Da qualcuno il cui nucleo famigliare sta pensando di cambiare automobile. Al momento il consumatore non ha la piu vaga alba di cosa convenga fare e tra alimentazioni che si moltiplicano, etichette il cui significato che non è ben chiaro al pubblico generalista (esempio la differenza tra hybrid e mild hybrid) e banalmente incertezza su quello che la normativa sarà da qua a qualche anno... Quindi ci pensa molto di più prima di cambiare auto e posticipa all inverosimile l acquisto tirando avanti con i veicoli attuali finché può
da 2 anni senza auto, mai scelta fu piú azzeccata. fortunatamente vivo in cittá, ma venendo dalla provincia posso capire che per molti sia una scelta impossibile
@ io no, ma i miei vicini sì, uno in età asilo l’altro alle elementari, tutti e due senza macchina. Ripeto, viviamo in città e si può fare. Il risparmio di vita e di soldi a non avere una macchina comunque ripeto è un lusso che si può avere solo se vivi in città anche e soprattutto a causa dello Stato increscioso dei mezzi pubblici
@@carlo-sacchi non so come fanno i tuoi vicini, ma io con 2 figli proprio non potrei. Troppe distanze tra i luoghi di lavoro miei e di mia moglie e i luoghi di interesse dei miei figli (scuole, sport), nonchè case dei nonni. Probabilmente in una situazione dove tutti gli interessi familiari sono concentrati nello stesso quartiere è possibile. Il 99% delle famiglie non può vivere senza almeno una macchina.. noi ne abbiamo 2 di auto e credimi che almeno di una ne farei volentieri a meno. Poi dipende dalla città. Noi siamo a Roma, in un quartiere senza metro. Pensa che se volessi andare al lavoro con i mezzi dovrei cambiare due autobus.. sarebbe mai possibile muoversi con i mezzi la mattina considerando che prima di andare al lavoro devo portare una bimba alla materna e un altro all'asilo nido (in due luoghi distanti tra loro)? Ovviamente no. Non posso neanche pensare di spostarci in zone meglio servite dai mezzi pubblici (metro in particolare) perché o le case costano troppo oppure sono zone servite da metro ma troppo distanti dai nostri luoghi di interesse.
La crisi delle vendite non interessa solo l' elettrico bensí tutto il settore dell' auto. Molte delle considerazioni del video vanno infatti contestualizzate in questo scenario.
Infatti, c’è tutta una parte dedicata alla demografia e al TPL. Qui, benché l’elettrico risulta più complicato, c’è anche un tema di auto “tradizionale”
@@Dr.Elegantia Se mi permetti, da ignorante in materia economica, non adrei a cercare la crisi dell'auto tradizionale (e non) nel calo demografico e nei mezzi alternativi per chi si trasferisce in città, ma semplicemente nei costi folli che hanno raggiunto le auto, nei finanziamenti ancor più folli (sarebbe interessante un tuo video) e negli stipendi bassi. Una panda 4 anni fa partiva a 9.500 euro, oggi da 15/17.000 ed è la stessa macchina con una parte elettrica aggiunta, in più sei praticamente obbligato a passare da finanziamenti dove, se hai gia i soldi in mano (cosa non troppo comune) devi pagare maxi rata iniziale, maxi finale e in mezzo qualche anno di piccole rate che di fatto sono gli interessi, se invece i soldi non li hai e si vuole finanziare tutto i costi sono assurdi, una macchina che il concessionario vende a 17.000 finanziata in 6-8 anni arriva a 25-27.000 euro (la mia ragazza voleva preventivi abbiamo girato concessionari MG - Ford - Hyundai - Lancia/Fiat - Suzuki - Toyota , e funzionano tutti uguali tranne Ford che cmq non si discosta molto da quanto detto). A mio modestissimo parere questa crisi dovrà portare ad un taglio dei prezzi, e con un pò di fortuna al ritorno di motori "normali" benzina e diesel, perchè un suv con un 1000 che fa i 14 al litro non SERVE a nessuno, e nessuno ha soldi per la "transizione". Come altri italiani (o nel mio piccolo se vogliamo) vivo molto fuori città (provincia di Varese), ho un 2.0 diesel del 2009 che mi fa andare a lavoro con 100 euro al mese(30 minuti di strada 15.000 km annui), pochissima manutezione.... che me ne faccio di un elettrico che anche volendo non mi potrei MAI permettere o di un benzina che (come accenni anche tu nel video) mi costerebbe molto di più? .... un domani comprerò un usato vagamente più recente sui 5.000/7.000 euro sapendo che non potrà portarmi in centro Milano quelle 2/3 volte che ci metto piede ogni 10 anni 😅🤣
Al netto delle politiche internazionali, su cui da singolo cittadino posso avere più o meno lungimiranza, io guardo il mio interesse. Problema: devo andare a lavorare (che é la cosa per cui ritengo la macchina una spesa giustificabile). Soluzioni: ne ho diverse, (al nord, ma scrivo da qui) ma nessuna che mi faccia percepire l'auto elettrica, come fondamentale. Io di auto termiche ne ho avute due, comprate usate, sull'unghia, perché per me già prima non aveva senso indebitarsi o sborsare cifre astronomiche solo per avere quel tipo di (anche sacrosanta) comodità. Ora sto risparmiando per una casetta mia, e non ritengo di essere in grado di pagare per una cosa che si ok, mi darebbe un minimo di comodità, ma a prezzi non sostenibili (almeno inizialmente). Non é che noi Italiani siamo completamente miopi, l'auto elettrica la voglio anche io, ma quando avrò il mio box, la mia colonnina, la mia casetta. Forse per i giovani l auto in senso assoluto non é più un bene imprescindibile, e se risulta necessario bhe, sfascione da 4mila euro e via. Poi oh, ho detto la mia.
forse si, so che molta gente pensa che un'auto elettrica inquina anche se la ricarichi con i pannelli solari, che le batterie ti prendono fuoco due volte si e tre anche, che dopo 10 anni devi cambiarle ecc ecc. non nego che ci siano dei problemi morali e pratici ma credo che la propaganda abbia un ruolo primario almeno in italia, la maggior parte esclude a priori il discorso. il fatto è che moltissima altra gente non la acquista per il prezzo. sicuramente negli anni le persone cambieranno auto e molte prenderanno l'elettrica.
E anche perché, per colpa dei contributi governativi, non esiste un mercato dell’usato. L’italiano abituato a cambiare auto ogni tot anni non sa più a chi rifilare le elettriche che ha pagato a caro prezzo.
Io non la compro perché costa caro e l'esborso rispetto un equivalente benzina lo ammortizzerei forse in 80/90.000km. Questo senza considerare che ricordo quanto le auto costavano 8.000€, non è solo un discorso di motorizzazione ma anche sovraccarico di tecnologia, in balia dei software manco fosse uno smartphone. Ieri la lampadina di un faro ti costava 2 spicci, oggi se si rompe un faro led (di una complessità che non si sospetta, con led, varie schede elettroniche con chip, condensatori e regolatori di tensione, centraline, motori elettrici.. il tutto sigillato sotto vuoto) non c'è modo di ripararlo ma solo sostituirlo e, se non in garanzia o non coperto dall'assicurazione a seguito di un incidente, nuovo costa 2000€ o (800 se è un pezzo rub..usato). Acclarato quindi che con un'auto elettrica non salvo il pianeta, perché dovrei sorbirmi questo salasso ingiustificato?
parlo per la mia quotidianità provinciale del nord-est....negli ultimi 2 anni, non credo d'aver visto più di 5 auto in ricarica su una delle (poche) colonnine che ci sono in giro per i paesi.....ma di Tesla in giro ne vedo almeno due al giorno. Ergo, l' EV funziona solo se la ricarica è domestica....perché nessuno è disposto a stare seduto in auto per 30min ad aspettare che si ricarichi. C'è poco da fare, la tecnologia elettrica non è "attualmente" compatibile con l'utilizzatore medio pendolare che abita in un condominio. Io (complottista mode-on) sospetto pure ci fossero delle garanzie camuffate da obblighi normativi tra costruttori e governi....garanzie che sono state tradite.....con i primi che adesso gridano vendetta.
