È qualità di veri esperti riuscire a far comprendere anche a chi, come me , è totalmente a digiuno della materia, i temi di cui tratta. Bellissima, interessantissima lezione. Grazie davvero!
Il vero canto é in primis una voce che ti ha dato la natura e poi c`é lo studio con le sue varie tecniche. Conosco qualcuno che non ha mai fatto scuola di canto ma ti incanta con la sua bellissima voce naturale. Condivido la tua analisi la penso anch`io cosí. Come diceva totó si ci nasce e io lo nacqui. Bravo.
Da cantante lirico amante della tecnica le consiglio di imparare a esprimersi tecnicamente perché sembra che la tecnica sia emozionale...... premesso che quello non è un cantante e un urlatore, servono le spiegazioni tecniche del perché avvengono queste cose, non c'entra nulla il calore o altre cavolate simili ma è solo una questione tecnica Su: la tecnica della non tecnica mi sono piegato dalle risate, il primo non ha tecnica, Luciano si. Come diceva il nostro maestro Arrigo Pola la tecnica da la libertà al suono, la tecnica permette di costruire la giusta casa al suono senza spingere, si spinge proprio quando non c'è la tecnica.
What i hear is a constant unwinding of breath NEVER pushing the breath at the place of the vowel made in the glottis. This way the vowel is supported by a minimum of breath but just enough to sound the specific vowel and making goooood resonance. It feels as if the breath ciculates around the vowel. All syllables come very delicataly relaxt from below ,supporting the VOWEL behind the consonant up to the next note never let go. The vowel has to be strong, not the sound but the vowel This gives a strong connection with the diaphragm which connect the sounding vowel with the body that makes it so very personal. Una grande disciplina interna.
Secondo me si può giudicare un bravo cantante più che dalla lirica soprattutto nell'ambito della musica da camera, lieder di Schumann, Schubert e compagnia bella. Certo non tutti i cantanti passano dalla musica per voce e pianoforte alla lirica, ciò non è ovviamente obbligatorio, pero' certe finezze e sottigliezze si possono esprimere e capire appunto attraverso la musica da camera. E mio zio, bravissimo pianista che purtroppo non c'è più, mi diceva che lo strumento più bello è proprio la voce umana !
Caro Andrea. Video straordinariamente interessante! da cantante condivido tutto quello che espresso cosi' bene. Ma ti pongo una domanda. Sembra che il primo cantante usi qualunque artificio per ottenere il suono che ha in testa, mentre l'immenso Pavarotti canta senza sforzo con calore e spontaneità ed il risultato è splendido. Pavarotti ha una tecnica mostruosa. Pero': E' solo una questione di tecnica? Pensi che se il primo cantante avesse la tecnica di Pavarotti canterebbe come Pavarotti? Non credi che la voce di chiunque di noi abbia delle limitazioni che Pavarotti non aveva? che la voce di Pavarotti fosse cosi' unica che gli permetteva di fare naturalmente certe cose che gli altri si sognano (o provano a fare senza riuscirci?) Grazie, spero in una tua risposta, Andrea Del Principe.
Ho avuto la possibilità di ascoltare Pavarotti dal vivo nel Requiem di Verdi diretto da Zubin Mehta. Sublime. Penso che I confronti debbano essere fatti ascoltando gli artisti in teatro perché in disco non è possibile catturare tutti gli armonici di una voce, quindi è possibile che il più grande tenore del secolo scorso è degli inizi di questo secolo in disco sembri meno dotato di un tenore che in disco sembra chissà chi è in teatro risulta insignificante.
Grazie del tuo commento ma in questo video si cerca di portare l'attenzione non su CHI o COSA ma sul COME canta un cantante "X" (che usa la tecnica corretta) rispetto a un altro "Y" (che, anche se in tanti pensano lo faccia, NON usa la tecnica corretta). Tutto qui. Grazie
Il primo e un urlatore ma purtroppo i teatri nn sono più abituati a sentire la tecnica loro vogliono solo persone che urlano e basta ,da pur e fastidio a sentirlo ecco perché nn vado piu in teatro
Come ti capisco.... ma ce la faremo! Non so se in questa vita o nella prossima... ma il belcanto tornerà in teatro a deliziare le nostre orecchie e ad aprire i nostri cuori. E gli urlatori torneranno al mercato ;-) Ognuno deve fare il suo... speriamo lo comprendano coloro che sono ancora convinti che la tecnica basta studiarla per applicarla e insegnarla... e non serva invece "sentirla" per comprenderla davvero!
La tua disamina perfetta e piena di amore è altra da quella sentita alla Barcaccia, noto programma di Rai radio 3, molto più caustica e ironica che con ben altre parole sottolineava l'invasione dell'ego nella voce del primo cantante non a caso soprannominato "Baubau" 😉
@ ma che meraviglia!!! Ignoravo l’analogo contenuto… ma sai Mariacristina, ognuno porta quel che può nel modo che conosce…l’importante è comunque parlarne e dare una risposta/proposta tecnica per passare dal bau bau al canto. Ce la fareeeemo 💪🏼🥰
@@vocessenza_vocalcoaching speriamo io intanto ho perso 20 anni e orami a 49 anni nn posso più fare nulla .sarebbero tutti da denunciare sai quante volte ci ho pensato
Caro maestro, a me piace la lirica, moltissimo. Quello che sento nei vari teatri o a Rai 5 a volte, spesso mi fa sobbalzare. Non perché conosco il canto e la tecnica ma perché il mio orecchio non vuole ascoltare certi obbrobri. Ora il mondo va di corsa e la preparazione non è all' altezza. Sbattono sul palcoscenico canti che in pochi anni non avranno più voce. Un caro saluto.
