Complimenti per aver “riscoperto” questo film molto istruttivo e importante che narra un fatto decisivo nelle sorti d ‘ Italia. Il documentario, poi,è davvero illuminante. Saluti.
Prima di disquisire su Giovanni Gentile, una persona veramente illuminata, che é diverso da illuminista, che non solo fu uno dei maggiori pensatori del novecento, diede alla scuola italiana un'impostazione che era di gran lunga fra le migliori d'europa. Senza entrare nelle terminologie specifiche dei suoi studi, é tuttora stimatissimo in tutte le università straniere, In Italia ovviamente sconta la disinformazione, l'ottusità ed il pregiudizio tipico delle mentalità provinciali piuttosto diffuse nel nostro paese... spiacerà a qualcuno ma ritengo che Mussolini quando lo nominò ministro dell'istruzione fece una delle scelte più intelligenti e proficue del suo ventennio. Avessimo oggi un ministro dell'istruzione di quella portata!!!!
Giovanni Gentile: "Per essere pregiata, rispettata, esaltata, la donna doveva accettare e non tentare di negare i suoi limiti naturali". Negando alla donna qualsiasi capacità come educatrice, la riforma della scuola, operata da Gentile, produsse una vera e propria defeminilizzazione del corpo insegnante. L' insegnamento di molte materie fu addirittura precluso alle donne: esse non poterono accedere ai concorsi pubblici per insegnare nei licei lettere, latino, greco, storia e filosofia o per insegnare italiano negli istituti tecnici. Un Decreto Legge del 05/09/1938, impose una riduzione al 5% del personale femminile, impiegato nella Pubblica Amministrazione.
E leggi le scimmie qua sopra che senza sapere nulla scrive “grande illuminato, grande pensatore, grande ministro.” Maledetti fascisti, invece di fare tutti la fine che meritavano, oggi come ieri di nascondono e provano a riscrivere la storia ed a nascondere responsabilità
Giovanni Gentile è stato ed è uno dei più grandi filosofi europei, anche secondo Salvatore Natoli (Giovanni Gentile Filosofo Europeo); l'introduzione di Emanuele Severino al volume "Gentile .L'attualismo" ( Bompiani) è la testimonianza della sua altezza filosofica. Al bando perché fascista, necessita sgomberare il campo del problema del rapporto tra il suo pensiero e il fascismo stesso, all'interno del quale, peraltro, non era ben visto perché non fu fascista della prima ora. Come disse Colletti, l'Italia è una provincia del Reich e, dunque , ha guardato sempre ad Heidegger e al pensiero tedesco ( magari dimenticando Husserl ). Senza entrare nel merito, sottolineo che Gentile ha messo in evidenza l'esistenza di un "pensiero" italiano , dall'Umanesimo a Giordano Bruno a Vico . Altri avrebbero meritato la sua sorte, ma sono finiti in parlamento.
Anche Carl Schmitt era un grande pensatore. Il più grande scienziato della politica del XX secolo. Ma dopo il 1945 fu escluso dall'insegnamento e la pubblicazione delle sue opere, essenziali comunque per gli studi in materia, che anche io ho dovuto consultare nei miei studi, fu proibita in Gemania: chi ne aveva bisogno per motivi di studio le ordinava in Svizzera o, se era uno studente autorizzato, le poteva, e le può, consultare in biblioteca. Il valore intellettuale di uno studioso non ha relazione necessariamente con le sue responsabilità politiche. Le responsabilità di Gentile erano quelle di un mostruoso criminale e ne ebbe di ben più gravi di Schmitt: se fosse stato tedesco e fosse arrivato vivo alla fine della guerra sarebbe finito impiccato a Norimberga, e l'avrebbe meritato.
Precisando che non sono affatto fascista, anzi, ma non condivido per niente la tua analisi, del tutto infondata storicamente. Quali sarebbero i crimini commessi da Gentile? Aver creato l'Enciclopedia Italiana, nella quale lavoravano molti non fascisti ? Oppure la riforma della scuola italiana del 1923, arrivata la 1955. Commise errori politici gravi, che ora non voglio analizzare, ma leggiti il libro di Luciano Canfora " Il sovversivo" e sempre di Canfora "La sentenza"-. Informati meglio. Almirante ( fucilatore) è finito in parlamento, ricostituendo il MSI, di ispirazione fascista, contrario alla Costituzione, anche grazie alla pacificazione voluta anche (medita) da Togliatti. Gentile a Norimberga è veramente un'eresia. Altra cosa è il rapporto di Heidegger col nazismo. Ma perchè discutere , dopo simili affermazioni. Pensala come ti pare, non mi interessa e non rispondere.