Oltre a questo Stellantis ha il problema del motore "puretech" con cinghia a bagno d'olio. Invece di ritirarlo insistono a montarlo... il cliente non é stupido e compra altro.
Stellantis in generale fa auto terribili, anche quelle con il termico fanno cagare, sono stati capaci di trasformare in merda ogni marchio che controllano. I marchi italiani sono stati annientati con scelte suicide, (abarth elettrica, fiat 500 e 600 chevnon vuole nessuno, qlfa romeo orribili e fatte male, maserati non vende nulla, ecc) Questo per cercare di nassimizzare il profitto cercando di standardizzare la produzione e lo sviluppo delle auto, prendendo telai, pianali ,e motori 3 cilindri pessimi peugeot da standardizzare a tutti i vari brand del gruppo. La peugeot ormai che tira le redini ha imposto la sua merda a la maggior parte dei brand stellantis ed ecco il risultato, venduno meno della metà delle auto che producono e siciramente rischieranno di fallire. Cercando anche di togliere lavoro in italia delocalizzando la produzione delle auto fca in paesi meno sviluppati ormai quanin italia ninnsi prpduce piu nulla. A tavares dovevano dargli un calcio nel culo e a casa non 100mln.
L’Europa si e’ consegnata inspiegabilmente alla Cina sull’ elettrico, nessuno dice che questa transizione costa molto e vista la situazione attuale nessuno che ha difficoltà comprera’ questa tecnologia. E poi scusate noi viviamo in un paese dove si vive tutto alla giornata senza programmazione e pensare che la gente pensa al 2035?ma su dai…..
Fca è stata ceduta al controllo francese è pagata profumatamente all'azionariato italiano, Che ha provveduto immediatamente a reinvestire in teoria più redditizi oltre che a fare qualche investimento di carattere politico. Il controllo francese Certo non è interessato a promuovere le produzioni italiane. Inoltre ora pensare di tornare indietro non ha più significato, anche se qualche stabilimento invia di chiusura esiste ancora, il management, i tecnici, l'anima vera non esiste più. La posizione dell'Italia nella automotive può avere un significato solo se riferito alla componentistica. Dimentichiamo Fiat che non è più roba nostra.
la particolarità di questo periodo storico è che alla tendenza all'inurbazione si contrappone un aumento vertiginoso dei prezzi delle case di tutti i principali centri(e anche dei secondari, a dire il vero). col risultato che i centri sono popolati da turisti/benestanti/studenti; una popolazione che nella maggior parte dei casi non ha bisogno di auto. l'auto serve alle famiglie dai redditi medi, che vengono spinte nelle periferie, spesso non adeguatemente servite dal TPL. famiglie che spesso, proprio in virtù dei salari, quando si sposta per i viaggi, lo fa in auto. ha quindi bisogno di un'autonomia ben superiore a quella garantita dall'elettrico ( con due figli piccoli, non ho sicurmente tempo/energie di aspettare la ricarica dell'auto a metà viaggio)
Un altro motivo di non vendite anche se minore e che non si tiene conto molto, è che i giovani di oggi non considerano l’auto un mezzo imprescindibile come già noi 30enni, si muovono più coi mezzi e i servizi sharing o monopattini ecc.. se vivi in città posso anche capirlo sinceramente, anche se per me l’auto é libertà
È assolutamente corretto riconoscere che gli esseri umani non facciano sempre scelte puramente razionali, e che non bisogna favorire alcune tecnologie "moralmente giuste" a sfavore di altre che sono migliori dal punto di vista tecnico ed economico. Suggerisco però di cominciare a utilizzare questo principio su tutto, estendendolo in particolare anche alla questione del nucleare. Per quanto nell'ambito dell'energia il ruolo del cittadino sia diverso rispetto a quello dell'automotive, anche in questo business i cittadini ricoprono un ruolo fondamentale (non tanto in qualità di creazione della domanda, anche se consumano energia, ma principalmente in qualità di elettori che esprimono voti nei referendum, nelle elezioni locali e nazionali). Anche se il nucleare fosse una scelta tecnicamente ed economicamente migliore sul lungo periodo non significa che la questione dell'accettabilità sociale possa passare in secondo piano. C'è una analogia con l'auto elettrica che hai spiegato anche tu: non viene comprata anche da chi, conti alla mano, ne otterrebbe un vantaggio. Possiamo fare uno sforzo di educazione e sensibilizzazione, certamente, ma sappiamo che spesso le persone decidono anche attraverso pregiudizi e chiusure mentali che non verranno mai cambiati, dobbiamo essere disposti ad accettarlo quando serve. Lo hai descritto benissimo, gli esseri umani non sono dei robot e non fanno scelte sempre razionali. Rendiamocene conto su tutto però, e cerchiamo di puntare sulle strategie più pragmatiche per fare davvero la transizione da subito
Pare solo a me che questa industria da qualche tempo sia più focalizzata a vendere denaro (per comprare le auto) che non a vendere le auto stesse? Questo credo non aiuti a tenere prezzi bassi.
La dicitura "Mild Hybrid" non è altro che il certificato attestante l'avvenuto pagamento della tangente che dovete alla P.A. per poter circolare nelle ZTL.
in un paese con una forte emigrazione interna come la nostra, lo scorso ferragosto si sono spostati 8 milioni di veicoli. nel 2010 la distanza media percorsa era di 410km. con buona probabilità circa 2 milioni e mezzo di auto hanno percorso più dei 500km di durata di una delle batterie più recenti. vuol dire 2 milioni e mezzo di auto che devono fermarsi a ricaricare. come è credibile che con la tecnologia attuale, 7,5 milioni di persone possano accettare di perdere due ore di viaggio a caricare una batteria?considerato che molto spesso in auto ci si mettono le famiglie.... se avessi una batteria che mi copre un'intero viaggio, andrei sull'elettrico tranquillamente. ma ad oggi,con due figli piccoli, per me questo aspetto è un cut off determinante
Interessante. Sono d'accordo sulla parte dei sussidi, ma ricordiamoci che i consumatori-elettori li vogliono. La tesla non è una elettrica di particolare lusso. Le mild hybrid non sono meno efficienti in generale, sono più care. Tante auto con marchi diversi sono oramai quasi la stessa cosa in uno stesso gruppo, il resto è appunto marketing. Se vogliamo ridurre il marketing in generale, se ne può parlare.. E la narrativa è sempre narrazione, in italiano. 👋
Si andrà verso altre fusioni aziendali, mi sembra l'unica via per stare a galla. Il mercato europeo non si riprenderà più, io ho una ford focus termica e non la cambierò per i prossimi 20 anni
Il gruppo non se la passa benissimo ed il prezzo delle azioni indica forte scetticismo. Oltre -50% dai massimi e -5% addirittura sugli ultimi 5 anni. Oltre alla speculazione, ci sono ragioni fondamentali che spingono gli investitori a non esporsi troppo su Stellantis. Io nella mia ignoranza mi sento di dire che sia in Francia che in Italia, c’è un grosso problema imprenditoriale. Le grosse imprese europee non hanno le spalle grosse, appena il mercato inverte, vanno in crisi nel giro di qualche mese. Finché si delocalizza e bisogna vendere ad una classe media ultrabenestante e ultrariproduttiva sono tutti bravi a fare gli imprenditori.
