Vivere con un famigliare come questa donna è una cosa difficilissima, ti rovina la vita. È brutto dirlo ma è così, al netto delle ipocrisie. Speriamo stia bene, in ogni caso, e si faccia aiutare.
Concordo! Senza peli sulla lingua! Il buonismo non migliora certo le intenzioni di queste persone che vogliono vivere in stile bohémien ( se si scrive così)
In primo luogo, non è stata seguita a dovere dalla famiglia, essendo una ragazza fragile, non è stata dato modo di fidarsi al cento per cento della famiglia, questo è chiaro, se Daniela cercava in ogni modo di tenere fuori la famiglia dalla sua vita. È chiaro come in questi casi il contesto familiare può incidere sulla situazione, non sentirsi tutelati è vitale per questi soggetti. Conosco altre persone che hanno fragilità, in cui i genitori hanno mantenuto un ruolo attivo senza mai giudicare l’autonomia della persona ma cercando di gestire la situazione in caso di bisogno, specie una ragazza che ha la mia età 49 anni con problemi cognitivi, grazie ai propri genitori ed soprattutto al padre che gli ha dato modo di essere autonoma, seguendo nel suo percorso di autonomia, dando opportunità lavorativa prima all’interno dell’attività di famiglia, poi presso un supermercato di zona, che ancor oggi ha la stessa occupazione. Viene seguita da tutti dando a lei dei riferimenti certi e senza mai invadere troppo la sua vita. E parlo di Vignola (MO), un’altra ragazza che conosco sempre del luogo con problemi anch’essa di fragilità, è sempre stata seguita attentamente sia dai propri genitori, seguita da enti locali per la propria fragilità e data la possibilità di divenire autonoma ponendo tutte le dovute cautele e darle i riferimenti. Daniela non è mai stata seguita da nessuno, il fatto che abbia deciso di tenere lontano i familiari e tutti coloro che potevano minare il suo modo di vivere, è chiaro che dietro ad un allontanamento ci siano reali situazioni pregresse di litigi e azioni aggressive che hanno reso Daniela diffidente verso i propri familiari e anche poi verso chi tendeva una mano verso i suoi bisogni, poi bisogna vedere se appunto sia stata manipolata da qualcuno ad agire in questo contesto di tenere fuori dalla propria vita le persone che le volevano bene, anche chi cercava nel piccolo paese di montagna di darle una mano nella vita quotidiana, una persona che non ha vera autonomia nella vita quotidiana deve essere seguito affinché essa possa essere aiutata in caso di bisogno. Le utenze domestiche non allacciate, il bisogno costantemente di chiedere aiuto ai paesani, configura come una persona con problematiche ben note anche ai familiari e non è che sia una cosa piovuta dal cielo in un istante ma già pregresse e conosciuta.
In molti dicono che si attacca la famiglia ingiustamente, ma qui non si tratta di attaccare nessuno, né di fare il tifo per Daniela o per la sua famiglia perché non è una partita di calcio, si tratta solo di capire cosa le è successo e se le è successo qualcosa di brutto, capire chi può essere stato e chi può avere avuto dei moventi per farli
@ infatti non colpevolizzo la famiglia, posso capire che certi soggetti sono difficili da gestire. La persona che ho descritto che conosco bene, il padre ha avuto mille difficoltà poiché era una ragazza molto difficile, spesso era aggressiva se si cercava di darle delle regole al fin di bene dandogli degli input in modo che potesse interagire meglio con le persone estranee, per la famiglia è stato un duro lavoro, il padre ha dovuto vendere l’attività per seguire la figlia in modo continuo dando un rapporto significativo per la riuscita della autonomia e del relazionarsi con le persone, ed a oggi il risultato si vede e si tocca con mano, la ragazza ora donna, riesce a svolgere una vita quotidiana normale come tutti noi, una casa, lavoro e relazioni sociali, che adesso ne portano i frutti, da soli poiché gli enti sono carenti è molto spesso non