Da ingegnere audiofilo ti faccio i miei complimenti per la spiegazione tecnico/divulgativa. Chiara, concisa e godibile sia da tecnici che "profani" di elettronica. Forse e dico, forse avrei accennato sul finale al fatto che la una leggera differenza tra transistor e valvola, è il tipo di distorsione introdotta. La valvola distorce maggiormente del transistor, ma lavora sulle armoniche pari (più "godibili" dall'orecchio umano" => suono caldo). I transitori introdurrebbero distorsioni sulle dispari. Ho usato il condizionale, perché con % infinitesimali di THD, in realtà non introducono non-linearità rilevanti e rimangono "neutrali" (=> suono freddo). Per il resto 30 e lode.
Aggiungo la mia esperienza da musicista. Ho sempre utilizzato amplificatori valvolari per le mie performance live, questo perché gli amplificatori a transistor non suonavano come un valvolare. Alla richiesta del perché di questa differenza, un mio amico ingegnere mi disse che le valvole, proprio per loro proprietà, vanno a "beccare" delle frequenze armoniche che i transitor non catturano. Purtroppo oggi mi sono convertito ai digitali, stanco di portarmi appresso un'armadio di 33 kg, di spendere 300 euro per cambiare valvole e per tenere il potenziometro del volume a 2, quando andava bene. Che senso ha avere un valvolare se non puoi distruggere un pò di orecchie? Tanto il 90% della gente non percepisce le differenze tra valvolari e transistor. Mi ricordo che quando ci davo dentro con il volume, il valvolare mi spostava i pantaloni, sentivo un muro si suono che mi invadeva, una figata pazzesca. Mai successo sensazioni simili con amplificatori a transistor.
È giusto: le valvole ai musicisti che il suono lo creano e non all'alta fedeltà che deve attenersi al reale ed al programma registrato senza introdurre o modifiare nulla. Giusto così! Vedi se vuoi anche il mio commento al video.
Complimenti ING. normalmente sono catturato dai tuoi video ma questo in particolare mi ha lasciato senza parole non riesco a trovare un aggettivo adatto per definirlo... Qualcosa tra l'estasiato e l'ipnotizzato. Maurizio se avessi avuto un professore come te penso che avrei intrapreso un altra tipologia di studi... Chapeau... Grazie per la lectio magistralis
Per poter scegliere tra valvole e transistor bisogna prima progettare bene l'impianto e quale circuito da prendere in considerazione. Le valvole per suonare meglio dei transistor, cosa che in teoria è in grado di fare, ha bisogno di un contorno essenziale: - un circuito non controreazionato, il più semplice possibile e con componenti di altissimo livello, soprattutto i trasformatori di uscita - una alimentazione pulitissima e lineare - un circuito che non tiri troppo la valvola ad emettere troppa potenza e, quindi, - diffusori ad alta sensibilità che rappresentino un carico "semplice" per suonare con poca potenza e per trasdurre al meglio l'enorme quantità di informazioni che la valvola mette loro a disposizione. Se si esce da questi presupposti l'amplificazione a valvole non potrà che suonare bolsa, gommosa, colorata, dolciastra, uno schifo insomma. Se si seguono questi parametri essenziali, invece, le valvole sono in grado di dare un suono inarrivabile per i transistor. Del resto nei transistor il segnale attraversa del materiale solido, nelle valvole il vuoto molto spinto, è facilmente immaginabile la differenza!
Per essere precisi i triodi si usano anche nelle finali,300b,2a3,211,845,etc etc,certo non si possono ottenere potenze mostruose e costano molto per via della estrema qualità che devono avere i trasformatori
Sono in linea con le tue considerazioni, personalmente preferisco lo stato solido ma ho avuto modo di sentire impianti con amplificazione valvolare da amici con registrazioni acustiche di alto livello e devo dire che la presenza scenica mi ha emozionato, il massimo sarebbe avere le due opzioni disponibili in base a come siamo predisposti, bel video , un saluto.
Il cappotto 6 a 0 rispetto al transistor/valvole è dovuto a tutte quelle motivazioni che non riguardano il suono. Ecco perché ogni volta che, o per vincoli economici o per praticità o per spazi/ingombri o per durabilità ecc, si è scelti il transistor lo si è fatto non in ragione del suono. Fatta questa premessa, la risposta "Meglio le valvole o il transistor" è molto facile, ma politicamente scorretta. Bisognerebbe esporsi. E' meglio la valvola, anzi andrò oltre, è meglio la valvola esclusivamente triodo come finale di potenza che lavora in Single Ended. Questo è un video molto interessante che affronta dal punto di vista tecnico le caratteristiche dei 2 dispositivi; mi sento di aggiungere che le valvole hanno quella caratteristica superiore rispetto ai transistor dovuta alla migliore risposta ai transienti che in campo audio, è prerogativa del segnale elettrico. Inoltre la capacità di ricostruzione dell'immagine sonora che ha la valvola, il transistor non può competere. Ciò che mi dispiace, ed è qui il pomo della discordia, è che chi "preferisce" la valvola, viene associato come un purista e/o un affezionato del vintage(quindi a uno senza se e senza ma), quando è semplicemente una persona che ha delle orecchie allenate e molto sensibili a percepire le differenze di rendimento dei due dispositivi. Ecco perché dicevo che la risposta è politicamente scorretta, perché di fatto sto dicendo che chi sceglie il transistor, non ha sensibilità o ha meno nell'ascolto. Nulla da obbiettare se si preferisce il transistor per altri motivi; nella vita di tutti i giorni siamo chiamati quasi sempre ad operare delle scelte mediatrici, ma nella mia esperienza mi espongo apertamente nel dire che le valvole (in Single Ended) sono migliori sonicamente. Del resto esistono anche dispositivi ancora più economici e accessibili dei transistor, che sono i famosi amplificatori operazionali, ma su questo non mi esprimo. Nel mondo musicale ci sono moltissime offerte e ognuno è libero di fare il proprio passo, però chi ha formato la propria esperienza e ha conosciuto il suono nei migliori teatri d'Italia, sa che non può essere semplicemente un nostalgico della valvola o amante del vintage.
Perfetto, sintetico quanto esaustivo. Valvola o transistor? Dal mio punto di vista e oltre 40 anni di ascolto, non vi è differenza alcuna quando l'amplificatore gode di una progettazione solida ed accurata, una realizzazione impeccabile ed una oculata scelta della componentistica. Non dimenticandosi mai che i componenti, attivi e passivi, *non suonano* ma determinano esclusivamente il raggiungimento dei parametri progettuali ed una maggiore stabilità generale. Componenti scadenti e/o non selezionati allontanano dalle specifiche di progetto con risultati deludenti all'ascolto. Tutto il resto è intensa emozione affettiva e commozione estetica.
