L'Intervista del Direttore a MARIO COTELLI

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  • Опубликовано: 8 фев 2018

Комментарии • 2

  • @loutiscrive
    @loutiscrive 3 года назад

    grande TENNICO mario cotelli, RIP :-)

  • @maui-maui4011
    @maui-maui4011 Год назад

    4:50
    La cosa brutta che Lui non si chiede se questo sia giusto, o se sia una continua usurpazione di futuro, che e' stata preparata forzosamente da altri, peraltro senza mai chiedere il permesso ad alcuno !!!
    Rammenterei che non tutti possono essere imprenditori.
    Non tutti hanno la fortuna di incontrare Vuarnet che ti offre un posto di lavoro, almeno all'inizio per farti provare.
    Non tutti nascono quando e dove il talento viene premiato.
    Da cui ne consegue che non tutti nascono con la camicia e sedere coperto per aver almeno i mezzi o la speranza di emergere.
    6:10 - 11:00
    Molto fumoso sulle banche, che hanno venduto tossicita' e ci sono delle ragioni. Poi certo sui contratti i rischi possibili erano enunciati, al pari dei 3 bacini sul braccio, bastava leggere !!
    Ma le banche hanno fatto anche i debiti da sole, hanno oliato la politica a favore di qualcuno nel danno dei fuori dal club, hanno fatto anche tante operazioni speculative rischiose, e qualcuno che aveva il compito di esercitare l'azione di controllo li ha autorizzati. Non si vendono due banche a 6 miliardi e mezzo e dopo un un po' se ne riacquista una a 9 miliardi piu' altri 7 per pagare i relativi debiti che fa 16 miliardi il tutto partendo da 6 e vale la pena ricordare che 6x3 fa 18. Per la semplice ragione che nessuno per casa propria farebbe cosi' a meno che... La logica del tutto sia da ricercare altrove..... In virtu' del fatto che una cosa che una logica non ce l'ha, ne ha un'altra. A tal guisa e' chiaro che il collasso si scarica su tutti e anche pesantemente sulla gente e qualcuno magari ci fa pure sopra il crestone.
    Molto fumoso ancora sulle case, le seconde case, affinche' siano espropriate a poco, impianti svenduti e non siano al momento appetibili sono gravate da continue tasse in aumento sugli immobili, questo e' contro il turismo e qualunque slancio all'economia, cio' corrisponde ad una precisa strategia in atto da anni; peraltro a carico di una societa' che e' da 30 anni fondata sul precariato, l'incertezza e la depredazione con aumento delle tasse, che servono per pagare i servizi, cosi' dicono, che peraltro vengono sempre tagliati.
    E' chiaro che in un'economia cosi' sgangherata, aumentano poi le sofferenze per tutti, esercenti, imprenditori, banche incluse in questa dissoluzione continua del paese; fatta contro la gente.
    Ma se io posso dire tutto questo in 90 secondi, come mai questo signore non dice nulla in merito ?
    Per il resto Livigno anche io l'ho sempre percepito lontano da Bormio 1299 chilometri, forse piu', come una specie di San Marino Stato a se.
    Riguardo alla Valtellina e sue localita' piu' o meno blasonate, Bormio, Stelvio, la perdita di alberghi, crisi economica locale, Livigno, non posso confutare nulla perche' sono realta' che non conosco.
    Comunque;
    nonostante alcune contraddizioni, rispetto al passato, che gli ho sentito dire negli ultimi anni in merito allo sci e alla preparazione alle varie discipline. Le sue capacita' rimangono indiscusse, come tante altre verita' che negli anni ha svelato anticipatamente e controcorrente e che si sono poi evidenziate, con cui poi si e' dovuto fare i conti, talora scritti con il sangue come riguardo problema delle sciancrature e degli spessori che tanti malanni hanno cagionato; problema su cui Lui ha molto cercato di sensibilizzare nella difesa degli atleti.
    Il suo sci come responsabile nazionale e' stato portato ad altissimo, piu' che altro direi ad un altro livello, tal che se ne parla dopo 50 anni partendo sin dalla necessaria fucina della preparazione con le relative regole di ingaggio, trovandosi anche i soldi per farlo, attraverso gli sponsor da Alitalia a Cariplo per gli sci club a Parmalat.
    Mi auguro per questo signore, che nostro Padre gli abbia trovato la via per accoglierlo in pace.
    Ciao Mario