «Tiny Dynamite», in cui tre personaggi - Anthony “il fulminato”, Lucien “il timido” e la giovane Madeleine - sono usati come pedine. Tre anime di un triangolo amoroso che si mettono in “gioco” e svelano i propri sentimenti, tormenti, debolezze, rimpianti, dubbi, ma lo fanno con l’entusiasmo di chi percepisce che qualcosa di bello sta per accadere, forse un miracolo. Ma i miracoli esistono? Se lo domandano di continuo i tre protagonisti durante una calda estate trascorsa vicino al lago. Poi, come d’incanto danno un senso alle loro vite e capiscono: «per vivere bisogna rischiare di morire e per amare bisogna rischiare di perdere».

    Anthony aveva sei anni quando, per sfidare la sorte, è stato colpito da un fulmine, ed è convinto che se si indossano stivali di gomma per tutta la vita non si avvertirà mai il crepitio di energia elettrica nel cuore. Lucien, invece, è chiuso nel suo mondo e non ha il coraggio di vivere davvero.
    Quando erano più giovani Anthony e Lucien si sono innamorati della stessa donna che, a distanza di anni, si è lanciata da un ponte proprio davanti ai loro occhi. Questo tragico avvenimento ha segnato l’esistenza di entrambi.
    Lucien è convinto che tutto abbia una causa e un effetto, mentre Anthony crede che a volte le cose accadono e basta e che bisogna accettarle. Ma può un fulmine colpire due volte? Evidentemente sì. Infatti Anthony e Lucien incontrano Madeleine e se ne innamorano. Tentano entrambi di conquistarla ma sarà lei a scegliere, e per uno dei due amici nulla sarà più come prima.
    La scrittura scarna e mai scontata dell’autrice rende questo “gioco” intrigante riuscendo a creare un limbo di sentimenti, sguardi, silenzi che, sostituendosi alle parole, diventano eclatante specchio della quotidianità. Questo spettacolo parla a chi, per diverse circostanze, ha smesso di credere che la vita possa continuamente sorprendere, emozionare e trasformare piccoli accadimenti in veri miracoli. Per questo mi piace pensare che gli spettatori, dopo aver assistito a questo spettacolo, uscendo dal teatro decidano di alzare le braccia al cielo in attesa di un fulmine che li colpisca al petto e che allevi il dolore che ciascuno porta dentro.

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