Questa è una vera e propria LECTIO MAGISTRALIS! Complimenti veramente! A latere vorrei chiedere una delucidazione su questo passaggio: Il divenire è "apparire e scomparire degli eterni". Se tutto è eterno anche "l'apparire e scomparire" è una realtà, ed è eterna. E perché non appare a noi? Perché siamo una coscienza FINITA. Dunque bisogna ammettere anche una coscienza infinita a cui eternamente appaiono gli eterni ". Quel "dunque bisogna ammettere" come lo si giustifica dal punto di vista logico?
Perché a qualcuno devono apparire nella loro totalita' altrimenti non ci sarebbe apparire e scomparire. Se c'e' la coscienza finita che vede il comparire e poi non lo vede piu', ci deve essere la coscienza infinita in cui tutto permane eternamente, altrimenti ci sarebbe solo annientamento.
Povero filosofo. Ha fatto un bellissimo intervento, ha chiesto un applauso nel modo retoricamente più spettacolare immaginabile da parte di un filosofo, e nessuno lo ha applaudito!
Forse perche' non e' stata capita la sua " critica" ? Oggi, con tutto il rispetto per un grande filosofo come Severino che ha il merito di aver messo al centro la questione della verita' e della metafisica, la critica anche costruttiva a Severino non viene accettata.
La domanda che avrei voluto porre a P. Barzaghi è questa: se secondo lei si può fare del male al mondo, quindi all'uomo, nel non riconoscere un creatore, dal momento che come sosteneva mi pare Lattanzio, il male è il non ente, ed il bene è l'ente? Se non si ammette un creatore, di conseguenza si giustifica l'esistenza del male come legittimo, quindi come non entità da non contrastare, o meglio da considerare in modo indifferente. Molto più semplicemente: se non esiste un Dio, significa che la presenza del male, non implica che io mi debba comportare in modo retto, e rispettoso verso il prossimo e la vita; ergo, se la faccio franca nel mondo finchè vivo, comportandomi male, uccidendo, rubando, saccheggianto, o quant'altro si possa immaginare di peggiore, cosa importa, se ciò non comporta ne un giudizio, ne una punizione, o un corrispettivo di bene, dopo che sarò morto? Da ciò si può dedurre che al contrario di quel che pensava Rousseau, non è il cristiano ad essere un bravo cittadino di fatto, ma non per principio, bensì l'ateo. Saluti. Questo: PM
Se c'è il male c'e' il bene. Il primato e' il bene, in quanto il male e' mancanza del bene. Questo e' un discorso di carattere ontologico non morale. Se lo vediamo da un punto di vista morale il discorso mi sembra condivisibile con quello di Dostoevskij che diceva, se Dio non esiste, tutto e' permesso.
Non sappiamo se qualcuno e' all 'inferno, ma se non ci fosse, verrebbe meno la liberta' dell'uomo. Ma il creatore ha creato l' uomo razionale / libero.
Purtroppo per voi, Severino era un gigante. Voi lillipuziani potete saltellargli attorno senza riuscire nemmeno a scalfire la superficie del suo pensiero.
Grazie mille, stravedo per Barzaghi!
❤ Fantastico come sempre
Padre Barzaghi vero top player!
grandissimo! Schiaffeggio le mani....
Splendida lezione!
Questa è una vera e propria LECTIO MAGISTRALIS! Complimenti veramente!
A latere vorrei chiedere una delucidazione su questo passaggio: Il divenire è "apparire e scomparire degli eterni". Se tutto è eterno anche "l'apparire e scomparire" è una realtà, ed è eterna. E perché non appare a noi? Perché siamo una coscienza FINITA. Dunque bisogna ammettere anche una coscienza infinita a cui eternamente appaiono gli eterni ". Quel "dunque bisogna ammettere" come lo si giustifica dal punto di vista logico?
Perché a qualcuno devono apparire nella loro totalita' altrimenti non ci sarebbe apparire e scomparire. Se c'e' la coscienza finita che vede il comparire e poi non lo vede piu', ci deve essere la coscienza infinita in cui tutto permane eternamente, altrimenti ci sarebbe solo annientamento.
Severino e Bontadini.....c'è un mio articolo on line su questo argomento
❤
Povero filosofo. Ha fatto un bellissimo intervento, ha chiesto un applauso nel modo retoricamente più spettacolare immaginabile da parte di un filosofo, e nessuno lo ha applaudito!
Quel che conta è la sostanza, non la scenografia
Forse perche' non e' stata capita la sua " critica" ? Oggi, con tutto il rispetto per un grande filosofo come Severino che ha il merito di aver messo al centro la questione della verita' e della metafisica, la critica anche costruttiva a Severino non viene accettata.
La domanda che avrei voluto porre a P. Barzaghi è questa: se secondo lei si può fare del male al mondo, quindi all'uomo, nel non riconoscere un creatore, dal momento che come sosteneva mi pare Lattanzio, il male è il non ente, ed il bene è l'ente? Se non si ammette un creatore, di conseguenza si giustifica l'esistenza del male come legittimo, quindi come non entità da non contrastare, o meglio da considerare in modo indifferente. Molto più semplicemente: se non esiste un Dio, significa che la presenza del male, non implica che io mi debba comportare in modo retto, e rispettoso verso il prossimo e la vita; ergo, se la faccio franca nel mondo finchè vivo, comportandomi male, uccidendo, rubando, saccheggianto, o quant'altro si possa immaginare di peggiore, cosa importa, se ciò non comporta ne un giudizio, ne una punizione, o un corrispettivo di bene, dopo che sarò morto? Da ciò si può dedurre che al contrario di quel che pensava Rousseau, non è il cristiano ad essere un bravo cittadino di fatto, ma non per principio, bensì l'ateo. Saluti. Questo: PM
Se c'è il male c'e' il bene. Il primato e' il bene, in quanto il male e' mancanza del bene. Questo e' un discorso di carattere ontologico non morale. Se lo vediamo da un punto di vista morale il discorso mi sembra condivisibile con quello di
Dostoevskij che diceva, se Dio non esiste, tutto e' permesso.
Dove finisce il dono dell'identità di ogni individuo se tutto è conglobato in Dio?
Meriti e demeriti Che senso ha?
L'eterno con l'inferno Un esperimento fallimentare?
Non sappiamo se qualcuno e' all 'inferno, ma se non ci fosse, verrebbe meno la liberta' dell'uomo. Ma il creatore ha creato l' uomo razionale / libero.
Purtroppo per voi, Severino era un gigante.
Voi lillipuziani potete saltellargli attorno senza riuscire nemmeno a scalfire la superficie del suo pensiero.