Da alcuni commenti ho capito di avere saltato un passaggio che a me sembrava chiaro, ma evidentemente non lo è. Perché si cerca l'angolo di entrata che massimizzi quello di riflessione? Il motivo è presto detto: maggiore è l'angolo di riflessione interna, maggiore è la percentuale di luce che viene riflessa e non trasmessa. Quindi cerchiamo l'angolo che massimizza di fatto l'intensità della luce riflessa, e quindi l'arcobaleno. Chiedo scusa, non avevo riflettuto su questa parte.
Ciao Marco 😍😁😁😁 Uno completo non l'ho mai visto, nonostante annoveri qualche volo Per una spiegazione scientifica esauriente di tar fenomeno naturale si richiedono conoscenze fisiche e matematiche avanzate e un approccio che sfrutti principalmente le leggi dell'ottica geometrica, semplici leggi della riflessione e della rifrazione La rifrazione scompone la luce bianca solare nei colori dello spettro, con la comparsa di archi circolari concentrici di colore rosso all'esterno e violetto all'interno, la forma arcuata è dovuta alla riflessione della luce attraverso le gocce d'acqua che avviene secondo un angolo di 40/42° In pratica si forma un cono di luce colorata dove noi siamo il vertice, poi più è alto il sole nel cielo meno flesso apparirà l'arcobaleno sopra l'orizzonte Mamma mia, mi ricordi le vecchie lezioni di geometria ottica 😂😂😂🤭🤭 Ti adoro, continua così 😁😁😁😘👋👋
sapevo che l'arcobaleno si vede solo se si ha il sole alle spalle ma giusto qualche mese fa mi stavo chiedendo perché (senza trovare una risposta valida), grazie di aver risposto dettagliatamente senza sapere che te lo avevo chiesto 😁 🌈
Il termine "Diffusione" potrebbe essere piuttosto desueto in Fisica. Abbiate pietà, l'ho preso dal mio manuale di Fisica 2 che è stato scritto 20.000 anni fa...
Ah no, ho ascoltato adesso. Pensavo fosse il rimbalzo tra le goccine d'acqua. Potrebbe essere "aberrazione cromatica"? Edit: dispersion:separation of light into its constituent wavelength. Quindi sì dispersione.
Capisco la confusione e me ne scuso. Scattering sarebbe la traduzione di un altro tipo di diffusione. Credo che dispersione sia semplicemente il termine più corretto
@@Sivaavantidigrandiswitchaberrazione cromatica credo sia il risultato dello stesso fenomeno fisico ma quando si parla di fotografia (ed è una cosa che decisamente non vuoi ci sia nelle lenti dei tuoi obiettivi 😆)
@@maurogiampieri6891 sapevo che il fenomeno era quello, i miei dubbi erano proprio sul fatto che fosse generico o solo per le lenti. Avevo degli appunti sottomano che parlavano proprio di quello. Aggiungevano che si corregge usando due lenti flinch e crown che rendono quadratica la relazione lunghezza d'onda/deviazione. In questo modo posso prendere il rosso e il blu o rosso e verde con la stessa deflessione
Mi è capitato sottomano proprio oggi un libro di fisica 1&2 stampato nel 1962. È super interessante vedere due cose: la quantità di tabelle(quando non c'erano calcolatrici e PC portatili veniva comodo trovare il risultato per interpolando sulla tabella); La discorsività della spiegazione. Nella mia esperienza i libri universitari sono molto sintetici e asettici. Invece quello, non so se è un caso, era molto più prolisso e fruibile. Infine sono corso a vedere cosa dicesse di quantistica. C'era un enorme capitolo sullo scattering e sulle sezioni d'urto, mentre mancava quasi completamente l'uso della funzione d'onda.
minuto 8.40 circa: l'arcobaleno si vede con un "angolo beta, sotto il quale si ha un massimo dell'angolo phi". Perchè ? Io direi una cosa molto diversa (che magari porta allo stesso risultato), solo che io non posso disegnare e questo è un problema; proviamoci lo stesso. Io osservo l'arcobaleno con un angolo (rispetto all'orizzontale) che nel disegno del minuto 7.21 è tra orizzontale e linea punteggiata bassa, ovvero con il tuo disegno è phi (alterni interni). In oltre il tuo disegno è speciale e non è chiaro perchè debba esserlo: il punto d'impatto del raggio interno alla goccia, punto dove avviene una riflessione totale, si trova su un "diametro orizzontale" e non capisco perchè debba essere per forza così. Temo che le cose siano ben più complicate di come le hai illustrate.
