La Realtà dell'Essere, G.I. Gurdjieff

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  • Опубликовано: 8 ноя 2023
  • Video tratto dal testo: La Realtà dell'Essere.
    "L'insegnamento di Gurdjieff parla all'uomo contemporaneo, a chi nutre un profondo senso di insoddisfazione, si sente isolato e senza direzione.
    La prima richiesta della Quarta via è 'conosci te stesso' e Gurdjieff ci ricorda che tale principio è molto più antico di Socrate. È una via che non isola gli allievi dalla vita ma, al contrario, li coinvolge in essa, facendo comprendere la necessità di uno sforzo per elevarsi al di sopra della battaglia dell'esistenza e allo stesso tempo prendervi parte.
    Gurdjieff prestava ascolto al nostro bisogno interiore con pazienza e gentilezza instancabili, indicava a ognuno di noi il preciso atto interno che era necessario al momento dato, per liberarsi dai propri automatismi. Dall'altra parte, ci metteva in situazioni orribili, portandoci ai nostri limiti estremi, e lo faceva senza pietà.
    Potevamo sempre rifiutare e andarcene".
    Madame de Salzmann, allieva di G.I. Gurdjieff
    Playlist Lavoro su di sé:
    • Lavoro su di sé

Комментарии • 18

  • @luciapompei2430
    @luciapompei2430 7 месяцев назад +4

    Grazie per queste letture 🙏 una dopo l'altra sono come piccoli semi illuminanti 💙🌈

  • @massaggiosalentino4919
    @massaggiosalentino4919 4 месяца назад

  • @barbaralevasns
    @barbaralevasns 6 месяцев назад +1

    ❤💙💛

  • @gyta8290
    @gyta8290 7 месяцев назад +7

    Avete notato che lo spazio per i commenti su RUclips è stato ridotto? Non mi piace.. Avete qualche idea a riguardo.. o paranoie a riguardo..? (prima hanno tolto il pollice verso per "non favorire un clima di intolleranza".. e ora si è ristretto lo spazio in cui scrivere.. Non occorre essere paranoici per notare che la direzione è verso il silenzio, non il silenzio meditativo e consapevole però..!!

    • @VoxIntuitus
      @VoxIntuitus  7 месяцев назад +7

      Se troppe persone comprendono la "commedia", cala il sipario.
      Ma, ad ogni modo, di campi ce ne sono tanti, si andrà a giocare altrove.

    • @ferdinandocoluccelli9574
      @ferdinandocoluccelli9574 6 месяцев назад

      si può sfruttare l'occasione per imparare ad essere sintetici ... 🙃😊

    • @gyta8290
      @gyta8290 6 месяцев назад +1

      @@ferdinandocoluccelli9574 very funny very funny 😅😅😅

  • @marcoventura1866
    @marcoventura1866 7 месяцев назад

    🙏

  • @currobionico1
    @currobionico1 7 месяцев назад +2

    è un bel messaggio ma personalmente usi termini complicati , non tanto per le parole quanto per la meccanica di come esprimi i messaggi rendendo quindi il messaggio non fruibile per tutti, le parole di per se sono chiare ma è il concetto che si puo esprimere piu semplicemente

    • @giorgiocecconi1977
      @giorgiocecconi1977 7 месяцев назад +6

      Gurdjeff non puoi insegnarlo a parole ma soltanto nella pratica. Da qui ciò che tu definisci come desiderio di semplicità. Io ad esempio trovo l'esposizione molto chiara, mentre trovo complessa l'applicazione costante nella vita di tutti i giorni. Salute.

  • @user-gc1ue2rd5v
    @user-gc1ue2rd5v 7 месяцев назад

    Quando cammino e sono assalito dai pensieri delle volte non so se restare in uno stato di osservazione dei pensieri oppure fare uno sforzo per ricordarmi di me. So che sarebbe auspicabile il secondo metodo, ma i pensieri sono veramente tanti e osservarli mentre cammino mi riesce meglio. Se provo a sforzarmi per ricordarmi di me e’ un continuo andare e tornare da uno stato di presenza ai pensieri, se osservo i pensieri riesco a identificarmi di meno. Quindi quale è la mossa giusta?

    • @VoxIntuitus
      @VoxIntuitus  7 месяцев назад +6

      Sei già sulla strada giusta, nel momento stesso i cui riesci ad osservare dall'esterno il "chiacchiericcio mentale" significa che sei già presente in quel momento, non c'è differenza.
      Quando ti accorgi che non sei stato presente è già presenza, poiché ti riporti al ricordo di sé.
      Il continuo "prestare attenzione" è il lavoro, la presenza verrà comunque persa ed è normale, ma saranno sempre meno i momenti in cui si verrà trascinati nei pensieri e di conseguenza identificati con essi.

    • @user-gc1ue2rd5v
      @user-gc1ue2rd5v 7 месяцев назад +1

      Grazie! 💪

    • @Light1095
      @Light1095 7 месяцев назад

      Anch'io ho sempre avuto questo dubbio... Faccio la distinzione tra il semplice osservare con distacco pensieri, sensazioni o altro, e l'osservare che sto osservando, cioè porre l'attenzione sull'attenzione stessa, che è molto difficile, però è ciò che più mi sembra accostabile al concetto di Ricordo di Sé.

    • @VoxIntuitus
      @VoxIntuitus  7 месяцев назад +3

      Porre l'attenzione sull'attenzione stessa, proprio così. Il ricordo di sé e il dimorare nell'IO SONO di cui parlava Nisargadatta sono la stessa cosa, questo stato porta a integrare sia la mente sia l'osservatore stesso.
      Grazie anche a te per lo spunto.

    • @ferdinandocoluccelli9574
      @ferdinandocoluccelli9574 6 месяцев назад +2

      credo che una volta che si è consapevoli di "essere" non sia necessario "essere osservatori di pensieri". meglio dire semplicemente "io sono" che non "io sono questo e quello". "io sono!". magnifico! 😊 i pensieri? lascia che arrivino e passino, non valgono nulla 😉

  • @andread2960
    @andread2960 3 месяца назад