Come guadagnano i consulenti finanziari?

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 28 сен 2024
  • Visita il mio sito
    simonestevani.it/
    Forse stai pensando di avvalerti di un consulente finanziario che possa aiutarti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi finanziari e ti stai chiedendo da dove deriva il suo compenso. O forse pensi ancora come la metà degli Italiani che la consulenza in banca sia assolutamente gratuita?
    In questo video te lo spiego.
    Ciao, sono Simone dal 2011 affianco persone, manager, professionisti e imprenditori come te che desiderano essere seguiti sia nelle principali scelte finanziarie strategiche aziendali sia nella pianificazione finanziaria personale.
    Partiamo da questa premessa: esistono 3 tipologie di consulenti finanziari
    - Il consulente finanziario dipendente di una banca;
    - Il consulente finanziario a mandato per conto di una banca;
    - Il consulente indipendente;
    Sai quali sono le principali differenze tra le tre categorie?
    Il primo lavora ricevendo uno stipendio da parte del proprio Istituto di riferimento, stipendio che è indipendente dalla quantità effettiva delle masse gestite, inoltre, a seconda di clienti seguiti il consulente si può chiamare family (clienti con poche migliaia di euro), affluent (gestisce i clienti con masse superiori ai 100.000 euro ma inferiori a 1.000.000 di euro), private (per i più facoltosi con masse superiori al milione di euro).
    Il secondo viene retribuito dalla Banca mandataria sulla base dei prodotti che vengono proposti e investiti dai clienti (in particolar modo fondi comuni e polizze assicurative). Una parte delle commissioni di gestione di tali fondi e delle polizze sottoscritte dagli investitori vengono retrocesse al consulente. L'interesse del consulente è quello di proporti strumenti efficienti che possono consentire all'investitore un miglioramento del proprio benessere e quindi un rendimento soddisfacente del portafoglio investito. Il rischio è di vedersi il cliente andare via e quindi ridursi il proprio stipendio. Il consulente per non vedersi andare via il cliente è molto più motivato a farlo guadagnare e rispondere ai propri obiettivi.
    In tal caso il consulente è un imprenditore e il suo obiettivo è essere bravo a incrementare la propria rete di clientela.
    Per poterla incrementare io personalmente mi formo continuamente, tengo continuamente sott'occhio gli investimenti e assisto i clienti continuamente, mi interfaccio con professionisti di alto livello per dare le migliori soluzioni alla mia clientela, seguo anche i clienti dal punto di vista imprenditoriale e svolgo un'attività in modo indipendente indipendente dalla mia banca mandataria. Tutto ciò mi consente di raggiungere una platea sempre maggiore di clientela.
    I costi, come previsto dalla normativa Mifid II, nella prestazione dei servizi di consulenza in materia d'investimenti e gestione dei portafogli indica esattamente al cliente il costo della consulenza. Quindi il cliente stesso ha tutte le armi per capire senza problema se il servizio offertogli e il costo di tale servizio risulta congruo ai risultati ottenuti dal proprio portafoglio.
    Il terzo lavora come un qualsiasi professionista (viene pagato per la consulenza che eroga, quindi per la propria competenza intellettuale, come se fosse un avvocato, professionista, sulla base di un controvalore complessivo dell’importo del portafoglio oggetto di analisi). Quindi il cliente una volta ricevuta la consulenza si deve recare nella propria banca di riferimento e acquistare i titoli proposti dal consulente, il rischio è quello di pagare doppie commissioni (parcella e commissioni di negoziazione della banca). Inoltre il consulente non ha sott'occhio la tua posizione in qualsiasi minuto o momento con il rischio anche di perdere delle opportunità, l'assistenza al pari del consulente con mandato viene decisa di comune accordo.
    Dunque ricapitolando nel primo e nel secondo caso la remunerazione è indiretta, ossia una parte delle commissioni di gestione dei prodotti investiti entrano nelle tasche del consulente. Nel terzo caso il consulente viene retribuito per l'attività di consulenza svolta come un professionista.
    Quale delle situazioni sia la migliore non è chiara, la cosa importante è che solo il raggiungimento degli obiettivi prefissati nelle giuste tempistiche, con la giusta tolleranza al rischio, determinano la bontà della consulenza effettuata. Ricordatevi che è la persona, non la Banca, a fare la differenza.
    Iscriviti al canale per restare sempre aggiornato o visita il mio sito.
    A presto, ciao!
    #SimoneStevani #ConsulenteFinanziario #Compenso
    ======================================================
    Visita il mio sito
    simonestevani.it/
    Iscriviti al mio canale
    bit.ly/2Z3vnyN
    Seguimi su LinkedIn
    bit.ly/3qc41Ct
    Seguimi su Facebook
    bit.ly/3tQmmqL
    Seguimi su Instagram
    bit.ly/3tNAdOD

