Un'altra eco della palma di Ulisse: "Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida scorta per avventura tra le petraie d'un greto, esiguo specchio in cui guarda un'ellera i suoi corimbi: e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto. Codesto è il mio ricordo, non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua, o vero sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano. Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma, e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d'una giovinetta palma" MONTALE Grazie per la bella conferenza!
Immaginate un settore, come quello umanistico, svalutato e umiliato da istituzioni politiche e opinione pubblica, stagnante e immobile, dove il lavoro è un miraggio e sempre più spesso una questione di nepotismo, soprattutto per i giovani. Ora immaginate uno dei festival culturali più importanti d'Italia, il Festival della Mente, che ogni anno avvia una massiccia campagna pubblicitaria per reclutare giovani, adolescenti e universitari, per un "volontariato" non retribuito comprendente mansioni che, in Europa (ma in Italia stessa, come succede nelle fiere librarie) vengono di solito retribuite. Il tutto condito con la solita retorica del "verrete ripagati in esperienza e acquisizione di competenze trasversali", come se il tempo dei giovani sottratto a studio, lavoro, crescita personale, tempo libero non fosse prezioso e non valesse niente. Assurdo, è assurdo che in un festival con biglietto a pagamento, e in un Paese in cui il lavoro umanistico e culturale sta davvero scomparendo, si ricorra a forme che rasentano lo schiavismo di categorie sociali che non hanno potere contrattuale (i giovani) per svolgere lavori che VANNO RETRIBUITI.
Bellissimo intervento grazie ❤
Un'altra eco della palma di Ulisse:
"Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guarda un'ellera i suoi corimbi:
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo, non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma"
MONTALE
Grazie per la bella conferenza!
Vago,dispersivo, altalenante
Immaginate un settore, come quello umanistico, svalutato e umiliato da istituzioni politiche e opinione pubblica, stagnante e immobile, dove il lavoro è un miraggio e sempre più spesso una questione di nepotismo, soprattutto per i giovani.
Ora immaginate uno dei festival culturali più importanti d'Italia, il Festival della Mente, che ogni anno avvia una massiccia campagna pubblicitaria per reclutare giovani, adolescenti e universitari, per un "volontariato" non retribuito comprendente mansioni che, in Europa (ma in Italia stessa, come succede nelle fiere librarie) vengono di solito retribuite.
Il tutto condito con la solita retorica del "verrete ripagati in esperienza e acquisizione di competenze trasversali", come se il tempo dei giovani sottratto a studio, lavoro, crescita personale, tempo libero non fosse prezioso e non valesse niente.
Assurdo, è assurdo che in un festival con biglietto a pagamento, e in un Paese in cui il lavoro umanistico e culturale sta davvero scomparendo, si ricorra a forme che rasentano lo schiavismo di categorie sociali che non hanno potere contrattuale (i giovani) per svolgere lavori che VANNO RETRIBUITI.