Comunque,in russo il verbo essere è - существовать ( suscestvovat' ) e il sostantivo Essere - сущь ( suscį' ) , сущность ( suscį'nost' ) ,существо ( suscestvo) Come vedete c'è la radice сущь (suscį') sempre - Essere
Evidentemente a costui mancano le basi dello studio e della percezione del Linguaggio e quindi delle di questo enormi implicazioni e problematicità: infatti si meraviglia (con veemenza) di un'ovvietà, ovvero del fatto che il pensiero si articola e si muove anche e soprattutto a partire dalle possibilità messe a disposizione dal linguaggio. E stigmatizzandoli ne vuole limitare la creazione, la quale ovviamente si dà attraverso una composizione linguistica, spesso innovativa ed audace naturalmente e grazie al cielo. Aaltrimenti saremmo ancora ai rumori cavernosi emessi dei cavernicoli (per il gran piacere di Odifreddi evidentemente). P.s.: Odifreddi, l'ipostatizzazione del verrbo "essere" in italiano non avviene con l'anteposizione dell'articolo "il" come lei dice, bensì dell'articolo "lo" nella sua forma elisa " l' ".
Gloria al maestro di color che sanno - quanto basta per giudicare sufficientemente. Certo non si può dire che a Parmenide mancò una istruzione privilegiata, essendo stato egli di molto nobile famiglia. Ma, si sa, la madre degli stolti non fa eccezion di censo, ed evidentemente Parmenide ne è una prova logicamente lampante; così evidente prova come pure Platone e buona parte degli alti ingegni più celebrati di quella età aurea del pensiero originale e creativo di cui consideriamo figlia la civiltà occidentale. Quel pensiero coi più alti rappresentanti del quale, tanta affinità si trova nel sommo della tradizione filosofica orientale. Parallelamente all'opra della madre degli stolti, d'altronde, vediamo come la madre delle menti più dotate non disdegni di figliare anche tra coloro che i dotti medioevali disdegnosamente chiamavano semplici. Ecco dunque che, dopo due millenni e mezzo, fato volle che da umili origini sorgesse un logico e acutissimo ingegno a svelarci finalmente la svalvolataggine e l'impostura di quello sgrammaticato di Parmenide, così come la semplicionerìa di tutti quei sopravvalutati nomi, ancor ora celebrati della storia del pensiero, che prendendo seriamente, cioè davvero sigificanti e notevoli, le insensate parole di quell'idiota impostore, si mostrano a noi nel nudo della infinocchiatura di cui furono capaci tanto poco onorevolmente.
Il simpatico Odifreddi che è sempre piacevole da ascoltare, in questo caso non fa una gran figura. Dice della confusione altrui ma è lui che confonde la forma con la sostanza. Non è il linguaggio che determina i fatti e gli enti. Il linguaggio, con tutti i limiti del caso, è uno strumento con il quale si tenta di rappresentare il piu fedelmente possibile un pensiero. In ogni caso è un bravo oratore e lo si ascolta molto volentieri.
@@sunflare8798 e infatti, in base alla lingua parlata, si pensa in modo diverso, e non è perciò detto che un tedesco non possa "scoprire" cose che "tecnicamente" un italiano non può scoprire poiché dispone di una diversa "tecnologia strumentale"... si torna cioè al punto di partenza...
Non è il verbo essere che cambia di significato, è la sua funzione in un enunciato ad esprimere un significato,e questo rimanda all' intentio e suppositio espressa da chi pone l' enunciato; e pensare che Odifreddi vuol fare da maestro ai filosofi citati.
Mentre tu vorresti criticare Odifreddi e fare da maestro a chi ti legge sproloquiando di "rimando a suppositio espressa da chi pone l'emunciato"? Grande!
Da maestro lo fai tu con questa tua critica, confermando la tua ignoranza al massimo livello ( la contraddizione esplicita). Maestro che Aristotele ti definisce omoios phyton che sai cosa significa.
La copula è, aggiunge una determinazione all'essere dell'ente. Ma siccome l'essere umano e ogni sua attività e pensiero non è una chiusura determinata all'adesso(verità assoluta)ma un'apertura indeterminata al divenire(verità relativa), va da sé che se l'essere è(adesso)non può non essere( qualcosa di diverso da adesso). Poi bisogna sempre ricordare la differenza tra la scienza ( come funziona la realtà) e la filosofia (qual è il fondamento del perché la realtà funziona così e non diversamente). La relatività della scienza è come la relatività della filosofia . Ogni filosofia è filosofia del suo tempo come ogni scienza è scienza del suo tempo. Mentre la religione era considerata l'oppio del popolo la scienza è la cocaina del popolo. Siamo passati da, stai calmo che dopo c'è il secondo tempo a usala di brutto così duri di piu .
Per caso incontro solo oggi questo video con il quale Il prof. Odifreddi, che in matematica sarà anche una cima ma in filosofia è meglio che non si metta nemmeno, vorrebbe contestare una famosa affermazione di Parmenide, sostenuta anche da Severino, relativa al fatto che "l'essere è, e il non essere non è". Che a sentirla non è che ci sia proprio da svenire, ma che ai tempi di Parmenide un suo certo effetto l'ha fatto. E allora vediamo un pò: E cominciamo col dire che il concetto di "essere", e cioè l'intenderlo primariamente come sostantivo e non viceversa, dal quale derivano tutti i suoi altri utilizzi verbali, che in sua assenza non avrebbero nessun senso, non indica altro che un'identità, e cioè l'essenza che noi esseri umani assegniamo alla cosa per consentirle di essere, meta-fisicamente (e NON fisicamente), quella cosa lì che vogliamo che sia, ergo ciò che una cosa da quel momento lì è, e che anche noi stessi siamo. Ed è abbastanza ovvio che se una cosa è quella cosa lì non potrà essere contemporaneamente una non cosa, o peggio un'altra cosa. Ergo ciò che sei (o meglio ciò che "noi" abbiamo deciso che tu sia), sei, e ciò che non sei non sei. Punto. In questo senso l'essere è soltanto una peculiarità, anzi la peculiarità principale, della struttura del "pensiero umano"; e si tratta di una peculiarità ontica (e non ontologica) perchè ce la ritroviamo già confezionata, come d'altronde il pensiero umano stesso, e non dipende da un nostro intervento o da una nostra volontà. Noi ci limitiamo soltanto ad usarla perchè non possiamo farne a meno (Severino l'avrebbe chiamato "Il destino della necessità). Ora stare lì a fantasticare su una proprietà del pensiero, come ha fatto Platone e infiniti altri, magari facendola diventare una favola religiosa o teologica (l'Essere come Dio o come mondo delle idee e altre stramberie del genere) non sembra decisamente il caso, perchè rimane innegabile il fatto che non sappiamo niente di che cosa sia il pensiero nè da dove arrivi, ma sappiamo solo di essere costretti ad usarlo, per cui è bene conoscerne le caratteristiche strutturali specifiche e scientifiche senza farla tanto lunga. Per concludere possiamo quindi dire che il pensiero umano si dà essentizzando, e cioè assegnando l'essere, e di conseguenza l'essenza e il senso, agli enti e oggetti che incontra, e all'uomo stesso, e fa così perchè fa così. Che poi Parmenide abbia utilizzato un tono particolarmente enfatico per esprimere una banalità dipende forse dal fatto che è stato il primo a dirla, e la cosa può anche "essere" comprensibile, ma da questo a optare per una presunta "eternità" dell'essere di contro ad un suo normale divenire storico e culturale, data proprio la natura e l'essenza del pensiero umano, ce ne corre. È decisamente meglio limitarsi solo all'uso identitario dell'essere, e lasciare le altre fantasie metafisiche a chi non ha ancora compreso bene che cosa sia complessivamente la Metafisica, e cioè l'altro nome (quello vero) del pensiero umano.
Anzitutto grazie per aver messo in rete la conferenza, però volevo contestare il fatto che Odifreddi dica che "l'essere è" oppure che "l'essere non è" siano concetti sbagliati dal punto di vista filosofico mi sembra eccessivo, anche se questo lo avrebbe detto Platone con il parricidio da lui effettuato di Parmenide. In realtà il concetto legato all'essere così espresso è solo sbagliato dal punto di vista grammaticale, in quanto il fatto che la parola "essere" possa essere usata in italiano sia come verbo che come sostantivo non è certo un problema, anche perchè significano cose diverse: l'essere o l'Essere (con l'iniziale maiuscola) usati come sostantivo, seguiti dal verbo essere (proprio nel senso copulativo di cui parla giustamente Odifreddi) va solo completato con un complemento. Per esempio: "l'essere o l'Essere è... colui che pensa" "... è colui che vede" "... è colui che parla", ecc. In poche parole, dire: "l'Essere è colui che pensa, agisce, riflette, ecc." rende il pensiero compiuto e giusto dal punto di vista grammaticale (compreso l'essere come verbo copulativo). Fatto questo, poi si può discutere in termini filosofici, teologici o persino neuroscientifici, sulla natura reale di questo Essere (natura fisica, Spirituale o addirittura solo mentale o cerebrale). Ha però ragione Odifreddi quando dice che dire: "l'essere è" o "l'essere non è" è solo un gioco di parole. Però, nemmeno questo dovrebbe essere un problema, perchè giochi di parole simili esistono nel buddhismo e vengono detti "kohan" (un esempio per tutti è il famoso kohan: "Il suono che origina dal battito di una mano sola") che sono semplicemente dei rompicapo sui quali l'ego si attacca e che, nel tentativo di capirli o di risolverli, sperimenta la vacuità. Quindi in quell'ottica vanno tutti benissimo così come giocare mentalmente con "l'essere è oppure non è". Se poi dietro le proposizoni di Odifreddi c'era pure il suo desiderio di affermare che siccome "l'essere è o non è" è solo un gioco di parole, dunque Dio non esiste, non lo so, ma è sbagliato, ma non perchè io voglio dire che Dio esiste a tutti i costi, ma solo perchè, per poter affermare una cosa del genere, bisogna mettere in discussione la formula verbale corretta, del tipo: "Se ammettiamo che l'Essere sia Dio, allora l'Essere è colui che pensa, agisce, ecc. come detto più sopra". Questo può essere discusso, ma non una frase monca tipo "l'essere è o non è".
Ma che dici?? L' essere è, e il non essere non è, significa semplicemente che è vero e reale SOLO ciò che esiste! Infatti, Parmenide aveva messo vicino a questa idea, il concetto di doxa cioè della opinione.....il fatto che non ci sia inizio o fine, non significa che non esista! Infatti, Zenone si era inventato una serie di paradossi appunto per dimostrare che l' infinito non inficiava l' ipotesi dell' essere immutabile....!
affermare che è "vero e reale solo ciò che esiste" vuol dire affermare di essere uno sciocco. Infatti, ci saranno sciocchi che diranno che dio esiste perché è "vero e reale" ed altri sciocchi che diranno che dio non esiste perché non è "vero e reale". Cioè gente superficiale come te che si attacca al linguaggio e non sa uscirne fuori. Quelli che Odifreddi ridicolizza, appunto.
@@artiko888 immagino che per "deludermi" intendesse "rimuovere le mie illusioni"; speravo rispondesse il diretto interessato per chiarire l'ambiguità, ma pace ahahaha
È evidente che non ha mai letto, e se li ha letti non li ha capiti, Parmenide e Zenone, non ha capito cioè che la questione da loro posta non è ontologica ma logica, della quale sono i fondatori. Quando Parmenide dice che "l'essere è ,e non può non essere" anticiipa Aristotele e il suo principio di non contraddizione. Per quanto riguarda l'inglese esiste la parola the being. In tedesco das sein. In spagnolo el ser che è diveso da star.
Io non credo sia solo invidia. Anche, ma non solo. Questa gente è figlia del secolare abuso del linguaggio e del finto pensiero che caratterizza la filosofía occidentale.
Il Parmenide di Oddifreddi😂🙈🥴🙈delirante. A uno studente che travisa il frammento di Parmenide e delira così non darei la sufficienza. Imbarazzante. Anche tante altre imprecisioni, errori, ipotesi date per certezze lo sono, ma la lettura di Parmenide è un capolavoro di chiacchiera da osteria.
il definire definisce, il colorare colora, il fare fa', e tanti altri verbi possono essere usati come soggetti dell'azione che descrivono. Nel caso dell'Essere non si intende il verbo. Se conoscesse i fondamenti dell'ontologia capirebbe la differenza tra essere, Essere e ente.
Che commento ignorante! 7 righe per concludere con una supposta distinzione tra essere (minuscolo) Essere (maiuscolo) ed ente (minuscolo). Poi vi prude se Odifreddi vi denuncia per quello che siete: vuoti abusivi del linguaggio che mai nulla capirono che magari insegnano in scuole ed università ed ammorbano il cervello dei giovani
Infatti la traduzione corretta(rifacendosi al parmenideo:"l' essere... è"risulta:il definire .. è,il colorare è,il fare .. è;Odifreddi si ritiene un genio,in più:suscitare l' ironia contro Parmenide,mentre "è"un grande somaro (con buona pace dei...somari che non dicono certe scemenze).
confesso che mi sono sorbito solo mezz'ora di questa brillante ma piuttosto scarna dissertazione. La cosa curiosa è che parla costantemente di giochi linguistici mentre l'intera esposizione è esclusivamente un gioco linguistico. Mi scuso per l'uso del verbo essere ma la mia ignoranza non mi permette di usare alternative. Il succo dell'interminabile discorso ,il dove vuole arrivare, intuisco essere poi sempre lo stesso per questa persona ( boccaccia mia statte zitta) dimostrare con la logica che tutto è solo numero . Non a caso usa innumerevoli volte la parola oggetto ,per il semplice motivo che il professore rifiuta ogni idea e concetto che vada oltre il meccanicismo . Egregio cerchi di rendersi conto che l'ateismo e la scienza stessa non sono altro che un tipo particolare di religione o per essere più precisi di illusione. Il fatto è che la sua brillante intelligenza e la sua sapienza non è che la pongono in una posizione di netto vantaggio nella comprensione della realtà , la cui complessità è innegabilmente smisurata , per riuscirci più concretamente dovrebbe mettere da parte le sue illusioni quando ragiona.