adeguati a gestire certi soggetti. Per questo indico come componente la difficoltà della famiglia a dare un indirizzo congruo a Daniela affinché essa poteva realmente gestirsi in autonomia la sua vita, così non è stato e non lo è visto nel contesto in cui viveva, e che oltre modo affidava il suo disagio ai paesini del luogo, cercando conforto e aiuto, non chiedendolo alla famiglia poiché da essa né ritraeva una situazione di violenza della sua privacy. Purtroppo non avendo la famiglia agito in modo consono e alla scomparsa non si è attivata affinché essa potesse essere messa in condizioni di tutela. Qui c’è un enorme buco relativo alla relazione familiare e già nel consulto delle dichiarazioni del fratello dove dice che ci sono e c’erano dei problemi, non negando che la situazione era ed è stata tesa e non appropriata nel suo contesto, dove non si è trovato un connubio per tutelare la ragazza. Per questo posso capire ma situazioni di questo tipo ci sono in Italia, ne conosco uno di due ragazzi di Vignola che all’epoca erano stati lasciati alla madre con problemi psichiatrici e anch’essi hanno sviluppato problemi cognitivi psicologici e psichiatrici, più volte abbiamo fatto segnalazione poiché il maschietto faceva atti vandalici o atti osceni in luogo pubblico nel parco giochi dei bambini, erano seguiti dagli assistenti sociali nonostante questo, gli atti di violenza e osceni erano all’ordine del giorno. La nonna dei ragazzi era una volontaria dell’Aido, dopo anni in cui aveva allontanato la figlia, riprese contatti con la figlia e i nipoti e prese in mano la situazione portando così alla tutela di essi e della collettività, dopo qualche anno il ragazzo fu messo in struttura perché era ingestibile, nonostante le cure della nonna. Per questo bisogna chiedere aiuto in caso in cui la situazione può essere pericolosa per il soggetto o per la collettività.
Ma state calmi ," era" . È un modo di dire, nel senso che la persona è attualmente sparita, non significa che è deceduta. Non credo che ci siano elementi idonei a avallare questa ipotesi. Non bisogna dimenticare che questa donna ha delle difficoltà cognitive e frequenta persone poco raccomandabili. Senza tetto, gente che ora è in galera, sbandati. Come si possono attribuire ragionamenti e condotte normali e logiche? Lasciate fare agli inquirenti. Qui si mete in croce la famiglia senza uni straccio di priva o elemento certo
Eh no.... "Era una vagabonda" è SUPER sospetto: se è in giro con sbandati può scappare detto "è una vagabonda". Ma non "era". Dire ERA vuol dire che non c'è più, e dire VAGABONDA vuol dire anche disprezzo.
@AnnaFragolari2 Nel linguaggio corrente si usa spesso l'imperfetto dell' indicativo di un verbo, senza voler significare necessariamente che qualcosa o qualcuno non esistono più. Naturalmente, è un modo di vedere le cose. Comunque non mi pare che qui abbiamo dei geni della lingua italiana e della grammatica. I congiuntivi usati a sproposito si sprecano, da tutte le parti. Inclusa la conduttrice di questo circo.
@@AnnaFragolari2 , si sottoculture su sottoculture, cumuli. e queste parole sono triviali e violente e su questo non ci piove e non sto dando colpe alla famiglia per il presunto omicidio. su quello indagano gli inquirenti ma queste parole sono triviali, si!
Cmq il Tso nn necessariamente serve a"rinchiudere"qualcuno ma anche semplicemente a metterlo nella condizione di essere preso "in cura",nel proprio domicilio,mensilmente,per dire.. Io ho un parente gravemente bipolare che grazie al Tso è riuscito ad accettare le cure,e con un iniezione trimestrale fatta dai sanitari presso la sua abitazione,è riuscito a tornare a una vita che si possa chiamare tale e trovare un lavoro
Comment top e intelligente. Accusare la famiglia solo xche non era constantli li 24 7 e disturbing. Sicuramente avrano provato e non sono riusciti.. Anche io penso che era naive ed si e fidata del primo che passa.
