Duca, ma da un punto di vista formale il flusso di coscienza come va rappresentato? Con le virgolette, in corsivo o con altre soluzioni? Grazie, un saluto
Ciao! Il flusso di coscienza non va rappresentato in maniera particolare perché non c'è nulla da cui debba essere differenziato. Tutto quello che c'è in un libro scritto in maniera immersiva è nel flusso di coscienza: quello che vediamo è già filtrato attraverso la percezione del punto di vista. Se hai dubbi comunque puoi consultare le opere consigliate: "Venezia Metal", "Sangue del Mio Sangue", "L'Anno dell'Omuncolo", "La mia Vita con le Blatte" e gli altri romanzi di Vaporteppa. Invece, ma è una cosa diversa, nella terza persona talvolta si tende a differenziare i pensieri diretti dal resto del testo con il corsivo. Nella prima ovviamente un simile artificio non ha ragion d'essere.
Ho un vago ricordo anche io di aver già parlato della cosa, ma non penso in un video dedicato al 100%. Può essere una buona idea parlarne di nuovo in un futuro video, per ridefinire cosa sia un "flashback", che logica utilizza e cosa invece vada reso, senza un "flashback", con semplici pensieri che rievocano dettagli dei propri ricordi.
Il libro cuore (forse) è uno spettacolo di non immersività che ti immerge. Quindi in realtà l'immersione, se qualcosa è scritta come Cristo comanda, lascia immergere il lettore. Questo è il fine della scrittura, e il Duca lha sempre ribadito.
Per chi conosce Saint Seyia: il personaggio magari le ha prese del brutto da Shaka di Virgo XD E poi, perché i sensi dovrebbero scollegarsi dal flusso dei pensieri? Direi anzi: le percezioni entrano nel flusso e scatenano pensieri/ricordi (es: una farfalla mi vola sul naso --> Belen a Sanremo --> ah, quella volta che col mio gruppo Brutal Death Metal stile Cannibal Corpse arrivammo quasi a partecipare a Sanremo Giovani)
Ottimo video, grazie!
Duca, ma da un punto di vista formale il flusso di coscienza come va rappresentato? Con le virgolette, in corsivo o con altre soluzioni? Grazie, un saluto
Ciao!
Il flusso di coscienza non va rappresentato in maniera particolare perché non c'è nulla da cui debba essere differenziato. Tutto quello che c'è in un libro scritto in maniera immersiva è nel flusso di coscienza: quello che vediamo è già filtrato attraverso la percezione del punto di vista.
Se hai dubbi comunque puoi consultare le opere consigliate: "Venezia Metal", "Sangue del Mio Sangue", "L'Anno dell'Omuncolo", "La mia Vita con le Blatte" e gli altri romanzi di Vaporteppa.
Invece, ma è una cosa diversa, nella terza persona talvolta si tende a differenziare i pensieri diretti dal resto del testo con il corsivo. Nella prima ovviamente un simile artificio non ha ragion d'essere.
Buongiorno Duca
Come rappresentare un flashback senza interrompere la scena presente?
Grazie, Daniela
Ricordo che almeno in un altro video lo ha già spiegato, e credo che già nel Corso Base ci sia la soluzione.
Ho un vago ricordo anche io di aver già parlato della cosa, ma non penso in un video dedicato al 100%. Può essere una buona idea parlarne di nuovo in un futuro video, per ridefinire cosa sia un "flashback", che logica utilizza e cosa invece vada reso, senza un "flashback", con semplici pensieri che rievocano dettagli dei propri ricordi.
Il libro cuore (forse) è uno spettacolo di non immersività che ti immerge. Quindi in realtà l'immersione, se qualcosa è scritta come Cristo comanda, lascia immergere il lettore. Questo è il fine della scrittura, e il Duca lha sempre ribadito.
Per chi conosce Saint Seyia: il personaggio magari le ha prese del brutto da Shaka di Virgo XD
E poi, perché i sensi dovrebbero scollegarsi dal flusso dei pensieri? Direi anzi: le percezioni entrano nel flusso e scatenano pensieri/ricordi (es: una farfalla mi vola sul naso --> Belen a Sanremo --> ah, quella volta che col mio gruppo Brutal Death Metal stile Cannibal Corpse arrivammo quasi a partecipare a Sanremo Giovani)
Io non sempre ci riesco, perché la mano è troppo lenta per il cervello. Dovrei registrare i pensieri, e questo è impossibile