@@bombazza918 Come dicevo, un errore sul break-even moltiplicato per X milioni di veicoli venduti comporta un rischio finanziario significativo. Procedo per grandi numeri, ma almeno ci capiamo: ipotizziamo un errore contenuto, diciamo del 2-3%. Per avere un'idea concreta, su un prezzo di vendita di 30.000 euro, questo equivale a un errore di circa 500-900 euro per veicolo. Ora, supponiamo che tale errore si propaghi per un anno su tutti i veicoli venduti, ad esempio 5-6 milioni di unità. Si tratta di una perdita di ricavi stimata tra 1 e 2 miliardi di euro. Pertanto, quando la politica impone una strategia, non è più possibile adottare un approccio bottom-up, in cui le decisioni possono essere maturate e ponderate. Si è costretti, invece, a gestire la situazione in emergenza, con il rischio che la propagazione degli errori diventi fatale. A ciò si aggiungono le complicazioni dovute a impianti inefficienti e strutture pesanti, spesso conseguenza di misure anti-delocalizzazione che non permettono di ottimizzare i costi. Il risultato finale è un utile negativo. Scelte di questo tipo, se portate avanti, finiscono per depauperare il capitale sociale delle aziende, compromettendo la loro sostenibilità finanziaria.
@ il grosso di quei fondi sono per infrastrutture, comunque non é la quantità ma la forma che conta, in Europa i fondi sono per migliorare dei parametri ambientali e contabilizzare la cosa, inoltre sono finalizzati al mercato interno, in Cina c’è un organizzata e deliberata situazione di intervento nel capitale e tramite la fornitura di materie prime sotto costo per agevolare le esportazioni, si può anche decidere di iniziare una guerra al sussidio, ma così si abbandonano i principi del libero mercato e vince non il migliore ma il meglio sovvenzionato. Possibile che non ci si fidi delle indagini intraprese dal Unione Europea ma ci si fidi del partito del popolo? Pore gli usa sono impazziti?
@@durroful ets/cbam sono forme di sussidio implicite per esempio. Dire che il programma di acquisto pandemico sia per le infrastrutture mi pare un filo eccessivo, idem il repower. Comunque sia è sempre meglio agire sulle infrastrutture e mai con sussidi diretti. La Cina fa ciò che dici poiché non ha alcuna intenzione di creare un’economia di mercato ma punta sul controllo diretto e sull’oligopolio/monopolio di alcuni player.
@@Dr.Elegantia accettare questo, cioè accettare di commerciare con chi ha questo tipo di interventismo, significa avere settori industriali alla mercé delle loro politiche industriali, questo tipo di instabilità non fa crescere l economia anzi
@ questa è una tua assunzione, larga parte dei problemi europei deriva sostanzialmente da politiche miopi sulla transizione e l’approccio negazionista al nucleare. Basta recuperare il report draghi. Infine su alcuni paesi pesano le politiche di welfare che dà sussidi sono diventate puri trasferimenti.
L' elettrico non decolla per 2 motivi: - carenza di infrastrutture - il mercato dell'usato elettrico fa schifo Sostanzialmente sono auto che rendono la vita più difficile nell'utilizzo quotidiano e perdono tanto valore nel tempo, perché usate valgono veramente poco.
auto elettrica è una fregatura colossale, te la spacciano come economica, poi ad un mio conoscente hanno sparato 400 euro di primo tagliando 😂 auguri 👋
A me in generale non sta simpatico l'aiuto di Stato ma in una condizione di prezzi alti, imposizione fiscale ben oltre il 50% e potere d'acquisto continuamente eroso non vedo altra alternativa che rimandare i grossi acquisti
Io sono una felice proprietaria di una Stellantis elettrica con box senza pannelli solari, ho ricaricato ad una colonnina 1 sola volta in due anni ad un prezzo folle! Ma è la "seconda auto di casa" che uso per farci attorno ai 50 km al giorno, per i lunghi tragitti abbiamo una normale auto a benzina! Voglio solo aggiungere che l'assistenza/postvendita di Stellantis fa schifo!
L'auto elettrica è una risposta non razionale ad un problema reale (l'inquinamento dell'aria delle città). Se tutti i soldi investiti nell'auto elettrica si sfruttavano per creare parcheggi scambiatori, modificare la viabilità e potenziare seriamente i trasporti pubblici verso i centri abitati si sarebbe ridotto drasticamente il traffico e dunque l'inquinamento delle città.
@@Dr.Elegantiami riferisco a quanto dici nel minuto 17, dove parli dei soldi elargiti all’industria automobilistica. Per carità non stavo criticando il tuo video, ma il modo con cui lo stato ragiona, credendo che l’unico modo di mantenere posti di lavoro sia aiutare finanziariamente le aziende in difficoltà…
Il mild hybrid può essere visto come una tecnologia che rischia di rientrare nel fenomeno del greenwashing. Diverse ricerche, tra cui una divulgativa intitolata "The Rise of the Mild Hybrid - A Steppingstone Technology or Greenwash?", esplorano questo concetto. Se consideriamo che molte auto vengono dismesse prematuramente per rispettare le normative ambientali e che gli acquisti vengono incentivati, nel caso del mild hybrid il consumo di risorse può risultare ingiustificato. Tuttavia, è importante precisare che non tutte le mild hybrid sono uguali: alcune possono generare fino a 20-30 cavalli, mentre altre, come quelle prodotte da Fiat/Stellantis, arrivano a 5 cavalli (dichiarati, andrea motors mi pare avesse fatto un video più specifico sul tema). Inoltre, il mild hybrid non consente di muovere il veicolo in modo autonomo, a differenza del full hybrid, che invece supporta una guida in modalità completamente elettrica. Se mettiamo insieme tutti questi aspetti, possiamo concludere che, a parità di potere d'acquisto, il mild hybrid risulta essere una scelta sconveniente, e in prospettiva potrebbe comportare un maggiore consumo di risorse. È fondamentale considerare l'intero ciclo di vita del prodotto, inclusi gli aspetti legati alla produzione, all'uso e alla dismissione del veicolo. Infine, la potenza "elettrica" del mild hybrid, che non è sufficiente a muovere il veicolo in modalità indipendente, rende in molti casi, a parità di costi, più conveniente optare per un motore diesel, sebbene ciò dipenda molto dalle abitudini individuali di utilizzo del veicolo.
@@nikola1389s esattamente come le BEV con la differenza che la bici oltre a non inquinare ti tiene in forma e il cavallo alla fine te lo puoi mangiare.
Mi spaice ma sei stato un po superficiale nel dire che l'UE affronta l'argomento inquinamento solo con le auto elettriche, il piano si rivolge anche all'efficientamento delle case "Green" e al riscaldamento domestico ( pompe di calore e sostituzione delle caldaie), ci si è concentrati sull'automotive per il semplice fatto che la tecnologia ci permette il passaggio all'elettrico sulle auto e camion, attualmente non è possibile farlo anche su aerei e navi ma quando si potrà si farà anche li, quindi dire che si fa solo con le auto quasi come se fosse un capriccio mi sembra superficiale.
@@cielangel9821 se fosse vero quanto dici, l’UE non avrebbe approvato il superbonus i cui effetti sia economici che lato “green” sono scarsi. Senza considerare l’esborso finanziario largamente negativo. Andando oltre, se fosse come dici tu, la regolamentazione avrebbe previsto una maggiore verifica sulle risorse green, applicando una regolamentazione che impesca realmente strane fantasie nimby. Vedi Sardegna. Allo stesso modo, se fosse così, non sarebbero dovuti servire anni per inserire il nucleare nella tassonomia verde. In sostanza la concentrazione è stata volta solo sull’automotive.
