Quando prendi cittadinanza significa che sei campato la 10 anni e così vieni naturalizzato giapponese ma nella tuo ci sarà sempre un segno di italianità iniziando per il luogo di nascita
Vivo in Giappone da 7 anni e dico: probabilmente non supererebbe il secondo anno. Conoscere il Giappone tramite gli anime e aspettarsi il paese dei balocchi è la via più rapida per tornarsene a casa. Il Giappone è un paese duro che tende ad eliminare la libertà altrui. In 7 anni ho visto tanta gente arrivare qui come lei, con gli occhi sbrilluccicanti di speranza e andarsene poi via, 1/2 anni dopo completamente annullati, incazzati con il paese e gli abitanti. Già con quei piercing ad esempio, non troverebbe lavoro manco in una pescheria 😏
la cosa che mi fa ridere é la frase "conoscere il Giappone tramite gli anime" chi ha detto che conosce il Giappone tramite gli anime? Poi scusami se tu ci vivi da 7 anni perché lei non dovrebbe riuscirci a vivere? Non credo tu stia l'unico a viverci da molto tempo, certo questa ragazza ha insinuato il Giappone come il paese delle meraviglie ma non significa che non ci riuscirebbe a viverci per qualche anno. Come ad alcune persone non piace il Giappone ad altre che magari anche ci vivono piace, quindi non giudicate sensa avere una motivazione logica.
@@argentieri9873 Probabilmente perdo tempo a rispondere, ma hai tirato in ballo la logica e io sono un inguaribile ottimista. Premessa, è palese che tu ti stia sovrapponendo alla ragazza perché, vuoi l'età o gli interessi, magari avete molte cose in comune. Ma se mi parli di logica mi aspetto che tu sia in grado di mettere da parte l'empatia; comunque salto subito alle conclusioni così sai già dove voglio andare a parare: emigrare è una merda e non è da tutti. Per capire che di Giappone non ne capisce niente, è sufficiente fermarsi alla frase: andrò in Giappone e diventerò giapponese. Ma accantoniamo la cosa, e risponderò a un paio di tue domande. 1) Come sai che conosce il Giappone solo dagli anime? 1.1 Durante il video viene letta una frase nella quale lei dice: "mi manca il Giappone come se fossi stata lì". Credo vi siano buoni indizi che indicano il fatto che non ci è mai andata. 1.2 Il nome che si è scelta "oharu" è un tipico nome da anime. Un nome che in Giappone non si usa mai. Esiste un dramma giapponese di questo cuoco che si chiama Bambino. Fa sicuramente effetto in Giappone, ma tu chiameresti tuo figlio "Bambino"? rispondo io: No. 2) Perché lei non dovrebbe riuscire a viverci? 2.1 Vivere in Giappone comporta dei requisiti minimi che lei, vista la giovane età, non possiede. Realisticamente, potrebbe venire qui come studente, provare a laurearsi per poi cercare lavoro e sperare di ottenere un visto. 2.2 Per poter fare percorso di cui sopra, servono soldi, tanti e un garante giapponese che firmi anche l'aria che respiri. Tutte cose non impossibili, ma nemmeno semplici da avere. È disposta a vivere per anni sulla soglia della povertà per potersi pagare gli studi? Se riesce, beh benvenuta nel club. 2.3 Il Giappone ha una società fondata sulla discriminazione. Vengono discriminati anche i giapponesi stessi, figuriamoci uno straniero e mi dispiace per lei, ma per quanto se lo senta non è non verrà mai considerata come giapponese. Ricordiamoci che la nazionalità non è la cittadinanza. 2.4 Lei parla di un po' di tempo, ma per poter diventare Giapponese di cittadinanza, servono almeno 10 anni. 10 anni nei quali devi resistere a tutta una serie di cose che fanno tornare a casa la maggior parte degli stranieri; quelli che restano? Bene o male tutti incazzati. Posso scriverci un libro sull'argomento ma mi fermo qui perché è un commento su youtube. Guardare solo le cose belle di un paese, in questo caso il Giappone, è la scorciatoia per fallire. Tu non hai la minima idea di quanti italiani simili a lei nelle intenzioni io ho visto arrivare contenti e tornare arrabbiati. Perché lei, che ha delle aspettative fuori di testa, dovrebbe essere differente da tutti gli altri?
@@cazudon436 capisco, posso solo darti ragione essendo che hai commentato dandomi risposte abbastanza concrete. E ti ringrazio anche per aver perso un pó di tempo solo per rispondermi, mi fa piacere che mi hai scritto tutto questo per farmi ragionare, mi scuso per averti dato torto.
Da amante del Giappone, ed essendoci stata due volte (primo viaggio 40 giorni a studiare e secondo viaggio 36 giorni in giro per il paese praticamente da sola), posso solo dire che questa ragazza non ha ancora idea di cosa sia il Giappone. Il Giappone è... Semplicemente un paese. Punto. Non è una specie di manga wonderland, è un paese con pregi e difetti esattamente come l'Italia, la Spagna, Germania e tutto il resto del mondo. Se andasse a vivere in Giappone, questa ragazza non sarebbe comunque felice, ma ne resterebbe profondamente delusa. Nell'ambito lavorativo per le donne purtroppo c'è una grande disparità, sia a livello di salario che di disponibilità del lavoro. Inoltre, per quanto tu possa volere la cittadinanza giapponese, per i giapponesi saresti sempre una italiana che vive in Giappone, niente di più e niente di meno. Inoltre la lingua almeno all'inizio è un enorme ostacolo, perché come ti fai assumere se non capisci e non ti fai capire? Insomma... Mi sembra che questa ragazza abbia visto il Giappone tramite lenti rosa, ma io la lascerei partire, affrontare tutto il percorso per trasferirsi e le lascerei fare le sue esperienze. Se prende la musata contro il muro, magari decide di rimanere comunque ma stavolta essendo consapevole di trovarsi in un paese qualunque. Meraviglioso e splendido, ma un paese qualunque con pregi e difetti.
Un paese in cui il singolo individuo non conta nulla, sei uno dei tanti ingranaggi che serve per far funzionare il paese, se non riesci a dimostrarti utile sei feccia, questa è la mentalità della loro società, il lavoro è tutto, devi essere costante, niente giorni di malattia o rischi di essere già sostituito, non mi stupisco come il fenomeno degli hikikomori, dell'alto tasso dei suicidi, degli orari lavorativi più alti al mondo si siano generati in un paese del genere. Non considerando poi della figura dello straniero, di aneddoti di esperienze negative vissute da stranieri nel paese del Sol Levante son tante, non tanto per razzismo di per sé, non è neanche minimamente la causa principale. E' un paese che riesce a farsi bello agli occhi del mondo attraverso gli anime, videogiochi e cibo, su cui non ho di certo da ridire, ma si discostano dalla loro realtà, se poi volessimo anche fuoriuscire un po' dal tema e scavare più affondo sembra che il mondo intero si sia dimenticato anche chi fossero i giapponesi durante la seconda guerra mondiale, crimini di guerra che neanche i tedeschi sono riusciti a tener testa e che non hanno mai pagato. Ha i suoi lati positivi da cui altri paesi dovrebbero prendere spunto sicuramente, è un bellissimo paese da visitare, ma da viverci? meglio starci alla larga.
Questi se andassero a "vivere" (anche temporaneamente, tipo vacanza) in giappone, tornerebbero fortemente turbati. Ammesso che tornino eh.... Perchè con quegli atteggiamenti in quei paesi "vai poco lontano", per dirla abbastanza chiara :D Un po come quelli che osannano la Cina, ma non ci sono mai andati... Eh cavolo, tornare a casa vivi è già un traguardo non da poco, specialmente avendo "certi modi di fare"... PS: Piccolo appunto... questi personaggi, una volta scesi dall'aereo, quando si rendono conto che in Cina non gli funziona più nessuna app sullo smartfonino, iniziano a piangere con crisi isterica e a disperarsi... gli tranci la connessione e diventano delle amebe... buon viaggio ragazzo/a 😀)
Non vorrei tornasse anche con dei problemi, visto com'è focalizzata sul Giappone, tanto da farne una fetta considerevole della sua personalità. Quando vede quanto è diverso il Giappone reale da quello che si è immaginata quella considerevole fetta di personalità potrebbe crearle un vuoto abbastanza pericoloso per la sua salute.
Il concetto stesso di "trans-raziale" è sbagliato... è tutto sbagliato. Se rinneghi il posto da cui vieni, basta andartene e inserirti nel posto che ti piace di più. A me sembra solo che certe cose, in questo periodo storico, si stiano prendendo in maniera troppo esagerata. Qui non si parla di LGBT, ma di gusti soggettivi e di valori, quindi vedere il fenomeno migratorio come un passaggio fisiologico forzato mi sembra un po' una porcata. Inoltre, solo a me sembra un po' razzista il fatto che per diventare giapponese vuole farsi gli occhi a mandorla? Ok che i giapponesi sono così, ma avere gli occhi di una certa forma non ti fanno giapponese.
Hai ragione sul fatto che avere gli occhi a mandorla non ti rende giapponese, ma perché sarebbe da razzisti? È un dato di fatto che hanno gli occhi a mandorla, e da un punto di vista estetico ti aiuterebbero a sembrare più giapponese. Ovviamente operarsi per un motivo del genere è sbagliatissimo, ma il razzismo che cazzo c'entra?
@@sgravatoimpazzuto2539 è che stai attribuendo una caratteristica fisica ad una nazionalità, che è fatta di ben altro, lingua, letteratura, tradizioni, miti, cultura, cultura culinaria, arte. Insomma, una nazione non è fatta di occhi a mandorla, o pelle chiara o scura, e quindi se vuole diventare giapponese, cosa sbagliata, ben altro.
@@mattiaburbano323 infatti qui si pone il problema tra etnia e nazionalità;se si riconoscesse asiatica, il suo comportamento non potrebbe essere ritenuto razzista, in quanto l'etnia è un attributo biologico. Una nazionalità invece è composta da aspetti antropologici: Nazione Cultura Tradizioni Lingua Tutti aspetti creati dall'uomo e che non possono essere intrinsechi nella persona.
Fosco Maraini, un famoso linguista italiano (quello che ha inventato la poesia del lonfo) è forse l'italiano più nipponico mai esistito e anche lui tramite un "intervento chirurgico". Durante la seconda guerra mondiale lui, assieme alla sua famiglia ed altri italiani, vennero internati in un campo di concentramento giapponese per aver rinunciato a prestare giuramento alla repubblica di Salò. Passó momenti durissimi assieme alla sua famiglia, erano denutriti e maltrattati. Un giorno, preso dalla disperazione afferrò una mannaia, e, davanti allo sguardo attonito di tutti e di fronte ad un ufficiale, si taglio il mignolo. Si trattava di un antica usanza giapponese conosciuta come yubikiri e consiste nel privarsi di un dito per riaffermare il proprio onore quando quest'ultimo è compromesso. Da allora tutti i giapponesi del campo iniziarono a trattare non solo lui, ma tutti gli altri italiani del campo, con più riguardo rispetto alle condizioni disumane in cui erano tenuti, riuscendo ad integrarsi all'interno di quella realtà. Fosco non solo ha assimilato la cultura giapponese, ma vi ha preso attivamente parte.
"fosco non solo ha assimilato la cultura giapponese, ma vi ha preso attivamente parte". Mi sa che hai ingigantito un po il succo del discorso. Fosco ha effettivamente compiuto un gesto di grande spessore culturale è vero, ma perfavore non diciamo cazzate. Da lì in poi cosa pensi abbia fatto? Insegnato giapponese ai connazionali? Mangiato con le bacchette perché era diventato giapponese? E ancora, si inchinava quando invontrava qualcuno perché ne aveva voglia? Ma che cazzata è quella che ho sentito. Se io mangio arabo non sto prendendo attivamente parte alle usanze tipiche arabe, sto semplicemente mangiando arabo. Prendere parte a un qualcosa richiede continui sforzi e soprattutto la determinazione e voglia di quel qualcuno a portare avanti le varie idee proposte da quel movimento culturale (o in questo caso stiamo parlando di una nazione). Se ora mi dici che fosco ha fatto tutto ciò qua sopra, impegnandosi di sua volontà allora va bene. Ma se ha compiuto un gesto disperato per continuare a sopravvivere non ingigantire il messaggio delle sue azioni. Fosco era imprigionato, non era lì per sua scelta.
Quanto mi aspettavo un video del genere. Per tutti coloro che pensano che il Giappone sia solo anime, robe carine ecc... allora non hanno capito proprio nulla. Anzi, da persona che si appassiona delle cultura asiatica in generale consiglierei di vedere come vivono e anche di quanto siano un popolo chiuso. Se il loro tasso di suicidi è alto ci sarà un motivo. Ma che vi posso dire, date il benvenuto all' Oil London Italiano
Sono stra d'accordo con te , sono un appassionato anche io e penso che per molti ci sia più accanimento che passione. Devo dire che molto spesso mi trovo in imbarazzo a dire che vedo anime o che faccio il fumettista a causa di questo steriotipo, penso che sia un problema personale , tu cosa ne pensi?
Tweener ormai ti seguo da un anno e posso dire con sincerità che tu sei il mio canale preferito perché racconti le cose come stanno senza se e senza ma
Sono un Nord, nel senso, mi sento un Nord quindi lo sono. Sono appassionato di the Elder scrolls, sono proprio un Nord di Skyrim. Badate, non mi sono appassionato solo giocando a The elder scrolls e guardando gameplay, ma studiando anche il draconico, la geografia, cultura e storia di tutta Tamriel. Voglio ed esigo la nazionalità di Skyrim! Nessuno può impedirmelo, se no, come sono solite fare le persone che sostengono le proprie idee rivoluzionarie su Twitter o tiktok, vi urlo in faccia, e vi assicuro che i miei urli scatenano tempeste.
Dovakhin!!!!ecco xk ho sentito un terremoto tanto tempo fa,i barba grigia ti hanno convocato!!.Anche io anni fa ho fatto tutti i 7000 scalini fino al santuario di hrothgar alto,molto bello,ma che fatica oh
Ciao tweener, io penso che ci sia un'immensa differenza tra transessualità e trasrazialità, visto che la prima, come detto da te nel video, è una conseguenza se così possiamo dire della disforia di genere mentre la trasrazialità, presa come dai soggetti che ci hai mostrato, è l'equivalente di cambiare leggermente skin e spawn visto che noi italiani siamo nati e cresciuti con un modo di pensare, degli ambienti ma soprattutto una cultura diversa che non è sicuramente trovabile in India così come la cultura indiana non è trovabile da noi, la nazionalità non è una cosa che si cambia facendosi gli occhi a mandorla, rifacendosi gli zigomi o cambiando nome ma è qualcosa che abbiamo sin dalla nascita e che ci appartiene, ci distingue e ci identifica come popolo riunito sotto uno stesso stato. Spero di non essere stato troppo logorroico e in caso scusate a chi stia leggendo questo commento
Figurati, ho compreso quello che intendi e sono abbastanza d'accordo, è vero che basta cambiare paese ecc. ma se io mi sentissi davvero, ad esempio, giapponese, amassi la loro cultura e fossi estremamente patriottico (per la loro nazione) l'idea di essere diverso da loro, di andare là ed essere "l'italiano che vive in Giappone" così come spesso vengono considerati da alcuni adulti gli immigrati o i loro figli: "nigeriani che vivono qua". Non credo che a tutti piacerebbe la cosa ma, ripeto, capisco quello che intendi, non è detto che tutti i transrazziali sentano l'urgenza di cambiare corpo, se volessi andare in Germania potrei farlo senza per forza farmi i capelli biondi o cose così, come Dreyfus (nato nell'Alsazia che la abbandona quando diventa tedesca perchè si sentiva francese).
@@lorec73 Farsi notare... forse, forse è anche per avere il piacere di parlare di sesso in pubblico. Pensa a 151eg (non so se lo conosci) non mi pare che sia un esibizionista, ma ogni tanto un video sul tema lo fa. Io mi divertirei a farlo, anche se sono sadico e quindi se lo facessi uscirebbero racconti gore dove verrei rinnegato dalla comunità lgbtq+ e usato come propaganda cattolica contro i primi. Ahah, mi divertirei parecchio però.
Vabbè ci sono persone che mutilano il proprio corpo per assomigliare a una donna, alla fine farsi gli occhi a mandorla è una cavolata rispetto a mutilare il proprio corpo per assomigliare a ciò che non si è.
@@anonimo6603 okay, non so se tu sia parte dei degenerati che devono essere bruciati (ovvero tutte le lettere che vengono dopo LGBTQ) o solo psicopatico ma il tuo commento mi ha divertito
E pensa ci sono giapponesi che vogliono essere altra gente per il fatto che lavorano troppo. Ecco cosa succede ad essere delle fangirl anime estremista yaoi
Concordo con te, molte persone riducono un'intera cultura secolare agli anime, con conseguenza che chi vede gli anime tramite stereotipi("robe da bambini")continuerà a vedere male chi invece come me e tantissime altre persone adora gli anime e si appassiona alla vera cultura giapponese
@@gixrgia3107 No,non è colpa degli anime,è colpa delle persone che prendono gli anime e li prendono come punti fissi,come se fosse il paese in questione reale
Io però ho una enorme domanda, ma questa ragazza sa leggere e scrivere in giapponese? E saprà anche parlare in giapponese? O si renderà conto che, quando andrà in Giappone, ed una persona parla e non compaiono i sottotitoli, tornerà subito a casa?
@@matteotedde804 non serve andare a dargli contro, ognuno ha le proprie mancanze. Riguardo a Biga, se devi correggere qualcosa, assicurati prima che questi punti siano rispettati: 1 - indica che cosa è sbagliato 2 - la posizione esatta dove è sbagliato 3 - il motivo del perché è sbagliato La frase che ho scritto vuol dire "Tabun kanojo wa zenzen nihongo wo dekimasen" Cioè "Probabilmente lei non sa parlare giapponese per nulla" Ora controllo anche il kanji che hai scritto tu e provo a capire che senso intendevi
Io la vedo in una maniera molto semplice. Nella vita non hai un menu di creazione personaggio. Sesso, razza, area geografica, famiglia di origine ecc... Sono cose che non puoi decidere. Tu SEI quel che nasci. C'è chi accetta questa realtà e decide di lavorare su ciò che davvero può cambiare, ovvero interessi, personalità, valori, passioni ecc... E poi, invece, c'è chi tenta di scappare dalla realtà, nascondendosi in un castello di illusioni e dolci bugie, andando contro ogni logica e ignorando realtà fisiche, biologiche, genetiche, chimiche, culturali, geografiche, ecc... Pur di crearsi un personaggio che più li aggrada. Tra l'altro finendo per trascurare ciò che davvero conta, la crescita individuale come persona.
Le realtà culturali e geografiche etc non hanno alcun senso logico, siamo noi esseri umani a dare un valore ad esso..perché alla scienza che tu provi a cambiare sesso o razza non gliene frega niente. Dici che la nazionalità non la puoi scegliere te, che ti viene affidata alla nascita etc ma in realtà questa è solo un construtto sociale fatto dalla nostra mente.🤷♀️
@@piakrut3476 Quindi stai dicendo che le persone che vengono dal Burundi sono uguali a noi? Il tuo modo di essere e le tue caratteristiche si formano in base alla cultura e all'area geografica in cui ti trovi, sono dati di fatto. Questa ragazza non sarà mai giapponese, e prima lo capisce meglio è per la sua psicologia
@@Andre-pq6kn certo che sono uguali a noi, sono esseri umani che non hanno nessuna differenza tale da poter essere considerati ‘razza’ quindi mi stai dicendo che i ragazzi biondi sono diversi dai ragazzi mori? Uno del burundi che vive in Italia può considerarsi Italiano, perché come ripeto le etnie e nazionalità sono aspetti sociali che non hanno nessuna logica dietro così come le lingue.. anche la matematica è un concetto sociale che noi esseri umani abbiamo creato per riuscire a spiegare ciò che ci circonda, così come è un concetto sociale dare un nome a qualsiasi cosa. Preoccupatevi del riscaldamento globale al posto di qualcuno che vuole cambiare nazionalità
@@Andre-pq6kn le caratteristiche di cui tu parli, nero, occhi azzurri, bianco etc si sono causate dalle aree geografiche, dalla chimica, biologia.. Ma ciò che noi definiamo è un concetto sociale. La scienza non riconoscerà mai l’essere giapponese o italiano, sono stati sociali e basta
Il problema di questa ragazza è che non ha la minima idea di come sia realmente il Giappone e i difetti che abbia, lo idealizza ed è su questo che sbaglia ma per il resto sono cazzi suoi, ognuno può far qual che gli pare. Un soggetto transessuale può essere riconosciuto come donna, lei è un pò difficile che a vederla così la si associ ad una giapponese
no, è anche per colpa di fanatici giapponesi, cosiddetti jappo-minchia, che devono dare del "normie" a chiunque sia diverso da loro, insultarlo anche in altri modi e dirti altri tanti complimenti
Quella in cui dice che viviamo in uno strano periodo storico concordo: ricordiamoci che non si può più dire signori e signore in aereo perché è transofobico
@@yoduro4300 nono io intendevo l'ipocrisia del incoraggiare i transessuali con l'identitá di genere ecc... e nel mentre stranirsi sull'identitá "razziale" come questa ragazza
Madonna, questi ragionamenti sul Giappone li facevo quando avevo 13, massimo 14 anni. Pensavo di sapere tutto tramite gli anime, ma poi son cresciuta e mi sono informata meglio. Al massimo andrei a visitarlo come paese, ma viverci sicuramente no. Verrei vista male anche solo per il fatto che son tatuata probabilmente. Sicuramente è un paese meraviglioso, di cui apprezzo molte cose (la mitologia soprattutto), ma di difetti ne ha eccome. Per come sono io a livello emotivo che già soffro d'ansia Sicuramente mi prenderei un esaurimento nervoso dopo pochi mesi.