Bel video, tecnico al punto giusto e che trae un'ottima conclusione, basata sui fatti, imparziale e fatta con cognizione. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Complimenti per le spiegazioni, perfettamente chiaro. Un aneddoto, parlando del del mio single ended autocostruito, un ragazzo mi ha detto " che forza sembrerà di stare in discoteca ". La mia risposta è stata " No discoteca uguale bum bum bum, il mio invece wohow " Quindi ognuno ascolta la musica come preferisce, e va benissimo .
Ciao a tutti, cosa ne dite dell'ibrido pre a valvole e finale a transistor?...mi sembra un buon compromesso per avere una buona potenza a disposizione per pilotare anche le casse più ostiche, e al contempo scaldare la timbrica del suono per via del pre a valvole...
Ciao Maurizio … Per questo duello valvole e transistor …..mi sono fatto due impianti differenti ..di egual valore tecnico ….che uso in entrambi i casi sia con i vinili sia con il digitale ….diciamo che mi sono tolto il pensiero di tifare l’uno a scapito dell’altro ..per inciso mi diletto al suono del pianoforte ….e anche qui possiedo sia un pianoforte acustico che uno digitale …… per analogia il suono é tutta un altra cosa …il digitale non riuscirà mai Ad arrivare alla completezza delle armoniche del analogico ….il suono é aria che vibra …come nelle corde del pianoforte …il valvolare per me restituisce più armoniche nella musica …idem il discorso analogico digitale …dici che é questione di gusti …? Per me é questione di orecchie ….. Comunque Buon ascolto a tutti analogisti …e digitali 🙋😀valvolari e transistor 🥰
Io dal punto di vista tecnico sono una capra totale e mi fa piacere apprendere qualcosa (tutto non ci arrivo a capirlo! 😁) da te che sei molto competente in materia. All'ascolto personalmente non ho una preferenza netta, transistor o valvole che siano se un ampli è di qualità e i diffusori all'altezza si può vivere felici dipende tanto dagli abbinamenti con i diffusori! Ciao!!!
Dal transitor sono passato alle valvole proprio dopo aver visto il video del synthesis roma 510ac ed ho acquistato proprio il Roma 510ac che dire gran suono Grazie Maurizio
Ciao Maurizio, un video stupendo! Ho visto che alcuni amplificatori ibridi costosi (in genere dai 5000 in su) usano i nuvistor. Come mai non sono molto diffusi pur essendo forse una delle evoluzioni tecniche delle valvole? Grazie
I nuvistor sono l'ultimo colpo di coda della RCA nel tentativo di contrastare l'ascesa dei semiconduttori. L'evoluzione ultima delle valvole termoioniche, rese piccole, 1 pollice di altezza ed incapsulate in contenitore metallico. La loro peculiarità era la bassa tensione di esercizio, basso rumore ed ampia banda passante. Sono stati utilizzati normalmente in applicazioni ad alta frequenza o a banda molto ampia (es. radio, tv, oscilloscopi Tektronics), ma anche in alcuni sistemi audio molto specifici. E nonostante la loro scarsa notorietà, sono stati utilizzati da importanti aziende: ad esempio Conrad Johnson (preamplificatori Premier 6 e Premier 7, dove i nuvistori sono stati utilizzati nel preamplificatore principale), McIntosh (sintonizzatori MR65, MR71, in stadi RF), Harman Kardon (tuner Citation VII sempre negli stadi RF) e anche AKG (microfono C-12A, come preamplificatore) e Neumann (microfono U47, sempre come preamplificatore in alcune varianti: infatti le ridotte dimensioni suggerivano di utilizzarli anche come preamplificatori interni in questi famosi microfoni). Ma la parentesi è stata brevissima, la produzione di nuvistors è cessata non appena i dispositivi a stato solido hanno raggiunto e superato gli stessi livelli di prestazioni. Tra l'altro le schede tecniche dei nuvistor mostrano caratteristiche non proprio ideali in termini di linearità.
@@Vincenzo_F ottima descrizione, grazie. A mia memoria, in vendita, come prodotti nuovi dotati di nuvistor, ci sono i musical fidelity della serie nuvista. Molto poco quindi. Chissà cosa ha spinto questa azienda a continuare ad usarli... Davvero non me lo spiego.
@@lucabattanta9246 Si, vero sono impiegati negli amplificatori della serie Nu-Vista, oggetti da 8/10.000 euro. Vengono utilizzati dai 4 ai 5 nuvistor ed a giudicare dalla loro collocazione presumo con un apporto poco significativo nella circuitazione di potenza che è devoluta a finali a stato solido. Non ne capisco il senso visto che la produzione e cessata e si trovano solo stock di magazzino, a differenza delle classiche valvole termoioniche che sono ancora in produzione, chiaramente solo quelle per applicazioni audio.
Video apprezzato......come hai espresso ognuno ha gusti differenti e non bisogna giudicarli. Sul piano tecnico oggi siamo quasi nel 2022???....Giusto quindi i transistor oggi offre una moltitudine di piaceri e soddisfazioni a non finire e soprattutto progettati per le nuove concezioni di diffusori. Oggi dal mio punto di vista è inutile scegliere i valvolari avremmo molti problemi si diversi fronti e anche ci perderemo la qualità sonora ...i dettagli...di cui oggi disponiamo. Se voglio essere ancora un nostalgico ben venga ma non è ad oggi sicuramente la scelta con più vantaggi sia in campo sonoro che in campo monetario. Sfatiamo il gergo che solo le valvole ti danno certe sensazioni che non è vero. Provate ad ascoltare questo amplificatore lo SPEC in classe D e vi dimenticherete delle 300B ormai un bel ricordo. Comunque la cosa bella non è solo tornare indietro nel tempo con quel effetto placebo che ci tormenta ogni volta ma anche proiettarci in avanti e capire e assaporare ogni volta cosa può fare la tecnologia . E ne sono certo che il futuro sarà sempre migliore del passato .....valvole comprese.......Complimenti
Ciao Maurizio ottima descrizione per quanto mi riguarda tra transistor e valvole preferisco i MOSFET e nello specifico mitici Hitachi j50 e k135 montati 6+6 sul mio finale della STUDIO MASTER MOSFET 500 che ha calore e timbrica valvolare e potenza da transistor Infatti ho spesso sentito dire che i MOSFET sono più simili al suono delle valvole Un Saluto.
