(Dis)parità di genere nella scienza

La parità di genere è ancora lontana e la scienza e il mondo accademico sono ancora, purtroppo, permeati da un forte gender bias e gender gap. Nel sesto appuntamento di “Scienza alla spina”, Ruggero Rollini, divulgatore e improbabile barman digitale, incontra l’astronoma Edwige Pezzulli, con cui condivide anche l’esperienza di Superquark+ in onda su RaiPlay.
Il barman scientifico Ruggero Rollini incontra Edwige Pezzulli

[@moreno1105]

Bravi bello ! W la scienza

[@RisikoAO]

Ma associare la parola "dottore" più alla parola "uomo" che a quella "donna" non è questione di discriminazione, è questione di statistica.
Secondo la Fnomceo, i medici uomini in Italia sono 212.941, mentre le donne 168.241. Pare che le tendenze tra i giovani medici si stiano invertendo però.
In che modo un'intelligenza artificiale, che rafforza le connessioni tra i termini in base alle statistiche di utilizzo, genera discriminazione e disparità? Sta solo rendendo un quadro della realtà.
Stesso dicasi per il riconoscimento facciale degli afroamericani, che rappresentano il 18% della popolazione sul suolo USA. L'intelligenza artificiale si esercita sulle occorrenze che incontra, se incontra meno occorrenze di un certo tipo (perché sono effettivamente meno presenti nella realtà) perché aspettarsi che sia performante in maniera eguale?