Quali sarebbero??? Uno dei ministri più importanti del fascismo. Teorizzatore dello stato fascista! Fascista e alibi culturale del regime prima e dopo le leggi razziali. Ministro della repubblica di Salò meno di un mese dopo la razzia del ghetto di di Roma! Foglia di fico dello stato fantoccio di Salò, complice delle stragi e del martirio dei Partigiani! La risposta di Concetto Marchesi al suo miserabile e criminale discorso del gennaio 1944 e ai successivi richiami alla repressione della Resistenza riassume tutte le ragioni della sua condanna e per quelle ragioni non ne avrebbe avuta un'altra dopo la guerra.
@@manlioerta7221 non si tratta di "come mi pare": i fatti accertati sono che Gentile fu responsabile di scelte e atti criminali. Non era un innocente di passaggio. Potevo fare l'esempio di Heidegger, filoso ben più importante e influente di Gentile. Anche lui come Schmitt fu per sempre escluso dall'insegnamento e fu severamente epurato, eppure, a parte la carica accademica di rettore, non ricoprì alcuna carica politica, meno che mai in un campo in cui il suo lavoro incideva sulla Shoah e sulle stragi degli oppositori. Gentile sì. Assolvendolo dai suoi delitti stai negando l'evidenza.
Fu il piu' grande filosofo italiano del '900, apportando sostanziali "integrazioni" al pensierdo di Hegel, di gran lunga piu' sostanziali di quelle di Croce. Come tutti gli accademici dovette soggiacere ad alcuni compromessi politici (ad esempio dichirandosi "credente" dopo il Concordato), anche il suo impegno ideologico assume la giusta luce se visto in chiave "attualistica" ,ponendosi nella storia senza trascenderla, ma operando per rendere piu' omnicomprensivo cio' che in essa si dava.
no, un personaggio immondo, concepi' un sistema scolastico orribile, l'inutile e retrogrado liceo classico in testa a tutte le scuole, discriminando educazione tecnica e professionale.
@@lucadellalombardia9055 senza tessere ovviamente le lodi al politico Gentile ma considerare inutile il Liceo Classico rende soltanto inutile il suo commento.
@@raoulcovelli109 E' vero ma la riforma di Gentile (da quello che ho letto) prevedeva una scuola molto gerarchizzata. Egli pretendeva che la classe dominante (la borghesia) fosse ben istruita perché era quella classe che avrebbe dovuto mandare avanti la nazione e di conseguenza imporre i propri valori intellettuali, morali e politici alle classi subalterne. Di conseguenza solo il liceo classico dava accesso alle materie umanistiche all'università (filosofia, greco, latino, letteratura ecc...). Il fascismo era proprio un'ideologia che evocava i classici valori borghesi. Gentile fu un grande filosofo, ma il suo sistema scolastico era alquanto discriminatorio!
@@af5433 la questione è un po' più complicata di quello che appaia: intanto il liceo classico garantiva una conoscenza a largo raggio che all'epoca era indispensabile per la classe dirigente formata soprattutto da intellettuali (cosa che sarebbe auspicabile anche oggi, invece siamo governati da soggetti estratti dal peggio che questo paese abbia partorito). È vero che egli concepì la borghesia come classe dirigente ma la colpa fu della scelta ideologica fatta dal fascismo che cercò di declinare la formula elitaria del leninismo ad uno stato a trazione borghese. Quindi se si analizza bene questo discorso vediamo che Gentile concepì un ottimo sistema di preparazione per le classi dirigenti ma esso diventò classista e non elitario-meritocratico per colpa della strada che lo stato fascista aveva intrapreso.
@@raoulcovelli109 In effetti il fatto che sarebbe auspicabile anche oggi avere una classe di intellettuali non hai tutti i torti (oddio ci vorrebbe anche l'ONESTA' INTELLETTUALE perché se vedo personaggi come Vittorio Sgarbi alla televisione, mi viene in mente che gli intellettuali ci sono ancora in televisione, ma sprofondano nel "trash puro").
