Caro professore, la situazione potrà solo peggiorare. La suola dovrebbe formare la popolazione del futuro, insegnargli a ragionare e a pensare con la propria testa, ma un popolo che ragiona e che pensa, che mette in discussione le decisioni del potere; un popolo dotato di senso critico, è un popolo che fa paura. Meglio formare una generazione di automi, proni e pronti a ubbidire senza mettere in discussione nulla. Questo fa la scuola e tutto questo è voluto. Viviamo in un epoca in cui tutti possono ostentare diplomi e lauree, peccato che a parte il più becero nozionismo, dietro non via sia che il nulla cosmico. Di quale cultura possono fregiarsi i laureati moderni? Una volta la laurea faceva la differenza, oggi invece è la norma. Se non vai avanti negli studi - tanto in un modo o nell'altro grazie ai programmi facilitati, qualcosa la porti a casa sempre - se molli e vai lavorare, dove finisci? Il mondo del lavoro è un buco nero. Per quanto riguarda i professori... beh, trovarne di veramente bravi è un vero terno al lotto, il resto sono anche peggio di come lei li descrive. Ma come ho detto prima, tutto è voluto. Oggi non si studia per imparare, si studia per il voto... Il voto dovrebbe invece essere abolito in quanto discriminante e classista. Ma tanto, siamo lì a berci tutte le fesserie partorite dalla mente di certi individui che si definiscono progressisti, europeisti e un sacco di altre cazzate. Gente che non si rende conto che il mondo cambia e che dall'altra parte c'è gente che sa il fatto suo e non vive su questo transatlantico di stolti, che presto o tardi troverà il suo iceberg. Saluti
Con tutto il rispetto... da che parte si trova questo "iceberg" se spesso i cosiddetti insegnanti "esperti..." pongono agli studenti la domanda: quali sono le vostre aspettative su... per esempio, il lavoro?!? La parola ASPETTATIVE nel contesto del futuro dei giovani dovrebbe sparire per sempre. Va benissimo in un ospedale.
Domanda diretta della collega che mi piacerebbe tanto conoscere per il suo intervento bellissimo: "Ultimamente, sinceramente, quante volte è entrato a scuola tra i bambini e tra gli insegnanti?". Risposta di Galimberti: "Nietzsche, Freud, ecc". Lo ha chiesto a lei professore, non ai filosofi defunti. E la collega ha fatto bene a chiederlo, perché sinceramente parlando mi sono rotto le palle (e lo dico chiaramente e senza filtri) di sentir parlare di scuola da persone che a scuola non entrano. E alla fine, rispondendo alla domanda della Dirigente, lo ha anche detto: "Io a scuola non vado più. Altrimenti o mento o dovrei deprimere i giovani". Ecco, io sono contento che Galimberti non vada più nelle scuole, ma sarei ancora più contento se non ne parlasse più di scuola (ammenoché non torni a viverle sul campo!). Eccheccazzo!!!
Io sto facendo un concorso straordinario per l’insegnamento come docente di laboratorio di informatica e la prova nazionale a quiz era unicamente di pedagogia e psicologia; incredibile come Galimberti (per quanto lo apprezzi su molti temi) abbia sviato la domanda e ripetuto il suo solito discorsino, lo lasci perdere, è un decrepito
Davanti al Prof Galimberti ci si può solo inchinare ...attraverso il sapere filosofico Cura o cerca di destare le menti...creare un pensiero critico rispetto alla società omologata sul denaro...
grazie !
TEMATICHE:" MOLTO INTERESSANTI"!!😮😮😊😊
Grazie❤
Grazie professore per la sua Voce
P😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊
Caro professore, la situazione potrà solo peggiorare. La suola dovrebbe formare la popolazione del futuro, insegnargli a ragionare e a pensare con la propria testa, ma un popolo che ragiona e che pensa, che mette in discussione le decisioni del potere; un popolo dotato di senso critico, è un popolo che fa paura. Meglio formare una generazione di automi, proni e pronti a ubbidire senza mettere in discussione nulla. Questo fa la scuola e tutto questo è voluto. Viviamo in un epoca in cui tutti possono ostentare diplomi e lauree, peccato che a parte il più becero nozionismo, dietro non via sia che il nulla cosmico. Di quale cultura possono fregiarsi i laureati moderni? Una volta la laurea faceva la differenza, oggi invece è la norma. Se non vai avanti negli studi - tanto in un modo o nell'altro grazie ai programmi facilitati, qualcosa la porti a casa sempre - se molli e vai lavorare, dove finisci? Il mondo del lavoro è un buco nero.
Per quanto riguarda i professori... beh, trovarne di veramente bravi è un vero terno al lotto, il resto sono anche peggio di come lei li descrive. Ma come ho detto prima, tutto è voluto.
Oggi non si studia per imparare, si studia per il voto...
Il voto dovrebbe invece essere abolito in quanto discriminante e classista.
Ma tanto, siamo lì a berci tutte le fesserie partorite dalla mente di certi individui che si definiscono progressisti, europeisti e un sacco di altre cazzate.
Gente che non si rende conto che il mondo cambia e che dall'altra parte c'è gente che sa il fatto suo e non vive su questo transatlantico di stolti, che presto o tardi troverà il suo iceberg.
Saluti
Con tutto il rispetto... da che parte si trova questo "iceberg" se spesso i cosiddetti insegnanti "esperti..." pongono agli studenti la domanda: quali sono le vostre aspettative su... per esempio, il lavoro?!? La parola ASPETTATIVE nel contesto del futuro dei giovani dovrebbe sparire per sempre. Va benissimo in un ospedale.
Le sue parole sono gocce che scalfiscano le pietre mentali immesse in fanciullezza dalla scuola che plasma x il mondo del lavoro tecnico e produttivo
Domanda diretta della collega che mi piacerebbe tanto conoscere per il suo intervento bellissimo: "Ultimamente, sinceramente, quante volte è entrato a scuola tra i bambini e tra gli insegnanti?". Risposta di Galimberti: "Nietzsche, Freud, ecc". Lo ha chiesto a lei professore, non ai filosofi defunti. E la collega ha fatto bene a chiederlo, perché sinceramente parlando mi sono rotto le palle (e lo dico chiaramente e senza filtri) di sentir parlare di scuola da persone che a scuola non entrano. E alla fine, rispondendo alla domanda della Dirigente, lo ha anche detto: "Io a scuola non vado più. Altrimenti o mento o dovrei deprimere i giovani". Ecco, io sono contento che Galimberti non vada più nelle scuole, ma sarei ancora più contento se non ne parlasse più di scuola (ammenoché non torni a viverle sul campo!). Eccheccazzo!!!
Io sto facendo un concorso straordinario per l’insegnamento come docente di laboratorio di informatica e la prova nazionale a quiz era unicamente di pedagogia e psicologia; incredibile come Galimberti (per quanto lo apprezzi su molti temi) abbia sviato la domanda e ripetuto il suo solito discorsino, lo lasci perdere, è un decrepito
Davanti al Prof Galimberti ci si può solo inchinare ...attraverso il sapere filosofico Cura o cerca di destare le menti...creare un pensiero critico rispetto alla società omologata sul denaro...
Purtroppo ripete sempre e solo i suoi mantra. Non risponde alle domande…
Questa volta non ha fatto l’esempio dell’anziana alle poste 😂
@@Im7onno99 "gente seria!"
@@Im7onno99 :D
quando vai al concerto di Vasco Rossi ci vai per sentire la musica di Vasco Rossi altrimenti non ci vai. Vasco Rossi è un esempio ovviamente
Diseducativo.
Faccio cose, vedo gente 😎