Conferenza deludente e sciagurata, segnata, tra le altre cose, da una non trascurabile ignoranza concernente il Linguaggio e le fondamenta della civiltà Occudente, e ideali e specificamente relative alla Tecnica come motore della storia che è proprio figlia del pensiero e della cultura occidentali, diffusasi ed impostasi poi nel mondo intiero. Peccato perché mi sta anche un po' simpatico, nonostante quel suo ingenuo battagliero attivismo anti-religioso da ateo praticante.
Some elements of English (it is formed by seven languages) grammar. 'The being' is a verbal noun. This constitution is defined by the article detarminative invariable 'the' OE (Saxon) thorn. 'Being' is the participle present of the infinitive present 'to be'. The lexis 'being' is the declined morphology that indicates an existing action that is in progrss, ie, progessive. Therefore, it takes part to the discourse without defining tense, number, nor mood, eg, Latin 'amando'. Accordingly, it can be translated as 'l' essere'. In semantic, to be takes the significance of to exist. Many modern indio-european languages following Verner's and Grimm's laws, ie, levelling effect, transform a verb into a noun, eg, love, have = to possess etc. [Quid vide O.H. Jespersen, The Philosophy og Grammar.
Quanto ci mancano i logici alla Gödel o alla Cantor, che non indietreggiano di fronte al mistero infinito di Dio! Bisogna essere parecchio in malafede per dire le panzane contenute in questo video (col piffero “il russo non ha la copula”: lui da logico dovrebbe sapere bene che ciò che conta non è il segno, bensì la funzione logica di un termine, anche se non espresso verbalmente) , nonché parecchio disonesti, o al limite ignoranti, per non riconoscere che il primo a dire che l’essere si dice in molti modi fu Aristotele, molto più acuto e “analitico” di molta sedicente filosofia contemporanea, che di filosofico, nel caso migliore, ha ben poco. Qualcuno poi spieghi a Odifreddi che il concetto di essere da lui criticato non è quello dello filosofia tout court, ma quello della peggiore ciarla heideggeriana - e che esistono formulazioni molto più sofisticate e rigorose dello stesso concetto, come quello della filosofia scolastica.
"Il vedere vede" non ha senso solo in senso metafisico, quando si interpreta il vedere come la mera azione di un soggetto e il vede stesso come la terza persona singolare del vedere soggettivo stesso. E se invece "il vedere" fosse altro? Se esso dovesse essere inteso come l'essenza del vedere, che vede nel senso che dispiega la propria essenza? Allora diremmo: la visione vede - il che ha più senso. Etc.
MA DIMMI CARO PIERGIORGIO : TU ESSI O NON ESSI? PER ME LA DEFINIZIONE MIGLIORE E' QUELLA DI DANTE: "AMOR CHE A NULLO AMATO ALMAR PERDOINA "! E CIOI' GIUSTIFICA MOLTE COSE!!!! AMMETTO CHE HAI UNA FACILITA DI ELOCUIZIONE ED UNA CULTURA BRILLANTE!!!!MA NON MI SEMBRA LECITO CHE NE APPROFITTI!!!!!!!!
La parola ha un senso? O ha un significato? Non basta l' essere, generosità c' è anche il papa ,su cui di possono porre delle domande,quindi il papa è fuori dell' essere,e chi domanda r chi risponde(Odifreddi)sncor più.
In una semplice lezione di filosofia al liceo dove si studia Parmenide si pone la valutazione della frase di Parmenide che Odifreddi non ricorda,Odifreddi che conosce (?) il greco: auton esti noein kai te einai. Valore logico e valore ontologico ( non nel senso kantiano dell' argomento ontologico!! Del principio primo, principio di ogni principio). Odifreddi parla,si o no? Odifreddi pensa si o no? Pensare è assolutamente sempre pensiero dell' essere,altrimenti si penserebbe nulla( pensare il nulla lo si pensa come essere),dire(parlare) e è assolutamente sempre dire l' essere,altrimenti non si dice nulla. Essendo la verità prima,assoluta, l' essere non è definibile,non è per cos' i dire, definibile,e gli sforzi di Odifredi sono del tutto fuori strada,questo è wuanto si osserva che l' espressione parmenidea è tautologia ( ovvero:, l' essere basta a se stesso,non necessita di altro).se dico Odifreddi,se penso Odifreddi ho bisogno di sgiungere altro: Odi... è ... Un logorroico che sproloquia,Odi... è il più grande genio mai apparso prima sulla terra,... Continuate voi,ma sempre Odifreddi non è tautologia,non è verità sssoluta che si impone in ogni dire.in ogni pensare.Si può fare s meno di Odifreddi,non si può fare a meno dell' "essere"(anche se si dice che è un infinito, appunto "è",,se si giudica,come fa Odifreddi,che è il sostantivare un infinito,appunto "è" sostantivare, non si può uscire dall' essere, come,parafrasando Hegel, Odifreddi non può uscire dalla sua pelle.Tutti,anche Odifreddi,siamo DENTRO l' essere,mentre Odifreddi con il sio procedere lo pone FUORI, quindi remdendolo NON- "essere", la sua lezione sull essere equivale a zero,equivale dire nulla. Queste mie oservazioni non svrei dovute farle perché si colgono simpliciter et immediate se si studia veramente filosofia su Parmenide.
Verso la fine Odifreddi afferma: la verità è relativa.qui interviene il ridicolizzato Parmenide(principio di non contraddizione): se è relativa è anche relativa qesta affermazione,che non può essere vera,se invece l' affermazione è vera essa stessa non è relativa, è verita.
Ma a politica è come la matematica è vita per avere un idea bisogna sapere il più possibile parlare così ti insegna il bene e male per sapere sciegliere Giuliana. Reggio Emilia
il verbo essere all infinito???? ma lei lo sa o non lo sa che in greco antico la forma infinita del verbo non esiste e non e' mai esistita??? Ad Elea si parlava utilizzando la forma verbale del congiuntivo al neutro singolare....ma lei veramente fa??? ma non si vergogna di quanto sia demagocica la sua "dissertazione"?? Spero che cia sia qui qualche filosofo e filologo che possa contribuire a smentire sistematicamente cio che lei cerca qui di asserire...
Premesso che stimo la memoria e l'intelligenza del professor Odifreddi, ma mi è sorto un dubbio a proposito della frase :" La matematica non ha verità assolute", che è questo : il fatto che la matematica si basi sul calcolo non è una verità assoluta per essa stessa ?
Bravo Odifreddi come sempre! Su la lingua greca, da greco direi, che e' ormai provata e ovvia la continuita' tra l'antico e moderno. coursefinders.com/it/studentlibrary/3789/che-differenze-ci-sono-tra-greco-antico-e-moderno
ho appena iniziato a guardarlo ; è , come sempre, molto bravo Ma si sbaglia . Gli inglesi non hanno l' infinito e non usano il presente , non come intendiamo noi . La forma to be o altro è una indicazione generica , che aiuta noi stranieri a cercare il verbo sul vocabolario ma gli inglesi non la usano, e non usano nemmeno il presente indicativo, non come facciamo noi italiani e non così spesso . Il presente indicativo si traduce col presente progressivo. The being è l' infinito e il presente . Noi diciamo "l'essere " per dire l'entità e per dire l'esistere . loro dicono the being solo nel senso di l' esistere . ora continuo a guardare il video.
@@multiodisseo The being = l'essere (!) per es. "The human being" = l'essere umano. The being NON è affatto l'infinito. Il punto interessante riguardo a "to be" è un altro: va' specificato l'oggetto. To be - what ? Essere che cosa (o come) ! Semmai, si può dire che cautelosamente in inglese ci si riserva di poi vedere COSA/COME si sia ... Odifreddi parla molto bene ma incanta soprattutto chi non conosce quello cui lui fa riferimento....Eppoi avete completamente dimenticato Shakespeare: to be, or not to be.... Mai sentito? Mai sentita la versione in italiano di "Essere o non essere" ? Certo che vi è una bella differenza, fra essere (facendo i buffoni) o essere (cretini intrinsecamente e irrimediabilmente)....
@@entresolysombra5245 . Interessante . L ' Essere ontologicamente parlando , non l ' essere che fa o com ' è . " Essere o non essere " : Amleto si chiede ( Essere ) " ma che me ne fotte a me di tutti sti casini ? Sono stato a spassarmerla a Londra e mo torno in questo paesino di Trogloditi e vogliono che mi comporti come loro si aspettano " ( infatti poi dice " partire , ......... forse morire ... " ) . Mi viene in mente quel film con Tognazzi " una Questione d ' onore " . Ma poi c ' è il " Non Essere " : devi fare ( devi essere ) quello che gli altri si aspettano da te ( l ' onore , la vendetta e via discorrendo ) . Mettiamola così : diciamo che sei un gay spensierato che vive nella Milano degli anni 80 e se la gode di buono ; poi torna al paesello per le vacanze e viene coinvolto in una faida familiare , dovrebbe uccidere il nonno in carrozzella della famiglia rivale ; Essere o Non Essere ? Che farà il nostro eroe : manderà tutti affanculo e se ne andrà ( essere ) ; o subirà le insidie del......... ( non essere ) e sparerà al vecchio ?
Caro Odifreddi é un piacere ascoltarLa ma stavolta é fuori strada. W. Shakespeare, to be or not to be (essere o non essere); come la mettiamo? Poi proprio l'inglese che è un dialetto tedesco (una non lingua) L'essere (da existo: fare mondo all'interno (insisto) del mondo) ossia Esistenza: coscienza di essere. Poi essere é normalmente seguito dall'attributo: umano o animale. Si usa anche sostituirlo con individuo (indivisibile). Non c'entra nulla la sostantivizzazione del verbo, solo una disquisizione sul nulla. E poi la gag dell'amore che ama? In breve Amore significa mancanza, quindi ricerca della parte mancante e per arrivare al completamento, ossia 2 in 1. Amore (a-mors) genera e genererà vita sempre, come c'impone l'economia della specie .....con l'inganno o l'allettamento del sesso.
Be' oddio, son d'accordo su alcune cose, ma l'inglese dialetto tedesco? La Germania nasce dall'influenze di più popoli tribù di origine germanica, l'inglese dalle lingue parlare da angli e sassoni (sì, popolazioni germaniche ma non tutte).
@@空ちゃの nell'inglese basta prestare attenzione alla somiglianza tra tantissimi vocaboli con il tedesco, la povertà grammaticale dell'inglese in rapporto al tedesco che é addirittura per certi versi meglio dell'italiano in quanto più semplice, stringato e meno prolisso e infine la sassonia é germania mentre gli altri sono anglosassoni. qualcuno l'ha definito un tedesco andato a male
All' inizio c'è la decisione: Io sono. Successivamente c'è l'assunzione di varie categorie come : sono un padre, un fratello, un marito, un figlio , un dottore ecc. Da qui vediamo un allontanamento dall' origine . All' inizio probabilmente esiste uno stato di nulla potenziale.
Non è questo il punto. Parmenide dice che la verità è “che è e non è non essere”, prima formulazione attestata (almeno nella Grecia antica) del principio di non contraddizione. Quando si dice che la legge dell’essere è “l’essere è e il non essere non è” non si dice nient’altro che ogni cosa è se stessa (principio di identità: A è A) e non è ciò che non è (principio del terzo escluso: A non è non-A). Volersi impuntare su espressioni come “l’essere è” significa non volere affrontare il problema, per sbeffeggiare la filosofia - che è uno dei discorsi più nobili di cui l’uomo è capace (e tutte le scienze, quando scrutano la natura in profondità, hanno un momento filosofico)- di fronte a un pubblico che con ogni evidenza di filosofia sa ben poco, se non nulla.
@@entresolysombra5245 esiste il verbo, chiaramente, mi meraviglio che state puntualizzando su questo, non esiste la sostantivazione del verbo come facciamo noi, the being è l essente .
Per me espone un pensiero solo in parte corretto. Non si può ricondurre tutto alla scienza , l’uomo per sua natura ha bisogno anche di altre cose. Questo non significa che bisogna farsi influenzare dalla regione e ovviamente lo stato deve essere laico ma sicuramente c’è un qualcosa dentro di ognuno che la scienza ad oggi non sa spiegare (magari perché non ci sono ancora gli strumenti per farlo). Senza la religione ad esempio non ci sarebbero state le meraviglie che possiamo ammirare nei musei e chiese. La scienza non può spiegare come l’uomo sia sempre stato alla ricerca di Dio e perché lo faccia ancora oggi nel 2021 ... e non credo che le persone che ricercano Dio siano degli stupidi perché allora anche Leonardo sarebbe stato uno stupido ? Credo che un mondo governato solo dalla scienza porti l’umanità all’estinzione , ma per fortuna c’è il caos. Boh poi no so questo è solo un pensiero.