Комментарии • 9

  • @luigicostantino716
    @luigicostantino716 3 года назад +3

    Non ho capito da dove guadagna lei. Se ha una parcella non capisco perché non faccia il consulente indipendente. Se guadagna dai prodotti che vende come fa a dire che non ha conflitti di interesse. Ridurre la spiegazione del consulente indipendente in poche parole mi sembra molto forviante. Lei si confronta con i professionisti e fa corsi. Crede che il consulente indipendente non lo faccia?? Ho avuto la fortuna e sfortuna di avere a che fare con tutte e tre le tipologie di consulente. Scelgo il consulente indipendente 100 volte su 100.

    • @simonestevaniconsulentefin9048
      @simonestevaniconsulentefin9048  3 года назад +1

      Grazie Luigi per il commento.
      Il video non mi sembra per nulla fuorviante. E, inoltre, non vuole essere una classifica tra le modalità di pagamento, ne spiegare come vengo pagato io (tutti i miei clienti lo sanno). Come ho detto nel video, e lo ribadisco, ogni investitore sceglierà sulla base delle sue esigenze, la tipologia di consulente più adatta a lui (contano le persone in questo lavoro, non se lavori per una casacca o no). Dalla mia esperienza, conta quanto il Consulente sia in grado di risolvere i problemi del cliente (pianificazione finanziaria, successoria, efficientamento fiscale, previdenziale, consulenza imprenditoriale....). Ovviamente l'essere libero professionista dà una maggiore libertà di movimento e permette di decidere quanto farsi pagare.

    • @luigicostantino716
      @luigicostantino716 3 года назад +1

      @@simonestevaniconsulentefin9048 sono assolutamente d'accordo con lei. La ringrazio.

  • @Fa-id4nf
    @Fa-id4nf 3 года назад

    Salve, esiste una figura che percepisce parte delle plusvalenze generate dai portafogli che gestisce per i clienti come costi di gestione?

  • @lorenzotavani2997
    @lorenzotavani2997 2 года назад

    Ciao Simone, come stai? Io tutto bene alla fine la nonna si è solamente spaccata il femore per il resto tutto 👌

  • @fabiociardiello4779
    @fabiociardiello4779 6 месяцев назад

    Tra le tre figure di consulenza la peggiore è quella del consulente monomandatario, cioè quella che lei dice di essere la migliore consulenza.
    I guadagni arrivano attraverso i rebetes dei fondi e polizze assicurative.
    La descrizione che lei fa del consulente indipendente è piuttosto comica.
    Tra le tre figure il consulente indipendente è quella che non nessun conflitto d'interesse

  • @marcobertolau3029
    @marcobertolau3029 3 года назад

    Buongiorno Simone, grazie mille per il bel video!! Io potrei essere nella stessa situazione, chiedo consigli. Guadagno molto bene da dipendente (lavoro in Svizzera) circa 6500-7000 euro netti mese (premi inclusi), ho passato l'esame da consulente vista la mia enorme passione e ora mi hanno offerto portafoglio che matura circa 90k di provvigioni. Il punto è: investire, cioè perdere 2/3k mese e portarmi verso la partita iva con tutti i rischi, con la speranza che poi tutto possa crescere, o mi consigliate di rimanere fermo e fare il dipendente, seppur la mia passione sia altrove (finanza/investimenti)? Grazie mille

    • @simonestevaniconsulentefin9048
      @simonestevaniconsulentefin9048  3 года назад

      Grazie Marco!!! Non sono qui per darti consigli, le uniche cose che possono muoverti a fare una scelta come quella di passare da dipendente a essere a Partita Iva sono:
      - quanto sei contento a lavorare da dipendente
      - quanta voglia hai di metterti in gioco per fare una bellissima attività come quella del consulente e metterti a disposizione delle esigenze dei clienti (non solo finanziarie)
      - quanta voglia hai di rendere unica e innovativa la tua attività, anche perché questo lavoro subirà profondi cambiamenti (e per fortuna) nei prossimi anni
      Valuta i pro e i contro e se la tua pancia (che nel mio caso ha superato tutti i ragionamenti di testa) ti dice di cogliere l'opportunità, fai la tua scelta sereno. E in ogni caso, in bocca al lupo.

    • @marcobertolau3029
      @marcobertolau3029 3 года назад

      @@simonestevaniconsulentefin9048 grazie mille, fantastiche parole, terrò a mente questi suggerimenti... grazie infinite, a prestissimo