Come scritto anche da Paolo Branchi, pure io guardando il video ho pensato che dovrebbe essere diffuso..tipo come "video ufficiale" della Maria Dolens. Davvero un video meraviglioso,complimenti!
Effettivamente il video con il drone rende l'atmosfera magica, misteriosa e soprattutto cupa, così come il suono della campana. Oserei dire quasi da film, senza esagerare
Bronzo dei cannoni? Nel Novecento si usavano già gli acciai, alla peggio la ghisa per fare cannoni... Mi sa di una leggenda metropolitana dell'epoca, poi presa per vera... Chissà se ci sono documenti storici su questa storia del "bronzo dei cannoni delle varie nazioni ecc .."
Nel Triveneto, nel 1917 quasi tutti i concerti campanari vennero requisiti dagli Austro-Ungarici per avere materiale (bronzo) per fare cannoni, visto che erano lontani da casa e non avevano altre risorse a disposizione. “Portare le campane oltre le Alpi per fare cannoni, così da strumenti di pace diventarono strumenti di Guerra”. Io sono dalla Provincia di Treviso in un paese in linea sinistra al Fronte del Fiume Piave, la tragedia della Grande Guerra l’ho avuta fuori dalle porte di casa. Maria Dolens risuoni per onorare loro riposo eterno.
@@DiegoB.04 ti capisco: sono discendente di friulani profughi dopo Caporetto e questa storia delle campane requisite la conosco e ha senso... ...Ma non per far cannoni (quella sarà stato, io penso, ciò che pensava il popolo o veniva raccontato). Nella guerra industriale, la produzione bellica ha "fame" di diversi metalli: piombo per le palette degli schrapnel... Rame per le apparecchiature elettriche, per far leghe di rame con cui fai i bossoli... e il bronzo è una lega con rame. La "fame" di metalli dell'Austria è riportata anche in "Tappe della Disfatta" di Fritz Weber, persona tecnica in quanto ufficiale d'artiglieria. Weber racconta che la propaganda spacciava per innovative le granate schrapnel a palette d'acciaio, ma la realtà era diversa: non le facevano più in piombo per carenza di quel metallo. E ora veniamo ai cannoni. La Grande Guerra vide per la prima volta l'impiego di artiglierie "moderne", a canna rigata, con tolleranze di accoppiamento proietto-canna molto precise e con pressioni non paragonabili a quelle sopportate dai cannoni dei secoli passati. Un famosissimo pezzo italiani era il 149G, dove "G" sta per "ghisa". Celebrato ed entrato nel mito col nome di "Ippopotamo" per il suo trasporto sovrumano sulle creste dell'Adamello, era in realtà un'arma già VECCHIA. Vecchia per concezione (affusto rigido, arretrava ad ogni colpo "rotolando" indietro sulle ruote). Vecchia per materiali: la ghisa era più fragile degli acciai e infatti iniziarono a comparire i 149A, dove "A" sta per "acciaio". l'Austria-Ungheria contro di noi vinceva a mani basse, in fatto di modernità delle artiglierie: basti pensare al mortaio rigato da 305 Skoda, che lanciava un proietto da 300kg a 10km con tiro curvo e fu riesumato addirittura nella guerra mondiale successiva. Spero di averti dato un quadro sufficientemente chiaro, con la premessa che non sono uno storico e magari uno storico mi dimostrerà che sbaglio. Ho fatto ingegneria con tesi di laurea in laboratori delle Forze Armate e sono autore di un libro che c'entra con la Grande Guerra .
Suggestiva ed emozionante con questa atmosfera. Campana che ben conosco, complimenti per il video Alberto che da onore alla Maria Dolens.
Grazie
@@albesbolo3952 Prego!
Come scritto anche da Paolo Branchi, pure io guardando il video ho pensato che dovrebbe essere diffuso..tipo come "video ufficiale" della Maria Dolens. Davvero un video meraviglioso,complimenti!