C'è una cosa che gli occidentali non hanno compreso del giappone, forse la più importante, il giappone è un paese storicamente xenofobo che ha basato la sua esistenza sull'isolamento dalle altre nazioni fino alla prima guerra mondiale, prima del 1900 se entravi in giappone senza un valido motivo economico/politico era molto probabile che venissi ucciso da qualche abitante locale. Il giappone ha ereditato questa mentalità che tutt'ora si applica (senza violenza per fortuna) con la discriminazione totale di chi non è nato da genitori giapponesi, quindi in poche parole sono inutili tutti gli sforzi che farete, se non avete entrambi i genitori giapponesi, per loro non lo sarete MAI
Per dare del contesto ancora più preciso al tuo messaggio... Con l'inizio dell'unificazione del Giappone da parte di oda nobunaga (processo del tenka fubu) e in particolare con l'ascesa di Toyotomi Hideyoshi, il Giappone ha cominciato a dubitare fortemente degli scambi che avvenivano a Nagasaki, città praticamente data ai gesuiti portoghesi per l'instaurazione del commercio con l'Occidente. A causa dei tentativi abbastanza palesi dei gesuiti di convertire i giapponesi e cercare quindi di farlo diventare una colonia (come nelle filippine), i giapponesi e in particolare sotto il periodo tokugawa (amministrazione di Tokugawa Iemitsu), vennero messe al bando quasi tutte le comunicazioni con gli altri stati, tramite le regole del "kankin" (non so se "kainkin" o "kankin", ora mi sfugge), permettendo solo alla East India Company di poter interagire commercialmente col Giappone. Con calma vengono alleviare delle regole, ma fino alla instaurazione Meiji, resteranno molto strette, e anche dopo avranno comunque molte restrizioni. Dopo questo pippone sul mio esame di storia, ci tengo a dire che il Giappone è da centinaia di anni xenofobo e sta cambiando solo ora, e con molta calma.
Aggiungo: sono razzisti anche con i "ritornati" (giapponesi nati da genitori giapponesi in Giappone che sono andati a studiare all'estero per qualche anno da bambini/ragazzini e poi tornano). L'ho visto sul canale di un ragazzo giapponese al quale è andata proprio così. Quindi figuriamoci!
Credo siano due cose diverse, i transessuali vogliono appartenere ad un diverso genere, e non c'è altro modo che tramite delle operazioni che ti rendono effettivamente di un altro sesso, tuttavia esistono metodi per cambiare nazionalità, ti basta soddisfare i requisiti di un determinato paese per ottenere effettivamente la cittadinanza ed essere un cittadino a tutti gli effetti, la cosa che si critica a queste persone è che credono di dover cambiare i propri tratti somatici per avere una determinata nazionalità. Nel caso dei transessuali i trattamenti chirurgici sono necessari poiché il sesso è strettamente legato ai tratti fisici dell'individuo, mentre la nazionalità è totalmente scollegata dall'aspetto dell'individuo. Non credo che la gente ridicolizzi la ragazza in questione perché vuole cambiare nazionalità quanto perché non vuole farlo imparando la lingua e la cultura ma vuole farlo cambiando i propri tratti somatici.
Le operazioni chirurgiche non ti fanno cambiare sesso. Non esistono tecnologie del genere, cambi solo la parte estetica del corpo con ormoni estrogeni per avere mantenere un aspetto mascile ed estrogeni per il femminile, E bisogna fin che vive, assumere tali ormoni. Il discorso è un fatto di genetica Non si può cambiare sesso con la chirurgia Il fatto che questa ragazza vuole essere giapponese rifacendosi la faccia per sembrare "asiatica". Due cose non sono legate Essere giapponese è o un fatto di cittadinanza o una questione etnica-culturale per capire, un giapponese può essere benissimo un ragazzo adottato dall'Africa in giovanissima età, apprenderebbe la lingua e la cultura nipponica, lui sarà anche di origine (luogo di nascita, discendenza o corpo/aspetto) africana ma culturalmente uguale a un ragazzo nato e di origini giapponesi. Il fattore aspetto non centra nulla sulla questione giapponese, Come il caso del sesso è sempre legato al fattore genetico, anche se si facesse un intervento per sembrare asiatica quindi avere elementi estetici corporei legati a questa varietà genetica il problema che non ne farebbe perché non può cambiare i suoi geni. È come prendere di cambiare il colore naturalmente dei capelli, li puoi dare la tinta ma non puoi far crescere i tuoi capelli con la tinta che voi tu. In sostanza si, si possono equiparare L'unica cosa che sono diversi che nel 2015 la disforia di genere viene dalla medicina internazionale declassificata da malattia mentale a un disturbo, L'altra non accetta. Ecco cosa cambia.
@@krasnyytsesarevich ovviamente non puoi cambiare geneticamente il tuo sesso, ma da un lato estetico, alla vista delle altre persone si può essere totalmente indistinguibili. Prendiamo l'esempio della tinta ai capelli, l'allele del gene "colore dei capelli" sarà sempre castano, ma se mi si presenta una ragazza bionda, che mi dice di essere bionda avrò difficoltà a sapere che in realtà è castana. Ciò che voglio dire è che sebbene non si possa cambiare sesso geneticamente si può far sì che la gente ti percepisca come una donna anche se sei biologicamente uomo. Mentre se mi si presenta una ragazza come il caso del video dicendo di essere giapponese, non posso essere al 100% sicuro che lo sia/non lo sia, posso esserne sicuro solamente in seguito ad ulteriori domande come quesiti di tipo linguistico o culturale.
@@AndreaXV sì ma é come un uomo mutilato per assomigliare una donna, puoi ingannarti fisicamente, se vedi una donna che si è fatta gli occhi a mandorla puoi facilmente scambiarla per un asiatica non capirai la provenienza precisa Ma puoi determinare che sia asiatica o che almeno i geni lo siano, un po' come le trans possono ingannarti s'è fatti bene, ovviamente la maggior parte dei trans è più semplice da capire dato che in molti non vogliono abbandonare,il proprio genitale natale che li rappresenta per il sesso che sono, perché ovviamente non esiste una donna col genitale maschile in natura 😁😁😁
Stai portando un tipo di format ancora non ben assestato e famoso in italia, e lo apprezzo tantissimo. Anche lo speaking con i gameplay sottostanti fa il suo, keep on doin that presto questi italiani conosceranno le Karen impazzite
Può anche farsi gli occhi a mandorla, ma possiede comunque un carattere somatico ereditato che equivale ai nostri tipi di occhi. Appunto per questo, se per lei essere giapponese sembra così facile non è così, perché se vuoi essere al 100% di una nazionalità che non fa parte del tuo continente, manca una cosa per essere completamente di una nazionalità, ossia l'etnia che è una cosa che non puoi cambiare.
Onestamente l’argomento è infinitamente complesso, tuttavia per il momento ci possiamo affidare agli ambiti della scienza che descrivono questi fenomeni, quindi andrò per punti. Punto 1: la transessualità, come tu stesso hai detto, riguarda la disforia di genere, mentre il voler cambiare nazionalità non rientra in nessun ambito psichiatrico. Pertanto accumunare le due cose, al momento, non lo trovo pertinente. Punto 2: la moda di questi tempi consiste nell’essere chi si vuole essere a prescindere dalle apparenze, tuttavia cambi drastici di questo tipo richiedono un lungo percorso di sedute dallo psicologo, anche essere trans, per quanto oramai sia una cosa accettata, richiede che ci sia un lungo e costante confronto con lo psicologo, inoltre ci sono delle persone ( rari casi per fortuna ) che per attirare l’attenzione dicono di sentirsi nel corpo dal sesso sbagliato, ma ciò non toglie che la disforia di genere sia un fenomeno clinicamente provato. Dall’altra parte abbiamo una ragazza che vuole essere giapponese senza mai essere stata in Giappone. Ad esempio un ragazzo di origini straniere che è nato e vissuto in Italia potrebbe volere essere considerato italiano e ciò sarebbe perfettamente giusto, difatti non parleremo di trans nazionalità(?) poiché il ragazzo è sempre stato in Italia e pertanto ha tutto il diritto di sentirsi italiano. Se la ragazza volesse sentirsi giapponese basterebbe viverci per abbastanza tempo da essere totalmente integrata. Tuttavia la sua scelta credo sia stata determinata dalla moda degli anime. Punto 3: conclusioni. Io credo che il tuo discorso di accettare o ogni cosa o nulla abbia una pecca. Per quanto detto prima sostenere una persona che vuole fare una transizione di genere con alle spalle interminabili sedute lo trovo un modo per non far sentire sola la persona stessa. Di sicuro non bisognerebbe insultare la ragazza del video ma non vedo il perché si debba accettare anche lei come trans quando: non è mai stata in Giappone; non ci sono state delle ricerche che attestino la veridicità di questa condizione; una operazione non ti renderà mai parte di una comunità, integrarsi in quella comunità ti renderà tale. Quindi a livello logico non capisco perché se si supporta la transessualità bisogna supportare la trans-nazionalità(?), sono cose diverse da un punto di vista medico e logico. Se in futuro si troverà una condizione medica e clinica che corrisponde a questo caso a quel punto posso rimangiare quanto detto finora, ma fino a quel momento il discorso non dovrebbe avere contraddizioni. P.s: il mio è un discorso a carattere generale, non sono particolarmente attivo sui social e non incoraggio né esalto la transessualità semplicemente ho storto il naso sentendo le ultime affermazioni e ho provato a dire la mia
Pienamente d accordo. Soprattutto anche io non mi trovo d accordo con il discorso finale in quanto si sta paragonando qualcosa di clinicamente provato e che esiste ovvero la disforia di genere con questa roba della nazionalità che trovo anche razzista perché il ragionamento è occhi a mandorla=giapponese. Cioè per entrare in una comunità bisogna avere determinate caratteristiche fisiche, il che riconduce al razzismo e all esclusione a parer mio. Poi come dicono in molti c'è questa concezione del Giappone come paradiso quando non si sa niente sul paese, ma visto che spopolano anime e roba fatta da lì allora è considerato la terra promessa cosa sbagliata ovviamente. Cioè il Giappone è un paese all avanguardia in molte cose ma arretratissimo in altre e molto gravi come diritti lavoratori, tassi di suicidi ecc
Anche perché (continuo qui) se uno vuole essere giapponese si trasferisce li e fine. Cambiare nome e caratteristiche fisiche è una forma di discriminazione e di mancanza di rispetto verso, in questo caso, i giapponesi. Seguendo questo ragionamento un nero che è nato qua, abita e lavora in Italia e quindi in teoria è italiano, in verità non lo è perché seguendo questa concezione dovrebbe diventare bianco e cambiare nome e ripeto che ciò è razzismo
Prima di dire quello che penso voglio raccontare una cosa che mi riguarda (in certi versi, purtroppo) personalmente: La famiglia di mia madre è francese, che a loro volta è un misto fra Polacchi e Franco-Polacchi, che a loro volta (quelli Polacchi) vengono da un'etnia della Mongolia e in seguito (quelli Franco-Polacchi) sono anche loro provenienti dall'asia ma questa volta un po' da Paesi dell'est (come Est della Russia) e un po' da Paesi dell'ovest (come Laos/Cambogia/Vietnam). Diciamo che l'unica parte "pura" italiana della famiglia è quella di mio padre, che non si è mai mossa dal nord Italia e abbiamo ancora lettere di parenti datante del fine '700, quindi da questo lato siamo sicuri di essere al 100% italiani grezzi e puri. Premesso questo, proseguo con il racconto. La genetica ha fatto quello che ha dovuto e son venuto con molte caratteristiche orientali e con altrettante occidentali, con inoltre il dettaglio di avere la pelle mulatta. Ottimo, dunque dove voglio arrivare? Voglio arrivare al fatto che pur essendo a tutti gli effetti italo-francese (o franco-italiano), posso fare qualsiasi cosa che in Italia mi dicono "ah ma da dove vieni?" e in Francia mi chiedono ugualmente "Eh ma da dove vieni?" seppur parli come prima lingua sia l'Italiano che il Francese. Da ogni parte che mi giri, sembro troppo Italiano per essere Francese, o sembro troppo Francese per essere Italiano, o sembro troppo orientale per essere occidentale e infine sembro troppo occidentale per essere orientale. Ci ho sofferto molto ma fortunatamente sono cresciuto, e ho iniziato a sbattermene i cogl*oni di quello che pensa la gente. Io ho sia la cittadinanza Italiana sia quella Francese perché linguisticamente e culturalmente sono più vicino a queste due nazioni (tralasciando il discorso burocratico, perché è ovvio il perché abbia acquisito questi documenti). Ma quello che voglio dire è che non saranno due occhi a mandorla di merda a farti diventare giapponese, non saranno i capelli ossigenati a farti diventare coreano, e non sarà nemmeno il fatto di salutare tutti con "KONICIWAAAA" come dei bambini mongospastici che ti darà questa famigerata identità orientale. Essere *inserisci nazionalità* significa aver vissuto vicino ad una cultura talmente tanto da considerarla come propria, parlare la lingua di quest'ultima tanto da vomitarla. Ora ovviamente non ne sto facendo un discorso politico (poiché ci si potrebbe ricollegare allo Ius Soli e bla bla bla) ma perché (giustamente) si da la nazionalità ad una persona dopo che è vissuta tot. anni in un Paese? Perché si da la nazionalità di un Paese ad un tizio nato in quest'ultimo? Quindi rispondendo a questa scema di tictok: Sei una buffona tanto quanto quello che a Masterchef si era presentato con un piatto Giapponese perché riteneva che dopo 7 giorni di vacanza era riuscito ad assorbirne la cultura, tu manco ci sei stata e l'unica cultura che hai assorbito è quella dei manga o anime, ovvero un mondo fittizio di merda e buona fortuna perché non credo che un popolo come il loro riesca ad accettare una persona così superficiale
ogni video che guardavo della gente che giudicava questa ragazza mi annoiavo perché erano ripetitivi, tu mi hai stupita e mi hai fatto ascoltare tutto ció che hai detto, perché piú che giudicare hai detto la veritá. Ti do assolutamente ragione.
Che poi ragionandoci su cambiare il proprio aspetto per "sentirsi più appartenenti a una certa nazionalità" è decisamente razzista, perché vuol dire che non riconosci la differenza fra due nazionalità per le proprie tradizioni,cultura ecc ma la riconosci principalmente nei tratti fisici
secondo me la parola "razzismo" va tirata fuori quando si ledono le libertà di una determinata categoria di persone. Dire che siamo diversi fisicamente non significa per forza che ci sia malizia dietro. Così come io sono diverso da te, anche i giapponesi sono diversi, l'importante è non insultare uno solo per un determinato tratto.
@@ProfessorZanetti meh, qui la parola razzismo calza a pennello. Lei fa un collegamento piuttosto stupido tra avere gli occhi a mandorla->connotato basico per appartenere ad un gruppo. Dando per scontato che tutti i giapponesi abbiano gli occhi a mandorla (spoiler: non è affatto così e non mi riferisco a figli di immigrati, ma di nativi dell’isola) e che per essere definito giapponese veramente tu debba avere gli occhi a mandorla, quindi non solo aver assimilato la cultura giapponese, ma avere anche dei tratti somatici distintivi. È razzista, voglio dire… è come dire: “eh per essere un vero italiano devi avere i capelli scuri e la pelle olivastra (e magari essere pure basso)”, una cosa simile è molto razzista in più dimostra proprio l’ignoranza totale e la stupidità di una persona lol
Ragazzi io ci sono stato in Giappone, tre settimane ed è stato bellissimo, però viverci è totalmente diverso, anche perchè molte cose che per noi sono normali per loro non lo sono.
Lei purtroppo con questa azione a solo ridicolizzato ancora di più gente come me studia seriamente la lingua e la cultura, confermando uno stereotipo negativo in Italia che già si stava formando. Io ormai non posso dire liberamente che studio giapponese e che ne sono appassionato, perché vengo abbinato subito a questi soggetti e isolato. Per favore fermiamo sta moda
Mi sono laureato e ho studiato per 5 anni Lingue Orientali (Giapponese). Mai letto un manga e gli anime che ho visto sono quelli che passavano su Italia 1 in quanto cartoni e li vedevo da piccolo. Vai per la tua strada, ignora queste persone e sappi che a un colloquio di lavoro non sceglieranno mai queste persone che leggono anime tutto il giorno e che sono inadatti a vivere e disadattati ma scelgono le persone serie, in gamba e che sembrano normali. Quindi in realtà è un'ottima cosa che questi compagni di corso siano degli idioti, ti farà comodo stanne certo
@@Ugualos1993 wow grazie veramente, sarà per la stanchezza ma mi sta venendo da piangere, e la prima volta che mi viene detta una cosa del genere grazie veramente
Ciao Tweener, mi divertono molto i tuoi video, e mi fai morire dalle risate quando prendi in giro gente che fa cose letteralmente assurde. Tuttavia avrei molto da ridire riguardo la tua considerazione finale, poiché dobbiamo stare attenti a non confondere follie assurde e cose perfettamente normali. La persona nel video ritiene di far parte di una nazione diversa, e con nazione intendo un insieme di modi di pensare, modi di rapportarsi con gli altri, modi di vedere il mondo propri di una certa popolazione (Tra l'altro molto diversa da noi, culturalmente oltre che geograficamente). Ciò sarebbe perfettamente plausibile se la persona avesse vissuto lì per molto tempo, in maniera tale da aver fatto suoi usi e costumi del posto. In questo caso dire "Sono/mi sento in parte Giapponese" non sarebbe nulla di assurdo. La persona nel video, tuttavia, non ha mai vissuto lì, e l'unica idea del Giappone che ha è una idea idealizzata e non reale, che ha acquisito tramite anime, manga ecc..., che le danno una visione completamente irrealistica della realtà e che le fanno credere che in Giappone la vita sia perfetta, mentre, come qualsiasi altro stato, ha i suoi pregi e i suoi problemi, che di certo non possono essere compresi stando dall'altra parte del mondo. Quando parli però delle persone transessuali, stai parlando di tutta un'altra questione: la transessualità separa i concetti di sesso biologico, che è una cosa oggettiva e determinata alla nascita, (come è oggettivo il fatto di non essere Giapponese nel caso precedente), dal genere, che è invece la percezione che l'individuo ha di sè. Cambiare il proprio genere significa non identificarsi più nel ruolo di genere che ti dà la società ma darsene uno nuovo o uno proprio. La questione passa quindi sul piano strettamente individuale e soggettivo, cioè sullo stile di vita che una persona vuole vivere, e ciò non lede nessuno. L' OMS ha inoltre tolto la transessualità dai disturbi patologici, poiché non ha effetti nella vita di una persona dal punto di vista sociale e culturale, se non per conseguenza dello stigma che nei decenni si è radicato contro di loro. Non vuole essere un attacco personale a te , ma un invito ad informarti meglio. Così come ci sono persone assurde in un estremo dello spettro politico, all'altro estremo ci sono purtroppo persone molto chiuse mentalmente, e dobbiamo far attenzione a non cadere ne da un lato ne dall'altro. Dai tuoi video però vedo che sei una persona intelligente e so che non fai parte di nessuna delle due categorie. Spero che continuerà ad essere così. Aspetto con ansia il prossimo video :)
Mi chiedo se essere sociopatici non debba essere considerato normale, visto che non ha conseguenze sociali, se non per lo stigma che film e romanzi hanno costruito su di loro
@@TheVinci19 Beh, la sociopatia indica un disturbo che porta l'individuo ad essere incapace di provare rimorso o senso di colpa. Ci sono poi tanti altri sintomi relativi alla sociopatia, si trovano sul web, e si vede come alcuni soggetti sociopatici potrebbero porre un pericolo per se e per chi gli sta intorno, quindi non direi che non ha conseguenze sociali. Ovviamente esistono diversi gradi di sociopatia, ma in tutti i casi indica un disturbo che influisce sulla funzionalità dell'individuo e gli impedisce di vivere serenamente nella società, quindi il paragone non regge minimamente.
@@yamikary5568 ho lavorato in psichiatria, e conosciuto casi di sociopatici (vengono chiamati in altro modo ora) perfettamente integrati; come tanti con disforia di genere che invece non riescono a vivere serenamente nella società, quindi il paragone ci sta tutto. L’errore è quello di considerare la psichiatria come qualcosa di oggettivo, quando invece è soggetta alla pressione sociale e politica, quindi comportamenti e abitudini che ieri erano malattie, oggi sono considerati normali, ma in realtà o non lo erano già da prima, o lo sono tuttora, ma si fa finta di no perché ‘il popolo lo vuole’
Il fatto è che le persone transgender, se fossero trattate così come trattiamo gli altri , non subirebbero questo disagio di cui parli. Il disagio è presente perché le altre persone tra cui amici, familiari e la società in generale, non permette loro di vivere in serenità. Ovviamente è una bellissima cosa che persone con "sociopatia" (non so come venga chiamata ora) siano perfettamente integrate, però vorrei sottolineare che qui la situazione è diversa: se incontro una persona sociopatica, non me ne accorgo che è sociopatica, quindi la tratto come gli altri. Potrei perfino non accorgermi mai che è sociopatica (nel senso potrei non riconoscere specificamente la sua condizione), tuttavia, i suoi comportamenti, potrebbero essere dannosi verso di me: potrebbe mentire patologicamente, essere violento ecc.... Queste persone quindi, adottano, per via della loro condizione, comportamenti nocivi per sé e per gli altri. Come detto prima esistono vari gradi, ed esistono persone, come tu hai evidenziato, che grazie anche alla psichiatria, possono tenere a bada la loro condizione, anzi essere perfettamente integrati, e questo è solo un bene. La differenza quindi è che le persone sociopatiche non si integrano perché compiono ATTIVAMENTE comportamenti disfunzionali, mentre le persone transgender vivono un disagio non perché compiono attivamente dei comportamenti nocivi (una persona transgender potrebbe essere anche la persona più gentile e simpatica del mondo), ma subiranno, a prescindere, delle forme di violenza dalle altre persone perché vittime del pregiudizio, quindi in parole povere non sono loro ad essere sbagliati, è la società che li vede sbagliati, ed è per questo poi che vivono male. Ovviamente non sto tenendo conto di quelle persone che fanno parte di quelle correnti politiche di estrema sinistra, che vogliono eliminare la definizione di sesso biologico e odiano i maschi bianchi etero, seguo Tweener proprio perché mi diverte vedere come li prende in giro
@@yamikary5568 infatti io accetto serenamente che uno sia gay o voglia cambiar sesso, a me personalmente non ha mai creato nessun problema. Ma proprio nel momento in cui finalmente la società accettava questo stato di cose, è partita la campagna demenziale di cui parli, quella che vuol far gareggiare ormoni di un metro e novanta con le ragazze solo perchè dicono di essere donne, che ogni giorno se ne esce con una nuova delirante definizione cui ormai non si riesce a star dietro, che arriva a negare la realtà biologica e cerca di affibbiare alle donne, ad esempio, le definizioni di 'persone con utero' o 'persone con mestruazioni'; come se, per affermare la propria identità, questa gente debba demolire quella degli altri. Il risultato è quello di far ritrovare legittimità a comportamenti discriminatori, ridar fiato agli odiatori; pensano di raggiungere chissà che risultato distruggendo carriere e reputazioni di chiunque non la pensi come loro, ma in realtà stanno solo caricando le armi che prima o poi verranno rivolte contro di loro, spero solo in senso metaforico. Nel frattempo, i paesi non occidentali, circa il 75 per cento della popolazione mondiale, quando ha sentore di questo tipo di discussioni oscilla tra il più totale disprezzo, i moderati, e la voglia di cancellarci dalla storia, gli estremisti.
