Per la psicologia del profondo il Mago è l'11 archetipo dei 12. Esprime semplicemente il raggiungimento del perfetto allineamento tra volontà umana secolare e divina spirituale. La prima incorporazione dell'archetipo del Mago è il sacerdote stesso, un altro lo psicologo, un altro ancora lo sciamano etc. Il primo strumento è la benedizione, il dire bene, il secondo la possibilità di cogliere fenomeni per sincronicità etc. È un archetipo molto bello che si attiva in noi ogni volta in cui riusciamo a trasformare una nostra paura in risorsa etc. Nulla a che fare con rituali, superstizione, predizione, manipolazione etc
Inoltre, per esempio, in merito a Halloween, storicamente non nasce come festa demoniaca ma semplicemente pagana, legata a credenze molto antiche e radicate sui territori di origine. Con la diffusione del Cristianesimo, anche Halloween, come altre feste, è diventata festa cristiana, mutando i suoi connotati in una commemorazione dei morti e dei santi. È una dinamica naturale, nella storia delle religioni: quella che “vince” demonizza quelle altrui. Va poi fatta, quindi, la giusta distinzione tra la festa folkloristica, legata a travestimenti e divertimento, come la maggior parte di coloro che la festeggiano la considera in seno alla globalizzazione, e la ricorrenza sabbatica, oggi considerata centrale sia presso culti satanici (stando a quanto ho letto), sia in seno ad altri culti meramente pagani, su cui non mi pronuncio perché non ho contatti neppure con essi. Rilevo comunque ulteriore grossolana generalizzazione - per quel che può interessare. E le generalizzazioni grossolane disturbano anche chi è animato da fede sincera e da sana logica. Tra cui mi annovero.
Sto seguendo con interesse. Purtroppo noto approssimazione ed errore nella illustrazione quantomeno del rei-ki: per quanto io lo trovi una forma di spiritualità non consona e disarmonica, non è vero che invochi una energia personale, anzi chi lo pratica si fa strumento di una energia universale, che orienta per ottenere certi effetti, normalmente guarigioni o liberazioni da vari mali. Semmai direi che sia deteriore la pretesa di modellare quella stessa “energia”. Ora, tralasciando il grossolano errore in merito al rei-ki, rei-ki che io stessa trovo non buono. Temo che simili discorsi appiattiscano, rischino di banalizzare e demonizzare anche forme altissime di misticismo, di doni ricevuti (e chi ne è destinatario sa bene che, se naturali, se divini, sono croci, altro che poteri), i quali invece appartengono appunto a tutt’altra realtà e sono in linea con gli insegnamenti evangelici.
Apprezzo molto padre Dermine... Un uomo coi piedi per terra e proprio per questo, ben centrato nelle alture della fede...
Per la psicologia del profondo il Mago è l'11 archetipo dei 12. Esprime semplicemente il raggiungimento del perfetto allineamento tra volontà umana secolare e divina spirituale. La prima incorporazione dell'archetipo del Mago è il sacerdote stesso, un altro lo psicologo, un altro ancora lo sciamano etc. Il primo strumento è la benedizione, il dire bene, il secondo la possibilità di cogliere fenomeni per sincronicità etc. È un archetipo molto bello che si attiva in noi ogni volta in cui riusciamo a trasformare una nostra paura in risorsa etc. Nulla a che fare con rituali, superstizione, predizione, manipolazione etc
Inoltre, per esempio, in merito a Halloween, storicamente non nasce come festa demoniaca ma semplicemente pagana, legata a credenze molto antiche e radicate sui territori di origine.
Con la diffusione del Cristianesimo, anche Halloween, come altre feste, è diventata festa cristiana, mutando i suoi connotati in una commemorazione dei morti e dei santi.
È una dinamica naturale, nella storia delle religioni: quella che “vince” demonizza quelle altrui.
Va poi fatta, quindi, la giusta distinzione tra la festa folkloristica, legata a travestimenti e divertimento, come la maggior parte di coloro che la festeggiano la considera in seno alla globalizzazione, e la ricorrenza sabbatica, oggi considerata centrale sia presso culti satanici (stando a quanto ho letto), sia in seno ad altri culti meramente pagani, su cui non mi pronuncio perché non ho contatti neppure con essi.
Rilevo comunque ulteriore grossolana generalizzazione - per quel che può interessare.
E le generalizzazioni grossolane disturbano anche chi è animato da fede sincera e da sana logica.
Tra cui mi annovero.
Sto seguendo con interesse.
Purtroppo noto approssimazione ed errore nella illustrazione quantomeno del rei-ki: per quanto io lo trovi una forma di spiritualità non consona e disarmonica, non è vero che invochi una energia personale, anzi chi lo pratica si fa strumento di una energia universale, che orienta per ottenere certi effetti, normalmente guarigioni o liberazioni da vari mali.
Semmai direi che sia deteriore la pretesa di modellare quella stessa “energia”.
Ora, tralasciando il grossolano errore in merito al rei-ki, rei-ki che io stessa trovo non buono.
Temo che simili discorsi appiattiscano, rischino di banalizzare e demonizzare anche forme altissime di misticismo, di doni ricevuti (e chi ne è destinatario sa bene che, se naturali, se divini, sono croci, altro che poteri), i quali invece appartengono appunto a tutt’altra realtà e sono in linea con gli insegnamenti evangelici.