L'auto elettrica conviene solo se: -hai modo di ricaricare a basso costo -non fai mai tragitti lunghi -non sai dove altro investire la differenza di capitale tra l'auto elettrica e quella termica -non hai la minima competenza meccanica -prevedi di non fare mai incidenti per i successivi 10 anni Non conviene se: -hai competenze per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'auto (facilmente acquisibili, io viaggio da decenni con auto pagate 2000€ ed usate per altri 100000km) -punti al risparmio dell'investimento iniziale -fai viaggi di almeno 250km abbastanza spesso -prevedi di fare qualche incidente (anche leggero) con l'auto nei prossimi 10 anni -ami la libertà di movimento (autonomia, mettere benzina in 2 minuti, parcheggiare l'auto in un parcheggio ovunque nel mondo e riprenderla dopo un mese senza problemi, altre 100 ipotesi che ora non ricordo -odi le imposizioni e per partito preso fai il contrario di ciò che ti viene imposto dall'alto (quando possibile😊)
Come dico nel video può essere come può non essere. Per qualcuno tratti lunghi con pause sono utili, per altri meglio “tirare dritto”. Ognuno ha delle preferenze, difficilmente inquadrabili in una singola situazione
La libertà è fare 100km con 4€ se prendo energia dalla rete e 0Euro per 9 mesi all' anno già da un anno (impianto FV offgrid solo per le EVs di famiglia e attività è stato già ripagato in 3 anni e da un anno è stato già superato il Break even point dell' investimento). Per tutto il resto: si trova sempre una scusa per non dover fare lo sforzo di dover cambiare. Ad ogni modo io sono felice che voi manteniate tutta la filiera fossili e delle combustioni, l importante è la mia contabilità, di quella degli altri importa sinceramente poco.
@@mikdignan3776 rientri in ciò che ho già scritto: se hai la possibilità di ricaricare a basso costo. Per quanto riguarda le mie tasche, non è conveniente spendere tutti quei soldi in un'auto nuova (elettrica o termica che sia) a maggior ragione se devo spendere ulteriormente per impianti fotovoltaici non certamente regalati. Una massa di capitale così importante, preferisco dirottarla su altro. P.s per la ricarica a basso costo, ne riparliamo quando il governo traslerà (o sovrapporrà) accise e tasse sui carburanti, anche alla ricarica delle auto elettriche. Pensate veramente che il governo italiano rinuncerà all'indotto delle tasse derivante da bolli auto e accise sui carburanti se nei prossimi decenni la maggior parte viaggerà in elettrico? Non scherziamo
Ma scusa, se è conveniente, l'unico concetto è costo opportunità. Dire che l'auto elettrica è conveniente economicamente ma l'investimento iniziale è troppo altro non è corretto a mio parere. Perché se il costo iniziale è troppo alto( cosa che non credo perché si possono pagare a rate) allora l'auto elettrica non è conveniente economicamente
@@marcoturra5086 Per chiarire meglio la distinzione: • Prospettiva economica: Si concentra su costi e ricavi complessivi di un progetto o attività, senza considerare necessariamente quando avvengono. L’analisi economica valuta il bilancio tra i benefici e i costi in termini di redditività generale o sostenibilità, spesso in modo statico. • Prospettiva finanziaria: Mette al centro il flusso di cassa e il tempo. Qui conta quando si verificano entrate e uscite di denaro. Ad esempio, un investimento iniziale genera un’immediata uscita di cassa o richiede un prestito, il che può rappresentare un vincolo per chi non dispone di liquidità sufficiente. Anche se l’investimento è economicamente vantaggioso nel lungo termine (cioè genera un ritorno positivo), potrebbe essere insostenibile finanziariamente nel breve periodo.
il costo iniziale può essere troppo alto se confrontato con le varianti endotermiche della stessa auto, ma allo stesso tempo può essere economicamente vantaggiosa un'elettrica sul lungo periodo, grazie ai costi di manutenzione e di servizio inferiori.
@@marcoturra5086 ovvio che ne fa parte, ma come ha spiegato l'autore del video, un costo iniziale alto può rappresentare un problema per determinati acquirenti. Un esempio pratico, se non hai i soldi per pagartela e devi farti un finanziamento, rischi di bruciare una buona parte del risparmio legato alla gestione dell'auto, perché dovrai pagare anche il costo del finanziamento.
@@Dr.Elegantia ok grazie👍 parlando dell'aspetto economico hai per caso dei dati? Ho letto di svalutazioni pesanti Delle elettriche e di rischi e costi grossi riguardanti il pacco batterie.
La percorrenza media in Italia è di meno di 7000km all'anno mentre la media del parco circolante è di 12.5 anni quindi "spannometricamente " si arriva a 87.500km e a quel chilometraggio un auto è ancora in perfette condizioni , sarà anche vecchia ma fa il suo quindi perchè cambiarla? L'auto è solo un debito e se "questi" pensano che l'italiano medio sia "felice" di cambiare un mezzo che funziona solo perchè inquina meno hanno sbagliato puscher.
Secondo me è la solita storia della media del pollo: vorrei vedere quante auto in circolazione da più di 10 anni hanno meno di 100.000 km. Poi direi anche che moltissime immatricolazioni “forzate” sono ancora sulle spalle dei concessionari che non riescono a venderle, falsando il dato. E, comunque, più che il chilometraggio vale la manutenzione: se con un’auto ci fai 1000km ma gli lasci marcire le sospensioni è lo stesso da rottamare.
@@HungoverHistorian-zf6gi mia moglie ha una yaris di 11 anni con 84.000 km , mia mamma ha un ana Panda di 14 anni con 96.000 km , mia sorella ha una lancia Y di 9 anni con 56.000km volendo posso dilungarmi ancora con l'elenco. La revisione degli ammortizzatori è consigliata tra gli 80.000 e i 100.000km ,non è una questione di tempo ma di km e comunque per la Yaris mi hanno chiesto 500euro , di sicuro non cambio l'auto per evitare di spendere 500 euro per le sospensioni che vanno revisionate anche su un auto elettrica. Io ho un auto aziendale e faccio circa 45.000km l'anno e ogni 4 anni me la sostituiscono , nel 2022 per 6 mesi ho avuto una Tesla Model Y ed è stato un incubo .
Da qualcuno il cui nucleo famigliare sta pensando di cambiare automobile.
Al momento il consumatore non ha la piu vaga alba di cosa convenga fare e tra alimentazioni che si moltiplicano, etichette il cui significato che non è ben chiaro al pubblico generalista (esempio la differenza tra hybrid e mild hybrid) e banalmente incertezza su quello che la normativa sarà da qua a qualche anno... Quindi ci pensa molto di più prima di cambiare auto e posticipa all inverosimile l acquisto tirando avanti con i veicoli attuali finché può
da 2 anni senza auto, mai scelta fu piú azzeccata. fortunatamente vivo in cittá, ma venendo dalla provincia posso capire che per molti sia una scelta impossibile
@@carlo-sacchi hai figli?
@ io no, ma i miei vicini sì, uno in età asilo l’altro alle elementari, tutti e due senza macchina. Ripeto, viviamo in città e si può fare. Il risparmio di vita e di soldi a non avere una macchina comunque ripeto è un lusso che si può avere solo se vivi in città anche e soprattutto a causa dello Stato increscioso dei mezzi pubblici
@@carlo-sacchi non so come fanno i tuoi vicini, ma io con 2 figli proprio non potrei. Troppe distanze tra i luoghi di lavoro miei e di mia moglie e i luoghi di interesse dei miei figli (scuole, sport), nonchè case dei nonni.
Probabilmente in una situazione dove tutti gli interessi familiari sono concentrati nello stesso quartiere è possibile.
