Le due voci si baciano alla perfezione soprattutto nel loro timbro, uno più grezzo e l'altro più pulito. Toccate l'anima davvero. Lo strumentale è perfetto. Ormai la ascolto ogni giorno!
Il Canzoniere Grecanico Salentino. Si può piangere con lacrime vere e riflettere, o ridere e ballare, al concerto del Canzoniere. Molto presto ti accorgi che è una macchina perfetta che ti cattura e ti guida in un percorso dal quale non ti puoi svincolare. Certo, la pizzica è un ingrediente fondamentale, ma qui non è banalizzata, se mai, invece, corroborata dagli echi antichi delle voci. Belle, autentiche , temprate dal sole e sabbiate dai nostri venti umidi. Ci cantano le ninne nanne, le serenate, il disagio del lavoro delle tabacchine e quello dei carrettieri. C'è la denuncia sociale, il dolore dell'emigrante, e i nuovi testi nati dalla collaborazione con Erri De Luca. I virtuosismi del violino, dell'organetto e tamburello sono assoluti. È richiesto uno sforzo emotivo notevole per rincorrere note sempre più alte e ripetitive, come vuole la terapia della taranta, che si inanellano in spirali musicali che salgono all'infinito, quasi oltre ogni tolleranza consentita dall'orecchio umano. È un continuo rimescolamento di ruoli, tutti sembrano saper suonare tutto, ma le personalità sono ben distinte. La teatralità di Durante, voce narrante, la carnalità di Paglialunga, la bravissima Alessia Tondo, uno scricciolo che diventa una gigantessa sul palco. Poi c'è Licci, splendida voce e abile regista occulto; Bianco, con il sorriso accattivante e un mantice potente per animare i suoi fiati. Non ultimo, Morabito, l' elegante migliore musicista d'organetto di tutta la pizzica salentina.
Canzone stupenda ciao da Cagliari
Le due voci si baciano alla perfezione soprattutto nel loro timbro, uno più grezzo e l'altro più pulito. Toccate l'anima davvero. Lo strumentale è perfetto. Ormai la ascolto ogni giorno!
Il Canzoniere Grecanico Salentino.
Si può piangere con lacrime vere e riflettere, o ridere e ballare, al concerto del Canzoniere. Molto presto ti accorgi che è una macchina perfetta che ti cattura e ti guida in un percorso dal quale non ti puoi svincolare.
Certo, la pizzica è un ingrediente fondamentale, ma qui non è banalizzata, se mai, invece, corroborata dagli echi antichi delle voci. Belle, autentiche , temprate dal sole e sabbiate dai nostri venti umidi. Ci cantano le ninne nanne, le serenate, il disagio del lavoro delle tabacchine e quello dei carrettieri. C'è la denuncia sociale, il dolore dell'emigrante, e i nuovi testi nati dalla collaborazione con Erri De Luca.
I virtuosismi del violino, dell'organetto e tamburello sono assoluti. È richiesto uno sforzo emotivo notevole per rincorrere note sempre più alte e ripetitive, come vuole la terapia della taranta, che si inanellano in spirali musicali che salgono all'infinito, quasi oltre ogni tolleranza consentita dall'orecchio umano.
È un continuo rimescolamento di ruoli, tutti sembrano saper suonare tutto, ma le personalità sono ben distinte. La teatralità di Durante, voce narrante, la carnalità di Paglialunga, la bravissima Alessia Tondo, uno scricciolo che diventa una gigantessa sul palco. Poi c'è Licci, splendida voce e abile regista occulto; Bianco, con il sorriso accattivante e un mantice potente per animare i suoi fiati. Non ultimo, Morabito, l' elegante migliore musicista d'organetto di tutta la pizzica salentina.
aha.. lo sospettavo io che fosse il regista occulto de tuttucose
Io sono disponibile a suonare con voi......cuore e e magia intra un attimo nostro
Adoro troppo
bellissima!!
Poesia
mondiali
Che meraviglia... ma una versione incisa in studio con Alessia Capotondo esiste?
Questa canzone è bella ma l'inizio non ha il tempo giusto secondo me....daiiii alla grande