La questione è molto semplice: l’identità è un costrutto psicologico, per questo non ha limiti, né razionalità, né logica. Più viene incentivata una cultura basata sul “mercato delle identità”, più le persone, in particolare gli adolescenti che per natura sono portati nel loro processo di crescita a sviluppare nuove identità che li possano rendere “unici”, sceglieranno dal mercato le identità che più gli aggradano, tra quelle che vengono di volta in volta inventate. Essenzialmente questa cosa non ha limiti, è più una questione di cosa vada di moda, se da domani andrà di moda sentirsi un cavallo, e si facesse un giusto storytelling in modo tale da coinvolgere emotivamente i giovani, allora la gente comincerà a sentirsi un cavallo. In ogni caso il discorso non è molto diverso dalle subculture, i giovani hanno sempre avuto il bisogno di appartenere a subculture che fungevano essenzialmente da identità: punk, emo, hippie, truzzi, gangstah e così via… La differenza è che almeno quelle subculture venivano contestualizzate per ciò che erano, appunto subculture, senza pretendere ed imporre teorie strambe pseudoscientifiche, pretendere di cambiare le leggi, di cambiare il linguaggio, di cambiare la cultura, e tacciare di transfobia chiunque non la pensi come te… Inoltre queste nuove identità diventano spesso profondamente disadattive, e spingono a compiere addirittura interventi chirurgici, è una follia.
In parte ti do ragione e in parte no perché definire ogni identità come "inventata" è sbagliato e mi risulta anche un po' "semplicistico" inoltre paragonare culture come quella punk all'essere transessuale è anche questo sbagliato, sono cose completamente diverse, non mi puoi paragonare la cultura alla sessualità, non ha senso (la prima è soggettiva mentre la seconda è oggettiva)
Quando avevo 12 anni volevo pure diventare giapponese per lei. Credo che la fonte di questo tipo di disturbo sia la voglia di viaggiare e vedere qualcosa di nuovo nella vita. Siccome sono un adulto, so che si può affascinarsi di un paese, ma bisogna ricordare che amare l'estetica di un paese o una cultura è completamente diverso dal ripudiare la propria nazionalità e voler acquisirne un'altra come fosse una carta yugioh
Il fatto e' che confonde una voglia, o sensazione quasi ancestrale, che sembra dovuta quasi, a un ricordo come fosse di un altra vita, che per soddisfare basterebbe vivere in tale paese, con operarsi, e seguire un desiderio irrealistico, un po per ignoranza che puo farti diventare un mostro. A confronto di incentrarsi nel "perche ho questa senzazione? “. Forse la meccanica e' simile al perche una particolare razza, ci puo attirare e far provar certe sensazioni, piuttosto che un altra.
Complimenti!concordo completamente con il tuo discorso il fatto è che purtroppo la gente segue troppo le mode e perciò quanto si presenta una situazione non ancora attenuante nelle mode scattano subito a insultare
Bellissimo video come sempre, inutile dire che sei sempre un grande ma soprattutto una persona oggettiva che usa la logica (cosa piuttosto rara al giorno d'oggi). In questo commento vorrei anche rispondere al quesito che hai espresso nel video ovvero perché i transessuali sono accettati mente questi no e perché coloro che di solito supportano l'essere transessuali criticano queste persone, il realtà il motivo è molto facile ossia che la prima è supportata scientificamente mentre l'altra no, ci sono infatti diverse ricerche scientifiche (puoi tranquillamente trovarle su internet) che dimostrano che vi è una differenza tra sesso (cosa hai in mezzo alle gambe) e genere (come vivi) e che non sempre le due cose coincidono (ecco spiegata in parole povere la transessualita), tali studi sono stati confermati dagli esperimenti e la stessa OMS li ha dichiarati come attendibili. Scrivo questo commento perché ho sentito gente dire "è perché va di moda" e sembra che anche tu abbia paragonato i due tipi di persone (nulla di sbagliato chiaramente anzi la tua è stata una domanda intelligente perché è così che si imparano le cose, facendosi domande) detto questo spero che leggerai questo commento e mi farai sapere cosa ne pensi
@@ilfanatico2746 Speriamo, grazie♡ Comunque veramente irrispettoso avresti dovuto chiedermi il pronome che preferisco e fino a quel punto usare => Amic*/Amicə/Amic-/Amic\\/Amic^/Amic-¡. Scherzo
@@pnkcnlng228 beh poteva risponderti anche, Riprenditi ESSERE, così non ti offendevi se per esempio non ti senti né uomo ne donna, Ma ti sentissi nome cose Città animali eccetera 😂😂😂😂
Io in Giappone ci ho vissuto, ci ho lasciato il cuore e trovo ridicola questa cosa. L'idea che questa persona ha del Giappone è molto lontana dalla realtà.
PRO E CONTRO DEL GIAPPONE: PRO: - Cibo ottimo. - Sicurezza elevata. - Servizi ed infrastrutture ottime. - Le sue affascinanti tradizioni. - Varietà paesaggistica. - Se siete amanti di anime e manga a Tokyo c'è la più grande manifestazione al mondo dedicata a questi. CONTRO: - Costo della vita elevato (soprattutto immobiliare) - Sovraffollamento - Integrazione difficile - Opportunità di lavoro limitate per gli stranieri - Vita ad alto stress - Differenza culturali significative - Barriera linguistica (perché in Giappone pochissime persone sanno parlare in inglese e queste non lo parlano benissimo) ma dubito che le persone vadano in Giappone senza sapere il giapponese. P.s: però il Giappone nonostante i suoi vari difetti rimane un paese bellissimo assolutamente da visitare ( questa lista di PRO e CONTRO l'ho scritta per quelli che ci vogliono vivere)
La cosa che mi fa godere di più è sapere che non appena la ragazza si trasferirà in giappone, per tutta la sua esistenza verrà trattata da Gaijin ovvero da straniera, verrà discriminata, usata, e presa in giro. La guarderanno per strada proprio come lei guarda oggi gli extracomunitari che gli chiedono la monetina fuori dal supermercato. Inoltre la cosa preoccupante è che con quel suo look/stile mezzo Emo in giappone verrà vista come una ridicola non degna di considerazione.
In questo periodo storico la maggior parte delle cose che si fanno è per avere attenzioni partendo da chi dice di far parte della comunità LGBT solo per moda a questo
Può fare tutte le operazioni che vuole ma *non sarà mai Giapponese* da *nessun* punto di vista. - È nata in Italia - Non conosce il Giapponese ne di ha mai vissuto - Nel comportamento così come nel DNA non ha niente di posato ne riservato ne educato come un Giapponese - ha studiato in scuole Italiane e non Giapponesi (la cui differenza è abissale sotto innumerevoli punti di vista - ecc. ... insomma, è chiaramente una ragazza con *evidenti problemi non risolti* e che senza rendersene conto offende e *imbarazza* i "Giapponesi" stessi di cui tanto parla e noi Italiani. Mi vergogno io per lei...
E niente, con questi video mi stai aprendo un mondo. Ora finalmente ho compreso tutto di me e da veneto che sono ho deciso che tra 3 anni diventerò sardo. A breve andrò in comune a cambiare il mio nome da Max a Franco. 😐😐😐
sinceramente l'unico intervento che dovrebbe fare sarebbe di rimozione del peso, perchè li i canoni sulla forma fisica sono quasi sempre estremamente magri e molto molto fit-tati (??)
Io sono un ricco nel corpo di un povero. Capisco benissimo questa ragazza, perché raga, è un disagio. A breve anche io inizierò un percorso per diventare ricco.
Io sono un appassionato sfegatato del Giappone e di tutto quello che riguarda quest'ultimo e conosco bene anche come si vive lì e cosa pensano i giapponesi degli stranieri. Loro sono molto orgogliosi della loro cultura e del loro paese e questa è una delle peggiori offese che gli si possa recare.
"ho pensato spesso a Oli London negli ultimi mesi, durante le schermate di caricamento dei videogiochi, per non pensare alla mia vita" HAHAHAHAHAH TI AMO
Questa prenderà una legnata fortissima sui denti quando si accorgerà di quanto sia duro integrarsi in un popolo come quello dei giapponesi. Ma la cosa più grave è che persino io, che nemmeno ci voglio andare in giappone e che nemmeno mi sono mai interessata alla cosa, ho realizzato quanto sia solo apparenza la meraviglia esterna di questo insidioso paese.
Il mio sogno è andarmene fuori dall'Italia per fare l'accompagnatore turistico girando per il mondo. Apprezzo molto i paesi come la Cina, ma anche la Georgia e la Russia, e la Georgia pur non essendoci mai fisicamente stato è un luogo che per me è magico (forse anche perché non ci sono mai stato) e il mio sogno è di poter vivere lì e magari avere casa in quel posto piuttosto che in Italia. Non per questo mi sento Georgiano (pur sapendo molte cose sulla cultura) ne voglio essere georgiano. Non perché odio i Georgiani ma perché se io lo potessi diventare a tutti gli effetti, cambiare proprio nazionalità (o meglio etnia) nulla avrebbe più senso. Pur odiando per molti aspetti il luogo dove sono nato, non lo rinnegherò mai, ne se sarò in Cina o negli Stati uniti, ne mi vorrò mai sentire di nessuna etnia se non della mia. Ricordatevi dei vostri antenati, senza di loro non saremo qui, non vergognatevi di essi
Che dire, per me puoi essere o sentirti ciò che vuoi ma, non puoi pretendere che gli altri ti percepiscano o ti considerino come quello che tu credi/dici di essere. È assurdo vi sia gente che non riesce a capire quale sia il problema, nonostante sia abbastanza evidente almeno per me lo è.
Bisognerebbe introdurre il reato di "manifesta stupidità " che comporta un ban da qualsiasi social per 2 anni e la ripetizione degli esami di quinta elementare e un TS0 nei casi come questo.
Mi piacciono un sacco i tuoi video perché ti esprimi bene spieghi le tue convinzioni con discorsi sensati e fondati e non insulti le persone a caso come fanno molti oggi per farsi valere. Grandissimo continua così 💪🏼💪🏼💪🏼💪🏼💪🏼
non è l'aspetto esteriore a renderti appartenente ad una nazione (con tutto ciò che implica il termine "nazione" soprattutto per quanto riguarda la cultura di una nazione), dire altrimenti è razzista
Hai totalmente ragione. Ma c'è un piccolo problema, e che in Giappone "non sarà mai giapponese" anche se riuscisse a ricevere la nazionalità giapponese e facesse tutti gli interventi chirurgici per i giapponesi rimarrà sempre e comunque una "gajin". Inoltre, per vivere in Giappone bisogna rispettare le regole. Può dire che si sente giapponese ma se avesse intenzione di buttare le carte per terra, o fare schiamazzi nel treno... bè di giapponese non ha un bel niente. Eh già antipatico che alcuni stranieri fanno queste cose in Giappone ma una che dichiara che "si sente giapponese" ed ha intenzione di fare tutte queste da cafoni è meglio se resta a casa e non faccia fare ulteriori brutte figure agli stranieri/italiani.
C'era anche quello che si sentiva un gatto e si è fatto gli interventi per diventare gatto (PS - apprendo solo ora che si è sucidato nel 2012!) e una volta mi pare addirittura di aver sentito uno che si sentiva delfino e fece degli interventi per diventarlo. 😱
Da ragazzi su Tik Tok ho visto migliaia di video su di lei e opinioni varie, la mia opinione è che sono felice che sia interessata al Giappone ma da come ne parla non lo conosce veramente, una delle sue peggiori figure è quella che cerca di dimostrare di saper parlare giapponese imitando frasi prese da anime senza senso Mi spiace un po’ dirlo ma questa ragazza ha una visione completamente distorta sul Giappone
Il tuo ragionamento riguardo ai trans e su come essi dovrebbero essere trattati come la ragazza in questione o viceversa è veramente interessante. Non ci avevo mai riflettuto ma in effetti il tuo pensiero non fa una piega: o ragioniamo con il "ognuno è libero di essere quello che crede di essere" oppure si fa in contrario, non si può fare le cose a metà.
non lo so zi, il genere sessuale e la nazionalità o la propria cultura, mi sembrano concetti un po' distanti fra loro, ammetto di non averci riflettuto molto, soprattutto perché non mi interessa, ma così, di primo acchito, mi paiono lontani fra loro come argomenti
@@bindoroll Io credo che cambiare sesso sia una cosa ben più importante a livello sociale e psicologico che cambiare la propria nazionalità per le motivazioni della ragazza nel video. Quindi non vedo perché una cosa come quella di cambiare sesso sia apertamente accettata mentre cambiare nazionalità in questo modo no.
@@Elderath74 A parte il fatto che anche cambiare nazionalità è socialmente accettato tranquillamente, il punto è che le persone in transizione soffrono di un disturbo diagnosticato e soffrono di forti depressioni proprio a causa della disforia di genere, non è solo un capriccio di nascere maschi ma voglio anche le tette come lo può essere una ragazzina che vuole gli occhi a mandorla, ma persone che, a causa del proprio disturbo psicologico, vivranno una vita complicatissima fatta di ormoni, interventi chirurgici e soprattutto discriminazioni. Ecco perché si cerca di fare sensibilizzazione sull'accettazione di queste persone.
@@bepolaritydemos Bene, allora anche quelli che vogliono cambiare faccia per assomigliare ad una etnia diversa magari soffrono di un disturbo. Io sono d'accordo con il cambio di sesso, però è inutile insultare gente a caso che fa delle scelte discutibili perché altrimenti si fa la fine della popolazione di qualche decennio fa che diceva le stesso cattiverie a chi appunto voleva cambiare sesso. Anche io non comprendo come i bodybuilder mettano a repentaglio il proprio fisico sia interiormente che esteriormente per essere degli "atleti" ma di certo non faccio il paladino di sto cazzo a nessuno.
@@Elderath74 Ovviamente a me che la tipa voglia farsi gli occhi a mandorla non può fregar di meno, né tantomeno le vado a scrivere commenti d'odio, il punto è che la disforia di genere è un disturbo universalmente riconosciuto che porta a determinate conseguenze, la vigoressia anche e ne porta altre, dannose e che non possiamo appoggiare, così come l'obesità (contro tante persone che abbracciano la body positivity) non è una malattia che si deve incoraggiare. Voler assomigliare ad un asiatico (per quanto ne sappia) non è un disturbo psicologico riconosciuto (sebbene possa scaturire da altri tipi di fragilità psichica). Il punto è che il ragionamento di Tweener la piega la fa eccome, mettendo sullo stesso piano persone transessuali che fin da bambini vivono una vita fatta di dolori e depressione con una ragazzetta che vuole andare in Giappone.
fra ottimo video, mi hai rapito non tanto per l'argomento in se (che già conoscevo) ma come lo hai esposto. se ti posso dare la mia opinione ti consiglio di aggiungere una musica di sottofondo che secondo me ci starebbe molto bene. per il resto continua così e non smettere di migliorarti.
7:00 mia opinione: col sesso ci nasci e l'unico modo per cambiarlo è tramite operazioni, invece se fai delle operazioni per "cambiare nazionalità" è più razzista che altro, perché sarebbe come dire che una società si distingue solo per aspetto fisico e non per la sua cultura
Bel video come sempre, ma non sono molto d'accordo con l'ultima parte. L'identità di genere penso che sia una cosa che si formi crescendo vivendo determinate esperienze.. Penso che il discorso di queste persone cambi, la nazionalità o l'appartenenza a una cultura è una cosa che si deve sviluppare nel tempo vivento nella società stessa e apprendendone gli usi e i costumi. Fammi sapere la tua opinione :3
Penso che per diventare giapponese, coreano o quello credo che se tu impari la lingua, la cultura e prendi la nazionalità, in quel momento diventi effettivamente quello e nessuno può darti contro. Le operazioni non le trovo necessarie ma ehi, se vuoi farle nessuno ti può fermare. Se ti fa stare meglio, fallo. Lo trovo un discorso un po' diverso, però, da quello dei transessuali, perché stiamo parlando di un problema più profondo (di certo qualcuno lo saprà spiegare meglio di me). Nell'altro caso invece, tu vai a cambiare dei tratti più che altro estetici, ma questa è solo una mia opinione, ripeto, se ciò li fa stare meglio non vedo perché impedirglielo (ovviamente se ne sono coscienti e sanno quello che fanno, non come questa ragazza dunque).
@@danieledistefano6677 I trans non cambiano sesso (xx o xy) ma genere (costrutto sociale immaginario associato al sesso). Essere chiamati al maschile e vestirsi da uomo sono costrutti sociali. Al massimo ci si può avvicinare esteticamente al sesso usando ormoni e operazioni varie, ma il sesso non si potrà mai cambiare davvero.
l' identità sessuale è una condizione intrinseca umana, che esiste a prescindere dal mondo esterno e che un essere umano avverte istintivamente a prescindere dal suo contesto culturale. l' identità nazionale è un artificio umano, che non ha nessun valore naturale o reale. nessuno nasce giapponese, italiano o americano quello è un concetto che va inventato e poi insegnato per esistere. per questo un individuo che avverte una sessualità diversa dalla propria condizione di genere è una condizione possibile mentre una persona che si "sente" giapponese, italiana o americana è un concetto insensato, perché le nazioni esistono solo come invenzione. paragonare ed equiparare queste due condizioni come hai fatto è una fallacia logica bella grossa.
Io personalmente amo alla follia il Giappone, amo la loro cultura, la loro storia, lo spettacolo, arte e cibo, sono una grande collezionista di manga, vedo anime ogni giorno, ma sono anche una persona obbiettiva…É giusto dire che, molte volte l’idea che noi abbiamo di un dato paese o nazione alle volte supera la realtà dei fatti ed il Giappone non è escluso, come molte altre nazioni ha i suoi lati negativi e oscuri, così come l’Italia ha i suoi. Per quanto riguarda la nazionalità, credo ne abbia diritto solo chi é cresciuto in Giappone e che quindi, abbia fatto parte della società Giapponese durante tutta la sua vita e crescita. Sono pienamente d’accordo con te, sul fatto che questa ragazza abbia visto troppi anime e si stia prendendo il diritto di parlare di cose importanti e fuori dalla sua portata come “Ottenere la Nazionalità” cosa che trovo alquanto offensiva ed irrispettosa per il popolo Giapponese.
Scusa, non per cagarti il cazzo, ma ti rendi conto che dire " sono una grande collezionista di manga, vedo anime ogni giorno, " NON fa di te un grande esperto/a della CULTURA giapponese? Anime e manga sono solo una minima parte della cultura POPOLARE E CONTEMPORANEA del Giappone... hai mai letto un LIBRO scritto da uno scrittore giapponese? Hai mai visto un FILM giapponese? Magari uno in bianco e nero degli anni '50, non il solito Takeshi Kitano che conoscono tutti? Hai mai provato a studiare la STORIA del Giappone? La LINGUA giapponese? No, perché dire "Amo la cultura giapponese, mi guardo gli anime" è un po' (e non è una provocazione, credimi) dire: "Ehi, io sono un esperto di cultura italiana. Certo, non so una parola di Italiano, non sono mai stato in Italia, non ho idea di chi siano Dante, Petrarca e Boccaccio, non so nulla di Cristianesimo o di Risorgimento... però, cazzo, ho tutta la collezione di "Don Matteo" in dvd". Tu diresti di uno che non sa dire "Ciao", ma si è visto tutto "Don Matteo" in dvd che è un esperto dell'Italia? Dai, un po' di serietà...
Ti do ragione su tutto ma non sull'ultimo discorso, dato che ritengo assolutamente infondato il desiderio di essere parte di un'altra razza o nazionalità, rispetto alla transessualità che fa sentire meno a disagio chi soffre di una condizione medica riconosciuta ufficialmente, ovvero la disforia di genere
Il punto è che... i problemi non guardano molto alle questioni politiche. Una persona può sentirsi a disagio anche per la presenza del proprio braccio (e in questo caso ritengo che sia giusto tagliarlo, in quanto noi siamo il nostro cervello in primis e l'attenzione va a questa prima che a come ci presentiamo alla società.), quindi non ci vedo nulla di particolarmente strano se problematiche del genere ci siano anche riguardo a etnia e/o nazionalità. Per quanto probabilmente minoritarie. (Anche perché si è più a contatto con persone di un altro sesso piuttosto che di un'altra specifica etnia o nazionalità, magari è più presente riguardo a questioni come il peso dove però una persona può "semplicemente" dimagrire e quindi sono disturbi che in un certo senso si risolvono da soli.)
Se io mi sento a disagio con la mia nazionalità non vedo perché io non possa cambiarla, magari anche le persone trans-razziali si sentono a disagio essendo di una cultura volendone far parte di un altra.
@@piakrut3476 si ma per avere senso devi almeno essere stato in quel paese, non che parli a nome dei giapponesi dicendo di aver conosciuto il Giappone tramite gli anime. Se ci trasferisci, ci rimani e ottieni la cittadinanza potrai anche parlare.
@@ramomsri si quello si, hai ragione ma ciò che intendo io è che anche una persona ‘trans-razziale’ come la chiamate voi possa sentirsi a disagio con la propria etnia o nazionalità.