Il 99% delle famiglie non può vivere senza almeno una macchina.. noi ne abbiamo 2 di auto e credimi che almeno di una ne farei volentieri a meno.
Poi dipende dalla città. Noi siamo a Roma, in un quartiere senza metro. Pensa che se volessi andare al lavoro con i mezzi dovrei cambiare due autobus.. sarebbe mai possibile muoversi con i mezzi la mattina considerando che prima di andare al lavoro devo portare una bimba alla materna e un altro all'asilo nido (in due luoghi distanti tra loro)? Ovviamente no.
Non posso neanche pensare di spostarci in zone meglio servite dai mezzi pubblici (metro in particolare) perché o le case costano troppo oppure sono zone servite da metro ma troppo distanti dai nostri luoghi di interesse.
@@wttf529 a Roma posso capire che non basterebbero 3 auto in due.
La crisi delle vendite non interessa solo l' elettrico bensí tutto il settore dell' auto. Molte delle considerazioni del video vanno infatti contestualizzate in questo scenario.
Infatti, c’è tutta una parte dedicata alla demografia e al TPL. Qui, benché l’elettrico risulta più complicato, c’è anche un tema di auto “tradizionale”
@@Dr.Elegantia Se mi permetti, da ignorante in materia economica, non adrei a cercare la crisi dell'auto tradizionale (e non) nel calo demografico e nei mezzi alternativi per chi si trasferisce in città, ma semplicemente nei costi folli che hanno raggiunto le auto, nei finanziamenti ancor più folli (sarebbe interessante un tuo video) e negli stipendi bassi.
Una panda 4 anni fa partiva a 9.500 euro, oggi da 15/17.000 ed è la stessa macchina con una parte elettrica aggiunta, in più sei praticamente obbligato a passare da finanziamenti dove, se hai gia i soldi in mano (cosa non troppo comune) devi pagare maxi rata iniziale, maxi finale e in mezzo qualche anno di piccole rate che di fatto sono gli interessi, se invece i soldi non li hai e si vuole finanziare tutto i costi sono assurdi, una macchina che il concessionario vende a 17.000 finanziata in 6-8 anni arriva a 25-27.000 euro (la mia ragazza voleva preventivi abbiamo girato concessionari MG - Ford - Hyundai - Lancia/Fiat - Suzuki - Toyota , e funzionano tutti uguali tranne Ford che cmq non si discosta molto da quanto detto).
A mio modestissimo parere questa crisi dovrà portare ad un taglio dei prezzi, e con un pò di fortuna al ritorno di motori "normali" benzina e diesel, perchè un suv con un 1000 che fa i 14 al litro non SERVE a nessuno, e nessuno ha soldi per la "transizione".
Come altri italiani (o nel mio piccolo se vogliamo) vivo molto fuori città (provincia di Varese), ho un 2.0 diesel del 2009 che mi fa andare a lavoro con 100 euro al mese(30 minuti di strada 15.000 km annui), pochissima manutezione.... che me ne faccio di un elettrico che anche volendo non mi potrei MAI permettere o di un benzina che (come accenni anche tu nel video) mi costerebbe molto di più? .... un domani comprerò un usato vagamente più recente sui 5.000/7.000 euro sapendo che non potrà portarmi in centro Milano quelle 2/3 volte che ci metto piede ogni 10 anni 😅🤣
Perdonami, io non ho parlato di una singola causa, io ho fatto un ragionamento leggermente più ampio ove è ricompreso quanto dici :)
Al netto delle politiche internazionali, su cui da singolo cittadino posso avere più o meno lungimiranza, io guardo il mio interesse.
Problema: devo andare a lavorare (che é la cosa per cui ritengo la macchina una spesa giustificabile).
Soluzioni: ne ho diverse, (al nord, ma scrivo da qui) ma nessuna che mi faccia percepire l'auto elettrica, come fondamentale.
Io di auto termiche ne ho avute due, comprate usate, sull'unghia, perché per me già prima non aveva senso indebitarsi o sborsare cifre astronomiche solo per avere quel tipo di (anche sacrosanta) comodità.
Ora sto risparmiando per una casetta mia, e non ritengo di essere in grado di pagare per una cosa che si ok, mi darebbe un minimo di comodità, ma a prezzi non sostenibili (almeno inizialmente).
Non é che noi Italiani siamo completamente miopi, l'auto elettrica la voglio anche io, ma quando avrò il mio box, la mia colonnina, la mia casetta.
Forse per i giovani l auto in senso assoluto non é più un bene imprescindibile, e se risulta necessario bhe, sfascione da 4mila euro e via. Poi oh, ho detto la mia.
Stellantis ha anche il problema che tante le sue macchine termiche montano motori benzina di cacca, i 1.2 pure tech con cinghia a bagno d'olio
Io penso che l'auto elettrica non viene comprata perché non ci sono infrastrutture di ricarica e di costo
forse si, so che molta gente pensa che un'auto elettrica inquina anche se la ricarichi con i pannelli solari, che le batterie ti prendono fuoco due volte si e tre anche, che dopo 10 anni devi cambiarle ecc ecc. non nego che ci siano dei problemi morali e pratici ma credo che la propaganda abbia un ruolo primario almeno in italia, la maggior parte esclude a priori il discorso. il fatto è che moltissima altra gente non la acquista per il prezzo. sicuramente negli anni le persone cambieranno auto e molte prenderanno l'elettrica.
E anche perché, per colpa dei contributi governativi, non esiste un mercato dell’usato. L’italiano abituato a cambiare auto ogni tot anni non sa più a chi rifilare le elettriche che ha pagato a caro prezzo.
Io non la compro perché costa caro e l'esborso rispetto un equivalente benzina lo ammortizzerei forse in 80/90.000km.
Questo senza considerare che ricordo quanto le auto costavano 8.000€, non è solo un discorso di motorizzazione ma anche sovraccarico di tecnologia, in balia dei software manco fosse uno smartphone.
Ieri la lampadina di un faro ti costava 2 spicci, oggi se si rompe un faro led (di una complessità che non si sospetta, con led, varie schede elettroniche con chip, condensatori e regolatori di tensione, centraline, motori elettrici.. il tutto sigillato sotto vuoto) non c'è modo di ripararlo ma solo sostituirlo e, se non in garanzia o non coperto dall'assicurazione a seguito di un incidente, nuovo costa 2000€ o (800 se è un pezzo rub..usato).
Acclarato quindi che con un'auto elettrica non salvo il pianeta, perché dovrei sorbirmi questo salasso ingiustificato?
parlo per la mia quotidianità provinciale del nord-est....negli ultimi 2 anni, non credo d'aver visto più di 5 auto in ricarica su una delle (poche) colonnine che ci sono in giro per i paesi.....ma di Tesla in giro ne vedo almeno due al giorno. Ergo, l' EV funziona solo se la ricarica è domestica....perché nessuno è disposto a stare seduto in auto per 30min ad aspettare che si ricarichi.
C'è poco da fare, la tecnologia elettrica non è "attualmente" compatibile con l'utilizzatore medio pendolare che abita in un condominio.
Io (complottista mode-on) sospetto pure ci fossero delle garanzie camuffate da obblighi normativi tra costruttori e governi....garanzie che sono state tradite.....con i primi che adesso gridano vendetta.
Bravissimo
Oltre a questo Stellantis ha il problema del motore "puretech" con cinghia a bagno d'olio. Invece di ritirarlo insistono a montarlo... il cliente non é stupido e compra altro.
sono completamente ignorante ma non è successa una cosa simile con alitalia? si è mandato avanti un problema all'infinito
Si è depauperata la strategia di business vendendo diritti aeroportuali.
Lo statalismo continua a fare danni da 100 anni
Stellantis in generale fa auto terribili, anche quelle con il termico fanno cagare, sono stati capaci di trasformare in merda ogni marchio che controllano.
