Volevo solo indicare degli errori nella traduzione: il primo è al settimo verso, in Siciliano "dun'accura" qui tradotto "dove ancora" in realtà sarebbe "stai attenta", la traduzione quindi sarebbe "stai attenta a non bagnare/ le ali d'oro delicate". Poi un'altro errore è il nome dell'amata Nici, non è "piccola" (che sarebbe "nica"), ma è Nice (abbrevviazione di Berenice o un altro simile nome). E la frase "dunni vai cussì matinu?" dovrebbe rendersi con "dove vai così presto?".
E' bene che i bambini imparino le poesie della loro terra mi piacerà poi è bella piacere che anche se non siete siciliane apprezzate le nostre❤vi mancherebbe io dico ai miei figli d' insegnarle ai nipotini
un altro errore nella traduzione sta nella parola 'nsignu ,che tanto ci appartiene cioè insegnare o in alcuni casi segnare ,ben differente dal suggerire che in siculo spesse volte è cunzigghu addolcita dal latino consilium , 'nsignu è parola antichissima in latino la scrissero "signum" , segno incidere ,segnare o anche presagio ,segnale , la lingua sicula non da via di fuga a questa parola "chiù t 'nsignu chiù ti perdu" .. "i matri ca 'nsignunu a li figghi a rucazioni" .. o tal volta "'nsignu di rispettu mi calu a coppula cu vossia" . oppure "Marunnuzza beddha mannami 'nsignu da to Binivulizza" Poi ogni luogo in sicilia ne ha modificato la propria pronuncia o l'intera parola in base alla dominazione sotto cui è stata.
Per carità, apprezzo il tentativo, ma qui ci vuole una bella traduzione da parte di una siciliana letterata: "Dimmi dimmi, apetta piccina, dove vai così presto? Non c'è cima che arrossisce dal monte a noi vicino. Trema ancora, ancora splende, la rugiada tra i prati. Stai attenta a non bruciarti le ali d'oro delicate. I fioretti dormicchiosi tra i verdi loro bottoni stanno ancora stretti e chiusi con le teste penzolanti. Ma l'aletta s'affatica, ma tu voli e fai cammino. Dimmi dimmi, apetta piccina, dove vai così di buon'ora? Cerchi miele? E se è questo, chiudi le ali e non ti stancare. Ti insegno un luogo fisso, dove hai sempre di che succhiare. Lo conosci il mio amore, Nice mia dagli occhi belli? Dentro quelle labbra c'è un sapore, una dolcezza che mai si consuma. Dentro il labbro colorito del caro amato bene, c'è il miele più squisito, succhia, succhialo che viene. Là ha messo il piacere il suo nido appiccicoso, per attrarre, per rapire, ogni cuore delicato. Al mondo non si può dare una sorte più felice, che baciare, che succhiare, le labbrucce alla mia Nice." Una delle canzoni più belle, raffinate ed erotiche del mondo. Chiaramente le labbrucce sono le parti intime della donna. Una delle migliori smentite del falso mito secondo cui questa pratica agli uomini non piaccia.
Siciliani amate e valorizzate la vostra grande cultura! Non dimenticatela! Viva la SICILIA IMMORTALE!!!
❤
Volevo solo indicare degli errori nella traduzione: il primo è al settimo verso, in Siciliano "dun'accura" qui tradotto "dove ancora" in realtà sarebbe "stai attenta", la traduzione quindi sarebbe "stai attenta a non bagnare/ le ali d'oro delicate". Poi un'altro errore è il nome dell'amata Nici, non è "piccola" (che sarebbe "nica"), ma è Nice (abbrevviazione di Berenice o un altro simile nome). E la frase "dunni vai cussì matinu?" dovrebbe rendersi con "dove vai così presto?".
Bella, bella, bella!
Grazie mille per il video siciliani 😍
E' bene che i bambini imparino le poesie della loro terra mi piacerà poi è bella piacere che anche se non siete siciliane apprezzate le nostre❤vi mancherebbe io dico ai miei figli d' insegnarle ai nipotini
Ehm, questa poesia francamente non la mostrerei ai bambini 😂
Chissà quanti di quei versi incolti ,"inconditos", usati dai campagnoli siciliani poteron giovar al buon Abate Meli,per dar lustro a tale opera
un altro errore nella traduzione sta nella parola 'nsignu ,che tanto ci appartiene cioè insegnare o in alcuni casi segnare ,ben differente dal suggerire che in siculo spesse volte è cunzigghu addolcita dal latino consilium , 'nsignu è parola antichissima in latino la scrissero "signum" , segno incidere ,segnare o anche presagio ,segnale , la lingua sicula non da via di fuga a questa parola "chiù t 'nsignu chiù ti perdu" .. "i matri ca 'nsignunu a li figghi a rucazioni" .. o tal volta "'nsignu di rispettu mi calu a coppula cu vossia" . oppure "Marunnuzza beddha mannami 'nsignu da to Binivulizza" Poi ogni luogo in sicilia ne ha modificato la propria pronuncia o l'intera parola in base alla dominazione sotto cui è stata.
Grazie🙏
@@santamariadelfiore3343 se ti interessa ancora, ho appena scritto una traduzione migliore nel commento più recente.
Potete fare il karaoke e publicarne altre in dialetto sicilianu
Signora, non è un dialetto.
Per carità, apprezzo il tentativo, ma qui ci vuole una bella traduzione da parte di una siciliana letterata:
"Dimmi dimmi, apetta piccina, dove vai così presto? Non c'è cima che arrossisce dal monte a noi vicino. Trema ancora, ancora splende, la rugiada tra i prati. Stai attenta a non bruciarti le ali d'oro delicate. I fioretti dormicchiosi tra i verdi loro bottoni stanno ancora stretti e chiusi con le teste penzolanti. Ma l'aletta s'affatica, ma tu voli e fai cammino. Dimmi dimmi, apetta piccina, dove vai così di buon'ora? Cerchi miele? E se è questo, chiudi le ali e non ti stancare. Ti insegno un luogo fisso, dove hai sempre di che succhiare. Lo conosci il mio amore, Nice mia dagli occhi belli? Dentro quelle labbra c'è un sapore, una dolcezza che mai si consuma. Dentro il labbro colorito del caro amato bene, c'è il miele più squisito, succhia, succhialo che viene. Là ha messo il piacere il suo nido appiccicoso, per attrarre, per rapire, ogni cuore delicato. Al mondo non si può dare una sorte più felice, che baciare, che succhiare, le labbrucce alla mia Nice."
Una delle canzoni più belle, raffinate ed erotiche del mondo. Chiaramente le labbrucce sono le parti intime della donna. Una delle migliori smentite del falso mito secondo cui questa pratica agli uomini non piaccia.
Che vuol dire Nici?
E' un nome di persona
Io infatti pensavo tradotto da italiano nica mia no nici