Cataratta: sintomi, diagnosi e cura

0:08 1 - Cos'è la cataratta?
La cataratta è una condizione caratterizzata dalla perdita progressiva di trasparenza del cristallino, che è una lente naturale posta dietro la pupilla che permette la messa a fuoco dell'immagine sulla retina.
Questa opacizzazione può causare disagi significativi nella vita quotidiana, riducendone la qualità.
0:30 2 - I sintomi
I sintomi principali della cataratta includono l'alterazione della visione dei colori, la vista annebbiata, difficoltà nella guida notturna a causa degli aloni attorno alle luci, e la visione doppia nota come "diplopia". Questi sintomi possono portare a un significativo disagio e limitare le attività quotidiane.
Sebbene la cataratta sia spesso associata all'invecchiamento, non è sempre così.
Alcune condizioni e patologie, oltre ai cambiamenti nello stile di vita e l'esigenza di una qualità visiva alta, possono portare a percepire i sintomi più precocemente.
1:18 3 - La diagnosi
Esistono due principali classificazioni della cataratta.
La prima riguarda gli strati coinvolti, come cataratta nucleare, corticale, sotto capsulare posteriore e pseudoesfoliativa.
La cataratta nucleare colpisce la parte centrale del cristallino, spesso causando la miopia e visione doppia, ma migliorando la visione da vicino prima di peggiorare progressivamente.
La cataratta corticale interessa i bordi del cristallino e può causare fotofobia e abbagliamenti.
La cataratta sotto capsulare posteriore è più comune nei pazienti giovani e colpisce lo strato posteriore del cristallino.
Infine, la cataratta pseudoesfoliativa è caratterizzata dalla tendenza del cristallino a sfaldarsi, aumentando il rischio di glaucoma e complicanze chirurgiche.
La seconda classificazione si basa sull'età di insorgenza.
La cataratta senile compare generalmente in età avanzata come parte del processo di invecchiamento
La cataratta giovanile, invece, insorge prima dei 60 anni ed è spesso legato ai difetti metabolici.
La cataratta congenita e infantile è generalmente dovuta a problemi genetici o patologie che emergono durante la gravidanza.
La diagnosi della cataratta avviene durante la visita oculistica, in cui si misura la vista e si valutano le varie strutture dell'occhio. È importante ricordare che un calo della vista non indica necessariamente la presenza di cataratta, e altre cause devono essere escluse prima di procedere con l'intervento.
I principali fattori di rischio includono età, traumi oculari, esposizioni a radiazioni, fumo, luce solare intensa e uso prolungato di corticosteroidi, alterazioni genetiche e patologie metaboliche come il diabete.
3:35 4 - Come curarla
Il trattamento della cataratta è sempre chirurgico.
Il cristallino opacizzato viene rimosso dopo essere stato frantumato con una sonda a ultrasuoni, e può essere utilizzato anche il laser femtosecondi per incisione più precise.
Il cristallino viene poi sostituito con una lente artificiale biocompatibile.
L'intervento è breve, dura dai 15 a 20 minuti e generalmente non richiede ricovero, permettendo un rapido recupero. Il chirurgo fornirà indicazioni postoperatorie, come l'uso dei colliri antibiotici antinfiammatori, precauzioni per i primi giorni, come evitare di piegarsi in avanti, stare in ambienti polverosi o fare sforzi fisici. La sensazione di corpo estraneo e la lacrimazione diminuiranno in breve tempo.
Oltre a ripristinare la trasparenza dell'asse visivo, l'intervento chirurgico può porsi l'obiettivo di correggere i difetti di refrazione presistenti, come miopia, ipermetropia e astigmatismo.
La scelta della lente dipende dal difetto visivo da correggere e dalle esigenze individuali del paziente.
Per prenotare una visita: www.santagosti...