I marchi italiani sono stati annientati con scelte suicide, (abarth elettrica, fiat 500 e 600 chevnon vuole nessuno, qlfa romeo orribili e fatte male, maserati non vende nulla, ecc) Questo per cercare di nassimizzare il profitto cercando di standardizzare la produzione e lo sviluppo delle auto, prendendo telai, pianali ,e motori 3 cilindri pessimi peugeot da standardizzare a tutti i vari brand del gruppo.
La peugeot ormai che tira le redini ha imposto la sua merda a la maggior parte dei brand stellantis ed ecco il risultato, venduno meno della metà delle auto che producono e siciramente rischieranno di fallire.
Cercando anche di togliere lavoro in italia delocalizzando la produzione delle auto fca in paesi meno sviluppati ormai quanin italia ninnsi prpduce piu nulla. A tavares dovevano dargli un calcio nel culo e a casa non 100mln.
L’Europa si e’ consegnata inspiegabilmente alla Cina sull’ elettrico, nessuno dice che questa transizione costa molto e vista la situazione attuale nessuno che ha difficoltà comprera’ questa tecnologia.
E poi scusate noi viviamo in un paese dove si vive tutto alla giornata senza programmazione e pensare che la gente pensa al 2035?ma su dai…..
Fca è stata ceduta al controllo francese è pagata profumatamente all'azionariato italiano, Che ha provveduto immediatamente a reinvestire in teoria più redditizi oltre che a fare qualche investimento di carattere politico.
Il controllo francese Certo non è interessato a promuovere le produzioni italiane. Inoltre ora pensare di tornare indietro non ha più significato, anche se qualche stabilimento invia di chiusura esiste ancora, il management, i tecnici, l'anima vera non esiste più.
La posizione dell'Italia nella automotive può avere un significato solo se riferito alla componentistica.
Dimentichiamo Fiat che non è più roba nostra.
la particolarità di questo periodo storico è che alla tendenza all'inurbazione si contrappone un aumento vertiginoso dei prezzi delle case di tutti i principali centri(e anche dei secondari, a dire il vero). col risultato che i centri sono popolati da turisti/benestanti/studenti; una popolazione che nella maggior parte dei casi non ha bisogno di auto.
l'auto serve alle famiglie dai redditi medi, che vengono spinte nelle periferie, spesso non adeguatemente servite dal TPL. famiglie che spesso, proprio in virtù dei salari, quando si sposta per i viaggi, lo fa in auto. ha quindi bisogno di un'autonomia ben superiore a quella garantita dall'elettrico ( con due figli piccoli, non ho sicurmente tempo/energie di aspettare la ricarica dell'auto a metà viaggio)
Un altro motivo di non vendite anche se minore e che non si tiene conto molto, è che i giovani di oggi non considerano l’auto un mezzo imprescindibile come già noi 30enni, si muovono più coi mezzi e i servizi sharing o monopattini ecc.. se vivi in città posso anche capirlo sinceramente, anche se per me l’auto é libertà
È assolutamente corretto riconoscere che gli esseri umani non facciano sempre scelte puramente razionali, e che non bisogna favorire alcune tecnologie "moralmente giuste" a sfavore di altre che sono migliori dal punto di vista tecnico ed economico. Suggerisco però di cominciare a utilizzare questo principio su tutto, estendendolo in particolare anche alla questione del nucleare. Per quanto nell'ambito dell'energia il ruolo del cittadino sia diverso rispetto a quello dell'automotive, anche in questo business i cittadini ricoprono un ruolo fondamentale (non tanto in qualità di creazione della domanda, anche se consumano energia, ma principalmente in qualità di elettori che esprimono voti nei referendum, nelle elezioni locali e nazionali). Anche se il nucleare fosse una scelta tecnicamente ed economicamente migliore sul lungo periodo non significa che la questione dell'accettabilità sociale possa passare in secondo piano. C'è una analogia con l'auto elettrica che hai spiegato anche tu: non viene comprata anche da chi, conti alla mano, ne otterrebbe un vantaggio. Possiamo fare uno sforzo di educazione e sensibilizzazione, certamente, ma sappiamo che spesso le persone decidono anche attraverso pregiudizi e chiusure mentali che non verranno mai cambiati, dobbiamo essere disposti ad accettarlo quando serve. Lo hai descritto benissimo, gli esseri umani non sono dei robot e non fanno scelte sempre razionali. Rendiamocene conto su tutto però, e cerchiamo di puntare sulle strategie più pragmatiche per fare davvero la transizione da subito
Pare solo a me che questa industria da qualche tempo sia più focalizzata a vendere denaro (per comprare le auto) che non a vendere le auto stesse?
Questo credo non aiuti a tenere prezzi bassi.
Non pare solo a te, è così.
Il loro margine lo fanno sui servizi finanziari relativi alla vendita
La dicitura "Mild Hybrid" non è altro che il certificato attestante l'avvenuto pagamento della tangente che dovete alla P.A. per poter circolare nelle ZTL.
in un paese con una forte emigrazione interna come la nostra, lo scorso ferragosto si sono spostati 8 milioni di veicoli. nel 2010 la distanza media percorsa era di 410km. con buona probabilità circa 2 milioni e mezzo di auto hanno percorso più dei 500km di durata di una delle batterie più recenti. vuol dire 2 milioni e mezzo di auto che devono fermarsi a ricaricare.
come è credibile che con la tecnologia attuale, 7,5 milioni di persone possano accettare di perdere due ore di viaggio a caricare una batteria?considerato che molto spesso in auto ci si mettono le famiglie....
se avessi una batteria che mi copre un'intero viaggio, andrei sull'elettrico tranquillamente. ma ad oggi,con due figli piccoli, per me questo aspetto è un cut off determinante
Interessante. Sono d'accordo sulla parte dei sussidi, ma ricordiamoci che i consumatori-elettori li vogliono. La tesla non è una elettrica di particolare lusso. Le mild hybrid non sono meno efficienti in generale, sono più care. Tante auto con marchi diversi sono oramai quasi la stessa cosa in uno stesso gruppo, il resto è appunto marketing. Se vogliamo ridurre il marketing in generale, se ne può parlare..
E la narrativa è sempre narrazione, in italiano.
👋
Stellantis non vende auto (sia elettriche che a combustione) perché ha fatto dei prodotti penosi
banale ma vero
In stellantis non si salva veramente nessun marchio…persino in Maserati hanno la produzione ferma e roba invendibile.
correggi il titolo
Purtroppo smm ha errato, devo aspettare 24h
Si andrà verso altre fusioni aziendali, mi sembra l'unica via per stare a galla. Il mercato europeo non si riprenderà più, io ho una ford focus termica e non la cambierò per i prossimi 20 anni
confermo il mild hybrid è il male
Il gruppo non se la passa benissimo ed il prezzo delle azioni indica forte scetticismo. Oltre -50% dai massimi e -5% addirittura sugli ultimi 5 anni. Oltre alla speculazione, ci sono ragioni fondamentali che spingono gli investitori a non esporsi troppo su Stellantis.
Io nella mia ignoranza mi sento di dire che sia in Francia che in Italia, c’è un grosso problema imprenditoriale. Le grosse imprese europee non hanno le spalle grosse, appena il mercato inverte, vanno in crisi nel giro di qualche mese. Finché si delocalizza e bisogna vendere ad una classe media ultrabenestante e ultrariproduttiva sono tutti bravi a fare gli imprenditori.