È un canale che tratta "emozioni" come affermato alla fine di questo video o di HI-Fi come in presentazione ed in descrizione? L'alta fedeltà (sottinteso "all'originale") non prevede "distorsione armonica", "fascino", suono gradevole o altri aggettivi. È la ricostruzione del reale il più fedele possibile e questa cosa da alcuni decenni è stata dimenticata per far spazio a produttori e commercianti di apparecchi che sono più oggetti di arredamento che componenti Hi-Fi. Non vi è una sola motivazione tecnica per scegliere le valvole in HI-FI nella riproduzione audio. Lasciatele ai musicisti che il suono lo creano (e non lo devono riprodurre) e per questo si pongono agli antipodi e sono quindi liberi di impiegare tutto quello che desiderano.
Transistor o valvole? Amplificazione integrata o separata? Cassa chiusa o aperta? Da pavimento o stand? Trazione diretta o a cinghia? Vinile o CD? L'audiofilo è pieno di dubbi amletici, ma è anche il bello del nostro hobby : le combinazioni sono infinite.
La valvola è più lenta di un transistor, quindi la scelta concreta, al dià dei gusti, si deve basare sul tipo di ascolto (a parità di impianto scelto, ovviamente); non mi sognerei mai di ascoltare rock o metal con le valvole, ma sicuramente lo farei per la musica classica. Come compromesso, un amp per la vita, sceglierei sempre e cmq lo SS, sicuro non sceglierei mai un AB, andrei sempre sulla classe A, risulta veloce e calda all'ascolto, nitida e precisa, credo sia un ottimo compromesso tra i due lati del ring (tipo king E800 Accuphase, amp perfetto secondo me).
Eppure gli amplificatori di chitarra (soprattutto per rock) sono a valvole per la capacità di distorcere naturalmente il suono,, la classe A in effetti potrebbe essere la soluzione migliore perchè ricorda il suono della valvola pur essendo a transistor, il problema sono i consumi e il calore esagerato che si creano.
@@Audiofilando eh, ma quanto devi spendere come amplificazione? con 20k te la cavi con e800, con amp valvolare devi salire per avere gli stessi risultati.
Altro grandissimo video Maurizio, come Sempre. Concordo in pieno sulle considerazioni finali. Le valvole strettamente in teoria allontano il concetto di Hi-fi nel senso di riprodurre perfettamente la musica, ma regalano un emozione diversa, cambiata anche…come un po’ una foto modificata con filtri e contrasto: più piacevole certo ma distorta dalla realtà
La mia esperienza con le valvole è ferma agli anni '60 e non è positiva, perché gli unici ampli con cui ho avuto a che fare erano autocostruiti con i componenti della GBC, quindi roba non di qualità eccelsa. Dagli anni '70 in poi ho usato ampli a transistor ottimi, senza prosciugare il portafoglio e con grandi soddisfazioni fino al 2005, quando ho scoperto la meravigliosa purezza e "valvolosità" degli ampli in Classe D della gloriosa Tripath. Pochi Watt, ma perfetti, pur con la necessità di avere diffusori ad alta efficienza. E in questi ho trovato il mio Santo Graal. P.S. Ben diverso il discorso per ampli per chitarra: valvole tutta la vita, anche se adesso ci sono profiler e modeler digitali praticamente perfetti.
Al Milano Hifidelity ho avuto occasione di ascoltare un valvolare artigianale made in Italy, intorno ai 15k di listino, un bestione che mi sbattuto in faccia il suono maestoso di un organo da chiesa... Che dire le note basse ti entravano dentro senza chiedere permesso, ad occhi chiusi sembrava di essere lì a fianco dell'organista. Un'esperienza unica!
"Il drogaggio; non temete è tutto legale!"😂. Se al liceo avessi avuto come prof di fisica uno come lei, ora forse in materia non sarei un ciuchino! Grazie, video chiaro e istruttivo, come sempre!
Mancano due importanti problemi tecnici legati agli amplificatori di potenza a valvole. Il primo è che a causa dell'alta impedenza di anodo delle valvole è necessario l'impiego del trasformatore di uscita. E qui si creano due tipologie di problemi. L'andamento dell'impedenza dei diffusori è parecchio variabile, quindi collegare una presa del trasformatore ad 8Ω ad un diffusore da 8Ω è solo un pio desiderio, i diffusori variano l'impedenza tranquillamente oltre 2:1 in su e in giù, quindi finisce sempre che in certe zone di frequenze riprodotte il trasformatore ha seri problemi di pilotaggio dei diffusori, l'altro problema è il ritardo introdotto dal trasformatore nell'anello di controreazione. Questo ritardo, non indifferente alle medio alte frequenze, crea distorsioni di intermodulazione negli amplificatori ad anello chiuso. La considerazione finale sul "suono" bello delle valvole, intanto dipende dall'amplificatore, la presenza di valvole nell'amplificatore di potenza non "garantisce" un bel suono comunque, il motivo del "bel" suono delle valvole (se è presente) è che introducono delle distorsioni che sono gradevoli all'orecchio umano, cioè "colorano" bene il suono, mentre i transistors, quando distorcono, molto spesso "colorano" male il suono con medio alti taglienti. In altre parole un perfetto amplificatore a valvole deve suonare esattamente come un perfetto amplificatore a transistors. Se ci sono differenze in meglio o in peggio sono dovute solo alle distorsioni introdotte sia da un sistema che dall'altro. Quando poi vengono impiegati i trasformatori di uscita (o gli autotrasformatori) con gli amplificatori a transistors serve solo a darsi la mazza sui piedi dal punto di vista della qualità del suono.
Ciao Carlo, in realtà facciamo prima a dire quello che manca che quello che c'è nel video, anche parlando di transistor. Ma come detto nel video... non basterebbe un corso di laurea a trattare nel dettaglio tutti gli argomenti
Bel video, ma l’avrei preferito più tecnico. Per me la scelta è semplice: il tempo di riscaldamento delle valvole coincide col tempo giornaliero che posso dedicare all’ascolto, quindi transistor per forza.
diplomato in informatica negli anno '90, il proff. di elettronica ci insegnò che la differenza sta BJT e valvola stava nelle armoniche di ordine pari e dispari. Nel 2021 è ancora presente questo fattore?
Grandissimo Maurizio! Ormai non mi perdo nemmeno uno dei tuoi video Mi hai fatto tornare indietro nel tempo a quando studiavo Elettronica all' itis Comunque hai ragione... tecnicamente il transistor offre molti vantaggi innegabili Ma il fascino e la resa sonora delle valvole è intramontabile! E infatti alcuni ampli a transistor come marantz o musical fidelity vengono volutamente progettati per avere un suono che si avvicina ai valvolari P.s. continuate così W audiofilando
Interessante, preciso, dettagliato e competente come al solito... e come al solito la scelta resta a "noi" come giusto che sia. non e' corro il rischio di vederti al Milano hi-fidelity Domenica prossima? :-)
Sicuramente la tecnologia a transistor mi appassiona ma ad oggi se dovessi spendere un po' più di soldi per un impianto audio andrei senza dubbio sul valvolare .