Dopo 20 m non ha ancora detto nulla di che...chiacchiere abbastanza ovvie per chi ha un minimo di infarinatura linguistica, non so dove voglia arrivare, ma che noia... e quanti inutili sarcasmi... mi spiace aver perso tempo fin qui.
anche io gliel'ho data su dopo mezz'ora ma dove vuole arrivare credo di averlo capito , dimostrare con la sua brillante mente che non esiste nulla al di fuori del numero e della scienza . A volte riesce a conquistare parecchi interlocutori, ma questa volta ha toppato in pieno!
Povero Odifreddi .... (povero perchè manca degli strumenti logico-filosofici di base) ... che senso ha derivare il significato dell'essere dalla malintesa struttura linguistica dell'italiano? ... si infila da solo in paralogismi con risvolti comici per tutte le cose inesatte che dice. Il rischio di parlare di tutto, è quello di dire cose alla buona a partire del senso comune, non padroneggiando il lessico, senza riuscire a capire che il problema dell'essere è lo stesso della sua amatissima scienza.
Sempre d'accordo con l'ottimo e lapalissiano Odifreddi, unico appunto o se vogliamo aggiunta sul tema religioso e' che le gente che crede oggi crede soprattutto per motivi emotivi che la portano ad evitare di informarsi su certe cose, la fede nella trascendenza e' come l'amore, prima di tutto serve a una parte narcisista del se', e come il marito innamorato non vuol sapere nulla degli indizi che la moglie gli e' infedele, cosi' il fedele di ogni fede non vuol avere informazioni che metterebbero in forse la sua fede e anzi le evita o le ignora. La religione non si combatte con la Ragione ma con la proibizione!
OGNI PROCEDIMENTO LOGICO PROCEDE PER DEDUZIONE , DUE PIU' DUE FA QUATTRO , MA SE IO DEDUCO CHE FA CINQUE , ERRO E MI MANCA LA LOGICA , MI MANCA LA DEDUZIONE, SE AL SEGNO PIU IO NON ASSOCIO IL SEGNO MENO , STRAVOLGO LA LOGICA LA QUALE E' CONNATURALE FINANCHE AL BAMBINO CHE STA NEL SENO DELLA MADRE !!!!! SE IO ALL' OROLOGIO NON ASSOCIO L' OROLOGIAIO ,NON DEDUCO L' OROLOGIAIO ,SE AL POSTO DEL OROLOGIAIO CI APPICCICO LE LANCETTE DELL' OROLOGIO O RISPONDO CON UN CONCETTO TAUTOLOGICO ,NON RISPONDO E STO SOLO INGANNANDO ME STESSO . QUINDI DEDUCO CHE A DARWIN , NEMICO DELLA MATEMATICA E DELLA LOGICA COME A TUTTI I SUOI SEGUACI , MANCA LA SEMPLICE LOGICA COSA ESSENZIALE SIA NEL PROCEDIMENTO SCIENTIFICO E SIA NEL PROCEDIMENTO TEOLOGICO ..LE COSE QUINDI CAMBIAMO SECONDO LA LOGICA "NATURA NON FECIT SALTUS ",LA NATURA CAMBIA SECONDO LA LOGICA E NON PER SALTI MIRACOLISTI COME FACEVA DARWIN E FANNO TUTTI I SUOI SEGUACI ATEI ODIERNI .AMEN.
Odifreddi 1 : il NULLA è senza senso (come Positivisti Logici) Odifreddi 2: Boncinelli ha detto (ed Odifreddi condivide) che dopo la morte non c'è NULLA. Oddifreddi 1 NEGA Oddifreddi2. Let it be🙏
La premessa 'terminologica' é del tutto banale. Non ha alcuna importanza che alcune lingue non abbiano il verbo essere o non permettano l'ipostatizzazione dell'infinito; ciò che interessa ai filosofi é il concetto di Essere, la fonte ontologica dell'esistenza. Poi si può chiamarla come si vuole.
c'è differenza tra in non avere ed il non esprimere,sottintendere come insegnavano nello studio del latino alla scuola media vecchia ,pre 1962. Roma caput mundi : pierino,od piergiorgino, l'hafrequentata anche tu che hai 74 anni.Roma ( est sottinteso) caput mundi ,(kniga na stol,supra tabula volumen,epì trapezes biblos,per il sankrito lasciamo a lui esperto in kama sutra).
@u.m.m.u.2085 Innanzitutto io ho 38 anni e sono piemontese. In secondo luogo, dovresti rivedere il tuo messaggio perché è del tutto incomprensibile. Ciao e tanti auguri! ☺️
Mi riferivo ad Odifreddi che dice che in alcune lingue NON ESISTE il verbo essere: è solo SOTTINTESO,come in latino insegnato alla vecchia scuola media.lui ha 74 anni oggi(2024),ha quindi studiato latino obbligatorio nella vecchia scuola media.Ho indicato tre esempi di sottinteso: latino,russo,greco antico,
No, al massimo ci possono essere matematici che non credono la logica sia l'unico strumento oer osservare la realtà che ci circonda, ma sicuramente il più affidabile
Grazie, Piergiorgio. Esaustivo, come sempre .. personalmente, avrei aggiunto pochissime parole : Mangiare o NON Mangiare ? Questo E' il Problema : ( uno dei problemi !) .. Bere o NON Bere ? .. Altro Problema ! et cetera. Sì è un altro genere di omicidio, ben più di uno : pure più parricidi per chi scambia, ANCORA ! per padre un prete ! parricidio sempre letterario, beninteso. Necessario però, perchè in tanti purtroppo si fingono, si confondono e/o non conoscono .. Mentre in Troppi SUBISCONO. Claudio Vandelli Modena, 15 gennaio 2O21
Non c' è contrapposizione tra Eraclito e Parmenide,caro matematico. Eraclito parla di armonia dei contrari,quindi una superiore unità degli enti divenienti . Quella superiore unità è propri l' essere che Parmenide aveva capito che è trascendente l' esperienza degli opposti. Se "TU" odifreddi hai un cervello di gallina ridanciana è chiaro che non puoi capire ol dialogo Parmenide di Platone,che quindi definisci pazzia.Pazzo è chi crede di essere ciò che non è,e diceva Kierkegaard si rende ridicolo. Odifreddi crede di essere superiore ai filosofi antichi,mentre non li conosce,non li capisce,si rende ridicolo,quindi quella risata è un' auto risata. La lingua greca era una lingua molto strana,afferma Odifreddi,: ma l' ha mai studiata?Severino non nega il divenire,lo interpreta in modo non nichilista. Odifreddi ha insegnato matematica in America, all' università.Fategli insegnare Parmenide e lingua greca,poi filisofia greca in una università inglese,come Oxford o Cambrifge dala wuali sono usciti grandi filologi dei testi greci,un chirurgo omerico esperto in guia kai melea del corpo umano non riuscirebbe a guarire l' occhio nero ed il naso rotto che gli faranno a furor di herren Professoren. Ma la UAAR di cui è presidente onoratio lo difenderà ,come nei processi italiani:"incapace di intendere r volere"in letteratura greca classica.
il vedere vede... ok capito il NO SENSE ma l'amore ama non è la stessa cosa.. sarebbe la stessa cosa se dicesse l'amare ama.... che infatti non si usa mai... l'amore è infatti un sostantivo e non un verbo all'infinito sostantivizzato.
Se non si usa non vuole dire che è errato: esiste il complemento oggetto interno per verbi transitivi.Nel caso afferma il valore del significato del verbo.il vedere "è", vede "è",sono "essere e non non essere" sia "vedere",sia"vede".
odifreddi pensa di fare divulgazione assoluta, non lo capisco perché lui sa di essere solo un tassello, e anche i suoi argomenti così decontestualizzati sono 'pallosi', sta roba sono riflessioni da liceo. e quindi? quindi lo inviterei a organizzare partite di calcetto con amici
Dire che dopo la vita non c' è niente è fare un' affermazione filosofica,quindi il biologo parla di un concetto non scientifico,esce dalla sua competenza; dovrebbe diche che non c' è la vita (quella vita che lui biologo conosce a livello di biologia).Odifreddi non capisce l' errore e se la cava come sempre col far ridere con la battuta.
Odifreddi vuole mostrarsi maestro nel procedere a livello di analisi del linguaggio, e quindi non nasconde la sua ignoranza linguistica: "natura" in Parmenide è Physis,e cosa significa questo termine? "questa bella d'erbe famiglia e di animali" ? con un "animale" nel suo logos, di questo maestro!Incipit: ESSERE:non esiste in alcune lingue,ma se non esistesse in "altro "modo,non ci sarebbe nemmeno Odifreddi (che è il vero problema,non le sue sparate,talora sciocchezze, ermeneutiche).
Assimilare l'affermazione "L' Essere è" con "Il vedere vede" significa non aver capito proprio nulla di quello di cui vorrebbe parlare. Partendo da questo presupposto è del tutto inutile, e dannoso, proseguire nell'ascolto. Continui pure a bearsi con i suoi numeretti ed eviti di parlare (almeno in pubblico) di quel che non sa perchè innanzitutto non capisce.
Se il discorso sul problema dell'essere avesse continuato fino ai giorni nostri, quale sarebbe stata la conclusione di Odifreddi? Forse che l'Essere è un non-senso? Dico questo perché se cosi fosse avremmo la prova logica che Dio non esiste. Infatti la definizione di Dio è quella che Lui stesso rivelò a Mosé: "io sono colui che è". Quindi se Dio è l'Essere e quest'ultimo è un non-senso, ne consegue che Dio è un non-senso e quindi non esiste. Finalmente si porrebbe fine alla secolare disputa tra credenti e atei. Grazie a chi mi risponde.
secondo alcuni filosofi è come dici tu : l'essere sarebbe Dio. ma nel senso che essendo l'Essere ciò che non può non essere, egli necessariamente è , l'Essere perfettissimo - come tu hai detto nella definizione biblica... questa in sintesi è tutta la metafisica occidentale. l'uomo da sempre ha cercato di incapsulare l'essere snaturando, le per così dire, la sua essenza. quando poi la metafisica è entrata in crisi a iniziare da Kant e finendo con le scoperte scientifiche. (che hanno non demolito il suo edificio teoretico ma semplicemente mostrato che la realtà è un altra. ) ecco che l'essere è stato dimenticato. l'uomo ha perso le radici dell'Essere, il senso del suo mistero. Paradossalmente è stato proprio Parmenide ad uccidere l'essere parlandone come se fosse un ente, così anche noi quando trattiamo l'essere come un ente sfuggiamo dalla sua essenza. e la metafisica stessa con il concetto di Dio è una prima corruzione dell'essere.. se vuoi invece cercare di "respirare " il mistero dell'Essere ti consiglio di leggere i frammenti di Eraclito e prendere con le pinze questo video! ciao
"ecco che l'Essere è stato dimenticato". Non mi intendo molto di filosofia ma mi pare che il discorso viene ripreso da Heiddeger il quale per primo distingue l'Essere dall'Ente. Il problema è che se dell'Ente possiamo dire molte cose, dell'Essere non ho ancora capito che cosa si possa dire. Sicuro che si possa dire qualcosa in merito all'Essere-Dio? Secondo me è come parlare nel Niente.
Traduzioni più letterali e probabilemnte accurate (v. Mauro Biglino), affermano che la frase in questione sia da traddurre come: "Io sono quello (lì)"... ccioè uno già conosciuto nel giro. Io sono colui che è d'altronde è una supercazzola senza senso, come spiega anche Odifreddi
per me la questione non si pone. Mose' come per tutti gli altri visionari descritti da Odifreddi soffriva di schizofrenia ( ce' chi vede la madonna tra le nuvole, chi gli angeli, chi delle voci provenienti da un cespuglio in fiamme....) condita da un sole cocente sul capo. Il principio di autocombustione ha una bella e buona spiegazione scientifica! I filosofi moderni si rifanno ai filosofi dell'antichita' I quali di schizofrenia e relativo studio della psiche viaggiavano in alto mare.
La sua solita pochezza. Ci sono lingue e culture in cui non esiste la parola ‘zero’, tuttavia… Il ‘vedere vede’ non ha senso ma non è il corrispettivo dell’essere che è, ma lo è il ‘vedere è’, e difatti il vedere esiste, a prescindere da ulteriori declinazioni ontologiche, al pari dell’essere che è quantomeno per indicare che esiste qualcosa, a prescindere ancora da ulteriori declinazioni ontologiche. Non risulta che quando è la Fisica a parlare di ipotetici ‘tutto’ ci si metta a ridere. Appena un vago cenno alle sole battute iniziali.
caro professore la sua analisi della storia dell'essere è tanto ma tanto arrogante quanto superficiale degna più di un giornalino come Vanity Fair o donna moderna che una lezione di un professore universitario... il problema dell'essere non è un semplice problema linguistico questo è solo un modo riduttivo di vedere la cosa... il punto di vista di uno studioso di logica e nulla più. Le suggerisco dall'alto della sua immutabile beatitudine di uno che sembra aver capito tutto della vita ( e pure della morte ) di cercare proprio l'essere, le sue tracce iniziando col pensare che l'essere stesso antecede il linguaggio e il linguaggio non è che il modo con cui si manifesta all'uomo ma non l'unico....
Perché non gli insegni tu, che sembri saperla davvero lunga ?? Che aspetti ? Vai....vediamo che succede. Inoltre....chi ti obbliga ad ascoltarlo ?? Lui da la sua visione delle cose, niente altro. Non ti va ?? Bene....allora scolta Marzullo !!