È solo un dato, ma le condizioni in cui Daniela teneva la casa (di proprietà di tutti i fratelli) erano pessime: quindi la casa perdeva di valore ogni giorno... Inoltre, una volta che una sorella che è residente in quella casa, ed è anche in difficoltà e intestataria di 1/3 dell'immobile, è praticamente IMPOSSIBILE DA SFRATTARE nell'ipotesi di voler vendere l'immobile... È ovvio che la famiglia sia un po'... al centro dell'attenzione.
Il don ha dette una valanga di idiozie...1) la famiglia di Daniela adesso ha paura per lei perché ha delle fragilità, però prima, la ritenevano assolutamente indipendente (detto da loro in una intervista di spalle alla madre e sorella). 2) la comunità era vicina a Daniela, le facevano la lavatrice, le stavano vicino al lavoro, la chiamavano a mangiare (varie testimonianze della gente del paese) quindi evitiamo, monsignor, di dire assurdità!
La sua verità è che sua sorella "era"..capita che si usi il passato per gli scomparsi... forse quando non si spera abbastanza, non so... se mio fratello fosse scomparso profferendo la parola "era" mi verrebbero i brividi e mi renderei conto subito che sto negando la dimensione di speranza e lo comunicherei perché vorrei continuare a sperare. Vero però è che siamo tutti diversi ... Io con una persona fragile così non userei mai termini dell'800 quali "vagabondo" perché tra l'altro offensivi. Vediamo quanti indizi si sommano, per adesso alcuni indizi per sospettare sul fratello i media li hanno divulgati... (mentre Daniela era scomparsa, all'inizio, ha prima pulito il giardino e poi la casa mentre aveva il divieto di avvicinamento? e guarda quanto denaro rinvenuto... doppi documenti... tutto può essere ma anche no)
Si ho capito gli lavava la biancheria l’ha aiutata e poi ci ha rimesso lui per le armi,ma forse a volte è meglio girarsi da un’altra parte così sappiamo che non paghiamo nessuna conseguenza
@lauralamarca8058 ma se la madre è la sorella hanno rilasciato una intervista (di spalle) dove dicono che Daniela era indipendente...adesso dicono di no?che era fragile? Si contraddicono in base a ciò che gli torna comodo
@Jesusisking2pw3 vagabonda non è disprezzo? È stanchezza? Avrebbe usato altre parole e cmq uno stanco si affida a chi di dovere...questo è andato dagli assistenti sociali 1 volta. Lui comunque è stanco di cosa? Non la manteneva, andava da lei una volta ogni morte di papa...forse era stanco di non potersi appropriare della casa e quindi ha risolto a modo suo.
Perche Daniela aveva denunciato il fratello ? In virtù di cosa il fratello ha chiamato i Servizi sociali? Non avendo questi dati, almeno io, non posso farmi nessuna idea Daniela ha portato con sé, documenti, cellulare, baligia?
@Jesusisking2pw3 magari mesi non mezzi e cmq è una delle prime cose che guardano gli inquirenti. Hanno risolto davvero molti casi con questa piccola attenzione alle parole.
Vivere con un famigliare come questa donna è una cosa difficilissima, ti rovina la vita. È brutto dirlo ma è così, al netto delle ipocrisie.
Speriamo stia bene, in ogni caso, e si faccia aiutare.