Eh ma i fascisti pretendevano di essere perdonati. "Porgi l'altra guancia..." Disse Cristo. Sì, certo. Vorrei vedere cosa avrebbe fatto Cristo sotto il fascismo. Sicuramente sarebbe stato un rivoluzionario.@@af5433
Forse dovrebbe provare a leggerlo prima di esprimere giudizi cosi' superficiali; pensi che nel '77 in piena epoca di contestazioni universitarie e di politica i suoi libri eran tranquillamente esposti nelle bacheche al terzo piano dell'edificio du Lettere e Filosofia, alla Sapienza (prima che si andasse a Villa Mirafiori), ed il suo pensiero era ed e' tuttora assai stimato nell'ambito della storia dell'idealismo. Il suo assasinio fu un crimine contro la cultura prima che conto un uomo.
non sono in questione i libri, non siamo noi a bruciare i libri e anche quelli degli avversari e de nemici vanno letti e conservati. Quello che è in questione è un'azione compiuta durante una guerra civile, l'omicidio di un importante esponente del regime. Io credo che, per quanto Gentile non fosse un personaggio disprezzabile, per quanto fosse in intellettuale di alto profilo, era tuttavia corresponsabile di tutte le scelte cui ha partecipato da uomo di Governo e da fascista. Non è così strano che un gruppo di fuoco abbia ritenuto di ucciderlo, in piena guerra e nel marasma del momento. Mi sembra normalissimo, ancorché spiacevole. Avrei preferito si fosse salvato lui rispetto alla feccia, che invece si è salvata eccome.
Anche i libri di Carl Schmitt sono fondamentali, come quelli di Heidegger. Ciò non toglie che furono loro che commisero crimini, non chi prese i dovuti provvedimenti contro di loro. Gentile era un criminale molto peggiore di loro. Fu ministro, il più prestigioso, di uno stato fantoccio fascista. Fu, in tale veste, complice della Shoah. Divenne ministro di quel fascismo estremo dopo la razzia del ghetto di Roma e non era un comune cittadino privo delle informazioni che non poteva conoscere tali fatti e le loro implicazioni. Fu sin dall'inizio complice del fascismo, in se stesso niente altro che crimine assoluto. Chi lo uccise dal punto di vista morale giustiziò un mostruoso criminale, che se fosse stato tedesco e fosse sopravvissuto alla guerra sarebbe stato impiccato a Norimberga, come lo foruno personaggi meno colpevoli di lui. Dal punto di vista militare uccisero il ministro più prestigioso della repubblichetta collaborazionista di Salò, un bersaglio opportuno, prima ancora che legittimo. Dal punto di vista politico tolsero al collaborazionismo saloino la foglia di fico del grande intellettuale e sottolinearono la natura inflessibile della Resistenza e la sua capacità di incarnare gli ideali più alti dell'antifascismo senza farsi incantare da quella foglia di fico. Chiunque definisca "crimine" l'esecuzione del criminale Gentile dunque è complice degli stessi delitti di cui fu complice lui, da Matteotti alla Shoah.
Il Maestro Gentile fu coerente anche quando stette vicino a Mussolini dopo il Delitto Matteotti nel 1924...anche questo va ricordato...nel bene e nel male... Salve. 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Mi sembra che la ricostruzione di Marco Leto, grande regista di fatti storici, sia inappuntabile, oltre che equilibrata e scevra da facili moralismi o partigianerie
Ο εθνικισμοσ δηλαδή το να αγαπάς την πατρίδα σου και να διδασκόμαστε την νομοθεσία την πίστη των θεμελίων πάτρισ θρησκεία οικογένεια να αγαπάμε την γέννηση της ταυτότητας η οποία θεωρείται πολύτιμη γιατί χωρισ αυτήν δεν ολοκληρώνεται η αξία του εθνοσ γιατί η αγάπη για την ύπαρξη του κράτους είναι η εσωτερική ευτυχία μασ
Segnslo si gentili utenti di youtubr quel passaggio della trasmissione "La storia siamo noi " in cui il prof.Canfora paventa l'iptesi che l'omicidio di Gentile sia una sorta di vendetta della massoneria. Qualcuno potrebbe confermarmi o smentire sull'affiliazione di Gentile (il cui sistema è immanentista) alla massoneria?
@@andreamillefiorini9868 conoscere i fatti e scoprire che e’ così magari aiuta ad abbandonare le proprie di pochezze. Vediamo un po’ ultimamente e’ morto scalfari, famiglia di massoni, ultimamente e’ morto Piero Angela, altra famiglia di massoni. Si informi perché altrimenti meglio evitare di esprimersi
@@aureliotutino539 Che c'entra. In Italia la massoneria non è certo nata ieri. Lo sanno tutti che, ad esempio, anche Mozart o Garibaldi erano massoni. Non per questo erano dei mascalzoni, né che tutto ciò che ha cause oscure o poco chiare sia sempre e comunque da ricondurre alla massoneria. Ovviamente non mi riferisco a gente come Licio Gelli, quello sì, è stato un vero mascalzone, per non dire di peggio.