@@piakrut3476 cittadinanza e nazionalità sono due cose distinte; la prima è prettamente giuridica, la secondo è legata alle origini, usi e costumi di quella persona. Tu puoi anche sentirti più affine al popolo nipponico rispetto a quello di appartenenza, ma rimani pur sempre italiana di nazionalità. Poi se ti vuoi trasferire lì e dopo un po' di tempo acquisisci diritti che ti portano ad ottenere la cittadinanza, per la legge sarai riconosciuto come "cittadino giapponese", ma la nazionalità non è quella giapponese. Non basta cambiare lineamenti tramite la chirurgia estetica, oppure il nome e disconoscere il tuo paese di provenienza per essere appartenente culturalmente parlando da quello da te ambito. È molto semplice il discorso. Senza contare che spesso e volentieri i sedicenti fanatici di questo calibro di quel paese non sanno niente e dopo 10 giorni farebbero le valigie e tornerebbero in Italia.
Secondo me c'è una gran differenza tra trans-genter e trans-nazionali. Ci sta che anche se sei nato maschio potresti volerti vestire 'da femmina', ci sta che potresti amare altri maschi e viceversa per le femmine. Però se sei nato in italia, e hai delle radici culturali che ti legano all'italia, non capisco come potrebbe saltarti in mente di essere di un'altra nazionalità. Secondo me non ha proprio senso.
A dire la verità sono cose ugualmente illogiche. Se sei nato maschio hai geni, DNA, organi genitali, funzioni fisiogiche, chimica del corpo e una realtà fisica e biologica che ti rende tale. Identificarti come femmina quando sei nato maschio è comunque rinnegare la realtà e la tua natura. Forse anche più, poiché la nazionalità spesso è anche indifferente a caratteristiche fisiche e genetiche come la razza. Come una coppia di cinesi che fa figli in America e questi sono visti come di nazionalità americana indifferente dal fatto che questi abbiano caratteristiche orientali o meno.
Si, viviamo in un periodo storico veramente strano! È una cosa che penso da tempo, mi fa piacere che un ragazzo molto più giovane di me la pensi allo stesso modo. Credo e ripeto credo che questa ragazza voglia solo distinguersi nel vorticoso mondo dei social, la pratica è diversa
Tweener, fammi sapere cosa ne pensi di quello che sto per scrivere: A mio parere, la gente si è completamente dimenticata dell'accettazione di se stessi, quella che ci insegnavano i film per bambini, come ad esempio il personaggio brutto che, piano piano, accetta di esserlo e impara a conviverci. La mia domanda è: perché un uomo che si sente donna o viceversa dovrebbe venire incoraggiato a cambiare il proprio sesso (per quello che desidera) invece di essere guidato ad accettare se stesso per quello che è, ovvero un uomo (o una donna)?
Sono d'accordo sul discorso dell'accettazione, ma sulla transessualità il discorso è molto più complesso e, soprattutto, medico. Alcune persone nascono con una condizione medica che viene chiamata disforia di genere. In loro vi è la completa incapacità (studiata da circa due secoli) di vedersi nel proprio sesso biologico. È una condizione che solitamente non sparisce nemmeno dopo la transizione, ma ne allevia tantissimo i sintomi (in pratica è come se tu stessi male una sola volta alla settimana invece che tutti i giorni, ma prendi questa frase con le pinze). L'accettazione di sé è indubbiamente una caratteristica importante che stiamo perdendo, tuttavia per il caso specifico non è proprio possibile.
Forse… ma c’è da dire che le persone trans non riescono ad accettarsi proprio perché non “possono”. Una persona trans è letteralmente intrappolata nel suo stesso corpo… immagina se tu fossi nato in un corpo femminile; QUELLO è ciò che provano i trans. Se tu fossi in questa situazione, come ti sentiresti? Io detesto abbastanza quella che sono (femmina) non perché mi sento un uomo, ma perché a differenza delle nazi-femministe sono consapevole di quanto l’anatomia femminile si orribile e inferiore (quindi un corso sull’accettazione non mi sarebbe molto d’aiuto). Spero di aver più o meno risposto
@@grAnita- ragazza, io ho 20 anni e sto perdendo i capelli, ed ho il cazzo piccolo😂 è una situazione non cambiabile che mi potrebbe causare problemi grossi con l’altro sesso se non la accettassi, ma dopo un lungo lavoro che è consistito nel mettermi alla prova, smussare i difetti e valorizzare i pregi di chi sono mi trovo nella posizione di vivere tranquillamente la vita anche con queste caratteristiche che vengono derise al giorno d’oggi. Tu hai detto che l’anatomia femminile sia inferiore a quella maschile, ma è totalmente errato, l’anatomia femminile è perfetta così com’è per quello che è il ruolo evolutivo della donna, ovvero dare alla luce i figli e accudirli. Quella che è la disforia di genere invece è un disturbo della sfera sessuale della persona, i problemi che riguardano quest ambito ( es. nevrosi, pedofilia, asessualità, disfunzione erettile, eiaculazione precoce, anorgasmia femminile…) sono dovuti spesso ad una mancata accettazione della propria sessualità come fosse qualcosa di vergognoso e scabroso, non a caso durante l’epoca Vittoriana i monaci nei monasteri (obbligati alla castità) dovevano coprire le GAMBE DEI TAVOLI perché si eccitavano guardandole, e per lo stesso motivo nei paesi cattolici i casi di pedofilia causati da preti sono così presenti. Quindi una persona con disforia di genere è probabilmente una persona che non accetta la propria sessualità (magari è uomo ma non accetta di essere gay quindi preferisce diventare donna perché lo reputa più accettabile così) tuttavia quando un pensiero diventa ossessivo e fa stare male sono d’accordo con ogni mezzo per far stare meglio, quindi se una persona sente veramente che la sua vita migliorerebbe dopo un operazione ben venga.
@@prototype8534 scusa mi sono persa, non ho capito cosa volevi dire… Ascolta l’anatomia femminile non è paragonabile a quella maschile. Sai quante volte da piccola mi immaginavo mentre giocavo nella mia futura squadra di calcio insieme a compagni e compagne? Beh, non posso. Non posso perché essere femmina nello sport da un grosso svantaggio. Infatti esistono squadre femminili e maschili. Una donna non potrà MAI vincere contro un uomo in una sfida fisica punto. Poi vedere tutti i miei amici sorpassarmi di anni luce in altezza non aiuta can la mia autostima. Eppure io sono alta, 1.75 (14 anni) semplicemente perché in media gli uomini sono più alti delle donne. E fidati, tu non vuoi sentirmi parlare delle favolose mestruazioni. Il dolore allo stato a o è talmente elevato che devo imbottirmi di Buscofen, e mi mantiene sveglia la notte. Senza contare che non posso nuotare, o fare sport durante sto periodo, devo continuamente cambiare quelli che sono l’equivalente di pannolini e, se dico a qualcuno che non mi sento bene (indipendentemente da cosò) SUBITO mi chiedono se ho le mie cose… è davvero umiliante. Poi guardo mio fratello: alto, muscoloso, forte… mentre io non posso neanche andare a donare il sangue a chi ne ha bisogno con la stessa frequenza e quantità di un uomo!!
Io non mi sento un essere umano. Non mi sono mai identificato in questa specie insulsa e che non mi appartiene. Io sono un gatto. Non mi credete? Ora ve ne darò la prova. Miao.
allora, parlo da ragazza trans che ha saputo di tutti e due i casi, e sinceramente per quanto riguarda il discorso finale, non so quanto sia giusto il ragionamento, una persona come me, ovvero pre operazione e addirittura che non ha mai toccato un ormone, non ho nemmeno un metodo per sentirmi più femminile nella mia situazione, la ragazza ha ragione nel dire che molto dell'italia fa schifo, concordo, ma se non ho perso la mano nell'analizzare la mente altrui, il suo è un non sentirsi italiana, ne negli ideali ne nella cultura, e lei è liberissima di comportarsi e sentirsi come una giapponese, libera anche di trasferirsi in giappone e ottenere la cittadinanza, ma il comparare un tratto di una persona, come la nazionalità, ad una persona in se per se (dato che nella società odierna, il sesso non è un tratto, ma è la base della persona stessa), è abbastanza sbilanciato, io combatto ogni giorno con sensazioni che se non fossi abbastanza forte mi porterebbero all'autolesionismo, anche lei combatte ogni giorno con se stessa, ma ha delle consolazioni, ci sarà chi la capirà, chi la chiamerà già come vuole, come fanno alcuni (davvero pochi) con me, ma lei può perdersi in un mondo bellissimo, anime, manga, giochi e canzoni di produzione giapponese, perché è una cosa totalmente sua, il concetto stesso per quanto mi riguarda e che io mi senta, sia, e sia vista come una ragazza da tutti, sempre, e sinceramente mi sento abbastanza male quando viene detto che le donne trans, sono donne trans, è una cosa molto delicata, noi non saremo mai volute essere ciò che siamo, e molte di noi non cambiano nemmeno, e per quelle che hanno vinto la guerra, il sentirsi dire cose tipo "quella ragazza un tempo era un uomo" o anche la più semplice parola "travestito", è una pugnalata al petto, sotto molti aspetti, perche non ci saremmo scrostate quella parte maschile di dosso, mentre per lei, possono dirle che ha origini italiane, ma sarà giapponese sotto tutti gli aspetti, non sarà "trans giapponese". il succo del discorso è il fatto di paragonare due cose da livelli molto separati, forse l'impegno è lo stesso, forse anche il dolore, ma non la gravità del fatto, chiunque senza paura può andare in giappone e vivere li, diventando giapponese, anche senza tropppe difficolta (basta vedere marco togni, per esempio), al massimo a livello economico, forse estetico, ma per persone come noi ci sono troppi fattori, noi stesse, analisi psicologiche che potrebbero portarti a fare dubbi inutili, a farti sentire sbagliata e insicura, per poi passare un percorso senza fine di cambiamento con troppi effetti collaterali anche sulla mente, tralasciando che, non è raro essere chiamate "gay sotto copertura" o cose del genere, che spesso criticano i nostri motivi, certo, anche lei potrebbe avere motivi molto importanti che vengono screditati, ma nella base stessa, i motivi hanno due pesi estremamente diversi, si, siamo nel torto nel criticarla, ma anche lei è molto spinta, forse tropo spinta, in tutto ciò, quelli nel torto siamo noi, è chiaro, ma l'esagerazione che viene applicata al "trans nazionalismo", non è molto corretto, un pò per tutti
Ma perché le persone non iniziano a sentirsi cittadini del mondo? Io sono nato in Italia, da genitori Tunisini. Compiuti i 18 anni ho fatto la richiesta per la cittadinanza, al tempo abitavo in un paesino nella valle Brembana, in provincia di Bergamo, purtroppo nonostante fossi nato e cresciuto in Italia integrandomi perfettamente(opinione comune dei miei coetanei) la signora del comune ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote. Continuava a mandarmi ovunque per recuperare documenti che dessero la prova che fossi vissuto in Italia per tutti i 18 anni della mia vita, ma va beh nessun problema avevo recuperato tutto, notavo che ogni volta che recuperavo quello che mi chiedeva si dispiaceva. Dopo averle portato la prova di essere vissuto per tutti i 18 anni in Italia(certificati scolastici, medici etc) mi aveva chiesto la mia cartella clinica del mio primo pediatra, vi lascio immaginare la difficoltà che ho avuto per recuperare documenti di 15/16 anni prima dato che era tutto materiale cartaceo, al mio ritorno in comune mi guarda e mi dice che non c'era bisogno di portargliela, a quel punto ci avevo avuto una discussione accesa, dove comunque non le avevo mai mancato di rispetto, mi ero limitato ad evidenziare la realtà, cioè che io ero nato e cresciuto in Italia, e che l'Italia fosse la mia unica casa e l'Italiano la mia lingua madre, solo lottando con tutto il mio impegno riuscì ad ottenere un mio diritto. Alla fine ottenni la cittadinanza Italiana ma in fin dei conti era solo un pezzo di carta, purtroppo tutt'oggi non mi sento Italiano e purtroppo mai mi sentirò Italiano nonostante amassi questa lingua e questo paese molto più di parecchi Italiani. Questo lo capisco da come mi ha trattato la polizia nel tempo, addirittura una volta pensarono che avessi la carta d'identità falsa, un'altra volta ebbi una rissa con uno e quando ci arrestarono entrambi un poliziotto voleva avviare la pratica di espulsione, quando mi disse che forse sarei stato espulso risposi come mai? E lui mi disse perché ero straniero e che dovrei sempre comportarmi bene anche a costo di venir pestato, solo a quel punto scoprì che ero Italiano ed era molto dispiaciuto, insomma non lesse nemmeno la mia cittadinanza sulla carta d'identità, decise già dal nome che forse ero uno straniero da rimpatriare. Ma non è solo questo, molta gente nonostante fossi bianco mi ha chiamato negro(o meglio, come dicono a Bergamo "niger".) e tante altre belle cose. Non me la sentirò mai di sentirmi un fratello di certi elementi razzisti, quindi ho deciso di essere un cittadino del mondo, perché nonostante certa brutta gente questo mondo è e rimarrà stupendo, e pure in mezzo alla merda ci sarà sempre gente che è come un bellissimo diamante, anche in mezzo alla merda un diamante resta sempre un diamante. Porterò sempre nel mio cuore le belle persone che ho conosciuto e i ricordi avuti nella mia bellissima Italia. Per me non esistono confini nella mia testa , i confini e le nazioni sono un male a cui non darò mai peso per non avvelenarmi l'anima.
@@masterjunky863 da tutto quello che ha scritto hai capito questo? Non hai capito che i confini creati dall'uomo sono innaturali e creano inutili divisioni?
@@jasmineperry387 I confini politici sono immaginari e creati dall'uomo, le etnie invece esistono e si possono studiare scientificamente. Ad esempio un comasco e un lagunese, anche se politicamente sono di due stati diversi, di fatto sono parte della stessa etnia, ovvero quella insubre.
Sono d'accordo con l'ultima parte del video, anche perché è abbastanza la mia idea, secondo me non ha senso farsi interventi per cambiare sesso o nazionalità in generale (per non parlare degli interventi di chirurgia plastica per "migliorare" l'aspetto), per me se ti senti un'altra cosa va già bene così, farsi l'intervento è solo un modo per dimostrarlo a gli altri, e quindi non ha senso, ripeto, secondo me
Non sono molto d'accordo con la parte finale, in questo caso (come in quello di Oli London) si tratta di "Mi piace il Giappone per gli anime" oppure "Mi piace la Korea per il k-pop", per me sono semplicemente delle futili motivazioni... Capisco perfettamente il voler cambiare sesso perché effettivamente se sei un uomo o una donna o come meglio ti identifichi in un corpo che non ti appartiene e ciò può risultare in un forte disagio, ma ridursi a dire "Voglio andare in Giappone per gli anime" non mi sembra una motivazione valida per fare operazioni invasive che comunque lei è libera di fare in quanto una sua scelta, secondo me le persone che vogliono fare questi cambi di "razza" o di "nazionalità" ecc ecc si beccano l'odio da tutti per diversi motivi; Se vuoi vivere in un altro paese perché senti che ti appartenga di più che il tuo ci può pure stare ma il problema subentra quando riduci tutto al "Mi sento giapponese quindi voglio andare in Giappone a farmi gli occhi a mandorla" dimenticando tutta la cultura, storia, processo evolutivo del popolo ecc ecc, limitarsi a dire "mi sento giapponese perché guardo anime e manga" e "voglio gli occhi a mandorla" oltre che essere abbastanza futili come motivazioni ma che possono comunque portare "pace" al suo animo sono anche abbastanza razziste in un certo senso, basterebbe integrarsi nella comunità giapponese o quel che sia invece di ridurre tutto ad una questione di "occhi a mandorla", secondo me è anche per questo che queste persone vengono odiate, se in un qualsiasi futuro io dovessi per forza di cose non trovarmi più bene in Italia e dovessi cambiare paese avrei delle motivazioni più serie della ragazza in questione per questo secondo me ti becchi odio (INGIUSTIFICATO in ogni caso perché è sempre odio e non fa mai bene) da entrambe le parti sia dal paese che ti ha ospitato sia da quello che ti dovrà ospitare. In ogni caso è un argomento troppo complesso da discutere in un commento su YT e si potrebbe aprire un discorso molto lungo in ogni caso lei è libera di fare quel che vuole e le auguro di riuscire a raggiungere il suo obbiettivo, ma soprattutto le auguro che non torni mai sulle sue scelte e che sia sicura al 100% delle sue intenzioni perché potrebbero essere scelte irreversibili o scelte che nel bene o nel male ti cambieranno la vita per sempre. Voi cosa ne pensate invece? Io la penso così però vorrei anche qualche altro parere per avere diversi punti di vista
Cara mia sono stato 13 volte in Giappone e ti posso dire che non importa quello che sentì di essere, tu non sei giapponese e non lo sarà mai. Ottenere la cittadinanza (cosa molto difficile) non cambia le cose :)
Quando prendi cittadinanza significa che sei campato la 10 anni e così vieni naturalizzato giapponese ma nella tuo ci sarà sempre un segno di italianità iniziando per il luogo di nascita
Poi io ho visto che la puoi anche comprare ma costa un fottio
@@biga1882 sicuro? Non ha senso. In Giappone sono realmente arrivati a tanto?
@@antoniodecarli2851 no lo puoi fare con molti stati, mo controllo
@@antoniodecarli2851 allora si può acquistare imbase a certi requisiti
@@biga1882 non in Italia.
Vivo in Giappone da 7 anni e dico: probabilmente non supererebbe il secondo anno.
Conoscere il Giappone tramite gli anime e aspettarsi il paese dei balocchi è la via più rapida per tornarsene a casa. Il Giappone è un paese duro che tende ad eliminare la libertà altrui.
In 7 anni ho visto tanta gente arrivare qui come lei, con gli occhi sbrilluccicanti di speranza e andarsene poi via, 1/2 anni dopo completamente annullati, incazzati con il paese e gli abitanti.
Già con quei piercing ad esempio, non troverebbe lavoro manco in una pescheria 😏
Pensa che paese chiuso mentalmente... Beh in effetti c'è un tasso di suicidi altissimo che cavolo ci stai a fare la mah sarai masochista.
la cosa che mi fa ridere é la frase "conoscere il Giappone tramite gli anime" chi ha detto che conosce il Giappone tramite gli anime? Poi scusami se tu ci vivi da 7 anni perché lei non dovrebbe riuscirci a vivere? Non credo tu stia l'unico a viverci da molto tempo, certo questa ragazza ha insinuato il Giappone come il paese delle meraviglie ma non significa che non ci riuscirebbe a viverci per qualche anno. Come ad alcune persone non piace il Giappone ad altre che magari anche ci vivono piace, quindi non giudicate sensa avere una motivazione logica.
@@argentieri9873 Probabilmente perdo tempo a rispondere, ma hai tirato in ballo la logica e io sono un inguaribile ottimista.
Premessa, è palese che tu ti stia sovrapponendo alla ragazza perché, vuoi l'età o gli interessi, magari avete molte cose in comune. Ma se mi parli di logica mi aspetto che tu sia in grado di mettere da parte l'empatia; comunque salto subito alle conclusioni così sai già dove voglio andare a parare: emigrare è una merda e non è da tutti.
Per capire che di Giappone non ne capisce niente, è sufficiente fermarsi alla frase: andrò in Giappone e diventerò giapponese.
Ma accantoniamo la cosa, e risponderò a un paio di tue domande.
1) Come sai che conosce il Giappone solo dagli anime?
1.1 Durante il video viene letta una frase nella quale lei dice: "mi manca il Giappone come se fossi stata lì". Credo vi siano buoni indizi che indicano il fatto che non ci è mai andata.
1.2 Il nome che si è scelta "oharu" è un tipico nome da anime. Un nome che in Giappone non si usa mai. Esiste un dramma giapponese di questo cuoco che si chiama Bambino. Fa sicuramente effetto in Giappone, ma tu chiameresti tuo figlio "Bambino"? rispondo io: No.
2) Perché lei non dovrebbe riuscire a viverci?
2.1 Vivere in Giappone comporta dei requisiti minimi che lei, vista la giovane età, non possiede. Realisticamente, potrebbe venire qui come studente, provare a laurearsi per poi cercare lavoro e sperare di ottenere un visto.
2.2 Per poter fare percorso di cui sopra, servono soldi, tanti e un garante giapponese che firmi anche l'aria che respiri. Tutte cose non impossibili, ma nemmeno semplici da avere. È disposta a vivere per anni sulla soglia della povertà per potersi pagare gli studi? Se riesce, beh benvenuta nel club.
2.3 Il Giappone ha una società fondata sulla discriminazione. Vengono discriminati anche i giapponesi stessi, figuriamoci uno straniero e mi dispiace per lei, ma per quanto se lo senta non è non verrà mai considerata come giapponese. Ricordiamoci che la nazionalità non è la cittadinanza.
2.4 Lei parla di un po' di tempo, ma per poter diventare Giapponese di cittadinanza, servono almeno 10 anni. 10 anni nei quali devi resistere a tutta una serie di cose che fanno tornare a casa la maggior parte degli stranieri; quelli che restano? Bene o male tutti incazzati.
Posso scriverci un libro sull'argomento ma mi fermo qui perché è un commento su youtube.
Guardare solo le cose belle di un paese, in questo caso il Giappone, è la scorciatoia per fallire. Tu non hai la minima idea di quanti italiani simili a lei nelle intenzioni io ho visto arrivare contenti e tornare arrabbiati. Perché lei, che ha delle aspettative fuori di testa, dovrebbe essere differente da tutti gli altri?
@@cazudon436 capisco, posso solo darti ragione essendo che hai commentato dandomi risposte abbastanza concrete. E ti ringrazio anche per aver perso un pó di tempo solo per rispondermi, mi fa piacere che mi hai scritto tutto questo per farmi ragionare, mi scuso per averti dato torto.
@@cazudon436 mamma mia blastata proprio
Io voglio essere Giga Chad, dunque trattatemi come tale
Mi inchino signor chad
*alexa play can you feel my heart*
@@thedemon3270 ci può anche chiamare Vomo Sigma, reputo ciò che ha detto irrispettoso in quanto membro della comunità LGBTQDIJSAGFKR+++
@@Pandorso mi scusx signorx
@@thedemon3270 voglio le lettere maiuscole, altrimenti ti denuncio per incitamento all'odio
Da amante del Giappone, ed essendoci stata due volte (primo viaggio 40 giorni a studiare e secondo viaggio 36 giorni in giro per il paese praticamente da sola), posso solo dire che questa ragazza non ha ancora idea di cosa sia il Giappone.
