BARBIE, un film in ODIO alla FAMIGLIA
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- Опубликовано: 4 июл 2024
- Il mio parere sull'ultimo film della Gerwig.
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Ciao, lettura interessante e centrata a mio avviso, la scena iniziale è violenta senz'ombra di dubbio, ma quella Barbie in luogo del megalite kubrickiano ha lo stesso significato, ovvero a mio avviso la volontà di potenza non più verso il super uomo, o oltre uomo, ma di un genere unico, quello femminile che si emancipa completamente e prende una strada non più complementare ma solitaria di sviluppo rispetto ai Ken.
Non ci vedo nemmeno io, e qui mi discosto un po' dal tuo commento, un qualcosa di biblico, ma sempre citando Nietzsche si intravede quel percprso di metamorfosi che dal cammello, passa al leone e poi al bambino: dalla sottomissione rappresentata dal bambolotto alla lotta per ristabilire il matriarcato fino alla visita dal ginecologo:
la barbie con la vagina e in ciabatte, perché la Barbie nuova non necessita nemmeno più di dover apparire mettendosi delle calzature adeguate, emancipazione completata.
Dal punto di vista strettamente tecnico è uno dei film più brutti che mi sia capitato di vedere, la fotografia è oscena, i disloghi insulsi e i personaggi scritti da cani (qulcuno mi sa spiegare la figura di quell' uomo che lotta con le Barbie per ristabilire il matriarcato? Chi è, cosa centra, x cosa vuole? Per non parlare del capo della Mattel, imbarazzante a dir poco).
Dal punto di vista della propaganda, (compreso il disgusto per ogni forma di amore uomo-donna che tu ben sottolinei) farebbe morire d' invidia Goebbels, il sostegno mediatico d' altra parte è la cartina di tornasole di questa oscenità.
Video interessante. Personalmente io ci ho visto più che altro un film molto commerciale, con un messaggio confuso, fatto di frasi e atteggiamenti a volte anche in contrasto tra loro, anche se comunque in una direzione femminista progressista, in cui ognuno vedeva un po' ciò che voleva, fatto apposta per fare discutere... un film femminista su una bambola che è un po' uno stereotipo femminile... il finale è ciò che mi è piaciuto di meno, insieme al fatto che la maggior parte degli uomini erano cattivi, maschilisti o stupidi (anche se questa ultima cosa per me era dovuta alla parodia). Il film mi è parso meno peggio di cio che pensavo. Poi io non sono un esperto della regista, quindi magari forse alcune cose mi sfuggono
Ciao! Io non ho visto un attacco alla famiglia nelle intenzioni del film, specialmente quando la Gerwig e il suo compagno Baumbach stanno assieme da più di 10 anni e hanno due figli, di cui uno avuto appena qualche mese fa.
Personalmente mi era parso che ad essere senzienti fossero solo le bambole della Mattel, e non altri giocattoli, per cui la scena iniziale, più che un vero infanticidio, mi è solo sembrata essere simbolo di una *separazione tra il valore di una donna e il suo essere o meno madre.*
Stessa cosa per Ken: le relazioni amorose sono meravigliose, ma il valore di Ken in quanto persona non può dipendere dall'essere ricambiato o meno. Anche perchè Barbie non lo ricambia, e quindi, secondo quella mentalità, lui non avrebbe mai valore.
In ogni caso è interessante sentire letture così diverse dello stesso film! Un saluto ^^
Ciao! Hai fatto un'analisi lucida e molto azzeccata.
I giocattoli in questo caso non sono vivi come in toy story. Nel mondo reale infatti i giocattoli sono semplicemente giocattoli. Sono vive invece le idee di quei giocattoli (che nel caso delle Barbie si trovano a Barbieland)
Bravo e complimenti…
Se c'è una cosa che mi ha insegnato Freud è che scherzando si dice la verità, non una verità assoluta, una verità su ciò che si pensa.