Non avevo dubbi sulla Tua capacità esperienza e professionalità Non è una lusinga ma un dato di fatto! Ho trovato proprietari di negozi HiFi che non avevano un decimo della tua esperienza Anche le valvole si configurano in push pull A differenza dei transistor oltre ad avere i trasformatori di uscita che devono essere selezionati per non immettere differenze fra i canali, anche le valvole devono subire la stessa selezione sopratutto quelle pre ecc83 Gz34 raddrizza come il ponte Ho conosciuto Llorenzon Se si brucia una valvola pre andrebbero cambiate entrambe altrimenti i canali suonerebbero con timbriche diverse Le sovtec rispetto alle philips o quelle microfoniche Quindi un ampli a transistor ha un costo minore come hai detto, mentre un valvolare ha un costo maggiore legato anche alla selezionedelle valvole e dei trasformatori di uscita che devono essere più che identici quindi realizzati con precisione assoluta con errore prossummimo a zero. Mentre un alimentatore in ingresso di un ampli a transistor non deve essere assolutamente identico a nessuno è solo lui. Grazie!
Grazie Federico! Il tuo commento mi fa molto piacere, e le tue osservazioni sempre competenti e puntuali, oltre che ad essere utili alla community, rendono i complimenti ancora più graditi
Io sinceramente non so rispondere...sono sempre stato abituato all'ascolto a stato solido...ma immagino che le valvole ( che prediligo negli ampli per chitarra) non le ho ascoltate in modo serio per l' hifi. I transistor mi danno l'idea del plug and play...le valvole sono per ascoltatori consapevoli...per la pace dei sensi magari una amplificazione ibrida sarebbe la scelta giusta??? Chi vivrà vedrà...buona musica a tutti!!
Ehhhhh Maurizio..... ognuno ha una sua opinione a riguardo ,è vero una risposta nn c'è .io ho avuto parecchi impianti alla fine sono ritornato ai transistor con pre e 2 monofonici .bahhh chissà se è il set up definitivo.(spero😱)
Personalmente preferisco i transistor a Mosfet, perché restituiscono un suono più preciso e appagante in gamma bassa, ascolto con questi la musica classica, sinfonica e lirica, proprio i valvolari NO, figuratevi di ascoltare la 5 sinfonia di Beethoven con i valvolari : una confusione di suoni tremenda !
Per me è valvola e transistor. Dipende da diversi fattori soggettivi, ma non si escludono a vicenda e mi piacciono entrambi i suoni. Quello che escludo sono i circuiti integrati "ibridi", non mi è mai piaciuto il loro suono finale! 🙋♂
Nel mio caso valvole a vita, bel video e argomento difficile mi piace. Poi nel caso delle valvole puoi fare tube rolling scegliere le valvole migliori oppure andare sulle valvole NOS, è un altro mondo.😀
semplicemente non c e' risposta. ognuno sceglie quello che gli piace per le disponibilita' che ha. sono troppe le variabili. come lp cd. dipende dal lettore che hai o dal giradischi che hai.
L amplificatore a valvole perdona molto i difetti della catena a monte e a valle , vedi audio digitale. Lo stato solido meno. L evoluzione oramai è la classe d.
@@Gio71. vero. Non aveva senso spendere quelle cifre per degli amplificatori con un chip da pochi soldi. Se la tripath non fosse fallita ne avremmo viste delle belle.
Meno male non sono l'unico ad essersi accorto, e non solo in questo campo, da tempo che non è vero affatto come pensano molti (anni fa su un forum addirittura qualcuno ironizzava quando dissi certe cose) che la legge di mercato sia sempre e cmq che il prezzo è tanto più basso quanto più bassa è la richiesta di mercato e viceversa... ci sono tanti casi invece in cui nella storia i prezzi sono evidentemente calati proprio perché certe cose sono diventate di massa o cmq sempre più diffuse, mentre sono rimasti più alti per altre cose più o meno "di nicchia".
Da ingegnere audiofilo ti faccio i miei complimenti per la spiegazione tecnico/divulgativa.
Chiara, concisa e godibile sia da tecnici che "profani" di elettronica.
Forse e dico, forse avrei accennato sul finale al fatto che la una leggera differenza tra transistor e valvola, è il tipo di distorsione introdotta.
La valvola distorce maggiormente del transistor, ma lavora sulle armoniche pari (più "godibili" dall'orecchio umano" => suono caldo).
I transitori introdurrebbero distorsioni sulle dispari.
Ho usato il condizionale, perché con % infinitesimali di THD, in realtà non introducono non-linearità rilevanti e rimangono "neutrali" (=> suono freddo).
Per il resto 30 e lode.
Ciao e grazie! Molto gentile
Aggiungo la mia esperienza da musicista. Ho sempre utilizzato amplificatori valvolari per le mie performance live, questo perché gli amplificatori a transistor non suonavano come un valvolare. Alla richiesta del perché di questa differenza, un mio amico ingegnere mi disse che le valvole, proprio per loro proprietà, vanno a "beccare" delle frequenze armoniche che i transitor non catturano. Purtroppo oggi mi sono convertito ai digitali, stanco di portarmi appresso un'armadio di 33 kg, di spendere 300 euro per cambiare valvole e per tenere il potenziometro del volume a 2, quando andava bene. Che senso ha avere un valvolare se non puoi distruggere un pò di orecchie? Tanto il 90% della gente non percepisce le differenze tra valvolari e transistor. Mi ricordo che quando ci davo dentro con il volume, il valvolare mi spostava i pantaloni, sentivo un muro si suono che mi invadeva, una figata pazzesca. Mai successo sensazioni simili con amplificatori a transistor.
Buona musica Stefano, sia ascoltata ma anche suonata nel tuo caso!
È giusto: le valvole ai musicisti che il suono lo creano e non all'alta fedeltà che deve attenersi al reale ed al programma registrato senza introdurre o modifiare nulla. Giusto così!
Vedi se vuoi anche il mio commento al video.
Complimenti ING. normalmente sono catturato dai tuoi video ma questo in particolare mi ha lasciato senza parole non riesco a trovare un aggettivo adatto per definirlo...
Qualcosa tra l'estasiato e l'ipnotizzato.
Maurizio se avessi avuto un professore come te penso che avrei intrapreso un altra tipologia di studi...
Chapeau...
Grazie per la lectio magistralis
Grazie Michele! Mi fa davvero piacere il tuo commento
Per poter scegliere tra valvole e transistor bisogna prima progettare bene l'impianto e quale circuito da prendere in considerazione.
