Ciao Fabio! 30 anni fa circa mi avevi 'illuminato' in termini di armonia didattica. Sei riuscito a spiegare in modo semplice un tema non proprio così semplice! Dopo 30 anni ho ancora il Vol. 1 e Vol. 2 Trattato di Chitarra Jazz pubblicati via Franco Muzzio nel mio comodino. Sono essenziali e ancora adesso mi stupiscono. Ho seguito le tue indicazioni tecniche e devo dire che mi hanno aiutato molto e di questo ti ringrazio davvero tanto. Giorgio
La tua didattica è un bene prezioso e non ci sono parole per ringraziarti. Io per lo studio uso partire da una velocità media dell'esecuzione che aumento progressivamente fino al massimo che riesco, poi rallento progressivamente fino al minimo possibile, lentissimo, e torno indietro progressivamente alla massima velocità . Questo per concatenare il cervello con le esecuzioni; spesso eseguendo lentissimamente mi accorgo che il cervello non ha realmente concatenato mente e mano, faccio le cose senza averle realmente "metabolizzate". Inoltre non tralascio mai l'allenamento dell'orecchio e del canto e quando compongo non penso a note ed accordi ma alla concatenazione dei suoni che mi vengono uno dietro l'altro prima nella mente e poi sullo strumento. Un saluto affettuoso Buona musica
ho scoperto questo concetto di Articulation nel jazz solo di recente ... la prima volta su un video di un intervista a Benson che parlava di Martino giovanissimo e diceva appunto che avevea una "good articulation" ... ma pensavo fosse un termine generico , poi ho realizzato che per trombettisti e sassofonisti e un vero e proprio concetto tecnico ... coincide poi con quello che dici , e cio che la frase , anche se ha note giuste , senza il giusto timing e accenti diventa piatta...
bravo Fabio ...hai il dono di spiegare bene e farti capire bene oltre ad essere un grande chitarrista ...........
Ciao Fabio! 30 anni fa circa mi avevi 'illuminato' in termini di armonia didattica. Sei riuscito a spiegare in modo semplice un tema non proprio così semplice! Dopo 30 anni ho ancora il Vol. 1 e Vol. 2 Trattato di Chitarra Jazz pubblicati via Franco Muzzio nel mio comodino. Sono essenziali e ancora adesso mi stupiscono. Ho seguito le tue indicazioni tecniche e devo dire che mi hanno aiutato molto e di questo ti ringrazio davvero tanto. Giorgio
Possiedo anch'io gli stessi volumi, reliquie!
Bella lezione che comprende diversi capitoli importanti , per studiare bene . Bravo Fabio !
BELLISSIMI VIDEO; Chiaramente spiegati e facile di apprendere ,questa e´filosofia musicale..Grazie per averli condivisi
Ho avuto l'onore di vedere un tuo concerto al Jazz club Tristano di Aversa con il trio guitar madness..bellissimo
Grazie Maestro.
Chiaro, semplice ed immediato. Grazie!!!
La tua didattica è un bene prezioso e non ci sono parole per ringraziarti.
Io per lo studio uso partire da una velocità media dell'esecuzione che aumento progressivamente fino al massimo che riesco, poi rallento progressivamente fino al minimo possibile, lentissimo, e torno indietro progressivamente alla massima velocità . Questo per concatenare il cervello con le esecuzioni; spesso eseguendo lentissimamente mi accorgo che il cervello non ha realmente concatenato mente e mano, faccio le cose senza averle realmente "metabolizzate". Inoltre non tralascio mai l'allenamento dell'orecchio e del canto e quando compongo non penso a note ed accordi ma alla concatenazione dei suoni che mi vengono uno dietro l'altro prima nella mente e poi sullo strumento.
Un saluto affettuoso
Buona musica
GIOVANNI CLEMENTE giustissimo quello che dici sulla velocità di esecuzione
Custodisco gelosamente entrambi i volumi del suo "TRATTATO di CHITARRA Jazz"... un MASTER già all' epoca... Grande!
Anch'io, dopo tanti anni, conservo ancora un tuo libro, credo sia il secondo. E' un piacere vederti su youtube.
grandissimo fabio...
ottima lezione, grazie maestro
grazie !!!
Great!!!
Sei un grande Fabio..!
bravo davvero e grazie
to play è anche giocare.. grande Fabio grazie!
ho scoperto questo concetto di Articulation nel jazz solo di recente ... la prima volta su un video di un intervista a Benson che parlava di Martino giovanissimo e diceva appunto che avevea una "good articulation" ... ma pensavo fosse un termine generico , poi ho realizzato che per trombettisti e sassofonisti e un vero e proprio concetto tecnico ... coincide poi con quello che dici , e cio che la frase , anche se ha note giuste , senza il giusto timing e accenti diventa piatta...
Sei fortissimo
molto interessante!
Che mastro
grazie Fabio
Ciao Fabio, se ti va dai un'occhiata al mio canale in cui pubblico dei mini video didattici e dimmi che ne pensi. Grazie a te
grande