Concordo! Senza peli sulla lingua! Il buonismo non migliora certo le intenzioni di queste persone che vogliono vivere in stile bohémien ( se si scrive così)
In primo luogo, non è stata seguita a dovere dalla famiglia, essendo una ragazza fragile, non è stata dato modo di fidarsi al cento per cento della famiglia, questo è chiaro, se Daniela cercava in ogni modo di tenere fuori la famiglia dalla sua vita. È chiaro come in questi casi il contesto familiare può incidere sulla situazione, non sentirsi tutelati è vitale per questi soggetti. Conosco altre persone che hanno fragilità, in cui i genitori hanno mantenuto un ruolo attivo senza mai giudicare l’autonomia della persona ma cercando di gestire la situazione in caso di bisogno, specie una ragazza che ha la mia età 49 anni con problemi cognitivi, grazie ai propri genitori ed soprattutto al padre che gli ha dato modo di essere autonoma, seguendo nel suo percorso di autonomia, dando opportunità lavorativa prima all’interno dell’attività di famiglia, poi presso un supermercato di zona, che ancor oggi ha la stessa occupazione. Viene seguita da tutti dando a lei dei riferimenti certi e senza mai invadere troppo la sua vita. E parlo di Vignola (MO), un’altra ragazza che conosco sempre del luogo con problemi anch’essa di fragilità, è sempre stata seguita attentamente sia dai propri genitori, seguita da enti locali per la propria fragilità e data la possibilità di divenire autonoma ponendo tutte le dovute cautele e darle i riferimenti. Daniela non è mai stata seguita da nessuno, il fatto che abbia deciso di tenere lontano i familiari e tutti coloro che potevano minare il suo modo di vivere, è chiaro che dietro ad un allontanamento ci siano reali situazioni pregresse di litigi e azioni aggressive che hanno reso Daniela diffidente verso i propri familiari e anche poi verso chi tendeva una mano verso i suoi bisogni, poi bisogna vedere se appunto sia stata manipolata da qualcuno ad agire in questo contesto di tenere fuori dalla propria vita le persone che le volevano bene, anche chi cercava nel piccolo paese di montagna di darle una mano nella vita quotidiana, una persona che non ha vera autonomia nella vita quotidiana deve essere seguito affinché essa possa essere aiutata in caso di bisogno. Le utenze domestiche non allacciate, il bisogno costantemente di chiedere aiuto ai paesani, configura come una persona con problematiche ben note anche ai familiari e non è che sia una cosa piovuta dal cielo in un istante ma già pregresse e conosciuta.
In molti dicono che si attacca la famiglia ingiustamente, ma qui non si tratta di attaccare nessuno, né di fare il tifo per Daniela o per la sua famiglia perché non è una partita di calcio, si tratta solo di capire cosa le è successo e se le è successo qualcosa di brutto, capire chi può essere stato e chi può avere avuto dei moventi per farli
@ infatti non colpevolizzo la famiglia, posso capire che certi soggetti sono difficili da gestire. La persona che ho descritto che conosco bene, il padre ha avuto mille difficoltà poiché era una ragazza molto difficile, spesso era aggressiva se si cercava di darle delle regole al fin di bene dandogli degli input in modo che potesse interagire meglio con le persone estranee, per la famiglia è stato un duro lavoro, il padre ha dovuto vendere l’attività per seguire la figlia in modo continuo dando un rapporto significativo per la riuscita della autonomia e del relazionarsi con le persone, ed a oggi il risultato si vede e si tocca con mano, la ragazza ora donna, riesce a svolgere una vita quotidiana normale come tutti noi, una casa, lavoro e relazioni sociali, che adesso ne portano i frutti, da soli poiché gli enti sono carenti è molto spesso non adeguati a gestire certi soggetti. Per questo indico come componente la difficoltà della famiglia a dare un indirizzo congruo a Daniela affinché essa poteva realmente gestirsi in autonomia la sua vita, così non è stato e non lo è visto nel contesto in cui viveva, e che oltre modo affidava il suo disagio ai paesini del luogo, cercando conforto e aiuto, non chiedendolo alla famiglia poiché da essa né ritraeva una situazione di violenza della sua privacy. Purtroppo non avendo la famiglia agito in modo consono e alla scomparsa non si è attivata affinché essa potesse essere messa in condizioni di tutela. Qui c’è un enorme buco relativo alla relazione familiare e già nel consulto delle dichiarazioni del fratello dove dice che ci sono e c’erano dei problemi, non negando che la situazione era ed è stata tesa e non appropriata nel suo contesto, dove non si è trovato un connubio per tutelare la ragazza. Per questo posso capire ma situazioni di questo tipo ci sono in Italia, ne conosco uno di due ragazzi di Vignola che all’epoca erano stati lasciati alla madre con problemi psichiatrici e anch’essi hanno sviluppato problemi cognitivi psicologici e psichiatrici, più volte abbiamo fatto segnalazione poiché il maschietto faceva atti vandalici o atti osceni in luogo pubblico nel parco giochi dei bambini, erano seguiti dagli assistenti sociali nonostante questo, gli atti di violenza e osceni erano all’ordine del giorno. La nonna dei ragazzi era una volontaria dell’Aido, dopo anni in cui aveva allontanato la figlia, riprese contatti con la figlia e i nipoti e prese in mano la situazione portando così alla tutela di essi e della collettività, dopo qualche anno il ragazzo fu messo in struttura perché era ingestibile, nonostante le cure della nonna. Per questo bisogna chiedere aiuto in caso in cui la situazione può essere pericolosa per il soggetto o per la collettività.