In verità non si cerca l’essere (che esiste solo nell’intelletto, perché è il primo aspetto di qualcosa che si mostra alla nostra conoscenza, il più povero a dire il vero), ma si cerca l’essere in sé e per sé (Ipsum Esse Subsistens, dicono i filosofi scolastici), che tutti chiamano Dio, anche a loro insaputa
Caro yutubbbe..... perché insisti a consigliarmi questi scientisti da quattro soldi e continui a scassarmi la minkia!!??? Ho capito che le visualizzazioni sono finte e questo poveraccio ne ha bisogno per campare, ma ora mi avete veramente rotto il cazzo.
Due ore e mezza! Libera nos Domine! Veramente Prof.,lei ce l'ha con tutto: Dio,democrazia, l'essere; quindi se in alcuni Stati non esiste il verbo essere, lei fu? Mi sforzo, ma proprio non la capisco,e' una disgrazia per me,me ne dolgo.
Non siate Anime deboli, non fatevi incantare perche' vi "perderete". Abbiate sempre una GRANITICA Fede in Dio che e' l'unica ragione della nostra esistenza. Per Misericordia o per Pieta', Dio concede delle Grazie per Intercessione della Mamma Celeste la Madonna (che e' presso la Trinita' Divina) o anche dei Santi. Personalmente sono sempre stato devoto alla Vergine Santa che ha fatto da tramite per tre Grazie che INDEGNAMENTE Il Signore mi ha concesso. Dopo averle segregate nel cuore per circa 40 anni e ritenendole Esperienze strettamente personali, mi decisi di condividerle 5 anni fa, dopo aver letto uno dei messaggi che la Madonna lascia a Medjugorie: ( Chi ha conosciuto Mio Figlio sia apostolo del Suo Amore ). Sono stato oggetto di Attenzioni Divine con tre Grazie, all'età di 16 anni, a 25 e a 63 anni La prima Grazia a 16 anni, (cinquantadue anni fa) la ottenni a seguito di un’incidente stradale, ero sulla mia Vespa 50 e mentre frenavo a un semaforo che era rosso, arrivò un’auto una 1100 R di colore nero a velocità molto sostenuta che mi tamponò senza nemmeno frenare e trascinò la Vespa 50 con me sopra per oltre trenta metri. Non persi mai i sensi, fui sempre cosciente e per qualche secondo, anche se ero consapevole del rischio che stavo correndo,( potevo finire maciullato dalle ruote dell’auto che sentivo vicinissime ) pensai che ormai stava per fermarsi e me la sarei cavata così senza farmi niente. Ricordo che pensai: ora si ferma, ora si ferma, ora si ferma, e invece sentivo solo un continuo e terribile stridio di lamiere: Era la mia Vespa 50 che strusciava sull'asfalto. Fu così che la Invocai: MADONNA MIA AIUTAMI! Fu a seguito dell’invocazione che avvertii la Sua Presenza e subito, un potente vortice d’aria mi avvolse iniziando dai piedi, mi alzò sopra la Vespa 70/80 cm. e mi catapultò letteralmente a un lato della strada indenne. Una signora che era stata testimone dell’incidente si avvicinò " tutta allarmata” e mi disse in dialetto locale: Guagliò ho visto tutto, a te qualche Santo ti ha aiutato. Vai a Pompei a ringraziare la Madonna perché mentre eri davanti all’ auto, hai fatto un salto che è umanamente IMPOSSIBILE.……….. All’età di 25 anni e per un periodo “STRAORDINARIAMENTE” lungo (diversi mesi) venni ” CONTATTATO”, con Visioni, Voci , Conferme ecc., iniziò così quel preannunciatomi: AVREMO UN LUNGO DISCORSO. Inizialmente non capendo cosa stava succedendo, un po mi spaventai, ma subito la Madre Celeste mi tranquillizzò con la Sua Voce preparandomi giorno per giorno a prendere coscienza di una Grazia che riguardava la salvezza della mia anima compromessa da una demoniaca conoscenza che ignaro stavo frequentando e quantunque ricevevo segni affinche' capissi con chi avevo a che fare. Purtroppo questa conoscenza fu causa di una strana malattia, una sorta di contagio mentale che permette a pensieri peccaminosi di attraversarti la mente indipendentemente dalla tua volontà, ma che avrebbero avuto una ricaduta sul destino Spirituale della mia anima. Grazie all'Intercessione della Mamma Celeste, Gesù mi salvò l'anima e divise la mia vita in due periodi: Il primo fermato a 25 anni ( antecedente al contagio demoniaco ) con una morte “virtuale” e sottoposto poi al conseguente Giudizio Divino, mentre il secondo periodo, che ancora vivo, ne è Esonerato. La Vergine Santa, mi confermò con la propria voce la Grazia della Salvezza della mia anima che mi era stata concessa: PER PIETA’ CELESTE AMEN, questa Grazia, come un Dono, lo sentii scendere e riporlo direttamente nel mio cuore, avvertendo una sensazione Meravigliosa….. In seguito, con un ulteriore atto di Misericordia, Gesù rispose a una mia preoccupazione con un’altra Certezza ( ero cosciente della salvezza della mia anima, ma mi chiedevo quale sarebbe stato il destino spirituale. Gesu' chiamò a Se la mia anima per qualche minuto, mentre ero alla guida della mia auto di sera e stavo facendo ritorno a casa. Dio e' Luce e Amore e quella breve presenza alla Casa del Padre mi permise di conoscere l’anima e le sue possibilità. e descriverò ciò che ho visto, percepito e capito: L’ANIMA E’ STRAORDINARIA, è la continuità esistenziale in forma spirituale della nostra personale singolarità. E’ simile a un’ombra chiara ben definita con vesti e ci somiglia nei tratti somatici. Ci da la possibilità di attraversare spazi e dimensioni temporali incredibilmente ENORMI in una frazione di secondo. Senza mezzi di trasporto e senza ali da battere, basta solo pensarlo e volerlo che ti trovi già a destinazione. Non è assolutamente paragonabile ai limiti del corpo ed è in una dimensione, dove si ha COSCIENZA di TUTTO. Percepisce come noi al livello del cuore sensazioni di Gioia che raggiungono una intensità incredibile. Si alimenta della Grazia di Dio che ci dona una costante sensazione di pace e di gioia, recepita anche a distanza e arriva alla massima intensità quando ci si avvicina alla Sua Presenza. Subito dopo il trapasso, inizia un viaggio che dura qualche secondo, presentandoci al Suo Cospetto per essere Giudicati. Per Etica Divina non ci contesterà “Personalmente” i nostri peccati, ma sarà proprio la nostra COSCIENZA che come la famosa scatola nera degli aerei che registra Tutto durante il tragitto, cosi' la nostra coscienza al Suo Cospetto si aprira' per farci rivivee tutto il bene o il male fatto durante il passaggio terreno e fidando nella Sua Misericordia si capirà cosa ci aspetta. Il paradiso non e' un luogo dove ammirare cascate o laghetti, ma e' una condizione esistenziale dove la nostra anima percepisce la Meravigliosa sensazione della Grazia e dell' Amore Eterno di Dio, non meritarla o non esserne degni è la vera condizione INFERNALE di sofferenza..........Circa tre anni fa ero appena salito su un'impalcatura in un cantiere alta circa tre metri. Per evitare una tavola che sporgeva, indietreggiai perdendo l'equilibrio. Stavo precipitando all'indietro e a testa in giù su una terrazza al primo piano. Feci ( inutilmente ) un tentativo di afferrare un appiglio, e avvenne tutto in un attimo. Ricordo che con una strana calma, stavo accettando quel tremendo impatto. Ero a circa un metro e mezzo da terra quando avvertii nelle caviglie una potente scarica di energia che mi fece fare con un colpo di reni una INCREDIBILE capriola che mi permise di "atterrare" anziché con la testa, con i piedi, senza farmi niente. Ricordo solo che avvertii il contraccolpo dell'impatto col suolo, che come un' onda mi attraversò tutto il corpo scaricandosi nelle mascelle che si serrarono urtandosi con violenza. Ancora frastornato, Ringraziai Dio facendomi il segno della Croce, ma ci misi diversi secondi per capire cosa Non era successo......Devo confessare che questa ulteriore Grazia ribaltò la convinzione che avevo e che le due Grazie avute in precedenza avessero, in un certo senso, " Esaurito" la Pietà Divina nei miei confronti e che non avrei dovuto più aspettarmi " Aiuti " e INVECE........Abbiate sempre Fede in Dio (Padre Meraviglioso) e affidatevi al Cuore Immacolato della Mamma Celeste con sincerita', devozione, rispetto e amore.
Dai costruttivisti ai neurolinguisti (vedi anche l’eccellente divulgatore Steven Pinker: The Stuff of Thought) in tanti hanno ricordati che nn tutto quello che pensiamo e diciamo ‚esiste‘. Il linguaggio è creato e creatore.
Odifreddi: una mente irraggiungibile. Meraviglioso. Starei ore ed ore ad ascoltarlo. Grazie per aver postato il video
Schifoso commento sciovinista ,come tanti altri qui. Si vede che anche voi, come lui , della vita non avete capito ( o non volete capire ) niente.
A me sembra più schifoso il tuo commento
Incipit:il sole tramonta,la luna si alza e la terra...?sta ferma! E noi? Il mal di pancia.
Ho ascoltato con piacere e curiosità. Grazie per aver condiviso questo filmato.
Questa lezione fa parte di quegli alimenti che continuano ad alimentare la vita. Grazie!
Mille grazie
Comunque,in russo il verbo essere è - существовать ( suscestvovat' ) e il sostantivo Essere - сущь ( suscį' ) , сущность ( suscį'nost' ) ,существо ( suscestvo)
Come vedete c'è la radice сущь (suscį') sempre - Essere
Evidentemente a costui mancano le basi dello studio e della percezione del Linguaggio e quindi delle di questo enormi implicazioni e problematicità: infatti si meraviglia (con veemenza) di un'ovvietà, ovvero del fatto che il pensiero si articola e si muove anche e soprattutto a partire dalle possibilità messe a disposizione dal linguaggio. E stigmatizzandoli ne vuole limitare la creazione, la quale ovviamente si dà attraverso una composizione linguistica, spesso innovativa ed audace naturalmente e grazie al cielo. Aaltrimenti saremmo ancora ai rumori cavernosi emessi dei cavernicoli (per il gran piacere di Odifreddi evidentemente).
P.s.: Odifreddi, l'ipostatizzazione del verrbo "essere" in italiano non avviene con l'anteposizione dell'articolo "il" come lei dice, bensì dell'articolo "lo" nella sua forma elisa " l' ".
1 febbraio 2021
Meravigliosa MENTE. Molto arguto e simpatico.
^^^IL MONDO SI BASA SULLA SCIENZA ^^^
Gloria al maestro di color che sanno - quanto basta per giudicare sufficientemente.
Certo non si può dire che a Parmenide mancò una istruzione privilegiata, essendo stato egli di molto nobile famiglia. Ma, si sa, la madre degli stolti non fa eccezion di censo, ed evidentemente Parmenide ne è una prova logicamente lampante; così evidente prova come pure Platone e buona parte degli alti ingegni più celebrati di quella età aurea del pensiero originale e creativo di cui consideriamo figlia la civiltà occidentale. Quel pensiero coi più alti rappresentanti del quale, tanta affinità si trova nel sommo della tradizione filosofica orientale.
Parallelamente all'opra della madre degli stolti, d'altronde, vediamo come la madre delle menti più dotate non disdegni di figliare anche tra coloro che i dotti medioevali disdegnosamente chiamavano semplici.
Ecco dunque che, dopo due millenni e mezzo, fato volle che da umili origini sorgesse un logico e acutissimo ingegno a svelarci finalmente la svalvolataggine e l'impostura di quello sgrammaticato di Parmenide, così come la semplicionerìa di tutti quei sopravvalutati nomi, ancor ora celebrati della storia del pensiero, che prendendo seriamente, cioè davvero sigificanti e notevoli, le insensate parole di quell'idiota impostore, si mostrano a noi nel nudo della infinocchiatura di cui furono capaci tanto poco onorevolmente.
Il simpatico Odifreddi che è sempre piacevole da ascoltare, in questo caso non fa una gran figura. Dice della confusione altrui ma è lui che confonde la forma con la sostanza. Non è il linguaggio che determina i fatti e gli enti. Il linguaggio, con tutti i limiti del caso, è uno strumento con il quale si tenta di rappresentare il piu fedelmente possibile un pensiero. In ogni caso è un bravo oratore e lo si ascolta molto volentieri.
Ti sbagli, noi pensiamo grazie al linguaggio. Questo è ormai assodato in tutti i campi, dall'antropologia alla psicologia alla filosofia.
@@sunflare8798 e infatti, in base alla lingua parlata, si pensa in modo diverso, e non è perciò detto che un tedesco non possa "scoprire" cose che "tecnicamente" un italiano non può scoprire poiché dispone di una diversa "tecnologia strumentale"... si torna cioè al punto di partenza...
Grazie di esistere Professore!
Complimenti Prof; e' sempre aricchiente ascoltarla(
'0!a
@@barbarapinto2695 di una soluzione diversa
Non è il verbo essere che cambia di significato, è la sua funzione in un enunciato ad esprimere un significato,e questo rimanda all' intentio e suppositio espressa da chi pone l' enunciato; e pensare che Odifreddi vuol fare da maestro ai filosofi citati.