Le valvole per suonare meglio dei transistor, cosa che in teoria è in grado di fare, ha bisogno di un contorno essenziale:
- un circuito non controreazionato, il più semplice possibile e con componenti di altissimo livello, soprattutto i trasformatori di uscita
- una alimentazione pulitissima e lineare
- un circuito che non tiri troppo la valvola ad emettere troppa potenza e, quindi,
- diffusori ad alta sensibilità che rappresentino un carico "semplice" per suonare con poca potenza e per trasdurre al meglio l'enorme quantità
di informazioni che la valvola mette loro a disposizione.
Se si esce da questi presupposti l'amplificazione a valvole non potrà che suonare bolsa, gommosa, colorata, dolciastra, uno schifo insomma.
Se si seguono questi parametri essenziali, invece, le valvole sono in grado di dare un suono inarrivabile per i transistor.
Del resto nei transistor il segnale attraversa del materiale solido, nelle valvole il vuoto molto spinto, è facilmente immaginabile la differenza!
Ciao! E grazie per il tuo interessante commento!
Ottimo video, ottima spiegazione, complimenti. A me piace tantissimo la combinazione PRE a Valvole e Finale Stato Solido.
Ciao Raffaele e grazie! Si è intrigante in effetti
BRAVO. Grazie per la spiegazione.
Per essere precisi i triodi si usano anche nelle finali,300b,2a3,211,845,etc etc,certo non si possono ottenere potenze mostruose e costano molto per via della estrema qualità che devono avere i trasformatori
Ciao! Si vero, per sintesi ho tralasciato nel video i casi speciali
Sono in linea con le tue considerazioni, personalmente preferisco lo stato solido ma ho avuto modo di sentire impianti con amplificazione valvolare da amici con registrazioni acustiche di alto livello e devo dire che la presenza scenica mi ha emozionato, il massimo sarebbe avere le due opzioni disponibili in base a come siamo predisposti, bel video , un saluto.
Grazie Antony!
Il cappotto 6 a 0 rispetto al transistor/valvole è dovuto a tutte quelle motivazioni che non riguardano il suono. Ecco perché ogni volta che, o per vincoli economici o per praticità o per spazi/ingombri o per durabilità ecc, si è scelti il transistor lo si è fatto non in ragione del suono. Fatta questa premessa, la risposta "Meglio le valvole o il transistor" è molto facile, ma politicamente scorretta. Bisognerebbe esporsi. E' meglio la valvola, anzi andrò oltre, è meglio la valvola esclusivamente triodo come finale di potenza che lavora in Single Ended.
Questo è un video molto interessante che affronta dal punto di vista tecnico le caratteristiche dei 2 dispositivi; mi sento di aggiungere che le valvole hanno quella caratteristica superiore rispetto ai transistor dovuta alla migliore risposta ai transienti che in campo audio, è prerogativa del segnale elettrico. Inoltre la capacità di ricostruzione dell'immagine sonora che ha la valvola, il transistor non può competere. Ciò che mi dispiace, ed è qui il pomo della discordia, è che chi "preferisce" la valvola, viene associato come un purista e/o un affezionato del vintage(quindi a uno senza se e senza ma), quando è semplicemente una persona che ha delle orecchie allenate e molto sensibili a percepire le differenze di rendimento dei due dispositivi. Ecco perché dicevo che la risposta è politicamente scorretta, perché di fatto sto dicendo che chi sceglie il transistor, non ha sensibilità o ha meno nell'ascolto. Nulla da obbiettare se si preferisce il transistor per altri motivi; nella vita di tutti i giorni siamo chiamati quasi sempre ad operare delle scelte mediatrici, ma nella mia esperienza mi espongo apertamente nel dire che le valvole (in Single Ended) sono migliori sonicamente. Del resto esistono anche dispositivi ancora più economici e accessibili dei transistor, che sono i famosi amplificatori operazionali, ma su questo non mi esprimo. Nel mondo musicale ci sono moltissime offerte e ognuno è libero di fare il proprio passo, però chi ha formato la propria esperienza e ha conosciuto il suono nei migliori teatri d'Italia, sa che non può essere semplicemente un nostalgico della valvola o amante del vintage.
Ciao e grazie per il tuo interessantissimo commento!
Perfetto, sintetico quanto esaustivo. Valvola o transistor? Dal mio punto di vista e oltre 40 anni di ascolto, non vi è differenza alcuna quando l'amplificatore gode di una progettazione solida ed accurata, una realizzazione impeccabile ed una oculata scelta della componentistica. Non dimenticandosi mai che i componenti, attivi e passivi, *non suonano* ma determinano esclusivamente il raggiungimento dei parametri progettuali ed una maggiore stabilità generale. Componenti scadenti e/o non selezionati allontanano dalle specifiche di progetto con risultati deludenti all'ascolto.
Tutto il resto è intensa emozione affettiva e commozione estetica.
Ciao Vincenzo e grazie per i complimenti! Condivido il tuo pensiero
Bel video, tecnico al punto giusto e che trae un'ottima conclusione, basata sui fatti, imparziale e fatta con cognizione. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Grazie Giulio! Gentilissimo
Complimenti per le spiegazioni, perfettamente chiaro.
Un aneddoto, parlando del del mio single ended autocostruito, un ragazzo mi ha detto " che forza sembrerà di stare in discoteca ". La mia risposta è stata " No discoteca uguale bum bum bum, il mio invece wohow "
Quindi ognuno ascolta la musica come preferisce, e va benissimo .
eheheh grazie!
Ciao a tutti, cosa ne dite dell'ibrido pre a valvole e finale a transistor?...mi sembra un buon compromesso per avere una buona potenza a disposizione per pilotare anche le casse più ostiche, e al contempo scaldare la timbrica del suono per via del pre a valvole...
Ciao Massimo! Non ne ho ascoltati molte in realtà di soluzioni ibride, magari capiterà in futuro di affrontare l'argomento!
Bravo Maurizio. In ogni caso, il miglior complimento che si fa ad un ampli a transistor, è spesso: " questo ampli suona come un valvolare".
ahahah in effetti è un modo di dire molto comune
@@Audiofilando ,vero! Se si dicesse invece il contrario...auguri!
Ciao Maurizio …
Per questo duello valvole e transistor …..mi sono fatto due impianti differenti ..di egual valore tecnico ….che uso in entrambi i casi sia con i vinili sia con il digitale ….diciamo che mi sono tolto il pensiero di tifare l’uno a scapito dell’altro ..per inciso mi diletto al suono del pianoforte ….e anche qui possiedo sia un pianoforte acustico che uno digitale …… per analogia il suono é tutta un altra cosa …il digitale non riuscirà mai
Ad arrivare alla completezza delle armoniche del analogico ….il suono é aria che vibra …come nelle corde del pianoforte …il valvolare per me restituisce più armoniche nella musica …idem il discorso analogico digitale …dici che é questione di gusti …?
Per me é questione di orecchie …..
