Sono nata a fine anni 90 e da bambina e preadolescente piangevo guardando le modelle nelle riviste ma mi consolava il fatto che loro fossero adulte, ritoccate e probabilmente avevano un team che le faceva risaltare al meglio. Oggi apro i social e vedo comuni mortali sempre più belle e con la mia medesima situazione economica, ovviamente il paragone è più forte e deleterio perché senti che è colpa tua. Io sono una di quelle generazioni cresciute in adolescenza con i social e ovviamente sento la pressione della chirurgia appena apro la fotocamera del telefono.
Un'altra cosa che notavo è come le donne vengano sempre incasellate in qualche categoria. Per esempio la classificazione del corpo femminile: a pera, a mela, a rettangolo, a clessidra, a triangolo, a triangolo invertito ecc ecc. Per gli uomini tutto questo non esiste: un uomo è solo un uomo. Al massimo è alto o basso, magro o grasso, biondo o moro. Ma nessuno ha mai creato tutte queste etichette per il corpo maschile. Nessuno ha mai creato look che si addicono solo a questo o quel tipo di corpo, perché gli uomini semplicemente indossano quello che preferiscono. Noi invece siamo solo figurine che devono essere incasellate in una formina prestampata. È davvero svilente.
@@lhascrittounafemmina Petite e Tall però ha senso, il problema è che non succede lo stesso con l'abbigliamento maschile: conosco un paio di uomini che devono acquistare nel reparto bambini, così come uomini molto alti che i pantaloni devono farseli far su misura.
Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma il vero problema non è tanto l'etichetta, quanto il perché è stata creata. Ho un'amica che lavora in un marchio di fashion luxury e mi spiegava che le etichette servono a vendere un'idea di "Portabilità" del capo di abbigliamento. Se riesci a differenziare il target, riesci a vendere più tipi di vestito. Così, se sei a forma di mela non puoi mettere quello e devi comprare questo e se sei a forma di pera dovrai evitare quel pantalone e comprarti questo. La moda si regge interamente su questo. Su questo e su un gatekeeping spietato: tutti i discorsi sul "questo non puoi permettertelo", "se vuoi indossare questa gonna devi essere così e cosà" si fondano proprio sulla volontà di escludere alcune potenziali acquirenti da determinati tipi di abbigliamento, perché così quelle che potranno "Permettersi" una gonna corta o un dato tipo di vestito saranno molto più soddisfatte di poterlo fare.
Boh io sono grata dell'etichetta curvy, finalmente trovo dei vestiti decenti che calzano su un corpo formoso e che non sembrino tende da circo, tende a fiori della nonna o tende dei looney tunes.
@@rdg7990 E non bastava fare abbigliamento uguale a quello non curvy ma in taglie più grosse? Gli uomini non hanno l'etichetta "curvy" eppure si vestono lo stesso. Il problema per me è far passare il messaggio che la normalità sono solo le taglie dalla 38 alla 44, mentre il resto (curvy per esempio) è solo un'eccezione.
Secondo me un altro cambiamento radicale dai decenni passati è il fatto che un tempo le grandi attrici, modelle e in generale le bellezze mondiali riconosciute come tali erano in qualche modo lontane dalla gente comune. Almeno da quello che mi immagino, negli anni '30 e '40 si potevano sì vedere queste donne, ma di rado, al cinema, nelle locandine, ecc. Mentre più ci si avvicina ai tempi odierni più si è normalizzata questa bellezza (dalle riviste alla tv ai social é diventata sempre più quotidiana la visione e l'abitudine al "modello" di donna di moda) e la società ha sempre più spinto in conseguenza le donne a tentare di emularla e le ha biasimate per non riuscirci. Un tempo le donne famose erano dive irraggiungibili e tu avevi i tuoi mazzi quotidiani e diciamo "rinunciavi in partenza" a voler essere come loro, proprio perché irraggiungibili. Oggi che le celebrities si presentano come ragazze della porta accanto, ma senza rivelare il tempo e il denaro che servono per costruirsi e mantenersi quei corpi e quei volti, diventa quasi impossibile distanziarsene. P.s. Grazie per farmi fare queste riflessioni e per farmi ridere di gusto e intrattenermi mentre parli di argomenti tanto importanti, hai una dialettica incredibile ❤
Io ero adolescente negli anni ‘90 ed ero una ragazzina “robusta”, come mi definiva mia nonna 😅 Quello che posso dire è che quando oggi vedo ragazze che sono come ero io o anche più formose con abiti, pantaloncini, top che richiamano la moda anni ‘90 penso “che bello, possono mettere le cose di moda perché vengono prodotte anche dalla 46 in su”. Questo perché ai tempi della mia di adolescenza i vestiti “alla moda” erano introvabili oltre la 44 e le commesse (magrissime alla Kate Moss) ti dicevano tranquillamente “della tua taglia non abbiamo niente, mi dispiace” 😩
Dove vivo io, al nordest, jeans taglia 46 o 48 continuo a fare fatica a trovarli e sono normopeso, mi chiedo quante ragazze e donne debbano accontentarsi di quel che trovano perché in effetti dopo aver girato 10 negozi prendono la prima cosa che è della misura giusta. 😢
@@giorgiajomontagner1518 Arrivi anche ad accontentarti che una cosa ti entri. Poco importa se ti sta bene o no, almeno hai un paio di jeans da metterti. E' davvero avvilente.
Assolutamente d'accordo! E degli eventuali effetti indesiderati si parla pochissimo o per niente. Sono gli stessi medici, secondo la mia esperienza, a non fornire in maniera chiara e dettagliata informazioni in tal senso (di cecità post punturine di acido ialuronico non si parla per nulla. Evento raro, ma possibile). Grazie per l'invito a riflettere su tematiche così importanti! ❤
Vi consiglio di cercare qua su RUclips la puntata 5x17 di Ai confini della realtà. La serie è girata nel 1964 ma l’episodio è ambientato nel 2000, per loro, lontano futuro. Parla esattamente di questo: in modo esagerato, hanno rappresentato un futuro dove arrivati a 18 anni si doveva per forza cambiare aspetto seguendo due soli modelli. Quindi tutti erano identici, si distinguevano dal cartellino che avevano con il loro nome. Ovviamente la protagonista è la “ribelle” che non vuole perdere l’identità e gli altri la definiscono brutta. Guardatela, mette i brividi…
Penso influisca tantissimo la qualità dell'immagine, se cerchi foto o se le hai, di noi in discoteca anno 89, 90, 91 vedi un sacco di gente diversa, ma anche colori diversi, sfumature. Oggi se cerchi le foto delle disco vedi foto molto vivide per cui le ragazze si impegnano molto ad apparire perfette. Questo dover performare per l'obiettivo delle diverse fotocamere per le giovani secondo me è massacrante
C'è un altro aspetto che mi fa riflettere, e riguarda l'impatto di queste pratiche sulla qualità della vita delle donne rispetto a quella degli uomini. Se sommiamo tutto il denaro investito e tutto il tempo impiegato per adeguarci a standard estetici scelti per noi (capelli, trucco, unghie, mani confronto dei risultati ottenibili con la medicina estetica, ore e ore a scrollare immagini sul telefono, documentarsi su medici/cliniche che eseguono certi trattamenti, sottoporsi ai trattamenti stessi,...) viene fuori una quantità enorme di risorse che ci auto-sottraiamo, e che agli uomini non sono richieste.
"Metti le tette, togli le tette" 😂 Ho adorato. Comunque mi ricordo quando da piccola vidi il film Grease e c'era Jan che veniva sempre inquadrata mentre mangiava ed era considerata grassa e io ero così 😳😳😳 Per mia fortuna non ho mai avuto problemi di peso altrimenti penso che quel film mi avrebbe ucciso l'autostima
A proposito del cambiamento del colore degli occhi, c'è una riflessione ulteriore che ti posso fare partendo proprio dalla mia esperienza lavorativa e personale. Sono guida museale in 2 campi di concentramento in Germania. Quello che mi ha colpito di questi video è che assolutamente nessuno volesse cambiare il colore degli occhi dal chiaro allo scuro. Principalmente si trattava di persone con occhi castani, anche afroamericani o poc, che sceglievano immancabilmente di avere occhi il più chiaro possibile. Nelle baracche dell'infermeria del campo di concentramento di Sachsenhausen, "ricercatori" e "antropologi" avevano strumenti a loro disposizione per catalogare il colore della pelle e degli occhi dei Rom e quindi decretarne "scientificamente" la subumanità. Naturalmente quanto piu scuri erano, tanto meno valore aveva la loro vita. Ora, io sono di origini sarde e ho sempre amato i miei grandi occhi neri, non castani, proprio neri, così mediterranei. Mi ha rattristato e preoccupato che nessuno volesse avere occhi come i miei, non per vanità, ma proprio perché ambire ad un modello di bellezza col quale un tempo si caratterizzavano gli ariani, gli Herrenmenschen, è chiaramente un'espressione di matrice razzista. Anche di razzismo incamerato. E questo è pericoloso.
Da adolescente negli anni 90/00 questa china secondo me è iniziata con le sopracciglia sottilissime. Sono un segnale di grande identità, eppure per molti anni le persone se le sono strappate senza pietà e ora si affannano dietro tatuaggi o infoltimenti vari. È una sciocchezza, ma le sopracciglia sono un elemento del viso che ci caratterizza moltissimo, eppure lo si è fatto, di continuo. Tra l'altro questa incredibile uniformità è già presente in Corea dove le donne (ma anche gli uomini) hanno tutte la faccia identica. A volte vedo qualche video di creator coreane e sono sul serio indistinguibili.
