Caterina Bueno - Le Quattro Stagioni

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  • Опубликовано: 21 окт 2024
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    Ecco è l'aprile, il fiore della vita
    l'aria l'è piena o di soavi odor
    scorgo lontano tra l'erba ch'è fiorita
    due che s'amano, sono confusi nell'amor
    O degli uccelli amo lo sgorgheggiar
    là sugli alberi e tra la verdura
    amo coi piedi calpestar
    quel che produce la natura
    Quando scorgo quel sentier
    che mi conduce dov'io bramo
    tutti i miei sogni i miei pensier
    volano verso colei ch'io amo
    E nell'estate il caldo soffocante
    nell'officina ci sta il buon lavorator
    pien di fatica e di sudor grondante
    mentre il borghese lui disprezza il suo sudor
    O del martello amo lo smartellar
    sull'incudine nell'officina
    amo il gallo canticchiar
    con la sua sveglia matutina
    Quando penso che il mio ben
    tra le mie braccia s'addormenta
    chino il mio capo sul suo sen
    vorrei saperla sempre contenta
    E nell'autunno cadono le foglie morte
    le mie speranze con loro se ne van
    Vorrei morir per non veder più niente
    ma poi mi pento, dico: Sarebbe una viltà
    Amo dell'uva il vendemmiar
    con i suoi canti d'allegria
    amo il vino spumeggiar
    in mezzo ai canti all'osteria
    Quando penso nel mio cuor
    alla mia piccola lontana
    cade una lacrima dal cuor
    triste risuona una campana
    Ecco l'inverno, cade la neve bianca
    e bianchi i tetti i camin son lì a fumar
    Quel casolare anche di legna manca
    tutto è silenzio fuori che i marosi al mar
    Amo l'onda spumeggiar
    contro lo scoglio che la spezza
    amo il fulmine tuonar
    nel fragor della tempesta
    Quando son presso di te
    mi sento il cuore in armonia
    sento di amarti non so che
    sento di amarti alla follia
    Or son vent'anni in questa oscura cella
    dimenticato da colei che amo ancor
    Se ci ripenso io perdo la favella
    con il pensar a quel mio soave amor
    Amo la notte lo ascoltar
    il passo della sentinella
    amo la luna salutar
    quando rischiara la mia cella
    Quando penso all'avvenir
    alla mia libertà perduta
    vorrei baciarla e poi morir
    mentr'ella dorme, a l'insaputa
    [Pezzo estrapolato dall'album "addio lugano bella"]

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