@@andreamillefiorini9868 ed il fatto che i “fondatori” del nostro stato fossero tutti massoni non le fa venire in mente nulla? La massoneria speculativa e’ uno strumento di controllo e condizionamento del potere capitalista, angloamericano anglosassone che dir si voglia, che esercita anche attraverso questa la propria influenza culturale, politica economica e sociale. Che solitamente siano anche personaggi osceni non e’ quindi un caso. E posso assicurarle che gelli e la sua gang, provenivano dal contesto ufficiale del grande Oriente, e nel contesto del grande Oriente trovavano legami e appoggi antecedenti e successivi all’esplosione del caso p2
Non era un'impresa sportiva, era una azione di guerra per eliminare uno dei massimi esponenti di uno stato fantoccio e collaborazionista, un criminale che se fosse stato tedesco e fosse sopravvissuto alla guerra sarebbe stato impiccato a Norimberga. Fu una azione apportuna dal punto di vista morale, da quello militare e da quello politico. Ed ebbe successo. Se per assicurare il successo di una tale azione fosse stato necessario impiegare 100 partigiani contro 1 solo fascista si doveva fare. Ne bastarono 4, bene così.
@@Francois15031967 il ministro più prestigioso dello stato fantoccio. L'unica foglia di fico del regime, il suo unico alibi culturale. Il segnale dato a tutti che la Resistenza aveva volontà e capacità di colpire anche il livello più alto dello stato fantoccio, l'ammonimento agli indecisi che nello stato fantoccio non c'erano spazi di neutralità, ipocrisia e sicurezza. Si, militarmente un obbiettivo più importante della distruzione di una intera divisione tedesca. Per fortuna, come confermi tu, i fascisti la guerra sapevano farla solo coi soldatini di piombo.
@@paoloserra700 ah si si: si vede che sai di cosa parli... Una divisione tedesca, accipicchiolina! Ma chi era Eisenhower nei tuoi confronti? Che sia stato un assassinio politico sono d'accordo anche i muri ; che questo abbia avuto un effetto militare un paio di ciuffoli, e meno male perché questa azione qua la risolvevano "militarmente" con una ventina di poveracci messi al muro per rappresaglia e dei manifesti per la città, tutto lì. Poi se vedi fascisti ovunque che ti devo dire? Forse è ora di prendere il litio.
@@Francois15031967 era Alexander, all'epoca, il comandante alleato in Italia. E quindi ovviamente era lui, non io o Eisenhower, a dichiarare il suo apprezzamento per il valore militare di quella azione e di altre. A certificare che sei un fascista basta quello che hai scritto, compresa la capacità di valutazione di una azione di guerra.
Se, come dice il professore toscano, di Gentile era nota pubblicamente solo la fedeltà al fascismo e non la sua opera pacificatrice, come mai alla fine l'altro dice che nel "popolo minuto" erano noti i suoi interventi in favore dei prigionieri politici al punto da rendere inizialmente plausibile la tesi del delitto di matrice fascista?
Complimenti per aver “riscoperto” questo film molto istruttivo e importante che narra un fatto decisivo nelle sorti d ‘ Italia.
Il documentario, poi,è davvero illuminante.
Saluti.
Caro Luca hai il cervello e la capacitá critica di un pollo d´allevamento intensivo , strafatto di antibiotici ed ormoni.
grazie infinite per aver caricato il video.
È un documentario bellissimo, fatto davvero molto bene.
Prima di disquisire su Giovanni Gentile, una persona veramente illuminata, che é diverso da illuminista, che non solo fu uno dei maggiori pensatori del novecento, diede alla scuola italiana un'impostazione che era di gran lunga fra le migliori d'europa. Senza entrare nelle terminologie specifiche dei suoi studi, é tuttora stimatissimo in tutte le università straniere, In Italia ovviamente sconta la disinformazione, l'ottusità ed il pregiudizio tipico delle mentalità provinciali piuttosto diffuse nel nostro paese... spiacerà a qualcuno ma ritengo che Mussolini quando lo nominò ministro dell'istruzione fece una delle scelte più intelligenti e proficue del suo ventennio. Avessimo oggi un ministro dell'istruzione di quella portata!!!!
... e speriamo di non essere all'inizio di un nuovo oscurantismo culturale !!!
stracondivido. il più grande ministro dell'istruzione nella storia del paese
Giovanni Gentile: "Per essere pregiata, rispettata, esaltata, la donna doveva accettare e non tentare di negare i suoi limiti naturali".