Ciao Carolina ha una figlia di 15 anni le faccio questi discorsi un giorno sì e l'altro pure, è difficilissimo per lei comprenderli e difficilissimo per me spiegare e farmi capire, soprattutto senza che mi alteri 😅. Nemmeno io sono la donna/ genitrice che rivendica il passato come migliore " i miei tempi", mi rifiuto di fare questi discorsi perché è un mio dovere restare al passo proprio perché sono madre ed è necessario comprendere il presente con le conseguenze che avrà sul futuro. Io sono tua "coetanea" ho 45 anni ( tu meno 😂) e i tuoi ragionamenti non fanno una piega, non di chi rifiuta, ma di ragiona. Concordo sul fatto che covid ha segnato la fine di un'era e l'inizio di un'altra in modo drammatico per certi versi, di speranza ( disillusa più che altro) per altri. Ognunə è liberə vero, ma la realtà è che nessunə mai fa una scelta senza essere influenzatə, oggi più che mai il giudizio esterno conta più di quello interno ed lo influenza tanto da far credere che sia non solo necessario socialmente anche voluto dalla persona. Questo inneggiare alla autodeterminazione è solo uno slogan per conformarsi a nuovi diktat estetici, di pensiero, di vita ecc... Grazie per questo video lo giro alla mia adolescente preferita 😊. PS: "campo di battaglia" l'ho amato ❤
Una piccola rettifica: a differenza della chirurgia, la medicina estetica non è irreversibile, ad esempio il filler si riassorbe dopo qualche mese e se non si replica con nuove "punturine" l'effetto svanisce e si torna alla situazione di partenza... P.S. Grazie Carolina per il lavoro importantissimo che svolgi! ❤
Ciao. Onestamente la mia esperienza non dice questo. Le persone che conosco che hanno fatto il filler continuano a mantenerne in parte i risultati anche a distanza di anni. Non sono più tornate alla situazione precedente, sebbene si siano di molto attenuati gli effetti.
Sei bravissima, complimenti! Purtroppo mi è capitato di leggere moltissimi commenti in merito sui social in cui si diceva che il filler è "prendersi cura di sé stesse" così come altri ritocchi anti-età 😢
@@Francesca-wp5fs a me questa cosa ricorda troppo l'epoca in cui i medici dicevano che fumare facesse bene. Viviamo in un regime capitalista in cui si farebbe di tutto pur di separare le persone dai propri soldi, anche dir loro stronzate immani
@@rebeccaamber-x1mpensa che io non ero mai andata da un'estetista. Un periodo mi si rompevano sempre le unghie e chiesi se avessero qualche trattamento per rinforzarle...mi consigliarono la ricostruzione col gel...provai e una volta rimosso il gel erano prese molto peggio. 😂
Io invece sono abbastanza contraria alla pressione che anche la chirurgia estetica mette sulle donne che devono essere perfette altrimenti vengono percepite come trascurate o sciatte. Ho sofferto di anoressia per quasi 10 anni tra la fine degli anni '90 in poi. La magrezza allora era non solo estetica, ma anche simbolo di efficienza e controllo. Fino a 40 kg erano complimenti, poi l' orrore perché la sofferenza in un corpo di 30 kg diventa visibile. Persi capelli, i denti si rovinarono e il trauma di convivere con quel volto me lo porto a distanza di vent'anni. Ringrazio di aver potuto sistemare i denti, ma il cambiamento è stato un trauma, ora temo la magrezza estrema e continuo a odiare il mio nasone, ma non lo cambierei solo per essere bella, al massimo per problemi respiratori e per ora sopporto. Scusa il lungo commento e grazie per sensibilizzare le ragazze sull'argomento.
Tutto molto interessante e come sempre le tue parole fanno riflettere e capire quanto sia importante valutare attentamente certi comportamenti anche rischiosi per la salute. Mi piacerebbe molto che i tuoi video diventassero virali e seguiti da un numero sempre maggiore di persone, magari portati nella tv generalista dove un sacco di ragazzine e ragazzini come uomini e donne adulti seguono determinati programmi ispirandosi al tale personaggio del momento e vengono influenzati, senza metterci un minimo di senso critico in ciò che fanno. Grazie Carolina.
Non sono del tutto sicura che i 2000 vedessero un ritorno del corpo salutare. Le "tette" andavano ma erano preferibili su un corpo magro, e dal ventre talmente piatto da poter portare quei famosi pantaloni a vita bassa. Ricordo, di quegli anni, le varie foto sui blog dei corpi scheletrici di alcune giovani "socialites" (non so se si scrive così) e la reazione ambigua di biasimo e di ammirazione che suscitavano. Comunque condivido lo sconcerto rispetto al modo in cui gli adolescenti siano in qualche modo costretti a scrutinare costantemente il loro corpo, come se la società volesse indurli a non preoccuparsi di altro. Ti ringrazio anche per l'accento che poni sul fatto che per gli uomini non sia assolutamente la stessa cosa: è vero che anche per loro esistono canoni, è vero che cresce la pressione sull'immagine ma non si arriva neppure minimamente all'identificazione totale tra immagine e totalità della persona. Il corpo per loro è ancora un mezzo, come hai affermato in altri video. Oggi mi sembra che vada quasi di moda dire che gli uomini siano più bullizzati delle donne per il loro aspetto perché le ragazze hanno nuovi e molteplici modelli eppure ho l'impressione che la cosiddetta body positivity non abbia fatto breccia nel pensiero comune e che rimanga appannaggio di minoranze più consapevoli. Andando un po' fuori tema: mi è capitato di recente di leggere commenti abbastanza duri sulla foto di una nota attrice. Lei è una classica bellezza caucasica ma da quando si è esposta su alcuni temi e soprattutto da quando è diventata protagonista di un film "controverso" pare essere diventata improvvisamente molto più brutta, soprattutto agli occhi di alcuni uomini. L'attrice in questione era incinta, ma ma io credevo solo che il vestito le facesse difetto. Con stupore ho appreso che le sue caviglie, piuttosto sottili, fossero "caviglie gonfie" tipiche delle donne gravide. Il commento era femminile ma, per smentire subito l'antico adagio delle donne contro le donne, ce n'erano anche diversi maschili che confermavano e si affrettavano a ribadire quanto lei non fosse un gran che e quanto le sue gambe fossero sempre state brutte.
Bel video, analisi perfetta che condivido al 100%...In una cosa invece ho un'opinione diversa : io giudico, ho la nausea di quello che viene ormai normalizzato..Senza identità siamo come piccoli robot in attesa che qualcuno ci dica anche come pensare, oltre che cambiare il corpo in modo irreversibile.
In questo momento sto guardando una serie crime che si intitola "Bones" dove la protagonista è un'antropologa forense che dalle ossa riesce a ricostruire l'identità di una persona. In una puntata cercano di capire dalle ossa di un teschio l'identità di una donna e non riescono a capire di chi si tratta proprio perché ha subito numerosi interventi al volto. Le ossa erano state deformate per interventi alla mandibola e al mento
Legittima la riflessione. Poco puntuale però. La maggior parte della medicina estetica applicata al viso ( quella che viene citata nel video,zigomi e labbra ad esempio) è senza ombra di dubbio reversibile: ) si tratta di acido ialuronico o botulino pertanto gli effetti con il tempo ( 6 mesi massimo) svaniscono proprio come una tinta per capelli, un taglio nuovo, un piercing, o la forma delle sopracciglia. È corretto parlare di omologazione ( che esiste comunque , anche nell'aspetto, in ogni gruppo siciale identitario) e di dipendenza da medicina estetica semmai non di irreversibilità per questi tipi di interventi. Inoltre un sistema capitalistico oltre alla medicina estetica normalizza anche una vacanza all'anno ( altrimenti sei un infelice) , più attività possibili ai figli ( altrimenti sei un pessimo genitore) , la proprietà di un auto o di una moto ( altrimenti sei un inetto). Che hanno il costo nel tempo compatibile con quello della maggior parte degli interventi estetici. Solo per aggiungere che il raggio è ben più ampio
La medicina estetica non è certamente l’unico “bene di lusso” normalizzato, del resto stiamo scrivendo da uno smartphone, ma non mi pare di averlo detto. La differenza è che oltre a essere un “bene di lusso” modifica la faccia. E no, non è per sei mesi, non sempre, soprattutto perché spesso le persone molto giovani (che sono proprio quelle che affrontano con poca consapevolezza) non hanno il senso della misura. Vogliono le labbra giganti e trovano dei medici che gliele fanno.
Dire che i volumi ottenuti con l’acido jaluronico siano completamente reversibili è sbagliato, oltre che pericoloso. Lo dico da chirurga Maxillo-Facciale
Bravissima, io ne parlo anche nelle scuole! Grazie per questo excursus e per aver riportato l'attenzione su questo argomento scottante...Ormai da anni sia per le giovani sia per le ultra cinquantenni come me noto che il "rifarsi" è divenuto un dovere, lo trovo terribile!
Carolina ♡ Grazie per i tuoi contributi ed il tuo canale meraviglioso ❤ Volevo chiederti di fare un video su due libri che sono davvero illuminanti e con il tuo contributo sarebbero il massimo!! A me sono piaciuti tantissimo e ne vale davvero la pena: - brené brown: credevo fosse colpa mia [parla della vergogna nelle donne!] - chiara frugoni: donne medievali
Di recente sono stata tentata, ho preso l’appuntamento ma poi ho disdetto. Non riesco a far combaciare il desiderio di sembrare sempre giovane che inevitabilmente viene trasmesso dalla società, con il mio femminismo. Mi sono sentita come se stessi perdendo e per adesso ho deciso di soprassedere. Il tuo discorso ancor di più mi fa riflettere, non avevo mai pensato alla perdita di identità che consegue alle manipolazioni del proprio viso, come sempre sei uno spunto di riflessione e approfondimento. Grazie Carolina
Questa società è praticamente progettata per farci sentire in colpa, quindi la cosa migliore che possiamo fare è scansare il senso di colpa. Se dopo averci pensato bene valuti sia la cosa giusta, fallo e basta.Subiamo delle pressioni enormi, soprattutto con l’avanzata dell’età, e dobbiamo essere clementi.
ci credono in poche ma la ginnastica facciale aiuta..ci sono un sacco si video su youtube e c'è anche un insegnante italiana molto seria che ha scritto un libro dal titolo body tone o qualcosa del genere..alla fine come se fa ginnastica sul corpo perché no n sul viso?