Jonathan Tetelman è un altro di quei cantanti ai quali, cinquant' anni fa, quando studiavamo noi, ora plurisettantenni, avrebbero consigliato di non illudersi... invece oggi fanno guadagni milionari grazie all' insipienza degli addetti ai lavori e all' ignoranza dei pubblici che li osannano ! Per restare in campo tenorile, Meli, Grigolo, Kauffman, Aronica, Jadge, Sartori e moltissimi altri sono artisticamente disastrosi... io sto seguendo attentamente, purtroppo solo qui su RUclips, un tenore ucraino, Bogdan Volkov e devo dire che mi piace molto !
CI VEDIAMO ALLA DIRETTA DI OGGI h10 SU QUESTO CANALE. Alcuni allievi lirici che hanno fatto il mio percorso ci racconteranno le loro esperienze. È un webinar gratuito e aperto a tutti! Aspettiamo voi, i vostri dubbi e le vostre domande se avete la capacità e l’apertura di cuore di ascoltare una proposta didattica innovativa. Saranno i benvenuti anche coloro che hanno ii cuori (e le orecchie) chiusi dalle proprie resistenze. A più tardi 🎉
Questa recensione manca totalmente di elementi tecnici. Su cosa si basa questo commento? Sul fatto che Pavarotti e "connesso con lo spazio" e la sua voce rimane "raccolta"?
Il saper scaldare correttamente la voce evita anche l'innascoltabile del 1 interprete? Nella mia non lunghissima esperienza 10 anni... penso che oltre "la tecnica" che permette di liberare e lasciare andare è altre sì importante cantare quello che corrisponde al nostro sentire sia di capacità che di ❤per i professionisti di musica leggera poi si è sentito dichiarare quanto le case discografiche spingessero più per profitti che per altro (certo con anche il beneficio in 💰per l'artista che poi lamenta etc...) che mondo....per quello che può valere penso che bisogna essere a servizio dell'arte e non il contrario!
Su questo paragone sono d accordissimo. Sarebbe bello farne altri per capire .Se il primo é quello che penso sia, non mi é mai piaciuto anche se osannato da tutti
Questo tipo di repertorio è adatto alla voce di Pavarotti che è un tenore lirico. Mentre Kaufmann è un tenore drammatico adatto ad un altro repertorio che prediligo.
@@renatozilberti7498 Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili: non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria. Senza giudizio. Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza. Tutto qua. Grazie delle vostre osservazioni e contributi. Buon canto
Meno male che oggi abbiamo tenori come Juan Diego Florez che, seppur fa tutt'altro genere di opera con ha una voce differente di Pavarotti, ha (a mio modesto e personale parere) una voce splendida e una tecnica eccellente che gli permette di interpretare i ruoli splendidamente. Ma io sono di parte 😄. Però se posso permettermi un consiglio: quando si entra nel canto lirico si passa su un livello differente di tecnica e diventa difficile far capire ai profani certi aspetti/difetti. Se il canale si rivolge a cantati lirici o comunque professionisti allora un'analisi del genere può avere forse un'utilità, anche se un cantante lirico lavora direttamente col suo insegnate sulla tecnica e non tramite you tube e capisce da sé se uno usa la tecnica giusta o interpreta male un'aria ecc. Se si rivolge a persone con la passione del canto (come penso la maggior parte qui) non so quanto ciò che intendi dire venga davvero compreso a fondo 😉
Ce ne sono stai tenori che cantavano bene come Pavarotti. Ognuno con le proprie qualita' vocali. La voce e' un dono di Dio. O c'e' o non c'e'. Lo studio, come diceva Di Stefano,serve sicuramente,ma sino ad un certo punto.
Caro Maestro, è il primo video che vedo del canale. Lei è d'accordo con il M° Juvarra sul fatto che non esiste più il classico BelCanto ? Quali sono tuttora i canti lirici degni di tale nome? Grazie
Sono d’accordo con il Maestro Juvarra su tanti principi tecnici (peraltro riconducibili alla tradizione belcantistica). Tanto è vero che tra noi c’è una incoraggiante stima reciproca (fondamentale quando si “nuota controcorrente). Ma non sarei così drastico come Antonio… voglio continuare a sperare che qualche belcantista sia sopravvissuto (tra gli insegnanti) anche se non ne conosco. Per quanto riguarda i cantanti… Più che indicarne qualcuno da ascoltare il mio lavoro con gli allievi (e quello che porto nei miei video) è stimolare ad un ascolto interno dove risiede GIÀ il belcanto! Quindi mio caro Giovanni, non guardi fuori… ascolti dentro. Buon lavoro Buon canto
Maestro Kauffman più volte ha detto di aver dovuto resettare la tecnica per esistere come cantante, e soprattutto nei suoi esordi aveva un'impostazione prossima ad essere corretta. Comunque bisogna considerare che come cantante dal vivo mi ha sorpreso, mi aspettavo meno espansione della voce ma in qualche modo ha imparato ad accomodare. Ormai comunque il suo declino è iniziato, e dopo il forfeit della Scala spero solo di non vederlo baritono. P.S. dovrebbe essere Tetelman, che fra qualche anno potrebbe giusto sostituire Kauffman per repertorio e presenza fisica. P.P.S.: anche Pavarotti qualche sbavatura in questa interpretazione ce l'ha messa, "il furto non m'accora" l'ultima sillaba è apertissima e ha omesso il forte ne "la speranza!", cantandola tutta con lo stesso volume (ma niente da eccepire per il resto).
Well some things are subjective aren't they sweetheart... and to compare anyone against Pavarotti in la boheme it's a bit silly, maybe Bergonzi in 1958 at the met with Licia Albanese, anyway Tetelman gave a far more lyric performance in the movie with Federica Lombardi.