@@bombazza918 Come dicevo, un errore sul break-even moltiplicato per X milioni di veicoli venduti comporta un rischio finanziario significativo. Procedo per grandi numeri, ma almeno ci capiamo: ipotizziamo un errore contenuto, diciamo del 2-3%. Per avere un'idea concreta, su un prezzo di vendita di 30.000 euro, questo equivale a un errore di circa 500-900 euro per veicolo. Ora, supponiamo che tale errore si propaghi per un anno su tutti i veicoli venduti, ad esempio 5-6 milioni di unità. Si tratta di una perdita di ricavi stimata tra 1 e 2 miliardi di euro.
Pertanto, quando la politica impone una strategia, non è più possibile adottare un approccio bottom-up, in cui le decisioni possono essere maturate e ponderate. Si è costretti, invece, a gestire la situazione in emergenza, con il rischio che la propagazione degli errori diventi fatale. A ciò si aggiungono le complicazioni dovute a impianti inefficienti e strutture pesanti, spesso conseguenza di misure anti-delocalizzazione che non permettono di ottimizzare i costi. Il risultato finale è un utile negativo.
Scelte di questo tipo, se portate avanti, finiscono per depauperare il capitale sociale delle aziende, compromettendo la loro sostenibilità finanziaria.
Il fatto che i dazi siano perché in Europa i sussidi sono fortemente limitati e in Cina le aziende auto sono altamente sussidiante non conta?
@@durroful pnrr solo Italia 200 mld, PPAP 1200 mld Europa. Esattamente quale livello di sussidio è giusto per te per dire che “fortemente limitati”?
@ il grosso di quei fondi sono per infrastrutture, comunque non é la quantità ma la forma che conta, in Europa i fondi sono per migliorare dei parametri ambientali e contabilizzare la cosa, inoltre sono finalizzati al mercato interno, in Cina c’è un organizzata e deliberata situazione di intervento nel capitale e tramite la fornitura di materie prime sotto costo per agevolare le esportazioni, si può anche decidere di iniziare una guerra al sussidio, ma così si abbandonano i principi del libero mercato e vince non il migliore ma il meglio sovvenzionato. Possibile che non ci si fidi delle indagini intraprese dal Unione Europea ma ci si fidi del partito del popolo? Pore gli usa sono impazziti?
@@durroful ets/cbam sono forme di sussidio implicite per esempio. Dire che il programma di acquisto pandemico sia per le infrastrutture mi pare un filo eccessivo, idem il repower. Comunque sia è sempre meglio agire sulle infrastrutture e mai con sussidi diretti. La Cina fa ciò che dici poiché non ha alcuna intenzione di creare un’economia di mercato ma punta sul controllo diretto e sull’oligopolio/monopolio di alcuni player.
@@Dr.Elegantia accettare questo, cioè accettare di commerciare con chi ha questo tipo di interventismo, significa avere settori industriali alla mercé delle loro politiche industriali, questo tipo di instabilità non fa crescere l economia anzi
@ questa è una tua assunzione, larga parte dei problemi europei deriva sostanzialmente da politiche miopi sulla transizione e l’approccio negazionista al nucleare. Basta recuperare il report draghi. Infine su alcuni paesi pesano le politiche di welfare che dà sussidi sono diventate puri trasferimenti.
L' elettrico non decolla per 2 motivi:
- carenza di infrastrutture
- il mercato dell'usato elettrico fa schifo
Sostanzialmente sono auto che rendono la vita più difficile nell'utilizzo quotidiano e perdono tanto valore nel tempo, perché usate valgono veramente poco.
auto elettrica è una fregatura colossale, te la spacciano come economica, poi ad un mio conoscente hanno sparato 400 euro di primo tagliando 😂 auguri 👋
A me in generale non sta simpatico l'aiuto di Stato ma in una condizione di prezzi alti, imposizione fiscale ben oltre il 50% e potere d'acquisto continuamente eroso non vedo altra alternativa che rimandare i grossi acquisti
Metti la cera togli la cera :)
un suggerimento, video interessante ma fastidioso da seguire a causa dei parecchi tagli ...
Io sono una felice proprietaria di una Stellantis elettrica con box senza pannelli solari, ho ricaricato ad una colonnina 1 sola volta in due anni ad un prezzo folle! Ma è la "seconda auto di casa" che uso per farci attorno ai 50 km al giorno, per i lunghi tragitti abbiamo una normale auto a benzina! Voglio solo aggiungere che l'assistenza/postvendita di Stellantis fa schifo!
L'auto elettrica è una risposta non razionale ad un problema reale (l'inquinamento dell'aria delle città).
Se tutti i soldi investiti nell'auto elettrica si sfruttavano per creare parcheggi scambiatori, modificare la viabilità e potenziare seriamente i trasporti pubblici verso i centri abitati si sarebbe ridotto drasticamente il traffico e dunque l'inquinamento delle città.
Il “finanziamento” come lo chiami tu io lo chiamerei una elemosina.
@@leonardotirelli637 30k un’elemosina? Il reddito mediano italiano casca a 22/24k, mi sembra una forte presa di posizione
@@Dr.Elegantiami riferisco a quanto dici nel minuto 17, dove parli dei soldi elargiti all’industria automobilistica. Per carità non stavo criticando il tuo video, ma il modo con cui lo stato ragiona, credendo che l’unico modo di mantenere posti di lavoro sia aiutare finanziariamente le aziende in difficoltà…
Perdonami, era fraintendibile :)
mild hybrid consuma di più? show us the fkin data.
Il mild hybrid può essere visto come una tecnologia che rischia di rientrare nel fenomeno del greenwashing. Diverse ricerche, tra cui una divulgativa intitolata "The Rise of the Mild Hybrid - A Steppingstone Technology or Greenwash?", esplorano questo concetto. Se consideriamo che molte auto vengono dismesse prematuramente per rispettare le normative ambientali e che gli acquisti vengono incentivati, nel caso del mild hybrid il consumo di risorse può risultare ingiustificato. Tuttavia, è importante precisare che non tutte le mild hybrid sono uguali: alcune possono generare fino a 20-30 cavalli, mentre altre, come quelle prodotte da Fiat/Stellantis, arrivano a 5 cavalli (dichiarati, andrea motors mi pare avesse fatto un video più specifico sul tema). Inoltre, il mild hybrid non consente di muovere il veicolo in modo autonomo, a differenza del full hybrid, che invece supporta una guida in modalità completamente elettrica.
Se mettiamo insieme tutti questi aspetti, possiamo concludere che, a parità di potere d'acquisto, il mild hybrid risulta essere una scelta sconveniente, e in prospettiva potrebbe comportare un maggiore consumo di risorse. È fondamentale considerare l'intero ciclo di vita del prodotto, inclusi gli aspetti legati alla produzione, all'uso e alla dismissione del veicolo. Infine, la potenza "elettrica" del mild hybrid, che non è sufficiente a muovere il veicolo in modalità indipendente, rende in molti casi, a parità di costi, più conveniente optare per un motore diesel, sebbene ciò dipenda molto dalle abitudini individuali di utilizzo del veicolo.
togli la produzione e l' import di macchine a combustione e vedi che poi le scimmie(me compreso) le ev le compreranno
Già che ci siamo "aboliamo" pure le BEV "obblighiamo" tutti a usare la bicicletta o il cavallo.
@robvar2018 un cavallo non può sostituire un tir e una bici non può sostituire una macchina. Cmq immagino che tu sia sarcastico
@@nikola1389s esattamente come le BEV con la differenza che la bici oltre a non inquinare ti tiene in forma e il cavallo alla fine te lo puoi mangiare.
@@robvar2018 vedo che non ti interessa avere uno scambio di idee serio, buona giornata
se lo scambio di idee è sulle scimmie ( me NON compreso) che devono essere costrette a comprare una BEV , ma anche no.