Ogni vissuto è diverso, perciò non so se quello che sto per scriverti possa esserti di aiuto, ma provo. Io ho fatto quarant'anni quest'anno, di colpo mi sono comparse rughe, segni di espressione e zampe di galline. La cosa mi ha affascinata molto, certo mi ha messo nostalgia ma ho notato una cosa che nel tempo mi sta proprio piacendo. Sto assomigliando sempre di più alla mia nonna paterna, che è morta quando avevo un anno. Mi sembra quasi di avere la possibilità di conoscerla da vicino. Abbiamo lo stesso sorriso, il viso ha preso la forma del suo e a me sembra un privilegio incredibile poterlo vedere trasformarsi. Il nostro volto è la somma di tutte le persone che sono venute prima di noi; è un'idea che emotivamente mi culla moltissimo.
L’argomento è molto interessante e condivido le tue riflessioni per la maggior parte. Sulla medicina estetica comunque la tendenza adesso si va sempre più spostando verso interventi molto più naturali e che soprattutto siano rispettosi della normale anatomia e delle differenze dei volti. Io vorrei fare la medica estetica ma sono assolutamente contraria a questa standardizzazione delle facce che vedo in giro. D’altro canto penso che la normalizzazione di cui si parla non sia tanto quella di dire che tutti dovrebbero fare determinate cose ma di non nascondere quando ci sono degli interventi e non stigmatizzare chi li fa, perché comunque anche pensare che i volti perfetti che vediamo sui social siano naturali, quando così non è, non fa che aumentare la frustrazione, così come se una persona ha delle insicurezze per una sua caratteristica fisica è giusto che possa ricorrere alla medicina estetica senza sentirsi stigmatizzata per questo. Insomma l’argomento è complesso e penso che avrà sempre più rilevanza anche in futuro.
Ti seguo sempre con piacere, ma da odontoiatra che esegue prestazioni estetiche, vorrei fare delle piccole precisazioni sul filler: non può essere eseguito su persone minorenni e non è una modifica permanente del viso, ma dura dai 3 ai 9 mesi circa, quindi temporanea. Diverso è il ricorso alla chirurgia estetica.
Io mi domando quali medici agiscono, con la medicina estetica, su vidi sempre più giovani. Alla fine degli anni ‘90, quando mi sottoposi ad un intervento di rinoplastica, non solo lo dovetti fare non appena compiuta la maggiore età, ma, in clinica, mi fecero pure parlare con uno psicologo per vedere se la mia esigenza fosse frutto di insicurezze che la rinoplastica non avrebbe colmato. Non dovrebbe essere una deontologia che obbligherebbe a non intervenire sulle e sugli adolescenti?
Ma credo che debbano avere il consenso dei genitori anche adesso. Nel box sotto il video ho consigliato un’inchiesta e ho condiviso il link: credo sia utilissima per capire che anche i genitori sono sulla stessa barca.
io la farò a breve, semplicemente mi sono presentato con mia madre dal chirurgo e ha detto vabene, è fattibile (sono un ragazzo di 17anni) @@lhascrittounafemmina
Amice fece una rinoplastica a 15 anni nel 88. È la mia migliore amica, molto introversa, migliorò molto con terapia e anche con la chirurgia. In quel caso era una specie di ricostruttiva. Io non me la sento di dire che non è così,come le donne col seno piccolo che vogliono ingrandirlo, ecc.
Molte persone dicevano avesse gli occhi posizionati ad un'altezza diversa. Rivedendo alcune immagini oggi mi sembra bellissima, ma anche se forse lo pensavo anche allora. Forse la mia impressione è dovuta al fatto che sono cresciuta in quegli anni. Certamente era la più bella tra le 4 attrici originali. Nella prima stagione aveva un look un po' acerbo, sembrava goffa e "paffutella" un po' perché evidentemente il personaggio sarebbe stato più credibile e un po' perché aveva circa 18 anni e stava a malapena uscendo dall'adolescenza.
La realtà è che a attori e attrici di Beverly Hills 90210 erano i tipici ragazzi carini e/o bellocci americani, anche Gabrielle carteris/Andrea Zuckerman che doveva rappresentare la ragazza "nerd" era molto carina come erano carini anche i maschi, questi telefilm funzionano così, e va bene @@Artaudette
Anche io rabbrividisco quando dicono che "ormai è normale"! Il problema è che non ci si può appellare alla responsabilità delle adolescenti, così come lo stesso non era possibile farlo negli anni 90 e 2000. Il fatto è che sono gli adulti a determinate il mercato, le mode, le possibilità. E il mercato è una merda. Se una cosa produce ricchezza, molto cinicamente qualcuno la sfrutterà a suo vantaggio. That's capitalism e non se ne esce! Aggiungo che oltre al fatto di ricercare strutture o metodi meno costosi, le fasce di popolazione meno facoltose richiedono finanziamenti che li fanno indebitare o stringono la cinghia su altri aspetti per potersi permettere quegli acquisti. Questo in modo trasversale in tutte le categorie di prodotto "di lusso": macchine, televisioni costose ecc. Non conosco le dinamiche nel settore della chirurgia e medicina estetica ma temo che se il mercato si adeguerà e renderà possibile accedere a finanziamenti anche in questo campo sarà davvero la fine..
La mia parrucchiera, 53 anni, ha fatto I DEBITI per rifarsi tette e occhi. Quando parlavamo dell'intervento di mastectomia (mia madre l'ha fatto a causa di un tumore, quindi avevo alcune informazioni), lei non ne sapeva nulla! Il dottore non le aveva detto che fare dopo l'intervento o cosa sarebbe esattamente successo!!! Come si fa a fare un'intervento chirurgico con tale leggerezza? Sarà che io ho paura pure dei taglietti con la carta....
...pazzesco!! capisco la ventenne degli anni 90 ma una donna adulta non lo concepisco..e pensa che alcune manco sanno che dopo 10 anni le devono cambiare!!mah...
Anni fa lessi un articolo (purtroppo non ricordo dove) in cui si parlava di ragazzi asiatici che sempre piú frequentemente ricorrevano alla chirurgia plastica (credo coreani) per cambiarsi, di fatto, i connotati. Per farlo dovevano andare in un altro paese e e al rientro avevano spesso problemi proprio perché il loro volto non corrispondeva piú a quello sulla foto del documento di riconoscimento
Ho provato a cercarlo: era un articolo sul blog di Cliomakeup del 2014, ma sul web ce ne sono molti altri. Si tratta di ragazzi coreani che cercano di occidentalizzare il proprio viso con risultati completamente stravolgenti per i loro visi
Personalmente credo che l'unica responsabilità in tutto questo è il marketing dei corpi fatta da uomini e donne..alla fine siamo noi donne a voler immortalarci all'idea dominante..gli uomini prendono quello che gira..sta a noi educarci a chiederci cosa ci fa bene..ma non deve essere una battaglia di genere..poi sono d'accordo sul condizionamento..ma lì serve una consapevolezza che volente o dolente arriva solo con tempo ed esperienza
In realtà sia la rappresentazione (libri, film, moda) che le aziende cosmetiche, media e quant'altro è in mani agli uomini. Non sono le donne originariamente a voler mantenere lo status quo ma chi ne beneficia. Stare la vita intera a misurarci la vita, a risparmiare per il botox ci toglie tempo per discutere e fare rete
Pericoloso.... e irreversibile, hai ragione.A 25 anni mi sono dovuta sottoporre ad un intervento al viso per una maloclusione. Degenza lunga, bocca chiusa per 40 giorni ematomi su tutto il viso, ma è la prassi e l intervento è riuscito bene. Il problema è che non mi riconoscevo....Come dicevano i chirurghi estetici (pieni di tatto) l'abnorme deformazione ossea era stata risolta, ma allo specchio vedevo un altra me. Da allora ho deciso che non mi sarei piu sottoposta a nessun intervento estetico. NO PUNTURINE NO FILLER NIENTE DI NIENTE. Ora a 55 anni ho le rughe come tutte, la pelle meno tonica,purché i fibroblasti mi hanno abbandonata😂😂😂ma va bene così. Il mio è solo un parere personale,ma perche ci dobbiamo tirare la pelle del viso o gonfiarci le labbra a canotto. Non sembreremo più giovani ma solo rifatte. Video interessantissimo
Molto interessante e condivisibile. Però ti chiedo: perché non consideri altrettanto seria la normalizzazione dei tatuaggi? Un intervento sul proprio corpo che innesca una risposta immunitaria permanente, con i macrofagi che continueranno a traslare i pigmenti nei vasi sanguigni e negli organi e i linfonodi che li accumuleranno. Perché consideri meno problematica questa pratica che pure incide sulla salute ? (aumento del rischio di linfoma maligno, ecc)
In realtà le conclusioni dello studio sono un po' diverse. Hanno trovato la correlazione ma non la causa, almeno non ancora, e in questa ulteriore indagine sicuramente dovranno tenere in conto tanti altri fattori come si è fatto con altre sostanze cancerogene molto probabili già inserite negli elenchi (si inseriscono le sostanze per questo efsa monitora sempre le sostanze e i colori, da poco alcuni sono stati vietati)
A prescindere dall’incidenza sulla salute dei tatuaggi, secondo me la differenza sta nel fatto che i tatuaggi sono un cambiamento irreversibile ma “unico”, non conformano il tuo corpo ad uno standard estetico preciso come invece fa la medicina estetica
Premesso che ciò che sto per dire non vuol dire che allora la medicina estetica sia da prendere alla leggera, ma da quello che so io quelle che chiamiamo “punturine” la maggior parte si riassorbe nel tempo, quindi non sono modifiche irreversibili al viso. Se vuoi mantenere il risultato ogni tot mesi devi tornare a rifarle altrimenti torni come prima. Anche perché non si usa più solo il Botox… Mentre per i denti l’ho notato anche io ma penso che molto dipenda anche dal fatto che ormai quasi TUTTI mettono l’apparecchio. Dei miei compagni di scuola (nati ‘89) credo che TUTTI abbiano portato l’ apparecchio quindi abbiamo tutti i denti dritti uguali 😂 però sono i dentisti che lo raccomandano.