Negando alla donna qualsiasi capacità come educatrice, la
riforma della scuola, operata da Gentile, produsse una vera e propria
defeminilizzazione del corpo insegnante.
L' insegnamento di molte materie fu addirittura precluso alle donne: esse non
poterono accedere ai concorsi pubblici per insegnare nei licei lettere,
latino, greco, storia e filosofia o per insegnare italiano negli
istituti tecnici.
Un Decreto Legge del 05/09/1938, impose una riduzione al 5% del personale femminile, impiegato nella Pubblica Amministrazione.
E leggi le scimmie qua sopra che senza sapere nulla scrive “grande illuminato, grande pensatore, grande ministro.”
Maledetti fascisti, invece di fare tutti la fine che meritavano, oggi come ieri di nascondono e provano a riscrivere la storia ed a nascondere responsabilità
Non e' stimato presso le Università' strainers.
Giovanni Gentile è stato ed è uno dei più grandi filosofi europei, anche secondo Salvatore Natoli (Giovanni Gentile Filosofo Europeo); l'introduzione di Emanuele Severino al volume "Gentile .L'attualismo" ( Bompiani) è la testimonianza della sua altezza filosofica. Al bando perché fascista, necessita sgomberare il campo del problema del rapporto tra il suo pensiero e il fascismo stesso, all'interno del quale, peraltro, non era ben visto perché non fu fascista della prima ora. Come disse Colletti, l'Italia è una provincia del Reich e, dunque , ha guardato sempre ad Heidegger e al pensiero tedesco ( magari dimenticando Husserl ). Senza entrare nel merito, sottolineo che Gentile ha messo in evidenza l'esistenza di un "pensiero" italiano , dall'Umanesimo a Giordano Bruno a Vico . Altri avrebbero meritato la sua sorte,
ma sono finiti in parlamento.
Anche Carl Schmitt era un grande pensatore. Il più grande scienziato della politica del XX secolo. Ma dopo il 1945 fu escluso dall'insegnamento e la pubblicazione delle sue opere, essenziali comunque per gli studi in materia, che anche io ho dovuto consultare nei miei studi, fu proibita in Gemania: chi ne aveva bisogno per motivi di studio le ordinava in Svizzera o, se era uno studente autorizzato, le poteva, e le può, consultare in biblioteca.
Il valore intellettuale di uno studioso non ha relazione necessariamente con le sue responsabilità politiche. Le responsabilità di Gentile erano quelle di un mostruoso criminale e ne ebbe di ben più gravi di Schmitt: se fosse stato tedesco e fosse arrivato vivo alla fine della guerra sarebbe finito impiccato a Norimberga, e l'avrebbe meritato.
Precisando che non sono affatto fascista, anzi, ma non condivido per niente la tua analisi, del tutto infondata storicamente.
Quali sarebbero i crimini commessi da Gentile? Aver creato l'Enciclopedia Italiana, nella quale lavoravano molti non fascisti ? Oppure la riforma della scuola italiana del 1923, arrivata la 1955. Commise errori politici gravi, che ora non voglio analizzare, ma leggiti il libro di Luciano Canfora " Il sovversivo" e sempre di Canfora "La sentenza"-. Informati meglio.
Almirante ( fucilatore) è finito in parlamento, ricostituendo il MSI, di ispirazione fascista, contrario alla Costituzione, anche grazie alla pacificazione voluta anche (medita) da Togliatti. Gentile a Norimberga è veramente un'eresia. Altra cosa è il rapporto di Heidegger col nazismo. Ma perchè discutere , dopo simili affermazioni. Pensala come ti pare, non mi interessa e non rispondere.
Quali sarebbero??? Uno dei ministri più importanti del fascismo. Teorizzatore dello stato fascista! Fascista e alibi culturale del regime prima e dopo le leggi razziali. Ministro della repubblica di Salò meno di un mese dopo la razzia del ghetto di di Roma! Foglia di fico dello stato fantoccio di Salò, complice delle stragi e del martirio dei Partigiani! La risposta di Concetto Marchesi al suo miserabile e criminale discorso del gennaio 1944 e ai successivi richiami alla repressione della Resistenza riassume tutte le ragioni della sua condanna e per quelle ragioni non ne avrebbe avuta un'altra dopo la guerra.
Pensa come ti pare e non rompere.
