Translatio Imperii, Translatio Amoris - Chiara Lombardi (22/6/2022)

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  • Опубликовано: 15 окт 2024
  • In questo contributo vorrei leggere un episodio della storiografia antica che ha lasciato un segno molto profondo nella memoria culturale: il racconto di Gige e Candaule nelle Storie di Erodoto. L’episodio può considerarsi archetipo funzionale a rappresentare quei rapporti di forza che si trovano alle origini della Storia ma che si rinnovano in forme diverse nel presente, adattandosi ad esso. L’aspetto interessante della novella di Gige e Candaule deriva dalla particolare narrazione dei rapporti di forza e del desiderio mimetico che ad essi si collega. La vicenda sposta l’idea del potere e del possesso dall’ambito politico a quello erotico, suggerendo un più ampio paradigma di interpretazione antropologica della Storia.
    Il valore universale e fondativo di questo archetipo trova conferma, a mio avviso, in due narrazioni molto diverse ma collegate tra loro: le avventure di Alatiel nella novella II, 7 del Decameron di Boccaccio (il quale riscrive il mito di Gige e Candaule nel De casibus), per l’ossessiva riproposta di casi di desiderio triangolare omicida sottesa alla metaforizzazione di una translatio imperii che si proietta sul piano erotico; il romanzo La donna leopardo di Alberto Moravia, dove è menzionata esplicitamente la narrazione erodotea al fine di spiegare la relazione tra possesso amoroso e rapporti di forza nella fisionomia della società occidentale contemporanea soggetta al neocapitalismo, con la funzione di movimentare e rendere più complicati gli stessi giochi di potere e di consumo.
    CHIARA LOMBARDI è professore associato di Letterature comparate e critica letteraria nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Ha partecipato a numerosi convegni e seminari in Italia e all’estero. È giornalista, autrice di saggi in volumi miscellanei e in rivista. I suoi libri sono dedicati alla circolazione dei miti nella letteratura moderna e contemporanea, e al teatro europeo.

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