Il libro è in ristampa seconda edizione. Sarà disponibile a breve su tutte le piattaforme digitali e ordinabile nelle librerie più "risonanti". E nei primi mesi dell'anno nuovo avrà anche una veste interamente digitale. Grazie
Grazie Andrea! Sempre interessante! Non so se sono l'unica ma faccio sempre un po' fatica a capire questo discorso della tecnica-non- tecnica. Come si fa ad apprenderla se non è tecnica? Mi viene da pensare che sia un dono, che si ha o non si ha. Oppure c'è una tecnica per apprendere una non tecnica?😅 Una mia amica è tua allieva, era già brava ma, dopo il lavoro con te ha fatto un salto qualitativo notevole quindi ti ascolto sempre volentieri!
@milenabibi7747 cara Milena, è un discorso molto complesso di cui si può fare solo esperienza (come la tua amica) ☺️ Provo a spiegare meglio quel che sembra inspiegabile: quel che soprattutto nell’ultimo secolo è stata professata (e certificata) come la tecnica del controllo della voce è una non-tecnica poiché porta gli allievi e i cantanti a produrre una voce… è solo questione di tempo che finiscono nella fatica delle corde vocali (e delle nostre orecchie)… e hanno sempre più bisogno di foniatri, medicine, cannucce, arnesi esterni, vocal coach, ecc… IL CANTO È UN’ALTRA COSA e lo si “permette” da millenni e senza tanti artifizi. Il problema, ma comunque coerente al momento di delirio che stiamo vivendo su tutti i livelli sociali e professionali, è che tali cantanti/insegnanti/“esperti della voce” (9su10) non se ne rendono minimamente conto perché a loro è stato insegnato così. Perché la voce “prodotta” sembra giusta… ma a un orecchio attento, sensibile, suona come tutt’altro. Questo problema diventa un dramma quando avvalorato (come nel momento attuale) dalla certificazione della maggioranza degli istituti più accreditati, dei foniatri, del ministero, ecc. Non lo fanno in malafede, semplicemente IGNORANO il corretto funzionamento della voce che di certo NON parte dal cervello (La voce è ciò che sei, ed essendo tutt’uno con il corpo non richiede nemmeno (illusorio) controllo!). La vera tecnica può solo essere riscoperta! Mettendosi ogni giorno su una pratica di vocalizzi, naturalmente, che non abbiano però l’obiettivo di esser fatti bene in primis ma di portarti progressivamente a ritrovare un collegamento con uno stato interiore che non solo realizza i vocalizzi mentre tu te ne stai letteralmente a guardare e te la canti, ma soprattutto manifesta una tua potenzialità vocale che magari nemmeno conoscevi. E tutto nella salute e benessere totale del tuo strumento! Una pratica costante richiede tanto impegno, amore, dedizione ma ripaga in tempi relativamente brevi con tutto di cui sopra e senza nessuna fatica fonatoria, senza sforzo alcuno. Per coloro che vivono la voce come un qualcosa che si fa e che va allenato come fosse un training muscolare, la nostra didattica sembra non-tecnica, ma come tu stessa hai testimoniato con questo tuo apprezzato commento in cui racconti della tua amica, i nostri allievi migliorano molto più di quanto siano riusciti a fare con percorsi acclamati e garantiti come tecnici 🫣, intrapresi prima di conoscerci. Un po’ più chiaro?
Kaufman ,purtroppo ,oggi come oggi, sta rinunciando a spettacoli importanti ,perché ha diversi problemi vocali . Ha avuto tanto successo negli anni passati ,ed ora sta pagando con l'usura delle corde . Anni fa quando era molto giovane ,pensai che se avesse studiato da baritono ,avrebbe potuto avere " meno guai ". Comunque ,se si parla di umiltà ,in tanti dovrebbero fare un passo indietro : ma oggi è tutto un business ,quindi, anche chi potrebbe aiutare ,pensa solo a monetizzare , o ad avere un posto al sole dell'insegnamento. Visto per 40 anni nel mio mestiere ,da semplice operaia della musica .
Non si tratta di Kaufman 😅 comunque capisco quello che dici, si tratta proprio di un passo di umiltà che potrebbe rappresentare per chi lo fa la possibilità di scoprire le vere potenzialità della propria voce, indipendentemente dall’età e dall’uso che se ne è fatto fino a quel momento
O lui ,o l'altro giovine e bel tenore Tetelman .Stessa scuola, stessi difetti...e se non fosse neanche lui ,vuol dire che si sta diffondendo questa mania di cantare a gola spiegata e aperta . Ciò ,mi preoccupa ,perché significa ,che c'è qualcuno che insegna questa "tecnica ".
@@pattan4891 no, questa modalità non è una questione di insegnamento ma di possibilità dello strumento, senza non avrebbero l'impostazione da tenore, è un prendere o lasciare
Tutto vero, solo una cosa, se permetti, ispirato da Toto. “Cantanti si nasce… ed io lo nacqui”. Forse avessi preso come riferimento un altro cantante, anche di fama mondiale ma “studiato” il tuo confronto sarebbe stato più equo.
Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili: non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria. Senza giudizio. Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza. Tutto qua. Grazie delle vostre osservazioni e contributi. Buon canto 🎵
E chi, di grazia? Questa è un'epoca in cui canta l'opera Grigolo, un tipo che, nel periodo dei vari Pertile, Fleta, Bjoerling, Corelli, Lauri Volpi e compagnia bella sarebbe stato un ottimo... conte Danilo, con Kaufmann siamo già al top di gamma, al giorno d'oggi.
La vera tecnica che non è tecnica non dipenderà da altre caratteristiche della voce? Ogni gola è conformata in un certo modo...maestro ho ascoltato quanto ha messo a confronto. Non ho capito chi sia l altro, che caratteristiche fisiche abbia. Pavarotti era strutturato in altro modo, aveva una certa 'stazza' .. La sua voce era stupenda, il suo fisico inguardabile in certi ruoli..
