Come funzionano i vaccini? Cosa vuol dire “addestrare” il sistema immunitario?

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  • Опубликовано: 11 сен 2024
  • • I vaccini sono uno strumento di prevenzione primaria, cioè aiutano a prevenire lo sviluppo di malattie infettive causate dai microrganismi patogeni.
    • Un vaccino è un farmaco che sfrutta il funzionamento del sistema immunitario con lo scopo di addestrarlo e stimolare la memoria immunologica contro un patogeno, prima che si presenti la malattia corrispondente. In pratica, il loro scopo è quello di prepararci a fronteggiare un’infezione, prima che questa si presenti davvero.
    • Ma cosa vuol dire “addestrare” il sistema immunitario?
    • Facciamo un passo indietro: quando il corpo entra in contatto con un agente patogeno, il sistema immunitario reagisce immediatamente grazie alle cellule dell’immunità innata: queste compiono azioni di difesa utili e immediate, ma poco specifiche e non sempre sufficienti a contenere l’infezione.
    • Fortunatamente il nostro corpo possiede delle cellule più specializzate, che formano la cosiddetta immunità adattativa - che appunto si “adatta” a fronteggiare infezioni diverse. Un patogeno possiede delle molecole estranee al nostro corpo, che vengono riconosciute dal sistema immunitario: gli antigeni. Le cellule dell’immunità adattativa riconoscono gli antigeni, si attivano e producono anticorpi specifici per combattere quella specifica infezione. Questo vale per virus, batteri e per altri patogeni.
    Il corpo impiega un po’ di tempo prima di sviluppare una risposta efficace contro il patogeno, di solito dalle 2 alle 3 settimane. Inoltre, il sistema immunitario sviluppa cellule della memoria, che sono in grado di attivarsi prontamente nel caso in futuro si incontrasse quello stesso patogeno: ecco perché il nostro corpo sviluppa una “memoria immunitaria”.
    • I vaccini sfruttano proprio questo funzionamento del sistema immunitario: al loro interno ci sono delle parti dell’agente patogeno, oppure le informazioni genetiche del patogeno (come l’RNA). O ancora, è possibile che il vaccino contenga il patogeno intero, ma ucciso (inattivato) o attenuato. In tutti i casi, i vaccini non possono causare malattia, ma le componenti del patogeno presenti funzionano come antigeni: vengono riconosciute dal sistema immunitario, che a sua volta crea anticorpi specifici.
    • Anche con i vaccini, dopo qualche giorno, il corpo sviluppa una memoria immunitaria e sarà pronto nel caso si entrasse in contatto con l’agente infettivo. Insomma, possiamo paragonare la vaccinazione a un addestramento: impariamo a difendersi da uno specifico pericolo, ma senza esporci ai suoi rischi.
    • Lavorando insieme al sistema immunitario, i vaccini sono in grado di proteggerci dagli effetti gravi delle malattie e dalle loro conseguenze a breve e a lungo termine. Inoltre, in alcuni casi, i vaccini sono in grado di conferire la “immunità sterilizzante”, cioè fanno un patogeno non possa del tutto infettarci. In questo modo si ridurre la circolazione dell’agente infettivo, contribuendo all’immunità di gruppo e proteggendo anche le persone che ci stanno vicino.

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