Ma state calmi ," era" . È un modo di dire, nel senso che la persona è attualmente sparita, non significa che è deceduta. Non credo che ci siano elementi idonei a avallare questa ipotesi. Non bisogna dimenticare che questa donna ha delle difficoltà cognitive e frequenta persone poco raccomandabili. Senza tetto, gente che ora è in galera, sbandati. Come si possono attribuire ragionamenti e condotte normali e logiche? Lasciate fare agli inquirenti. Qui si mete in croce la famiglia senza uni straccio di priva o elemento certo
Esattamente, mamma sta gente che accusa, insulta la famiglia, etc etc
Eh no.... "Era una vagabonda" è SUPER sospetto: se è in giro con sbandati può scappare detto "è una vagabonda". Ma non "era". Dire ERA vuol dire che non c'è più, e dire VAGABONDA vuol dire anche disprezzo.
@AnnaFragolari2 Nel linguaggio corrente si usa spesso l'imperfetto dell' indicativo di un verbo, senza voler significare necessariamente che qualcosa o qualcuno non esistono più. Naturalmente, è un modo di vedere le cose. Comunque non mi pare che qui abbiamo dei geni della lingua italiana e della grammatica. I congiuntivi usati a sproposito si sprecano, da tutte le parti. Inclusa la conduttrice di questo circo.
@@AnnaFragolari2 , si sottoculture su sottoculture, cumuli. e queste parole sono triviali e violente e su questo non ci piove e non sto dando colpe alla famiglia per il presunto omicidio. su quello indagano gli inquirenti ma queste parole sono triviali, si!
Il fratello non mi piace per niente
ma all'ora perché il fratello è andato in casa nella notte a riempire sacchi neri
Avvocato basta sistemarsi i capelli e fare la bocca da gallina come se fosse una influencer.
Cmq il Tso nn necessariamente serve a"rinchiudere"qualcuno ma anche semplicemente a metterlo nella condizione di essere preso "in cura",nel proprio domicilio,mensilmente,per dire..
Io ho un parente gravemente bipolare che grazie al Tso è riuscito ad accettare le cure,e con un iniezione trimestrale fatta dai sanitari presso la sua abitazione,è riuscito a tornare a una vita che si possa chiamare tale e trovare un lavoro
Ci vada lei
Ha dato solo una sua opinione e ha riportato una esperienza, non ha detto di andarci obbligatoriamente
Pazzesco, fare un vocale leggendo🤨
L'ho notato anch'io..... secondo me ha dei problemi pure lei
@@monikmonik9486 la sorella da come legge è dislessica
Non credo che la famiglia centra .forse fragile com era e andata con il primo che ha incontrato e gli ha detto di andare con lui .
Comment top e intelligente. Accusare la famiglia solo xche non era constantli li 24 7 e disturbing. Sicuramente avrano provato e non sono riusciti.. Anche io penso che era naive ed si e fidata del primo che passa.
È solo un dato, ma le condizioni in cui Daniela teneva la casa (di proprietà di tutti i fratelli) erano pessime: quindi la casa perdeva di valore ogni giorno... Inoltre, una volta che una sorella che è residente in quella casa, ed è anche in difficoltà e intestataria di 1/3 dell'immobile, è praticamente IMPOSSIBILE DA SFRATTARE nell'ipotesi di voler vendere l'immobile...
È ovvio che la famiglia sia un po'... al centro dell'attenzione.
Il don ha dette una valanga di idiozie...1) la famiglia di Daniela adesso ha paura per lei perché ha delle fragilità, però prima, la ritenevano assolutamente indipendente (detto da loro in una intervista di spalle alla madre e sorella). 2) la comunità era vicina a Daniela, le facevano la lavatrice, le stavano vicino al lavoro, la chiamavano a mangiare (varie testimonianze della gente del paese) quindi evitiamo, monsignor, di dire assurdità!