Raddrizzare dei denti storti non c’entra niente con l’avere tutti i denti bianchi con le faccette e perfettamente allineati. Si metteva l’apparecchio se sia aveva un problema non per allineare un dente che sporgeva di mezzo millimetro. E questa cosa che il filler si riassorbe francamente non l’ho mai vista succedere. Gli effetti si attenuano, ma non si torna alla situazione precedente, almeno in base alla mia esperienza
Ho scoperto tramite un documentario ma il nome non lo ricordo che ci sono pratiche di sbancamento della pelle molto usate in Africa dalle donne per essere "piu belle".
Una riflessione : forse questa è anche l' epoca in cui il "prendersi cura di sé", rispetto alla chirurgia estetica e i prodotti di bellezza , non riguarda più solo le donne ma anche gli uomini. Che ne pensi?
Sicuramente gli interventi di medicina e chirurgia si stanno diffondendo molto anche tra gli uomini - e presumo che il trend sia in aumento - ma per il momento i numeri ci dicono che i trattamenti di questo tipo riguardano al 90 percento donne.
Anche io ho notato un incremento negli stessi lineamenti nella gente, (zigomi simili a palle da tennis, labbra a canotto, occhi tirati e dentiera delle barbie), sarò ingenua ma ho sempre pensato fosse dovuto alle medesime linee guida e pratiche chirurgiche insegnate nelle scuole di specializzazione di chirurgia estetica seguite dai chirurghi italiani/ occidentali, quindi il fatto che si hanno sempre gli stessi visi, pensavo fosse dovuto al fatto che ogni viso reagisce pressocche allo stesso mondo all'intervento, riproponendo lo stesso lineamento per una sorta di limite nella tecnica, non per seguire una moda. Ma sicuramente mi sbaglio. Come sempre grazie ❤
Il brutto è che, di fatto, non esiste la specializzazione in chirurgia estetica. Sono medici che fanno qualche corso e praticano ma una vera e propria scuola di specializzazione non esiste. Come disse uno intervistato da Formigli: a far l'anestesista nel pubblico sono 2k al mese, fa le punture di filler in Albania e diventano 10k in due settimane. Sono medici normali che lasciano il loro settore per fare le punture
@@maraandthecity966 oddio! non lo sapevo, pensavo che esistesse la scuola di specializzazione come tutte le altre 😮 assurdo!! Ragione ulteriore per pensarci non solo cento ma un milione di volte prima di sottoporsi a qualsiasi intervento
A me basta vedere come sempre più ragazze ricorrano alla laminazione delle ciglia. Vedo tantissime giovani donne con queste ciglia da bambola (tra l'altro nemmeno belle, si vede lontano un miglio che sono finte da quanto sono lunghe, ricurve e fitte) che si scambiano consigli e pareri su dove farle e quanto spendere... No, hai ragione, non è esperienza personale, è una tendenza sociale, e io francamente la trovo pericolosa.
Capisco il valore sociologico di un'analisi simile. Tuttavia la si può fare a livello di studio oggettivo o, certo, di riflessione. Come singoli individui non si può che constatare che nascono da contesti troppo ampi per essere contrastati in tempo brevi, devono fare il loro corso, una maturazione. Che probabilmente sono quei decenni che menzioni. Però non scordiamoci che in questo video stiamo valutando il macro. Mode che erano nate dall'aristocrazia per differenziarsi dal popolo, o delle stelle del cinema per presentare i "nuovi dei", o come tristemente accade oggi: ispirare per vendere. Logico che a livello micro ci siano persone che sognando vorrebbero farne parte, ma quante effettivamente seguono queste mode ossessivamente? Io credo che la maggioranza delle persone volenti o nolenti devono vivere coi piedi oer terra. Il problema sono le giovani menti influenzabili in tempo di pace, che rischiano di pensare che queste cose siano effettivamente importanti. Sempre a livello micro, ritengo che la realtà sia spietata: non conta nulla la moda. Forse in metropoli può servire a riconoscersi tra "tribù". Ma nelle piccole realtà tutti vengono riportati con i piedi per terra e chi "si concia per le feste" (diciamo in toscana) ci fa veramente la figura dell'illuso e superficiale, è fuori contesto e deriso. Come una farfallina leggiadra che vola vicino a ragnatele e gechi. Alla fine, ogni giorno da che esiste l'umanità, Mix unici di fisicità associati a personalità altrettanto uniche, si attraggono o repellono in base a gusti completamente personali, e questo è assolutamente trasversale a qualsiasi moda in qualsiasi epoca. Il problema della medicina estetica c'è, ma per fortuna dopo i mostri creati nel decennio 2000-2010, adesso si sta andando verso uno stile più naturale, vanno di moda filler riassorbibili o eliminabili. Insomma, sono ottimista, anche se sono d'accordo che qualcuno ci si rovina la psiche.
io ho subito un intervento di rinoplastica a 21 anni circa e con la consapevolezza dei miei 29 anni, non lo avrei rifatto tornando indietro (ha portato anche effetti collaterali importanti). Quando mi trovo in ambulatori per via della mia occupazione, o come paziente, e noto la pubblicità in uno studio medico di interventi di medicina estetica, pubblicità mirata alle donne, mi sale una rabbia indicibile e percepisco, ancora una volta, come in altri ambiti, una mancanza di etica nell’esercizio della professione medica. Fermo restando che ciascuno può fare ciò che vuole. É una propaganda che già subiamo via social e di persona, che bisogno c’è di sponsorizzarla in questo modo come medici? E soprattutto rivolta al sesso femminile? Mi sembra di vivere, anche per questo motivo ma non solo, in una distopia
La fanno passare come una cosa da niente perché questo alimenta tutta l'industria della medicina estetica e dell'estetica stessa. Banalmente, quante creme "effetto lifting" vendono a chi non può permettersi quello chirurgico? Senza indagare sull'efficacia, a me colpisce proprio questo. La chirurgia estetica è già normalizzata da un pezzo: mi capita spesso di imbattermi in account di chirurghi che parlano dei corpi modificati come se fossero oggetti e non parti di UNA PERSONA. Perché se non fosse così, tutta la mostruosità dell'intervento estetico sul corpo sarebbe troppo evidente. Se scrivessero "cambia identità, sfasati completamente i connotati" quante andrebbero a farsi sformare zigomi, fronte, naso, palpebre? E' una q questione di comunicazione ed è assolutamente voluto. Non c'è proprio niente da normalizzare: quello che andrebbe normalizzata è la faccia che abbiamo, con la sua identità e dignità.
A breve non andrà più di moda la plastic girl perché la bellezza si è omologata in un modo stroppiato. Bellissime donne si sono letteralmente sfasciate nelle mani di chirurghi che hanno pure pagato! L' immagine di se stesse purtroppo viene alterata dietro una psicologia fragile!!
Direi anche che la moda con la quale ci incrociamo da adolescenti, quando cominciamo a creare il nostro io, ha un enorme impatto: mi è chiaro che il corpo di moda è quello della Kardashan, però per me rimane più bello un corpo alla Kate Moss.
"magari andrà di moda la gobba sul naso" Vorrei dirti che è impossibile, ma considerando come siano diventate di moda le lentiggini, che per anni sono state considerate segno di bruttezza e adesso sono così di moda che c'è chi addirittura se li TATUA... Non lo trovo più così incredibile. Tra l'altro giusto ieri ho trovato il reel di una che si tatuava un neo grandicello sulla guancia. Quel genere di nei per cui si veniva presi in giro alle elementari. Incredibile.
Bel video, ci vorrebbe più consapevolezza ma purtroppo, visto l'andazzo, mi sa che fra 10 anni avremo un superbonus 110% per il rifacimento non delle facciate ma proprio delle facce e di glutei,, seni etc tutto
Sono nata a fine anni 90 e da bambina e preadolescente piangevo guardando le modelle nelle riviste ma mi consolava il fatto che loro fossero adulte, ritoccate e probabilmente avevano un team che le faceva risaltare al meglio. Oggi apro i social e vedo comuni mortali sempre più belle e con la mia medesima situazione economica, ovviamente il paragone è più forte e deleterio perché senti che è colpa tua. Io sono una di quelle generazioni cresciute in adolescenza con i social e ovviamente sento la pressione della chirurgia appena apro la fotocamera del telefono.
Un'altra cosa che notavo è come le donne vengano sempre incasellate in qualche categoria. Per esempio la classificazione del corpo femminile: a pera, a mela, a rettangolo, a clessidra, a triangolo, a triangolo invertito ecc ecc.
Per gli uomini tutto questo non esiste: un uomo è solo un uomo. Al massimo è alto o basso, magro o grasso, biondo o moro. Ma nessuno ha mai creato tutte queste etichette per il corpo maschile. Nessuno ha mai creato look che si addicono solo a questo o quel tipo di corpo, perché gli uomini semplicemente indossano quello che preferiscono.
Noi invece siamo solo figurine che devono essere incasellate in una formina prestampata. È davvero svilente.
Pensa anche a quante classificazioni esistono per comprare i vestiti: per le donne curvy, per quelle petite o tall.
@@lhascrittounafemmina Petite e Tall però ha senso, il problema è che non succede lo stesso con l'abbigliamento maschile: conosco un paio di uomini che devono acquistare nel reparto bambini, così come uomini molto alti che i pantaloni devono farseli far su misura.
Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma il vero problema non è tanto l'etichetta, quanto il perché è stata creata. Ho un'amica che lavora in un marchio di fashion luxury e mi spiegava che le etichette servono a vendere un'idea di "Portabilità" del capo di abbigliamento. Se riesci a differenziare il target, riesci a vendere più tipi di vestito. Così, se sei a forma di mela non puoi mettere quello e devi comprare questo e se sei a forma di pera dovrai evitare quel pantalone e comprarti questo.
La moda si regge interamente su questo. Su questo e su un gatekeeping spietato: tutti i discorsi sul "questo non puoi permettertelo", "se vuoi indossare questa gonna devi essere così e cosà" si fondano proprio sulla volontà di escludere alcune potenziali acquirenti da determinati tipi di abbigliamento, perché così quelle che potranno "Permettersi" una gonna corta o un dato tipo di vestito saranno molto più soddisfatte di poterlo fare.
