Il video è ben fatto, Massimo Varini è un grande musicista e Ricci sembrerebbe in buona fede. Il "ribaltamento della percezione" a cui si riferiscono probabilmente è dovuto al fatto che la SIAE impone una tassazione in molti casi addirittura superiore all'incasso totale dell'evento. A fronte di tali richieste spesso chi vorrebbe organizzare eventi musicali o culturali in genere desiste visto che la matematica non è un'opinione. Questa percezione ostile della "tutela" è dovuta anche alla presenza sul territorio di un buon numero di "mandatari" (si dice così?) a cui non frega nulla della cultura ma che piuttosto vanno in giro a scroccare le consumazioni nei locali facendo intendere che, volendo trovare qualcosa da sanzionare, cercando il pelo nell'uovo qualcosa troverebbero sempre. Questi signori si atteggiano un pò come i bravi di manzoniana memoria, non tutelano nessuno tranne le loro tasche e sono degli emeriti farabutti.
Non è che le cose burocratiche 'sono in più', è che la Siae è carissima (si paga dai 100 euro in su, in base anche alla 'capienza' dei luoghi dove suoni, cioè suoni in una piazzetta del centro che magari non passa neanche il cane, loro ti chiedono anche 300 euro)! Inoltre chi lavora nell'ufficio Siae, almeno da noi, non da le informazioni in modo trasparente e chiaro... ogni volta che vai insomma ti dicono sempre cose diverse! Ma poi secondo voi è corretto far pagare chi fa solo una mezz'oretta (o anche una sola musica) gli stessi soldi per chi suona due ore? Poi ho cercato nel sito il criterio di ripartizione dei compensi per i musicisti (o autori etc...) visto che molte persone conoscenti che hanno scritto delle musiche (anche suonate), mi dicono che non prendono praticamente (quasi) nulla dalla Siae. Potrei continuare a scrivere un poema di incongruenze e assurdità dell'esistenza della Siae, ma credo di aver dato l'idea. Per finire chiedetevi come mai alcuni compositori (italiani e stranieri) dicono che nel Nord Est (ma poi anche in tutta Italia) c'è una 'depressione' musicale? Mah!!
La SIAE "ruba" i soldi ed è la prima nemica della musica dal vivo (concertini e seratine nei locali o feste private e matrimoni) dato che è una grossa tassa che spesso eguaglia o supera il cachet richiesto dai piccoli musicisti. Basti pensare alla differenza di prezzo per i permessi di feste private (€ 79,00 compleanno - € 99,00 o € 149,00 altro festeggiamento - € 199,00 o € 299,00 matrimonio) che non ha assolutamente senso dal momento in cui alla SIAE non cambia niente se il permesso viene richiesto per un compleanno o un matrimonio - non è che lavorano e faticano di più come invece fanno i musicisti ingaggiati - e ciò scoraggia molto chi deve richiedere il permesso e cerca in ogni modo di abbassare il cachet dei musicisti (visto che il prezzo della SIAE non è modificabile). Io sono stato iscritto alla SIAE per diversi anni e pur eseguendo brani miei, che avevo depositato alla SIAE, durante i concertini nei diversi locali dove ho suonato non mi è mai arrivato 1€. Conosco il modo in cui avvengono i controlli dei famosi borderò ed è inverosimile che vengano controllati proprio quelli compilati da me visto che ogni settimana, in tutta Italia, ci saranno migliaia di concertini e quindi è praticamente impossibile che vengano pescati proprio i miei; in poche parole la probabilità di guadagnare con i diritti di autore tramite SIAE è direttamente proporzionale con la fama delle canzoni depositate - ed è quindi più probabile che qualcuno ne suoni una cover durante una serata in un locale - e questo sistema è praticamente a svantaggio dei musicisti emergenti e non famosi. Inoltre ci sono molti modi per "guadagnare" con la SIAE pur non essendo minimamente capaci (come musicisti nè come compositori) visto che conosco personalmente gente che ha depositato dei brani (orrendi) alla SIAE ed avendo le giuste conoscenze li ha fatti passare in qualche radio o manifestazione pubblica, o ancora peggio ha fatto semplicemente scrivere il titolo in un borderò, e magari guadagna 1,000 o 2,000 euro all'anno con questo giochetto. In Italia, come al solito, vale la legge del più furbo e solamente chi ha conoscenze in qualche ambito riesce a trarre vantaggio da una situazione come questa mentre il piccolo locale medio che vorrebbe organizzare serate con musica dal vivo si trova schiacciato da costi, permessi e tassa SIAE (che si prende pure una % sull'incasso... anche questa cosa non ha senso). P.S. Da poco ho scoperto anche che un DJ deve pagare un'iscrizione annuale dichiarando quali e quanti brani possiede sul PC quando mette musica in qualche serata... come se non bastasse già il permesso che ogni volta viene richiesto. Da musicista e da compositore mi vergogno di questo sistema e non lo condivido minimamente. Meno male che da qualche anno abbiamo SOUNDREEF come alternativa.
