Grazie di avermi regalato questa prospettiva, ho sempre sentito parlare dello scanner a tamburo ma non ho mai avuto l'opportunità di approfondire l'argomento. Questo mi da anche una panoramica più ampia sulle tecnologie di scansione esistenti.
Hai detto "SCANSIRE"! Grande! Finalmente un professionista che parla come accademia della crusca comanda! Infatti si dice così, SCANSIRE e non scansionare o peggio ancora scannerizzare! :D
Marco Bernardi ti ringrazio, ma se non sbaglio dovrebbero essere più o meno accettate anche le altre, anche se confesso che l’articolo dell’Accademia della Crusca che avevo come riferimento è un po’ datato e si rifaceva al De Mauro al tempo.
@@stefanoallari2154 ricordo che negli anni '90 l'Accademia della Crusca disse "scanSiere" ma in epoca recente ha passato anche le più usate scansionare, scannerizzare, ecc.
@@marcobernardi6127 beh certo, la Crusca prende atto dei termini comunemente usati, anche se si tratta di neologismi strampalati. Avevamo già il verbo corretto: "scandire". Peccato che nessuno se ne sia accorto, col risultato che ci ritroviamo con una serie di neologismi più o meno strambi (mi è capitato di sentire perfino "scannare") 🙂
Vedo un drum scanner ICG che mi pare un 370 o giù di lì, oltre ad uno Scitex del tipo con piano mobile... ma li avete comprati dall'azienda di Rimini dove lavoravo io? :D))
Grazie di questo video. Sono entrato in possesso di una scanner a tamburo desktop, uno Scanmate II Pro (qualcuno lo regalava su un noto sito di annunci!) e seguendo i vostri consigli voglio cimentarmi nello scansire le mia diapositive. Ma che cosa è questo "liquido archiviale" di cui parlate nel video? e dove lo trovo? E il trasparente è un normale foglio di pellicola trasparente che si trova in cartoleria o qualcosa di diverso? E lo scotch? è una cosa tipo il 3M riposizionabile? Sono passati un po' di anni dal video, ma magari potete aiutarmi lo stesso Grazie a tutti
Buon giono a tutti mi riprometto di gurdarmi meglio il video, perchè non ho l'audio in questo pc, ma la prima domanda che mi viene in mente è : perchè se ho un negativo in pellicola devo fare una scansione (ottima con scanner a tamburo) e stampare con un film recorder ( da quello che ho capito ) anzichè usare un ingranditore!?
Buongiorno, forse non aver potuto sentire l'audio ha penalizzato il messaggio. Non si parla di un processo di stampa su film recorder ma su stampante Lambda (vedere anche i video successivi dove viene completato il procedimento) che permette di stampare su carta fotochimica anche partendo da un file digitale. Per rispondere sitenticamente, uno dei motivi potrebbe essere recuperare un negativo rovinato stampandolo poi, dopo la digitalizzazione e il restauro, su carta fotochimica.
@@MarcoBisogni Grazie per la risposta, ho scritto film recorder perchè non ricordavo effettivamente questa stampante specifica, aggiungerei anche la possibilità di riproducibilità della stampa, cosa molto più complicata o impossibile nella stampa tradizionale sopratutto in caso di split filter con le carte multigrade... P.S. ho un vago ricordo di uno scanner a tamburo in un aula della mia scuola di tipografia 30 anni fa... ma si usava per creare le pellicole retinate per la stampa offset!! Era già in disuso allora, ed era almeno un paio di mertri di lunghezza più il tamburo... buon lavoro ed ancora grazie!
MAX BERSANETTI grazie a te 😉 . La possibilità di riprodurre in modo identico la stessa stampa per qualcuno è un pregio mentre per altri un difetto (perdita di artigianalità/unicità della stampa tradizionale in camera oscura). Sì, lo scanner a tamburo, proprio come scrivi, veniva impiegato in tipografia. In un altro video di quella serie, mi pare, se ne ripercorre un po’ la storia. Buona serata!
Il montaggio a liquido può minimizzare nativamente gli effetti degli strisci sul negativo? Ma perchè minimizza la riflessione? Interessante, poichè credevo si potesse solo correggere poi in digitale l'imperfezione..
il montaggio con liquido permette, se ben fatto, di eliminare le sacche d'aria che creano una situazione favorevole alla formazione degli anelli di Newton. Se i miei ricordi di fisica fossero migliori potrei parlare di interferenza e rifrazione, ma preferisco evitare per non dire sciocchezze ;-)
@@MarcoBisogni ok quindi stiamo parlando di eliminazione degli anelli di newton. Avevo inteso "strisci" fisici... e mi è sembrato per un attimo di sognare! :-)
Carlo Dainese no, scusami, sono io che non avevo capito. In una certa misura lavora anche su quelli. Per informazioni più specifiche però ti consiglierei di sentire gli addetti ai lavori (i contatti del lab presso cui è stato ripreso il video sono in descrizione e sono molto disponibili a dare delucidazioni).
Grazie di avermi regalato questa prospettiva, ho sempre sentito parlare dello scanner a tamburo ma non ho mai avuto l'opportunità di approfondire l'argomento. Questo mi da anche una panoramica più ampia sulle tecnologie di scansione esistenti.