Comunque Buon ascolto a tutti analogisti …e digitali 🙋😀valvolari e transistor 🥰
Ciao e grazie per il tuo interessante commento
Bravo Maury bella spiegata facile complimenti
Grazie Maurizio!
Io dal punto di vista tecnico sono una capra totale e mi fa piacere apprendere qualcosa (tutto non ci arrivo a capirlo! 😁) da te che sei molto competente in materia. All'ascolto personalmente non ho una preferenza netta, transistor o valvole che siano se un ampli è di qualità e i diffusori all'altezza si può vivere felici dipende tanto dagli abbinamenti con i diffusori! Ciao!!!
Ciao Marco! Esatto, l'importante è godere della propria musica ;-)
Dal transitor sono passato alle valvole proprio dopo aver visto il video del synthesis roma 510ac ed ho acquistato proprio il Roma 510ac che dire gran suono
Grazie Maurizio
Ottima scelta!
Ciao Maurizio, un video stupendo! Ho visto che alcuni amplificatori ibridi costosi (in genere dai 5000 in su) usano i nuvistor. Come mai non sono molto diffusi pur essendo forse una delle evoluzioni tecniche delle valvole? Grazie
Ciao Luca! Interessante osservazione, mi informerò sull'argomento
I nuvistor sono l'ultimo colpo di coda della RCA nel tentativo di contrastare l'ascesa dei semiconduttori. L'evoluzione ultima delle valvole termoioniche, rese piccole, 1 pollice di altezza ed incapsulate in contenitore metallico. La loro peculiarità era la bassa tensione di esercizio, basso rumore ed ampia banda passante. Sono stati utilizzati normalmente in applicazioni ad alta frequenza o a banda molto ampia (es. radio, tv, oscilloscopi Tektronics), ma anche in alcuni sistemi audio molto specifici. E nonostante la loro scarsa notorietà, sono stati utilizzati da importanti aziende: ad esempio Conrad Johnson (preamplificatori Premier 6 e Premier 7, dove i nuvistori sono stati utilizzati nel preamplificatore principale), McIntosh (sintonizzatori MR65, MR71, in stadi RF), Harman Kardon (tuner Citation VII sempre negli stadi RF) e anche AKG (microfono C-12A, come preamplificatore) e Neumann (microfono U47, sempre come preamplificatore in alcune varianti: infatti le ridotte dimensioni suggerivano di utilizzarli anche come preamplificatori interni in questi famosi microfoni). Ma la parentesi è stata brevissima, la produzione di nuvistors è cessata non appena i dispositivi a stato solido hanno raggiunto e superato gli stessi livelli di prestazioni. Tra l'altro le schede tecniche dei nuvistor mostrano caratteristiche non proprio ideali in termini di linearità.
@@Vincenzo_F ottima descrizione, grazie. A mia memoria, in vendita, come prodotti nuovi dotati di nuvistor, ci sono i musical fidelity della serie nuvista. Molto poco quindi. Chissà cosa ha spinto questa azienda a continuare ad usarli... Davvero non me lo spiego.
@@lucabattanta9246 Si, vero sono impiegati negli amplificatori della serie Nu-Vista, oggetti da 8/10.000 euro. Vengono utilizzati dai 4 ai 5 nuvistor ed a giudicare dalla loro collocazione presumo con un apporto poco significativo nella circuitazione di potenza che è devoluta a finali a stato solido. Non ne capisco il senso visto che la produzione e cessata e si trovano solo stock di magazzino, a differenza delle classiche valvole termoioniche che sono ancora in produzione, chiaramente solo quelle per applicazioni audio.
Video apprezzato......come hai espresso ognuno ha gusti differenti e non bisogna giudicarli. Sul piano tecnico oggi siamo quasi nel 2022???....Giusto quindi i transistor oggi offre una moltitudine di piaceri e soddisfazioni a non finire e soprattutto progettati per le nuove concezioni di diffusori. Oggi dal mio punto di vista è inutile scegliere i valvolari avremmo molti problemi si diversi fronti e anche ci perderemo la qualità sonora ...i dettagli...di cui oggi disponiamo. Se voglio essere ancora un nostalgico ben venga ma non è ad oggi sicuramente la scelta con più vantaggi sia in campo sonoro che in campo monetario. Sfatiamo il gergo che solo le valvole ti danno certe sensazioni che non è vero. Provate ad ascoltare questo amplificatore lo SPEC in classe D e vi dimenticherete delle 300B ormai un bel ricordo. Comunque la cosa bella non è solo tornare indietro nel tempo con quel effetto placebo che ci tormenta ogni volta ma anche proiettarci in avanti e capire e assaporare ogni volta cosa può fare la tecnologia . E ne sono certo che il futuro sarà sempre migliore del passato .....valvole comprese.......Complimenti
Grazie! Gentilissimo ed interessante il tuo commento!
bravo ! in hi fi il PLACEBO E' ONNIPRESENTE E FORTISSIMO ..vedi vinile ,cassette pure ora ...
Ciao Maurizio ottima descrizione per quanto mi riguarda tra transistor e valvole preferisco i MOSFET e nello specifico mitici Hitachi j50 e k135 montati 6+6 sul mio finale della STUDIO MASTER MOSFET 500 che ha calore e timbrica valvolare e potenza da transistor
Infatti ho spesso sentito dire che i MOSFET sono più simili al suono delle valvole
Un Saluto.
Ciao Carlo e grazie!
Bravo. Descrizione molto corretta. Mi sono trovato sui banchi dell'università. Sono un ing elettronico anch'io. Bravo
Grazie Giuseppe! Mi fa molto piacere che un "collega" dica questo
Fantastica sintesi. Per i miei gusti, tube forever.👍👋
Grazie Nello!
È un canale che tratta "emozioni" come affermato alla fine di questo video o di HI-Fi come in presentazione ed in descrizione?
L'alta fedeltà (sottinteso "all'originale") non prevede "distorsione armonica", "fascino", suono gradevole o altri aggettivi.
È la ricostruzione del reale il più fedele possibile e questa cosa da alcuni decenni è stata dimenticata per far spazio a produttori e commercianti di apparecchi che sono più oggetti di arredamento che componenti Hi-Fi.
Non vi è una sola motivazione tecnica per scegliere le valvole in HI-FI nella riproduzione audio.
Lasciatele ai musicisti che il suono lo creano (e non lo devono riprodurre) e per questo si pongono agli antipodi e sono quindi liberi di impiegare tutto quello che desiderano.
Ciao! Interessante e condivisibile il tuo commento. È l’ascolto musicale in senso stretto ad essere legato alle emozioni
Transistor o valvole?
Amplificazione integrata o separata?
Cassa chiusa o aperta?
Da pavimento o stand?
Trazione diretta o a cinghia?