Io vorrei capire se in una serata con musica dal vivo, nel caso in cui non venisse pagata la SIAE, chi riceve multa e/o sanzioni. Solo l'organizzatore dell'evento o anche il/i musicista/i..? Non si trova da nessuna parte questo aspetto.
Lo stato siamo noi. Esatto. E grazie avvocato Ricci:" cose nate per tutelarci che diventano nemiche". Scusate la ridondanza di questo commento, ringraziamenti a tutto lo staff di musicoff.
ciao, complimenti per il video, finalmente qualcuno che spiega bene queste cose. avete già trattato l'argomento dei controlli incrociati enpals/siae? sarebbe interessante anche saperne di più a riguardo. grazie
Bei video ma nel panorama Italiano rimane tutto pura teoria se non fantascienza . Le cose non sono mai ne chiare ne tantomeno applicate ne da parte degli enti , ne dai locali ne tantomeno dai musicisti . Quindi rimane tutto molto confusionale . Personalmente avendo circa 20 brani depositati in Siae e sempre dichiarati nelle mie esibizioni posso dire di non aver mai visto un Euro arrivare . Gia questo dovrebbe bastare a far crollare la questione “ siae ed enpals “ lavorano nel nostro interesse
Il video è ben fatto, Massimo Varini è un grande musicista e Ricci sembrerebbe in buona fede.
Il "ribaltamento della percezione" a cui si riferiscono probabilmente è dovuto al fatto che la SIAE impone una tassazione in molti casi addirittura superiore all'incasso totale dell'evento.
A fronte di tali richieste spesso chi vorrebbe organizzare eventi musicali o culturali in genere desiste visto che la matematica non è un'opinione.
Questa percezione ostile della "tutela" è dovuta anche alla presenza sul territorio di un buon numero di "mandatari" (si dice così?) a cui non frega nulla della cultura ma che piuttosto vanno in giro a scroccare le consumazioni nei locali facendo intendere che, volendo trovare qualcosa da sanzionare, cercando il pelo nell'uovo qualcosa troverebbero sempre.
Questi signori si atteggiano un pò come i bravi di manzoniana memoria, non tutelano nessuno tranne le loro tasche e sono degli emeriti farabutti.
Non è che le cose burocratiche 'sono in più', è che la Siae è carissima (si paga dai 100 euro in su, in base anche alla 'capienza' dei luoghi dove suoni, cioè suoni in una piazzetta del centro che magari non passa neanche il cane, loro ti chiedono anche 300 euro)! Inoltre chi lavora nell'ufficio Siae, almeno da noi, non da le informazioni in modo trasparente e chiaro... ogni volta che vai insomma ti dicono sempre cose diverse! Ma poi secondo voi è corretto far pagare chi fa solo una mezz'oretta (o anche una sola musica) gli stessi soldi per chi suona due ore? Poi ho cercato nel sito il criterio di ripartizione dei compensi per i musicisti (o autori etc...) visto che molte persone conoscenti che hanno scritto delle musiche (anche suonate), mi dicono che non prendono praticamente (quasi) nulla dalla Siae. Potrei continuare a scrivere un poema di incongruenze e assurdità dell'esistenza della Siae, ma credo di aver dato l'idea. Per finire chiedetevi come mai alcuni compositori (italiani e stranieri) dicono che nel Nord Est (ma poi anche in tutta Italia) c'è una 'depressione' musicale? Mah!!