Adesso non ho moltissimo tempo, ma il fatto che il piano sia orizzontale è solamente una scelta di sistema di riferimento. I raggi del sole sono paralleli, quindi puoi sempre scegliere un sistema di riferimento in cui questi siano orizzontali
Beh, penso che indipendentemente dal fatto che distinguano o meno i colori, è comunque una regione di spazio da cui proviene una luminosità diversa dalle aree circostanti.
Ok, mi hai convinto su cosa succede quando una singola gocciolina, così piccola da poter essere considerata sferica, viene illuminata da un raggio di luce, ma quando vediamo l'arcobaleno non c'è una singola goccioline, però noi vediamo comunque un solo arcobaleno. Quello che vediamo è il risultato della sovrapposizione degli effetti, con interferenze costruttive e distruttive, della luce rifratta e riflessa da milioni di goccioline?
Funziona così: prendi una goccia qualunque; in base a dove si trova (quindi in base all'angolo formato tra sole e il tuo occhio, centrato nella goccia) possono succedere due cose. O l'angolo è uno di quelli "luminosi" e allora la vedi colorata (lei e tutte quelle immediatamente vicine a lei) oppure rimane trasparente. Questo ti chiarisce un po' meglio?
Da alcuni commenti ho capito di avere saltato un passaggio che a me sembrava chiaro, ma evidentemente non lo è. Perché si cerca l'angolo di entrata che massimizzi quello di riflessione? Il motivo è presto detto: maggiore è l'angolo di riflessione interna, maggiore è la percentuale di luce che viene riflessa e non trasmessa. Quindi cerchiamo l'angolo che massimizza di fatto l'intensità della luce riflessa, e quindi l'arcobaleno.
Chiedo scusa, non avevo riflettuto su questa parte.
8:33 perchè β è tale da fare risultare φ massimo?
🌈 magari lo spiegassero così a scuola!
Complimenti!!!!
Cose concrete.
Ciao Marco 😍😁😁😁
Uno completo non l'ho mai visto, nonostante annoveri qualche volo
Per una spiegazione scientifica esauriente di tar fenomeno naturale si richiedono conoscenze fisiche e matematiche avanzate e un approccio che sfrutti principalmente le leggi dell'ottica geometrica, semplici leggi della riflessione e della rifrazione
La rifrazione scompone la luce bianca solare nei colori dello spettro, con la comparsa di archi circolari concentrici di colore rosso all'esterno e violetto all'interno, la forma arcuata è dovuta alla riflessione della luce attraverso le gocce d'acqua che avviene secondo un angolo di 40/42°
In pratica si forma un cono di luce colorata dove noi siamo il vertice, poi più è alto il sole nel cielo meno flesso apparirà l'arcobaleno sopra l'orizzonte
Mamma mia, mi ricordi le vecchie lezioni di geometria ottica 😂😂😂🤭🤭
Ti adoro, continua così 😁😁😁😘👋👋
Fantastico ❤
sapevo che l'arcobaleno si vede solo se si ha il sole alle spalle ma giusto qualche mese fa mi stavo chiedendo perché (senza trovare una risposta valida), grazie di aver risposto dettagliatamente senza sapere che te lo avevo chiesto 😁 🌈
Ciao Marco,potresti fare un video,se puoi,riguardante l'unita di misura per quantificare la quantità di radiazione assorbite da un organismo? Grazie!!
L'ho scritto nel libro 😉
Però dai, in futuro lo farò
Il termine "Diffusione" potrebbe essere piuttosto desueto in Fisica. Abbiate pietà, l'ho preso dal mio manuale di Fisica 2 che è stato scritto 20.000 anni fa...
Meglio "scattering"?
Ah no, ho ascoltato adesso. Pensavo fosse il rimbalzo tra le goccine d'acqua.
Potrebbe essere "aberrazione cromatica"?
Edit: dispersion:separation of light into its constituent wavelength. Quindi sì dispersione.