Boh io sono grata dell'etichetta curvy, finalmente trovo dei vestiti decenti che calzano su un corpo formoso e che non sembrino tende da circo, tende a fiori della nonna o tende dei looney tunes.
@@rdg7990 E non bastava fare abbigliamento uguale a quello non curvy ma in taglie più grosse? Gli uomini non hanno l'etichetta "curvy" eppure si vestono lo stesso.
Il problema per me è far passare il messaggio che la normalità sono solo le taglie dalla 38 alla 44, mentre il resto (curvy per esempio) è solo un'eccezione.
Secondo me un altro cambiamento radicale dai decenni passati è il fatto che un tempo le grandi attrici, modelle e in generale le bellezze mondiali riconosciute come tali erano in qualche modo lontane dalla gente comune. Almeno da quello che mi immagino, negli anni '30 e '40 si potevano sì vedere queste donne, ma di rado, al cinema, nelle locandine, ecc. Mentre più ci si avvicina ai tempi odierni più si è normalizzata questa bellezza (dalle riviste alla tv ai social é diventata sempre più quotidiana la visione e l'abitudine al "modello" di donna di moda) e la società ha sempre più spinto in conseguenza le donne a tentare di emularla e le ha biasimate per non riuscirci. Un tempo le donne famose erano dive irraggiungibili e tu avevi i tuoi mazzi quotidiani e diciamo "rinunciavi in partenza" a voler essere come loro, proprio perché irraggiungibili. Oggi che le celebrities si presentano come ragazze della porta accanto, ma senza rivelare il tempo e il denaro che servono per costruirsi e mantenersi quei corpi e quei volti, diventa quasi impossibile distanziarsene.
P.s.
Grazie per farmi fare queste riflessioni e per farmi ridere di gusto e intrattenermi mentre parli di argomenti tanto importanti, hai una dialettica incredibile ❤
Io ero adolescente negli anni ‘90 ed ero una ragazzina “robusta”, come mi definiva mia nonna 😅
Quello che posso dire è che quando oggi vedo ragazze che sono come ero io o anche più formose con abiti, pantaloncini, top che richiamano la moda anni ‘90 penso “che bello, possono mettere le cose di moda perché vengono prodotte anche dalla 46 in su”. Questo perché ai tempi della mia di adolescenza i vestiti “alla moda” erano introvabili oltre la 44 e le commesse (magrissime alla Kate Moss) ti dicevano tranquillamente “della tua taglia non abbiamo niente, mi dispiace” 😩
Dove vivo io, al nordest, jeans taglia 46 o 48 continuo a fare fatica a trovarli e sono normopeso, mi chiedo quante ragazze e donne debbano accontentarsi di quel che trovano perché in effetti dopo aver girato 10 negozi prendono la prima cosa che è della misura giusta. 😢
@@giorgiajomontagner1518 Arrivi anche ad accontentarti che una cosa ti entri. Poco importa se ti sta bene o no, almeno hai un paio di jeans da metterti. E' davvero avvilente.
"...ma Miranda Priestley e il ceruleo non vi ha insegnato niente?" Ti adoro!
😂
Assolutamente d'accordo! E degli eventuali effetti indesiderati si parla pochissimo o per niente. Sono gli stessi medici, secondo la mia esperienza, a non fornire in maniera chiara e dettagliata informazioni in tal senso (di cecità post punturine di acido ialuronico non si parla per nulla. Evento raro, ma possibile).
Grazie per l'invito a riflettere su tematiche così importanti! ❤
Vi consiglio di cercare qua su RUclips la puntata 5x17 di Ai confini della realtà. La serie è girata nel 1964 ma l’episodio è ambientato nel 2000, per loro, lontano futuro. Parla esattamente di questo: in modo esagerato, hanno rappresentato un futuro dove arrivati a 18 anni si doveva per forza cambiare aspetto seguendo due soli modelli. Quindi tutti erano identici, si distinguevano dal cartellino che avevano con il loro nome. Ovviamente la protagonista è la “ribelle” che non vuole perdere l’identità e gli altri la definiscono brutta. Guardatela, mette i brividi…
Presente grande fan di the Twilight zone , ricordo benissimo la puntata 😵💫
Penso influisca tantissimo la qualità dell'immagine, se cerchi foto o se le hai, di noi in discoteca anno 89, 90, 91 vedi un sacco di gente diversa, ma anche colori diversi, sfumature. Oggi se cerchi le foto delle disco vedi foto molto vivide per cui le ragazze si impegnano molto ad apparire perfette. Questo dover performare per l'obiettivo delle diverse fotocamere per le giovani secondo me è massacrante
Normalizziamo la mancanza del lusso nelle nostre vite, quella sì che sarebbe una rivoluzione.
Madonna, la qualità di questo canale è assolutamente indiscussa!!! 👏🏻👏🏻
La questione del cambiamento del colore dell’iride mi fa venire i brividi
C'è un altro aspetto che mi fa riflettere, e riguarda l'impatto di queste pratiche sulla qualità della vita delle donne rispetto a quella degli uomini. Se sommiamo tutto il denaro investito e tutto il tempo impiegato per adeguarci a standard estetici scelti per noi (capelli, trucco, unghie, mani confronto dei risultati ottenibili con la medicina estetica, ore e ore a scrollare immagini sul telefono, documentarsi su medici/cliniche che eseguono certi trattamenti, sottoporsi ai trattamenti stessi,...) viene fuori una quantità enorme di risorse che ci auto-sottraiamo, e che agli uomini non sono richieste.
Assolutamente vero
Esattamente, nonché di hard-drive mentale.
"Metti le tette, togli le tette" 😂
Ho adorato.
Comunque mi ricordo quando da piccola vidi il film Grease e c'era Jan che veniva sempre inquadrata mentre mangiava ed era considerata grassa e io ero così 😳😳😳
Per mia fortuna non ho mai avuto problemi di peso altrimenti penso che quel film mi avrebbe ucciso l'autostima
Erano anni difficilissimi. Se non pesavi quaranta chili eri grassa.
Mi accodo a tutti i ringraziamenti ❤
Sei una gemma, grazie per il tuo lavoro fondamentale!
A proposito del cambiamento del colore degli occhi, c'è una riflessione ulteriore che ti posso fare partendo proprio dalla mia esperienza lavorativa e personale. Sono guida museale in 2 campi di concentramento in Germania.
Quello che mi ha colpito di questi video è che assolutamente nessuno volesse cambiare il colore degli occhi dal chiaro allo scuro. Principalmente si trattava di persone con occhi castani, anche afroamericani o poc, che sceglievano immancabilmente di avere occhi il più chiaro possibile.
Nelle baracche dell'infermeria del campo di concentramento di Sachsenhausen, "ricercatori" e "antropologi" avevano strumenti a loro disposizione per catalogare il colore della pelle e degli occhi dei Rom e quindi decretarne "scientificamente" la subumanità. Naturalmente quanto piu scuri erano, tanto meno valore aveva la loro vita.
Ora, io sono di origini sarde e ho sempre amato i miei grandi occhi neri, non castani, proprio neri, così mediterranei. Mi ha rattristato e preoccupato che nessuno volesse avere occhi come i miei, non per vanità, ma proprio perché ambire ad un modello di bellezza col quale un tempo si caratterizzavano gli ariani, gli Herrenmenschen, è chiaramente un'espressione di matrice razzista. Anche di razzismo incamerato. E questo è pericoloso.
Da adolescente negli anni 90/00 questa china secondo me è iniziata con le sopracciglia sottilissime. Sono un segnale di grande identità, eppure per molti anni le persone se le sono strappate senza pietà e ora si affannano dietro tatuaggi o infoltimenti vari. È una sciocchezza, ma le sopracciglia sono un elemento del viso che ci caratterizza moltissimo, eppure lo si è fatto, di continuo.
Tra l'altro questa incredibile uniformità è già presente in Corea dove le donne (ma anche gli uomini) hanno tutte la faccia identica. A volte vedo qualche video di creator coreane e sono sul serio indistinguibili.
Ciao Carolina ha una figlia di 15 anni le faccio questi discorsi un giorno sì e l'altro pure, è difficilissimo per lei comprenderli e difficilissimo per me spiegare e farmi capire, soprattutto senza che mi alteri 😅. Nemmeno io sono la donna/ genitrice che rivendica il passato come migliore " i miei tempi", mi rifiuto di fare questi discorsi perché è un mio dovere restare al passo proprio perché sono madre ed è necessario comprendere il presente con le conseguenze che avrà sul futuro. Io sono tua "coetanea" ho 45 anni ( tu meno 😂) e i tuoi ragionamenti non fanno una piega, non di chi rifiuta, ma di ragiona. Concordo sul fatto che covid ha segnato la fine di un'era e l'inizio di un'altra in modo drammatico per certi versi, di speranza ( disillusa più che altro) per altri. Ognunə è liberə vero, ma la realtà è che nessunə mai fa una scelta senza essere influenzatə, oggi più che mai il giudizio esterno conta più di quello interno ed lo influenza tanto da far credere che sia non solo necessario socialmente anche voluto dalla persona. Questo inneggiare alla autodeterminazione è solo uno slogan per conformarsi a nuovi diktat estetici, di pensiero, di vita ecc...
Grazie per questo video lo giro alla mia adolescente preferita 😊.
PS: "campo di battaglia" l'ho amato ❤
È rassicurante trovare altrove, e in qualcuno più di spicco che te stessa, quello che pensi. ❤
Una piccola rettifica: a differenza della chirurgia, la medicina estetica non è irreversibile, ad esempio il filler si riassorbe dopo qualche mese e se non si replica con nuove "punturine" l'effetto svanisce e si torna alla situazione di partenza... P.S. Grazie Carolina per il lavoro importantissimo che svolgi! ❤
Ciao. Onestamente la mia esperienza non dice questo. Le persone che conosco che hanno fatto il filler continuano a mantenerne in parte i risultati anche a distanza di anni. Non sono più tornate alla situazione precedente, sebbene si siano di molto attenuati gli effetti.
