MERLETTO GORIZIANO: QUANDO LA STORIA FA GRANDE L' ATTUALITÀ
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- Опубликовано: 8 фев 2025
- di Gianfranco Biondi
Il cono di luce via via sempre più vivido che illumina il territorio del goriziano e che si rifletterà sull'intera regione, grazie all'unita livrea di Nova Gorica e Gorizia come prima capitale transfrontaliera europea della cultura del 2025 renderà visibile a livello internazionale la comunità che lo abita come tutto ciò che caratterizza questo territorio nella storia e nell'attualità.
Un intenso calendario di grandi e piccoli eventi regionali viene in parte fatto convergere sulle due città come molto di potrà fare per valorizzare aspetti peculiari delle due località, prima divise da un confine e ora sempre più in dialogo. Tra le tante chicche di Gorizia che si è meritata un palco tutto particolare per il suo passato è il merletto goriziano che trova la sua attualità nella vetrina in corso Verdi, dove le maestre merlettaie esibiscono il frutto di creazioni straordinarie, preziosi accessori per la casa e l'abbigliamento, per chi è alla ricerca di stupire con un cadeau. La storia del merletto, invece, è esibita in due sale appositamente riallestite nel 2008 ,grazie alla determinazione della sovrintendente ai musei provinciali di Gorizia, Raffaella Sgubin, nella seicentesca casa Formentini di Borgo castello che ospita la sezione della moda e delle arti applicate dell'ente museale che par parte della rete ERPAC, ente regionale per il Patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. Questi ritagli di merletto , acquisiti dal museo fin dai primi anni del secolo scorso sono stati studiati catalogati secondo riteri di ordine stilistico, tecnico, di appartenenza e qualitativo, e spostati nelle bacheche dai cartoncini azzurri originali dell'epoca, sui quali erano fissati e facevano parte del patrimonio del convento delle Orsoline le cui fondatrici, in parte originarie del Belgio e provenienti da Vienna , erano state chiamate a Gorizia nel lontano 1672 guidate da madre Caterina Lambertina di Sant.Oda per aprirvi un monastero di clausura, aperto però alla città con un educandato di fanciulle, la cosiddetta "scuola di fuori" che arrivò ad avere un centinaio di allieve. Tra gli insegnamenti che allora si addicevano alle ragazze anche la lavorazione del merletto sia per un probabile fine di reddito integrativo che per impegnare il corpo e la mente, al fine di raggiungere la disciplina di comportamento e la preghiera. La realizzazione e produzione di merletti era presente in diversi territori d'Europa e d'Italia, dalla Spagna alle Fiandre. I monasteri hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di questa arte per offrire una opportunità a molte donne e bambine, orfane o povere. La collezione di merletti delle Orsoline di Gorizia, già molto nota agli studiosi e ai goriziani, può essere suddivisa in due categorie quella dei merletti a fili continui , molto difficili da eseguire anche con decine di fuselli contemporaneamente e quella dei a nastrino continuo, di più agile lavorazione ma sempre con grandi risultati. Dei merletti a filo continuo , tipici delle fiandre, la collezione conserva un limitato numero di esemplari, probabilmente prodotti esclusivamente in convento a causa della loro complessità e preparazione necessarie per realizzarli, mentre i merletti a nastrino erano tipici del goriziano e della valle dell'idria, dove tutt'oggi si producono. Si rietiene che si si possono fare risalire alla fine del 600 i traguardi tecnici più azzardati, sui quali si sono poi basati i merletti dei secoli successivi, di cui si può trovare oggi viva testimonia attraverso le produzione delle maestre merlettaie e la scuola di merletti di Gorizia, oggi gestita dall'ERPAC che raccoglie interesse nelle nuove generazioni. Ma il luogo magico e affascinante che permette un tuffo nella storia del merletto, e dal quale iniziare il percorso didattico e culturale è proprio la collezione delle orsoline... in queste sale abbiamo incontrato ,Thessy Schoenholzer Nichols appassionata studiosa e maestra merlettaia che tanto si è spesa nell'indagine approfondita di questo patrimonio fino ad arrivare ad un prezioso catalogo che riposta dettagliate schede tecniche sui merletti esposti al museo (guarda il podcast...)