Passo e chiudo
Mi spaice ma sei stato un po superficiale nel dire che l'UE affronta l'argomento inquinamento solo con le auto elettriche, il piano si rivolge anche all'efficientamento delle case "Green" e al riscaldamento domestico ( pompe di calore e sostituzione delle caldaie), ci si è concentrati sull'automotive per il semplice fatto che la tecnologia ci permette il passaggio all'elettrico sulle auto e camion, attualmente non è possibile farlo anche su aerei e navi ma quando si potrà si farà anche li, quindi dire che si fa solo con le auto quasi come se fosse un capriccio mi sembra superficiale.
@@cielangel9821 se fosse vero quanto dici, l’UE non avrebbe approvato il superbonus i cui effetti sia economici che lato “green” sono scarsi. Senza considerare l’esborso finanziario largamente negativo. Andando oltre, se fosse come dici tu, la regolamentazione avrebbe previsto una maggiore verifica sulle risorse green, applicando una regolamentazione che impesca realmente strane fantasie nimby. Vedi Sardegna. Allo stesso modo, se fosse così, non sarebbero dovuti servire anni per inserire il nucleare nella tassonomia verde. In sostanza la concentrazione è stata volta solo sull’automotive.
L'auto elettrica conviene solo se:
-hai modo di ricaricare a basso costo
-non fai mai tragitti lunghi
-non sai dove altro investire la differenza di capitale tra l'auto elettrica e quella termica
-non hai la minima competenza meccanica
-prevedi di non fare mai incidenti per i successivi 10 anni
Non conviene se:
-hai competenze per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'auto (facilmente acquisibili, io viaggio da decenni con auto pagate 2000€ ed usate per altri 100000km)
-punti al risparmio dell'investimento iniziale
-fai viaggi di almeno 250km abbastanza spesso
-prevedi di fare qualche incidente (anche leggero) con l'auto nei prossimi 10 anni
-ami la libertà di movimento (autonomia, mettere benzina in 2 minuti, parcheggiare l'auto in un parcheggio ovunque nel mondo e riprenderla dopo un mese senza problemi, altre 100 ipotesi che ora non ricordo
-odi le imposizioni e per partito preso fai il contrario di ciò che ti viene imposto dall'alto (quando possibile😊)
Come dico nel video può essere come può non essere. Per qualcuno tratti lunghi con pause sono utili, per altri meglio “tirare dritto”. Ognuno ha delle preferenze, difficilmente inquadrabili in una singola situazione
mi pare una grossa semplificazione, molto grossa.
La libertà è fare 100km con 4€ se prendo energia dalla rete e 0Euro per 9 mesi all' anno già da un anno (impianto FV offgrid solo per le EVs di famiglia e attività è stato già ripagato in 3 anni e da un anno è stato già superato il Break even point dell' investimento). Per tutto il resto: si trova sempre una scusa per non dover fare lo sforzo di dover cambiare. Ad ogni modo io sono felice che voi manteniate tutta la filiera fossili e delle combustioni, l importante è la mia contabilità, di quella degli altri importa sinceramente poco.
@@mikdignan3776 rientri in ciò che ho già scritto: se hai la possibilità di ricaricare a basso costo.
Per quanto riguarda le mie tasche, non è conveniente spendere tutti quei soldi in un'auto nuova (elettrica o termica che sia) a maggior ragione se devo spendere ulteriormente per impianti fotovoltaici non certamente regalati.
Una massa di capitale così importante, preferisco dirottarla su altro.
P.s per la ricarica a basso costo, ne riparliamo quando il governo traslerà (o sovrapporrà) accise e tasse sui carburanti, anche alla ricarica delle auto elettriche.
Pensate veramente che il governo italiano rinuncerà all'indotto delle tasse derivante da bolli auto e accise sui carburanti se nei prossimi decenni la maggior parte viaggerà in elettrico? Non scherziamo
@@stefanocalantropo se ti riferisci al mio messaggio, sì, è una semplificazione molto grossa; non posso scrivere troppo su un commento ad un video.
Ma scusa, se è conveniente, l'unico concetto è costo opportunità. Dire che l'auto elettrica è conveniente economicamente ma l'investimento iniziale è troppo altro non è corretto a mio parere. Perché se il costo iniziale è troppo alto( cosa che non credo perché si possono pagare a rate) allora l'auto elettrica non è conveniente economicamente
@@marcoturra5086 Per chiarire meglio la distinzione:
• Prospettiva economica: Si concentra su costi e ricavi complessivi di un progetto o attività, senza considerare necessariamente quando avvengono. L’analisi economica valuta il bilancio tra i benefici e i costi in termini di redditività generale o sostenibilità, spesso in modo statico.
• Prospettiva finanziaria: Mette al centro il flusso di cassa e il tempo. Qui conta quando si verificano entrate e uscite di denaro. Ad esempio, un investimento iniziale genera un’immediata uscita di cassa o richiede un prestito, il che può rappresentare un vincolo per chi non dispone di liquidità sufficiente. Anche se l’investimento è economicamente vantaggioso nel lungo termine (cioè genera un ritorno positivo), potrebbe essere insostenibile finanziariamente nel breve periodo.
il costo iniziale può essere troppo alto se confrontato con le varianti endotermiche della stessa auto, ma allo stesso tempo può essere economicamente vantaggiosa un'elettrica sul lungo periodo, grazie ai costi di manutenzione e di servizio inferiori.
@stefanocalantropo il costo iniziale fa parte del conto economico?
@@marcoturra5086 ovvio che ne fa parte, ma come ha spiegato l'autore del video, un costo iniziale alto può rappresentare un problema per determinati acquirenti. Un esempio pratico, se non hai i soldi per pagartela e devi farti un finanziamento, rischi di bruciare una buona parte del risparmio legato alla gestione dell'auto, perché dovrai pagare anche il costo del finanziamento.
@@Dr.Elegantia ok grazie👍 parlando dell'aspetto economico hai per caso dei dati? Ho letto di svalutazioni pesanti Delle elettriche e di rischi e costi grossi riguardanti il pacco batterie.
La percorrenza media in Italia è di meno di 7000km all'anno mentre la media del parco circolante è di 12.5 anni quindi "spannometricamente " si arriva a 87.500km e a quel chilometraggio un auto è ancora in perfette condizioni , sarà anche vecchia ma fa il suo quindi perchè cambiarla?
L'auto è solo un debito e se "questi" pensano che l'italiano medio sia "felice" di cambiare un mezzo che funziona solo perchè inquina meno hanno sbagliato puscher.
Secondo me è la solita storia della media del pollo: vorrei vedere quante auto in circolazione da più di 10 anni hanno meno di 100.000 km. Poi direi anche che moltissime immatricolazioni “forzate” sono ancora sulle spalle dei concessionari che non riescono a venderle, falsando il dato. E, comunque, più che il chilometraggio vale la manutenzione: se con un’auto ci fai 1000km ma gli lasci marcire le sospensioni è lo stesso da rottamare.
@@HungoverHistorian-zf6gi mia moglie ha una yaris di 11 anni con 84.000 km , mia mamma ha un ana Panda di 14 anni con 96.000 km , mia sorella ha una lancia Y di 9 anni con 56.000km volendo posso dilungarmi ancora con l'elenco.
La revisione degli ammortizzatori è consigliata tra gli 80.000 e i 100.000km ,non è una questione di tempo ma di km e comunque per la Yaris mi hanno chiesto 500euro , di sicuro non cambio l'auto per evitare di spendere 500 euro per le sospensioni che vanno revisionate anche su un auto elettrica.
Io ho un auto aziendale e faccio circa 45.000km l'anno e ogni 4 anni me la sostituiscono , nel 2022 per 6 mesi ho avuto una Tesla Model Y ed è stato un incubo .
Il famoso TAVERS
@@armandofrappa4133 un typo, sto attendendo qualche ora per la modifica.