Vita del "poeta maledetto" Dino Campana
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- Опубликовано: 20 окт 2024
- "Il matto" lo chiamavano nel suo paese, Marradi, nei pressi di Firenze. Studi disordinati, fughe in quantità, ricoveri in manicomi; sbeffeggiato dai compaesani, detestato dalla famiglia, braccato dalla polizia, espulso, rimpatriato: una giostra impazzita dalla quale Dino Campana (1885-1932), "poeta maledetto", scenderà soltanto da morto. Una vita in perenne fuga da tutto e tutti.
Tratto dal programma Rai "Gli Anniversari". Regia di Sergio Miniussi, 1985.
Ho iniziato a scoprire questo poeta da quando avevo 17 anni, e ho visto questo video almeno 3 o 4 volte.
Uno strappo al cuore quando qualcuno legge le sue parole fuori dalla mia mente. Un toccante dolore dì vita perduta trascinata, bullizzata dalle ridicole voci mediocri di un pese più che sub provinciale, per l'epoca. Uno strappo dì vita mai ricucito, ma anzi, annientato, incarcerato e torturato da scosse elettriche e sedativi perché non fosse di disturbo e ucciso nel cuore di una vita ingrata che ancora oggi merita un carezzevole e doveroso riscatto.
Complimenti per le sue parole.
Ho avuto la fortuna di ascoltare Carmelo Bene recitare Dino Campana allo Sferisterio di Macerata. Dal quel momento ho capito la grandezza di questo poeta.
Beata lei che ha visto il maestro da vicino
Ha avuto per caso la fortuna di stringerli la mano.
Un capolavoro come C.B. Che recitava un genio come Dino Campana.
Povera anima
Vorrei solo dire grazie a tutte le persone che hanno permesso questo video e scusa perchè non lo conoscevo
Uno dei miei poeti che porto nel cuore, sperando che la sensibilità non porti mai più isolamento e dolore
Per me è il più grande poeta moderno dopo Leopardi, ha scritto poco ma la qualità di certe liriche è sbalorditivita: La Chimera, Viaggio a Montevideo, Il Canto della Tenebra sono capolavori assoluti e indimenticabl della poesia italiana
Grazie che mi avete fatto conoscere Dino Campana
Marradi, paesaggi stupendi, ma silenzio e solitudine.......ci deve essere Amore per viverci..........forse gli mancava questo.....
Umile e incompreso...quanta tenerezza e quanta vergogna x qst fine intellettuale
un bel documento. grazie.
L’Unico poeta maledetto; come la intendevano i Francesi e gli Inglesi, di lingua e cultura Italiana; naturalmente non nascendo a Parigi o Londra, o fuggendo senza rimorsi e non tornando da dove era venuto, ma vivendo e scrivendo a Marradi e al massimo a Firenze, purtroppo è stato segregato e messo da parte, perfino da Scrittori e Poeti, considerati in quegli anni; peccato che l’unico nome e l’unica opera ad oggi considerata come tale sia proprio la sua, e non quella di quei scrittoruncoli che pensavano di sfondare con l’apologia dell'apparenza; l’unico poeta che poteva sopravvivere in quella società era il Manzoni o al massimo un Leopardi, se non facevi parte di qualche filone che nasceva allora o che era nato da poco…. Non doveva più torna’ e lasciare la famiglia, purtroppo non era facile per lui, e la fine che ha fatto è stata purtroppo colpa del suo attaccamento a quel tipo di società di cui la sua famiglia faceva parte…. Lui era ed è oggi ancor più, un Rimbaud Italiano, ma non per la vita che ha fatto, ma per i versi che ha scritto: I Canti Orfici sono costruiti con una lirica che pochi in Italia hanno saputo ripetere, e ancora non penso che c’è ne siano…. Grande Dino !!!!
Bel pensiero.
Era bravo e semplice economicamente
Ma perché tutti i più grandi geni hanno dovuto passare l'inferno. ????? Tutti nessuno escluso. Perché ??
Perché l'arte nasce dalla sofferenza
@@francescoadinolfi8837 Verissimo. Ma la questione è di non sapere riconoscere la BELLEZZA. Perché Soffici non si è reso conto di avere davanti in genio ?? E la stessa cosa vale per gli altri ( Rimbaud, Edgar Allan Poe, Emilio Praga , Antonin Arthur , Edmon Saryst , Baudelaire, Nietzsche , Carlo Michelstaedter , Corazzini, lo stesso Campana e tanti ,tantissimi altri morti male , malissimo, dopo una vita di stenti , di miserie ,di gelo e d'inferno. Forse aveva ragione Carmelo Bene : i critici contribuiscono molto alla distruzione dell'arte e degli artisti , e la storia lo sottolinea in modo evidente.
@@alcidebava1854 io li odio i critici
Perché solo attraversando l'inferno si può giungere ad una (qualche e, spesso poi, anche circoscritta) esperienza del paradiso. L'uomo vive spesso a un livello di crosta di superficie. Sono in pochi quelli che con coraggio si inoltrano nell'inferno. E oggi, poi, nella tremenda epoca che viviamo, di trionfo totale dell'ignoranza e per certi versi molto più buia del Medioevo, se OSI attraversare l'inferno COME MINIMO finisci in psichiatria - se ti va bene (che poi è ciò che ha preso il posto del vecchio manicomio). Quanto lavoro ci aspetta su di noi nei prossimi secoli! Oh.. ammesso che ci arriviamo sani e salvi, guardando a come va il mondo!!!
Perché non si adattano all' Inferno. Puri tra i Demoni, con l' utopia nel cuore di un mutamento! Ti tritano, ovunque!
il professore si butterebbe nell'arno con tutti marradesi vedendo chi e cosa è diventato dino campana. e leggendo il fatto che hanno venduto un opera a 150 000 euro. cari marradesi, marradi è DINO CAMPANA E LO SARà PER LETERNITA'.
La citazione di Sebastiano Vassalli è da "La notte della cometa" Einaudi editore.
Se mi posso permettere consiglierei "Notte Campana" di Carlo Monni, un viaggio attraverso il Mondo Campana
Papini e Soffici i peggio; meritano l’abbuiamento perenne….
La suggestione
Dino campana! ❤️
ruclips.net/video/vC530lmmeKI/видео.html
mi dispiace per lui che ha voluto "provarsi che esisteva" attraverso il consenso degli altri.
Avrebbe potuto riconoscere che la Poesia ci attraversa, e non è dell'essere umano che la scrive. Noi siamo canali di una intelligenza universale.
Arrogarci la proprietà di quello che scriviamo ci porta a snaturare dal Bello, a guastarci l'anima
Io credo che lui sapesse benissimo quanto dici, che secondo me è solo in parte vero. La Poesia ci attraversa, ma solo pochi di noi sono in grado di trasmetterla in parole. C'è un abisso immenso fra il sentire la poesia e il saperla esprimere, ed è per questo che i Poeti veri sono così pochi. Campana si è visto rubare la vita dalla sua diversità, mi sembra ovvio che desiderasse dimostrare al mondo un valore che quando era vivo tutti gli negavano. E lui era un Grande, per me il più grande poeta moderno dopo Leopardi.
@@maxranierus3574 condivido appieno
Un poeta in fuga. Una poesia in fuga. Un poeta fuggitivo. Fuga dalla vita e del tempo. L'ultimo viaggiatore della vita verso l'oblio e verso la distruzione di esso e della poesia