Bisognerebbe specificare che è un adattamento moderno, legato a esigenze "commerciali e politiche", in quanto storicamente il Sentiero del Viandante NON collegava Lecco a Abbadia Lariano via lago.
@@riccardomagnani117 Interessante. Noi abbiamo trovato un informazione che diceva che il sentiero senza nome che collegava Lecco ad Abbadia Lariana, lo storico Pietro Pensa, lo fa risalire all’epoca romana, ma secondo altri (ad esempio secondo Albano Marcarini) si tratta solo di una congettura. Nei documenti medievali dei comuni di Bellano, Dervio e Lecco (fine del XIV secolo) si fa riferimento a una strada pubblica costiera, ma si tratta, come dice ancora Albano Marcarini, di “citazioni frammentarie anche se interessanti”. Al 1606 risale il mai attuato progetto di sistemazione dell’ingegner Rinaldi. Durante l’epoca napoleonica (1796-1815) alcuni tratti dell’itinerario verranno sistemati o migliorati (da questo deriva il nome di Napoleona con cui la via è nominata in alcuni tratti). Dopo la costruzione della strada militare lungo la riva del lago, inaugurata nel 1832, i vecchi percorsi perdono di importanza e cadono nell’oblio, per essere in seguito riscoperti, nella seconda metà del 1900, a scopo turistico. Da qui, nel 1970, Maresi inizia a riportare in auge quel tratto fino ad arrivare ai giorni nostri dove prende il numero 505 ed il nome di Sentiero del Viandante andando ad aggiungersi alla tratta esistente. Fonte: prolocolario.it
@@adetiti3713 in base alla mappa del Giovio del 1520, una delle più antiche rappresentazioni del lago se ne escludiamo un paio generiche, c'erano tre sentieri che scendevano a lago dai Resinelli: uno da Forcellino ai Bodega, uno in corrispondenza della fortificazione di cui oggi rimangono le rovine, e un terzo che arriva a Abbadia Lariana, dove di fatto il sentiero partiva, e dove ancora oggi si possono vedere i resti dell'antica stazione di posta. La comunicazione a lago tra Abbadia e Lecco era inibita, per motivi morfologici, ma soprattutto perché costituiva una protezione naturale contro eventuali attacchi. Infatti anche nelle antiche fortificazioni (che non sono quelle odierne, ampliate dagli spagnoli), ancora oggi visibili e disegnate da Leonardo nella mappa che fa di Lecco, la preoccupazione era rivolta agli attacchi da lago e dalla strada verso Milano (invero dagli attacchi dalla bergamasca, storicamente ostile. Purtroppo continuo a fare presente tutte queste correlazioni, come le importanti connessioni tra Leonardo e Lecco, ma la città è sorda, ancorata a un antico retaggio che tende a disconoscere tutto ciò che era sforzesco e visconteo, per prediligere il successivo insediamento filo cattolico (dal Medeghino al Card. Borromeo), in un malcostume che coinvolge tutto il paese. Un malcostume che tocca anche Manzoni e i Promessi Sposi, che tutto sono tranne che un romanzo cattolico. Questa città avrebbe un potenziale turistico e culturale enorme, se solo si smettesse di ragionare in termini provincialissimi e oratoriali.
Ci sarebbe anche un bellissimo lavoro da fare sulle antiche strade mulattiere che costituivano la vecchia viabilità dell'epoca, ancora oggi visibili, che conducevano i viandanti da Milano fin su alla Valtellina, passando però in prossimità di Lecco per la Valsassina e i Resinelli (per il tramite della Val Calolden), non certo lungo il tratto a lago.
Ciao Giordano Valsecchi, noi no usiamo la mountain bike ma credo che non sia un sentiero consigliabile, ci sono scale e tratti molto ripidi, correresti il rischio di portarla tutto il tempo in spalla. Se poi andrai a farlo, facci sapere la tua opinione.
Super utile! Ottimo lavoro ragazzi, grazie mille 😁
Grazie Greta Pogliani !
Bello mi piace questa idea! Spero ne farete altri di video come questi 😍
Bell'idea!! Bravi ragazzi ci serviva un canale così! 💪💪💪
complimenti
Grazie !!!
