6oo.ooo no. La resistenza degli Internati militari italiani

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  • Опубликовано: 31 янв 2025
  • Subito dopo l’8 settembre 1943 centinaia di migliaia di militari italiani furono catturati dai tedeschi e trasferiti nei lager del Reich. Violando le convenzioni internazionali, Hitler non li considerò prigionieri di guerra ma “internati militari” (Imi, Italienische Militärinternierte - Internati militari italiani) per poterli meglio sfruttare come schiavi nell’economia di guerra. A più riprese fu loro offerta la possibilità di arruolarsi con i tedeschi o nelle forze armate della Repubblica di Salò, ma oltre seicentomila internati rifiutarono per venti mesi ogni collaborazione con la Germania nazista e la Rsi di Mussolini, scegliendo la “via del lager” invece del ritorno a casa: decine di migliaia di essi morirono per gli stenti, le malattie, le violenze.
    Della drammatica vicenda di quei seicentomila uomini, che scelsero con tanta fermezza pagando a caro prezzo, a lungo si è taciuto o si è parlato troppo poco. Gli ex Imi, ridotti oggi a poche migliaia, attendono da 64 anni che i giovani possano conoscere la storia della peculiare resistenza dei loro nonni, “volontari nei lager” per dare anche a loro libertà e democrazia.
    Il film ripercorre, attraverso le testimonianze di numerosi protagonisti e immagini d’epoca, tutta la vicenda dei militari italiani catturati dai tedeschi sui vari fronti: il trasporto nei territori tedeschi, la scelta, le condizioni di vita nei campi di internamento , il lavoro coatto, la liberazione e il ritorno in patria.
    Un film di Pier Milanese, produzione Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza , 2008, 86 min.
    www.ancr.to.it/...

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