@@lorettacurzi8655 Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili: non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria. Senza giudizio. Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza. Tutto qua. Grazie delle vostre osservazioni e contributi. Buon canto
Sembrerebbe essere molto più facile equalizzare il volume dei commenti e degli esempi facendo un video per RUclips, che non analizzare la tecnica vocale.
@@vocessenza_vocalcoaching Già, il bravo Aureliano riusciva trasformare la sua voce ad ogni opera in base all'interpretazione che necessitava, un vero maestro. Anche se, con tutti i suoi difetti, personalmente ho un debole per il tenore più sottovalutato di tutti i tempi, Mario Filippeschi (sono loggionista dai gusti un po' ignoranti...e nient'affatto incline agli applausi 😁)
Dovresti però spiegare anche che sono due tipi di voce molto diversi. Pavarotti è Rodolfo, tenore lirico romantico, cantato centinaia di volte e oltretutto mi pare una registrazione studio ma forse sbaglio. L altro che non direi canti così male ma si cimenta in un repertorio non a lui congeniale, è più un tenore verista se pur giovane, immagino dal bel timbro, spinge un po questo è indubbio.
@@maurosagripanti9094 Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili: non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria. Senza giudizio. Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza. Tutto qua. Grazie delle vostre osservazioni e contributi. Buon canto
Tenore verista... Se l'immagina Kaufmann (o altro tetesco di scuola analoga) con quel vocione ingolato salutare la mamma alla Cavalleria Rusticana... fai ta matre a Zanta, ja... 🤣🤣🤣 (scherzo, ovviamente).
Allora…per la mia visione di ciò che è il canto e la tecnica vocale, Pavarotti era un caso a parte, ma cosi come lo erano Franco Corelli, Rockwell Blake o Richard Tucker, uomini “nati con la voce”. Detto questo, Pavarotti possedeva una seconda ottava felice, da brividi e non a caso divenne famoso per i suoi acuti cristallini ma chiaramente, come tutti i cantanti appartenenti a questo mondo, aveva anche dei difetti: per me, il difetto più lampante era rappresentato da un lieve scollamento tra la prima ottava e la seconda, mi spiego meglio: alcune vocali erano eccessivamente aperte e poco omogenee con il resto del cantato. Es: “se la lasci riscaldAR”, quel “dar”, a mio avviso, non è a fuoco e si trova in una posizione non in linea con tutto il resto. Anche quando dice: “l’aBBIAMO vicina”, per me, poco elegante, stessa situazione quando dice: “Aspetti signoRINA”, quel “rina” è un po’ agghiacciante. Nonostante tutto un timbro, un legato ed una musicalità unica nel suo genere.
La delicatezza di Pavarotti è unica, è una meraviglia adoro questa opera
È qualità di veri esperti riuscire a far comprendere anche a chi, come me , è totalmente a digiuno della materia, i temi di cui tratta. Bellissima, interessantissima lezione. Grazie davvero!
Grazie Francesca 🙏🏼
Ancora una volta un contenuto interessantissimo..La " non tecnica" è un miracolo della tecnica. Il paradosso del canto! ❤
Il vero canto é in primis una voce che ti ha dato la natura e poi c`é lo studio con le sue varie tecniche. Conosco qualcuno che non ha mai fatto scuola di canto ma ti incanta con la sua bellissima voce naturale. Condivido la tua analisi la penso anch`io cosí. Come diceva totó si ci nasce e io lo nacqui. Bravo.
Al mio debutto in Tosca 15 minuti di applausi ....urlavano e sbracciavano impazziti.
Questo video e meraviglioso....caufman
Mario Del Monaco, la voce di Dio. Inimitabile.
Grazie di ❤️ x il bellissimo ed utilissimo video!!!
Vero è che poi "ognuno fa quello che può!" 😂
Il Grande Pavarotti...ascoltarlo è inebriante, come per me da ignorante la Grande Callas❤
Da cantante lirico amante della tecnica le consiglio di imparare a esprimersi tecnicamente perché sembra che la tecnica sia emozionale...... premesso che quello non è un cantante e un urlatore, servono le spiegazioni tecniche del perché avvengono queste cose, non c'entra nulla il calore o altre cavolate simili ma è solo una questione tecnica
Su: la tecnica della non tecnica mi sono piegato dalle risate, il primo non ha tecnica, Luciano si. Come diceva il nostro maestro Arrigo Pola la tecnica da la libertà al suono, la tecnica permette di costruire la giusta casa al suono senza spingere, si spinge proprio quando non c'è la tecnica.
Il calore È TECNICA! Ma non tutti possono capirlo e in pochissimi (ahinoi) ne possono fare esperienza ;-) . Grazie in ogni caso del tuo commento
What i hear is a constant unwinding of breath NEVER pushing the breath at the place of the vowel made in the glottis.
This way the vowel is supported by a minimum of breath but just enough to sound the specific vowel and making goooood resonance. It feels as if the breath ciculates around the vowel.
All syllables come very delicataly relaxt from below
,supporting the VOWEL behind the consonant up to the next note never let go. The vowel has to be strong, not the sound but the vowel
This gives a strong connection with the diaphragm which connect the sounding vowel with the body that makes it so very personal.
Una grande disciplina interna.
Ahahahahah...ma sei fantastico!!!hai ragionissimo!!grazie grazie grazie
Secondo me si può giudicare un bravo cantante più che dalla lirica soprattutto
nell'ambito della musica da camera, lieder di Schumann, Schubert e compagnia bella.
Certo non tutti i cantanti passano dalla musica per voce e pianoforte alla lirica, ciò non è ovviamente obbligatorio, pero' certe finezze e sottigliezze si possono esprimere e capire appunto attraverso la musica da camera.
E mio zio, bravissimo pianista che purtroppo non c'è più, mi diceva che lo strumento più bello è proprio la voce umana !