Mentre tu vorresti criticare Odifreddi e fare da maestro a chi ti legge sproloquiando di "rimando a suppositio espressa da chi pone l'emunciato"? Grande!
Da maestro lo fai tu con questa tua critica, confermando la tua ignoranza al massimo livello ( la contraddizione esplicita). Maestro che Aristotele ti definisce omoios phyton che sai cosa significa.
La copula è, aggiunge una determinazione all'essere dell'ente. Ma siccome l'essere umano e ogni sua attività e pensiero non è una chiusura determinata all'adesso(verità assoluta)ma un'apertura indeterminata al divenire(verità relativa), va da sé che se l'essere è(adesso)non può non essere( qualcosa di diverso da adesso). Poi bisogna sempre ricordare la differenza tra la scienza ( come funziona la realtà) e la filosofia (qual è il fondamento del perché la realtà funziona così e non diversamente). La relatività della scienza è come la relatività della filosofia . Ogni filosofia è filosofia del suo tempo come ogni scienza è scienza del suo tempo. Mentre la religione era considerata l'oppio del popolo la scienza è la cocaina del popolo. Siamo passati da, stai calmo che dopo c'è il secondo tempo a usala di brutto così duri di piu .
ho sentito bene? Ha detto che Parmenide dice cose senza senso? E questo non l'hanno ancora arrestato?
@Aramires Araras cosa c'entra Severino?
Perché dovrebbero?
Mi sono fermato a quando il professore ha sarcasticamente parlato dei poeti e della metafisica dell’amore .....non vado oltre
Ce ne faremo tutti una ragione, tranquillo
@@huygensmario9446 Mo me lo segno proprio (cit.)
Poracccio, t'hanno criticato i poeti?
Per caso incontro solo oggi questo video con il quale Il prof. Odifreddi, che in matematica sarà anche una cima ma in filosofia è meglio che non si metta nemmeno, vorrebbe contestare una famosa affermazione di Parmenide, sostenuta anche da Severino, relativa al fatto che "l'essere è, e il non essere non è".
Che a sentirla non è che ci sia proprio da svenire, ma che ai tempi di Parmenide un suo certo effetto l'ha fatto.
E allora vediamo un pò:
E cominciamo col dire che il concetto di "essere", e cioè l'intenderlo primariamente come sostantivo e non viceversa, dal quale derivano tutti i suoi altri utilizzi verbali, che in sua assenza non avrebbero nessun senso, non indica altro che un'identità, e cioè l'essenza che noi esseri umani assegniamo alla cosa per consentirle di essere, meta-fisicamente (e NON fisicamente), quella cosa lì che vogliamo che sia, ergo ciò che una cosa da quel momento lì è, e che anche noi stessi siamo.
Ed è abbastanza ovvio che se una cosa è quella cosa lì non potrà essere contemporaneamente una non cosa, o peggio un'altra cosa.
Ergo ciò che sei (o meglio ciò che "noi" abbiamo deciso che tu sia), sei, e ciò che non sei non sei. Punto.
In questo senso l'essere è soltanto una peculiarità, anzi la peculiarità principale, della struttura del "pensiero umano"; e si tratta di una peculiarità ontica (e non ontologica) perchè ce la ritroviamo già confezionata, come d'altronde il pensiero umano stesso, e non dipende da un nostro intervento o da una nostra volontà.
Noi ci limitiamo soltanto ad usarla perchè non possiamo farne a meno (Severino l'avrebbe chiamato "Il destino della necessità).
Ora stare lì a fantasticare su una proprietà del pensiero, come ha fatto Platone e infiniti altri, magari facendola diventare una favola religiosa o teologica (l'Essere come Dio o come mondo delle idee e altre stramberie del genere) non sembra decisamente il caso, perchè rimane innegabile il fatto che non sappiamo niente di che cosa sia il pensiero nè da dove arrivi, ma sappiamo solo di essere costretti ad usarlo, per cui è bene conoscerne le caratteristiche strutturali specifiche e scientifiche senza farla tanto lunga.
Per concludere possiamo quindi dire che il pensiero umano si dà essentizzando, e cioè assegnando l'essere, e di conseguenza l'essenza e il senso, agli enti e oggetti che incontra, e all'uomo stesso, e fa così perchè fa così.
Che poi Parmenide abbia utilizzato un tono particolarmente enfatico per esprimere una banalità dipende forse dal fatto che è stato il primo a dirla, e la cosa può anche "essere" comprensibile, ma da questo a optare per una presunta "eternità" dell'essere di contro ad un suo normale divenire storico e culturale, data proprio la natura e l'essenza del pensiero umano, ce ne corre.
È decisamente meglio limitarsi solo all'uso identitario dell'essere, e lasciare le altre fantasie metafisiche a chi non ha ancora compreso bene che cosa sia complessivamente la Metafisica, e cioè l'altro nome (quello vero) del pensiero umano.
parte sempre a supercazzola, mitico!
Anzitutto grazie per aver messo in rete la conferenza, però volevo contestare il fatto che Odifreddi dica che "l'essere è" oppure che "l'essere non è" siano concetti sbagliati dal punto di vista filosofico mi sembra eccessivo, anche se questo lo avrebbe detto Platone con il parricidio da lui effettuato di Parmenide.
In realtà il concetto legato all'essere così espresso è solo sbagliato dal punto di vista grammaticale, in quanto il fatto che la parola "essere" possa essere usata in italiano sia come verbo che come sostantivo non è certo un problema, anche perchè significano cose diverse: l'essere o l'Essere (con l'iniziale maiuscola) usati come sostantivo, seguiti dal verbo essere (proprio nel senso copulativo di cui parla giustamente Odifreddi) va solo completato con un complemento. Per esempio:
"l'essere o l'Essere è... colui che pensa"
"... è colui che vede"
"... è colui che parla", ecc.
In poche parole, dire: "l'Essere è colui che pensa, agisce, riflette, ecc." rende il pensiero compiuto e giusto dal punto di vista grammaticale (compreso l'essere come verbo copulativo).
Fatto questo, poi si può discutere in termini filosofici, teologici o persino neuroscientifici, sulla natura reale di questo Essere (natura fisica, Spirituale o addirittura solo mentale o cerebrale).
Ha però ragione Odifreddi quando dice che dire: "l'essere è" o "l'essere non è" è solo un gioco di parole.
Però, nemmeno questo dovrebbe essere un problema, perchè giochi di parole simili esistono nel buddhismo e vengono detti "kohan" (un esempio per tutti è il famoso kohan: "Il suono che origina dal battito di una mano sola") che sono semplicemente dei rompicapo sui quali l'ego si attacca e che, nel tentativo di capirli o di risolverli, sperimenta la vacuità.
Quindi in quell'ottica vanno tutti benissimo così come giocare mentalmente con "l'essere è oppure non è".
Se poi dietro le proposizoni di Odifreddi c'era pure il suo desiderio di affermare che siccome "l'essere è o non è" è solo un gioco di parole, dunque Dio non esiste, non lo so, ma è sbagliato, ma non perchè io voglio dire che Dio esiste a tutti i costi, ma solo perchè, per poter affermare una cosa del genere, bisogna mettere in discussione la formula verbale corretta, del tipo: "Se ammettiamo che l'Essere sia Dio, allora l'Essere è colui che pensa, agisce, ecc. come detto più sopra".
Questo può essere discusso, ma non una frase monca tipo "l'essere è o non è".
Ma come si fa a essere cosí approssimativi.
L'essere è infinito; essendo infinito, non ha un inizio né una fine. Quindi, non avendo né inizio né fine, non può esistere perciò l'essere non è .
Ma che dici?? L' essere è, e il non essere non è, significa semplicemente che è vero e reale SOLO ciò che esiste! Infatti, Parmenide aveva messo vicino a questa idea, il concetto di doxa cioè della opinione.....il fatto che non ci sia inizio o fine, non significa che non esista! Infatti, Zenone si era inventato una serie di paradossi appunto per dimostrare che l' infinito non inficiava l' ipotesi dell' essere immutabile....!
affermare che è "vero e reale solo ciò che esiste" vuol dire affermare di essere uno sciocco. Infatti, ci saranno sciocchi che diranno che dio esiste perché è "vero e reale" ed altri sciocchi che diranno che dio non esiste perché non è "vero e reale". Cioè gente superficiale come te che si attacca al linguaggio e non sa uscirne fuori. Quelli che Odifreddi ridicolizza, appunto.
Quando alla fine i presenti cominciano a fare le domande, si capisce, senza ombra di dubbio, che ci si trova in Sardegna.
Intendi per l'accento??!!??
La matematica e’ importante, però non e’ tutto, dovrebbe ricordarselo. Purtroppo la matematica fa sentire un uomo come Dio.
Grazie Professore, non finirà mai di decidermi. Grazie sempre
Di deludermi, scusi per l'errore ortografico
@@luigimontanaro8088 "non finirà mai di deludermi" non è esattamente un complimento 🤔
@@CristianoSollazzo mi chiedo cosa lo segue a fare se rimane deluso.
@@artiko888 immagino che per "deludermi" intendesse "rimuovere le mie illusioni"; speravo rispondesse il diretto interessato per chiarire l'ambiguità, ma pace ahahaha
Severino si rivolta nella tomba.
Hai dimenticato che per primo a rivoltarsi è il venerando e terribile Parmenide.
È evidente che non ha mai letto, e se li ha letti non li ha capiti, Parmenide e Zenone, non ha capito cioè che la questione da loro posta non è ontologica ma logica, della quale sono i fondatori. Quando Parmenide dice che "l'essere è ,e non può non essere" anticiipa Aristotele e il suo principio di non contraddizione. Per quanto riguarda l'inglese esiste la parola the being. In tedesco das sein. In spagnolo el ser che è diveso da star.
Perdonatemi, ma ho notato che nei commenti. Ci sono alcuni excursus. Di critica a mio umile avviso dovute ad una sottile forma d'invidia...
Io non credo sia solo invidia. Anche, ma non solo. Questa gente è figlia del secolare abuso del linguaggio e del finto pensiero che caratterizza la filosofía occidentale.
Stucchevole e banale.
Micidiale Odifreddi, un fiume in piena, grandioso.
Fa tanta tenerezza e un pò di pena.....cerca di arrampicarsi su temi che non domina minimamente, in modo bislacco e penoso..ahi ahi
Il Parmenide di Oddifreddi😂🙈🥴🙈delirante. A uno studente che travisa il frammento di Parmenide e delira così non darei la sufficienza. Imbarazzante. Anche tante altre imprecisioni, errori, ipotesi date per certezze lo sono, ma la lettura di Parmenide è un capolavoro di chiacchiera da osteria.
Ma veramente di Parmenide dice ben poco, ammettendo lui stesso che non abbiamo la sua opera completa
Devi pensare che lui parte da un presupposto ed educazione scientifica. Se la questione la vedi dal suo punto di vista oggettivo, ha ragione lui.
Conoscete qualche libro scritto contro l'uso della parola Essere, abusato da molti filosofi da Hegel fino a Severino?
Infatti ti non "sei",0 forse la tua mente.
Prima leggi Aristotele: l' essere pollachos leghetai (e se lo avesse fatto Odifreddi si sarebbe risparmiato questa situazione meschina).
il definire definisce, il colorare colora, il fare fa', e tanti altri verbi possono essere usati come soggetti dell'azione che descrivono. Nel caso dell'Essere non si intende il verbo. Se conoscesse i fondamenti dell'ontologia capirebbe la differenza tra essere, Essere e ente.
Che commento ignorante! 7 righe per concludere con una supposta distinzione tra essere (minuscolo) Essere (maiuscolo) ed ente (minuscolo). Poi vi prude se Odifreddi vi denuncia per quello che siete: vuoti abusivi del linguaggio che mai nulla capirono che magari insegnano in scuole ed università ed ammorbano il cervello dei giovani
Infatti la traduzione corretta(rifacendosi al parmenideo:"l' essere... è"risulta:il definire .. è,il colorare è,il fare .. è;Odifreddi si ritiene un genio,in più:suscitare l' ironia contro Parmenide,mentre "è"un grande somaro (con buona pace dei...somari che non dicono certe scemenze).
confesso che mi sono sorbito solo mezz'ora di questa brillante ma piuttosto scarna dissertazione. La cosa curiosa è che parla costantemente di giochi linguistici mentre l'intera esposizione è esclusivamente un gioco linguistico. Mi scuso per l'uso del verbo essere ma la mia ignoranza non mi permette di usare alternative. Il succo dell'interminabile discorso ,il dove vuole arrivare, intuisco essere poi sempre lo stesso per questa persona ( boccaccia mia statte zitta) dimostrare con la logica che tutto è solo numero . Non a caso usa innumerevoli volte la parola oggetto ,per il semplice motivo che il professore rifiuta ogni idea e concetto che vada oltre il meccanicismo . Egregio cerchi di rendersi conto che l'ateismo e la scienza stessa non sono altro che un tipo particolare di religione o per essere più precisi di illusione. Il fatto è che la sua brillante intelligenza e la sua sapienza non è che la pongono in una posizione di netto vantaggio nella comprensione della realtà , la cui complessità è innegabilmente smisurata , per riuscirci più concretamente dovrebbe mettere da parte le sue illusioni quando ragiona.
bello sproloquio
Conferenza deludente e sciagurata, segnata, tra le altre cose, da una non trascurabile ignoranza concernente il Linguaggio e le fondamenta della civiltà Occudente, e ideali e specificamente relative alla Tecnica come motore della storia che è proprio figlia del pensiero e della cultura occidentali, diffusasi ed impostasi poi nel mondo intiero. Peccato perché mi sta anche un po' simpatico, nonostante quel suo ingenuo battagliero attivismo anti-religioso da ateo praticante.
e il "sedere" come lo mettiamo???''''
