Ciao Roberta. Effettivamente Caterina da Siena, è una figura poco conosciuta dai più. Pertanto ti ringrazio per il tuo qualificato contributo. Mi hai fatto ricordare un altro personaggio della cultura italiana, anch'esso poco noto. Parlo della poetessa Gaspara Stampa, nata nella prima metà del 500. Magari potresti dedicarle un video. Naturalmente è un mio modesto e personale suggerimento. Grazie ancora. Nicola❤❤
Roberta, mi raccomando, non ignorare la sublime Isabella di Morra in questa tua serie. Figura straordinaria, sia sul lato umano che su quello letterario! Fondamentale la biografia scritta (e ormai quasi introvabile) da Benedetto Croce - Sellerio 1983 --------------------------- Ecco ch’un’altra volta, o valle inferna, o fiume alpestre, o ruinati sassi, o ignudi spirti di virtude e cassi, udrete il pianto e la mia doglia eterna. Ogni monte udirammi, ogni caverna, ovunque io arresti, ovunque io mova i passi; ché Fortuna, che mai salda non stassi, cresce ognor il mio mal, ognor l’eterna. Deh, mentre ch’io mi lagno e giorno e notte, o fere, o sassi, o orride ruine, o selve incolte, o solitarie grotte, ulule e voi, del mal nostro indovine, piangete meco a voci alte interrotte il mio più d’altro miserando fine. ------------------------------
Ciao Roberta. Effettivamente Caterina da Siena, è una figura poco conosciuta dai più. Pertanto ti ringrazio per il tuo qualificato contributo. Mi hai fatto ricordare un altro personaggio della cultura italiana, anch'esso poco noto. Parlo della poetessa Gaspara Stampa, nata nella prima metà del 500. Magari potresti dedicarle un video. Naturalmente è un mio modesto e personale suggerimento. Grazie ancora. Nicola❤❤
Roberta, mi raccomando, non ignorare la sublime Isabella di Morra in questa tua serie. Figura straordinaria, sia sul lato umano che su quello letterario!
Fondamentale la biografia scritta (e ormai quasi introvabile) da Benedetto Croce - Sellerio 1983
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Ecco ch’un’altra volta, o valle inferna,
o fiume alpestre, o ruinati sassi,
o ignudi spirti di virtude e cassi,
udrete il pianto e la mia doglia eterna.
Ogni monte udirammi, ogni caverna,
ovunque io arresti, ovunque io mova i passi;
ché Fortuna, che mai salda non stassi,
cresce ognor il mio mal, ognor l’eterna.
Deh, mentre ch’io mi lagno e giorno e notte,
o fere, o sassi, o orride ruine,
o selve incolte, o solitarie grotte,
ulule e voi, del mal nostro indovine,
piangete meco a voci alte interrotte
il mio più d’altro miserando fine.
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Eh sì, Caterina è stata portatrice del Fuoco, quel fuoco che brucia, ma non per distruggere, ma per alimentare. Grazie infinite Roberta
Ciao, sei molto brava e spieghi molto bene, poi hai una bellissima voce, quindi è molto bello sentire i tuoi video
Ciao, grazie! 😊
@@RobertaPervinca De nada 🥰🥰🥰🌹🌹🌹😘😘😘. Ciao e buona giornata