Caro Andrea. Video straordinariamente interessante! da cantante condivido tutto quello che espresso cosi' bene. Ma ti pongo una domanda. Sembra che il primo cantante usi qualunque artificio per ottenere il suono che ha in testa, mentre l'immenso Pavarotti canta senza sforzo con calore e spontaneità ed il risultato è splendido. Pavarotti ha una tecnica mostruosa. Pero': E' solo una questione di tecnica? Pensi che se il primo cantante avesse la tecnica di Pavarotti canterebbe come Pavarotti? Non credi che la voce di chiunque di noi abbia delle limitazioni che Pavarotti non aveva? che la voce di Pavarotti fosse cosi' unica che gli permetteva di fare naturalmente certe cose che gli altri si sognano (o provano a fare senza riuscirci?) Grazie, spero in una tua risposta, Andrea Del Principe.
@@andreadelprincipe ciao Andrea ne parleremo in diretta tra meno di un’ora …
Ore 10 su questo canale 👍
@@vocessenza_vocalcoaching me lo sono perso...
@@andreadelprincipe visibile ondemand su questo canale
Ho avuto la possibilità di ascoltare Pavarotti dal vivo nel Requiem di Verdi diretto da Zubin Mehta.
Sublime.
Penso che I confronti debbano essere fatti ascoltando gli artisti in teatro perché in disco non è possibile catturare tutti gli armonici di una voce, quindi è possibile che il più grande tenore del secolo scorso è degli inizi di questo secolo in disco sembri meno dotato di un tenore che in disco sembra chissà chi è in teatro risulta insignificante.
Grazie del tuo commento ma in questo video si cerca di portare l'attenzione non su CHI o COSA ma sul COME canta un cantante "X" (che usa la tecnica corretta) rispetto a un altro "Y" (che, anche se in tanti pensano lo faccia, NON usa la tecnica corretta). Tutto qui. Grazie
@vocessenza_vocalcoaching sicuramente Pavarotti non ha mai difettato in tecnica
Concordo su tutto
Il primo e un urlatore ma purtroppo i teatri nn sono più abituati a sentire la tecnica loro vogliono solo persone che urlano e basta ,da pur e fastidio a sentirlo ecco perché nn vado piu in teatro
Come ti capisco.... ma ce la faremo! Non so se in questa vita o nella prossima... ma il belcanto tornerà in teatro a deliziare le nostre orecchie e ad aprire i nostri cuori. E gli urlatori torneranno al mercato ;-) Ognuno deve fare il suo... speriamo lo comprendano coloro che sono ancora convinti che la tecnica basta studiarla per applicarla e insegnarla... e non serva invece "sentirla" per comprenderla davvero!
La tua disamina perfetta e piena di amore è altra da quella sentita alla Barcaccia, noto programma di Rai radio 3, molto più caustica e ironica che con ben altre parole sottolineava l'invasione dell'ego nella voce del primo cantante non a caso soprannominato "Baubau" 😉
@ ma che meraviglia!!! Ignoravo l’analogo contenuto… ma sai Mariacristina, ognuno porta quel che può nel modo che conosce…l’importante è comunque parlarne e dare una risposta/proposta tecnica per passare dal bau bau al canto.
Ce la fareeeemo 💪🏼🥰
@@vocessenza_vocalcoaching speriamo io intanto ho perso 20 anni e orami a 49 anni nn posso più fare nulla .sarebbero tutti da denunciare sai quante volte ci ho pensato
Caro maestro, a me piace la lirica, moltissimo. Quello che sento nei vari teatri o a Rai 5 a volte, spesso mi fa sobbalzare. Non perché conosco il canto e la tecnica ma perché il mio orecchio non vuole ascoltare certi obbrobri. Ora il mondo va di corsa e la preparazione non è all' altezza. Sbattono sul palcoscenico canti che in pochi anni non avranno più voce. Un caro saluto.
Jonathan Tetelman è un altro di quei cantanti ai quali, cinquant' anni fa, quando studiavamo noi, ora plurisettantenni, avrebbero consigliato di non illudersi... invece oggi fanno guadagni milionari grazie all' insipienza degli addetti ai lavori e all' ignoranza dei pubblici che li osannano ! Per restare in campo tenorile, Meli, Grigolo, Kauffman, Aronica, Jadge, Sartori e moltissimi altri sono artisticamente disastrosi... io sto seguendo attentamente, purtroppo solo qui su RUclips, un tenore ucraino, Bogdan Volkov e devo dire che mi piace molto !
CI VEDIAMO ALLA DIRETTA DI OGGI h10 SU QUESTO CANALE. Alcuni allievi lirici che hanno fatto il mio percorso ci racconteranno le loro esperienze. È un webinar gratuito e aperto a tutti! Aspettiamo voi, i vostri dubbi e le vostre domande se avete la capacità e l’apertura di cuore di ascoltare una proposta didattica innovativa.
Saranno i benvenuti anche coloro che hanno ii cuori (e le orecchie) chiusi dalle proprie resistenze. A più tardi 🎉
Questa recensione manca totalmente di elementi tecnici. Su cosa si basa questo commento? Sul fatto che Pavarotti e "connesso con lo spazio" e la sua voce rimane "raccolta"?
ruclips.net/video/nhbxezZROw0/видео.html
Il saper scaldare correttamente la voce evita anche l'innascoltabile del 1 interprete? Nella mia non lunghissima esperienza 10 anni... penso che oltre "la tecnica" che permette di liberare e lasciare andare è altre sì importante cantare quello che corrisponde al nostro sentire sia di capacità che di ❤per i professionisti di musica leggera poi si è sentito dichiarare quanto le case discografiche spingessero più per profitti che per altro (certo con anche il beneficio in 💰per l'artista che poi lamenta etc...) che mondo....per quello che può valere penso che bisogna essere a servizio dell'arte e non il contrario!