Grazie
sarà anche il millesimo video su questa campana, ma la qualità che ci metti nelle riprese lo fa essere sempre superiore al resto
Grazie, almeno un video è doveroso pubblicarlo su questo monumento
dopo il tuo video mi vergogno di andare a riprenderla ahahah @@albesbolo3952
@@c-historia😂😂
Mi auguro al più preso che questo video diventi il trailer ufficiale della società che gestisce la campana
Addirittura 😂😂
Effettivamente il video con il drone rende l'atmosfera magica, misteriosa e soprattutto cupa, così come il suono della campana. Oserei dire quasi da film, senza esagerare
@@leonardo1373 ☺️ grazie
3 giorni fa il motore si è rotto
Bronzo dei cannoni?
Nel Novecento si usavano già gli acciai, alla peggio la ghisa per fare cannoni...
Mi sa di una leggenda metropolitana dell'epoca, poi presa per vera...
Chissà se ci sono documenti storici su questa storia del "bronzo dei cannoni delle varie nazioni ecc .."
hanno tirato giù le campane dai campanili anche nel 1943 per il bronzo delle stesse, direi che qualche anno prima è più che plausibile
Nel Triveneto, nel 1917 quasi tutti i concerti campanari vennero requisiti dagli Austro-Ungarici per avere materiale (bronzo) per fare cannoni, visto che erano lontani da casa e non avevano altre risorse a disposizione. “Portare le campane oltre le Alpi per fare cannoni, così da strumenti di pace diventarono strumenti di Guerra”. Io sono dalla Provincia di Treviso in un paese in linea sinistra al Fronte del Fiume Piave, la tragedia della Grande Guerra l’ho avuta fuori dalle porte di casa. Maria Dolens risuoni per onorare loro riposo eterno.
@@c-historia si esattamente condivido in pieno 👍🏻
@@DiegoB.04 ti capisco: sono discendente di friulani profughi dopo Caporetto e questa storia delle campane requisite la conosco e ha senso...
...Ma non per far cannoni (quella sarà stato, io penso, ciò che pensava il popolo o veniva raccontato).
Nella guerra industriale, la produzione bellica ha "fame" di diversi metalli: piombo per le palette degli schrapnel... Rame per le apparecchiature elettriche, per far leghe di rame con cui fai i bossoli... e il bronzo è una lega con rame.
La "fame" di metalli dell'Austria è riportata anche in "Tappe della Disfatta" di Fritz Weber, persona tecnica in quanto ufficiale d'artiglieria.
Weber racconta che la propaganda spacciava per innovative le granate schrapnel a palette d'acciaio, ma la realtà era diversa: non le facevano più in piombo per carenza di quel metallo.
E ora veniamo ai cannoni.
La Grande Guerra vide per la prima volta l'impiego di artiglierie "moderne", a canna rigata, con tolleranze di accoppiamento proietto-canna molto precise e con pressioni non paragonabili a quelle sopportate dai cannoni dei secoli passati.
Un famosissimo pezzo italiani era il 149G, dove "G" sta per "ghisa".
Celebrato ed entrato nel mito col nome di "Ippopotamo" per il suo trasporto sovrumano sulle creste dell'Adamello, era in realtà un'arma già VECCHIA.
Vecchia per concezione (affusto rigido, arretrava ad ogni colpo "rotolando" indietro sulle ruote).
Vecchia per materiali: la ghisa era più fragile degli acciai e infatti iniziarono a comparire i 149A, dove "A" sta per "acciaio".
l'Austria-Ungheria contro di noi vinceva a mani basse, in fatto di modernità delle artiglierie: basti pensare al mortaio rigato da 305 Skoda, che lanciava un proietto da 300kg a 10km con tiro curvo e fu riesumato addirittura nella guerra mondiale successiva.
Spero di averti dato un quadro sufficientemente chiaro, con la premessa che non sono uno storico e magari uno storico mi dimostrerà che sbaglio.
Ho fatto ingegneria con tesi di laurea in laboratori delle Forze Armate e sono autore di un libro che c'entra con la Grande Guerra .
@@fabiopalazzi5044 Complimenti, ti ringrazio per l’approfondimento veramente molto interessante e che non ero a conoscenza!
Bella solo per il significato, nulla di più.