Il Giappone è... Semplicemente un paese. Punto. Non è una specie di manga wonderland, è un paese con pregi e difetti esattamente come l'Italia, la Spagna, Germania e tutto il resto del mondo.
Se andasse a vivere in Giappone, questa ragazza non sarebbe comunque felice, ma ne resterebbe profondamente delusa.
Nell'ambito lavorativo per le donne purtroppo c'è una grande disparità, sia a livello di salario che di disponibilità del lavoro.
Inoltre, per quanto tu possa volere la cittadinanza giapponese, per i giapponesi saresti sempre una italiana che vive in Giappone, niente di più e niente di meno.
Inoltre la lingua almeno all'inizio è un enorme ostacolo, perché come ti fai assumere se non capisci e non ti fai capire?
Insomma... Mi sembra che questa ragazza abbia visto il Giappone tramite lenti rosa, ma io la lascerei partire, affrontare tutto il percorso per trasferirsi e le lascerei fare le sue esperienze. Se prende la musata contro il muro, magari decide di rimanere comunque ma stavolta essendo consapevole di trovarsi in un paese qualunque.
Meraviglioso e splendido, ma un paese qualunque con pregi e difetti.
Sembri avere un canale interessante. Iscritto.
@@cogan3845 ti ringrazio moltissimo! 😊😊
Un paese in cui il singolo individuo non conta nulla, sei uno dei tanti ingranaggi che serve per far funzionare il paese, se non riesci a dimostrarti utile sei feccia, questa è la mentalità della loro società, il lavoro è tutto, devi essere costante, niente giorni di malattia o rischi di essere già sostituito, non mi stupisco come il fenomeno degli hikikomori, dell'alto tasso dei suicidi, degli orari lavorativi più alti al mondo si siano generati in un paese del genere. Non considerando poi della figura dello straniero, di aneddoti di esperienze negative vissute da stranieri nel paese del Sol Levante son tante, non tanto per razzismo di per sé, non è neanche minimamente la causa principale. E' un paese che riesce a farsi bello agli occhi del mondo attraverso gli anime, videogiochi e cibo, su cui non ho di certo da ridire, ma si discostano dalla loro realtà, se poi volessimo anche fuoriuscire un po' dal tema e scavare più affondo sembra che il mondo intero si sia dimenticato anche chi fossero i giapponesi durante la seconda guerra mondiale, crimini di guerra che neanche i tedeschi sono riusciti a tener testa e che non hanno mai pagato. Ha i suoi lati positivi da cui altri paesi dovrebbero prendere spunto sicuramente, è un bellissimo paese da visitare, ma da viverci? meglio starci alla larga.
Questi se andassero a "vivere" (anche temporaneamente, tipo vacanza) in giappone, tornerebbero fortemente turbati. Ammesso che tornino eh.... Perchè con quegli atteggiamenti in quei paesi "vai poco lontano", per dirla abbastanza chiara :D Un po come quelli che osannano la Cina, ma non ci sono mai andati... Eh cavolo, tornare a casa vivi è già un traguardo non da poco, specialmente avendo "certi modi di fare"... PS: Piccolo appunto... questi personaggi, una volta scesi dall'aereo, quando si rendono conto che in Cina non gli funziona più nessuna app sullo smartfonino, iniziano a piangere con crisi isterica e a disperarsi... gli tranci la connessione e diventano delle amebe... buon viaggio ragazzo/a 😀)
Non vorrei tornasse anche con dei problemi, visto com'è focalizzata sul Giappone, tanto da farne una fetta considerevole della sua personalità. Quando vede quanto è diverso il Giappone reale da quello che si è immaginata quella considerevole fetta di personalità potrebbe crearle un vuoto abbastanza pericoloso per la sua salute.
Il concetto stesso di "trans-raziale" è sbagliato... è tutto sbagliato. Se rinneghi il posto da cui vieni, basta andartene e inserirti nel posto che ti piace di più. A me sembra solo che certe cose, in questo periodo storico, si stiano prendendo in maniera troppo esagerata. Qui non si parla di LGBT, ma di gusti soggettivi e di valori, quindi vedere il fenomeno migratorio come un passaggio fisiologico forzato mi sembra un po' una porcata. Inoltre, solo a me sembra un po' razzista il fatto che per diventare giapponese vuole farsi gli occhi a mandorla? Ok che i giapponesi sono così, ma avere gli occhi di una certa forma non ti fanno giapponese.
Bhe sul fatto del razzismo hai tutto il mio assoluto sostegno
Hai ragione sul fatto che avere gli occhi a mandorla non ti rende giapponese, ma perché sarebbe da razzisti?
È un dato di fatto che hanno gli occhi a mandorla, e da un punto di vista estetico ti aiuterebbero a sembrare più giapponese. Ovviamente operarsi per un motivo del genere è sbagliatissimo, ma il razzismo che cazzo c'entra?
@@sgravatoimpazzuto2539 è che stai attribuendo una caratteristica fisica ad una nazionalità, che è fatta di ben altro, lingua, letteratura, tradizioni, miti, cultura, cultura culinaria, arte.
Insomma, una nazione non è fatta di occhi a mandorla, o pelle chiara o scura, e quindi se vuole diventare giapponese, cosa sbagliata, ben altro.
@@mattiaburbano323 infatti qui si pone il problema tra etnia e nazionalità;se si riconoscesse asiatica, il suo comportamento non potrebbe essere ritenuto razzista, in quanto l'etnia è un attributo biologico. Una nazionalità invece è composta da aspetti antropologici:
Nazione
Cultura
Tradizioni
Lingua
Tutti aspetti creati dall'uomo e che non possono essere intrinsechi nella persona.
@@shanks9033esatto!
Fosco Maraini, un famoso linguista italiano (quello che ha inventato la poesia del lonfo) è forse l'italiano più nipponico mai esistito e anche lui tramite un "intervento chirurgico". Durante la seconda guerra mondiale lui, assieme alla sua famiglia ed altri italiani, vennero internati in un campo di concentramento giapponese per aver rinunciato a prestare giuramento alla repubblica di Salò. Passó momenti durissimi assieme alla sua famiglia, erano denutriti e maltrattati. Un giorno, preso dalla disperazione afferrò una mannaia, e, davanti allo sguardo attonito di tutti e di fronte ad un ufficiale, si taglio il mignolo. Si trattava di un antica usanza giapponese conosciuta come yubikiri e consiste nel privarsi di un dito per riaffermare il proprio onore quando quest'ultimo è compromesso. Da allora tutti i giapponesi del campo iniziarono a trattare non solo lui, ma tutti gli altri italiani del campo, con più riguardo rispetto alle condizioni disumane in cui erano tenuti, riuscendo ad integrarsi all'interno di quella realtà. Fosco non solo ha assimilato la cultura giapponese, ma vi ha preso attivamente parte.
ruclips.net/user/shortsskz9odeewpc?feature=share
e quindi?
"fosco non solo ha assimilato la cultura giapponese, ma vi ha preso attivamente parte". Mi sa che hai ingigantito un po il succo del discorso. Fosco ha effettivamente compiuto un gesto di grande spessore culturale è vero, ma perfavore non diciamo cazzate. Da lì in poi cosa pensi abbia fatto? Insegnato giapponese ai connazionali? Mangiato con le bacchette perché era diventato giapponese? E ancora, si inchinava quando invontrava qualcuno perché ne aveva voglia? Ma che cazzata è quella che ho sentito. Se io mangio arabo non sto prendendo attivamente parte alle usanze tipiche arabe, sto semplicemente mangiando arabo. Prendere parte a un qualcosa richiede continui sforzi e soprattutto la determinazione e voglia di quel qualcuno a portare avanti le varie idee proposte da quel movimento culturale (o in questo caso stiamo parlando di una nazione). Se ora mi dici che fosco ha fatto tutto ciò qua sopra, impegnandosi di sua volontà allora va bene. Ma se ha compiuto un gesto disperato per continuare a sopravvivere non ingigantire il messaggio delle sue azioni. Fosco era imprigionato, non era lì per sua scelta.
Di certo non serve tagliarsi un dito, ma considerarti giapponese perchè ti piaccino gli anime mi sembra una cazzata.
@@awesomeawesomeawesome tra L altro i personaggi dei manga sono tutto tranne che giapponesi
Quanto mi aspettavo un video del genere. Per tutti coloro che pensano che il Giappone sia solo anime, robe carine ecc... allora non hanno capito proprio nulla. Anzi, da persona che si appassiona delle cultura asiatica in generale consiglierei di vedere come vivono e anche di quanto siano un popolo chiuso. Se il loro tasso di suicidi è alto ci sarà un motivo.
Ma che vi posso dire, date il benvenuto all' Oil London Italiano
Si ma alcuni weeb sono troppo fissati con l'idolatrare il Giappone per accorgersene
@@lamiawaifuedonovan6094 persino cicciogamer ahahahahah
Sono stra d'accordo con te , sono un appassionato anche io e penso che per molti ci sia più accanimento che passione.
Devo dire che molto spesso mi trovo in imbarazzo a dire che vedo anime o che faccio il fumettista a causa di questo steriotipo, penso che sia un problema personale , tu cosa ne pensi?
Anche secondo me, visitare il Giappone da turisti è bello, ma viverci non so quanto sia meglio dell'Italia
Dillo alle ragazze dell'artistico
Tweener ormai ti seguo da un anno e posso dire con sincerità che tu sei il mio canale preferito perché racconti le cose come stanno senza se e senza ma
Non so sugli altri siti ma su youtube fa video da meno di un anno, mi sembra 7/8 mesi (controllerei ma sono pigro)
@@Il__Signore eh lo so non volevo fare il preciso
Anche se alcuni video li ha cancellati
Il fatto che è già quasi un anno mi fa pensare come questo periodo mi stia scivolando tra le dita.. VOGLIO TORNARE AL PRECOVID
@@Il__Signore ha creato l'account il 27 febbraio 2021
Sono un Nord, nel senso, mi sento un Nord quindi lo sono.
Sono appassionato di the Elder scrolls, sono proprio un Nord di Skyrim.
Badate, non mi sono appassionato solo giocando a The elder scrolls e guardando gameplay, ma studiando anche il draconico, la geografia, cultura e storia di tutta Tamriel.
Voglio ed esigo la nazionalità di Skyrim!
Nessuno può impedirmelo, se no, come sono solite fare le persone che sostengono le proprie idee rivoluzionarie su Twitter o tiktok, vi urlo in faccia, e vi assicuro che i miei urli scatenano tempeste.
Adoro sto commento ahahahahhahahahahahahahahah
Ho le lacrime
Dovakhin!!!!ecco xk ho sentito un terremoto tanto tempo fa,i barba grigia ti hanno convocato!!.Anche io anni fa ho fatto tutti i 7000 scalini fino al santuario di hrothgar alto,molto bello,ma che fatica oh
Ciao tweener, io penso che ci sia un'immensa differenza tra transessualità e trasrazialità, visto che la prima, come detto da te nel video, è una conseguenza se così possiamo dire della disforia di genere mentre la trasrazialità, presa come dai soggetti che ci hai mostrato, è l'equivalente di cambiare leggermente skin e spawn visto che noi italiani siamo nati e cresciuti con un modo di pensare, degli ambienti ma soprattutto una cultura diversa che non è sicuramente trovabile in India così come la cultura indiana non è trovabile da noi, la nazionalità non è una cosa che si cambia facendosi gli occhi a mandorla, rifacendosi gli zigomi o cambiando nome ma è qualcosa che abbiamo sin dalla nascita e che ci appartiene, ci distingue e ci identifica come popolo riunito sotto uno stesso stato.
Spero di non essere stato troppo logorroico e in caso scusate a chi stia leggendo questo commento
Figurati, ho compreso quello che intendi e sono abbastanza d'accordo, è vero che basta cambiare paese ecc. ma se io mi sentissi davvero, ad esempio, giapponese, amassi la loro cultura e fossi estremamente patriottico (per la loro nazione) l'idea di essere diverso da loro, di andare là ed essere "l'italiano che vive in Giappone" così come spesso vengono considerati da alcuni adulti gli immigrati o i loro figli: "nigeriani che vivono qua". Non credo che a tutti piacerebbe la cosa ma, ripeto, capisco quello che intendi, non è detto che tutti i transrazziali sentano l'urgenza di cambiare corpo, se volessi andare in Germania potrei farlo senza per forza farmi i capelli biondi o cose così, come Dreyfus (nato nell'Alsazia che la abbandona quando diventa tedesca perchè si sentiva francese).
@@lorec73 Farsi notare... forse, forse è anche per avere il piacere di parlare di sesso in pubblico. Pensa a 151eg (non so se lo conosci) non mi pare che sia un esibizionista, ma ogni tanto un video sul tema lo fa.
Io mi divertirei a farlo, anche se sono sadico e quindi se lo facessi uscirebbero racconti gore dove verrei rinnegato dalla comunità lgbtq+ e usato come propaganda cattolica contro i primi. Ahah, mi divertirei parecchio però.
Vabbè ci sono persone che mutilano il proprio corpo per assomigliare a una donna, alla fine farsi gli occhi a mandorla è una cavolata rispetto a mutilare il proprio corpo per assomigliare a ciò che non si è.
@@anonimo6603 okay, non so se tu sia parte dei degenerati che devono essere bruciati (ovvero tutte le lettere che vengono dopo LGBTQ) o solo psicopatico ma il tuo commento mi ha divertito
@@michelecastellotti9172 Il sadismo dovrebbe rientrare nel Kink, quindi ufficialmente faccio parte della sfilza di lettere dopo il plus.
E pensa ci sono giapponesi che vogliono essere altra gente per il fatto che lavorano troppo.
Ecco cosa succede ad essere delle fangirl anime estremista yaoi
Concordo con te, molte persone riducono un'intera cultura secolare agli anime, con conseguenza che chi vede gli anime tramite stereotipi("robe da bambini")continuerà a vedere male chi invece come me e tantissime altre persone adora gli anime e si appassiona alla vera cultura giapponese
si certo adesso è colpa degli anime se esiste gente malata come lei
@@gixrgia3107 No,non è colpa degli anime,è colpa delle persone che prendono gli anime e li prendono come punti fissi,come se fosse il paese in questione reale
Una volta ho conosciuto un ragazzo russo, di colore, con l'aspetto asiatico, che parlava italiano. Si identificava come umano
Io però ho una enorme domanda, ma questa ragazza sa leggere e scrivere in giapponese? E saprà anche parlare in giapponese?
O si renderà conto che, quando andrà in Giappone, ed una persona parla e non compaiono i sottotitoli, tornerà subito a casa?
Dubito fortemente di ciò... Scusa, volevo dire
ええええ、多分彼女は全然日本語を出来ます
Cazzo, ho sbagliato
出来ません non 出来ます
Scrivi ancora “pk” ma quello pessimo è il tuo giapponese 🤔
Nel tempo che risparmi abbreviando che fai? Mangi sushi?
@@matteotedde804 non serve andare a dargli contro, ognuno ha le proprie mancanze. Riguardo a Biga, se devi correggere qualcosa, assicurati prima che questi punti siano rispettati:
1 - indica che cosa è sbagliato
2 - la posizione esatta dove è sbagliato
3 - il motivo del perché è sbagliato
La frase che ho scritto vuol dire
"Tabun kanojo wa zenzen nihongo wo dekimasen"
Cioè
"Probabilmente lei non sa parlare giapponese per nulla"
Ora controllo anche il kanji che hai scritto tu e provo a capire che senso intendevi
@@biga1882 woops, ti ho risposto senza il tag, controlla nei commenti
Io la vedo in una maniera molto semplice.
Nella vita non hai un menu di creazione personaggio. Sesso, razza, area geografica, famiglia di origine ecc... Sono cose che non puoi decidere. Tu SEI quel che nasci. C'è chi accetta questa realtà e decide di lavorare su ciò che davvero può cambiare, ovvero interessi, personalità, valori, passioni ecc...
E poi, invece, c'è chi tenta di scappare dalla realtà, nascondendosi in un castello di illusioni e dolci bugie, andando contro ogni logica e ignorando realtà fisiche, biologiche, genetiche, chimiche, culturali, geografiche, ecc... Pur di crearsi un personaggio che più li aggrada. Tra l'altro finendo per trascurare ciò che davvero conta, la crescita individuale come persona.
Esatto, il tuo è uno dei pochi commenti sensati
Le realtà culturali e geografiche etc non hanno alcun senso logico, siamo noi esseri umani a dare un valore ad esso..perché alla scienza che tu provi a cambiare sesso o razza non gliene frega niente. Dici che la nazionalità non la puoi scegliere te, che ti viene affidata alla nascita etc ma in realtà questa è solo un construtto sociale fatto dalla nostra mente.🤷♀️
@@piakrut3476 Quindi stai dicendo che le persone che vengono dal Burundi sono uguali a noi? Il tuo modo di essere e le tue caratteristiche si formano in base alla cultura e all'area geografica in cui ti trovi, sono dati di fatto. Questa ragazza non sarà mai giapponese, e prima lo capisce meglio è per la sua psicologia
@@Andre-pq6kn certo che sono uguali a noi, sono esseri umani che non hanno nessuna differenza tale da poter essere considerati ‘razza’ quindi mi stai dicendo che i ragazzi biondi sono diversi dai ragazzi mori? Uno del burundi che vive in Italia può considerarsi Italiano, perché come ripeto le etnie e nazionalità sono aspetti sociali che non hanno nessuna logica dietro così come le lingue.. anche la matematica è un concetto sociale che noi esseri umani abbiamo creato per riuscire a spiegare ciò che ci circonda, così come è un concetto sociale dare un nome a qualsiasi cosa. Preoccupatevi del riscaldamento globale al posto di qualcuno che vuole cambiare nazionalità
@@Andre-pq6kn le caratteristiche di cui tu parli, nero, occhi azzurri, bianco etc si sono causate dalle aree geografiche, dalla chimica, biologia..
Ma ciò che noi definiamo è un concetto sociale. La scienza non riconoscerà mai l’essere giapponese o italiano, sono stati sociali e basta
Il problema di questa ragazza è che non ha la minima idea di come sia realmente il Giappone e i difetti che abbia, lo idealizza ed è su questo che sbaglia ma per il resto sono cazzi suoi, ognuno può far qual che gli pare. Un soggetto transessuale può essere riconosciuto come donna, lei è un pò difficile che a vederla così la si associ ad una giapponese
È per colpa di gente così che noi appassionati di anime siamo visti con sospetto
no, è anche per colpa di fanatici giapponesi, cosiddetti jappo-minchia, che devono dare del "normie" a chiunque sia diverso da loro, insultarlo anche in altri modi e dirti altri tanti complimenti
@@tutubbo vero
Che schifo gli anime
@@domelupu meno male che te sei bello
@@matteocamerin7694 come hai fatto a sapere che voglio diventare giapponese 😱
Bellissima riflessione finale, hai riassunto il mio pensiero perfettamente negli ultimi minuti del video
Grande slim mi vendi qualche arma?
Ciao Slim hai qualche arma Megacorp a buon prezzo?
Oh merda credevo fossi morto
Beh visto che non lo sei ho due cose da dirti
1: bel commento
2: mica c'hai qualche arma da vendere?
Quella in cui dice che viviamo in uno strano periodo storico concordo: ricordiamoci che non si può più dire signori e signore in aereo perché è transofobico
@@yoduro4300 nono io intendevo l'ipocrisia del incoraggiare i transessuali con l'identitá di genere ecc... e nel mentre stranirsi sull'identitá "razziale" come questa ragazza
Ho perso fiducia nella umanità fin troppe volte...
Non so se ho fiducia da perdere ancora
Idem.
Benvenuto fra le persone normali
Madonna, questi ragionamenti sul Giappone li facevo quando avevo 13, massimo 14 anni. Pensavo di sapere tutto tramite gli anime, ma poi son cresciuta e mi sono informata meglio. Al massimo andrei a visitarlo come paese, ma viverci sicuramente no. Verrei vista male anche solo per il fatto che son tatuata probabilmente. Sicuramente è un paese meraviglioso, di cui apprezzo molte cose (la mitologia soprattutto), ma di difetti ne ha eccome. Per come sono io a livello emotivo che già soffro d'ansia Sicuramente mi prenderei un esaurimento nervoso dopo pochi mesi.
Anche io ho un'esperienza simile: dopo aver giocato a Ghost Of Tsushima ho deciso di andare in Giappone vestito da samurai ad uccidere i mongoli
Ahahaha
Te lo giuro, potevo attendere a qualsiasi persona che potesse parlare di questa persona, ma che lo hai fatto te, mi rende veramente felice!
C'è una cosa che gli occidentali non hanno compreso del giappone, forse la più importante, il giappone è un paese storicamente xenofobo che ha basato la sua esistenza sull'isolamento dalle altre nazioni fino alla prima guerra mondiale, prima del 1900 se entravi in giappone senza un valido motivo economico/politico era molto probabile che venissi ucciso da qualche abitante locale. Il giappone ha ereditato questa mentalità che tutt'ora si applica (senza violenza per fortuna) con la discriminazione totale di chi non è nato da genitori giapponesi, quindi in poche parole sono inutili tutti gli sforzi che farete, se non avete entrambi i genitori giapponesi, per loro non lo sarete MAI
Vero
Non solo sono chiusi agli stranieri, ma sono chiusi anche tra di loro
Per queste persone l'Oriente è k pop anime unicorni e fiabe, non ci arriveranno mai
Per dare del contesto ancora più preciso al tuo messaggio...