Mio padre, primo violino che spesso ha ricoperto il ruolo di "spalla", definiva questo tipo di cantanti "facchini dell'ugola"...
Su questo paragone sono d accordissimo. Sarebbe bello farne altri per capire .Se il primo é quello che penso sia, non mi é mai piaciuto anche se osannato da tutti
Ciao come era la tecnica di Mario Del Monaco? Grazie
Sembra usasse la tecnica dell'affondo. Personalmente direi NO GRAZIE. Oggettivamente la tecnica È ben altro!
Questo tipo di repertorio è adatto alla voce di Pavarotti che è un tenore lirico. Mentre Kaufmann è un tenore drammatico adatto ad un altro repertorio che prediligo.
@@renatozilberti7498 Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili:
non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria.
Senza giudizio.
Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza.
Tutto qua.
Grazie delle vostre osservazioni e contributi.
Buon canto
Ahahahahah hai 101% ragione...difatti si chiama BEL CANTO..e la dolcezza dove deve esserci non può essere SPARATA..
Carissimo è mettere tutta voce in un preciso punto di risonanza....
Sono il figlio di Pavarotti....ho ereditato il suo aspetto e la sua voce divina
C'è chi parla del canto e chi invece CANTA.
Da musicista professionista, preferisco di gran lunga la seconda categoria.
Mi stia bene.
Ahahahah… e chi, senza comprendere, commenta. Saluti a lei 👋
Entra nello stomaco proprio emozionante
Meno male che oggi abbiamo tenori come Juan Diego Florez che, seppur fa tutt'altro genere di opera con ha una voce differente di Pavarotti, ha (a mio modesto e personale parere) una voce splendida e una tecnica eccellente che gli permette di interpretare i ruoli splendidamente. Ma io sono di parte 😄.
Però se posso permettermi un consiglio: quando si entra nel canto lirico si passa su un livello differente di tecnica e diventa difficile far capire ai profani certi aspetti/difetti. Se il canale si rivolge a cantati lirici o comunque professionisti allora un'analisi del genere può avere forse un'utilità, anche se un cantante lirico lavora direttamente col suo insegnate sulla tecnica e non tramite you tube e capisce da sé se uno usa la tecnica giusta o interpreta male un'aria ecc. Se si rivolge a persone con la passione del canto (come penso la maggior parte qui) non so quanto ciò che intendi dire venga davvero compreso a fondo 😉
Come è possibile che quella specie di cantante che è Bocelli vada dicendo di essere allievo di Pavarotti?
Se é stato suo allievo puô dirlo😂...il fatto é che non é e non sarà mai un tenore d opera.
Ce ne sono stai tenori che cantavano bene come Pavarotti. Ognuno con le proprie qualita' vocali. La voce e' un dono di Dio. O c'e' o non c'e'. Lo studio, come diceva Di Stefano,serve sicuramente,ma sino ad un certo punto.
Caro Maestro, è il primo video che vedo del canale. Lei è d'accordo con il M° Juvarra sul fatto che non esiste più il classico BelCanto ? Quali sono tuttora i canti lirici degni di tale nome? Grazie
Sono d’accordo con il Maestro Juvarra su tanti principi tecnici (peraltro riconducibili alla tradizione belcantistica). Tanto è vero che tra noi c’è una incoraggiante stima reciproca (fondamentale quando si “nuota controcorrente). Ma non sarei così drastico come Antonio… voglio continuare a sperare che qualche belcantista sia sopravvissuto (tra gli insegnanti) anche se non ne conosco. Per quanto riguarda i cantanti… Più che indicarne qualcuno da ascoltare il mio lavoro con gli allievi (e quello che porto nei miei video) è stimolare ad un ascolto interno dove risiede GIÀ il belcanto! Quindi mio caro Giovanni, non guardi fuori… ascolti dentro.
Buon lavoro
Buon canto
Bisogna studiare la musica. Questo e' il punto
Maestro Kauffman più volte ha detto di aver dovuto resettare la tecnica per esistere come cantante, e soprattutto nei suoi esordi aveva un'impostazione prossima ad essere corretta. Comunque bisogna considerare che come cantante dal vivo mi ha sorpreso, mi aspettavo meno espansione della voce ma in qualche modo ha imparato ad accomodare. Ormai comunque il suo declino è iniziato, e dopo il forfeit della Scala spero solo di non vederlo baritono.
P.S. dovrebbe essere Tetelman, che fra qualche anno potrebbe giusto sostituire Kauffman per repertorio e presenza fisica.
P.P.S.: anche Pavarotti qualche sbavatura in questa interpretazione ce l'ha messa, "il furto non m'accora" l'ultima sillaba è apertissima e ha omesso il forte ne "la speranza!", cantandola tutta con lo stesso volume (ma niente da eccepire per il resto).
Adesso i tenori cantano quasi tutti così... poveri noi 😢 w Pavarotti ❤
Non fa girare la voce!! Penso...cerco di capire pure io ah ah ah
Well some things are subjective aren't they sweetheart... and to compare anyone against Pavarotti in la boheme it's a bit silly, maybe Bergonzi in 1958 at the met with Licia Albanese, anyway Tetelman gave a far more lyric performance in the movie with Federica Lombardi.
È già disponibile il nuovo libro? E se si, dove lo si può comprare? Esiste anche in formato digitale?
Sarebbe un bel regalo da fare a Natale
Il libro è in ristampa seconda edizione. Sarà disponibile a breve su tutte le piattaforme digitali e ordinabile nelle librerie più "risonanti". E nei primi mesi dell'anno nuovo avrà anche una veste interamente digitale. Grazie
Grazie Andrea! Sempre interessante! Non so se sono l'unica ma faccio sempre un po' fatica a capire questo discorso della tecnica-non- tecnica. Come si fa ad apprenderla se non è tecnica? Mi viene da pensare che sia un dono, che si ha o non si ha. Oppure c'è una tecnica per apprendere una non tecnica?😅
Una mia amica è tua allieva, era già brava ma, dopo il lavoro con te ha fatto un salto qualitativo notevole quindi ti ascolto sempre volentieri!