Capisco la confusione e me ne scuso. Scattering sarebbe la traduzione di un altro tipo di diffusione. Credo che dispersione sia semplicemente il termine più corretto
@@Sivaavantidigrandiswitchaberrazione cromatica credo sia il risultato dello stesso fenomeno fisico ma quando si parla di fotografia (ed è una cosa che decisamente non vuoi ci sia nelle lenti dei tuoi obiettivi 😆)
@@maurogiampieri6891 sapevo che il fenomeno era quello, i miei dubbi erano proprio sul fatto che fosse generico o solo per le lenti.
Avevo degli appunti sottomano che parlavano proprio di quello. Aggiungevano che si corregge usando due lenti flinch e crown che rendono quadratica la relazione lunghezza d'onda/deviazione. In questo modo posso prendere il rosso e il blu o rosso e verde con la stessa deflessione
Nella prossima puntata: "come funziona il dito indice? e perché indica? (con calcoli)"
Perché indica la luna?
figo =)
Interessante come sempre. In realtà è un cerchiobaleno
Oh no!
Come è possibile che una cosa magica come l'arcobaleno possa essere descritta con una cosa fredda come la matematica.
BWAHAHAHEHHAHHAHWHHAA
Mi è capitato sottomano proprio oggi un libro di fisica 1&2 stampato nel 1962.
È super interessante vedere due cose: la quantità di tabelle(quando non c'erano calcolatrici e PC portatili veniva comodo trovare il risultato per interpolando sulla tabella);
La discorsività della spiegazione. Nella mia esperienza i libri universitari sono molto sintetici e asettici. Invece quello, non so se è un caso, era molto più prolisso e fruibile.
Infine sono corso a vedere cosa dicesse di quantistica. C'era un enorme capitolo sullo scattering e sulle sezioni d'urto, mentre mancava quasi completamente l'uso della funzione d'onda.
Detto questo, sarebbe interessante scoprire come si è evoluta la divulgazione della fisica, anche soltanto negli ultimi 100 anni.
La risposta è 42.
Gradi
@@LaFisicaCheNonTiAspetti e io che pensavo fossero i chili della pentola...😁
minuto 8.40 circa: l'arcobaleno si vede con un "angolo beta, sotto il quale si ha un massimo dell'angolo phi".
Perchè ?
Io direi una cosa molto diversa (che magari porta allo stesso risultato), solo che io non posso disegnare e questo è un problema; proviamoci lo stesso.
Io osservo l'arcobaleno con un angolo (rispetto all'orizzontale) che nel disegno del minuto 7.21 è tra orizzontale e linea punteggiata bassa, ovvero con il tuo disegno è phi (alterni interni).
In oltre il tuo disegno è speciale e non è chiaro perchè debba esserlo: il punto d'impatto del raggio interno alla goccia, punto dove avviene una riflessione totale, si trova su un "diametro orizzontale" e non capisco perchè debba essere per forza così.
Temo che le cose siano ben più complicate di come le hai illustrate.
Adesso non ho moltissimo tempo, ma il fatto che il piano sia orizzontale è solamente una scelta di sistema di riferimento. I raggi del sole sono paralleli, quindi puoi sempre scegliere un sistema di riferimento in cui questi siano orizzontali
Per quanto riguarda il voler massimizzare beta, ho fissato un commento in alto ;-)
Gli animali lo vedranno l'arcobaleno?
Beh, penso che indipendentemente dal fatto che distinguano o meno i colori, è comunque una regione di spazio da cui proviene una luminosità diversa dalle aree circostanti.
Ok, mi hai convinto su cosa succede quando una singola gocciolina, così piccola da poter essere considerata sferica, viene illuminata da un raggio di luce, ma quando vediamo l'arcobaleno non c'è una singola goccioline, però noi vediamo comunque un solo arcobaleno. Quello che vediamo è il risultato della sovrapposizione degli effetti, con interferenze costruttive e distruttive, della luce rifratta e riflessa da milioni di goccioline?
Funziona così: prendi una goccia qualunque; in base a dove si trova (quindi in base all'angolo formato tra sole e il tuo occhio, centrato nella goccia) possono succedere due cose. O l'angolo è uno di quelli "luminosi" e allora la vedi colorata (lei e tutte quelle immediatamente vicine a lei) oppure rimane trasparente.
Questo ti chiarisce un po' meglio?
@@LaFisicaCheNonTiAspetti 👍 sì grazie, direi di sì ☺
Si apprezza l'arcobaleno tanto più si apprezzano i seni dal rosso al violetto...