Sei bravissima, complimenti! Purtroppo mi è capitato di leggere moltissimi commenti in merito sui social in cui si diceva che il filler è "prendersi cura di sé stesse" così come altri ritocchi anti-età 😢
@@Francesca-wp5fs a me questa cosa ricorda troppo l'epoca in cui i medici dicevano che fumare facesse bene. Viviamo in un regime capitalista in cui si farebbe di tutto pur di separare le persone dai propri soldi, anche dir loro stronzate immani
@@alicegaiba Purtroppo lo sostenevano donne qualunque, neppure chi da questa narrazione ci guadagna direttamente. Però sì, hai perfettamente ragione
Noi ci prendiamo cura di noi stesse solo colmando insicurezze indotte e spendendo soldi
E dire che a me sembrava strano sentire che fare la ricostruzione delle unghie è prendersi cura di sé!
@@rebeccaamber-x1mpensa che io non ero mai andata da un'estetista. Un periodo mi si rompevano sempre le unghie e chiesi se avessero qualche trattamento per rinforzarle...mi consigliarono la ricostruzione col gel...provai e una volta rimosso il gel erano prese molto peggio. 😂
Io invece sono abbastanza contraria alla pressione che anche la chirurgia estetica mette sulle donne che devono essere perfette altrimenti vengono percepite come trascurate o sciatte. Ho sofferto di anoressia per quasi 10 anni tra la fine degli anni '90 in poi. La magrezza allora era non solo estetica, ma anche simbolo di efficienza e controllo. Fino a 40 kg erano complimenti, poi l' orrore perché la sofferenza in un corpo di 30 kg diventa visibile. Persi capelli, i denti si rovinarono e il trauma di convivere con quel volto me lo porto a distanza di vent'anni. Ringrazio di aver potuto sistemare i denti, ma il cambiamento è stato un trauma, ora temo la magrezza estrema e continuo a odiare il mio nasone, ma non lo cambierei solo per essere bella, al massimo per problemi respiratori e per ora sopporto. Scusa il lungo commento e grazie per sensibilizzare le ragazze sull'argomento.
Tutto molto interessante e come sempre le tue parole fanno riflettere e capire quanto sia importante valutare attentamente certi comportamenti anche rischiosi per la salute. Mi piacerebbe molto che i tuoi video diventassero virali e seguiti da un numero sempre maggiore di persone, magari portati nella tv generalista dove un sacco di ragazzine e ragazzini come uomini e donne adulti seguono determinati programmi ispirandosi al tale personaggio del momento e vengono influenzati, senza metterci un minimo di senso critico in ciò che fanno. Grazie Carolina.
Non sono del tutto sicura che i 2000 vedessero un ritorno del corpo salutare. Le "tette" andavano ma erano preferibili su un corpo magro, e dal ventre talmente piatto da poter portare quei famosi pantaloni a vita bassa. Ricordo, di quegli anni, le varie foto sui blog dei corpi scheletrici di alcune giovani "socialites" (non so se si scrive così) e la reazione ambigua di biasimo e di ammirazione che suscitavano. Comunque condivido lo sconcerto rispetto al modo in cui gli adolescenti siano in qualche modo costretti a scrutinare costantemente il loro corpo, come se la società volesse indurli a non preoccuparsi di altro. Ti ringrazio anche per l'accento che poni sul fatto che per gli uomini non sia assolutamente la stessa cosa: è vero che anche per loro esistono canoni, è vero che cresce la pressione sull'immagine ma non si arriva neppure minimamente all'identificazione totale tra immagine e totalità della persona. Il corpo per loro è ancora un mezzo, come hai affermato in altri video. Oggi mi sembra che vada quasi di moda dire che gli uomini siano più bullizzati delle donne per il loro aspetto perché le ragazze hanno nuovi e molteplici modelli eppure ho l'impressione che la cosiddetta body positivity non abbia fatto breccia nel pensiero comune e che rimanga appannaggio di minoranze più consapevoli. Andando un po' fuori tema: mi è capitato di recente di leggere commenti abbastanza duri sulla foto di una nota attrice. Lei è una classica bellezza caucasica ma da quando si è esposta su alcuni temi e soprattutto da quando è diventata protagonista di un film "controverso" pare essere diventata improvvisamente molto più brutta, soprattutto agli occhi di alcuni uomini. L'attrice in questione era incinta, ma ma io credevo solo che il vestito le facesse difetto. Con stupore ho appreso che le sue caviglie, piuttosto sottili, fossero "caviglie gonfie" tipiche delle donne gravide. Il commento era femminile ma, per smentire subito l'antico adagio delle donne contro le donne, ce n'erano anche diversi maschili che confermavano e si affrettavano a ribadire quanto lei non fosse un gran che e quanto le sue gambe fossero sempre state brutte.
Per perdere la propria identità bisogna prima averne una, questo è il punto.
Bel video, analisi perfetta che condivido al 100%...In una cosa invece ho un'opinione diversa : io giudico, ho la nausea di quello che viene ormai normalizzato..Senza identità siamo come piccoli robot in attesa che qualcuno ci dica anche come pensare, oltre che cambiare il corpo in modo irreversibile.
In questo momento sto guardando una serie crime che si intitola "Bones" dove la protagonista è un'antropologa forense che dalle ossa riesce a ricostruire l'identità di una persona. In una puntata cercano di capire dalle ossa di un teschio l'identità di una donna e non riescono a capire di chi si tratta proprio perché ha subito numerosi interventi al volto. Le ossa erano state deformate per interventi alla mandibola e al mento
bellissimo! adoro Bones. La protagonista, ispirata tra l’altro ad una persona reale, rappresenta un modello di empowerment femminile notevole.
Legittima la riflessione. Poco puntuale però. La maggior parte della medicina estetica applicata al viso ( quella che viene citata nel video,zigomi e labbra ad esempio) è senza ombra di dubbio reversibile: ) si tratta di acido ialuronico o botulino pertanto gli effetti con il tempo ( 6 mesi massimo) svaniscono proprio come una tinta per capelli, un taglio nuovo, un piercing, o la forma delle sopracciglia. È corretto parlare di omologazione ( che esiste comunque , anche nell'aspetto, in ogni gruppo siciale identitario) e di dipendenza da medicina estetica semmai non di irreversibilità per questi tipi di interventi. Inoltre un sistema capitalistico oltre alla medicina estetica normalizza anche una vacanza all'anno ( altrimenti sei un infelice) , più attività possibili ai figli ( altrimenti sei un pessimo genitore) , la proprietà di un auto o di una moto ( altrimenti sei un inetto). Che hanno il costo nel tempo compatibile con quello della maggior parte degli interventi estetici. Solo per aggiungere che il raggio è ben più ampio
La medicina estetica non è certamente l’unico “bene di lusso” normalizzato, del resto stiamo scrivendo da uno smartphone, ma non mi pare di averlo detto. La differenza è che oltre a essere un “bene di lusso” modifica la faccia. E no, non è per sei mesi, non sempre, soprattutto perché spesso le persone molto giovani (che sono proprio quelle che affrontano con poca consapevolezza) non hanno il senso della misura. Vogliono le labbra giganti e trovano dei medici che gliele fanno.
Dire che i volumi ottenuti con l’acido jaluronico siano completamente reversibili è sbagliato, oltre che pericoloso. Lo dico da chirurga Maxillo-Facciale
Bravissima, io ne parlo anche nelle scuole! Grazie per questo excursus e per aver riportato l'attenzione su questo argomento scottante...Ormai da anni sia per le giovani sia per le ultra cinquantenni come me noto che il "rifarsi" è divenuto un dovere, lo trovo terribile!
Carolina ♡
Grazie per i tuoi contributi ed il tuo canale meraviglioso ❤
Volevo chiederti di fare un video su due libri che sono davvero illuminanti e con il tuo contributo sarebbero il massimo!!
A me sono piaciuti tantissimo e ne vale davvero la pena:
- brené brown: credevo fosse colpa mia
[parla della vergogna nelle donne!]
- chiara frugoni: donne medievali
In merito alla consapevolezza sulla propria identità, cosa ne pensi del cambiamento di genere effettuato da bambini/adolescenti ?
Di recente sono stata tentata, ho preso l’appuntamento ma poi ho disdetto. Non riesco a far combaciare il desiderio di sembrare sempre giovane che inevitabilmente viene trasmesso dalla società, con il mio femminismo. Mi sono sentita come se stessi perdendo e per adesso ho deciso di soprassedere. Il tuo discorso ancor di più mi fa riflettere, non avevo mai pensato alla perdita di identità che consegue alle manipolazioni del proprio viso, come sempre sei uno spunto di riflessione e approfondimento. Grazie Carolina
Questa società è praticamente progettata per farci sentire in colpa, quindi la cosa migliore che possiamo fare è scansare il senso di colpa. Se dopo averci pensato bene valuti sia la cosa giusta, fallo e basta.Subiamo delle pressioni enormi, soprattutto con l’avanzata dell’età, e dobbiamo essere clementi.
ci credono in poche ma la ginnastica facciale aiuta..ci sono un sacco si video su youtube e c'è anche un insegnante italiana molto seria che ha scritto un libro dal titolo body tone o qualcosa del genere..alla fine come se fa ginnastica sul corpo perché no n sul viso?
Ogni vissuto è diverso, perciò non so se quello che sto per scriverti possa esserti di aiuto, ma provo. Io ho fatto quarant'anni quest'anno, di colpo mi sono comparse rughe, segni di espressione e zampe di galline. La cosa mi ha affascinata molto, certo mi ha messo nostalgia ma ho notato una cosa che nel tempo mi sta proprio piacendo. Sto assomigliando sempre di più alla mia nonna paterna, che è morta quando avevo un anno. Mi sembra quasi di avere la possibilità di conoscerla da vicino. Abbiamo lo stesso sorriso, il viso ha preso la forma del suo e a me sembra un privilegio incredibile poterlo vedere trasformarsi.
Il nostro volto è la somma di tutte le persone che sono venute prima di noi; è un'idea che emotivamente mi culla moltissimo.