La SIAE "ruba" i soldi ed è la prima nemica della musica dal vivo (concertini e seratine nei locali o feste private e matrimoni) dato che è una grossa tassa che spesso eguaglia o supera il cachet richiesto dai piccoli musicisti. Basti pensare alla differenza di prezzo per i permessi di feste private (€ 79,00
compleanno - € 99,00 o € 149,00 altro festeggiamento - € 199,00 o € 299,00 matrimonio) che non ha assolutamente senso dal momento in cui alla SIAE non cambia niente se il permesso viene richiesto per un compleanno o un matrimonio - non è che lavorano e faticano di più come invece fanno i musicisti ingaggiati - e ciò scoraggia molto chi deve richiedere il permesso e cerca in ogni modo di abbassare il cachet dei musicisti (visto che il prezzo della SIAE non è modificabile).
Io sono stato iscritto alla SIAE per diversi anni e pur eseguendo brani miei, che avevo depositato alla SIAE, durante i concertini nei diversi locali dove ho suonato non mi è mai arrivato 1€.
Conosco il modo in cui avvengono i controlli dei famosi borderò ed è inverosimile che vengano controllati proprio quelli compilati da me visto che ogni settimana, in tutta Italia, ci saranno migliaia di concertini e quindi è praticamente impossibile che vengano pescati proprio i miei; in poche parole la probabilità di guadagnare con i diritti di autore tramite SIAE è direttamente proporzionale con la fama delle canzoni depositate - ed è quindi più probabile che qualcuno ne suoni una cover durante una serata in un locale - e questo sistema è praticamente a svantaggio dei musicisti emergenti e non famosi. Inoltre ci sono molti modi per "guadagnare" con la SIAE pur non essendo minimamente capaci (come musicisti nè come compositori) visto che conosco personalmente gente che ha depositato dei brani (orrendi) alla SIAE ed avendo le giuste conoscenze li ha fatti passare in qualche radio o manifestazione pubblica, o ancora peggio ha fatto semplicemente scrivere il titolo in un borderò, e magari guadagna 1,000 o 2,000 euro all'anno con questo giochetto.
In Italia, come al solito, vale la legge del più furbo e solamente chi ha conoscenze in qualche ambito riesce a trarre vantaggio da una situazione come questa mentre il piccolo locale medio che vorrebbe organizzare serate con musica dal vivo si trova schiacciato da costi, permessi e tassa SIAE (che si prende pure una % sull'incasso... anche questa cosa non ha senso).
P.S.
Da poco ho scoperto anche che un DJ deve pagare un'iscrizione annuale dichiarando quali e quanti brani possiede sul PC quando mette musica in qualche serata... come se non bastasse già il permesso che ogni volta viene richiesto.
Da musicista e da compositore mi vergogno di questo sistema e non lo condivido minimamente.
Meno male che da qualche anno abbiamo SOUNDREEF come alternativa.
Verissimo. SOUNDREEF è valido come alternativa?
Io vorrei capire se in una serata con musica dal vivo, nel caso in cui non venisse pagata la SIAE, chi riceve multa e/o sanzioni. Solo l'organizzatore dell'evento o anche il/i musicista/i..? Non si trova da nessuna parte questo aspetto.
Lo stato siamo noi. Esatto. E grazie avvocato Ricci:" cose nate per tutelarci che diventano nemiche". Scusate la ridondanza di questo commento, ringraziamenti a tutto lo staff di musicoff.
Il borderò si compila prima o dopo aver fatto la serata? Si può compilare il borderò anche qualche giorno prima della serata o dopo?
ciao, complimenti per il video, finalmente qualcuno che spiega bene queste cose. avete già trattato l'argomento dei controlli incrociati enpals/siae? sarebbe interessante anche saperne di più a riguardo.
grazie
Bei video ma nel panorama Italiano rimane tutto pura teoria se non fantascienza . Le cose non sono mai ne chiare ne tantomeno applicate ne da parte degli enti , ne dai locali ne tantomeno dai musicisti . Quindi rimane tutto molto confusionale .
Personalmente avendo circa 20 brani depositati in Siae e sempre dichiarati nelle mie esibizioni posso dire di non aver mai visto un Euro arrivare . Gia questo dovrebbe bastare a far crollare la questione “ siae ed enpals “ lavorano nel nostro interesse
😅
Ma quindi i video cover su youtube sono illegali? Chi fa le cover dovrebbe pagare la Siae (anche se se le suona a casa sua e carica il video in rete)?
Jamvortix youtube paga la SIAE