Vinile o CD?
L'audiofilo è pieno di dubbi amletici, ma è anche il bello del nostro hobby : le combinazioni sono infinite.
Concordo Fabio!
cassa chiusa sempre
@@carlolarena3469 Ecco uno che non ha dubbi amletici.
La valvola è più lenta di un transistor, quindi la scelta concreta, al dià dei gusti, si deve basare sul tipo di ascolto (a parità di impianto scelto, ovviamente); non mi sognerei mai di ascoltare rock o metal con le valvole, ma sicuramente lo farei per la musica classica.
Come compromesso, un amp per la vita, sceglierei sempre e cmq lo SS, sicuro non sceglierei mai un AB, andrei sempre sulla classe A, risulta veloce e calda all'ascolto, nitida e precisa, credo sia un ottimo compromesso tra i due lati del ring (tipo king E800 Accuphase, amp perfetto secondo me).
Eppure gli amplificatori di chitarra (soprattutto per rock) sono a valvole per la capacità di distorcere naturalmente il suono,, la classe A in effetti potrebbe essere la soluzione migliore perchè ricorda il suono della valvola pur essendo a transistor, il problema sono i consumi e il calore esagerato che si creano.
Ciao Alessandro! Per me l'esperienza Metal con il valvolare è stata comunque godereccia! Bisogna fare, certo, più attenzione al diffusore da abbinare
@@Audiofilando eh, ma quanto devi spendere come amplificazione? con 20k te la cavi con e800, con amp valvolare devi salire per avere gli stessi risultati.
Altro grandissimo video Maurizio, come
Sempre. Concordo in pieno sulle considerazioni finali. Le valvole strettamente in teoria allontano il concetto di Hi-fi nel senso di riprodurre perfettamente la musica, ma regalano un emozione diversa, cambiata anche…come un po’ una foto modificata con filtri e contrasto: più piacevole certo ma distorta dalla realtà
Ciao Lorenzo e grazie!
Ma quanto azz sei bravo. Complimenti sempre cristallino
Grazie Gabriele! Gentilissimo
La mia esperienza con le valvole è ferma agli anni '60 e non è positiva, perché gli unici ampli con cui ho avuto a che fare erano autocostruiti con i componenti della GBC, quindi roba non di qualità eccelsa. Dagli anni '70 in poi ho usato ampli a transistor ottimi, senza prosciugare il portafoglio e con grandi soddisfazioni fino al 2005, quando ho scoperto la meravigliosa purezza e "valvolosità" degli ampli in Classe D della gloriosa Tripath. Pochi Watt, ma perfetti, pur con la necessità di avere diffusori ad alta efficienza. E in questi ho trovato il mio Santo Graal.
P.S. Ben diverso il discorso per ampli per chitarra: valvole tutta la vita, anche se adesso ci sono profiler e modeler digitali praticamente perfetti.
Ciao e grazie per il tuo interessante commento
Al Milano Hifidelity ho avuto occasione di ascoltare un valvolare artigianale made in Italy, intorno ai 15k di listino, un bestione che mi sbattuto in faccia il suono maestoso di un organo da chiesa... Che dire le note basse ti entravano dentro senza chiedere permesso, ad occhi chiusi sembrava di essere lì a fianco dell'organista. Un'esperienza unica!
Purtroppo quest'anno io ed Elena non abbiamo potuto fare un salto. Grazie per il tuo commento!
"Il drogaggio; non temete è tutto legale!"😂. Se al liceo avessi avuto come prof di fisica uno come lei, ora forse in materia non sarei un ciuchino! Grazie, video chiaro e istruttivo, come sempre!
ahahah Grazie Lorenzo! Gentilissimo
Mancano due importanti problemi tecnici legati agli amplificatori di potenza a valvole. Il primo è che a causa dell'alta impedenza di anodo delle valvole è necessario l'impiego del trasformatore di uscita. E qui si creano due tipologie di problemi. L'andamento dell'impedenza dei diffusori è parecchio variabile, quindi collegare una presa del trasformatore ad 8Ω ad un diffusore da 8Ω è solo un pio desiderio, i diffusori variano l'impedenza tranquillamente oltre 2:1 in su e in giù, quindi finisce sempre che in certe zone di frequenze riprodotte il trasformatore ha seri problemi di pilotaggio dei diffusori, l'altro problema è il ritardo introdotto dal trasformatore nell'anello di controreazione. Questo ritardo, non indifferente alle medio alte frequenze, crea distorsioni di intermodulazione negli amplificatori ad anello chiuso. La considerazione finale sul "suono" bello delle valvole, intanto dipende dall'amplificatore, la presenza di valvole nell'amplificatore di potenza non "garantisce" un bel suono comunque, il motivo del "bel" suono delle valvole (se è presente) è che introducono delle distorsioni che sono gradevoli all'orecchio umano, cioè "colorano" bene il suono, mentre i transistors, quando distorcono, molto spesso "colorano" male il suono con medio alti taglienti. In altre parole un perfetto amplificatore a valvole deve suonare esattamente come un perfetto amplificatore a transistors. Se ci sono differenze in meglio o in peggio sono dovute solo alle distorsioni introdotte sia da un sistema che dall'altro. Quando poi vengono impiegati i trasformatori di uscita (o gli autotrasformatori) con gli amplificatori a transistors serve solo a darsi la mazza sui piedi dal punto di vista della qualità del suono.
Ciao Carlo, in realtà facciamo prima a dire quello che manca che quello che c'è nel video, anche parlando di transistor. Ma come detto nel video... non basterebbe un corso di laurea a trattare nel dettaglio tutti gli argomenti
Complimenti!
Bel video, ma l’avrei preferito più tecnico. Per me la scelta è semplice: il tempo di riscaldamento delle valvole coincide col tempo giornaliero che posso dedicare all’ascolto, quindi transistor per forza.
Ciao Paolo e grazie! Interessante osservazione
Ma solo in classe d poiché uno stato solido in classe A o classe AB ha bisogno di un riscaldamento anche più lungo
Le valvole hanno un potere illusorio fuori dal comune e la audiofilo facilmente si illude. Il loro fascino è comunque grande.
Ciao Gianluca! Piacciono e san suonare davvero bene!
diplomato in informatica negli anno '90, il proff. di elettronica ci insegnò che la differenza sta BJT e valvola stava nelle armoniche di ordine pari e dispari. Nel 2021 è ancora presente questo fattore?
Ciao! Si, ma con i THD degli ampli a transistor moderni direi trascurabile
Grandissimo Maurizio!
Ormai non mi perdo nemmeno uno dei tuoi video
Mi hai fatto tornare indietro nel tempo a quando studiavo Elettronica all' itis
Comunque hai ragione... tecnicamente il transistor offre molti vantaggi innegabili
Ma il fascino e la resa sonora delle valvole è intramontabile!