@@manlioerta7221 non si tratta di "come mi pare": i fatti accertati sono che Gentile fu responsabile di scelte e atti criminali. Non era un innocente di passaggio. Potevo fare l'esempio di Heidegger, filoso ben più importante e influente di Gentile. Anche lui come Schmitt fu per sempre escluso dall'insegnamento e fu severamente epurato, eppure, a parte la carica accademica di rettore, non ricoprì alcuna carica politica, meno che mai in un campo in cui il suo lavoro incideva sulla Shoah e sulle stragi degli oppositori.
Gentile sì. Assolvendolo dai suoi delitti stai negando l'evidenza.
Fu il piu' grande filosofo italiano del '900, apportando sostanziali "integrazioni" al pensierdo di Hegel, di gran lunga piu' sostanziali di quelle di Croce.
Come tutti gli accademici dovette soggiacere ad alcuni compromessi politici (ad esempio dichirandosi "credente" dopo il Concordato), anche il suo impegno ideologico assume la giusta luce se visto in chiave "attualistica" ,ponendosi nella storia senza trascenderla, ma operando per rendere piu' omnicomprensivo cio' che in essa si dava.
no, un personaggio immondo, concepi' un sistema scolastico orribile, l'inutile e retrogrado liceo classico in testa a tutte le scuole, discriminando educazione tecnica e professionale.
@@lucadellalombardia9055 senza tessere ovviamente le lodi al politico Gentile ma considerare inutile il Liceo Classico rende soltanto inutile il suo commento.
@@raoulcovelli109 E' vero ma la riforma di Gentile (da quello che ho letto) prevedeva una scuola molto gerarchizzata. Egli pretendeva che la classe dominante (la borghesia) fosse ben istruita perché era quella classe che avrebbe dovuto mandare avanti la nazione e di conseguenza imporre i propri valori intellettuali, morali e politici alle classi subalterne. Di conseguenza solo il liceo classico dava accesso alle materie umanistiche all'università (filosofia, greco, latino, letteratura ecc...).
Il fascismo era proprio un'ideologia che evocava i classici valori borghesi.
Gentile fu un grande filosofo, ma il suo sistema scolastico era alquanto discriminatorio!
@@af5433 la questione è un po' più complicata di quello che appaia: intanto il liceo classico garantiva una conoscenza a largo raggio che all'epoca era indispensabile per la classe dirigente formata soprattutto da intellettuali (cosa che sarebbe auspicabile anche oggi, invece siamo governati da soggetti estratti dal peggio che questo paese abbia partorito). È vero che egli concepì la borghesia come classe dirigente ma la colpa fu della scelta ideologica fatta dal fascismo che cercò di declinare la formula elitaria del leninismo ad uno stato a trazione borghese. Quindi se si analizza bene questo discorso vediamo che Gentile concepì un ottimo sistema di preparazione per le classi dirigenti ma esso diventò classista e non elitario-meritocratico per colpa della strada che lo stato fascista aveva intrapreso.
@@raoulcovelli109 In effetti il fatto che sarebbe auspicabile anche oggi avere una classe di intellettuali non hai tutti i torti (oddio ci vorrebbe anche l'ONESTA' INTELLETTUALE perché se vedo personaggi come Vittorio Sgarbi alla televisione, mi viene in mente che gli intellettuali ci sono ancora in televisione, ma sprofondano nel "trash puro").
grazie , giulia carissima !
un grande abbraccio :0)
Grazie
Una delle tante vittime dei partigiani...
lgjo 90 mentre i poveri crosti vittime de fascismo in cui gentile sguazzava e si arricchiva tu te li sei scordati. Bell’infame che sei
@@aureliotutino539 Odio fomenta odio....Tutto è circolare!
DI GENTILE DOPO LA SUA FUCILAZIONE FU DISAPPROVATA CON L'ESCLUSIONE DEL PARTITO COMUNISTA
si le vittime dei fascisti comprendevano anche donne, vecchi e bambini infatti... ma vergognati.
Eh ma i fascisti pretendevano di essere perdonati. "Porgi l'altra guancia..." Disse Cristo. Sì, certo. Vorrei vedere cosa avrebbe fatto Cristo sotto il fascismo. Sicuramente sarebbe stato un rivoluzionario.@@af5433
Forse dovrebbe provare a leggerlo prima di esprimere giudizi cosi' superficiali; pensi che nel '77 in piena epoca di contestazioni universitarie e di politica i suoi libri eran tranquillamente esposti nelle bacheche al terzo piano dell'edificio du Lettere e Filosofia, alla Sapienza (prima che si andasse a Villa Mirafiori), ed il suo pensiero era ed e' tuttora assai stimato nell'ambito della storia dell'idealismo.