Some elements of English (it is formed by seven languages) grammar. 'The being' is a verbal noun. This constitution is defined by the article detarminative invariable 'the' OE (Saxon) thorn. 'Being' is the participle present of the infinitive present 'to be'. The lexis 'being' is the declined morphology that indicates an existing action that is in progrss, ie, progessive. Therefore, it takes part to the discourse without defining tense, number, nor mood, eg, Latin 'amando'. Accordingly, it can be translated as 'l' essere'. In semantic, to be takes the significance of to exist. Many modern indio-european languages following Verner's and Grimm's laws, ie, levelling effect, transform a verb into a noun, eg, love, have = to possess etc. [Quid vide O.H. Jespersen, The Philosophy og Grammar.
Quanto ci mancano i logici alla Gödel o alla Cantor, che non indietreggiano di fronte al mistero infinito di Dio! Bisogna essere parecchio in malafede per dire le panzane contenute in questo video (col piffero “il russo non ha la copula”: lui da logico dovrebbe sapere bene che ciò che conta non è il segno, bensì la funzione logica di un termine, anche se non espresso verbalmente) , nonché parecchio disonesti, o al limite ignoranti, per non riconoscere che il primo a dire che l’essere si dice in molti modi fu Aristotele, molto più acuto e “analitico” di molta sedicente filosofia contemporanea, che di filosofico, nel caso migliore, ha ben poco. Qualcuno poi spieghi a Odifreddi che il concetto di essere da lui criticato non è quello dello filosofia tout court, ma quello della peggiore ciarla heideggeriana - e che esistono formulazioni molto più sofisticate e rigorose dello stesso concetto, come quello della filosofia scolastica.
Una persona che non ammette lo Spirito non può parlare dell'Essere.
Odifreddi che si dedichi alla matematica e non alla spiritualità.
vedo che non hai capito molto della conferenza
@@amlasindae1097 Certo, così come Odifreddi non capisce nulla di spiritulità
"Il vedere vede" non ha senso solo in senso metafisico, quando si interpreta il vedere come la mera azione di un soggetto e il vede stesso come la terza persona singolare del vedere soggettivo stesso. E se invece "il vedere" fosse altro? Se esso dovesse essere inteso come l'essenza del vedere, che vede nel senso che dispiega la propria essenza? Allora diremmo: la visione vede - il che ha più senso. Etc.
l'"essenza" è come la "vibrazione" in La Grande Bellezza
MA DIMMI CARO PIERGIORGIO : TU ESSI O NON ESSI?
PER ME LA DEFINIZIONE MIGLIORE E' QUELLA DI DANTE: "AMOR CHE A NULLO AMATO ALMAR PERDOINA "! E CIOI' GIUSTIFICA MOLTE COSE!!!!
AMMETTO CHE HAI UNA FACILITA DI ELOCUIZIONE ED UNA CULTURA BRILLANTE!!!!MA NON MI SEMBRA LECITO CHE NE APPROFITTI!!!!!!!!
Troppo forte ODIFREDDI....
❤
Al minuto 7 non non ce l’ho più fatta, eppure l’impegno v’era. Mah
La parola ha un senso? O ha un significato? Non basta l' essere, generosità c' è anche il papa ,su cui di possono porre delle domande,quindi il papa è fuori dell' essere,e chi domanda r chi risponde(Odifreddi)sncor più.
La matematica ha una logica
Come ogni logica diverse opzioni, altrettanti risultati.
In una semplice lezione di filosofia al liceo dove si studia Parmenide si pone la valutazione della frase di Parmenide che Odifreddi non ricorda,Odifreddi che conosce (?) il greco: auton esti noein kai te einai. Valore logico e valore ontologico ( non nel senso kantiano dell' argomento ontologico!! Del principio primo, principio di ogni principio). Odifreddi parla,si o no? Odifreddi pensa si o no? Pensare è assolutamente sempre pensiero dell' essere,altrimenti si penserebbe nulla( pensare il nulla lo si pensa come essere),dire(parlare) e è assolutamente sempre dire l' essere,altrimenti non si dice nulla. Essendo la verità prima,assoluta, l' essere non è definibile,non è per cos' i dire, definibile,e gli sforzi di Odifredi sono del tutto fuori strada,questo è wuanto si osserva che l' espressione parmenidea è tautologia ( ovvero:, l' essere basta a se stesso,non necessita di altro).se dico Odifreddi,se penso Odifreddi ho bisogno di sgiungere altro: Odi... è ... Un logorroico che sproloquia,Odi... è il più grande genio mai apparso prima sulla terra,... Continuate voi,ma sempre Odifreddi non è tautologia,non è verità sssoluta che si impone in ogni dire.in ogni pensare.Si può fare s meno di Odifreddi,non si può fare a meno dell' "essere"(anche se si dice che è un infinito, appunto "è",,se si giudica,come fa Odifreddi,che è il sostantivare un infinito,appunto "è" sostantivare, non si può uscire dall' essere, come,parafrasando Hegel, Odifreddi non può uscire dalla sua pelle.Tutti,anche Odifreddi,siamo DENTRO l' essere,mentre Odifreddi con il sio procedere lo pone FUORI, quindi remdendolo NON- "essere", la sua lezione sull essere equivale a zero,equivale dire nulla. Queste mie oservazioni non svrei dovute farle perché si colgono simpliciter et immediate se si studia veramente filosofia su Parmenide.
... τὸ γὰρ αὐτὸ νοεῖν ἐστίν τε καὶ εἶναι.
Verso la fine Odifreddi afferma: la verità è relativa.qui interviene il ridicolizzato Parmenide(principio di non contraddizione): se è relativa è anche relativa qesta affermazione,che non può essere vera,se invece l' affermazione è vera essa stessa non è relativa, è verita.
I paradossi di Zenone sono stati esplicati?
Conferenza interessante, ma si deve sempre fare politica?? Lo trovo molto sciocco....
Ma a politica è come la matematica è vita per avere un idea bisogna sapere il più possibile parlare così ti insegna il bene e male per sapere sciegliere Giuliana. Reggio Emilia
Lo stimo molto e molto coerente
il verbo essere all infinito???? ma lei lo sa o non lo sa che in greco antico la forma infinita del verbo non esiste e non e' mai esistita??? Ad Elea si parlava utilizzando la forma verbale del congiuntivo al neutro singolare....ma lei veramente fa??? ma non si vergogna di quanto sia demagocica la sua "dissertazione"?? Spero che cia sia qui qualche filosofo e filologo che possa contribuire a smentire sistematicamente cio che lei cerca qui di asserire...
Premesso che stimo la memoria e l'intelligenza del professor Odifreddi, ma mi è sorto un dubbio a proposito della frase :" La matematica non ha verità assolute", che è questo : il fatto che la matematica si basi sul calcolo non è una verità assoluta per essa stessa ?
È una verità relativa al calcolo. Non assoluta al tutto.
Odifreddi non ha tutti i torti ma espone un punto di vista limitato. Ci sono organismi viventi che fanno la copula da soli e da soli si riproducono🙂
Egr. Prof.Odifreddi la amo😂
Bravo Odifreddi come sempre!
Su la lingua greca, da greco direi, che e' ormai provata e ovvia la continuita' tra l'antico e moderno.
coursefinders.com/it/studentlibrary/3789/che-differenze-ci-sono-tra-greco-antico-e-moderno
ho appena iniziato a guardarlo ; è , come sempre, molto bravo Ma si sbaglia . Gli inglesi non hanno l' infinito e non usano il presente , non come intendiamo noi . La forma to be o altro è una indicazione generica , che aiuta noi stranieri a cercare il verbo sul vocabolario ma gli inglesi non la usano, e non usano nemmeno il presente indicativo, non come facciamo noi italiani e non così spesso . Il presente indicativo si traduce col presente progressivo. The being è l' infinito e il presente . Noi diciamo "l'essere " per dire l'entità e per dire l'esistere . loro dicono the being solo nel senso di l' esistere . ora continuo a guardare il video.
@@multiodisseo The being = l'essere (!) per es. "The human being" = l'essere umano. The being NON è affatto l'infinito. Il punto interessante riguardo a "to be" è un altro: va' specificato l'oggetto. To be - what ? Essere che cosa (o come) ! Semmai, si può dire che cautelosamente in inglese ci si riserva di poi vedere COSA/COME si sia ... Odifreddi parla molto bene ma incanta soprattutto chi non conosce quello cui lui fa riferimento....Eppoi avete completamente dimenticato Shakespeare: to be, or not to be.... Mai sentito? Mai sentita la versione in italiano di "Essere o non essere" ?
Certo che vi è una bella differenza, fra essere (facendo i buffoni) o essere (cretini intrinsecamente e irrimediabilmente)....
@@entresolysombra5245 .
Interessante . L ' Essere ontologicamente parlando , non l ' essere che fa o com ' è . " Essere o non essere " : Amleto si chiede ( Essere ) " ma che me ne fotte a me di tutti sti casini ? Sono stato a spassarmerla a Londra e mo torno in questo paesino di Trogloditi e vogliono che mi comporti come loro si aspettano " ( infatti poi dice " partire , ......... forse morire ... " ) . Mi viene in mente quel film con Tognazzi " una Questione d ' onore " . Ma poi c ' è il " Non Essere " : devi fare ( devi essere ) quello che gli altri si aspettano da te ( l ' onore , la vendetta e via discorrendo ) . Mettiamola così : diciamo che sei un gay spensierato che vive nella Milano degli anni 80 e se la gode di buono ; poi torna al paesello per le vacanze e viene coinvolto in una faida familiare , dovrebbe uccidere il nonno in carrozzella della famiglia rivale ; Essere o Non Essere ? Che farà il nostro eroe : manderà tutti affanculo e se ne andrà ( essere ) ; o subirà le insidie del......... ( non essere ) e sparerà al vecchio ?
Caro Odifreddi é un piacere ascoltarLa ma stavolta é fuori strada. W. Shakespeare, to be or not to be (essere o non essere); come la mettiamo? Poi proprio l'inglese che è un dialetto tedesco (una non lingua) L'essere (da existo: fare mondo all'interno (insisto) del mondo) ossia Esistenza: coscienza di essere. Poi essere é normalmente seguito dall'attributo: umano o animale. Si usa anche sostituirlo con individuo (indivisibile). Non c'entra nulla la sostantivizzazione del verbo, solo una disquisizione sul nulla. E poi la gag dell'amore che ama? In breve Amore significa mancanza, quindi ricerca della parte mancante e per arrivare al completamento, ossia 2 in 1. Amore (a-mors) genera e genererà vita sempre, come c'impone l'economia della specie .....con l'inganno o l'allettamento del sesso.
Be' oddio, son d'accordo su alcune cose, ma l'inglese dialetto tedesco? La Germania nasce dall'influenze di più popoli tribù di origine germanica, l'inglese dalle lingue parlare da angli e sassoni (sì, popolazioni germaniche ma non tutte).
to be or not to be ? cosa centra? quello è il verbo, non è sostantivato.
@@空ちゃの nell'inglese basta prestare attenzione alla somiglianza tra tantissimi vocaboli con il tedesco, la povertà grammaticale dell'inglese in rapporto al tedesco che é addirittura per certi versi meglio dell'italiano in quanto più semplice, stringato e meno prolisso e infine la sassonia é germania mentre gli altri sono anglosassoni. qualcuno l'ha definito un tedesco andato a male
Quale sono quelle geometrie alternative? 1:03:00
it.wikipedia.org/wiki/Geometria_non_euclidea
All' inizio c'è la decisione: Io sono. Successivamente c'è l'assunzione di varie categorie come : sono un padre, un fratello, un marito, un figlio , un dottore ecc. Da qui vediamo un allontanamento dall' origine . All' inizio probabilmente esiste uno stato di nulla potenziale.
Secondo me sta dicendo cose molto più grandi di lui ....delle quali non sa una mazza..parla di matematica che (è ) meglio
Bravissimo... Anche secondo me..... 😉
l amore ama si può dire, certamente intendeva "l' amare ama", che in effetti non ha senso... penso ad un lapsus... (19:50)
Non è questo il punto. Parmenide dice che la verità è “che è e non è non essere”, prima formulazione attestata (almeno nella Grecia antica) del principio di non contraddizione. Quando si dice che la legge dell’essere è “l’essere è e il non essere non è” non si dice nient’altro che ogni cosa è se stessa (principio di identità: A è A) e non è ciò che non è (principio del terzo escluso: A non è non-A). Volersi impuntare su espressioni come “l’essere è” significa non volere affrontare il problema, per sbeffeggiare la filosofia - che è uno dei discorsi più nobili di cui l’uomo è capace (e tutte le scienze, quando scrutano la natura in profondità, hanno un momento filosofico)- di fronte a un pubblico che con ogni evidenza di filosofia sa ben poco, se non nulla.
Canti per tutti
Lo by
Adoro quest' uomo riesce ad asfaltare su ogni essere immaginario stupido credente 😂
ti sei chiesto se non ha "asfaltato" te?
I filosofi non vanno mai sottovalutati poco.