Con l'inizio dell'unificazione del Giappone da parte di oda nobunaga (processo del tenka fubu) e in particolare con l'ascesa di Toyotomi Hideyoshi, il Giappone ha cominciato a dubitare fortemente degli scambi che avvenivano a Nagasaki, città praticamente data ai gesuiti portoghesi per l'instaurazione del commercio con l'Occidente. A causa dei tentativi abbastanza palesi dei gesuiti di convertire i giapponesi e cercare quindi di farlo diventare una colonia (come nelle filippine), i giapponesi e in particolare sotto il periodo tokugawa (amministrazione di Tokugawa Iemitsu), vennero messe al bando quasi tutte le comunicazioni con gli altri stati, tramite le regole del "kankin" (non so se "kainkin" o "kankin", ora mi sfugge), permettendo solo alla East India Company di poter interagire commercialmente col Giappone. Con calma vengono alleviare delle regole, ma fino alla instaurazione Meiji, resteranno molto strette, e anche dopo avranno comunque molte restrizioni. Dopo questo pippone sul mio esame di storia, ci tengo a dire che il Giappone è da centinaia di anni xenofobo e sta cambiando solo ora, e con molta calma.
Aggiungo: sono razzisti anche con i "ritornati" (giapponesi nati da genitori giapponesi in Giappone che sono andati a studiare all'estero per qualche anno da bambini/ragazzini e poi tornano). L'ho visto sul canale di un ragazzo giapponese al quale è andata proprio così. Quindi figuriamoci!
Credo siano due cose diverse, i transessuali vogliono appartenere ad un diverso genere, e non c'è altro modo che tramite delle operazioni che ti rendono effettivamente di un altro sesso, tuttavia esistono metodi per cambiare nazionalità, ti basta soddisfare i requisiti di un determinato paese per ottenere effettivamente la cittadinanza ed essere un cittadino a tutti gli effetti, la cosa che si critica a queste persone è che credono di dover cambiare i propri tratti somatici per avere una determinata nazionalità. Nel caso dei transessuali i trattamenti chirurgici sono necessari poiché il sesso è strettamente legato ai tratti fisici dell'individuo, mentre la nazionalità è totalmente scollegata dall'aspetto dell'individuo.
Non credo che la gente ridicolizzi la ragazza in questione perché vuole cambiare nazionalità quanto perché non vuole farlo imparando la lingua e la cultura ma vuole farlo cambiando i propri tratti somatici.
@Foxy Downguard no ovviamente.
Le operazioni chirurgiche non ti fanno cambiare sesso.
Non esistono tecnologie del genere, cambi solo la parte estetica del corpo con ormoni estrogeni per avere mantenere un aspetto mascile ed estrogeni per il femminile,
E bisogna fin che vive, assumere tali ormoni.
Il discorso è un fatto di genetica
Non si può cambiare sesso con la chirurgia
Il fatto che questa ragazza vuole essere giapponese rifacendosi la faccia per sembrare "asiatica".
Due cose non sono legate
Essere giapponese è o un fatto di cittadinanza o una questione etnica-culturale per capire, un giapponese può essere benissimo un ragazzo adottato dall'Africa in giovanissima età, apprenderebbe la lingua e la cultura nipponica, lui sarà anche di origine (luogo di nascita, discendenza o corpo/aspetto) africana ma culturalmente uguale a un ragazzo nato e di origini giapponesi.
Il fattore aspetto non centra nulla sulla questione giapponese,
Come il caso del sesso è sempre legato al fattore genetico, anche se si facesse un intervento per sembrare asiatica quindi avere elementi estetici corporei legati a questa varietà genetica il problema che non ne farebbe perché non può cambiare i suoi geni. È come prendere di cambiare il colore naturalmente dei capelli, li puoi dare la tinta ma non puoi far crescere i tuoi capelli con la tinta che voi tu.
In sostanza si, si possono equiparare
L'unica cosa che sono diversi che nel 2015 la disforia di genere viene dalla medicina internazionale declassificata da malattia mentale a un disturbo,
L'altra non accetta.
Ecco cosa cambia.
@@krasnyytsesarevich ovviamente non puoi cambiare geneticamente il tuo sesso, ma da un lato estetico, alla vista delle altre persone si può essere totalmente indistinguibili. Prendiamo l'esempio della tinta ai capelli, l'allele del gene "colore dei capelli" sarà sempre castano, ma se mi si presenta una ragazza bionda, che mi dice di essere bionda avrò difficoltà a sapere che in realtà è castana. Ciò che voglio dire è che sebbene non si possa cambiare sesso geneticamente si può far sì che la gente ti percepisca come una donna anche se sei biologicamente uomo. Mentre se mi si presenta una ragazza come il caso del video dicendo di essere giapponese, non posso essere al 100% sicuro che lo sia/non lo sia, posso esserne sicuro solamente in seguito ad ulteriori domande come quesiti di tipo linguistico o culturale.
@Foxy Downguard Ci sono infinite motivazioni per insultare le persone, a dire il vero.
@@AndreaXV sì ma é come un uomo mutilato per assomigliare una donna, puoi ingannarti fisicamente, se vedi una donna che si è fatta gli occhi a mandorla puoi facilmente scambiarla per un asiatica non capirai la provenienza precisa Ma puoi determinare che sia asiatica o che almeno i geni lo siano, un po' come le trans possono ingannarti s'è fatti bene, ovviamente la maggior parte dei trans è più semplice da capire dato che in molti non vogliono abbandonare,il proprio genitale natale che li rappresenta per il sesso che sono, perché ovviamente non esiste una donna col genitale maschile in natura 😁😁😁
Stai portando un tipo di format ancora non ben assestato e famoso in italia, e lo apprezzo tantissimo.
Anche lo speaking con i gameplay sottostanti fa il suo, keep on doin that
presto questi italiani conosceranno le Karen impazzite
Può anche farsi gli occhi a mandorla, ma possiede comunque un carattere somatico ereditato che equivale ai nostri tipi di occhi. Appunto per questo, se per lei essere giapponese sembra così facile non è così, perché se vuoi essere al 100% di una nazionalità che non fa parte del tuo continente, manca una cosa per essere completamente di una nazionalità, ossia l'etnia che è una cosa che non puoi cambiare.
Anche io quando ascolto "Take me home, country roads" ho nostalgia dell'Alabama. Anche se non ci sono mai stato.
Quello è genetico perciò tuo padre è anche tua zia
@Galyctis bravo, ma i commenti sbagliati fanno molte più risposte
"In vault 76,our future,begins"
Lol
Ma in take me home country roads parlano del West Virginia non dell’Alabama, quello è Sweet home Alabama
Onestamente l’argomento è infinitamente complesso, tuttavia per il momento ci possiamo affidare agli ambiti della scienza che descrivono questi fenomeni, quindi andrò per punti.
Punto 1: la transessualità, come tu stesso hai detto, riguarda la disforia di genere, mentre il voler cambiare nazionalità non rientra in nessun ambito psichiatrico. Pertanto accumunare le due cose, al momento, non lo trovo pertinente.
Punto 2: la moda di questi tempi consiste nell’essere chi si vuole essere a prescindere dalle apparenze, tuttavia cambi drastici di questo tipo richiedono un lungo percorso di sedute dallo psicologo, anche essere trans, per quanto oramai sia una cosa accettata, richiede che ci sia un lungo e costante confronto con lo psicologo, inoltre ci sono delle persone ( rari casi per fortuna ) che per attirare l’attenzione dicono di sentirsi nel corpo dal sesso sbagliato, ma ciò non toglie che la disforia di genere sia un fenomeno clinicamente provato.
Dall’altra parte abbiamo una ragazza che vuole essere giapponese senza mai essere stata in Giappone. Ad esempio un ragazzo di origini straniere che è nato e vissuto in Italia potrebbe volere essere considerato italiano e ciò sarebbe perfettamente giusto, difatti non parleremo di trans nazionalità(?) poiché il ragazzo è sempre stato in Italia e pertanto ha tutto il diritto di sentirsi italiano. Se la ragazza volesse sentirsi giapponese basterebbe viverci per abbastanza tempo da essere totalmente integrata. Tuttavia la sua scelta credo sia stata determinata dalla moda degli anime.
Punto 3: conclusioni. Io credo che il tuo discorso di accettare o ogni cosa o nulla abbia una pecca. Per quanto detto prima sostenere una persona che vuole fare una transizione di genere con alle spalle interminabili sedute lo trovo un modo per non far sentire sola la persona stessa. Di sicuro non bisognerebbe insultare la ragazza del video ma non vedo il perché si debba accettare anche lei come trans quando: non è mai stata in Giappone; non ci sono state delle ricerche che attestino la veridicità di questa condizione; una operazione non ti renderà mai parte di una comunità, integrarsi in quella comunità ti renderà tale. Quindi a livello logico non capisco perché se si supporta la transessualità bisogna supportare la trans-nazionalità(?), sono cose diverse da un punto di vista medico e logico. Se in futuro si troverà una condizione medica e clinica che corrisponde a questo caso a quel punto posso rimangiare quanto detto finora, ma fino a quel momento il discorso non dovrebbe avere contraddizioni.
P.s: il mio è un discorso a carattere generale, non sono particolarmente attivo sui social e non incoraggio né esalto la transessualità semplicemente ho storto il naso sentendo le ultime affermazioni e ho provato a dire la mia
Pienamente d accordo. Soprattutto anche io non mi trovo d accordo con il discorso finale in quanto si sta paragonando qualcosa di clinicamente provato e che esiste ovvero la disforia di genere con questa roba della nazionalità che trovo anche razzista perché il ragionamento è occhi a mandorla=giapponese. Cioè per entrare in una comunità bisogna avere determinate caratteristiche fisiche, il che riconduce al razzismo e all esclusione a parer mio. Poi come dicono in molti c'è questa concezione del Giappone come paradiso quando non si sa niente sul paese, ma visto che spopolano anime e roba fatta da lì allora è considerato la terra promessa cosa sbagliata ovviamente. Cioè il Giappone è un paese all avanguardia in molte cose ma arretratissimo in altre e molto gravi come diritti lavoratori, tassi di suicidi ecc
Anche perché (continuo qui) se uno vuole essere giapponese si trasferisce li e fine. Cambiare nome e caratteristiche fisiche è una forma di discriminazione e di mancanza di rispetto verso, in questo caso, i giapponesi. Seguendo questo ragionamento un nero che è nato qua, abita e lavora in Italia e quindi in teoria è italiano, in verità non lo è perché seguendo questa concezione dovrebbe diventare bianco e cambiare nome e ripeto che ciò è razzismo
@@loyd955 si esatto
Come mai il punto interrogativo è tra parentesi?
@@Blasius-bp7yy poiché non ero sicuro che si dicesse in quella maniera
Prima di dire quello che penso voglio raccontare una cosa che mi riguarda (in certi versi, purtroppo) personalmente:
La famiglia di mia madre è francese, che a loro volta è un misto fra Polacchi e Franco-Polacchi, che a loro volta (quelli Polacchi) vengono da un'etnia della Mongolia e in seguito (quelli Franco-Polacchi) sono anche loro provenienti dall'asia ma questa volta un po' da Paesi dell'est (come Est della Russia) e un po' da Paesi dell'ovest (come Laos/Cambogia/Vietnam).
Diciamo che l'unica parte "pura" italiana della famiglia è quella di mio padre, che non si è mai mossa dal nord Italia e abbiamo ancora lettere di parenti datante del fine '700, quindi da questo lato siamo sicuri di essere al 100% italiani grezzi e puri.
Premesso questo, proseguo con il racconto. La genetica ha fatto quello che ha dovuto e son venuto con molte caratteristiche orientali e con altrettante occidentali, con inoltre il dettaglio di avere la pelle mulatta.
Ottimo, dunque dove voglio arrivare? Voglio arrivare al fatto che pur essendo a tutti gli effetti italo-francese (o franco-italiano), posso fare qualsiasi cosa che in Italia mi dicono "ah ma da dove vieni?" e in Francia mi chiedono ugualmente "Eh ma da dove vieni?" seppur parli come prima lingua sia l'Italiano che il Francese.
Da ogni parte che mi giri, sembro troppo Italiano per essere Francese, o sembro troppo Francese per essere Italiano, o sembro troppo orientale per essere occidentale e infine sembro troppo occidentale per essere orientale.
Ci ho sofferto molto ma fortunatamente sono cresciuto, e ho iniziato a sbattermene i cogl*oni di quello che pensa la gente. Io ho sia la cittadinanza Italiana sia quella Francese perché linguisticamente e culturalmente sono più vicino a queste due nazioni (tralasciando il discorso burocratico, perché è ovvio il perché abbia acquisito questi documenti).
Ma quello che voglio dire è che non saranno due occhi a mandorla di merda a farti diventare giapponese, non saranno i capelli ossigenati a farti diventare coreano, e non sarà nemmeno il fatto di salutare tutti con "KONICIWAAAA" come dei bambini mongospastici che ti darà questa famigerata identità orientale.
Essere *inserisci nazionalità* significa aver vissuto vicino ad una cultura talmente tanto da considerarla come propria, parlare la lingua di quest'ultima tanto da vomitarla. Ora ovviamente non ne sto facendo un discorso politico (poiché ci si potrebbe ricollegare allo Ius Soli e bla bla bla) ma perché (giustamente) si da la nazionalità ad una persona dopo che è vissuta tot. anni in un Paese? Perché si da la nazionalità di un Paese ad un tizio nato in quest'ultimo?
Quindi rispondendo a questa scema di tictok:
Sei una buffona tanto quanto quello che a Masterchef si era presentato con un piatto Giapponese perché riteneva che dopo 7 giorni di vacanza era riuscito ad assorbirne la cultura, tu manco ci sei stata e l'unica cultura che hai assorbito è quella dei manga o anime, ovvero un mondo fittizio di merda e buona fortuna perché non credo che un popolo come il loro riesca ad accettare una persona così superficiale
Perfetto, hai fatto un discorso perfetto
In primis, mi dispiace molto per la tua vicenda
Secondo, concordo assolutamente con te
ogni video che guardavo della gente che giudicava questa ragazza mi annoiavo perché erano ripetitivi, tu mi hai stupita e mi hai fatto ascoltare tutto ció che hai detto, perché piú che giudicare hai detto la veritá. Ti do assolutamente ragione.
Se Mishima avesse visto costei, probabilmente prima di squartare sé stesso sarebbe andato in cerca di squartare lei.
Che poi ragionandoci su cambiare il proprio aspetto per "sentirsi più appartenenti a una certa nazionalità" è decisamente razzista, perché vuol dire che non riconosci la differenza fra due nazionalità per le proprie tradizioni,cultura ecc ma la riconosci principalmente nei tratti fisici
secondo me la parola "razzismo" va tirata fuori quando si ledono le libertà di una determinata categoria di persone. Dire che siamo diversi fisicamente non significa per forza che ci sia malizia dietro. Così come io sono diverso da te, anche i giapponesi sono diversi, l'importante è non insultare uno solo per un determinato tratto.
Viviamo in un mondo estremamente legato alle apparenze. Fortunatamente esiste ancora gente (seppur in minoranza) che comprende le cose per come stanno
@@ProfessorZanetti meh, qui la parola razzismo calza a pennello. Lei fa un collegamento piuttosto stupido tra avere gli occhi a mandorla->connotato basico per appartenere ad un gruppo. Dando per scontato che tutti i giapponesi abbiano gli occhi a mandorla (spoiler: non è affatto così e non mi riferisco a figli di immigrati, ma di nativi dell’isola) e che per essere definito giapponese veramente tu debba avere gli occhi a mandorla, quindi non solo aver assimilato la cultura giapponese, ma avere anche dei tratti somatici distintivi. È razzista, voglio dire… è come dire: “eh per essere un vero italiano devi avere i capelli scuri e la pelle olivastra (e magari essere pure basso)”, una cosa simile è molto razzista in più dimostra proprio l’ignoranza totale e la stupidità di una persona lol
Ragazzi io ci sono stato in Giappone, tre settimane ed è stato bellissimo, però viverci è totalmente diverso, anche perchè molte cose che per noi sono normali per loro non lo sono.
la penso come te, io vorrei tantissimo visitare il Giappone, ma solo come turista
Cosa con cui probabilmente la ragazza in questione si scontrerà. Chissà dopo con quale nazionalità si identificherà. Staremo a vedere.
Dove sei stato, in particolare? Scusa la curiosità.
Lei purtroppo con questa azione a solo ridicolizzato ancora di più gente come me studia seriamente la lingua e la cultura, confermando uno stereotipo negativo in Italia che già si stava formando. Io ormai non posso dire liberamente che studio giapponese e che ne sono appassionato, perché vengo abbinato subito a questi soggetti e isolato. Per favore fermiamo sta moda
Mi sono laureato e ho studiato per 5 anni Lingue Orientali (Giapponese). Mai letto un manga e gli anime che ho visto sono quelli che passavano su Italia 1 in quanto cartoni e li vedevo da piccolo. Vai per la tua strada, ignora queste persone e sappi che a un colloquio di lavoro non sceglieranno mai queste persone che leggono anime tutto il giorno e che sono inadatti a vivere e disadattati ma scelgono le persone serie, in gamba e che sembrano normali. Quindi in realtà è un'ottima cosa che questi compagni di corso siano degli idioti, ti farà comodo stanne certo
@@Ugualos1993 wow grazie veramente, sarà per la stanchezza ma mi sta venendo da piangere, e la prima volta che mi viene detta una cosa del genere grazie veramente
Ciao Tweener, mi divertono molto i tuoi video, e mi fai morire dalle risate quando prendi in giro gente che fa cose letteralmente assurde. Tuttavia avrei molto da ridire riguardo la tua considerazione finale, poiché dobbiamo stare attenti a non confondere follie assurde e cose perfettamente normali. La persona nel video ritiene di far parte di una nazione diversa, e con nazione intendo un insieme di modi di pensare, modi di rapportarsi con gli altri, modi di vedere il mondo propri di una certa popolazione (Tra l'altro molto diversa da noi, culturalmente oltre che geograficamente). Ciò sarebbe perfettamente plausibile se la persona avesse vissuto lì per molto tempo, in maniera tale da aver fatto suoi usi e costumi del posto. In questo caso dire "Sono/mi sento in parte Giapponese" non sarebbe nulla di assurdo. La persona nel video, tuttavia, non ha mai vissuto lì, e l'unica idea del Giappone che ha è una idea idealizzata e non reale, che ha acquisito tramite anime, manga ecc..., che le danno una visione completamente irrealistica della realtà e che le fanno credere che in Giappone la vita sia perfetta, mentre, come qualsiasi altro stato, ha i suoi pregi e i suoi problemi, che di certo non possono essere compresi stando dall'altra parte del mondo. Quando parli però delle persone transessuali, stai parlando di tutta un'altra questione: la transessualità separa i concetti di sesso biologico, che è una cosa oggettiva e determinata alla nascita, (come è oggettivo il fatto di non essere Giapponese nel caso precedente), dal genere, che è invece la percezione che l'individuo ha di sè. Cambiare il proprio genere significa non identificarsi più nel ruolo di genere che ti dà la società ma darsene uno nuovo o uno proprio. La questione passa quindi sul piano strettamente individuale e soggettivo, cioè sullo stile di vita che una persona vuole vivere, e ciò non lede nessuno. L' OMS ha inoltre tolto la transessualità dai disturbi patologici, poiché non ha effetti nella vita di una persona dal punto di vista sociale e culturale, se non per conseguenza dello stigma che nei decenni si è radicato contro di loro. Non vuole essere un attacco personale a te , ma un invito ad informarti meglio. Così come ci sono persone assurde in un estremo dello spettro politico, all'altro estremo ci sono purtroppo persone molto chiuse mentalmente, e dobbiamo far attenzione a non cadere ne da un lato ne dall'altro. Dai tuoi video però vedo che sei una persona intelligente e so che non fai parte di nessuna delle due categorie. Spero che continuerà ad essere così. Aspetto con ansia il prossimo video :)
Mi chiedo se essere sociopatici non debba essere considerato normale, visto che non ha conseguenze sociali, se non per lo stigma che film e romanzi hanno costruito su di loro
@@TheVinci19 Beh, la sociopatia indica un disturbo che porta l'individuo ad essere incapace di provare rimorso o senso di colpa. Ci sono poi tanti altri sintomi relativi alla sociopatia, si trovano sul web, e si vede come alcuni soggetti sociopatici potrebbero porre un pericolo per se e per chi gli sta intorno, quindi non direi che non ha conseguenze sociali. Ovviamente esistono diversi gradi di sociopatia, ma in tutti i casi indica un disturbo che influisce sulla funzionalità dell'individuo e gli impedisce di vivere serenamente nella società, quindi il paragone non regge minimamente.
@@yamikary5568 ho lavorato in psichiatria, e conosciuto casi di sociopatici (vengono chiamati in altro modo ora) perfettamente integrati; come tanti con disforia di genere che invece non riescono a vivere serenamente nella società, quindi il paragone ci sta tutto. L’errore è quello di considerare la psichiatria come qualcosa di oggettivo, quando invece è soggetta alla pressione sociale e politica, quindi comportamenti e abitudini che ieri erano malattie, oggi sono considerati normali, ma in realtà o non lo erano già da prima, o lo sono tuttora, ma si fa finta di no perché ‘il popolo lo vuole’
Il fatto è che le persone transgender, se fossero trattate così come trattiamo gli altri , non subirebbero questo disagio di cui parli. Il disagio è presente perché le altre persone tra cui amici, familiari e la società in generale, non permette loro di vivere in serenità. Ovviamente è una bellissima cosa che persone con "sociopatia" (non so come venga chiamata ora) siano perfettamente integrate, però vorrei sottolineare che qui la situazione è diversa: se incontro una persona sociopatica, non me ne accorgo che è sociopatica, quindi la tratto come gli altri. Potrei perfino non accorgermi mai che è sociopatica (nel senso potrei non riconoscere specificamente la sua condizione), tuttavia, i suoi comportamenti, potrebbero essere dannosi verso di me: potrebbe mentire patologicamente, essere violento ecc.... Queste persone quindi, adottano, per via della loro condizione, comportamenti nocivi per sé e per gli altri. Come detto prima esistono vari gradi, ed esistono persone, come tu hai evidenziato, che grazie anche alla psichiatria, possono tenere a bada la loro condizione, anzi essere perfettamente integrati, e questo è solo un bene. La differenza quindi è che le persone sociopatiche non si integrano perché compiono ATTIVAMENTE comportamenti disfunzionali, mentre le persone transgender vivono un disagio non perché compiono attivamente dei comportamenti nocivi (una persona transgender potrebbe essere anche la persona più gentile e simpatica del mondo), ma subiranno, a prescindere, delle forme di violenza dalle altre persone perché vittime del pregiudizio, quindi in parole povere non sono loro ad essere sbagliati, è la società che li vede sbagliati, ed è per questo poi che vivono male. Ovviamente non sto tenendo conto di quelle persone che fanno parte di quelle correnti politiche di estrema sinistra, che vogliono eliminare la definizione di sesso biologico e odiano i maschi bianchi etero, seguo Tweener proprio perché mi diverte vedere come li prende in giro
@@yamikary5568 infatti io accetto serenamente che uno sia gay o voglia cambiar sesso, a me personalmente non ha mai creato nessun problema. Ma proprio nel momento in cui finalmente la società accettava questo stato di cose, è partita la campagna demenziale di cui parli, quella che vuol far gareggiare ormoni di un metro e novanta con le ragazze solo perchè dicono di essere donne, che ogni giorno se ne esce con una nuova delirante definizione cui ormai non si riesce a star dietro, che arriva a negare la realtà biologica e cerca di affibbiare alle donne, ad esempio, le definizioni di 'persone con utero' o 'persone con mestruazioni'; come se, per affermare la propria identità, questa gente debba demolire quella degli altri. Il risultato è quello di far ritrovare legittimità a comportamenti discriminatori, ridar fiato agli odiatori; pensano di raggiungere chissà che risultato distruggendo carriere e reputazioni di chiunque non la pensi come loro, ma in realtà stanno solo caricando le armi che prima o poi verranno rivolte contro di loro, spero solo in senso metaforico.