@@milenabibi7747 fai lezione con lui online e capirai,...
@milenabibi7747 cara Milena, è un discorso molto complesso di cui si può fare solo esperienza (come la tua amica) ☺️
Provo a spiegare meglio quel che sembra inspiegabile: quel che soprattutto nell’ultimo secolo è stata professata (e certificata) come la tecnica del controllo della voce è una non-tecnica poiché porta gli allievi e i cantanti a produrre una voce… è solo questione di tempo che finiscono nella fatica delle corde vocali (e delle nostre orecchie)… e hanno sempre più bisogno di foniatri, medicine, cannucce, arnesi esterni, vocal coach, ecc… IL CANTO È UN’ALTRA COSA e lo si “permette” da millenni e senza tanti artifizi. Il problema, ma comunque coerente al momento di delirio che stiamo vivendo su tutti i livelli sociali e professionali, è che tali cantanti/insegnanti/“esperti della voce” (9su10) non se ne rendono minimamente conto perché a loro è stato insegnato così. Perché la voce “prodotta” sembra giusta… ma a un orecchio attento, sensibile, suona come tutt’altro. Questo problema diventa un dramma quando avvalorato (come nel momento attuale) dalla certificazione della maggioranza degli istituti più accreditati, dei foniatri, del ministero, ecc. Non lo fanno in malafede, semplicemente IGNORANO il corretto funzionamento della voce che di certo NON parte dal cervello (La voce è ciò che sei, ed essendo tutt’uno con il corpo non richiede nemmeno (illusorio) controllo!).
La vera tecnica può solo essere riscoperta! Mettendosi ogni giorno su una pratica di vocalizzi, naturalmente, che non abbiano però l’obiettivo di esser fatti bene in primis ma di portarti progressivamente a ritrovare un collegamento con uno stato interiore che non solo realizza i vocalizzi mentre tu te ne stai letteralmente a guardare e te la canti, ma soprattutto manifesta una tua potenzialità vocale che magari nemmeno conoscevi.
E tutto nella salute e benessere totale del tuo strumento!
Una pratica costante richiede tanto impegno, amore, dedizione ma ripaga in tempi relativamente brevi con tutto di cui sopra e senza nessuna fatica fonatoria, senza sforzo alcuno.
Per coloro che vivono la voce come un qualcosa che si fa e che va allenato come fosse un training muscolare, la nostra didattica sembra non-tecnica, ma come tu stessa hai testimoniato con questo tuo apprezzato commento in cui racconti della tua amica, i nostri allievi migliorano molto più di quanto siano riusciti a fare con percorsi acclamati e garantiti come tecnici 🫣, intrapresi prima di conoscerci.
Un po’ più chiaro?
Mi piacerebbe sentire un confronto tra Jussi Bjorling e Pavarotti, sono solo un ascoltatore, li trovo entrambi splendidi, ma in modo diverso..
Jussi sicuramente bravo... ma consiglio di ascoltare Luciano per i motivi tecnici più volte espressi
Resto ancora incantato quando ascolto Lina Pagliughi
sii molto brava anche lei. da ascoltare
Che strano, la penso pure io, così, nel campo strumentale.
M
mi rendo conto che non si possa rivelare, però ora sono curioso di sapere chi è il tenore 1!
Per riassumere in una frase: Sapere il di lui nome non è rilevante quanto ascoltare che la tecnica da lui non è 😅
Il primo tenore è molto intubato,senza aprire bene la gola,e tende a spingere in eccesso salendo agli acuti...no non è granché...
Sottolineo che il mio non è un giudizio ma una valutazione tecnica 👍
@vocessenza_vocalcoaching la differenza è poca
Mostrate la tua versione per favore
Kaufman ,purtroppo ,oggi come oggi, sta rinunciando a spettacoli importanti ,perché ha diversi problemi vocali . Ha avuto tanto successo negli anni passati ,ed ora sta pagando con l'usura delle corde . Anni fa quando era molto giovane ,pensai che se avesse studiato da baritono ,avrebbe potuto avere " meno guai ". Comunque ,se si parla di umiltà ,in tanti dovrebbero fare un passo indietro : ma oggi è tutto un business ,quindi, anche chi potrebbe aiutare ,pensa solo a monetizzare , o ad avere un posto al sole dell'insegnamento. Visto per 40 anni nel mio mestiere ,da semplice operaia della musica .
Non si tratta di Kaufman 😅 comunque capisco quello che dici, si tratta proprio di un passo di umiltà che potrebbe rappresentare per chi lo fa la possibilità di scoprire le vere potenzialità della propria voce, indipendentemente dall’età e dall’uso che se ne è fatto fino a quel momento
Se non K è sicuramente T....@@vocessenza_vocalcoaching
Infatti avevo qualche dubbio in merito alla rinuncia all'inaugurazione della stagione operistica del Teatro alla Scala... peccato😥
O lui ,o l'altro giovine e bel tenore Tetelman .Stessa scuola, stessi difetti...e se non fosse neanche lui ,vuol dire che si sta diffondendo questa mania di cantare a gola spiegata e aperta . Ciò ,mi preoccupa ,perché significa ,che c'è qualcuno che insegna questa "tecnica ".
@@pattan4891 no, questa modalità non è una questione di insegnamento ma di possibilità dello strumento, senza non avrebbero l'impostazione da tenore, è un prendere o lasciare
E Domingo??