Fa meglio a continuare a fare il matematico. Essere o non essere; appunto ....
ho sempre pensato che __to be or not to be__ intendesse __fare così o fare colì,__ più che l'essere così o colì.
@@coencoen. TO BE = ESSERE
@@entresolysombra5245 essere vivo o essere suicida, è questo il cornutissimo dilemma.
niente di oltremateria.
Si ritiene uno scienziato addirittura ....🧐👎🏻da matematico?commentatore da sballo👈🤭
@@entresolysombra5245 esiste il verbo, chiaramente, mi meraviglio che state puntualizzando su questo, non esiste la sostantivazione del verbo come facciamo noi, the being è l essente .
Per me espone un pensiero solo in parte corretto. Non si può ricondurre tutto alla scienza , l’uomo per sua natura ha bisogno anche di altre cose. Questo non significa che bisogna farsi influenzare dalla regione e ovviamente lo stato deve essere laico ma sicuramente c’è un qualcosa dentro di ognuno che la scienza ad oggi non sa spiegare (magari perché non ci sono ancora gli strumenti per farlo). Senza la religione ad esempio non ci sarebbero state le meraviglie che possiamo ammirare nei musei e chiese. La scienza non può spiegare come l’uomo sia sempre stato alla ricerca di Dio e perché lo faccia ancora oggi nel 2021 ... e non credo che le persone che ricercano Dio siano degli stupidi perché allora anche Leonardo sarebbe stato uno stupido ? Credo che un mondo governato solo dalla scienza porti l’umanità all’estinzione , ma per fortuna c’è il caos. Boh poi no so questo è solo un pensiero.
Dopo 20 m non ha ancora detto nulla di che...chiacchiere abbastanza ovvie per chi ha un minimo di infarinatura linguistica, non so dove voglia arrivare, ma che noia... e quanti inutili sarcasmi... mi spiace aver perso tempo fin qui.
anche io gliel'ho data su dopo mezz'ora ma dove vuole arrivare credo di averlo capito , dimostrare con la sua brillante mente che non esiste nulla al di fuori del numero e della scienza . A volte riesce a conquistare parecchi interlocutori, ma questa volta ha toppato in pieno!
Ma lei come può negare che l’Essere é.
Lei personalmente é o non é ?
Cdt
Con in gioco di parole crede di smontare millenni di filosofia. Capzioso e ridicolo
Alternativo, Riflessivo, ma mai ridicolo.
Povero Odifreddi .... (povero perchè manca degli strumenti logico-filosofici di base) ... che senso ha derivare il significato dell'essere dalla malintesa struttura linguistica dell'italiano? ... si infila da solo in paralogismi con risvolti comici per tutte le cose inesatte che dice. Il rischio di parlare di tutto, è quello di dire cose alla buona a partire del senso comune, non padroneggiando il lessico, senza riuscire a capire che il problema dell'essere è lo stesso della sua amatissima scienza.
ho contato quante volte ha detto no: 7
Sempre d'accordo con l'ottimo e lapalissiano Odifreddi, unico appunto o se vogliamo aggiunta sul tema religioso e' che le gente che crede oggi crede soprattutto per motivi emotivi che la portano ad evitare di informarsi su certe cose, la fede nella trascendenza e' come l'amore, prima di tutto serve a una parte narcisista del se', e come il marito innamorato non vuol sapere nulla degli indizi che la moglie gli e' infedele, cosi' il fedele di ogni fede non vuol avere informazioni che metterebbero in forse la sua fede e anzi le evita o le ignora. La religione non si combatte con la Ragione ma con la proibizione!
La fede è una scelta.
Il punto è averla.
"La religione si combatte con la proibizione"? Spiegami cosa intendi, perché mi sembra un discorso pericoloso.
ma sei serio?
se volessimo utilizzare la stessa espressione di l essere è con altri verbi non dovremmo dire l amare ama ma l amare è
Sutor ne... Va là, gribuja!!!!
OGNI PROCEDIMENTO LOGICO PROCEDE PER DEDUZIONE , DUE PIU' DUE FA
QUATTRO , MA SE IO DEDUCO CHE FA CINQUE , ERRO E MI MANCA LA LOGICA , MI
MANCA LA DEDUZIONE, SE AL SEGNO PIU IO NON ASSOCIO IL SEGNO MENO ,
STRAVOLGO LA LOGICA LA QUALE E' CONNATURALE FINANCHE AL BAMBINO CHE STA
NEL SENO DELLA MADRE !!!!! SE IO ALL' OROLOGIO NON ASSOCIO L'
OROLOGIAIO ,NON DEDUCO L' OROLOGIAIO ,SE AL POSTO DEL OROLOGIAIO CI
APPICCICO LE LANCETTE DELL' OROLOGIO O RISPONDO CON UN CONCETTO
TAUTOLOGICO ,NON RISPONDO E STO SOLO INGANNANDO ME STESSO . QUINDI
DEDUCO CHE A DARWIN , NEMICO DELLA MATEMATICA E DELLA LOGICA COME A
TUTTI I SUOI SEGUACI , MANCA LA SEMPLICE LOGICA COSA ESSENZIALE SIA NEL
PROCEDIMENTO SCIENTIFICO E SIA NEL PROCEDIMENTO TEOLOGICO ..LE COSE
QUINDI CAMBIAMO SECONDO LA LOGICA "NATURA NON FECIT SALTUS ",LA NATURA
CAMBIA SECONDO LA LOGICA E NON PER SALTI MIRACOLISTI COME FACEVA DARWIN E
FANNO TUTTI I SUOI SEGUACI ATEI ODIERNI .AMEN.
Odifreddi 1 : il NULLA è senza senso (come Positivisti Logici) Odifreddi 2: Boncinelli ha detto (ed Odifreddi condivide) che dopo la morte non c'è NULLA. Oddifreddi 1 NEGA Oddifreddi2. Let it be🙏
l'essere essendo stato ente sarà futuro !
Cazzo...era buona l'erbetta....eh ? White Widow ?? Sensimilla ?? Orange ??Non te n'è mica avanzata un po' ?? Fammi sapere.
@@mauriziopoluzzi5277 a me piace mi mi ho
Mi i mi o
La vista vede
La premessa 'terminologica' é del tutto banale. Non ha alcuna importanza che alcune lingue non abbiano il verbo essere o non permettano l'ipostatizzazione dell'infinito; ciò che interessa ai filosofi é il concetto di Essere, la fonte ontologica dell'esistenza. Poi si può chiamarla come si vuole.
c'è differenza tra in non avere ed il non esprimere,sottintendere come insegnavano nello studio del latino alla scuola media vecchia ,pre 1962. Roma caput mundi : pierino,od piergiorgino, l'hafrequentata anche tu che hai 74 anni.Roma ( est sottinteso) caput mundi ,(kniga na stol,supra tabula volumen,epì trapezes biblos,per il sankrito lasciamo a lui esperto in kama sutra).
@u.m.m.u.2085 Innanzitutto io ho 38 anni e sono piemontese. In secondo luogo, dovresti rivedere il tuo messaggio perché è del tutto incomprensibile. Ciao e tanti auguri! ☺️
Mi riferivo ad Odifreddi che dice che in alcune lingue NON ESISTE il verbo essere: è solo SOTTINTESO,come in latino insegnato alla vecchia scuola media.lui ha 74 anni oggi(2024),ha quindi studiato latino obbligatorio nella vecchia scuola media.Ho indicato tre esempi di sottinteso: latino,russo,greco antico,
Ci sono matematici Non logici ?
No, al massimo ci possono essere matematici che non credono la logica sia l'unico strumento oer osservare la realtà che ci circonda, ma sicuramente il più affidabile
Il Prof .deve essere la versione umana della intelligenza artificiale è un piacere ascoltarlo
Odifreddi Presidente.
Spiace. Un argomento per espertii
e che il pubblico. non puo' apprezzare.
Grazie, Piergiorgio.
Esaustivo, come sempre .. personalmente, avrei aggiunto pochissime parole :
Mangiare o NON Mangiare ? Questo E' il Problema : ( uno dei problemi !) .. Bere o NON Bere ? ..
Altro Problema ! et cetera.
Sì è un altro genere di omicidio, ben più di uno : pure più parricidi per chi scambia, ANCORA !
per padre un prete ! parricidio sempre letterario, beninteso.
Necessario però, perchè in tanti purtroppo si fingono, si confondono e/o non conoscono ..
Mentre in Troppi SUBISCONO.
Claudio Vandelli
Modena, 15 gennaio 2O21
"che verranno prima o che sono venuti dopo" cit.
Non c' è contrapposizione tra Eraclito e Parmenide,caro matematico. Eraclito parla di armonia dei contrari,quindi una superiore unità degli enti divenienti . Quella superiore unità è propri l' essere che Parmenide aveva capito che è trascendente l' esperienza degli opposti. Se "TU" odifreddi hai un cervello di gallina ridanciana è chiaro che non puoi capire ol dialogo Parmenide di Platone,che quindi definisci pazzia.Pazzo è chi crede di essere ciò che non è,e diceva Kierkegaard si rende ridicolo. Odifreddi crede di essere superiore ai filosofi antichi,mentre non li conosce,non li capisce,si rende ridicolo,quindi quella risata è un' auto risata. La lingua greca era una lingua molto strana,afferma Odifreddi,: ma l' ha mai studiata?Severino non nega il divenire,lo interpreta in modo non nichilista. Odifreddi ha insegnato matematica in America, all' università.Fategli insegnare Parmenide e lingua greca,poi filisofia greca in una università inglese,come Oxford o Cambrifge dala wuali sono usciti grandi filologi dei testi greci,un chirurgo omerico esperto in guia kai melea del corpo umano non riuscirebbe a guarire l' occhio nero ed il naso rotto che gli faranno a furor di herren Professoren. Ma la UAAR di cui è presidente onoratio lo difenderà ,come nei processi italiani:"incapace di intendere r volere"in letteratura greca classica.
il vedere vede... ok capito il NO SENSE ma l'amore ama non è la stessa cosa.. sarebbe la stessa cosa se dicesse l'amare ama.... che infatti non si usa mai... l'amore è infatti un sostantivo e non un verbo all'infinito sostantivizzato.
Se non si usa non vuole dire che è errato: esiste il complemento oggetto interno per verbi transitivi.Nel caso afferma il valore del significato del verbo.il vedere "è", vede "è",sono "essere e non non essere" sia "vedere",sia"vede".
odifreddi pensa di fare divulgazione assoluta, non lo capisco perché lui sa di essere solo un tassello, e anche i suoi argomenti così decontestualizzati sono 'pallosi', sta roba sono riflessioni da liceo. e quindi? quindi lo inviterei a organizzare partite di calcetto con amici
Dire che dopo la vita non c' è niente è fare un' affermazione filosofica,quindi il biologo parla di un concetto non scientifico,esce dalla sua competenza; dovrebbe diche che non c' è la vita (quella vita che lui biologo conosce a livello di biologia).Odifreddi non capisce l' errore e se la cava come sempre col far ridere con la battuta.
Odifreddi vuole mostrarsi maestro nel procedere a livello di analisi del linguaggio, e quindi non nasconde la sua ignoranza linguistica: "natura" in Parmenide è Physis,e cosa significa questo termine? "questa bella d'erbe famiglia e di animali" ? con un "animale" nel suo logos, di questo maestro!Incipit: ESSERE:non esiste in alcune lingue,ma se non esistesse in "altro "modo,non ci sarebbe nemmeno Odifreddi (che è il vero problema,non le sue sparate,talora sciocchezze, ermeneutiche).
TO BE OR NOT TO BE!!!!!ESISTE THE BEING!AND YOU ARE YOU A BEING ?
quello è l'essente
Assimilare l'affermazione "L' Essere è" con "Il vedere vede" significa non aver capito proprio nulla di quello di cui vorrebbe parlare. Partendo da questo presupposto è del tutto inutile, e dannoso, proseguire nell'ascolto. Continui pure a bearsi con i suoi numeretti ed eviti di parlare (almeno in pubblico) di quel che non sa perchè innanzitutto non capisce.
Se il discorso sul problema dell'essere avesse continuato fino ai giorni nostri, quale sarebbe stata la conclusione di Odifreddi? Forse che l'Essere è un non-senso? Dico questo perché se cosi fosse avremmo la prova logica che Dio non esiste. Infatti la definizione di Dio è quella che Lui stesso rivelò a Mosé: "io sono colui che è". Quindi se Dio è l'Essere e quest'ultimo è un non-senso, ne consegue che Dio è un non-senso e quindi non esiste. Finalmente si porrebbe fine alla secolare disputa tra credenti e atei. Grazie a chi mi risponde.
secondo alcuni filosofi è come dici tu : l'essere sarebbe Dio. ma nel senso che essendo l'Essere ciò che non può non essere, egli necessariamente è , l'Essere perfettissimo - come tu hai detto nella definizione biblica... questa in sintesi è
tutta la metafisica occidentale. l'uomo da sempre ha cercato di incapsulare l'essere snaturando, le per così dire, la sua essenza. quando poi la metafisica è entrata in crisi a iniziare da Kant e finendo con le scoperte scientifiche. (che hanno non demolito il suo edificio teoretico ma semplicemente mostrato che la realtà è un altra. ) ecco che l'essere è stato dimenticato. l'uomo ha perso le radici dell'Essere, il senso del suo mistero. Paradossalmente è stato proprio Parmenide ad uccidere l'essere parlandone come se fosse un ente, così anche noi quando trattiamo l'essere come un ente sfuggiamo dalla sua essenza. e la metafisica stessa con il concetto di Dio è una prima corruzione dell'essere.. se vuoi invece cercare di "respirare " il mistero dell'Essere ti consiglio di leggere i frammenti di Eraclito e prendere con le pinze questo video! ciao
"ecco che l'Essere è stato dimenticato". Non mi intendo molto di filosofia ma mi pare che il discorso viene ripreso da Heiddeger il quale per primo distingue l'Essere dall'Ente. Il problema è che se dell'Ente possiamo dire molte cose, dell'Essere non ho ancora capito che cosa si possa dire. Sicuro che si possa dire qualcosa in merito all'Essere-Dio? Secondo me è come parlare nel Niente.