Nel frattempo, i paesi non occidentali, circa il 75 per cento della popolazione mondiale, quando ha sentore di questo tipo di discussioni oscilla tra il più totale disprezzo, i moderati, e la voglia di cancellarci dalla storia, gli estremisti.
Dio carissimo. Ho visto 3 dei tuoi video, e cavolo, devo consigliare a tutti sto canale. Troppo divertente, nuovo iscritto!
La questione è molto semplice: l’identità è un costrutto psicologico, per questo non ha limiti, né razionalità, né logica.
Più viene incentivata una cultura basata sul “mercato delle identità”, più le persone, in particolare gli adolescenti che per natura sono portati nel loro processo di crescita a sviluppare nuove identità che li possano rendere “unici”, sceglieranno dal mercato le identità che più gli aggradano, tra quelle che vengono di volta in volta inventate.
Essenzialmente questa cosa non ha limiti, è più una questione di cosa vada di moda, se da domani andrà di moda sentirsi un cavallo, e si facesse un giusto storytelling in modo tale da coinvolgere emotivamente i giovani, allora la gente comincerà a sentirsi un cavallo.
In ogni caso il discorso non è molto diverso dalle subculture, i giovani hanno sempre avuto il bisogno di appartenere a subculture che fungevano essenzialmente da identità: punk, emo, hippie, truzzi, gangstah e così via…
La differenza è che almeno quelle subculture venivano contestualizzate per ciò che erano, appunto subculture, senza pretendere ed imporre teorie strambe pseudoscientifiche, pretendere di cambiare le leggi, di cambiare il linguaggio, di cambiare la cultura, e tacciare di transfobia chiunque non la pensi come te…
Inoltre queste nuove identità diventano spesso profondamente disadattive, e spingono a compiere addirittura interventi chirurgici, è una follia.
Forse il commento più chiaro che abbia mai letto su questa follia collettiva delle identità di oggi
Bruh non ho voglia di leggerlo tutto ma comunque da quello che ho capito sei molto bravo
🥸👍
In parte ti do ragione e in parte no perché definire ogni identità come "inventata" è sbagliato e mi risulta anche un po' "semplicistico" inoltre paragonare culture come quella punk all'essere transessuale è anche questo sbagliato, sono cose completamente diverse, non mi puoi paragonare la cultura alla sessualità, non ha senso (la prima è soggettiva mentre la seconda è oggettiva)
Spe quello che ho capito è che una persona rifiuta le sue origini per diventare questo?
cosa diresti a san genaro??
-sono GIAPPONESE 😴🧐
Quando avevo 12 anni volevo pure diventare giapponese per lei.
Credo che la fonte di questo tipo di disturbo sia la voglia di viaggiare e vedere qualcosa di nuovo nella vita.
Siccome sono un adulto, so che si può affascinarsi di un paese, ma bisogna ricordare che amare l'estetica di un paese o una cultura è completamente diverso dal ripudiare la propria nazionalità e voler acquisirne un'altra come fosse una carta yugioh
Il fatto e' che confonde una voglia, o sensazione quasi ancestrale, che sembra dovuta quasi, a un ricordo come fosse di un altra vita, che per soddisfare basterebbe vivere in tale paese, con operarsi, e seguire un desiderio irrealistico, un po per ignoranza che puo farti diventare un mostro. A confronto di incentrarsi nel "perche ho questa senzazione? “.
Forse la meccanica e' simile al perche una particolare razza, ci puo attirare e far provar certe sensazioni, piuttosto che un altra.
Complimenti!concordo completamente con il tuo discorso il fatto è che purtroppo la gente segue troppo le mode e perciò quanto si presenta una situazione non ancora attenuante nelle mode scattano subito a insultare
Tra 2 anni: basta non mi sento più giapponese per farmi di nuovo tornare ad essere notata sui social decido di dire che voglio essere nera!
Bellissimo video come sempre, inutile dire che sei sempre un grande ma soprattutto una persona oggettiva che usa la logica (cosa piuttosto rara al giorno d'oggi). In questo commento vorrei anche rispondere al quesito che hai espresso nel video ovvero perché i transessuali sono accettati mente questi no e perché coloro che di solito supportano l'essere transessuali criticano queste persone, il realtà il motivo è molto facile ossia che la prima è supportata scientificamente mentre l'altra no, ci sono infatti diverse ricerche scientifiche (puoi tranquillamente trovarle su internet) che dimostrano che vi è una differenza tra sesso (cosa hai in mezzo alle gambe) e genere (come vivi) e che non sempre le due cose coincidono (ecco spiegata in parole povere la transessualita), tali studi sono stati confermati dagli esperimenti e la stessa OMS li ha dichiarati come attendibili. Scrivo questo commento perché ho sentito gente dire "è perché va di moda" e sembra che anche tu abbia paragonato i due tipi di persone (nulla di sbagliato chiaramente anzi la tua è stata una domanda intelligente perché è così che si imparano le cose, facendosi domande) detto questo spero che leggerai questo commento e mi farai sapere cosa ne pensi
@@ProfessorZanetti eeeh
Grazie Tweener che anche durante questo periodo dove sono in isolamento per il covid mi fai capire che sto bene rispetto a queste persone
Riprenditi amico/a
@@ilfanatico2746 Speriamo, grazie♡ Comunque veramente irrispettoso avresti dovuto chiedermi il pronome che preferisco e fino a quel punto usare => Amic*/Amicə/Amic-/Amic\\/Amic^/Amic-¡.
Scherzo
AUYTO
Idem. Stessa situazione lol
@@pnkcnlng228 beh poteva risponderti anche, Riprenditi ESSERE, così non ti offendevi se per esempio non ti senti né uomo ne donna, Ma ti sentissi nome cose Città animali eccetera 😂😂😂😂
Io in Giappone ci ho vissuto, ci ho lasciato il cuore e trovo ridicola questa cosa.
L'idea che questa persona ha del Giappone è molto lontana dalla realtà.
Complimenti comunque sai esporre molto bene i tuoi pensieri, sei un ottimo oratore
PRO E CONTRO DEL GIAPPONE:
PRO:
- Cibo ottimo.
- Sicurezza elevata.
- Servizi ed infrastrutture ottime.
- Le sue affascinanti tradizioni.
- Varietà paesaggistica.
- Se siete amanti di anime e manga a Tokyo c'è la più grande manifestazione al mondo dedicata a questi.
CONTRO:
- Costo della vita elevato (soprattutto immobiliare)
- Sovraffollamento
- Integrazione difficile
- Opportunità di lavoro limitate per gli stranieri
- Vita ad alto stress
- Differenza culturali significative
- Barriera linguistica (perché in Giappone pochissime persone sanno parlare in inglese e queste non lo parlano benissimo) ma dubito che le persone vadano in Giappone senza sapere il giapponese.
P.s: però il Giappone nonostante i suoi vari difetti rimane un paese bellissimo assolutamente da visitare ( questa lista di PRO e CONTRO l'ho scritta per quelli che ci vogliono vivere)
La cosa che mi fa godere di più è sapere che non appena la ragazza si trasferirà in giappone, per tutta la sua esistenza verrà trattata da Gaijin ovvero da straniera, verrà discriminata, usata, e presa in giro. La guarderanno per strada proprio come lei guarda oggi gli extracomunitari che gli chiedono la monetina fuori dal supermercato.
Inoltre la cosa preoccupante è che con quel suo look/stile mezzo Emo in giappone verrà vista come una ridicola non degna di considerazione.
Soprattutto bullizzata per i chili di troppo (i canoni di bellezza sono molto più rigidi rispetto che a qua, infatti sono tutti magri)
Avete una vita molto sfigata per augurare mali altrui.
@@gjmono ma guarda, non che me ne fotta un granché. Sarò anche sfigato, ma mai quanto lei
@@cocacolastic2997 lei chi? Io sono un lui non una lei e sono ancora giovane
@@gjmono intende la tipa di che vuole andare in Giappone birichino
In questo periodo storico la maggior parte delle cose che si fanno è per avere attenzioni partendo da chi dice di far parte della comunità LGBT solo per moda a questo
Può fare tutte le operazioni che vuole ma *non sarà mai Giapponese* da *nessun* punto di vista.
- È nata in Italia
- Non conosce il Giapponese ne di ha mai vissuto
- Nel comportamento così come nel DNA non ha niente di posato ne riservato ne educato come un Giapponese
- ha studiato in scuole Italiane e non Giapponesi (la cui differenza è abissale sotto innumerevoli punti di vista
- ecc.
... insomma, è chiaramente una ragazza con *evidenti problemi non risolti* e che senza rendersene conto offende e *imbarazza* i "Giapponesi" stessi di cui tanto parla e noi Italiani.
Mi vergogno io per lei...
Non solo i giapponesi ma anche quelli che vogliono studiare il giapponese
@@biga1882 verissimo!
@@biga1882 Esatto, sinceramente se devo studiare lingua, storia e cultura nipponica spero di non sentirmi nominare sta qua
E niente, con questi video mi stai aprendo un mondo.
Ora finalmente ho compreso tutto di me e da veneto che sono ho deciso che tra 3 anni diventerò sardo.
A breve andrò in comune a cambiare il mio nome da Max a Franco.
😐😐😐
Ricordati di mangiare e gustare un cazu marzu
sinceramente l'unico intervento che dovrebbe fare sarebbe di rimozione del peso, perchè li i canoni sulla forma fisica sono quasi sempre estremamente magri e molto molto fit-tati (??)
Io sono un ricco nel corpo di un povero. Capisco benissimo questa ragazza, perché raga, è un disagio. A breve anche io inizierò un percorso per diventare ricco.
Una sola cosa puoi dire che può aiutarli "Snap back to reality"
Io sono un appassionato sfegatato del Giappone e di tutto quello che riguarda quest'ultimo e conosco bene anche come si vive lì e cosa pensano i giapponesi degli stranieri. Loro sono molto orgogliosi della loro cultura e del loro paese e questa è una delle peggiori offese che gli si possa recare.
"ho pensato spesso a Oli London negli ultimi mesi, durante le schermate di caricamento dei videogiochi, per non pensare alla mia vita"
HAHAHAHAHAH TI AMO
Questa prenderà una legnata fortissima sui denti quando si accorgerà di quanto sia duro integrarsi in un popolo come quello dei giapponesi. Ma la cosa più grave è che persino io, che nemmeno ci voglio andare in giappone e che nemmeno mi sono mai interessata alla cosa, ho realizzato quanto sia solo apparenza la meraviglia esterna di questo insidioso paese.
Il mio sogno è andarmene fuori dall'Italia per fare l'accompagnatore turistico girando per il mondo. Apprezzo molto i paesi come la Cina, ma anche la Georgia e la Russia, e la Georgia pur non essendoci mai fisicamente stato è un luogo che per me è magico (forse anche perché non ci sono mai stato) e il mio sogno è di poter vivere lì e magari avere casa in quel posto piuttosto che in Italia. Non per questo mi sento Georgiano (pur sapendo molte cose sulla cultura) ne voglio essere georgiano. Non perché odio i Georgiani ma perché se io lo potessi diventare a tutti gli effetti, cambiare proprio nazionalità (o meglio etnia) nulla avrebbe più senso. Pur odiando per molti aspetti il luogo dove sono nato, non lo rinnegherò mai, ne se sarò in Cina o negli Stati uniti, ne mi vorrò mai sentire di nessuna etnia se non della mia. Ricordatevi dei vostri antenati, senza di loro non saremo qui, non vergognatevi di essi
Il tasso di obesità giapponese dopo che lei si trasferirà:📈📈📈
Che dire, per me puoi essere o sentirti ciò che vuoi ma, non puoi pretendere che gli altri ti percepiscano o ti considerino come quello che tu credi/dici di essere.
È assurdo vi sia gente che non riesce a capire quale sia il problema, nonostante sia abbastanza evidente almeno per me lo è.
Bho in un certo senso è giusto in un altro no
Bisognerebbe introdurre il reato di "manifesta stupidità " che comporta un ban da qualsiasi social per 2 anni e la ripetizione degli esami di quinta elementare e un TS0 nei casi come questo.
Mi piacciono un sacco i tuoi video perché ti esprimi bene spieghi le tue convinzioni con discorsi sensati e fondati e non insulti le persone a caso come fanno molti oggi per farsi valere. Grandissimo continua così 💪🏼💪🏼💪🏼💪🏼💪🏼
non è l'aspetto esteriore a renderti appartenente ad una nazione (con tutto ciò che implica il termine "nazione" soprattutto per quanto riguarda la cultura di una nazione), dire altrimenti è razzista
"Più sorridiamo, meno vediamo"
-un uomo con gli occhi a mandorla
HAHAHAHAHAHA
Hai totalmente ragione. Ma c'è un piccolo problema, e che in Giappone "non sarà mai giapponese" anche se riuscisse a ricevere la nazionalità giapponese e facesse tutti gli interventi chirurgici per i giapponesi rimarrà sempre e comunque una "gajin". Inoltre, per vivere in Giappone bisogna rispettare le regole. Può dire che si sente giapponese ma se avesse intenzione di buttare le carte per terra, o fare schiamazzi nel treno... bè di giapponese non ha un bel niente. Eh già antipatico che alcuni stranieri fanno queste cose in Giappone ma una che dichiara che "si sente giapponese" ed ha intenzione di fare tutte queste da cafoni è meglio se resta a casa e non faccia fare ulteriori brutte figure agli stranieri/italiani.
C'era anche quello che si sentiva un gatto e si è fatto gli interventi per diventare gatto (PS - apprendo solo ora che si è sucidato nel 2012!) e una volta mi pare addirittura di aver sentito uno che si sentiva delfino e fece degli interventi per diventarlo. 😱
Da ragazzi su Tik Tok ho visto migliaia di video su di lei e opinioni varie, la mia opinione è che sono felice che sia interessata al Giappone ma da come ne parla non lo conosce veramente, una delle sue peggiori figure è quella che cerca di dimostrare di saper parlare giapponese imitando frasi prese da anime senza senso
Mi spiace un po’ dirlo ma questa ragazza ha una visione completamente distorta sul Giappone
Il tuo ragionamento riguardo ai trans e su come essi dovrebbero essere trattati come la ragazza in questione o viceversa è veramente interessante. Non ci avevo mai riflettuto ma in effetti il tuo pensiero non fa una piega: o ragioniamo con il "ognuno è libero di essere quello che crede di essere" oppure si fa in contrario, non si può fare le cose a metà.
non lo so zi, il genere sessuale e la nazionalità o la propria cultura, mi sembrano concetti un po' distanti fra loro, ammetto di non averci riflettuto molto, soprattutto perché non mi interessa, ma così, di primo acchito, mi paiono lontani fra loro come argomenti
@@bindoroll Io credo che cambiare sesso sia una cosa ben più importante a livello sociale e psicologico che cambiare la propria nazionalità per le motivazioni della ragazza nel video. Quindi non vedo perché una cosa come quella di cambiare sesso sia apertamente accettata mentre cambiare nazionalità in questo modo no.
@@Elderath74 A parte il fatto che anche cambiare nazionalità è socialmente accettato tranquillamente, il punto è che le persone in transizione soffrono di un disturbo diagnosticato e soffrono di forti depressioni proprio a causa della disforia di genere, non è solo un capriccio di nascere maschi ma voglio anche le tette come lo può essere una ragazzina che vuole gli occhi a mandorla, ma persone che, a causa del proprio disturbo psicologico, vivranno una vita complicatissima fatta di ormoni, interventi chirurgici e soprattutto discriminazioni. Ecco perché si cerca di fare sensibilizzazione sull'accettazione di queste persone.
@@bepolaritydemos Bene, allora anche quelli che vogliono cambiare faccia per assomigliare ad una etnia diversa magari soffrono di un disturbo. Io sono d'accordo con il cambio di sesso, però è inutile insultare gente a caso che fa delle scelte discutibili perché altrimenti si fa la fine della popolazione di qualche decennio fa che diceva le stesso cattiverie a chi appunto voleva cambiare sesso. Anche io non comprendo come i bodybuilder mettano a repentaglio il proprio fisico sia interiormente che esteriormente per essere degli "atleti" ma di certo non faccio il paladino di sto cazzo a nessuno.
@@Elderath74 Ovviamente a me che la tipa voglia farsi gli occhi a mandorla non può fregar di meno, né tantomeno le vado a scrivere commenti d'odio, il punto è che la disforia di genere è un disturbo universalmente riconosciuto che porta a determinate conseguenze, la vigoressia anche e ne porta altre, dannose e che non possiamo appoggiare, così come l'obesità (contro tante persone che abbracciano la body positivity) non è una malattia che si deve incoraggiare. Voler assomigliare ad un asiatico (per quanto ne sappia) non è un disturbo psicologico riconosciuto (sebbene possa scaturire da altri tipi di fragilità psichica). Il punto è che il ragionamento di Tweener la piega la fa eccome, mettendo sullo stesso piano persone transessuali che fin da bambini vivono una vita fatta di dolori e depressione con una ragazzetta che vuole andare in Giappone.
La qualità dei tuoi video aumenta sempre di più però ti consiglio di mettere meme come nell'inizio
Mi salvi sempre il pranzo ☺️
fra ottimo video, mi hai rapito non tanto per l'argomento in se (che già conoscevo) ma come lo hai esposto. se ti posso dare la mia opinione ti consiglio di aggiungere una musica di sottofondo che secondo me ci starebbe molto bene. per il resto continua così e non smettere di migliorarti.
Ecco qua,il video che stavo aspettando finalmente è uscito.
7:00 mia opinione: col sesso ci nasci e l'unico modo per cambiarlo è tramite operazioni, invece se fai delle operazioni per "cambiare nazionalità" è più razzista che altro, perché sarebbe come dire che una società si distingue solo per aspetto fisico e non per la sua cultura
Eppure io mi sento un termosifone nel corpo dell'essere più inutile del mondo, ovvero un umano. Eppure non mi lamento.
Bel video come sempre, ma non sono molto d'accordo con l'ultima parte. L'identità di genere penso che sia una cosa che si formi crescendo vivendo determinate esperienze.. Penso che il discorso di queste persone cambi, la nazionalità o l'appartenenza a una cultura è una cosa che si deve sviluppare nel tempo vivento nella società stessa e apprendendone gli usi e i costumi.
Fammi sapere la tua opinione :3
Questa riflessione è fantastica... Complimenti sei geniale 😅
Sono totalmente d'accordo con te e Tweener amo un botto il tuo canale ed ho guardato tutti i tuoi video
Penso che per diventare giapponese, coreano o quello credo che se tu impari la lingua, la cultura e prendi la nazionalità, in quel momento diventi effettivamente quello e nessuno può darti contro. Le operazioni non le trovo necessarie ma ehi, se vuoi farle nessuno ti può fermare. Se ti fa stare meglio, fallo. Lo trovo un discorso un po' diverso, però, da quello dei transessuali, perché stiamo parlando di un problema più profondo (di certo qualcuno lo saprà spiegare meglio di me). Nell'altro caso invece, tu vai a cambiare dei tratti più che altro estetici, ma questa è solo una mia opinione, ripeto, se ciò li fa stare meglio non vedo perché impedirglielo (ovviamente se ne sono coscienti e sanno quello che fanno, non come questa ragazza dunque).
dati che ai trans non funzionano gli apparati sessuali, anche loro stanno solo cambiando parti estetiche
Non si può diventare giapponese, si tratta di un'etnia, non di un riconoscimento legale.
@@danieledistefano6677 Non credo che i giapponesi abbiano il sistema endocrino diverso dal nostro
@@danieledistefano6677 I trans non cambiano sesso (xx o xy) ma genere (costrutto sociale immaginario associato al sesso). Essere chiamati al maschile e vestirsi da uomo sono costrutti sociali. Al massimo ci si può avvicinare esteticamente al sesso usando ormoni e operazioni varie, ma il sesso non si potrà mai cambiare davvero.
Certo imparo l'etrusco e divento tale, ma come le pensate certe cazzate? Può imparare quello che vuole sempre italiana rimane
Io ci sono stato in Giappone e lo ammetto che è un paese bellissimo con una bella cultura però rimango fedele in italia😂🇮🇹
l' identità sessuale è una condizione intrinseca umana, che esiste a prescindere dal mondo esterno e che un essere umano avverte istintivamente a prescindere dal suo contesto culturale.
l' identità nazionale è un artificio umano, che non ha nessun valore naturale o reale. nessuno nasce giapponese, italiano o americano quello è un concetto che va inventato e poi insegnato per esistere.
per questo un individuo che avverte una sessualità diversa dalla propria condizione di genere è una condizione possibile mentre una persona che si "sente" giapponese, italiana o americana è un concetto insensato, perché le nazioni esistono solo come invenzione.
paragonare ed equiparare queste due condizioni come hai fatto è una fallacia logica bella grossa.
Bel canale,niente insulti e idee ben fondate.