8:25
Tutto vero, solo una cosa, se permetti, ispirato da Toto. “Cantanti si nasce… ed io lo nacqui”. Forse avessi preso come riferimento un altro cantante, anche di fama mondiale ma “studiato” il tuo confronto sarebbe stato più equo.
Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili:
non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria.
Senza giudizio.
Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza.
Tutto qua.
Grazie delle vostre osservazioni e contributi.
Buon canto 🎵
E chi, di grazia? Questa è un'epoca in cui canta l'opera Grigolo, un tipo che, nel periodo dei vari Pertile, Fleta, Bjoerling, Corelli, Lauri Volpi e compagnia bella sarebbe stato un ottimo... conte Danilo, con Kaufmann siamo già al top di gamma, al giorno d'oggi.
Villazon ? 😮
La vera tecnica che non è tecnica non dipenderà da altre caratteristiche della voce? Ogni gola è conformata in un certo modo...maestro ho ascoltato quanto ha messo a confronto. Non ho capito chi sia l altro, che caratteristiche fisiche abbia. Pavarotti era strutturato in altro modo, aveva una certa 'stazza' .. La sua voce era stupenda, il suo fisico inguardabile in certi ruoli..
@@lorettacurzi8655 Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili:
non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria.
Senza giudizio.
Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza.
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Grazie delle vostre osservazioni e contributi.
Buon canto
quello del fisico che influisce sulla voce è un falso mito
@Esch1lus non ho alcun mito a cui legare la qualità della voce..ma la conformazione della gola e di tutto l apparato vocale si...
Caruso e Björling hanno una tecnica pure migliore di Pavarotti
Ma Pavarotti ha voce , e non è da tutti averla...
Sembrerebbe essere molto più facile equalizzare il volume dei commenti e degli esempi facendo un video per RUclips, che non analizzare la tecnica vocale.
Il primo è incommentabile, ma il secondo manca di agilità. Come contrapposizione avrei scelto il già citato Gigli o l’inarrivabile Joseph Schmidt.
@@marcomolteni861 di esempi se ne possono portare tanti… “la tecnica è una” e voleva essere l’unico argomento di questo contenuto. Comunque grazie
Per me quelli che conosce vano la tecnica sono stati Corelli e Callas.Ditemi se misbaglio.Sono solo una persona che ama la lirica.
Aggiungo anche Mario Del Monaco
Il cantante lirico con piu tecnica,era pertile.
Ebbene sì, grande tecnica il Pertile… un po’ troppo “focalizzato sulla maschera” ma nel complesso ottimo spunto. Grazie 🙏🏼
@@vocessenza_vocalcoaching Già, il bravo Aureliano riusciva trasformare la sua voce ad ogni opera in base all'interpretazione che necessitava, un vero maestro. Anche se, con tutti i suoi difetti, personalmente ho un debole per il tenore più sottovalutato di tutti i tempi, Mario Filippeschi (sono loggionista dai gusti un po' ignoranti...e nient'affatto incline agli applausi 😁)
Gigli. E non dico niente di più...
Effettivamente esaustivo nella sua vocalità 🥰
...ti piace vincere facile... 😂
E' Tetelman. E non è neanche bellissimo.
Il 1 è toscano?
Nessun italiano famoso canta così male... È tedesco
@@arcangela571 è straniero...i Toscani sanno cantare...
Dovresti però spiegare anche che sono due tipi di voce molto diversi. Pavarotti è Rodolfo, tenore lirico romantico, cantato centinaia di volte e oltretutto mi pare una registrazione studio ma forse sbaglio. L altro che non direi canti così male ma si cimenta in un repertorio non a lui congeniale, è più un tenore verista se pur giovane, immagino dal bel timbro, spinge un po questo è indubbio.
@@maurosagripanti9094 Rispondo in maniera univoca a questo e ad altri commenti simili:
non si tratta di chi o cosa ma di “ascoltare” il come (in termini di tecnica) e soprattutto il dove (in termini di risonanza e posizione del suono).. i miei video formativi sono proposte che trascendono la “forma” (chi canta, il registro, le peculiarità personali e musicali, ecc) per dare a chi sa ascoltare (e a chi riesce a fruirne) un contributo alla miglioria nella propria ricerca vocale e fonatoria.
Senza giudizio.
Infatti nei suddetti contenuti io parlo sempre e solo di tecnica, che è la mia competenza.
Tutto qua.
Grazie delle vostre osservazioni e contributi.
Buon canto
Tenore verista... Se l'immagina Kaufmann (o altro tetesco di scuola analoga) con quel vocione ingolato salutare la mamma alla Cavalleria Rusticana... fai ta matre a Zanta, ja... 🤣🤣🤣 (scherzo, ovviamente).
Allora…per la mia visione di ciò che è il canto e la tecnica vocale, Pavarotti era un caso a parte, ma cosi come lo erano Franco Corelli, Rockwell Blake o Richard Tucker, uomini “nati con la voce”. Detto questo, Pavarotti possedeva una seconda ottava felice, da brividi e non a caso divenne famoso per i suoi acuti cristallini ma chiaramente, come tutti i cantanti appartenenti a questo mondo, aveva anche dei difetti: per me, il difetto più lampante era rappresentato da un lieve scollamento tra la prima ottava e la seconda, mi spiego meglio: alcune vocali erano eccessivamente aperte e poco omogenee con il resto del cantato. Es: “se la lasci riscaldAR”, quel “dar”, a mio avviso, non è a fuoco e si trova in una posizione non in linea con tutto il resto. Anche quando dice: “l’aBBIAMO vicina”, per me, poco elegante, stessa situazione quando dice: “Aspetti signoRINA”, quel “rina” è un po’ agghiacciante. Nonostante tutto un timbro, un legato ed una musicalità unica nel suo genere.
Il cantante misterioso pavarotto era buono a cantare donne è arrivato l'arrotino