Traduzioni più letterali e probabilemnte accurate (v. Mauro Biglino), affermano che la frase in questione sia da traddurre come: "Io sono quello (lì)"... ccioè uno già conosciuto nel giro.
Io sono colui che è d'altronde è una supercazzola senza senso, come spiega anche Odifreddi
gdaaps Ah già Biglino è autore di traduzioni accurate...uno che è convinto di trovare le navicelle spaziali nella Bibbia, roba da tso.
per me la questione non si pone. Mose' come per tutti gli altri visionari descritti da Odifreddi soffriva di schizofrenia ( ce' chi vede la madonna tra le nuvole, chi gli angeli, chi delle voci provenienti da un cespuglio in fiamme....) condita da un sole cocente sul capo. Il principio di autocombustione ha una bella e buona spiegazione scientifica!
I filosofi moderni si rifanno ai filosofi dell'antichita' I quali di schizofrenia e relativo studio della psiche viaggiavano in alto mare.
Cosa pensi del paradosso dei gemelli?
Che la storia della dilatazione del tempo è una sciocchezza?
La sua solita pochezza. Ci sono lingue e culture in cui non esiste la parola ‘zero’, tuttavia… Il ‘vedere vede’ non ha senso ma non è il corrispettivo dell’essere che è, ma lo è il ‘vedere è’, e difatti il vedere esiste, a prescindere da ulteriori declinazioni ontologiche, al pari dell’essere che è quantomeno per indicare che esiste qualcosa, a prescindere ancora da ulteriori declinazioni ontologiche. Non risulta che quando è la Fisica a parlare di ipotetici ‘tutto’ ci si metta a ridere. Appena un vago cenno alle sole battute iniziali.
2016.12.12 39'00 Conferenze pericolose...
1°0330+- LA VERITA RELATIVA EVITARLA VIETARLA
caro professore la sua analisi della storia dell'essere è tanto ma tanto arrogante quanto superficiale degna più di un giornalino come Vanity Fair o donna moderna che una lezione di un professore universitario... il problema dell'essere non è un semplice problema linguistico questo è solo un modo riduttivo di vedere la cosa... il punto di vista di uno studioso di logica e nulla più. Le suggerisco dall'alto della sua immutabile beatitudine di uno che sembra aver capito tutto della vita ( e pure della morte ) di cercare proprio l'essere, le sue tracce iniziando col pensare che l'essere stesso antecede il linguaggio e il linguaggio non è che il modo con cui si manifesta all'uomo ma non l'unico....
Perché non gli insegni tu, che sembri saperla davvero lunga ?? Che aspetti ? Vai....vediamo che succede. Inoltre....chi ti obbliga ad ascoltarlo ?? Lui da la sua visione delle cose, niente altro. Non ti va ?? Bene....allora scolta Marzullo !!
si, spiegaci tu qualcosa di culturalmente più valido...che a ironizzare invidiosamente sei un Aristotele...
Alecf Hood e si', la penso anch'io cosi';ma considero una disgrazia per me, non capirlo il Prof.
In verità non si cerca l’essere (che esiste solo nell’intelletto, perché è il primo aspetto di qualcosa che si mostra alla nostra conoscenza, il più povero a dire il vero), ma si cerca l’essere in sé e per sé (Ipsum Esse Subsistens, dicono i filosofi scolastici), che tutti chiamano Dio, anche a loro insaputa
Ma Odifreddi non è un filospfo, neanche un teòlògo, ne un linguista: è un matematico
ma chi e' Severino
un filosofo a differenza di Coso qui sopra
@@dariorosso1703 🤣🤣
Caro yutubbbe..... perché insisti a consigliarmi questi scientisti da quattro soldi e continui a scassarmi la minkia!!???
Ho capito che le visualizzazioni sono finte e questo poveraccio ne ha bisogno per campare, ma ora mi avete veramente rotto il cazzo.
Praticamente bisogna essere. Sostanzialmente non ci si riesce.
Due ore e mezza! Libera nos Domine! Veramente Prof.,lei ce l'ha con tutto: Dio,democrazia, l'essere; quindi se in alcuni Stati non esiste il verbo essere, lei fu? Mi sforzo, ma proprio non la capisco,e' una disgrazia per me,me ne dolgo.
Cosimo Epicoco ...
???
Cosimo + Come dire che dal momento che in inglese non esiste "pelo" da quelle parti sono tutti glabri oppure hanno i capelli sotto le ascelle..
@@lacrapastramba5468 🤣🤣
Non siate Anime deboli, non fatevi incantare perche' vi "perderete". Abbiate sempre una GRANITICA Fede in Dio che e' l'unica ragione della nostra esistenza. Per Misericordia o per Pieta', Dio concede delle Grazie per Intercessione della Mamma Celeste la Madonna (che e' presso la Trinita' Divina) o anche dei Santi. Personalmente sono sempre stato devoto alla Vergine Santa che ha fatto da tramite per tre Grazie che INDEGNAMENTE Il Signore mi ha concesso. Dopo averle segregate nel cuore per circa 40 anni e ritenendole Esperienze strettamente personali, mi decisi di condividerle 5 anni fa, dopo aver letto uno dei messaggi che la Madonna lascia a Medjugorie: ( Chi ha conosciuto Mio Figlio sia apostolo del Suo Amore ). Sono stato oggetto di Attenzioni Divine con tre Grazie, all'età di 16 anni, a 25 e a 63 anni La prima Grazia a 16 anni, (cinquantadue anni fa) la ottenni a seguito di un’incidente stradale, ero sulla mia Vespa 50 e mentre frenavo a un semaforo che era rosso, arrivò un’auto una 1100 R di colore nero a velocità molto sostenuta che mi tamponò senza nemmeno frenare e trascinò la Vespa 50 con me sopra per oltre trenta metri. Non persi mai i sensi, fui sempre cosciente e per qualche secondo, anche se ero consapevole del rischio che stavo correndo,( potevo finire maciullato dalle ruote dell’auto che sentivo vicinissime ) pensai che ormai stava per fermarsi e me la sarei cavata così senza farmi niente. Ricordo che pensai: ora si ferma, ora si ferma, ora si ferma, e invece sentivo solo un continuo e terribile stridio di lamiere: Era la mia Vespa 50 che strusciava sull'asfalto. Fu così che la Invocai: MADONNA MIA AIUTAMI! Fu a seguito dell’invocazione che avvertii la Sua Presenza e subito, un potente vortice d’aria mi avvolse iniziando dai piedi, mi alzò sopra la Vespa 70/80 cm. e mi catapultò letteralmente a un lato della strada indenne. Una signora che era stata testimone dell’incidente si avvicinò " tutta allarmata” e mi disse in dialetto locale: Guagliò ho visto tutto, a te qualche Santo ti ha aiutato. Vai a Pompei a ringraziare la Madonna perché mentre eri davanti all’ auto, hai fatto un salto che è umanamente IMPOSSIBILE.……….. All’età di 25 anni e per un periodo “STRAORDINARIAMENTE” lungo (diversi mesi) venni ” CONTATTATO”, con Visioni, Voci , Conferme ecc., iniziò così quel preannunciatomi: AVREMO UN LUNGO DISCORSO. Inizialmente non capendo cosa stava succedendo, un po mi spaventai, ma subito la Madre Celeste mi tranquillizzò con la Sua Voce preparandomi giorno per giorno a prendere coscienza di una Grazia che riguardava la salvezza della mia anima compromessa da una demoniaca conoscenza che ignaro stavo frequentando e quantunque ricevevo segni affinche' capissi con chi avevo a che fare. Purtroppo questa conoscenza fu causa di una strana malattia, una sorta di contagio mentale che permette a pensieri peccaminosi di attraversarti la mente indipendentemente dalla tua volontà, ma che avrebbero avuto una ricaduta sul destino Spirituale della mia anima. Grazie all'Intercessione della Mamma Celeste, Gesù mi salvò l'anima e divise la mia vita in due periodi: Il primo fermato a 25 anni ( antecedente al contagio demoniaco ) con una morte “virtuale” e sottoposto poi al conseguente Giudizio Divino, mentre il secondo periodo, che ancora vivo, ne è Esonerato. La Vergine Santa, mi confermò con la propria voce la Grazia della Salvezza della mia anima che mi era stata concessa: PER PIETA’ CELESTE AMEN, questa Grazia, come un Dono, lo sentii scendere e riporlo direttamente nel mio cuore, avvertendo una sensazione Meravigliosa….. In seguito, con un ulteriore atto di Misericordia, Gesù rispose a una mia preoccupazione con un’altra Certezza ( ero cosciente della salvezza della mia anima, ma mi chiedevo quale sarebbe stato il destino spirituale. Gesu' chiamò a Se la mia anima per qualche minuto, mentre ero alla guida della mia auto di sera e stavo facendo ritorno a casa. Dio e' Luce e Amore e quella breve presenza alla Casa del Padre mi permise di conoscere l’anima e le sue possibilità. e descriverò ciò che ho visto, percepito e capito: L’ANIMA E’ STRAORDINARIA, è la continuità esistenziale in forma spirituale della nostra personale singolarità. E’ simile a un’ombra chiara ben definita con vesti e ci somiglia nei tratti somatici. Ci da la possibilità di attraversare spazi e dimensioni temporali incredibilmente ENORMI in una frazione di secondo. Senza mezzi di trasporto e senza ali da battere, basta solo pensarlo e volerlo che ti trovi già a destinazione. Non è assolutamente paragonabile ai limiti del corpo ed è in una dimensione, dove si ha COSCIENZA di TUTTO. Percepisce come noi al livello del cuore sensazioni di Gioia che raggiungono una intensità incredibile. Si alimenta della Grazia di Dio che ci dona una costante sensazione di pace e di gioia, recepita anche a distanza e arriva alla massima intensità quando ci si avvicina alla Sua Presenza. Subito dopo il trapasso, inizia un viaggio che dura qualche secondo, presentandoci al Suo Cospetto per essere Giudicati. Per Etica Divina non ci contesterà “Personalmente” i nostri peccati, ma sarà proprio la nostra COSCIENZA che come la famosa scatola nera degli aerei che registra Tutto durante il tragitto, cosi' la nostra coscienza al Suo Cospetto si aprira' per farci rivivee tutto il bene o il male fatto durante il passaggio terreno e fidando nella Sua Misericordia si capirà cosa ci aspetta. Il paradiso non e' un luogo dove ammirare cascate o laghetti, ma e' una condizione esistenziale dove la nostra anima percepisce la Meravigliosa sensazione della Grazia e dell' Amore Eterno di Dio, non meritarla o non esserne degni è la vera condizione INFERNALE di sofferenza..........Circa tre anni fa ero appena salito su un'impalcatura in un cantiere alta circa tre metri. Per evitare una tavola che sporgeva, indietreggiai perdendo l'equilibrio. Stavo precipitando all'indietro e a testa in giù su una terrazza al primo piano. Feci ( inutilmente ) un tentativo di afferrare un appiglio, e avvenne tutto in un attimo. Ricordo che con una strana calma, stavo accettando quel tremendo impatto. Ero a circa un metro e mezzo da terra quando avvertii nelle caviglie una potente scarica di energia che mi fece fare con un colpo di reni una INCREDIBILE capriola che mi permise di "atterrare" anziché con la testa, con i piedi, senza farmi niente. Ricordo solo che avvertii il contraccolpo dell'impatto col suolo, che come un' onda mi attraversò tutto il corpo scaricandosi nelle mascelle che si serrarono urtandosi con violenza. Ancora frastornato, Ringraziai Dio facendomi il segno della Croce, ma ci misi diversi secondi per capire cosa Non era successo......Devo confessare che questa ulteriore Grazia ribaltò la convinzione che avevo e che le due Grazie avute in precedenza avessero, in un certo senso, " Esaurito" la Pietà Divina nei miei confronti e che non avrei dovuto più aspettarmi " Aiuti " e INVECE........Abbiate sempre Fede in Dio (Padre Meraviglioso) e affidatevi al Cuore Immacolato della Mamma Celeste con sincerita', devozione, rispetto e amore.
vI RACCOMANDO LEGGERE IL SEMINARIO TOMISTICO
Abolire SCAVOLINI come essere!! Grazie
1729 non è un numero casuale!Si tratta dell’esponente al quadrato degli schiaffi che meritano gli idioti🙏😂
Dai costruttivisti ai neurolinguisti (vedi anche l’eccellente divulgatore Steven Pinker: The Stuff of Thought) in tanti hanno ricordati che nn tutto quello che pensiamo e diciamo ‚esiste‘. Il linguaggio è creato e creatore.
Aristotele diceva, pensado a Heraclito.NON TUTTO QUELLO CHE SI DICE, SI PENSA
Ho camminato sopra l'Arca di Noe'... Vedi tutto su... www.ristabilira.it Elia il Profeta.....