Complimenti
Io personalmente amo alla follia il Giappone, amo la loro cultura, la loro storia, lo spettacolo, arte e cibo, sono una grande collezionista di manga, vedo anime ogni giorno, ma sono anche una persona obbiettiva…É giusto dire che, molte volte l’idea che noi abbiamo di un dato paese o nazione alle volte supera la realtà dei fatti ed il Giappone non è escluso, come molte altre nazioni ha i suoi lati negativi e oscuri, così come l’Italia ha i suoi. Per quanto riguarda la nazionalità, credo ne abbia diritto solo chi é cresciuto in Giappone e che quindi, abbia fatto parte della società Giapponese durante tutta la sua vita e crescita. Sono pienamente d’accordo con te, sul fatto che questa ragazza abbia visto troppi anime e si stia prendendo il diritto di parlare di cose importanti e fuori dalla sua portata come “Ottenere la Nazionalità” cosa che trovo alquanto offensiva ed irrispettosa per il popolo Giapponese.
Scusa, non per cagarti il cazzo, ma ti rendi conto che dire " sono una grande collezionista di manga, vedo anime ogni giorno, " NON fa di te un grande esperto/a della CULTURA giapponese? Anime e manga sono solo una minima parte della cultura POPOLARE E CONTEMPORANEA del Giappone... hai mai letto un LIBRO scritto da uno scrittore giapponese? Hai mai visto un FILM giapponese? Magari uno in bianco e nero degli anni '50, non il solito Takeshi Kitano che conoscono tutti? Hai mai provato a studiare la STORIA del Giappone? La LINGUA giapponese? No, perché dire "Amo la cultura giapponese, mi guardo gli anime" è un po' (e non è una provocazione, credimi) dire: "Ehi, io sono un esperto di cultura italiana. Certo, non so una parola di Italiano, non sono mai stato in Italia, non ho idea di chi siano Dante, Petrarca e Boccaccio, non so nulla di Cristianesimo o di Risorgimento... però, cazzo, ho tutta la collezione di "Don Matteo" in dvd". Tu diresti di uno che non sa dire "Ciao", ma si è visto tutto "Don Matteo" in dvd che è un esperto dell'Italia? Dai, un po' di serietà...
Ti do ragione su tutto ma non sull'ultimo discorso, dato che ritengo assolutamente infondato il desiderio di essere parte di un'altra razza o nazionalità, rispetto alla transessualità che fa sentire meno a disagio chi soffre di una condizione medica riconosciuta ufficialmente, ovvero la disforia di genere
Il punto è che... i problemi non guardano molto alle questioni politiche. Una persona può sentirsi a disagio anche per la presenza del proprio braccio (e in questo caso ritengo che sia giusto tagliarlo, in quanto noi siamo il nostro cervello in primis e l'attenzione va a questa prima che a come ci presentiamo alla società.), quindi non ci vedo nulla di particolarmente strano se problematiche del genere ci siano anche riguardo a etnia e/o nazionalità.
Per quanto probabilmente minoritarie. (Anche perché si è più a contatto con persone di un altro sesso piuttosto che di un'altra specifica etnia o nazionalità, magari è più presente riguardo a questioni come il peso dove però una persona può "semplicemente" dimagrire e quindi sono disturbi che in un certo senso si risolvono da soli.)
Se io mi sento a disagio con la mia nazionalità non vedo perché io non possa cambiarla, magari anche le persone trans-razziali si sentono a disagio essendo di una cultura volendone far parte di un altra.
@@piakrut3476 si ma per avere senso devi almeno essere stato in quel paese, non che parli a nome dei giapponesi dicendo di aver conosciuto il Giappone tramite gli anime. Se ci trasferisci, ci rimani e ottieni la cittadinanza potrai anche parlare.
@@ramomsri si quello si, hai ragione ma ciò che intendo io è che anche una persona ‘trans-razziale’ come la chiamate voi possa sentirsi a disagio con la propria etnia o nazionalità.
@@piakrut3476 cittadinanza e nazionalità sono due cose distinte; la prima è prettamente giuridica, la secondo è legata alle origini, usi e costumi di quella persona. Tu puoi anche sentirti più affine al popolo nipponico rispetto a quello di appartenenza, ma rimani pur sempre italiana di nazionalità. Poi se ti vuoi trasferire lì e dopo un po' di tempo acquisisci diritti che ti portano ad ottenere la cittadinanza, per la legge sarai riconosciuto come "cittadino giapponese", ma la nazionalità non è quella giapponese. Non basta cambiare lineamenti tramite la chirurgia estetica, oppure il nome e disconoscere il tuo paese di provenienza per essere appartenente culturalmente parlando da quello da te ambito. È molto semplice il discorso. Senza contare che spesso e volentieri i sedicenti fanatici di questo calibro di quel paese non sanno niente e dopo 10 giorni farebbero le valigie e tornerebbero in Italia.
Secondo me c'è una gran differenza tra trans-genter e trans-nazionali.
Ci sta che anche se sei nato maschio potresti volerti vestire 'da femmina', ci sta che potresti amare altri maschi e viceversa per le femmine. Però se sei nato in italia, e hai delle radici culturali che ti legano all'italia, non capisco come potrebbe saltarti in mente di essere di un'altra nazionalità. Secondo me non ha proprio senso.
A dire la verità sono cose ugualmente illogiche.
Se sei nato maschio hai geni, DNA, organi genitali, funzioni fisiogiche, chimica del corpo e una realtà fisica e biologica che ti rende tale. Identificarti come femmina quando sei nato maschio è comunque rinnegare la realtà e la tua natura. Forse anche più, poiché la nazionalità spesso è anche indifferente a caratteristiche fisiche e genetiche come la razza. Come una coppia di cinesi che fa figli in America e questi sono visti come di nazionalità americana indifferente dal fatto che questi abbiano caratteristiche orientali o meno.
Ti seguo da pochissimo e sei davvero bravo. 👆🏻
Si, viviamo in un periodo storico veramente strano! È una cosa che penso da tempo, mi fa piacere che un ragazzo molto più giovane di me la pensi allo stesso modo. Credo e ripeto credo che questa ragazza voglia solo distinguersi nel vorticoso mondo dei social, la pratica è diversa
Io: "mi sento nero"
N word pass = aquired
Bruh, il mondo diventa sempre più bello 😂
Così tanto che il set di ken il guerriero diventa sempre più probabile
Tweener, fammi sapere cosa ne pensi di quello che sto per scrivere:
A mio parere, la gente si è completamente dimenticata dell'accettazione di se stessi, quella che ci insegnavano i film per bambini, come ad esempio il personaggio brutto che, piano piano, accetta di esserlo e impara a conviverci.
La mia domanda è: perché un uomo che si sente donna o viceversa dovrebbe venire incoraggiato a cambiare il proprio sesso (per quello che desidera) invece di essere guidato ad accettare se stesso per quello che è, ovvero un uomo (o una donna)?
Sono d'accordo sul discorso dell'accettazione, ma sulla transessualità il discorso è molto più complesso e, soprattutto, medico.
Alcune persone nascono con una condizione medica che viene chiamata disforia di genere. In loro vi è la completa incapacità (studiata da circa due secoli) di vedersi nel proprio sesso biologico. È una condizione che solitamente non sparisce nemmeno dopo la transizione, ma ne allevia tantissimo i sintomi (in pratica è come se tu stessi male una sola volta alla settimana invece che tutti i giorni, ma prendi questa frase con le pinze).
L'accettazione di sé è indubbiamente una caratteristica importante che stiamo perdendo, tuttavia per il caso specifico non è proprio possibile.
Forse… ma c’è da dire che le persone trans non riescono ad accettarsi proprio perché non “possono”. Una persona trans è letteralmente intrappolata nel suo stesso corpo… immagina se tu fossi nato in un corpo femminile; QUELLO è ciò che provano i trans. Se tu fossi in questa situazione, come ti sentiresti? Io detesto abbastanza quella che sono (femmina) non perché mi sento un uomo, ma perché a differenza delle nazi-femministe sono consapevole di quanto l’anatomia femminile si orribile e inferiore (quindi un corso sull’accettazione non mi sarebbe molto d’aiuto). Spero di aver più o meno risposto
@@grAnita- ragazza, io ho 20 anni e sto perdendo i capelli, ed ho il cazzo piccolo😂 è una situazione non cambiabile che mi potrebbe causare problemi grossi con l’altro sesso se non la accettassi, ma dopo un lungo lavoro che è consistito nel mettermi alla prova, smussare i difetti e valorizzare i pregi di chi sono mi trovo nella posizione di vivere tranquillamente la vita anche con queste caratteristiche che vengono derise al giorno d’oggi.
Tu hai detto che l’anatomia femminile sia inferiore a quella maschile, ma è totalmente errato, l’anatomia femminile è perfetta così com’è per quello che è il ruolo evolutivo della donna, ovvero dare alla luce i figli e accudirli.
Quella che è la disforia di genere invece è un disturbo della sfera sessuale della persona, i problemi che riguardano quest ambito ( es. nevrosi, pedofilia, asessualità, disfunzione erettile, eiaculazione precoce, anorgasmia femminile…) sono dovuti spesso ad una mancata accettazione della propria sessualità come fosse qualcosa di vergognoso e scabroso, non a caso durante l’epoca Vittoriana i monaci nei monasteri (obbligati alla castità) dovevano coprire le GAMBE DEI TAVOLI perché si eccitavano guardandole, e per lo stesso motivo nei paesi cattolici i casi di pedofilia causati da preti sono così presenti.
Quindi una persona con disforia di genere è probabilmente una persona che non accetta la propria sessualità (magari è uomo ma non accetta di essere gay quindi preferisce diventare donna perché lo reputa più accettabile così) tuttavia quando un pensiero diventa ossessivo e fa stare male sono d’accordo con ogni mezzo per far stare meglio, quindi se una persona sente veramente che la sua vita migliorerebbe dopo un operazione ben venga.
@Golden Shipper si bro ma ho tanto da dire su questi argomenti
@@prototype8534 scusa mi sono persa, non ho capito cosa volevi dire…
Ascolta l’anatomia femminile non è paragonabile a quella maschile. Sai quante volte da piccola mi immaginavo mentre giocavo nella mia futura squadra di calcio insieme a compagni e compagne? Beh, non posso. Non posso perché essere femmina nello sport da un grosso svantaggio. Infatti esistono squadre femminili e maschili. Una donna non potrà MAI vincere contro un uomo in una sfida fisica punto. Poi vedere tutti i miei amici sorpassarmi di anni luce in altezza non aiuta can la mia autostima. Eppure io sono alta, 1.75 (14 anni) semplicemente perché in media gli uomini sono più alti delle donne. E fidati, tu non vuoi sentirmi parlare delle favolose mestruazioni. Il dolore allo stato a o è talmente elevato che devo imbottirmi di Buscofen, e mi mantiene sveglia la notte. Senza contare che non posso nuotare, o fare sport durante sto periodo, devo continuamente cambiare quelli che sono l’equivalente di pannolini e, se dico a qualcuno che non mi sento bene (indipendentemente da cosò) SUBITO mi chiedono se ho le mie cose… è davvero umiliante. Poi guardo mio fratello: alto, muscoloso, forte… mentre io non posso neanche andare a donare il sangue a chi ne ha bisogno con la stessa frequenza e quantità di un uomo!!
non so dirvi il motivo ma QUESTO video su QUESTO argomento me lo aspettavo
Io non mi sento un essere umano. Non mi sono mai identificato in questa specie insulsa e che non mi appartiene.
Io sono un gatto.
Non mi credete? Ora ve ne darò la prova.
Miao.
allora, parlo da ragazza trans che ha saputo di tutti e due i casi, e sinceramente per quanto riguarda il discorso finale, non so quanto sia giusto il ragionamento, una persona come me, ovvero pre operazione e addirittura che non ha mai toccato un ormone, non ho nemmeno un metodo per sentirmi più femminile nella mia situazione, la ragazza ha ragione nel dire che molto dell'italia fa schifo, concordo, ma se non ho perso la mano nell'analizzare la mente altrui, il suo è un non sentirsi italiana, ne negli ideali ne nella cultura, e lei è liberissima di comportarsi e sentirsi come una giapponese, libera anche di trasferirsi in giappone e ottenere la cittadinanza, ma il comparare un tratto di una persona, come la nazionalità, ad una persona in se per se (dato che nella società odierna, il sesso non è un tratto, ma è la base della persona stessa), è abbastanza sbilanciato, io combatto ogni giorno con sensazioni che se non fossi abbastanza forte mi porterebbero all'autolesionismo, anche lei combatte ogni giorno con se stessa, ma ha delle consolazioni, ci sarà chi la capirà, chi la chiamerà già come vuole, come fanno alcuni (davvero pochi) con me, ma lei può perdersi in un mondo bellissimo, anime, manga, giochi e canzoni di produzione giapponese, perché è una cosa totalmente sua, il concetto stesso per quanto mi riguarda e che io mi senta, sia, e sia vista come una ragazza da tutti, sempre, e sinceramente mi sento abbastanza male quando viene detto che le donne trans, sono donne trans, è una cosa molto delicata, noi non saremo mai volute essere ciò che siamo, e molte di noi non cambiano nemmeno, e per quelle che hanno vinto la guerra, il sentirsi dire cose tipo "quella ragazza un tempo era un uomo" o anche la più semplice parola "travestito", è una pugnalata al petto, sotto molti aspetti, perche non ci saremmo scrostate quella parte maschile di dosso, mentre per lei, possono dirle che ha origini italiane, ma sarà giapponese sotto tutti gli aspetti, non sarà "trans giapponese".
il succo del discorso è il fatto di paragonare due cose da livelli molto separati, forse l'impegno è lo stesso, forse anche il dolore, ma non la gravità del fatto, chiunque senza paura può andare in giappone e vivere li, diventando giapponese, anche senza tropppe difficolta (basta vedere marco togni, per esempio), al massimo a livello economico, forse estetico, ma per persone come noi ci sono troppi fattori, noi stesse, analisi psicologiche che potrebbero portarti a fare dubbi inutili, a farti sentire sbagliata e insicura, per poi passare un percorso senza fine di cambiamento con troppi effetti collaterali anche sulla mente, tralasciando che, non è raro essere chiamate "gay sotto copertura" o cose del genere, che spesso criticano i nostri motivi, certo, anche lei potrebbe avere motivi molto importanti che vengono screditati, ma nella base stessa, i motivi hanno due pesi estremamente diversi, si, siamo nel torto nel criticarla, ma anche lei è molto spinta, forse tropo spinta, in tutto ciò, quelli nel torto siamo noi, è chiaro, ma l'esagerazione che viene applicata al "trans nazionalismo", non è molto corretto, un pò per tutti
fra ma chi te lo fa fare di scrivere tutta sta roba
SPRECHI TEMPO,TRANS
Dopo le prime righe stavo già vomitando dalle manchiate scritte, bravo
Ma perché le persone non iniziano a sentirsi cittadini del mondo? Io sono nato in Italia, da genitori Tunisini. Compiuti i 18 anni ho fatto la richiesta per la cittadinanza, al tempo abitavo in un paesino nella valle Brembana, in provincia di Bergamo, purtroppo nonostante fossi nato e cresciuto in Italia integrandomi perfettamente(opinione comune dei miei coetanei) la signora del comune ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote. Continuava a mandarmi ovunque per recuperare documenti che dessero la prova che fossi vissuto in Italia per tutti i 18 anni della mia vita, ma va beh nessun problema avevo recuperato tutto, notavo che ogni volta che recuperavo quello che mi chiedeva si dispiaceva. Dopo averle portato la prova di essere vissuto per tutti i 18 anni in Italia(certificati scolastici, medici etc) mi aveva chiesto la mia cartella clinica del mio primo pediatra, vi lascio immaginare la difficoltà che ho avuto per recuperare documenti di 15/16 anni prima dato che era tutto materiale cartaceo, al mio ritorno in comune mi guarda e mi dice che non c'era bisogno di portargliela, a quel punto ci avevo avuto una discussione accesa, dove comunque non le avevo mai mancato di rispetto, mi ero limitato ad evidenziare la realtà, cioè che io ero nato e cresciuto in Italia, e che l'Italia fosse la mia unica casa e l'Italiano la mia lingua madre, solo lottando con tutto il mio impegno riuscì ad ottenere un mio diritto. Alla fine ottenni la cittadinanza Italiana ma in fin dei conti era solo un pezzo di carta, purtroppo tutt'oggi non mi sento Italiano e purtroppo mai mi sentirò Italiano nonostante amassi questa lingua e questo paese molto più di parecchi Italiani. Questo lo capisco da come mi ha trattato la polizia nel tempo, addirittura una volta pensarono che avessi la carta d'identità falsa, un'altra volta ebbi una rissa con uno e quando ci arrestarono entrambi un poliziotto voleva avviare la pratica di espulsione, quando mi disse che forse sarei stato espulso risposi come mai? E lui mi disse perché ero straniero e che dovrei sempre comportarmi bene anche a costo di venir pestato, solo a quel punto scoprì che ero Italiano ed era molto dispiaciuto, insomma non lesse nemmeno la mia cittadinanza sulla carta d'identità, decise già dal nome che forse ero uno straniero da rimpatriare. Ma non è solo questo, molta gente nonostante fossi bianco mi ha chiamato negro(o meglio, come dicono a Bergamo "niger".) e tante altre belle cose. Non me la sentirò mai di sentirmi un fratello di certi elementi razzisti, quindi ho deciso di essere un cittadino del mondo, perché nonostante certa brutta gente questo mondo è e rimarrà stupendo, e pure in mezzo alla merda ci sarà sempre gente che è come un bellissimo diamante, anche in mezzo alla merda un diamante resta sempre un diamante. Porterò sempre nel mio cuore le belle persone che ho conosciuto e i ricordi avuti nella mia bellissima Italia. Per me non esistono confini nella mia testa , i confini e le nazioni sono un male a cui non darò mai peso per non avvelenarmi l'anima.
Io la penso in modo opposto, credo che l'identità etnica sia un valore.
@@masterjunky863 da tutto quello che ha scritto hai capito questo? Non hai capito che i confini creati dall'uomo sono innaturali e creano inutili divisioni?
@@jasmineperry387 I confini politici sono immaginari e creati dall'uomo, le etnie invece esistono e si possono studiare scientificamente. Ad esempio un comasco e un lagunese, anche se politicamente sono di due stati diversi, di fatto sono parte della stessa etnia, ovvero quella insubre.
@@masterjunky863 perché ti è sembrato che abbia bisogno di chiarimenti sul significato della parola etnia?
@@jasmineperry387 Ho detto che l'identità etnica sia un valore e tu mi hai risposto che i confini sono inventati dall'uomo.
Sono d'accordo con l'ultima parte del video, anche perché è abbastanza la mia idea, secondo me non ha senso farsi interventi per cambiare sesso o nazionalità in generale (per non parlare degli interventi di chirurgia plastica per "migliorare" l'aspetto), per me se ti senti un'altra cosa va già bene così, farsi l'intervento è solo un modo per dimostrarlo a gli altri, e quindi non ha senso, ripeto, secondo me
Vuoi diventare Giapponese? Devi battere il più grande Samurai, e devi battere Takumi in una gara di Drift ad Akina, ed è solo l'inizio
Bel video e hai pure una bella parlantina, complimenti continua così
Se vi sentite stupidi ricordatevi che esistono questi soggetti (quelli di cui si parla in questi video)
Non sono molto d'accordo con la parte finale, in questo caso (come in quello di Oli London) si tratta di "Mi piace il Giappone per gli anime" oppure "Mi piace la Korea per il k-pop", per me sono semplicemente delle futili motivazioni...
Capisco perfettamente il voler cambiare sesso perché effettivamente se sei un uomo o una donna o come meglio ti identifichi in un corpo che non ti appartiene e ciò può risultare in un forte disagio, ma ridursi a dire "Voglio andare in Giappone per gli anime" non mi sembra una motivazione valida per fare operazioni invasive che comunque lei è libera di fare in quanto una sua scelta, secondo me le persone che vogliono fare questi cambi di "razza" o di "nazionalità" ecc ecc si beccano l'odio da tutti per diversi motivi;
Se vuoi vivere in un altro paese perché senti che ti appartenga di più che il tuo ci può pure stare ma il problema subentra quando riduci tutto al "Mi sento giapponese quindi voglio andare in Giappone a farmi gli occhi a mandorla" dimenticando tutta la cultura, storia, processo evolutivo del popolo ecc ecc, limitarsi a dire "mi sento giapponese perché guardo anime e manga" e "voglio gli occhi a mandorla" oltre che essere abbastanza futili come motivazioni ma che possono comunque portare "pace" al suo animo sono anche abbastanza razziste in un certo senso, basterebbe integrarsi nella comunità giapponese o quel che sia invece di ridurre tutto ad una questione di "occhi a mandorla", secondo me è anche per questo che queste persone vengono odiate, se in un qualsiasi futuro io dovessi per forza di cose non trovarmi più bene in Italia e dovessi cambiare paese avrei delle motivazioni più serie della ragazza in questione per questo secondo me ti becchi odio (INGIUSTIFICATO in ogni caso perché è sempre odio e non fa mai bene) da entrambe le parti sia dal paese che ti ha ospitato sia da quello che ti dovrà ospitare.
In ogni caso è un argomento troppo complesso da discutere in un commento su YT e si potrebbe aprire un discorso molto lungo in ogni caso lei è libera di fare quel che vuole e le auguro di riuscire a raggiungere il suo obbiettivo, ma soprattutto le auguro che non torni mai sulle sue scelte e che sia sicura al 100% delle sue intenzioni perché potrebbero essere scelte irreversibili o scelte che nel bene o nel male ti cambieranno la vita per sempre.
Voi cosa ne pensate invece? Io la penso così però vorrei anche qualche altro parere per avere diversi punti di vista
immagino lei in Giappone che non trova i sottotitoli quando la gente parla ahahaahag
Cara mia sono stato 13 volte in Giappone e ti posso dire che non importa quello che sentì di essere, tu non sei giapponese e non lo sarà mai. Ottenere la cittadinanza (cosa molto difficile) non cambia le cose :)
Wow, addirittura 13? Beato te (se ci sei andato in viaggio, volontariamente, e non per lavoro...).
Sei troppo simpatico! Adoro i tuoi video.
Il bello che fa parte della LGBT e vuole andare in Giappone con tutti quei partiti conservatori