Illuminante come sempre❤
Avevo proprio bisogno di queste riflessioni. Grazie per averle condivise 🌸
Grazie Carolina, come sempre le tue riflessioni mi fanno affiorare tantissime domande. Ti ascolterei parlare per ore! 💖
Grazie ♥️
L’argomento è molto interessante e condivido le tue riflessioni per la maggior parte. Sulla medicina estetica comunque la tendenza adesso si va sempre più spostando verso interventi molto più naturali e che soprattutto siano rispettosi della normale anatomia e delle differenze dei volti. Io vorrei fare la medica estetica ma sono assolutamente contraria a questa standardizzazione delle facce che vedo in giro. D’altro canto penso che la normalizzazione di cui si parla non sia tanto quella di dire che tutti dovrebbero fare determinate cose ma di non nascondere quando ci sono degli interventi e non stigmatizzare chi li fa, perché comunque anche pensare che i volti perfetti che vediamo sui social siano naturali, quando così non è, non fa che aumentare la frustrazione, così come se una persona ha delle insicurezze per una sua caratteristica fisica è giusto che possa ricorrere alla medicina estetica senza sentirsi stigmatizzata per questo. Insomma l’argomento è complesso e penso che avrà sempre più rilevanza anche in futuro.
Grazie per questa condivisione ❤
Interessante, come tutti i tuoi video! Ti ascolterei per ore ❤
Ti seguo sempre con piacere, ma da odontoiatra che esegue prestazioni estetiche, vorrei fare delle piccole precisazioni sul filler: non può essere eseguito su persone minorenni e non è una modifica permanente del viso, ma dura dai 3 ai 9 mesi circa, quindi temporanea.
Diverso è il ricorso alla chirurgia estetica.
Io mi domando quali medici agiscono, con la medicina estetica, su vidi sempre più giovani. Alla fine degli anni ‘90, quando mi sottoposi ad un intervento di rinoplastica, non solo lo dovetti fare non appena compiuta la maggiore età, ma, in clinica, mi fecero pure parlare con uno psicologo per vedere se la mia esigenza fosse frutto di insicurezze che la rinoplastica non avrebbe colmato. Non dovrebbe essere una deontologia che obbligherebbe a non intervenire sulle e sugli adolescenti?
Ma credo che debbano avere il consenso dei genitori anche adesso. Nel box sotto il video ho consigliato un’inchiesta e ho condiviso il link: credo sia utilissima per capire che anche i genitori sono sulla stessa barca.
io la farò a breve, semplicemente mi sono presentato con mia madre dal chirurgo e ha detto vabene, è fattibile (sono un ragazzo di 17anni) @@lhascrittounafemmina
Amice fece una rinoplastica a 15 anni nel 88. È la mia migliore amica, molto introversa, migliorò molto con terapia e anche con la chirurgia. In quel caso era una specie di ricostruttiva. Io non me la sento di dire che non è così,come le donne col seno piccolo che vogliono ingrandirlo, ecc.
*amica 😅
Non so quali imperfezioni possa aver avuto il volto di Shannen Doherty. Mi è sempre sembrata oggettivamente bella
Molte persone dicevano avesse gli occhi posizionati ad un'altezza diversa. Rivedendo alcune immagini oggi mi sembra bellissima, ma anche se forse lo pensavo anche allora. Forse la mia impressione è dovuta al fatto che sono cresciuta in quegli anni. Certamente era la più bella tra le 4 attrici originali. Nella prima stagione aveva un look un po' acerbo, sembrava goffa e "paffutella" un po' perché evidentemente il personaggio sarebbe stato più credibile e un po' perché aveva circa 18 anni e stava a malapena uscendo dall'adolescenza.
La realtà è che a attori e attrici di Beverly Hills 90210 erano i tipici ragazzi carini e/o bellocci americani, anche Gabrielle carteris/Andrea Zuckerman che doveva rappresentare la ragazza "nerd" era molto carina come erano carini anche i maschi, questi telefilm funzionano così, e va bene @@Artaudette
@@paoloscatolini1532 la brutta c'era...Tori Spelling, guarda caso la figlia del produttore Aaron Spelling...
No ma va beh....ma io ti ho scoperta da pochissimo....ma ti adoooooroooo!!!! ❤ Ma dove sei stata fino ad ora??? Grazieeeee!!!!
Anche io rabbrividisco quando dicono che "ormai è normale"! Il problema è che non ci si può appellare alla responsabilità delle adolescenti, così come lo stesso non era possibile farlo negli anni 90 e 2000. Il fatto è che sono gli adulti a determinate il mercato, le mode, le possibilità. E il mercato è una merda. Se una cosa produce ricchezza, molto cinicamente qualcuno la sfrutterà a suo vantaggio. That's capitalism e non se ne esce!
Aggiungo che oltre al fatto di ricercare strutture o metodi meno costosi, le fasce di popolazione meno facoltose richiedono finanziamenti che li fanno indebitare o stringono la cinghia su altri aspetti per potersi permettere quegli acquisti. Questo in modo trasversale in tutte le categorie di prodotto "di lusso": macchine, televisioni costose ecc. Non conosco le dinamiche nel settore della chirurgia e medicina estetica ma temo che se il mercato si adeguerà e renderà possibile accedere a finanziamenti anche in questo campo sarà davvero la fine..
La mia parrucchiera, 53 anni, ha fatto I DEBITI per rifarsi tette e occhi. Quando parlavamo dell'intervento di mastectomia (mia madre l'ha fatto a causa di un tumore, quindi avevo alcune informazioni), lei non ne sapeva nulla! Il dottore non le aveva detto che fare dopo l'intervento o cosa sarebbe esattamente successo!!! Come si fa a fare un'intervento chirurgico con tale leggerezza? Sarà che io ho paura pure dei taglietti con la carta....
...pazzesco!! capisco la ventenne degli anni 90 ma una donna adulta non lo concepisco..e pensa che alcune manco sanno che dopo 10 anni le devono cambiare!!mah...
Hai proprio ragione, tutti uguali.
Le donne della mia generazione sono sopravvissute alla moda del "heroin chic" penso che sopraviveremo anche alla moda del botox...
Analisi super interessante
Ingegner Cane. Hai vinto anche stavolta.
Uno dei miei miti 😂
concordo su tutto, bello avere delle fonti.
...per non perlare poi di quanto le categorie (praticamente porno) come "curvy" siano offensive
Anni fa lessi un articolo (purtroppo non ricordo dove) in cui si parlava di ragazzi asiatici che sempre piú frequentemente ricorrevano alla chirurgia plastica (credo coreani) per cambiarsi, di fatto, i connotati. Per farlo dovevano andare in un altro paese e e al rientro avevano spesso problemi proprio perché il loro volto non corrispondeva piú a quello sulla foto del documento di riconoscimento
Ho provato a cercarlo: era un articolo sul blog di Cliomakeup del 2014, ma sul web ce ne sono molti altri. Si tratta di ragazzi coreani che cercano di occidentalizzare il proprio viso con risultati completamente stravolgenti per i loro visi
Personalmente credo che l'unica responsabilità in tutto questo è il marketing dei corpi fatta da uomini e donne..alla fine siamo noi donne a voler immortalarci all'idea dominante..gli uomini prendono quello che gira..sta a noi educarci a chiederci cosa ci fa bene..ma non deve essere una battaglia di genere..poi sono d'accordo sul condizionamento..ma lì serve una consapevolezza che volente o dolente arriva solo con tempo ed esperienza
In realtà sia la rappresentazione (libri, film, moda) che le aziende cosmetiche, media e quant'altro è in mani agli uomini. Non sono le donne originariamente a voler mantenere lo status quo ma chi ne beneficia. Stare la vita intera a misurarci la vita, a risparmiare per il botox ci toglie tempo per discutere e fare rete
Pericoloso.... e irreversibile, hai ragione.A 25 anni mi sono dovuta sottoporre ad un intervento al viso per una maloclusione. Degenza lunga, bocca chiusa per 40 giorni ematomi su tutto il viso, ma è la prassi e l intervento è riuscito bene. Il problema è che non mi riconoscevo....Come dicevano i chirurghi estetici (pieni di tatto) l'abnorme deformazione ossea era stata risolta, ma allo specchio vedevo un altra me. Da allora ho deciso che non mi sarei piu sottoposta a nessun intervento estetico. NO PUNTURINE NO FILLER NIENTE DI NIENTE. Ora a 55 anni ho le rughe come tutte, la pelle meno tonica,purché i fibroblasti mi hanno abbandonata😂😂😂ma va bene così. Il mio è solo un parere personale,ma perche ci dobbiamo tirare la pelle del viso o gonfiarci le labbra a canotto. Non sembreremo più giovani ma solo rifatte. Video interessantissimo
Molto interessante e condivisibile. Però ti chiedo: perché non consideri altrettanto seria la normalizzazione dei tatuaggi? Un intervento sul proprio corpo che innesca una risposta immunitaria permanente, con i macrofagi che continueranno a traslare i pigmenti nei vasi sanguigni e negli organi e i linfonodi che li accumuleranno. Perché consideri meno problematica questa pratica che pure incide sulla salute ? (aumento del rischio di linfoma maligno, ecc)
In realtà le conclusioni dello studio sono un po' diverse. Hanno trovato la correlazione ma non la causa, almeno non ancora, e in questa ulteriore indagine sicuramente dovranno tenere in conto tanti altri fattori come si è fatto con altre sostanze cancerogene molto probabili già inserite negli elenchi (si inseriscono le sostanze per questo efsa monitora sempre le sostanze e i colori, da poco alcuni sono stati vietati)
A prescindere dall’incidenza sulla salute dei tatuaggi, secondo me la differenza sta nel fatto che i tatuaggi sono un cambiamento irreversibile ma “unico”, non conformano il tuo corpo ad uno standard estetico preciso come invece fa la medicina estetica
@@elvirascardaccione6595 eh no ci sono le mode anche lì...
l'ho pensato anch'io. Inoltre una moda che sta prendendo sempre più piede è la donna body bulding e ehm di cambiamento fisico lì ce ne è parecchio...
Premesso che ciò che sto per dire non vuol dire che allora la medicina estetica sia da prendere alla leggera, ma da quello che so io quelle che chiamiamo “punturine” la maggior parte si riassorbe nel tempo, quindi non sono modifiche irreversibili al viso. Se vuoi mantenere il risultato ogni tot mesi devi tornare a rifarle altrimenti torni come prima.