Il suo assasinio fu un crimine contro la cultura prima che conto un uomo.
non sono in questione i libri, non siamo noi a bruciare i libri e anche quelli degli avversari e de nemici vanno letti e conservati. Quello che è in questione è un'azione compiuta durante una guerra civile, l'omicidio di un importante esponente del regime. Io credo che, per quanto Gentile non fosse un personaggio disprezzabile, per quanto fosse in intellettuale di alto profilo, era tuttavia corresponsabile di tutte le scelte cui ha partecipato da uomo di Governo e da fascista. Non è così strano che un gruppo di fuoco abbia ritenuto di ucciderlo, in piena guerra e nel marasma del momento. Mi sembra normalissimo, ancorché spiacevole. Avrei preferito si fosse salvato lui rispetto alla feccia, che invece si è salvata eccome.
Anche i libri di Carl Schmitt sono fondamentali, come quelli di Heidegger. Ciò non toglie che furono loro che commisero crimini, non chi prese i dovuti provvedimenti contro di loro. Gentile era un criminale molto peggiore di loro. Fu ministro, il più prestigioso, di uno stato fantoccio fascista. Fu, in tale veste, complice della Shoah. Divenne ministro di quel fascismo estremo dopo la razzia del ghetto di Roma e non era un comune cittadino privo delle informazioni che non poteva conoscere tali fatti e le loro implicazioni.
Fu sin dall'inizio complice del fascismo, in se stesso niente altro che crimine assoluto. Chi lo uccise dal punto di vista morale giustiziò un mostruoso criminale, che se fosse stato tedesco e fosse sopravvissuto alla guerra sarebbe stato impiccato a Norimberga, come lo foruno personaggi meno colpevoli di lui. Dal punto di vista militare uccisero il ministro più prestigioso della repubblichetta collaborazionista di Salò, un bersaglio opportuno, prima ancora che legittimo. Dal punto di vista politico tolsero al collaborazionismo saloino la foglia di fico del grande intellettuale e sottolinearono la natura inflessibile della Resistenza e la sua capacità di incarnare gli ideali più alti dell'antifascismo senza farsi incantare da quella foglia di fico.
Chiunque definisca "crimine" l'esecuzione del criminale Gentile dunque è complice degli stessi delitti di cui fu complice lui, da Matteotti alla Shoah.
Il Maestro Gentile fu coerente anche quando stette vicino a Mussolini dopo il Delitto Matteotti nel 1924...anche questo va ricordato...nel bene e nel male...
Salve. 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Grazie a te! :)
Mi sembra che la ricostruzione di Marco Leto, grande regista di fatti storici, sia inappuntabile, oltre che equilibrata e scevra da facili moralismi o partigianerie
Nemmeno una parola su Bruno Fanciullacci. La sua cattura fu un martirio, e la sua morte fu eroica.
Ο εθνικισμοσ δηλαδή το να αγαπάς την πατρίδα σου και να διδασκόμαστε την νομοθεσία την πίστη των θεμελίων πάτρισ θρησκεία οικογένεια να αγαπάμε την γέννηση της ταυτότητας η οποία θεωρείται πολύτιμη γιατί χωρισ αυτήν δεν ολοκληρώνεται η αξία του εθνοσ γιατί η αγάπη για την ύπαρξη του κράτους είναι η εσωτερική ευτυχία μασ
peccato che non siano identificati gli intervistati (Cacciari...???I
Comunque il colonnello Stevens parlava con accento inglese, mica come si sente qui
Segnslo si gentili utenti di youtubr quel passaggio della trasmissione "La storia siamo noi " in cui il prof.Canfora paventa l'iptesi che l'omicidio di Gentile sia una sorta di vendetta della massoneria.
Qualcuno potrebbe confermarmi o smentire sull'affiliazione di Gentile (il cui sistema è immanentista) alla massoneria?
Sator Arepo ma che bisogno hai di farti confermare cose ovvie. Siamo in Italia non esiste nulla che non sia ammanigliato con quel sistema la
Vedere la massoneria dappertutto è l'ultimo rifugio di intellettuali nullatenenti
@@andreamillefiorini9868 conoscere i fatti e scoprire che e’ così magari aiuta ad abbandonare le proprie di pochezze. Vediamo un po’ ultimamente e’ morto scalfari, famiglia di massoni, ultimamente e’ morto Piero Angela, altra famiglia di massoni. Si informi perché altrimenti meglio evitare di esprimersi
@@aureliotutino539 Che c'entra. In Italia la massoneria non è certo nata ieri. Lo sanno tutti che, ad esempio, anche Mozart o Garibaldi erano massoni. Non per questo erano dei mascalzoni, né che tutto ciò che ha cause oscure o poco chiare sia sempre e comunque da ricondurre alla massoneria. Ovviamente non mi riferisco a gente come Licio Gelli, quello sì, è stato un vero mascalzone, per non dire di peggio.