Bisognerebbe specificare che è un adattamento moderno, legato a esigenze "commerciali e politiche", in quanto storicamente il Sentiero del Viandante NON collegava Lecco a Abbadia Lariano via lago.
Salve, Riccardo Magnani lo scrittore economista classe 1963?
@@adetiti3713 sì
@@riccardomagnani117 Interessante. Noi abbiamo trovato un informazione che diceva che il sentiero senza nome che collegava Lecco ad Abbadia Lariana, lo storico Pietro Pensa, lo fa risalire all’epoca romana, ma secondo altri (ad esempio secondo Albano Marcarini) si tratta solo di una congettura. Nei documenti medievali dei comuni di Bellano, Dervio e Lecco (fine del XIV secolo) si fa riferimento a una strada pubblica costiera, ma si tratta, come dice ancora Albano Marcarini, di “citazioni frammentarie anche se interessanti”. Al 1606 risale il mai attuato progetto di sistemazione dell’ingegner Rinaldi. Durante l’epoca napoleonica (1796-1815) alcuni tratti dell’itinerario verranno sistemati o migliorati (da questo deriva il nome di Napoleona con cui la via è nominata in alcuni tratti). Dopo la costruzione della strada militare lungo la riva del lago, inaugurata nel 1832, i vecchi percorsi perdono di importanza e cadono nell’oblio, per essere in seguito riscoperti, nella seconda metà del 1900, a scopo turistico. Da qui, nel 1970, Maresi inizia a riportare in auge quel tratto fino ad arrivare ai giorni nostri dove prende il numero 505 ed il nome di Sentiero del Viandante andando ad aggiungersi alla tratta esistente. Fonte: prolocolario.it
@@adetiti3713 in base alla mappa del Giovio del 1520, una delle più antiche rappresentazioni del lago se ne escludiamo un paio generiche, c'erano tre sentieri che scendevano a lago dai Resinelli: uno da Forcellino ai Bodega, uno in corrispondenza della fortificazione di cui oggi rimangono le rovine, e un terzo che arriva a Abbadia Lariana, dove di fatto il sentiero partiva, e dove ancora oggi si possono vedere i resti dell'antica stazione di posta.
La comunicazione a lago tra Abbadia e Lecco era inibita, per motivi morfologici, ma soprattutto perché costituiva una protezione naturale contro eventuali attacchi.
Infatti anche nelle antiche fortificazioni (che non sono quelle odierne, ampliate dagli spagnoli), ancora oggi visibili e disegnate da Leonardo nella mappa che fa di Lecco, la preoccupazione era rivolta agli attacchi da lago e dalla strada verso Milano (invero dagli attacchi dalla bergamasca, storicamente ostile.
Purtroppo continuo a fare presente tutte queste correlazioni, come le importanti connessioni tra Leonardo e Lecco, ma la città è sorda, ancorata a un antico retaggio che tende a disconoscere tutto ciò che era sforzesco e visconteo, per prediligere il successivo insediamento filo cattolico (dal Medeghino al Card. Borromeo), in un malcostume che coinvolge tutto il paese.
Un malcostume che tocca anche Manzoni e i Promessi Sposi, che tutto sono tranne che un romanzo cattolico.
Questa città avrebbe un potenziale turistico e culturale enorme, se solo si smettesse di ragionare in termini provincialissimi e oratoriali.
Ci sarebbe anche un bellissimo lavoro da fare sulle antiche strade mulattiere che costituivano la vecchia viabilità dell'epoca, ancora oggi visibili, che conducevano i viandanti da Milano fin su alla Valtellina, passando però in prossimità di Lecco per la Valsassina e i Resinelli (per il tramite della Val Calolden), non certo lungo il tratto a lago.
Grazie per il bel video! Volevo sapere se si può percorrere il tratto Lecco-Abbadia con la mountain bike? Grazie
Ciao Giordano Valsecchi, noi no usiamo la mountain bike ma credo che non sia un sentiero consigliabile, ci sono scale e tratti molto ripidi, correresti il rischio di portarla tutto il tempo in spalla. Se poi andrai a farlo, facci sapere la tua opinione.
La parte iniziale doppiata è di pessimo gusto, come i video in verticale, l'idea è ottima. E serve proprio uno canale che tratti questi argomenti.
Grazie, la prossima volta faremo meglio.
@@adetiti3713 dajee💪🏻💪🏻💪🏻