🙂
Mi state facendo emergere il desiderio di stampare! Ottimo video
Sentieri Musicali - Mountain Photography 😁
Grazie! 🙂
Hai detto "SCANSIRE"! Grande! Finalmente un professionista che parla come accademia della crusca comanda! Infatti si dice così, SCANSIRE e non scansionare o peggio ancora scannerizzare! :D
Marco Bernardi ti ringrazio, ma se non sbaglio dovrebbero essere più o meno accettate anche le altre, anche se confesso che l’articolo dell’Accademia della Crusca che avevo come riferimento è un po’ datato e si rifaceva al De Mauro al tempo.
Roba fine anni '90 se ben ricordo ma già allora c'erano le altre parole, sbagliate. Serviva a mettere ordine ma l'ordine non l'hanno imparato :D
in realtà si dovrebbe dire "scandire" ma a quanto pare nessuno lo sa. "Scansione" è infatti una derivazione di "scandire".
@@stefanoallari2154 ricordo che negli anni '90 l'Accademia della Crusca disse "scanSiere" ma in epoca recente ha passato anche le più usate scansionare, scannerizzare, ecc.
@@marcobernardi6127 beh certo, la Crusca prende atto dei termini comunemente usati, anche se si tratta di neologismi strampalati. Avevamo già il verbo corretto: "scandire". Peccato che nessuno se ne sia accorto, col risultato che ci ritroviamo con una serie di neologismi più o meno strambi (mi è capitato di sentire perfino "scannare") 🙂
Che meraviglia! Grazie
Che video, ragazzi! Grazie, Marco Bisogni!👍👍👍👍
Grazie a te! 🙂
Grande Marco, super super interessante!!!!
Grazie! 🙂
Vedo un drum scanner ICG che mi pare un 370 o giù di lì, oltre ad uno Scitex del tipo con piano mobile... ma li avete comprati dall'azienda di Rimini dove lavoravo io? :D))
Marco Bernardi buonasera, purtroppo non so rispondere, bisognerebbe sentire CenterChrome. Io non sono loro dipendente 😉
@@MarcoBisogni OK! Ma era una mezza battuta ;)
Marco Bernardi sì sì, avevo capito 😉
Grazie di questo video.
Sono entrato in possesso di una scanner a tamburo desktop, uno Scanmate II Pro (qualcuno lo regalava su un noto sito di annunci!) e seguendo i vostri consigli voglio cimentarmi nello scansire le mia diapositive.
Ma che cosa è questo "liquido archiviale" di cui parlate nel video? e dove lo trovo?
E il trasparente è un normale foglio di pellicola trasparente che si trova in cartoleria o qualcosa di diverso?
E lo scotch? è una cosa tipo il 3M riposizionabile?
Sono passati un po' di anni dal video, ma magari potete aiutarmi lo stesso
Grazie a tutti
Wow.
Buon giono a tutti mi riprometto di gurdarmi meglio il video, perchè non ho l'audio in questo pc, ma la prima domanda che mi viene in mente è : perchè se ho un negativo in pellicola devo fare una scansione (ottima con scanner a tamburo) e stampare con un film recorder ( da quello che ho capito ) anzichè usare un ingranditore!?
Buongiorno, forse non aver potuto sentire l'audio ha penalizzato il messaggio. Non si parla di un processo di stampa su film recorder ma su stampante Lambda (vedere anche i video successivi dove viene completato il procedimento) che permette di stampare su carta fotochimica anche partendo da un file digitale. Per rispondere sitenticamente, uno dei motivi potrebbe essere recuperare un negativo rovinato stampandolo poi, dopo la digitalizzazione e il restauro, su carta fotochimica.
@@MarcoBisogni Grazie per la risposta, ho scritto film recorder perchè non ricordavo effettivamente questa stampante specifica, aggiungerei anche la possibilità di riproducibilità della stampa, cosa molto più complicata o impossibile nella stampa tradizionale sopratutto in caso di split filter con le carte multigrade... P.S. ho un vago ricordo di uno scanner a tamburo in un aula della mia scuola di tipografia 30 anni fa... ma si usava per creare le pellicole retinate per la stampa offset!! Era già in disuso allora, ed era almeno un paio di mertri di lunghezza più il tamburo... buon lavoro ed ancora grazie!
MAX BERSANETTI grazie a te 😉 . La possibilità di riprodurre in modo identico la stessa stampa per qualcuno è un pregio mentre per altri un difetto (perdita di artigianalità/unicità della stampa tradizionale in camera oscura). Sì, lo scanner a tamburo, proprio come scrivi, veniva impiegato in tipografia. In un altro video di quella serie, mi pare, se ne ripercorre un po’ la storia. Buona serata!
Il montaggio a liquido può minimizzare nativamente gli effetti degli strisci sul negativo? Ma perchè minimizza la riflessione? Interessante, poichè credevo si potesse solo correggere poi in digitale l'imperfezione..
il montaggio con liquido permette, se ben fatto, di eliminare le sacche d'aria che creano una situazione favorevole alla formazione degli anelli di Newton. Se i miei ricordi di fisica fossero migliori potrei parlare di interferenza e rifrazione, ma preferisco evitare per non dire sciocchezze ;-)
@@MarcoBisogni ok quindi stiamo parlando di eliminazione degli anelli di newton. Avevo inteso "strisci" fisici... e mi è sembrato per un attimo di sognare! :-)
Carlo Dainese no, scusami, sono io che non avevo capito. In una certa misura lavora anche su quelli. Per informazioni più specifiche però ti consiglierei di sentire gli addetti ai lavori (i contatti del lab presso cui è stato ripreso il video sono in descrizione e sono molto disponibili a dare delucidazioni).