E infatti alcuni ampli a transistor come marantz o musical fidelity vengono volutamente progettati per avere un suono che si avvicina ai valvolari
P.s. continuate così
W audiofilando
Grazie Marco! Gentilissimo
Frequenza pari o dispari?,quali transistor o valvole
Con un THD piccolo il problema non si pone! ;-)
V (Valvola) + V (Vinile) = L (Libidine)
ahahah
Ci sarai a Milano il 16/17 ottobre?
Ciao Francesco, impegni permettendo potremmo farci un salto il 16
Bel video!👍
Grasie Gian!
Interessante, preciso, dettagliato e competente come al solito... e come al solito la scelta resta a "noi" come giusto che sia. non e' corro il rischio di vederti al Milano hi-fidelity Domenica prossima? :-)
Grazie Kristian! Gentilissimo. Non sappiamo ancora se andremo o meno, nel caso però sarebbe sabato per noi
Bravo Maurizio 👍
Grazie Andrea
Bel video. Grazie. Sarebbe bello poter possedere. Sia transistor. Che valvole.
Ciao Alessandro! Eh si... sarebbe la soluzione ideale!
Sicuramente la tecnologia a transistor mi appassiona ma ad oggi se dovessi spendere un po' più di soldi per un impianto audio andrei senza dubbio sul valvolare .
Ciao Andrea! L’importante è assemblare un impianto che ci soddisfi! Buon ascolti
Io ho un amplificatore ibrido, unison Research UnicoP, secondo te è un giusto compromesso questo tipo di tecnologia ?
Ciao Michele! Sicuramente soluzione interessante
Non avevo dubbi sulla Tua capacità esperienza e professionalità
Non è una lusinga ma un dato di fatto!
Ho trovato proprietari di negozi HiFi che non avevano un decimo della tua esperienza
Anche le valvole si configurano in push pull
A differenza dei transistor oltre ad avere i trasformatori di uscita che devono essere selezionati per non immettere differenze fra i canali, anche le valvole devono subire la stessa selezione sopratutto quelle pre ecc83
Gz34 raddrizza come il ponte
Ho conosciuto Llorenzon
Se si brucia una valvola pre andrebbero cambiate entrambe altrimenti i canali suonerebbero con timbriche diverse
Le sovtec rispetto alle philips o quelle microfoniche
Quindi un ampli a transistor ha un costo minore come hai detto, mentre un valvolare ha un costo maggiore legato anche alla selezionedelle valvole e dei trasformatori di uscita che devono essere più che identici quindi realizzati con precisione assoluta con errore prossummimo a zero.
Mentre un alimentatore in ingresso di un ampli a transistor non deve essere assolutamente identico a nessuno è solo lui.
Grazie!
Grazie Federico! Il tuo commento mi fa molto piacere, e le tue osservazioni sempre competenti e puntuali, oltre che ad essere utili alla community, rendono i complimenti ancora più graditi
Io sinceramente non so rispondere...sono sempre stato abituato all'ascolto a stato solido...ma immagino che le valvole ( che prediligo negli ampli per chitarra) non le ho ascoltate in modo serio per l' hifi. I transistor mi danno l'idea del plug and play...le valvole sono per ascoltatori consapevoli...per la pace dei sensi magari una amplificazione ibrida sarebbe la scelta giusta??? Chi vivrà vedrà...buona musica a tutti!!
Ciao Alessio e buona musica anche a te!
Ehhhhh Maurizio..... ognuno ha una sua opinione a riguardo ,è vero una risposta nn c'è .io ho avuto parecchi impianti alla fine sono ritornato ai transistor con pre e 2 monofonici .bahhh chissà se è il set up definitivo.(spero😱)
Pardon ...a transistor 🤭
ahahah spero di si per il tuto portafogli! Buoni ascolti!
845, 211, 2A3, 300b giusto per nominare le più famose, sono triodi e sono valvole di potenza...
Ciao Nico, corretto. Come detto nel video un'analisi nel dettaglio di tutti i casi particolari sarebbe stato da corso di laurea.
Personalmente preferisco i transistor a Mosfet, perché restituiscono un suono più preciso e appagante in gamma bassa, ascolto con questi la musica classica, sinfonica e lirica, proprio i valvolari NO, figuratevi di ascoltare la 5 sinfonia di Beethoven con i valvolari : una confusione di suoni tremenda !
Per me è valvola e transistor. Dipende da diversi fattori soggettivi, ma non si escludono a vicenda e mi piacciono entrambi i suoni.
Quello che escludo sono i circuiti integrati "ibridi", non mi è mai piaciuto il loro suono finale!
🙋♂
Ciao e grazie per il tuo commento!
Nel mio caso valvole a vita, bel video e argomento difficile mi piace. Poi nel caso delle valvole puoi fare tube rolling scegliere le valvole migliori oppure andare sulle valvole NOS, è un altro mondo.😀
Grazie Daniele per il tuo commento
come il vinile ; MOLTO PLACEBO
@@carlolarena3469 per il metodo di ascolto che ho io, ho scelto la valvola perché sono riuscito a ottenere i risultati migliori.
Super
Grazie Mario!
Personalmente preferisco i transistor
La griglia deve essere negativa rispetto al catodo
Secondo me un vero audiofilo deve tenere tutti e due tipologie di amplificazioni
Eh… hai praticamente spoilerato un argomento di un video futuro!😉
semplicemente non c e' risposta. ognuno sceglie quello che gli piace per le disponibilita' che ha. sono troppe le variabili. come lp cd. dipende dal lettore che hai o dal giradischi che hai.
Concordo!
Tube
L amplificatore a valvole perdona molto i difetti della catena a monte e a valle , vedi audio digitale. Lo stato solido meno. L evoluzione oramai è la classe d.
@@Gio71. vero. Non aveva senso spendere quelle cifre per degli amplificatori con un chip da pochi soldi. Se la tripath non fosse fallita ne avremmo viste delle belle.
Ciao Luigi! Speriamo che l’evoluzione sia sempre orientata al buon ascolto!
Meno male non sono l'unico ad essersi accorto, e non solo in questo campo, da tempo che non è vero affatto come pensano molti (anni fa su un forum addirittura qualcuno ironizzava quando dissi certe cose) che la legge di mercato sia sempre e cmq che il prezzo è tanto più basso quanto più bassa è la richiesta di mercato e viceversa... ci sono tanti casi invece in cui nella storia i prezzi sono evidentemente calati proprio perché certe cose sono diventate di massa o cmq sempre più diffuse, mentre sono rimasti più alti per altre cose più o meno "di nicchia".
Ciao Alessio! Eh si, è così, o almeno dovrebbe esserlo!