@@andreamillefiorini9868 ed il fatto che i “fondatori” del nostro stato fossero tutti massoni non le fa venire in mente nulla? La massoneria speculativa e’ uno strumento di controllo e condizionamento del potere capitalista, angloamericano anglosassone che dir si voglia, che esercita anche attraverso questa la propria influenza culturale, politica economica e sociale. Che solitamente siano anche personaggi osceni non e’ quindi un caso. E posso assicurarle che gelli e la sua gang, provenivano dal contesto ufficiale del grande Oriente, e nel contesto del grande Oriente trovavano legami e appoggi antecedenti e successivi all’esplosione del caso p2
Ah ah ah in quattro per ammazzare uno disarmato. Mizziga, che azione!
Non era un'impresa sportiva, era una azione di guerra per eliminare uno dei massimi esponenti di uno stato fantoccio e collaborazionista, un criminale che se fosse stato tedesco e fosse sopravvissuto alla guerra sarebbe stato impiccato a Norimberga. Fu una azione apportuna dal punto di vista morale, da quello militare e da quello politico. Ed ebbe successo. Se per assicurare il successo di una tale azione fosse stato necessario impiegare 100 partigiani contro 1 solo fascista si doveva fare. Ne bastarono 4, bene così.
@@paoloserra700 si, si... Sopratutto dal punto di vista militare 🤡
@@Francois15031967 il ministro più prestigioso dello stato fantoccio. L'unica foglia di fico del regime, il suo unico alibi culturale. Il segnale dato a tutti che la Resistenza aveva volontà e capacità di colpire anche il livello più alto dello stato fantoccio, l'ammonimento agli indecisi che nello stato fantoccio non c'erano spazi di neutralità, ipocrisia e sicurezza. Si, militarmente un obbiettivo più importante della distruzione di una intera divisione tedesca.
Per fortuna, come confermi tu, i fascisti la guerra sapevano farla solo coi soldatini di piombo.
@@paoloserra700 ah si si: si vede che sai di cosa parli... Una divisione tedesca, accipicchiolina! Ma chi era Eisenhower nei tuoi confronti? Che sia stato un assassinio politico sono d'accordo anche i muri ; che questo abbia avuto un effetto militare un paio di ciuffoli, e meno male perché questa azione qua la risolvevano "militarmente" con una ventina di poveracci messi al muro per rappresaglia e dei manifesti per la città, tutto lì. Poi se vedi fascisti ovunque che ti devo dire? Forse è ora di prendere il litio.
@@Francois15031967 era Alexander, all'epoca, il comandante alleato in Italia. E quindi ovviamente era lui, non io o Eisenhower, a dichiarare il suo apprezzamento per il valore militare di quella azione e di altre.
A certificare che sei un fascista basta quello che hai scritto, compresa la capacità di valutazione di una azione di guerra.
Assassini
Perché definirla "morte"? Mi sembra alquanto impreciso! Io avrei scritto: "L'assasinio di G.Gentile"!
Rectius: ASSASSINIO !
Se, come dice il professore toscano, di Gentile era nota pubblicamente solo la fedeltà al fascismo e non la sua opera pacificatrice, come mai alla fine l'altro dice che nel "popolo minuto" erano noti i suoi interventi in favore dei prigionieri politici al punto da rendere inizialmente plausibile la tesi del delitto di matrice fascista?
Ma non raccontiamo balle, dai.
@@parsifal_7784 grandi argomentazioni...
Ma a circa 45:45 parla Preve?
No.. è Carlo Francovich, partigiano, politico e storico (Gorizia 1910 - Firenze 1990)
@@giuliaservilia50 grazie, interessante
Grazie dell'appostazione. Chi è, per cortesia, il professore con gli occhiali e l'accento fiorentino al punto 38.36? Grazie.
54:00
VERGOGNOSO QUESTO SERVIZIO
È una docufiction, boomer
@@Wallace-oh6qy poco docu e moltissima fiction questo è certo
@@SIGNOR-Gè arrivato Fellini
@@Wallace-oh6qy modestamente