La sua verità è che sua sorella "era"..capita che si usi il passato per gli scomparsi... forse quando non si spera abbastanza, non so... se mio fratello fosse scomparso profferendo la parola "era" mi verrebbero i brividi e mi renderei conto subito che sto negando la dimensione di speranza e lo comunicherei perché vorrei continuare a sperare. Vero però è che siamo tutti diversi ... Io con una persona fragile così non userei mai termini dell'800 quali "vagabondo" perché tra l'altro offensivi. Vediamo quanti indizi si sommano, per adesso alcuni indizi per sospettare sul fratello i media li hanno divulgati... (mentre Daniela era scomparsa, all'inizio, ha prima pulito il giardino e poi la casa mentre aveva il divieto di avvicinamento? e guarda quanto denaro rinvenuto... doppi documenti... tutto può essere ma anche no)
Si ho capito gli lavava la biancheria l’ha aiutata e poi ci ha rimesso lui per le armi,ma forse a volte è meglio girarsi da un’altra parte così sappiamo che non paghiamo nessuna conseguenza
Il fratello parla della sorella con sdegno e dispezzo dandole della vagabonda.
Non credo, parla uno come stanco non disprezzo
Non è facile avere a che fare con un familiare con problemi mentali, bisogna trovarsici prima di parlare, il fratello e la famiglia sono stanchi
@lauralamarca8058 ma se la madre è la sorella hanno rilasciato una intervista (di spalle) dove dicono che Daniela era indipendente...adesso dicono di no?che era fragile? Si contraddicono in base a ciò che gli torna comodo
@Jesusisking2pw3 vagabonda non è disprezzo? È stanchezza? Avrebbe usato altre parole e cmq uno stanco si affida a chi di dovere...questo è andato dagli assistenti sociali 1 volta. Lui comunque è stanco di cosa? Non la manteneva, andava da lei una volta ogni morte di papa...forse era stanco di non potersi appropriare della casa e quindi ha risolto a modo suo.
@natasciacremonini106 si vede solo da come andava in giro vestita che aveva problemi
Parla gia al passato!! Era....perché?
Sorela ? Tuti 3 fratelli sono venuti ...storti ? 🤔
Perché la rai decide di mettere sotto l’audio “era una vagabonda”
Perche Daniela aveva denunciato il fratello ?
In virtù di cosa il fratello ha chiamato i Servizi sociali?
Non avendo questi dati, almeno io, non posso farmi nessuna idea
Daniela ha portato con sé, documenti, cellulare, baligia?
Ms avete visto le fotografie di questa ragazza vi sembra normale una persona che gia al livello estetico si vede
Mia sorella era🤔🤔🤔forse meglio dire mia sorella è una vagabonda!!! finché non viene trovato il corpo almeno 🙄🙄🙄🙄oppure la dà già per morta???🤔
Per me Daniela sta bene, non si vuole far trovare vuole essere indipendente
Parla al passato...era..
Dispiace dirlo ma il fratello ha un movente
Ma perché parlare di Daniela già al passato
Non si sapra mai
gli esami dei Ris qualcosa diranno👍
Attenzione parla al PASSATO "era" questo è un dato importantissimo per gli inquirenti.
Ma smettiamola, xarla al passato xche sono passati un sacco di mesi
@Jesusisking2pw3 magari mesi non mezzi e cmq è una delle prime cose che guardano gli inquirenti. Hanno risolto davvero molti casi con questa piccola attenzione alle parole.
Ma ripigliati 😂
@litchimatcha1933 ne riparleremo genio di sta lampada
@@natasciacremonini106 eh, certo, certo
Mia sorella “era” una vagabonda……….
Yeah era xche sono passati un sacco di mesi quindi non si sa se viva e morta.
Daniela non è piu a Modena,è lontano,fuori regione
con tutte queste certezze, perché non andate a denunciare a chi di dovere?
Non è una certezza,non la conosco,è una mia deduzione