Ad ogni modo, sei il primo, nel marasma di commenti apologetici ed aspre critiche, ad avermi messo la voglia di vedere questo stramaledetto film.
Bravissimo! 🇧🇷 🇮🇹
Questo commento mi ha molto incuriosita e mi ha fatto venir voglia di vedere questo film, che non sento certo nelle mie corde. Una riflessione sull'essere donna è comunque una cosa interessante; so quanto sia difficile superare gli stereotipi costruiti per noi: figli, marito, famiglia. Non ho ancora visto il film, ma da quanto hai detto mi pare di capire che Barbie fa piazza pulita di tutto questo. Forse la regista voleva porre sotto accusa non la famiglia in sé, ma la tanta retorica che opprime e snatura questa istituzione nata con l'uomo stesso. Ma prima di esprimermi devo vedere il film.
Grazie per le tue riflessioni, preziose come sempre.
Bravissimo
Grazie mille
Anche io l ho notato
La prima parte è lettermente un riferimento ad odiasse nello spazio non un riadattamento apostolico. I Ren nel mondo di Barbie rappresentano la Donna nel mondo reale . Il film vuole mettere in evidenza come essere una Barbie è solo un'altra gabbia
Sicuramente come hai ben detto la citazione a Kubrick c'è. Il mio discorso sul tema si interrogava di più sul significato del perché Gerwig usi proprio quella citazione
Ho visto il tuo pessimo video nel quale, in una misera mezz'oretta, vorresti smontare i tre anni e passa
di assidua ricerca fatta da Cionci per costruire il suo libro su Ratzinger...
Francamente ho colto nel video ragionamenti banali, oltre alla non piacevole scelta di "disattivare i commenti",
scelta davvero inopportuna rispetto all'importanza dell'argomento.
Personalmente, avendo letto negli anni alcune inenarrabili gesta di molteplici Papi nel corso dei secoli, devo dire
che nulla più mi stupisce di quanto accade dentro il Vaticano..!
Per non parlare delle numerosissime vittime di pedofilia che ancor oggi stanno, in tutto il mondo, cercando ancora,
e senza successo, di ottenere una giustizia almeno economica, dato che dal punto di vista penale non mi pare
che, nei secoli, si sia mai assistito ad un solo eclatante "arresto per pedofilia" o per pratiche simili...!
E questo fatto, credo lo si possa dir forte, è davvero ben poco plausibile, no?
Data la pessima natura umana (che neanche si smentisce mai...tra guerre, persecuzioni, forme svariate di razzismo
estremo, pedofilia in crescita, aumento delle sette sataniche ecc. ecc....) ti dirò....:
son ben più portato a credere che 'sto Cionci ci abbia visto giusto, piuttosto che credere alla favoletta che si sia
tutto inventato x farsi pubblicità, e che invece i religiosi siano tutti "stinchi di santo", che non esistano complottisti
all'interno delle mura Vaticane e così via dicendo.
Col dilagare del maledetto "pensiero unico" neoliberista, partito certo da lontano, ma che da 3 anni ha avuto una triste
(per tutti noi) ed improvvisa accelerazione, che pare abbia deciso di attaccare anche la Chiesa in maniera diretta, mi
sa anzi che questo libro di Cionci sia arrivato a puntino, anche solo per allertarci del grave pericolo che correrebbe
l'uomo se, oltre che nelle sue finanze e nella sua libertà di pensiero e di azione acquistite nei secoli, venisse ora minato
anche nella sua fede religiosa, nel suo credo.
Vedremo che succederà nei prossimi anni (e probabilmente anche solo mesi..).
Ciccio, almeno attieniti al tema del video.
Tutto secondo agenda, ma fin quando li vedrete come eventi separati vi contradditerete di continuo.
a cosa ti riferisci con "eventi separati"?
@@pedro.pe916 Quando c'è un obiettivo da raggiungere e si vuole persuadere il popolo della sua bontà lo si fa utilizzando tutti i mezzi disponibili. Non c'è nulla da spiegare è già tutto davanti ai tuoi occhi.