Anche perché non si usa più solo il Botox…
Mentre per i denti l’ho notato anche io ma penso che molto dipenda anche dal fatto che ormai quasi TUTTI mettono l’apparecchio. Dei miei compagni di scuola (nati ‘89) credo che TUTTI abbiano portato l’ apparecchio quindi abbiamo tutti i denti dritti uguali 😂 però sono i dentisti che lo raccomandano.
Raddrizzare dei denti storti non c’entra niente con l’avere tutti i denti bianchi con le faccette e perfettamente allineati. Si metteva l’apparecchio se sia aveva un problema non per allineare un dente che sporgeva di mezzo millimetro.
E questa cosa che il filler si riassorbe francamente non l’ho mai vista succedere. Gli effetti si attenuano, ma non si torna alla situazione precedente, almeno in base alla mia esperienza
Ho scoperto tramite un documentario ma il nome non lo ricordo che ci sono pratiche di sbancamento della pelle molto usate in Africa dalle donne per essere "piu belle".
Grazie!
Grazie ❤
Una riflessione : forse questa è anche l' epoca in cui il "prendersi cura di sé", rispetto alla chirurgia estetica e i prodotti di bellezza , non riguarda più solo le donne ma anche gli uomini. Che ne pensi?
Sicuramente gli interventi di medicina e chirurgia si stanno diffondendo molto anche tra gli uomini - e presumo che il trend sia in aumento - ma per il momento i numeri ci dicono che i trattamenti di questo tipo riguardano al 90 percento donne.
Anche io ho notato un incremento negli stessi lineamenti nella gente, (zigomi simili a palle da tennis, labbra a canotto, occhi tirati e dentiera delle barbie), sarò ingenua ma ho sempre pensato fosse dovuto alle medesime linee guida e pratiche chirurgiche insegnate nelle scuole di specializzazione di chirurgia estetica seguite dai chirurghi italiani/ occidentali, quindi il fatto che si hanno sempre gli stessi visi, pensavo fosse dovuto al fatto che ogni viso reagisce pressocche allo stesso mondo all'intervento, riproponendo lo stesso lineamento per una sorta di limite nella tecnica, non per seguire una moda. Ma sicuramente mi sbaglio. Come sempre grazie ❤
Abbiamo un ideale di bellezza e in linea di massima ci si conforma a quello. Naso all’insù, zigomi alti, labbra turgide.
Il brutto è che, di fatto, non esiste la specializzazione in chirurgia estetica. Sono medici che fanno qualche corso e praticano ma una vera e propria scuola di specializzazione non esiste. Come disse uno intervistato da Formigli: a far l'anestesista nel pubblico sono 2k al mese, fa le punture di filler in Albania e diventano 10k in due settimane. Sono medici normali che lasciano il loro settore per fare le punture
@@maraandthecity966 oddio! non lo sapevo, pensavo che esistesse la scuola di specializzazione come tutte le altre 😮 assurdo!! Ragione ulteriore per pensarci non solo cento ma un milione di volte prima di sottoporsi a qualsiasi intervento
@@maraandthecity966 scusami 2K sarebbero due mila euro? Da dove deriva questo modo di scrivere la cifra in questione? Non sono polemica solo curiosa.
@@MarikaS352 credo sia di derivazione americana ma lo usano un po' pure i tedeschi. Nel mio caso era banale pigrizia a scriverla intera
A me basta vedere come sempre più ragazze ricorrano alla laminazione delle ciglia. Vedo tantissime giovani donne con queste ciglia da bambola (tra l'altro nemmeno belle, si vede lontano un miglio che sono finte da quanto sono lunghe, ricurve e fitte) che si scambiano consigli e pareri su dove farle e quanto spendere...
No, hai ragione, non è esperienza personale, è una tendenza sociale, e io francamente la trovo pericolosa.
Capisco il valore sociologico di un'analisi simile. Tuttavia la si può fare a livello di studio oggettivo o, certo, di riflessione. Come singoli individui non si può che constatare che nascono da contesti troppo ampi per essere contrastati in tempo brevi, devono fare il loro corso, una maturazione. Che probabilmente sono quei decenni che menzioni.
Però non scordiamoci che in questo video stiamo valutando il macro. Mode che erano nate dall'aristocrazia per differenziarsi dal popolo, o delle stelle del cinema per presentare i "nuovi dei", o come tristemente accade oggi: ispirare per vendere.
Logico che a livello micro ci siano persone che sognando vorrebbero farne parte, ma quante effettivamente seguono queste mode ossessivamente? Io credo che la maggioranza delle persone volenti o nolenti devono vivere coi piedi oer terra. Il problema sono le giovani menti influenzabili in tempo di pace, che rischiano di pensare che queste cose siano effettivamente importanti.
Sempre a livello micro, ritengo che la realtà sia spietata: non conta nulla la moda. Forse in metropoli può servire a riconoscersi tra "tribù". Ma nelle piccole realtà tutti vengono riportati con i piedi per terra e chi "si concia per le feste" (diciamo in toscana) ci fa veramente la figura dell'illuso e superficiale, è fuori contesto e deriso. Come una farfallina leggiadra che vola vicino a ragnatele e gechi.
Alla fine, ogni giorno da che esiste l'umanità, Mix unici di fisicità associati a personalità altrettanto uniche, si attraggono o repellono in base a gusti completamente personali, e questo è assolutamente trasversale a qualsiasi moda in qualsiasi epoca.
Il problema della medicina estetica c'è, ma per fortuna dopo i mostri creati nel decennio 2000-2010, adesso si sta andando verso uno stile più naturale, vanno di moda filler riassorbibili o eliminabili. Insomma, sono ottimista, anche se sono d'accordo che qualcuno ci si rovina la psiche.
Nel 1940 è finita la guerra?????
In quel decennio, sì
Cambiare colore dell'iride??? Me l'ero persa questa! E' possibile?! Maria benedetta
Interessante, ma un po' meno pubblicità però.. ci ho messo ore a finire il video
io ho subito un intervento di rinoplastica a 21 anni circa e con la consapevolezza dei miei 29 anni, non lo avrei rifatto tornando indietro (ha portato anche effetti collaterali importanti). Quando mi trovo in ambulatori per via della mia occupazione, o come paziente, e noto la pubblicità in uno studio medico di interventi di medicina estetica, pubblicità mirata alle donne, mi sale una rabbia indicibile e percepisco, ancora una volta, come in altri ambiti, una mancanza di etica nell’esercizio della professione medica. Fermo restando che ciascuno può fare ciò che vuole. É una propaganda che già subiamo via social e di persona, che bisogno c’è di sponsorizzarla in questo modo come medici? E soprattutto rivolta al sesso femminile? Mi sembra di vivere, anche per questo motivo ma non solo, in una distopia
Ignoravo esistesse un intervento per cambiare il colore dell' iride.. ma non bastavano le lenti colorate? Mah...
La fanno passare come una cosa da niente perché questo alimenta tutta l'industria della medicina estetica e dell'estetica stessa. Banalmente, quante creme "effetto lifting" vendono a chi non può permettersi quello chirurgico? Senza indagare sull'efficacia, a me colpisce proprio questo.
La chirurgia estetica è già normalizzata da un pezzo: mi capita spesso di imbattermi in account di chirurghi che parlano dei corpi modificati come se fossero oggetti e non parti di UNA PERSONA. Perché se non fosse così, tutta la mostruosità dell'intervento estetico sul corpo sarebbe troppo evidente.
Se scrivessero "cambia identità, sfasati completamente i connotati" quante andrebbero a farsi sformare zigomi, fronte, naso, palpebre? E' una q questione di comunicazione ed è assolutamente voluto. Non c'è proprio niente da normalizzare: quello che andrebbe normalizzata è la faccia che abbiamo, con la sua identità e dignità.
La chirurgia estetica e' una costola della chirurgia ricostruttiva
Che brutta società. Bleah
Dammi retta , le minne vanno sempre di moda
Boh... Avevo il seno grande da teenager, a fine anni '90,(non ero magra ma neppure sovrappeso) e ricevevo più prese in giro che altro.
Eccolo. Immancabile.
@@guendalinacurzi eccola. Immancabile.
@@StefanoBonfigli dai torna nelle caverne, su 🤫
A breve non andrà più di moda la plastic girl perché la bellezza si è omologata in un modo stroppiato.
Bellissime donne si sono letteralmente sfasciate nelle mani di chirurghi che hanno pure pagato!
L' immagine di se stesse purtroppo viene alterata dietro una psicologia fragile!!
Direi anche che la moda con la quale ci incrociamo da adolescenti, quando cominciamo a creare il nostro io, ha un enorme impatto: mi è chiaro che il corpo di moda è quello della Kardashan, però per me rimane più bello un corpo alla Kate Moss.
Chi segue la moda in toto e' una persona senza personalita'.....la moda passa, lo stile resta (,Chanel).....mi sino ripetuta
Scopro in questo video che l’uomo non deve sottostare a standard di bellezza…..deve essere perfetto e stop
Non ha detto questo, ma vabbè
@@guendalinacurzi ci sono sempre stati anche per gli uomini, o Marlon Brando e Robert Pattinson sono lo stesso tipo di bellezza?
"magari andrà di moda la gobba sul naso"
Vorrei dirti che è impossibile, ma considerando come siano diventate di moda le lentiggini, che per anni sono state considerate segno di bruttezza e adesso sono così di moda che c'è chi addirittura se li TATUA... Non lo trovo più così incredibile.
Tra l'altro giusto ieri ho trovato il reel di una che si tatuava un neo grandicello sulla guancia. Quel genere di nei per cui si veniva presi in giro alle elementari. Incredibile.
Esattamente. Io da ragazzina le lentiggini le coprivo 😃
Bel video, ci vorrebbe più consapevolezza ma purtroppo, visto l'andazzo, mi sa che fra 10 anni avremo un superbonus 110% per il rifacimento non delle facciate ma proprio delle facce e di glutei,, seni etc tutto